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IO APPARTENGO ALLA FAMIGLIA…”BARILLA 2015” E TU ?

15072021 amazin

IO APPARTENGO ALLA FAMIGLIA…”BARILLA 2015”  E TU ?

E’ dall’inizio dello scorso anno che assistiamo al cambiamento totale della pubblicità televisiva e dei “suoi linguaggi di immagini stravolgenti e inquietanti”, come d’incanto sembra che ora non ci siano più attori e comparse, parlo indistintamente di uomini e donne, di carnagione chiara ma ci sono solo quelli di colore scuro, infatti pare che le auto ora le producano e le vendano solo per le persone rigorosamente di pelle scura… infatti al momento non c’è nessuna casa automobilistica che non si sia piegata al nuovo “politicamente corretto” escludendo a priori gli abituali canoni pubblicitari. Capisco che la propaganda governativa della sinistra europea debba lavorare sulle immagini per tentare di “educare ed abituare” la popolazione europea alla visione e presenza della gente di colore, ma così non va bene… perché così nei fatti abbiamo sdoganato il razzismo al contrario e cioè abbiamo confuso l’integrazione dei nuovi arrivati con la reale discriminazione della gente di colore chiaro. E non mi riferisco solo alla pubblicità ma anche e soprattutto nei film storici dove ci sono film nei quali i negri non avevano nessun ruolo a differenza dei bianchi e questa stupidità ideologica non ha fatto altro che far lievitare il razzismo vero e conseguentemente partorita quell’antipatia e insofferenza alle sciocchezze storiche e moderne imposte dal politicamente corretto. Sì c’è poco da discutere, il messaggio comunicativo è sbagliato in toto… l’integrazione dei neri non può essere imposta con dei banali e antipatici spot pubblicitari ma dev’essere costruita nel tempo perché non si possono stravolgere le vite degli altri  solo per soddisfare un mondo arcobaleno e per convincersi che è sbagliato basta guardare gli Stati Uniti come dimostrazione reale della difficoltà di convivenza tra bianchi e neri, nei fatti dopo oltre 150 anni non è che sia un problema risolto anzi è una battaglia ideologica che va avanti da sempre in modo aspro. Come anche vedere la tradizionale “famiglia Barilla a tavola”  sempre assortita da personaggi di colore scuro non è un buona trovata pubblicitaria né una scelta azzeccata dinanzi all’occhio dell’italiano, consumatore, abituato ad un certo tipo di famiglia etero con figli nella normalità italiana … anche perché, e la Barilla dovrebbe tenerne conto, la pasta è un esclusivo prodotto alimentare delle abitudini dei bianchi italiani e non dei neri … e non dimentichiamoci quante volte abbiamo visto nei filmati e foto di pasta cucinata e cestinata dai migranti di colore scuro solo… perché di non loro gradimento ! Messaggio sbagliato ed oltretutto anche offensivo. Quindi se non abbiamo all’interno di una pubblicità l’uomo o la donna di colore scuro dobbiamo definire quello spot razzista ? O se ne abbiamo uno con dei personaggi di solo colore chiaro è sinonimo di razzismo verso gli altri ? Beh… se è così, allora mi spiegassero perché nelle pubblicità tutte non ci sono attori e comparse orientali così detti “gialli”, come i giapponesi e cinesi, oppure non ci sono indiani o pakistani e bengalesi o etiopi che sono di carnagione olivastra e in numero impressionante in Italia ? Siamo alla follia e alla nuova idea che il mondo deve cambiare e subito, spazzando via millenari anni di storia e conquiste di civiltà… e lo stanno facendo partendo da quello che più ritengo pericoloso e cioè… proprio dalla sfera del mondo sessuale dei bambini… e lo fanno contro il volere dei genitori e imponendo loro le strane teorie del mondo gender con spot televisivi ambigui e che confondono le giovani menti ed occhi dei bimbi senza nessuna moralità e rispetto per la famiglia tradizionale che si vuole annullare… già, e la “famiglia Barillia” simbolo della tradizione italiana è stata letteralmente distrutta e vi sembra corretto che una tale discriminazione venga messa in atto ogni giorno attraverso un video ? Questo si chiama “rieducazione delle menti del popolo”, un concetto noto nel mondo comunista… No, non mi piace per niente la deriva che sta prendendo il nostro paese, sta girando all’incontrario dove il concetto di normalità è considerato obsoleto ed essere gay dichiarato o uomo con pelle scura  è un vanto in quanto appartenenti ad una “razza superiore” che disprezzano noi bianchi italiani in stile “famiglia Barilla anni addietro” ! Il link pubblicato è del dicembre 2020, vi invito a leggerlo perché si richiama agli stessi concetti scritti nel mio articolo con in più una dettagliata descrizione di come ci siamo “accartocciati nel rispetto del politicamente corretto”. Ma un dubbio mi pervade da anni, ma non è che il “politically correct” è una sottilissima e perversa strategia finalizzata ad annullare la famiglia tradizionale e italiana stravolgendola e abbattendo le sue radici cristiane ? A mio parere è così, perché sdoganare subdolamente certi concetti con l’imposizione  e la forza dei media è un sistema da regime e noi in questo momento lo stiamo vivendo.  14072021 …by… … https://manliominicucci.myblog.it/     https://vk.com/id529229155

14 Luglio 2021

 Prima pagina  Opinioni

Pubblicato il 22 Dicembre 2020 20:19

Pregiudizi

Razzismo in Tv: pubblicità natalizia con protagonisti neri, omosessuali e musulmani

di Marcello Catalano

Combattere il razzismo in tv con la pubblicità non fa che rendere le cose più complicate. Ci stiamo incartando da soli

15072021 amazin

Amazon, ballerina nera

Sono certo che il lettore comprenderà lo spirito provocatorio di questo articolo e perdonerà alcune citazioni un po’ colorite che utilizzerò al solo scopo di meglio far comprendere il mio pensiero. Ho 50 anni e quando ero bambino, poi adolescente, poi ancora giovane uomo, non parlavamo di razzismo. Non ce n’era bisogno. Non si parlava di minoranze o di discriminazioni. A parte in casi clamorosi come la segregazione razziale in Sud Africa o l’olocausto degli ebrei.

Sebbene le parolacce fossero vietate in casa, quelle pronunciate dai personaggi dello spettacolo erano in qualche modo accettate, forse perché considerate artistiche e quindi non realmente volgari e offensive.

Ognuno di noi ha un punto debole, fisico o caratteriale

E poi all’epoca le persone comuni,  quando volevano punzecchiare qualcuno e farlo arrabbiare, andavano semplicemente a cercare quello che ritenevano fosse il suo punto debole. Tutto qui. Perché a noi che uno fosse alto, basso, pieno di capelli o con il cranio liscio, ebreo, negro (uso apposta questo termine perché non lo consideravo e non lo considero dispregiativo),  non ce ne importava nulla.

