Archivio mensile: marzo 2020

IO STO COL SUD…

IO STO COL SUD

IO STO COL SUD…

CARISSIMI AMICI E ITALIANI TUTTI, L’URLO DISPERATO CHE CI GIUNGE DALLE REGIONI DEL  SUD ITALIA E DALLE ISOLE MAGGIORI DEL NOSTRO PAESE NON E’ RIMASTO INASCOLTATO, NOI DI LDC CI STIAMO MUOVENDO PROPRIO IN QUELLA DIREZIONE E CIOE’, RACCOGLIERE FONDI PER  ACQUISTARE DISPOSITIVI E PRESIDI MEDICI, IN MODO AUTONOMO ED INDIPENDENTE, AGGIRANDO L’INUTILE  BUROCRAZIA E ARRIVANDO SINO ALL’OBIETTIVO PREFISSATO SENZA PERDERE ULTERIORE TEMPO. RACCOLTI I FONDI ACQUISTEREMO IL NECESSARIO E LO DONEREMO ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE CHE PIU’ NECESSITANO DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA INDIVIDUALE E MASCHERINE .

IL MIO PERSONALE RINGRAZIAMENTO VA A TUTTI GLI AMICI CHE INTENDONO PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI.

MANLIO MINICUCCI  …3I032020

IO STO COL SUD

C’ERA UNA VOLTA …LA LIRA

merkelliana

C’ERA UNA VOLTA …LA LIRA

Prima del 2002, anno della fondazione dell’Unione Europea, in Italia era una in uso la sua moneta nazionale, lei aveva un nome….si chiamava “Lira”, nata nel 1472 col nome di “Lira Tron” sotto il dogato di Venezia Nicolò Tron, con il regno di Piemonte prima e quello d’Italia nel 1870 costituiva una moneta di valore mondiale, riconosciuta e amata e anche plagiata da alcuni stati esteri…La Lira italiana cessò di vivere nel 2002, venne sostituita dall’euro, moneta che doveva essere il prestigioso bigliettino da visita dell’Unione Europea nel mondo. Entrata nel circolo finanziario nell’anno in cui siamo diventati parte integrante di… “un’associazione o organizzazione”, non l’ho mai ben capito in cosa mi trovo, il cui fine , sino ad oggi stranamente non si è mai compreso bene fino in fondo quale sia. Già, perché un’organizzazione o un’associazione che si rispetti deve necessariamente dotarsi di uno statuto nel quale evidenziare l’obiettivo e lo scopo finale di detta unione, quindi redigere uno statuto che nel caso dell’unione di stati sovrani si dovrebbe chiamare costituzione e dar luogo ad una banca centrale il cui compito è assicurare la stabilità finanziaria di ogni stato, stampare denaro e vigilare sulle borse finanziarie e su tutti i movimenti di denaro particolarmente importanti e “dulcis in fundo” sostenere i singoli stati nel farli progredire economicamente e aiutarli nell’emergenza d’ogni natura. Ma nel marzo 2020 e in piena emergenza epidemica, le cose stanno proprio così ? Analizziamo… passo… passo la realtà economica di alcuni stati europei facenti parte dell’unione di oggi 31.03.20, visto e considerato che di atti ufficiali non ce ne sono, vediamo cosa ha prodotto in questi disgraziati 18 anni  l’Unione Europea e la sua “banca privata BCE” : il potere di acquisto dell’euro si è notevolmente ridotto ma i salari non sono cresciuti, la disoccupazione, quanto la povertà, è aumentata in modo esponenziale nel sud Europa, mentre nel contempo i paesi del nord si arricchiscono a scapito di quelli del sud, pensate che un lussemburghese, cittadino della stessa farlocca unione europea…ha un reddito di oltre € 100.00 l’anno…8.500 al mese… mentre da noi si vive con 1400/1600 euro… Regole farlocche e furbesche hanno consentito agli olandesi, belgi, tedeschi e danesi di accumulare ricchezza mentre gli altri si impoverivano e oggi fanno la fame, la Grecia è stato un valido esempio per tutti. Il paradiso fiscale dell’Olanda è la prima vergogna in assoluto, il disinteresse e l’assenza di solidarietà tra i 27 stati regna sovrana nei confronti di quei paese che hanno emergenze come la Spagna, noi e i francesi…tutti compressi dall’epidemia e bisognosi di aiuti e la commissione europea e la BCE che fanno  ? Niente…prendono tempo….aspettano che ”noi si tiri le cuoia” per obbligarci a firmare il “MES salva stati”, stratagemma germanico per salvare le sue banche, carognata appoggiata dai belgi, olandesi e danesi. Giunti a questo punto l’unica cosa da fare è tornare alla nostra cara Lira, stamparne a centinaia di miliardi e rimettere in carreggiata l’Italia, attenzione, se firmiamo il MES siamo finiti…non avremo più speranza di uscirne…non potremo più far a meno di loro e la Lombardia e il Veneto, come il Friuli, …torneranno a far parte dell’impero germanico merkelliano. L’Unione Europea non esiste e non è mai esistita col fine amorevole, è una cosa misteriosa, indefinita e che non ha centrato nessuno dei suoi obiettivi …se mai ce ne fossero stati, mentre per gli stati del nord i loro obiettivi sono stati centrati, vero Lagarde ?   31032020

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Ma i tedeschi non hanno pagato i debiti

L’Europa fu pietosa. La Grecia aspetta 575 miliardi dal 1945

merkelliana

Francesco De Palo – Dom, 29/03/2020 – 17:00

In occasione della Conferenza di Londra del 1953, l’Europa cancellò alla Germania buona parte del suo debito bellico, passaggio propedeutico alla riconquista dei mercati e alla costruzione del modello tedesco, poi sfociato nel miracolo economico che ha troneggiato in Europa.

