STABILIMENTO BALNEARE…CON CROCE…!

15052020 cimitero lecce

STABILIMENTO BALNEARE…CON CROCE…!

Torniamo un attimino indietro, siamo al 21.04.2020 a Cremona, in quel giorno un paio di carabinieri ebbero l’ardire di interrompere la celebrazione della Santa Messa in una delle chiese della città, io tra i primi sollevai il problema, in quanto ho ritenuto l’intervento inappropriato ed illegale, gli atei ovviamente si sono prontamente schierati contro di me e quanti mi sostenevano, dimenticando gli accordi sanciti tra lo Stato Vaticano, rammento che trattasi di uno stato straniero a tutti gli effetti di legge, e quello italiano. Nella spinosa questione è intervenuto il cardinale Angelo Becciu  che è stato piuttosto chiaro: “le Messe non possono essere interrotte e questo principio dovrebbe valere a prescindere da quale l’autorità sia pronta ad intervenire per far sì che le celebrazioni eucaristiche vengano sospese”. E aggiunge che, il genere di intervento messo in atto dai carabinieri, non è  possibile né tollerabile  e conclude affermando  che deve essere difeso il principio che a nessuna autorità sia consentito di interrompere la messa. In conclusione se il celebrante è reo di qualche infrazione sia ripreso dopo, non durante! Al limite, quindi, persiste la possibilità di intervenire a Messa finita. Ritengo chiaro e lineare il discorso ma nonostante ciò si continua ad agire in territorio cristiano come se si trattasse del suolo di uno stabilmente balneare della costa salentina…Già, perché quello accaduto a Lecce, tre giorni fa, è una di quelle pantomime proprie della sinistra politica ed ideologica italiana che oramai ha preso sembianze reali di una dittatura di stampo cinese, una dittatura che non guarda in faccia a nessuno e non rispetta gli accordi pregressi né i sentimenti e o la fede delle persone. Esattamene come in Cina, dove i i poliziotti cinesi si comportano in modo violento e repressivo verso chi varca la soglia stabilita, anche nella consegna delle urne delle ceneri dei propri cari e in momenti di disperazione assoluta. Abbiamo toccato il basso livello dei “cari amici del nostro governo”, dopo le mascherine ricevute, che poi son sempre le nostre inviate gratis nel mese di gennaio e ritornateci dietro pagamento, i sanitari e strateghi cinesi contro il coronavirus ora abbiamo importato anche i loro metodi di polizia dittatoriale, reprimendo ogni diritto sancito dalla nostra costituzione, affamandoci  e privandoci di tutti i diritti cristiani ed umani. L’interruzione del rito funebre di Lecce non è altro che il ripetersi dell’evento negativo dell’interruzione della Santa Messa nella chiesa di Cremona e non deve passare sottobanco, con in più l’aggravante di aver oltraggiato la salma di una povera ragazza di 31 anni che per conseguenza si è volutamente offendere la famiglia tutta. Certo che l’amministrazione e il sindaco comunista filo cinese hanno dimostrato proprio di essere vicino al popolo leccese, ecco, leccesi, siete contenti d’averlo votato “quest’uomo meraviglioso” che non ha rispetto neanche per i morti e il dolore di una madre ? “Caro sindaco”, sono sincero e palese…:  mi fai letteralmente schifo, provo disgusto e nausea per il tuo comportamento da “uomo quaquaraquà”, scappare dalle responsabilità e non affrontare le interviste TV è da vigliacchi, nascondersi dietro impegni inesistenti è comportarsi  come le blatte che si nascondono nelle fogne per scappare alla luce del giorno… non è dignitoso per un sindaco… specie per la città di Lecce… notoriamente nota come la Firenze del sud…l’hai disonorata, negare un conforto ad una madre è uno schifo inenarrabile che ti porterai dietro tutta la vita…magari, vai in Cina a candidarti la prossima volta… “caro sindaco”…non scrivo il tuo nome perché mi ripugna…e ti farei gratuita pubblicità che non meriti. E in ultimo, hai visto l’assembramento per la musulmana Aisha e le feste in pompa magna tra centinaia di persone ? Bene, lì nessuno ha detto niente ed è stata “una festa e nessuna multa”…lì la legge non contava e lì si era al di sopra delle leggi, e sai perché ? Perchè era la festa di una giovane della sinistra…già… e tu…tu ci mandi in una chiesa una poliziotta, a cui non auguro mai di perdere una figlia, a fare la comunista atea e l’agente terrorista cinese ? Ma che schifo di persone siete ? “Rispetto”…mi vien da ridere… non è solo quando voi comunisti l’invocate…ma in fondo poi…voi comunisti che ne sapete del rispetto… a parole siete bravi, ma nei fatti spruzzate dalla profonda gola solo merda e odio … 14052020