Allo stadio così come ai giardinetti o a scuola, se litigavi con qualcuno e volevi farlo infuriare gli dicevi, se era piccolo di statura, che era un nano. Se aveva pochi capelli che era pelato. Ad uno alto e molto magro che era un becccafico spilungone, un ebreo lo chiamavi tirchio rabbino, a uno scuro di pelle, negro. Io ero capellone e a me dicevano: “Barbone, tagliati i capelli e vai a lavorare”. Tutti luoghi comuni che però erano efficacissimi per provocare l’antagonista.

Ma in tutto questo non c’era nessuna forma di razzismo, nessuna discriminazione. Era solo un modo per far infuriare il prossimo.

Allo stadio se il tifoso era in disaccordo con una decisione arbitrale urlava: “Arbitro cornuto”. Io che tifavo Lazio, ero definito burino.

I film di Tomas Milian e la goliardia

I film di Tomas Milian erano pieni di imprecazioni di ogni genere che oggi verrebbero definite omofobe, razziste o politicamente scorrette. Ma non vi era alcuna volontà o desiderio di discriminare: faceva parte dello spettacolo. Solo goliardia. Per lo stesso principio per cui una barzelletta è quasi sempre tempestata di parolacce e offese di ogni genere.

Nessuno avrebbe mai pensato di dover censurare i film del” Monnezza”, o la canzone “Avventura con un travestito” di Califano. “Disperato erotico stomp” di Lucio Dalla o “I Watussi” di Edoardo Vianello, perché contenevano termini come “negro”, “puttana” o “frocio”. O addirittura un capolavoro del cinema come “Via col vento”.

Poi qualcuno ha deciso  che tutto questo rappresentava differenti forme di razzismo. Che certe etichette discriminatorie andavano bandite, financo punite per legge.

Il tempo che passa e il razzismo che avanza

Lo spazzino è diventato operatore ecologico, il bidello è diventato operatore scolastico. I nani sono diversamente alti,  i calvi  tricologicamente privati e via dicendo. Abolendo termini della lingua italiana, modi di dire popolari o etichette tuttalpiù goliardiche e provocatorie ma nulla di più. Finendo per introdurne di nuove, spesso forzate e ridicole.

Termini che abbiamo pronunciato e udito pronunciare a scuola, in tv, dai nostri genitori e dai nonni, come scopino, bidello, nullafacente, trovatello, sono considerati oggi quasi offensivi. Sarebbe stato interessante domandare a coloro a cui indirizzavamo questi termini se li sentivano come offensivi o discriminatori. Io penso di no.

 

Così qualcuno ha poi anche deciso di elevarsi a paladino in difesa di quelle che ha stabilito fossero delle minoranze. Minoranze alle quali, nella maggioranza dei casi, non importava  nulla di tutto questo e che minoranze probabilmente non si sentivano affatto.

Negri, neri, di colore. Quale?

Perché gli africani o gli afroamericani che un tempo chiamavamo normalmente negri senza alcuna accezione razzista, ora dobbiamo chiamarli neri o di colore. Anche se tra loro usano appellarsi col termine negro, specie nella comunità afroamericana.

Inoltre non sono neri. Tuttalpiù sono marroni. Non esistono esseri umani dalla pelle realmente nera. E gli asiatici non sono gialli, casomai sono pallidi e gli indiani non sono rossi, semmai sono un po’ olivastri. I caucasici non sono bianchi, sono rosa o beige.

E non vedo perché qualcuno dovrebbe offendersi se gli dicono negro ma accettare di essere chiamato nero, visto che di fatto appunto nero non è. Oppure di colore. Siamo tutti “di colore” in fondo e comunque questo modo di descrivere la pelle rappresenta anch’esso una forma di discriminazione.

Fino ad arrivare al paradosso di spingere la Marvel a concepire supereroi afroamericani omosessuali o transessuali, senza così rispettare gli originali personaggi dei fumetti. E l’organizzazione del premio Oscar dovrà valutare i destinatari dell’omonimo riconoscimento anche sulla base di un nuovo criterio che prevede l’obbligo, da parte delle produzioni cinematografiche, di inserire nel cast dei film attori di differenti etnie, pena la non candidatura della pellicola cinematografica.

Di questo vento politicamente corretto  è stata vittima anche Netflix che produce una serie tv sulla guerra di Troia in cui Zeus e Achille sono interpretati da attori afroamericani. Forzature storiche e culturali che finiscono ancora di più  a sottolineare differenze che differenze non sono. Un po’ come la storia delle quote rosa da noi in Italia. O le pubblicità in tv in questi giorni sul Natale, in cui  i protagonisti sono quasi esclusivamente neri, asiatici, omosessuali e musulmani.

Nasceranno associazioni a tutela dei calvi, dei barbuti, dei capelloni, dei nasoni e dei nasini

Per cui alla fine se non fai parte di queste categorie finisci per essere discriminato perché “ordinario”. Uno qualunque. Pazzesco.

Quelli che un tempo erano considerati normali da quelli che avevano deciso che gli altri fossero minoranze da tutelare sono diventati oggi paradossalmente delle minoranze escluse.

Viviamo in un mondo contorto che non fa che rendere le cose più complicate. Ci stiamo incartando da soli. E i diritti umani non c’entrano davvero nulla con questa mania del politicamente corretto. Hanno bandito etichette a dir loro razziste e discriminatorie, per poi sostituirle con altre etichette.

Perché in fondo sono tutti pronti a manifestare, giustamente, se un afroamericano viene brutalmente ucciso da un poliziotto. Ma tutte le vittime di medesimi atti ingiustificati che abbiano la pelle di colore diverso dal nero non invadono i giornali o le trasmissioni televisive.

E chi abbatte la statua di Cristoforo Colombo considerandolo responsabile, avendo scoperto le Americhe, di aver dato via inconsapevolmente alla tratta degli schiavi (una assurdità clamorosa) non si preoccupa forse di acquistare uno smartphone sapendo che il materiale col quale è costruito, il coltan, viene estratto dai nuovi schiavi, moltissimi dei quali bambini. Che lavorano in miniere africane, al soldo di multinazionali occidentali. Stiamo forse piombando in un nuovo puritanesimo tanto ipocrita quanto inutile.

Chissà se Edoardo Vianello nei suoi concerti avrà dovuto cambiare il testo della propria canzone e canterà: “Siamo i Watussi…gli altissimi uomini di colore”.