Lo scrisse nel 2014 l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo volume Scheitert Europa? (L’Europa sta fallendo?), in cui criticò aspramente le politiche di austerità ispirate dalla cancelliera Merkel e dall’allora ministro delle finanze Schaeuble.

In quelle pagine, stampate mentre la Grecia e l’euro erano sul punto di affondare, il politico tedesco rinfrescò la memoria «agli euroegoisti» raccontando che il Paese teutonico è fallito due volte nel Novecento. La prima volta nel ’23 e in seguito nel ’45. Nella storica Conferenza londinese ci fu anche chi, come l’Italia e la Grecia, decisero di non infierire sulla Germania che aveva un debito di guerra da 23 miliardi di dollari, ovvero l’intero Pil. Per cui i Paesi cancellarono metà del debito, con il restante 50% da «spostare» di qualche decennio, in caso contrario Berlino avrebbe dovuto pagare per altri dieci lustri.

Nel 1990 però, all’alba della riunificazione e del saldo di quei denari, l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose al pagamento del restante 50% con, ancora una volta, una pacca sulle spalle da parte di Italia e Grecia che mostrarono una certa pietas. Proprio Atene è quella che ha subito il danno maggiore. Per i danni di guerra del secondo conflitto mondiale la Germania le deve 278 miliardi di euro, compresi 10 miliardi per un prestito che fu preteso dalle forze di occupazione naziste. «Il governo tedesco deve saldare il proprio debito – è la battaglia portata avanti dall’ex eurodeputato greco Manolis Glenzos, eroe nazionale che ammainò la bandiera nazi dall’Acropoli nel ’43 -. E non si colleghi la situazione attuale della Grecia con quelle giuste rivendicazioni che risalgono alla guerra». Parole pronunciate nel 2015, nel bel mezzo della crisi dell’Eurozona ad Atene, ma ancora attuali.

I danni perpetrati alla Grecia dopo l’invasione di Hitler dell’aprile ’41 dovrebbero tenere conto di 300mila cittadini greci morti di fame, come risulta da un rapporto della Croce Rossa Internazionale. In seguito Germania e Italia non solo pretesero cifre elevatissime per le spese militari, ma ottennero forzatamente anche quello che venne definito un prestito d’occupazione di 3,5 miliardi. Lo stesso Führer in quella circostanza ne certificò il valore legale e dispose il risarcimento. Ma durante la Conferenza di Parigi alla Grecia vennero riconosciuti solo 7,1 miliardi anziché i 14 richiesti. L’Italia restituì come doveva la propria parte, mentre la Germania no. Un rapporto del luglio 2011 vergato dall’economista francese Jacques Delpla sostenne che Berlino avrebbe dovuto alla Grecia 575 miliardi.

Nel 2015 anche la Duma annunciò una commissione per calcolare i danni bellici subiti dai russi. Secondo il quotidiano Izvestia, il conto risultante dovrebbe essere presentato alla cancelliera tedesca come obbligo di riparazione. La Camera bassa del Parlamento moscovita istituì 5 anni fa un gruppo di lavoro per calcolare i danni causati dalla Germania nell’attacco all’Unione Sovietica del ’41. Gli accordi di Yalta prevedevano solo alcuni beni tedeschi (mobili, vestiti, attrezzature industriali) come trofeo di guerra per la parte sovietica ma, secondo il Parlamento, questa non rappresentava una compensazione per il danno arrecato all’economia.

 

“INCAPACITA’ SISTEMATICA DI ASCOLTARE GLI ESPERTI”

italia

“INCAPACITA’ SISTEMATICA DI ASCOLTARE GLI ESPERTI”

Concetto di fondo copiato ed incollato dal link sottostante, quindi non sono io il solo a dirlo, sebbene sia stato uno dei pochi a sostenerlo e ripeterlo, da ben due mesi, che i nostri governanti sono degli incapaci a  governare e gestire l’emergenza epidemica, e oltre la loro accertata incapacità si sono resi responsabili e complici di ben 11.591 decessi di connazionali,  morti …”con o per o di…coronavirus”, sì… il virus della banale influenza, come dicevano loro in Tv, che ogni…anno fa ottomila morti da novembre a marzo. Forse di morti ce ne sarebbero stati lo stesso per via di questo virus ma non potrò mai credere, e ne sono convinto, che tanta gente potesse morire nell’arco di un mese in oltre 11mila unità,  italiani morti nella sofferenza collettiva e con un succedersi di eventi così vorticosi da non lasciar tempo neanche al saluto dei parenti, salme prese in fretta e furia e… via… in una bara e al crematorio dopo… è stato ed è ancora ora un tutt’uno.. Troppi drammi umani di gente che si è vista togliere un marito o un fratello, un padre o una madre o addirittura, come in alcuni casi strazianti, entrambi nel volgere di pochi giorni. Troppo comodo dire che ora non è il tempo delle polemiche, e perché non le hanno evitate prima loro di farle anziché sponsorizzare l’epidemia come merce per slogan elettorali ? Vi riporto un’interessante stralcio dell’analisi pubblicata da una università americana, la Harvard, e pubblicata dal quotidiano la Repubblica, giornale notoriamente di sinistro indirizzo politico, leggete ed avrete la conferma di quanto ho pensato, scritto e denunciato dal lontano 12 di gennaio 2020 : “uno dei primi fattori ad aver condizionato le scelte del governo italiano sarebbe un meccanismo psicologico che ci fa cercare informazioni che confermino il nostro modo di vedere le cose, scartando quelle che sono in contrasto alla nostra visione”. In pratica hanno fatto di tutto per sottovalutare i rischi epidemia e ci hanno condizionato a livello psicologico attraverso i media, e poi ancora : lo studio di Harvard ricorda la campagna “Milano non si ferma” in cui a fine febbraio molti politici si sono stretti la mano sottolineando la necessità di “non andare nel panico”. E Nicola Zingaretti organizzò un aperitivo nel cuore di Milano. I ricercatori puntano il dito contro i politici parlando di “incapacità sistematica di ascoltare gli esperti” e comportarsi nel modo corretto. Ora se lo dico io potrebbe anche non andar bene ma se lo dice un studio scientifico americano, riportato dal quotidiano la Repubblica, allora deve andar bene e quindi, traendo le ovvie conclusioni si conviene ad un comune parere e cioè, che i nostri governanti sono i veri responsabili di 11.591 decessi, del disastro sanitario ed economico a cui andremo incontro nell’immediato futuro con la conseguente rovina di centinaia di migliaia di partite Iva. Il presidente Mattarella ha il dovere di  rimuoverli immediatamente per manifesta incapacità e affidare a soggetto competente l’incarico di formare un nuovo governo di unità nazionale . …30032020