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Lecce, blitz di vigilessa «sceriffo» ai funerali di 31enne. Lo sfogo: «Fatto squallido»

 GIANPAOLO BALSAMO

11 Maggio 2020

15052020 cimitero lecce

LECCE – La morte ai tempi del Covid è ancora più spietata, anche per chi rimane. Specie se il giorno del funerale di una persona cara incontri una vigilessa puntigliosa ed integerrima che, pur di controllare il rispetto delle normative disposte dal Governo contro la diffusione del coronavirus, è capace di interrompere la funzione funebre e, insensibile al dolore inconsolabile dei parenti in lutto e alle lacrime, procede a identificare tutti i presenti.

È accaduto, questa mattina, in prossimità della Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, collocata all’interno del cimitero Monumentale di Lecce. Alcuni parenti, quelli più stretti, stavano dando l’ultimo saluto alla loro cara, una 31ienne leccese morta dopo un calvario di due anni ed un lungo peregrinare di ospedale in ospedale, di regione in regione. Era affetta da diverse patologie rare che, purtroppo, non le hanno lasciato scampo.

La vigilessa, come detto, forse troppo ligia al dovere, ha pensato bene di intervenire, bloccando la funzione, per verificare il rispetto delle regole e chiedere le generalità dei partecipanti al rito funebre.

Eccesso di zelo? Insensibilità? Non spetta a noi giudicare nè accertare quale eventuale infrazione avesse intravisto l’esponente della Polizia locale. Certo, non è la prima volta che la Polizia locale del capoluogo salentino si mette in evidenza per eccessiva diligenza e scrupolosità: il giorno di Pasqua, infatti, un medico anestesista intento a raggiungere una clinica per un intervento urgente, fu fermato per diversi, lunghi minuti da una pattuglia dei vigili urbani. Il medico ha poi raccontato su Facebook la sua disavventura.

Oggi, invece, la mamma della giovane donna defunta ha inviato un messaggio al sindaco Carlo Salvemini e la sua affranta denuncia è diventata presto virale sui social.

Questo il testo della lettera inviata al sindaco di Lecce

«Non è accettabile che avvenga tutta questa persecuzione durante la celebrazione della messa del funerale di mia figlia Silvia che ha già dovuto sopportare in vita atroci sofferenze e non trovare pace nemmeno nel cimitero durante il suo ultimo saluto da parte dei congiunti che educatamente erano a 3-4 metri uno dall’altro all’aperto, continuare imperterrita a disturbare per chiedere nome e cognome col taccuino in mano mentre il dolore per la perdita della figlia ti attanaglia è veramente deplorevole e squallido.
Vengo dal cimitero di Bologna dove mia figlia è morta e nonostante si celebrassero i funerali nessun vigile a Bologna si è mai permesso di assumere atteggiamenti da campo di concentramento, anzi se si avvicinavano era solo per dare le condoglianze e ricordare le distanze. Allora credo signor Sindaco che la prima cosa che manca a questa vigilessa non sono l’apprendimento delle regole del Decreto, ma le basi più elementari della buona educazione, del rispetto del dolore atroce per la perdita di una figlia, del rispetto per la celebrazione funebre e poi non può avere libero arbitrio di modificare le regole a suo piacimento»

RISPONDE IL SINDACO – “Questo pomeriggio ho sentito l’esigenza di chiamare la signora Mimma, alla quale ho ribadito il nostro cordoglio, e dalla quale ho raccolto l’accorato racconto di quanto vissuto nel pomeriggio di ieri – dichiara il sindaco Salvemini – Verificheremo puntualmente quanto è accaduto per fare chiarezza a beneficio di tutti. Ricordo ai tanti che hanno manifestato il loro sdegno in seguito ai post circolati su facebook che i nostri sforzi devono essere orientati alla ricerca della verità e non di capri espiatori. Dunque, sì alla chiarezza su singoli casi che è nostro dovere vagliare, no alle generalizzazioni, alle invettive, agli insulti verso i nostri agenti, che sono quotidianamente sulla strada per garantire ordine, legalità, rispetto dei diritti di tutt

 

STABILIMENTO BALNEARE…CON CROCE…!ultima modifica: 2020-05-15T14:02:13+02:00da manlio22ldc
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