 

ENGLISH

I BELONG TO THE FAMILY … ”BARILLA 2015” AND YOU?

Since the beginning of last year we have witnessed the total change in television advertising and “its disturbing and disturbing image languages”, as if by magic it seems that now there are no more actors and extras, I speak indiscriminately of men and women, of light complexion but there are only those of dark color, in fact it seems that the cars now produce and sell them only for strictly dark skinned people … in fact at the moment there is no car manufacturer that has not bowed to new “politically correct” excluding a priori the usual advertising fees. I understand that the government propaganda of the European left must work on images to try to “educate and accustom” the European population to the vision and presence of black people, but this is not good … because in this way we have cleared the reverse of racism that is, we have confused the integration of newcomers with the actual discrimination of light colored people. And I am not referring only to advertising but also and above all in historical films where there are films in which blacks had no role unlike whites and this ideological stupidity did nothing but raise true racism and consequently gave birth to that antipathy and impatience with the historical and modern nonsense imposed by the politically correct. Yes there is little to discuss, the communicative message is totally wrong … the integration of blacks cannot be imposed with banal and unpleasant commercials but it must be built over time because the lives of others cannot be upset just to satisfy a rainbow world and to be convinced that it is wrong, just look at the United States as a real demonstration of the difficulty of coexistence between whites and blacks, in fact after more than 150 years it is not a solved problem but rather an ideological battle that goes on always harshly. As also seeing the traditional “Barilla family at the table” always assorted by dark-colored characters is not a good publicity stunt nor a good choice in front of the eye of the Italian, consumer, accustomed to a certain type of straight family with normal children Italian … also because, and Barilla should take this into account, pasta is an exclusive food product of the habits of Italian whites and not blacks … and let’s not forget how many times we have seen in the videos and photos of pasta cooked and trashed by dark colored migrants only … because they don’t like it! Wrong message and moreover also offensive. So if we don’t have a dark-colored man or woman in an advertisement, should we define that spot racist? Or if we have one with only light colored characters is it synonymous with racism towards others? Well … if so, then they would explain to me why in the advertisements there are no oriental actors and extras so called “yellow”, like the Japanese and Chinese, or there are no Indians or Pakistanis and Bengalis or Ethiopians who are olive-skinned and in impressive numbers in Italy? We are madness and the new idea that the world must change immediately, sweeping away millenary years of history and achievements of civilization … and they are doing it starting from what I consider most dangerous and that is … right from the sphere of the sexual world of children … and they do it against the will of their parents and imposing on them the strange theories of the gender world with ambiguous television commercials that confuse the young minds and eyes of children without any morality and respect for the traditional family that they want to cancel. .. yes, and the “Barillia family” symbol of the Italian tradition has been literally destroyed and does it seem correct that such discrimination is implemented every day through a video? This is called “re-education of the minds of the people”, a concept known in the communist world … No, I do not like at all the drift that our country is taking, it is turning backwards where the concept of normality is considered obsolete and being a declared gay or dark-skinned man is a source of pride as they belong to a “superior race” that we Italian whites despise in the “Barilla family years ago” style! The link published is from December 2020, I invite you to read it because it refers to the same concepts written in my article plus a detailed description of how we “curled up in respect of politically correct”. But a doubt has pervaded me for years, but isn’t it that “politically correct” is a very subtle and perverse strategy aimed at nullifying the traditional and Italian family by upsetting it and demolishing its Christian roots? In my opinion it is so, because subtly clearing certain concepts through the imposition and force of the media is a regime system and we are in this moment living. 14072021 … by … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

July 14, 2021

Published on December 22, 2020 20:19

Prejudices

Racism on TV: Christmas advertising with black, homosexual and Muslim protagonists

by Marcello Catalano

Fighting racism on TV with advertising only makes things more complicated. We’re wrapping ourselves up

15072021 amazin

I am sure that the reader will understand the provocative spirit of this article and will forgive some somewhat colorful quotes that I will use for the sole purpose of making my thoughts better understood. I’m 50 and when I was a child, then a teenager, then still a young man, we didn’t talk about racism. There was no need. There was no mention of minorities or discrimination. Except in sensational cases such as racial segregation in South Africa or the holocaust of the Jews.

Although swear words were forbidden in the home, those uttered by the characters of the show were somehow accepted, perhaps because they were considered artistic and therefore not really vulgar and offensive.

Each of us has a weakness, physical or character

And then at the time, ordinary people, when they wanted to tease someone and make him angry, they simply went to look for what they thought was his weak point. That’s all. Because to us whether one was tall, short, full of hair or with a smooth skull, Jewish, black (I use this term on purpose because I did not consider it and I do not consider it derogatory), we did not care.

At the stadium as well as at the playground or at school, if you quarreled with someone and you wanted to infuriate him you told him, if he was small in stature, that he was a dwarf. If he had little hair he was bald. To a tall, very thin one who was a tall woodcock, a Jew you called him a stingy rabbi, to a dark-skinned, nigger. I was long-haired and they said to me: “Poodle, cut your hair and go to work”. All clichés which, however, were very effective in provoking the antagonist.

But in all this there was no form of racism, no discrimination. It was just a way to infuriate others.

At the stadium if the fan disagreed with an arbitration decision he would shout: “Horned referee”. I, who supported Lazio, was called a burino.

The films of Tomas Milian and the student spirit

Tomas Milian’s films were full of curses of all kinds that today would be called homophobic, racist or politically incorrect. But there was no will or desire to discriminate: it was part of the show. Just goliardia. For the same principle that a joke is almost always studded with profanity and offenses of all kinds.

No one would have ever thought of having to censor the films of “Trash”, or the song “Adventure with a transvestite” by Califano. “Desperate erotic stomp” by Lucio Dalla or “I Watussi” by Edoardo Vianello, because they contained terms such as “black”, “whore” or “fagot”. Or even a masterpiece of cinema such as “Gone with the Wind”.

Then someone decided that all of this represented different forms of racism. That certain discriminatory labels were banned, even punished by law.

The passing of time and the advancing racism

The street sweeper has become an ecological operator, the janitor has become a school operator. The dwarves are differently tall, the bald are trichologically deprived and so on. Abolishing terms of the Italian language, popular idioms or labels at the most goliardic and provocative but nothing more. Eventually introducing new ones, often forced and ridiculous.

Terms that we have spoken and heard uttered at school, on TV, by our parents and grandparents, such as sweeper, janitor, nothing, foundling, are now considered almost offensive. It would have been interesting to ask those we were addressing these terms to if they felt they were offensive or discriminatory. I think no.

So someone has also decided to rise to champion in defense of what he has established were minorities. Minorities who, in most cases, didn’t care about any of this and which minorities probably didn’t feel at all.