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Harvard boccia le misure italiane sul coronavirus: rischi sottovalutati e tanti errori,

italia

L’università statunitense pubblica un’analisi dei provvedimenti presi dal nostro Paese. E spiega cosa non ha funzionato

di VALERIA PINI

 

30 marzo 2020

ARRIVA dagli Stati Uniti uno studio che boccia parte delle misure italiane per contrastare il coronavirus. Secondo l’analisi della rivista scientifica Harvard Business Review, pubblicazione di una delle più famose università statunitensi, l’Italia ha compiuto alcuni errori nel rispondere alla diffusione di Covid-19. Eppure un primo studio dello stesso ateneo aveva lodato la decisione di mettere tutto il paese in isolamento, chiudendo attività commerciali e servizi. Ora, questo secondo report segnala politiche sbagliate che avrebbero portato a una maggiore diffusione dell’epidemia.

La sfortuna

Anche se parte della crisi può avere avuto sviluppi che “non potevano essere sotto il pieno controllo dei legislatori”, ci sono alcuni punti che mettono in evidenza quanto i leader italiani abbiano affrontato troppi ostacoli “nel riconoscere l’entità della minaccia rappresentata da Covid-19, nell’organizzare una risposta sistematica e nell’apprendere cosa fare dai primi successi e “fallimenti”. Quello che è accaduto nel nostro Paese, secondo i ricercatori Usa, è stato “un fallimento sistematico nell’assorbire e agire rapidamente ed efficacemente in base alle informazioni esistenti”. Perché, spiegano gli esperti, non c’era “una completa mancanza di conoscenza di ciò che doveva essere fatto”, in quanto c’era “l’esempio della Cina”.

Sottovalutare i rischi

Uno dei primi fattori ad aver condizionato le scelte del governo italiano sarebbe un meccanismo psicologico che ci fa cercare informazioni che confermino il nostro modo di vedere le cose, scartando quelle che sono in contrasto alla nostra visione. In pratica abbiamo fatto di tutto per sottovalutare i rischi. “I problemi come le pandemie, che si evolvono in modo non lineare (per esempio, iniziano in piccolo ma si intensificano in modo esponenziale), sono difficili da affrontare a causa delle difficoltà nell’interpretare in modo rapido ciò che sta accadendo” scrivono gli esperti. Il momento ideale per l’azione è all’inizio, “quando la minaccia sembra essere piccola” o inesistente, cosa che invece non è avvenuta in Italia.

 

Coronavirus, più controlli sulla popolazione. Il modello veneto per combattere il virus

DI ANTONIO CALITRI

All’inizio in Italia la minaccia non è stata considerata in modo adeguato. E gli esempi parlano da soli. Lo studio di Harvard ricorda la campagna “Milano non si ferma” in cui a fine febbraio molti politici si sono stretti la mano sottolineando la necessità di “non andare nel panico”. E Nicola Zingaretti organizzò un aperitivo nel cuore di Milano. I ricercatori puntano il dito contro i politici parlando di “incapacità sistematica di ascoltare gli esperti” e comportarsi nel modo corretto.

No a provvedimenti gradualiùI ricercatori Usa sottolineano quanto sia importante in futuro imparare a riconoscere gli aspetti che ci portano a sottovalutare un pericolo, proprio come è avvenuto nel caso del Covid-19. Inoltre gli esperti di Harvard bocciano i provvedimenti graduali, come i decreti che in Italia hanno intensificato l’isolamento sociale in modo progressivo. Non è stata una decisione adeguata in quanto “non coerente con la rapida diffusione del virus” e perché quanto stava accadendo in diverse aree del Paese faceva già capire la gravità della situazione. Inoltre questo tipo di approccio, con una differenziazione per aree, ha spinto molte persone a fuggire verso il Sud del Paese, con l’ulteriore rischio di diffondere ancora di più il virus.

La linea dei contagi

Il Paese non si è rivelato all’altezza nel tracciare la linea dei contagi. Un problema che, secondo gli esperti Usa, è collegato al fatto che in Italia la Sanità è gestita in modo diverso dalle diverse Regioni. E proprio per questo ci sono state zone del paese che hanno reagito meglio di altre. L’esempio è quello di Lombardia e Veneto. Le due Regioni hanno applicato approcci simili come il distanziamento sociale  e le chiusure. Ma il Veneto ha adottato altre misure utili come, ad esempio, “un maggior numero di test, operatori sanitari più protetti e un più rapido ed efficace  tracciamento dei contatti”. Una politica che ha dato risultati migliori.

Risorse per una guerra

Fra i punti deboli dell’attività italiana c’è anche quella della raccolta dei dati (prima troppo pochi e in seguito poco precisi). Quindi, concludono gli studiosi di Harvard, le misure vanno prese in tempi rapidi e in modo organico, senza essere graduali. Inoltre una politica efficace contro il coronavirus richiede “una mobilitazione simile alla guerra in termini di entità delle risorse umane ed economiche”.