Negroes, blacks, colored. Which?

Because the Africans or African Americans that we used to normally call Negroes without any racist meaning, we now have to call them black or colored. Although among them they use the term negro, especially in the African American community.

They are also not black. At the most they are brown. There are no truly black-skinned human beings. And the Asians are not yellow, if anything they are pale and the Indians are not red, if anything they are a little olive. Caucasians are not white, they are pink or beige.

And I don’t see why anyone should be offended if they are told black but accept being called black, since in fact he is not black. Or of color. We are all “colored” at the bottom and in any case this way of describing the skin it also presents a form of discrimination.

Up to the paradox of pushing Marvel to conceive homosexual or transsexual African American superheroes, without respecting the original characters of the comics. And the organization of the Oscar prize will have to evaluate the recipients of the homonymous award also on the basis of a new criterion which provides for the obligation, on the part of film productions, to include actors of different ethnic groups in the cast of the films, under penalty of non-candidacy of the motion picture film.

Netflix has also been a victim of this politically correct wind, producing a TV series about the Trojan War in which Zeus and Achilles are played by African American actors. Historical and cultural constraints that further end up underlining differences that are not differences. A bit like the story of the pink quotas here in Italy. Or the commercials on TV these days about Christmas, in which the protagonists are almost exclusively blacks, Asians, homosexuals and Muslims.

Associations will be born to protect the bald, bearded, long-haired, noses and noses

So in the end if you are not part of these categories you end up being discriminated against because “ordinary”. Any one. Crazy.

Those that were once considered normal by those who had decided that the others were minorities to be protected have now paradoxically become excluded minorities.

We live in a twisted world that only makes things more complicated. We’re wrapping ourselves up. And human rights really have nothing to do with this craze for politically correct. They have banned labels that tell them racist and discriminatory, and then replaced them with other labels.

Because after all they are all ready to demonstrate, rightly, if an African American is brutally killed by a policeman. But all the victims of the same unjustified acts who have skin of a color other than black do not invade newspapers or television broadcasts.

And whoever demolishes the statue of Christopher Columbus considering him responsible, having discovered the Americas, for having unknowingly given way to the slave trade (a sensational nonsense) perhaps does not bother to buy a smartphone knowing that the material with which it is built, coltan, it is extracted from the new slaves, many of them children. Who work in African mines, in the pay of Western multinationals. We are perhaps plunging into a new puritanism as hypocritical as it is useless.

Who knows if Edoardo Vianello in his concerts will have had to change the lyrics of his song and will sing: “We are the Watussi… the tallest black men”.

 

FRANCAISE

J’appartiens À LA FAMILLE … ”BARILLA 2015” ET VOUS ?

Depuis le début de l’année dernière on assiste au changement total de la publicité télévisée et de “ses langages d’images dérangeants et dérangeants”, comme par magie il semble qu’il n’y a plus désormais d’acteurs et de figurants, je parle indifféremment teint clair mais il n’y a que celles de couleur foncée, en fait il semble que les voitures ne les produisent et ne les vendent plus maintenant que pour les personnes strictement à peau foncée… en fait pour le moment il n’y a pas de constructeur automobile qui ne se soit plié à de nouvelles “politiquement correct” hors a priori les frais de publicité habituels. Je comprends que la propagande gouvernementale de la gauche européenne doit travailler sur des images pour essayer d'”éduquer et habituer” la population européenne à la vision et à la présence des personnes de couleur, mais ce n’est pas bien… car de cette façon nous avons dégagé à l’inverse du racisme c’est-à-dire, nous avons confondu l’intégration des nouveaux arrivants avec la discrimination réelle des personnes de couleur claire. Et je ne parle pas seulement de la publicité mais aussi et surtout des films historiques où il y a des films dans lesquels les noirs n’avaient aucun rôle contrairement aux blancs et cette bêtise idéologique n’a fait que soulever le vrai racisme et par conséquent a fait naître cette antipathie et cette impatience avec et l’absurdité moderne imposée par le politiquement correct. Oui il y a peu à discuter, le message communicatif est totalement faux… l’intégration des noirs ne peut pas être imposée avec des publicités banales et désagréables mais elle doit se construire dans la durée car la vie des autres ne peut pas être bouleversée juste pour satisfaire un monde arc-en-ciel pour être convaincu que c’est faux, il suffit de regarder les Etats-Unis comme une véritable démonstration de la difficulté de coexistence entre blancs et noirs, en fait après plus de 150 ans ce n’est pas un problème résolu mais plutôt une bataille idéologique qui continue toujours durement. Car voir aussi la traditionnelle “famille Barilla à table” toujours assortie de personnages de couleur sombre n’est pas un bon coup publicitaire ni un bon choix devant l’œil du consommateur italien, habitué à un certain type de famille hétérosexuelle avec des enfants italiens … aussi parce que, et Barilla devrait en tenir compte, les pâtes sont un produit alimentaire exclusif des habitudes des blancs italiens et non des noirs … et n’oublions pas combien de fois nous avons vu dans les vidéos et les photos de pâtes cuites et saccagées par des migrants de couleur foncée uniquement… parce qu’ils n’aiment pas ça ! Message erroné et surtout aussi offensant. Donc, si nous n’avons pas d’homme ou de femme de couleur foncée dans une publicité, devrions-nous définir ce spot comme raciste ? Ou si nous en avons un avec seulement des personnages de couleur claire, est-ce synonyme de racisme envers les autres ? Eh bien… si oui, alors ils m’expliqueraient pourquoi dans toutes les publicités il n’y a pas d’acteurs et figurants orientaux dits “jaunes”, comme les japonais et les chinois, ou il n’y a pas d’Indiens ou de Pakistanais et de Bengalis ou d’Éthiopiens qui ont la peau olive et en nombre impressionnant en Italie ? Nous sommes la folie et la nouvelle idée que le monde doit changer immédiatement, balayant des millénaires d’histoire et des réalisations de la civilisation… et ils le font à partir de ce que je considère le plus dangereux et c’est-à-dire… directement de la sphère de le monde sexuel des enfants … et ils le font contre la volonté de leurs parents et leur imposent les théories étranges du monde du genre avec des publicités télévisées ambiguës qui confondent les jeunes esprits et les yeux des enfants sans aucune moralité et sans respect pour le traditionnel famille qu’ils veulent annuler… oui, et le symbole de la “famille Barillia” de la tradition italienne a été littéralement détruit et semble-t-il correct qu’une telle discrimination soit mise en œuvre chaque jour à travers une vidéo ? C’est ce qu’on appelle “la rééducation de l’esprit du peuple”, un concept connu dans le monde communiste… Non, je n’aime pas du tout la dérive que prend notre pays, c’est un retour en arrière où le concept de normalité est considéré comme obsolète et être un homme déclaré gay ou à la peau foncée est une source de fierté car ils appartiennent à une “race supérieure” que nous, les Blancs italiens, méprisons dans le style “Famille Barilla il y a des années” ! Le lien publié date de décembre 2020, je vous invite à le lire car il fait référence aux mêmes concepts écrits dans mon article plus une description détaillée de la façon dont nous nous sommes « recroquevillés dans le respect du politiquement correct ». Mais un doute m’envahit depuis des années, mais n’est-ce pas que le « politiquement correct » est une stratégie très subtile et perverse visant à annuler la famille traditionnelle et italienne en la bouleversant et en démolissant ses racines chrétiennes ? À mon avis, c’est le cas, car la clarification subtile de certains concepts par l’imposition et la force des médias est un système de régime et nous sommes en ce moment vivant. 14072021 … par … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