 

L’ECO DELLE BUGIE….2

ROSSI 1

L’ECO DELLE BUGIE….2

Ecco cosa scriveva il 2 e il 19 febbraio 2020, due giorni prima del primo morto in Italia e in piena crisi drammatica epidemica in Cina, sulla sua pagina Facebook, il “glorioso presidente Rossi”, il “meraviglioso numero uno”… della regione Toscana sulla questione coronavirus….credendo ideologicamente e dando ragione al governo che l’epidemia era una bufala dei fascioleghisti… Già, lui sì che aveva capito che l’epidemia non esisteva ma di contro l’opposizione attuava una propaganda di puro … “razzismo contro i cinesi”… luì sì…che aveva anche capito, da “eccelso esperto virologo”, che il virus era un banale raffreddore…lui sì che da “soggetto molto intelligente” aveva capito che il virus non era per niente letale e che invece erano i “fascioleghisti” ad essere pericolosissimi…. tanto che con…”quell’innocente virus”… ci facevano propaganda elettorale per le regionali di maggio. “Caro presidente Rossi”, io non sono leghista, ma semplicemente un uomo vero, giusto e leale verso il popolo e purtroppo per lei… un attento osservatore, ora…vada a raccontarlo ai parenti delle circa 11.000 vittime del coronavirus com’è la storia del razzismo e dei fascioleghisti… dei cinesi e del virus innocente…vada…vada….. a spiegarlo ai parenti….o non ne ha il coraggio ?

30032020…by… manliominicucci.myblog

 

IL POST COMPLETO DEL PRESIDENTE ROSSI PUOI VEDERLO SULLA MIA

PAGINA FACEBOOK : MANLIO MINICUCCI

ROSSI 1

È… VENNE LA VERITÀ…

Cenere cinesi

È… VENNE LA VERITÀ…

Ci siamo, purtroppo anche nella questione deceduti per coronavirus, nella Cina comunista e bugiarda,… la verità è venuta a galla finalmente, come ho avuto modo di scrivere e denunciare svariate volte tempo addietro non ho mai creduto e dato peso ai numeri ufficiali governativi, troppo bassi e ridicoli in percentuale su una popolazione di circa 60 milioni di residenti e ancora una volta, mio malgrado, ho avuto ragione, i deceduti e cremati, così come scritto nel mese di febbraio, sono a decine di migliaia ed oggi le foto del massacro sono state rubate da qualche smartphone e rese pubbliche all’opinione mondiale per far comprendere a tutti di cosa siano capaci i dirigenti comunisti cinesi. Nascondere un dramma epocale al mondo intero e omettere la vera pericolosità del virus è un crimine verso il mondo intero. I nostri 10mila morti sono merito del loro silenzio, e il nostro governo si è anche reso complice di questa carneficina. Ed io dovrei anche ringraziarli per qualche dispositivo di protezione e per qualche medico che è venuto da noi per salvare la faccia ora ? Altro che qualche mascherina, loro devono pagare i danni materiali e umani per la perdita di familiari, sì, loro devono pagare i “danni di guerra”, risarcirci per il dolore che stiamo subendo…e per il calo del PIL… altro che due medici e tanta propaganda. Nel mese di febbraio mi giungevano dalla Cina notizie agghiaccianti sul numero dei morti ma non potendolo dimostrare mi sono solo limitato a raccontarlo…e a lanciare allarmi sul pericolo virale…ma ora ci sono anche le prove della loro colpevolezza e ovviamente le pubblico. Io voglio essere risarcito… e i cinesi devono pagare tutti gli italiani… punto. Era come pensavo, l’invio di materiale e di medici è la solita copertura per tutelare il futuro del loro commercio mondiale…che da oggi diventerà molto complicato per le loro gravi colpe, quindi un invio studiato e riparatore solo per mero interesse… È vergognoso ed inaccettabile…Io di cinesi comunisti non ne abbraccerò certamente in futuro…e non voglio neanche sentir parlare di loro… Nel 2020 non si può ragionare con la mentalità comunista del 1950…e pensare di farla franca…le verità vengono a galla prima o poi. 20032020

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Coronavirus, «in Cina pile di urne cinerarie». Crescono i dubbi sul numero dei morti a Wuhan

Un giornale cinese stima che il numero dei decessi nella città epicentro dell’epidemia sia stato almeno dieci volte più alto della stima ufficiale. E una radio calcola che i caduti siano in realtà 42.000

di Guido Santevecchi

Cenere cinesi

 

Il 4 aprile è Qingming in Cina. La ricorrenza dei defunti, il Giorno della Pulizia delle Tombe. E anche Wuhan si prepara a celebrarlo, come ogni anno, ma questa volta con un carico di sofferenza e morte reso ancora più pesante dall’epidemia assassina. Ci sono 2.535 defunti in più da onorare in questo Qingming.

 

Il virus dei sospetti

Tanti sono i cittadini che hanno perso la battaglia con il Covid-19 nell’epicentro del contagio in Cina, secondo la statistica ufficiale. Ma anche intorno a questo numero tragico serpeggia l’altro virus: quello dei sospetti, dei dubbi, che partono dall’origine della nuova malattia (il mercato della carne selvatica di Wuhan), includono la sottovalutazione e le reticenze iniziali da parte delle autorità locali e centrali, arrivano alle dichiarazioni di questi giorni che danno per sconfitto il coronavirus nello Hubei e nel resto del Paese. Circolano sul web cinese foto di casse con le urne per le ceneri dei corpi cremati in questi due mesi. In Cina i defunti si cremano e molte province incoraggiano la gente a seppellire le urne sotto alberi, o a versare le ceneri in mare, altrimenti i cimiteri dovrebbero essere grandi come megalopoli e la terra è troppo preziosa. Con la quarantena stretta imposta dal 23 gennaio, i parenti dei morti non hanno potuto né partecipare alla cerimonia di addio nei crematori, né andare a ritirare le urne. Fatale che si siano accumulate. Ma la rivista Caixin, nota per il suo giornalismo investigativo, ha pubblicato foto di file troppo lunghe davanti alle grandi agenzie di pompe funebri di Wuhan e di cumuli di casse che sembrerebbero in notevole eccesso rispetto all’esigenza di raccogliere le polveri dei 2.535 morti dichiarati dalle autorità.