14 juillet 2021

Publié le 22 décembre 2020 20:19

Les préjugés

Racisme à la télévision : publicité de Noël avec des protagonistes noirs, homosexuels et musulmans

de Marcello Catalano

Combattre le racisme à la télévision avec de la publicité ne fait que compliquer les choses. Nous nous emballons

15072021 amazin

Je suis sûr que le lecteur comprendra l’esprit provocateur de cet article et pardonnera quelques citations un peu colorées que j’utiliserai dans le seul but de mieux faire comprendre ma pensée. J’ai 50 ans et quand j’étais enfant, puis adolescent, puis encore jeune homme, on ne parlait pas de racisme. Il n’y avait pas besoin. Il n’y avait aucune mention de minorités ou de discrimination. Sauf dans des cas sensationnels comme la ségrégation raciale en Afrique du Sud ou l’holocauste des Juifs.

Bien que les jurons soient interdits à la maison, ceux prononcés par les personnages de la série étaient en quelque sorte acceptés, peut-être parce qu’ils étaient considérés comme artistiques et donc pas vraiment vulgaires et offensants.

Chacun de nous a une faiblesse, physique ou de caractère

Et puis à l’époque, les gens ordinaires, quand ils voulaient taquiner quelqu’un et le mettre en colère, ils allaient simplement chercher ce qu’ils pensaient être sa faiblesse. C’est tout. Car pour nous que l’on soit grand, petit, poilu ou avec un crâne lisse, juif, noir (j’utilise ce terme exprès car je ne le considérais pas et je ne le considère pas comme péjoratif), nous nous en fichions.

Au stade comme à la cour de récré ou à l’école, si tu te disputais avec quelqu’un et que tu voulais l’exaspérer tu lui disais, s’il était de petite taille, que c’était un nain. S’il avait peu de cheveux, il était chauve. Pour un grand et très maigre qui était une grande bécasse, un juif tu l’appelais un rabbin radin, pour un nègre à la peau foncée. J’avais les cheveux longs et ils m’ont dit : « Caniche, coupe tes cheveux et va travailler ». Autant de clichés pourtant très efficaces pour provoquer l’antagoniste.

Mais dans tout cela, il n’y avait aucune forme de racisme, aucune discrimination. C’était juste une façon d’exaspérer les autres.

Au stade, si le supporter n’était pas d’accord avec une décision arbitrale, il criait : « Arbitre à cornes ». Moi qui soutenais la Lazio, je m’appelais burino.

Les films de Tomas Milian et l’esprit étudiant

Les films de Tomas Milian étaient pleins de malédictions de toutes sortes qu’on qualifierait aujourd’hui d’homophobe, de raciste ou de politiquement incorrect. Mais il n’y avait aucune volonté ou désir de discriminer : cela faisait partie du spectacle. Juste goliardia. Pour le même principe qu’une blague est presque toujours parsemée de blasphèmes et d’infractions de toutes sortes.

Personne n’aurait jamais pensé à devoir censurer les films de “Trash”, ou la chanson “Adventure with a travesti” de Califano. “Desperate erotic Stomp” de Lucio Dalla ou “I Watussi” d’Edoardo Vianello, car ils contenaient des termes tels que “noir”, “putain” ou “pépé”. Ou encore un chef d’oeuvre du cinéma comme “Autant en emporte le vent”.

Puis quelqu’un a décidé que tout cela représentait différentes formes de racisme. Que certaines étiquettes discriminatoires étaient interdites, voire punies par la loi.

Le temps qui passe et la montée du racisme

Le balayeur est devenu un opérateur écologique, le concierge est devenu un opérateur scolaire. Les nains sont différemment grands, les chauves sont dépourvus de trichologie et ainsi de suite. Abolir des termes de la langue italienne, des idiomes populaires ou des étiquettes au plus goliardes et provocatrices mais sans plus. Finissant par en introduire de nouvelles, souvent forcées et ridicules.

Les termes que nous avons prononcés et entendus prononcés à l’école, à la télévision, par nos parents et grands-parents, tels que balayeur, concierge, rien, enfant trouvé, sont désormais considérés comme presque offensants. Il aurait été intéressant de demander à ceux à qui nous adressions ces termes s’ils les jugeaient offensants ou discriminatoires. Je pense que non.

 

Alors quelqu’un a alors également décidé de se lever pour défendre ce qu’il a établi comme étant des minorités. Des minorités qui, dans la plupart des cas, ne se souciaient pas de tout cela et que les minorités ne ressentaient probablement pas du tout.

Nègres, noirs, colorés. Quel est?

Parce que les Africains ou les Afro-Américains que nous appelions normalement des Noirs sans aucun sens raciste, nous devons maintenant les appeler noirs ou de couleur. Bien que parmi eux, ils utilisent le terme nègre, en particulier dans la communauté afro-américaine.

Ils ne sont pas non plus noirs. Tout au plus sont-ils bruns. Il n’y a pas vraiment d’êtres humains à la peau noire. Et les Asiatiques ne sont pas jaunes, voire pâles et les Indiens ne sont pas rouges, voire un peu olive. Les Caucasiens ne sont pas blancs, ils sont roses ou beiges.

Et je ne vois pas pourquoi quelqu’un devrait être offensé si on lui dit noir mais accepter qu’on l’appelle noir, puisqu’en fait il n’est pas noir. Ou de couleur. On est tous “colorés” au fond et en tout cas cette façon de décrire la peau il présente également une forme de discrimination.

Jusqu’au paradoxe de pousser Marvel à concevoir des super-héros afro-américains homosexuels ou transsexuels, sans respecter les personnages originaux des comics. Et l’organisation du prix Oscar devra évaluer les récipiendaires du prix homonyme également sur la base d’un nouveau critère qui prévoit l’obligation, de la part des productions cinématographiques, d’inclure des acteurs de différents groupes ethniques dans le casting du film films, sous peine de non candidature du film cinématographique.

Netflix a également été victime de ce vent politiquement correct en produisant une série télévisée sur la guerre de Troie dans laquelle Zeus et Achille sont interprétés par des acteurs afro-américains. Des contraintes historiques et culturelles qui finissent par souligner davantage des différences qui ne sont pas des différences. Un peu comme l’histoire des quotas roses ici en Italie. Ou les publicités à la télévision ces jours-ci sur Noël, dans lesquelles les protagonistes sont presque exclusivement des Noirs, des Asiatiques, des homosexuels et des musulmans.

Des associations vont naître pour protéger les chauves, barbus, poils longs, nez et nez

Donc au final si vous ne faites pas partie de ces catégories vous finissez par être discriminé parce que « ordinaire ». Personne. Fou.

Celles qui étaient autrefois considérées comme normales par ceux qui avaient décidé que les autres étaient des minorités à protéger sont aujourd’hui paradoxalement devenues des minorités exclues.

Nous vivons dans un monde tordu qui ne fait que compliquer les choses. Nous nous emballons. Et les droits de l’homme n’ont vraiment rien à voir avec cet engouement pour le politiquement correct. Ils ont interdit les étiquettes qui leur disent raciste et discriminatoire, puis les remplacent par d’autres étiquettes.

Car après tout, ils sont tous prêts à manifester, à juste titre, si un Afro-Américain est brutalement tué par un policier. Mais toutes les victimes des mêmes actes injustifiés qui ont la peau d’une autre couleur que noire n’envahissent pas les journaux ou les émissions de télévision.

Et celui qui démolit la statue de Christophe Colomb le considérant comme responsable, ayant découvert les Amériques, d’avoir cédé sans le savoir la place à la traite négrière (une absurdité sensationnelle) ne prend peut-être pas la peine d’acheter un smartphone sachant que le matériau avec lequel il est construit, le coltan , il est extrait des nouveaux esclaves, dont beaucoup d’enfants. Qui travaillent dans les mines africaines, à la solde de multinationales occidentales. Nous tombons peut-être dans un nouveau puritanisme aussi hypocrite qu’inutile.

Qui sait si Edoardo Vianello dans ses concerts aura dû changer les paroles de sa chanson et chantera : « We are the Watussi… the tallest black men ».

VERGONA E RAZZISMO INGLESE !

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VERGONA E RAZZISMO INGLESE !

Non ci sono commenti da fare a questo vergognoso video, i tifosi inglesi hanno dimostrato di essere “proprio degli animali”… e punto ! Ora la UEFA deve squalificare lo stadio di Wembley per almeno un anno, esattamente com’è accaduto all’Ungheria per la questione delle offese razziste urlate nello stadio di Budapest, dai tifosi magiari, nell’occasione delle recenti partite della nazionale ungherese di Europa 2020. Che vergogna… che schifo… e purtroppo nel video non si notano forze di polizia, gravissimo il fatto che non sia neanche intervenuta, come a voler dire agli italiani accomodatevi prego a prender schiaffoni e pugni a costo zero e un gratuito saluto… e consto che guardando le rivoltanti scene tutto lascerebbe pensare che sia così ! E’ cosi che ci amano e ci rispettano in Inghilterra fischiando anche il nostro inno nazionale prima della finale di calcio di un torneo europeo ? Sono violenze fisiche e morali perpetrate a danno degli italiani senza precedenti nel mondo del calcio, scene disgustose regalate proprio nel tempio del calcio mondiale dove il concetto del “ fair play” è andato a farsi friggere ! E…. allora, i 40mila e passa lavoratori italiani che lavorano a Londra ora rischiano qualcosa a seguito della vittoria dell’Italia agli Europei o per loro è solo apparente stima di facciata mente nel profondo del cuore si cela un razzismo insospettato ? E’ il bello è che la nazionale di calcio inglese si è pure inginocchiata ad ogni incontro di calcio applaudita dal loro pubblico contro il…  razzismo, e ditemi lo è solo per i negri o è contro il razzismo in genere ? Quindi tanto clamore e critiche alla squadra di calcio italiana che in un paio di partite si è rifiutata di farlo sono solo slogan per prenderci per il culo ? Una partita la si può perdere ma la dignità no ! Stamane nella trasmissione televisiva della La7, intervistata dal conduttore della trasmissione, la giornalista italiana a Londra della Tv qatariana di Al Jazeera, Barbara Serra, ha raccontato di essersi… “nascosta la maglia azzurra della nazionale” alla vista dei violenti tifosi per paura di venire picchiata… la stessa, condannava sì  la violenza ma lo faceva in modo molto “prudente e comprensivo”, atteggiamento giustificabile visto che lei lì ci vive con la famiglia e lavora. Altro che bufale delle ultime ore messe in rete per coprire le violenze degli “hooligans” ed evitare lo scontro diplomatico.  Spero solo che ora venga comminata una pena esemplare alla tifoseria e alla federazione inglese anche per l’atteggiamento offensivo tenuto dai suoi giocatori nell’occasione del ritiro della medaglia d’argento per i perdenti della finale… Non ci si toglie la medaglia mentre mezzo mondo ti guarda in Tv… è qualcosa di infinitamente scandaloso. E’ la prima volta che vedo un linciaggio di tifosi a livello di nazionali per un motivo del genere … eppure si tratta solo di calcio ! E per piacere… smettetela di inginocchiarvi ad ogni incontro perché non vi crede più nessuno ora e se dovete picchiare qualcuno… bene picchiate i vostri giocatori che hanno giocato una partita in tono bassissimo !

12072021 …by… … https://manliominicucci.myblog.it/   https://vk.com/id529229155

Tifosi inglesi picchiano gli italiani fuori dal Wembley? Facciamo chiarezza – VIDEO

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Tobias Fior

July 12, 2021

 

Le immagini che hanno cominciato a circolare subito dopo la conclusione della finale di Euro 2020, ritraggono scene di una maxi-rissa all’esterno del Wembley Stadium, dove a quanto pare tifosi italiani sarebbero stati aggrediti dai tifosi inglesi con calci e pugni. Ma a quanto pare la verità sarebbe un’altra.