42mila vittime

È atroce fare conti quando si vedono persone addolorate, accasciate su sedie di plastica ben distanziate le une dalle altre, in attesa che inservienti sigillati in tute bianche, con mascherine e guanti, consegnino le urne. Ma è stato fatto: Caixin ha scritto che 5.000 urne sono state fornite questa settimana in un solo giorno all’agenzia mortuaria Hankou, una delle otto di Wuhan. In totale, le otto agenzie avrebbero cominciato a consegnare dal 23 marzo 3.500 urne al giorno ai parenti, con l’obiettivo di concludere il lavoro il 3 aprile e consentire ai superstiti di celebrare degnamente Qingming. Dodici giorni, per 3.500, farebbe 42.000 vittime, calcola Radio Free Asia. Circola la voce che durante la crisi siano stati fatti affluire nella città assediata dal virus addetti alla cremazione da altre parti del Paese, per tenere gli impianti in funzione 24 ore su 24.

IL DADO AVVELENATO È TRATTO

NEW YORKKO

IL DADO AVVELENATO È TRATTO

È bello illudersi e pensare che tra qualche giorno sarà tutto finito, finalmente ci si potrà svegliare dal brutto incubo e riprendere la vita di sempre…. già, quella vita che prima a tanti sembrava noiosa ed ora invece è super desiderata e auspicata da tutti. Sarebbe bello se fosse così, ma purtroppo non sarà così per i prossimi due mesi…se non di più…spiace dover disilludere gli amici americani, ma il peggio non passerà tra qualche giorno, perché il “peggio è appena iniziato” e i contagiati si moltiplicheranno a vista d’occhio e i morti nei prossimi giorni saranno numerosi…forse a migliaia. È la triste e amara verità , troppo tardi… oramai il danno è fatto, purtroppo loro si sono mossi con notevole ritardo e hanno impiegato oltre due mesi per capire la pericolosità del virus, un errore fatale, che pagheranno un prezzo elevato grazie solo alla loro stupida superficialità, esattamente come la Spagna. Due mesi sono un’infinità di tempo in una diffusione contagiosa epidemica come questa, immaginate quante persone possono essere state contagiate in un città di venti milioni di abitanti che vivono a stretto contatto. Non li capisco, sono sempre preparati ad affrontare le situazioni più anomale e strane ma nell’epidemia si sono comportati come degli idioti. Credo che la prossima settimana avremo un quadro ben più preciso ma dubito che ci potrà essere una discesa del numero dei contagi. Tantissimi auguri agli americani. 28032020

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‘NY forse peggio di Wuhan e Lombardia’

Nyt: ‘Se tassi crescita coronavirus manterranno livelli attuali’

NEW YORKKO

Redazione ANSANEW YORK

28 marzo 202013:46NEWS

(ANSA) – NEW YORK, 28 MAR – Se il tasso di crescita di casi di coronavirus continuerà ai livelli attuali, l’area metropolitana di New York registrerà un epidemia peggiore di quella di Wuhan in Cina o della regione Lombardia in Italia. Lo afferma il New York Times, secondo il quali New York ha avuto meno successo nell’appiattire la curva di casi rispetto a Wuhan o alla regione Lombardia. “Non c’è garanzia che il trend continuerà. E’ possibile che il distanziamento sociale rallenterà o fermerà la crescita di casi” precisa il New York Times.

 

 

 

UN NUOVO… OLOCAUSTO …?

HIELO DE SPAGNA

UN NUOVO… OLOCAUSTO …?

Non è certamente un momento tranquillo per nessun stato e popolo della terra, il mondo intero sta tremando come non mai è successo nella sua storia, una pandemia che contagia alla velocità della luce e miete morti come gocce d’acqua piovana che cadono durante un nubifragio. Siamo alle soglie dell’olocausto dell’umanità… ? Me lo son chiesto vedendo gli USA passare dagli 85mila a ben oltre 100 mila contagiati di coronavirus nel giro di appena 9 ore, i morti nel globo ora si contano nel numero di 25mila individui, mentre i numeri quotidiani, diffusi dai vari governi nazionali, sono impressionanti e terrorizzanti, la gente ha giustamente paura ed è terrorizzata e purtroppo devo rimarcare, ancora una volta, che siamo solo all’inizio del percorso epidemico, infatti a conferma dei miei sospetti, oggi si registrano i primi due morti in Sudafrica e lì sì contano già oltre mille casi di contagi, con il prevedibile aumento esponenziale dei contagiati nei giorni a seguire. L’OMS si è già esposta manifestando tutte le sue paure sul continente africano e sui drammatici sviluppi del contagio che si dovrà registrare nelle prossime settimane, timori e preoccupazioni interamente da condividere. Altro punto saliente è l’Asia, il continente, secondo la mia analisi, sarà quello che pagherà il prezzo più alto e ciò per via del suo elevatissimo numero di abitanti. Non lo so se meritiamo una punizione divina, forse ci è dovuta per esserci allontanati un po’ troppo da Dio e dalle sue leggi come ha detto il Papa nella sua preghiera dal sagrato di San Pietro ? Forse.. sarà così… però ho il terrore che si possa materializzare davvero un nuovo olocausto del genere umano nel XXI secolo. Preghiamo perché non sia così e auspichiamo un miracolo…che metta fine a questo dramma,. Non si può restare inermi davanti a tante vite umane perse, lo confesso, sono profondamente addolorato per la morte di tante persone….