Infatti in questo video, diventato virale in poco tempo e girato prima dell’inizio del match, si vedono alcuni tifosi con la maglia della Nazionale italiana presi a calci e pugni, però a quanto pare – riportano i tabloid britannici – questi non erano italiani, bensì tifosi inglesi che hanno cercato di varcare l’ingresso allo stadio nonostante fossero privi di biglietto. Da qui la violenta reazione ai danni dei tifosi

Secondo quanto riportato da Scotland Yard sono stati eseguiti, durante lo svolgimento della finale, 49 fermi e ben 19 agenti sono stati feriti durante le violenze fuori dallo stadio. Alcuni di quelli che erano stati messi in stato di fermo in precedenza hanno poi cercato di entrare con la forza al Wembley Stadium. Quindi il tutto sarebbe riconducibile a tifosi inglesi ubriachi e alticci che hanno cercato in tutti i modi di muovere violenza.

Violenze fuori dallo stadio, bandiere tricolori alle fiamme e insulti razzisti

Già prima della partita e durante la partita stessa gli stessi tifosi inglesi hanno bruciato la bandiera tricolore e fischiato durante l’Inno di Mameli (cosa deplorevole e da condannare su qualunque inno nazionale). La cosa poi sarebbe degenerata anche durante i calci di rigore, quando i tifosi della vecchia Albione avrebbero cominciato a indirizzare violenti epiteti razzisti nei confronti dei giocatori di colore che hanno sbagliato il rigore, in particolare a Rushford, Saka e Sancho.

Insomma, un momento che dovrebbe essere di unione, di divertimento e di rispetto si è trasformato in attimi di violenza, di terrore e di rabbia di inglesi contro inglesi. Sono atti davvero poco edificanti, soprattutto quando a vedere questo ci sono anche bambini e ragazzini che amano il calcio per quello che è, ovvero un bellissimo sport.

 

ENGLISH

VERGONA AND ENGLISH RACISM!

There are no comments to make to this shameful video, the English fans have proven to be “just animals” … and period! Now UEFA must ban the Wembley stadium for at least a year, exactly as it happened to Hungary over the issue of the racist offenses shouted in the Budapest stadium, by Hungarian fans, on the occasion of the recent matches of the Hungarian national team of Europe 2020 . What a shame … how disgusting … and unfortunately there is no police force in the video, very serious the fact that it has not even intervened, as if to say to the Italians please sit down and take slaps and punches at no cost and a free hello … and I know that looking at the revolting scenes, everything would suggest that this is the case! Is this how they love and respect us in England by whistling our national anthem before the football final of a European tournament? They are physical and moral violence perpetrated to the detriment of Italians unprecedented in the world of football, disgusting scenes given away in the temple of world football where the concept of “fair play” has gone to fry! And …. then, the 40,000 and older Italian workers who work in London are now risking something as a result of Italy’s victory in the European Championships or is it only an apparent facade estimate for them while in the depths of their hearts there is an unsuspected racism? And the beauty is that the English national football team has also knelt at every football match applauded by their audience against … racism, and tell me is it only for blacks or is it against racism in general? So a lot of hype and criticism of the Italian football team that refused to do so in a couple of games are just slogans to take the piss out of us? A game can be lost but dignity cannot! This morning in the television broadcast of La7, interviewed by the host of the show, the Italian journalist in London of Al Jazeera’s Qatari TV, Barbara Serra, told of having … hidden the blue jersey of the national team “from the sight of violent fans for fear of being beaten … the same, yes, condemned the violence but she did it in a very “prudent and understanding” way, an attitude that is justifiable since she lives there with her family and works. Other than the hoaxes of the last few hours put on the net to cover the violence of the “hooligans” and avoid the diplomatic confrontation. I only hope that an exemplary penalty will now be imposed on the fans and the English federation also for the offensive attitude held by its players on the occasion of the withdrawal of the silver medal for the losers of the final … half the world is watching you on TV … it is something infinitely scandalous. It is the first time I have seen a lynching of fans at national level for such a reason … yet it is only football! And please … stop kneeling at every match because nobody believes you anymore now and if you have to beat someone … well beat your players who have played a game in a very low tone! 12072021 … by … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

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English fans beat Italians outside Wembley? Let’s clarify –

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By

Tobias Fior

July 12, 2021

The images that began to circulate immediately after the conclusion of the Euro 2020 final, depict scenes of a maxi-brawl outside the Wembley Stadium, where it seems Italian fans were attacked by the English fans with kicks and punches. But apparently the truth would be different.

In fact, in this video, which went viral in a short time and shot before the start of the match, you can see some fans with the Italian national team being kicked and punched, but apparently – report the British tabloids – these were not Italians, but English fans who tried to cross the entrance to the stadium despite being without a ticket. Hence the violent reaction against the fans

According to reports from Scotland Yard, 49 people were stopped and 19 officers were injured during the violence outside the stadium. Some of those who had been placed in custody earlier then tried to forcibly enter Wembley Stadium. So the whole thing would be attributable to drunk and tipsy English fans who have tried in every way to move violence.

Violence outside the stadium, tricolor flags on fire and racist insults

Even before the match and during the match, the same English fans burned the tricolor flag and whistled during the Mameli anthem (deplorable and to be condemned on any national anthem). The thing would then degenerate even during the penalty kicks, when the fans of the old Albion would have begun to address violent razz epithets. You stand against black players who missed the penalty, especially Rushford, Saka and Sancho.

In short, a moment that should be of union, fun and respect has turned into moments of violence, terror and anger of English against English. They are very unedifying acts, especially when there are also children and teenagers who love football for what it is, that is a beautiful sport.

FRANCAISE

VERGONA ET LE RACISME ANGLAIS !