28032020…by .. manliominicucci.myblog.it

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Coronavirus: in Spagna quasi 5000 morti

769 nelle ultime 24 ore. I contagiati sono 64.059

HIELO DE SPAGNA

Redazione ANSAROMA

27 marzo 202012:58NEWS

Il numero dei morti in seguito alla diffusione del coronavirus torna ad aumentare in Spagna con 769 vittime indicate nelle ultime 24 ore. Il bilancio totale dei morti sale così a 4.858. Lo scrive El Pais. Si contano inoltre 64.059 contagi da coronavirus, mentre sono 9.357 i guariti, riferiscono i media spagnoli citando le cifre fornite dal ministero della Sanità.

 

CIOE’… 50 MILIONI DI CHE …?

50 MILIONI

CIOE’… 50 MILIONI DI CHE …?

Cioè, spiegatemelo bene perché intendo e  vorrei capire benissimo e fino in fondo com’è la questione dei 50 milioni donati ad un paese straniero e non comunitario. Cioè, io imprenditore, e ovviamente partita iva, non becco neanche un centesimo di contributo solidale fisso, forse…dico forse, se nel collegamento alla Agenzie delle Entrate arrivo prima degli altri allora  beneficerò del contributo di € 600,00 mentre chi “tardi arriva…male alloggia”, quindi tanti poveri imprenditori che vivono in disgrazia in questo momento beccano il vuoto assoluto se non riescono a collegarsi prima che finiscano i soldi. Cioè, in termini alquanto pratici : se non fai il furbetto fai…la fame e questo è il modus operandi di un cosiddetto governo cialtrone e farlocco. Purtroppo per noi italiani il M5S si è rivelato la peggiore maledizione per il popolo italiano,… cioè, quelli che sono andati al potere con un enorme consenso popolare ora il popolo lo stanno affossando e massacrando e mio malgrado, devo dirlo, lo ha anche tradito. Tante parole e tante promesse e zero fatti, l’Italia vede oggi morire altri 965 cittadini italiani a conferma di quanto sia impreparato e disorganizzato il nostro paese ad affrontare un’emergenza e quanto sono incapaci i nostri politici a prendere una decisione intelligente . Ora noi imprenditori abbiamo davanti un abisso, un futuro incerto e paurosamente nero, come la pece e in fondo al tunnel non si vede nulla, non sappiamo quando potremo tornare alle nostre attività né quando potremo incassare i primi soldi per il nostro lavoro, i servizi sono affossati e le merci stazionano nei magazzini…è la fine del benessere e di tante partite iva se il governo e l’Europa non ci aiuteranno. Al momento vedo totale disinteresse, niente per noi, il vuoto assoluto… e che fa il nostro meraviglioso governo Conte in un momento drammatico di profonda disperazione ? Niente …d’importante, “regala appena 50 milioni” di euro…mica di mascherine, quelle servirebbero a noi…ma non ce ne sono,…. quindi dicevo, Conte e Di Maio regalano 50 milioni di euro… a degli sconosciuti e perché mai.. vi starete chiedendo ? Udite…udite le motivazioni :  “aiuto economico alle aziende tunisine per contrastare l’impatto coronavirus…”!  Ora, dico, ma siete gente normale voi del governo che prendete i nostri soldi e li regalate ai tunisini nel momento della peggiore crisi della storia del nostro paese ? Poi, non solo regalate e tenete tutto nascosto e segreto ma poi, quando venite scoperti, con le manine sulla marmellata  a rubare che fate ? Togliete il link propagandistico dal social Facebook …con l’ovvia intenzione di nascondere tutto al popolo italiano ma non ci riuscite e tutti, me compreso, vi “sputtanano”. Però, a dir la verità, io credo che la  motivazione di aiuto alle aziende per la lotta al coronavirus sia una balla colorate per confondere le acque, sì…quei 50 milioni, ne sono convinto, sono stati regalati alla Tunisia solo…per impedire le partenze delle imbarcazioni dei migranti alla volta dell’Italia. Quindi si è materializzata la mia previsione di anni addietro, ovvero che noi paghiamo sia la Tunisia che la Libia per evitare di “spedirci i migranti”…ecco perché sono diminuiti nei numeri dopo le dimissioni di Salvini …la solita politica della sinistra , far le cose e tener nascosto tutto ma stavolta, …è andata male ed ora pagate il conto. Confessate le vostre malefatte, lo dovete a 9.181 persone morte per colpa vostra e al popolo che vi guarda …ed io non lo dimentico questo…faremo i conti a fine epidemia…In ultimo il mio personale pensiero è rivolto ai nipotini di Auschwitz, sì quello dei forni crematori, che a distanza di 75 anni stanno ripetendo le gesta dei loro nonni, non si commuovono neanche dinanzi alle “cremazioni” di migliaia di italiani…pensano solo ai soldi… Fuori dall’Europa e per conto mio… anche da domani mattino, saremo poveri ? Fa niente meglio “pane  e cipolla ma libero e indipendente” ma non loro schiavi ! 27032029

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L’Italia versa 50 milioni alla Tunisia nonostante l’emergenza Covid19

In piena emergenza Covid il governo italiano versa 50 milioni alla Banca Centrale tunisina; la notizia pubblicata e poi sparita dalla pagina Facebook dell’Ambasciata italiana a Tunisi

Giovanni Giacalone – Ven, 27/03/2020 – 16:00

50 MILIONI

L’Italia versa 50 milioni di euro nelle casse della Banca Centrale tunisina in piena emergenza Covid-19, come reso noto dall’ambasciata italiana in Tunisia sulla propria pagina Facebook e anche su quella dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo SviluppoL’Italia, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, ha versato 50 milioni di euro (circa 157 milioni di dinari) a titolo di credito d’aiuto alla Banca Centrale tunisina.

Questo importo è destinato a sostenere le imprese tunisine e potrà essere utilizzata per rispondere all’impatto socioeconomico del coronavirus in Tunisia, supportando le misure messe in campo dal Governo tunisino. È un primo passo, mano nella mano, per far fronte al Covid-19″.

Immediata la risposta del capogruppo di FdI, Andrea Delmastro, in Commissione Esteri, che ha definito il versamento “sciagurato” ed ha depositato un’interrogazione parlamentare chiedendo conto del motivo della rimozione della notizia dal sito ufficiale dell’ambasciata italiana a Tunisi, come riportato da Adkronos: “Fratelli d’Italia pretende che non venga rimossa la notizia, ma venga rimosso, cancellato, azzerato il contributo. Si chieda indietro il contributo anziché preoccuparsi di rimuovere la notizia. La vergogna non è la propagazione della notizia, ma la contribuzione. Di Maio è come mio figlio che, beccato con le mani nella marmellata, crede che nascondendo le mani tutto sia a posto: non è così”.

 L’Italia dona 50 milioni alla Tunisia: ma il post viene rimosso

Effettivamente oggi il post non è più visibile sulla pagina Facebook della sede diplomatica italiana in Tunisia, ma molti utenti rimasti amareggiati dalla faccenda, hanno tempestivamente effettuato i necessari screenshot.

A questo punto sarebbe utile che l’esecutivo fornisse dei chiarimenti sulla faccenda. Non ha infatti senso andare a chiedere aiuti economici all’Europa per poi versare milioni di euro nelle casse tunisine in un momento in cui l’Italia è in piena emergenza da Covid-19, con più di 8mila decessi, con carenza di materiale essenziale come mascherine (persino per medici e operatori sanitari), ma anche di terapie intensive e apparecchiature mediche e in previsione di una recessione economica di proporzioni enormi causata dalla chiusura quasi totale delle attività.

 

SIAMO TUTTI… EUROPEI …?

BOND BLUFF

SIAMO TUTTI… EUROPEI …?

Geograficamente sicuramente lo siamo visto che apparteniamo allo stesso continente, ma certamente non possiamo dire di essere né stati fratelli né stati parenti stretti solo perché si è in Europa, purtroppo gli stati del nord Europa hanno un modo per niente solidale verso gli altri e trattano quelli meridionali, noi e gli spagnoli ora la Grecia prima, alla stregua di pezzenti e morti di fame. Oggi ho letto le dichiarazioni di un politico olandese europeo, non ricordo il suo nome, in merito alla nostra richiesta di emissioni di coronabond europei, da parte della BCE, per fronteggiare la nascente crisi economica dipesa dall’epidemia e leggere della sua allucinante affermazione è agghiacciante, lui non li vuole i bond….e non li vuole perché gli olandesi sono stanchi di sfamarci…roba da non credere e comunque, ci sta bene così, impariamo per il futuro ad essere meno radical chic con gli altri e a smetterla di pagare i loro debiti con i nostri soldi… come abbiamo fatto con tutti. La ulteriore conferma di una finita Europa è giunta questa sera, sì…i contenuti sono nel link… infatti il tanto atteso vertice dei 27 capi di governo è finito con l’ennesimo fiasco… è finito che di soldi non ne avremo e attenzione ora…si riaggiorneranno tra due settimane….Due settimane in tempo di pandemia ? Significa che tra due settimane, seguendo il corso attuale degli eventi, probabilmente non ci sarà più la Spagna e l’Italia come le conoscevamo lo scorso anno…Due settimane è un periodo infinito dove potrebbero morire a decine di migliaia di persone e le economie affondare per vent’anni… E questa è l’Europa …fate voi…L’unica cosa che ci resta da fare è stampare moneta nazionale e gradatamente sostituirla all’euro e mandare a quel paese l’Europa… tanto ormai siamo nella merda e loro ci consentiranno di ricevere soldi solo in cambio dei nostri porti ed aeroporti…e magari prendere qualche altro pezzo dell’industria italiana…a buon prezzo… Grazie PD, M5S, Leu e Più Europa… bravi, ci siete riusciti ad abbattere l’Italia…missione compiuta… complimenti.. resterete nella storia d’Italia…26032029

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Giovedì 26 marzo 2020 – 23:01

Vertice Ue, nulla di fatto su “Corona bond”: rinvia a Eurogruppo

BOND BLUFF

I 27 hanno danno mandato a ministri di continuare discussione

Bruxelles, 26 mar. (askanews) – La riunione in videoconferenza dei capi di Stato e di governo dell’Ue dedicata alla crisi del Coronavirus, si è conclusa senza un accordo fra i Ventisette sulla questione della risposta europea da dare a medio termine all’inevitabile indebitamento di tutti gli Stati membri, e soprattutto di quelli più colpiti dalla pandemia; tuttavia, i leader hanno dato mandato ai ministri delle Finanze dell’Eurogruppo di continuare la discussione, in particolare sulla possibilità di ricorrere a uno strumento di debito comune (eurobond), come avevano chiesto nove Stati membri, fra cui l’Italia.

L’Eurogruppo dovrà concludere la discussione entro le prossime due settimane, e poi riferirne i risultati ai leader, ha spiegato durante una conferenza stampa teletrasmessa da Bruxelles al termine del vertice il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

 

 

QUOTA 8.000 …SUPERATA ..

Maria Rita gismondo_mariarita_sacco_coronavirus

QUOTA 8.000 …SUPERATA ..

Sì…purtroppo la quota piscologica delle ottomila vittime del “virus influenzale banale”…. è stata raggiunta e “brillantemente superata”…. Immagino che ora ci sarà un certo e dovuto imbarazzo nella comunità scientifica del settore epidemico italiano, una comunità…molto preparata a sentir loro nei salotti televisivi di appena due mesi fa, ma nei fatti, farlocca e ridicola quanto dannosa e letale, rammento ed evidenzio tutti i loro banali errori di valutazione scientifica, inesattezze e scarsa conoscenza del coronavirus attualmente in circolazione contagiosa, la pericolosità nel formulare pareri “campati in aria” e svianti nel popolo giovanile, il ridicolo distinguo tra il “con e il per” per giustificare i decessi di decine di persone, meno giovani, e cercare di confondere la comunicazione col fine di sviarci dall’imminente pericolo e dal reale terrore del contagio… opinioni e valutazioni scientifiche di fine di gennaio 2020 e non di 10 anni fa…, loro ci narravano della scarsa pericolosità del virus, e ci raccontavano che un banale virus influenzale, come tanti suoi predecessori, provocavano ogni anno 8.000 morti tra la popolazione anziana in tutta Italia  e che tutto sommato, l’allarme lanciato da alcuni soggetti, tra i quali c’ero anch’io, erano allarmi infondati e che servivano solo a creare inutile panico tra la popolazione, in sintesi il “criminale ero io” e tanti altri come me che urlavano al pericolo imminente, alla letalità del virus e si invitavano le istituzioni tutte a prendere le opportune contromisure. Come anche non dimentico il continuo rimarcare dell’inutilità sull’utilizzo delle mascherine per l’eventuale protezione da soggetti contagiati tenendo conto, e non è cosa da poco, che i probabili contagiati essendo asintomatici sono di difficile individuazione…Quindi ora che il numero di morti ha superato “…gli abituali di ogni anno influenzale”,  possiamo… e siamo autorizzati dai signori professoroni e scienziati virologi  a dire che il corona virus è letale per gli anziani e giovani ? Lo chiedo in particolare alla “maestrina d.ssa Maria Rita Gismondo” dell’ospedale  Sacco di Milano, quanta irritazione ha sollevato in me le sue maledette affermazioni, esternazioni da incompetente che hanno fatto sì che si scambiassero i lanciatori di allarmi come lanciatori di balle olimpiche e divulgatori di “fake”…e ora ? E ora che siamo giunti al fatidico numero di oltre 8.000 vittime che ci racconta “cara maestrina” virologa e tuttologa ?  Che non è il momento della polemica ? Quindi devo assistere in religioso silenzio ai massacri che si stanno perpetrando a danno degli anziani anche per sua  colpa grave ? Vogliamo parlare dei crimini da lager nelle case di riposo per i diversamente giovani ? Lì non è dato sapere quanti anziani sono morti per il coronavirus e noi saremmo un modello di sanità? Noi che al 26 di Marzo 2020 dobbiamo assistere al pianto disperato degli operatori sanitari perché ci chiedono di avere dei dispositivi di protezione individuale per poter lavorare in sicurezza…siamo un modello per il mondo ? Rammento che il 27 di gennaio scorso, il ciarlatano presidente del consiglio aveva dichiarato in TV che l’Italia era pronta ad affrontare qualunque situazione emergenziale…qualunque…come per esempio quella di far sparire i cadaveri ed inviarli alla cremazione nel silenzio totale ignorando i parenti, i identico modus operandi in stile comunista cinese. Cari governanti tutti, voi non siete un modello, anche se in Tv vi vantate di esserlo, siete dei veri criminali assassini, responsabili di tutte queste morti, decessi che  si potevano evitare solamente mettendo in funzione ….il cervello…(ad averlo)…evidentemente è un articolo già esauritosi velocemente e quel poco che c’era… è stato precedentemente utilizzato per… arrivare al governo. …26032020

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Coronavirus, diffida per Maria Rita Gismondo: «Sono amareggiata, si attacca solo me»

 Maria Rita gismondo_mariarita_sacco_coronavirus

Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’Ospedale Sacco di Milano, è nota a molti per aver parlato del coronavirus come di una malattia un po’ più grave di un’influenza. Solo un mese fa in molti la prendevano d’esempio, mentre oggi sarebbe in corso un accanimento contro di lei. «Sono piuttosto amareggiata e disorientata dalla diffida, se ne stanno interessando i miei legali», afferma ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, riguardo alla lettera di diffida del Patto trasversale per la scienza (Pts). 

Leggi anche > Coronavirus, la virologa Maria Rita Gismondo: «Forse c’è stata una mutazione. Davanti ai numeri della Lombardia siamo attoniti»

«Mia frase sul virus come influenza? Altri virologi hanno detto la stessa cosa, e lo diceva anche il direttore generale dell’Oms. In quel momento avevamo un piccolo focolaio a Codogno e due casi dalla Cina – spiega Gismondo – ma si attacca solo me, quando invece c’erano altre persone che dicevano le stesse cose, fra cui quella che firma la diffida».

«Per la Sars, benché ci siano stati 700 morti nell’area asiatica, che non sono tantissimi, in Italia ci furono solo 7 casi importati. Eravamo convinti che sarebbe stato importato questo modello – dice ancora – Ho sempre concluso qualsiasi mia intervista dicendo che bisogna guardare ai dati dei canali ufficiali e che quello che viene detto oggi può essere smentito domani». Quanto al virus, Gismondo spiega che ci sono alcuni fattori che ne peggiorano il comportamento, «come ad esempio la popolazione anziana della Lombardia».

Riguardo agli ultimi dati, «sono sempre speranzosa, i dati di ieri ci fanno tirare un sospiro di sollievo ma non possiamo dedurre l’andamento di decremento dai dati di un giorno.. L’unica arma che abbiamo per limitare il contagio è stare a casa ed evitare i contatti sociali, tutti quelli evitabili».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2020, 22:04