Il n’y a aucun commentaire à faire sur cette vidéo honteuse, les fans anglais se sont avérés être “juste des animaux”… et point final ! Désormais, l’UEFA doit interdire le stade de Wembley pendant au moins un an, exactement comme cela est arrivé à la Hongrie à propos des insultes racistes criées dans le stade de Budapest, par des supporters hongrois, à l’occasion des récents matchs de l’équipe nationale hongroise d’Europe. 2020. Quel dommage… quel dégoût… et malheureusement dans la vidéo on ne voit pas la police, très grave le fait qu’elle ne soit même pas intervenue, comme pour dire aux Italiens de s’asseoir et de prendre des gifles et des coups de poing sans frais et un bonjour gratuit… et je sais qu’en regardant les scènes révoltantes, tout porte à croire qu’il en est ainsi ! Est-ce ainsi qu’ils nous aiment et nous respectent en Angleterre en sifflant notre hymne national avant la finale de football d’un tournoi européen ? Ce sont des violences physiques et morales perpétrées au détriment des Italiens sans précédent dans le monde du football, des scènes dégoûtantes données dans le temple du football mondial où le concept de « fair-play » est parti à la poêle ! Et …. ensuite, les 40 000 travailleurs italiens et plus qui travaillent à Londres risquent maintenant quelque chose à la suite de la victoire de l’Italie aux championnats d’Europe ou n’est-ce qu’une apparente estimation de façade pour eux alors qu’au fond de leur cœur il y a un racisme insoupçonné ? Et la beauté, c’est que l’équipe nationale anglaise de football s’est également agenouillée à chaque match de football applaudi par son public contre… le racisme, et dites-moi est-ce uniquement pour les noirs ou est-ce contre le racisme en général ? Donc, beaucoup de battage médiatique et de critiques à l’encontre de l’équipe de football italienne qui a refusé de le faire pendant quelques matchs ne sont que des slogans pour nous faire chier ? Un jeu peut être perdu mais pas la dignité ! Ce matin dans l’émission télévisée La7, interviewée par l’animatrice de l’émission, la journaliste italienne à Londres de la télévision qatarie d’Al Jazeera, Barbara Serra, a raconté avoir… caché le maillot bleu de l’équipe nationale “à la vue de violences les fans par peur d’être battus… les mêmes, oui, ont condamné les violences mais elle l’a fait de manière très “prudente et compréhensive”, attitude qui se justifie puisqu’elle y vit avec sa famille et travaille. Autre que les canulars de ces dernières heures mis sur le net pour couvrir les violences des « hooligans » et éviter l’affrontement diplomatique. J’espère seulement qu’une sanction exemplaire sera désormais infligée aux supporters et à la fédération anglaise également pour l’attitude offensive tenue par ses joueurs à l’occasion du retrait de la médaille d’argent pour les perdants de la finale… la moitié du monde est te regarder à la télé… c’est quelque chose d’infiniment scandaleux. C’est la première fois que je vois un lynchage de supporters au niveau national pour une raison comme celle-là… et pourtant ce n’est que du football ! Et s’il vous plaît… arrêtez de vous agenouiller à chaque match car plus personne ne vous croit maintenant et si vous devez battre quelqu’un… bien battez vos joueurs qui ont joué un match à voix très basse ! 12072021 … par … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

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Les fans anglais battent les Italiens à l’extérieur de Wembley ? Clarifions –

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Par

Tobias Fior

12 juillet 2021

Les images qui ont commencé à circuler immédiatement après la conclusion de la finale de l’Euro 2020, représentent des scènes d’une maxi-rixe à l’extérieur du stade de Wembley, où il semble que les supporters italiens aient été attaqués par les supporters anglais à coups de pied et de poing. Mais apparemment, la vérité serait différente.

En fait, dans cette vidéo, qui est devenue virale en peu de temps et tournée avant le début du match, vous pouvez voir des fans de l’équipe nationale italienne recevoir des coups de pied et des coups de poing, mais apparemment – rapportent les tabloïds britanniques – ce n’étaient pas des Italiens , mais des supporters anglais qui ont tenté de franchir l’entrée du stade alors qu’ils n’avaient pas de billet. D’où la violente réaction contre les fans

Selon ce qui a été rapporté par Scotland Yard, 49 personnes ont été arrêtées et 19 officiers ont été blessés lors des violences à l’extérieur du stade. Certains de ceux qui avaient été placés en garde à vue plus tôt ont ensuite tenté d’entrer de force dans le stade de Wembley. Donc, tout cela serait attribuable à des fans anglais ivres et éméchés qui ont essayé par tous les moyens de déplacer la violence.

Violences à l’extérieur du stade, drapeaux tricolores en feu et insultes racistes

Avant même le match et pendant le match, les mêmes supporters anglais ont brûlé le drapeau tricolore et sifflé pendant l’hymne Mameli (déplorable et à condamner sur tout hymne national). La chose dégénérerait alors même lors des tirs au but, quand les supporters du vieil Albion se seraient mis à adresser de violents épithètes de razz. Vous affrontez des joueurs noirs qui ont raté le penalty, notamment Rushford, Saka et Sancho.

Bref, un moment qui devait être d’union, de plaisir et de respect s’est transformé en moments de violence, de terreur et de colère des anglais contre les anglais. Ce sont des actes très peu édifiants, surtout quand il y a aussi des enfants et des adolescents qui aiment le football pour ce qu’il est, c’est un beau sport.

 

“LA GUERRA”… DEL MORTO INFETTATO ! DEL 11.01.2020

“LA GUERRA”… DEL MORTO INFETTATO ! DEL 11.01.2020

 

Cina polmonite

“LA GUERRA”… DEL MORTO INFETTATO..!

Epidemia in Cina ? E che diavolo succede ? 59 persone malate  colpite da polmonite originata da un misterioso virus , e nessuno ne capisce il perché, un virus sconosciuto che si allarga a macchia d’olio e sta causando attacchi di polmonite in Cina ed Hong Kong.  C’è pure la prima vittima e si registrano sette malati in gravi condizioni, in più, altre 163 persone che hanno avuto contatti con i malati  sono ora ricoverati in isolamento su disposizione della autorità sanitarie. Ad Hong Kong e Singapore per i viaggiatori in arrivo con treni e aerei le autorità hanno avviato dei controlli, marginali e veloci, come la temperatura della fronte che pare sia essere il primo grave indizio . Tutte le attenzioni e indagini sono rivolte al  mercato del pesce di Wuhan, una città della Cina centrale di 19 milioni di abitanti, balzata agli onori della cronaca perché molte delle persone ammalate avevano frequentato il mercato e sicuramente consumato anche le carni degli animali venduti. E’ ovvio che considerando le strane abitudini alimentari dei cinesi che il primo pensiero delle autorità sanitarie vada ad un possibile nuovo virus trasmesso dagli animali selvatici infatti, in quel mercato vengono anche venduti animali vivi e cacciagione senza nessun controllo sanitario. C’è anche da aggiungere, e il sospetto non è poi tanto remoto, che il menù cinese è molto particolare e in alcuni casi ci vuole proprio tanta abitudine, coraggio per noi occidentali, a consumare piccoli animali ancora vivi o specialità culinarie come dei gustosi spiedini di topo o un saporito sfornato di cane o magari un “bel serpente spellato e servito vivo in un piatto pronto da mangiare ancora in movimento”, già…pessime o buone abitudini, a seconda dei punti di vista, ma certamente discutibili e poco igienici e pericolosi ma purtroppo ancora “in voga” in alcune zone della Cina  meridionale. E’ impensabile che nell’era moderna ci si debba nutrire di animali selvatici non controllati e non provenienti da allevamenti controllati e sicuri, è facile per un animale selvatico cibarsi di carogne in periodo di magra e contrarre un virus o un batterio e ancor più facile è poi a sua volta riuscire a trasmetterlo quando diventa pranzo per qualche essere umano o …cane. Tuttavia il nuovo virus deve trattarsi di un microrganismo nuovo, che i ricercatori non sono ancora riusciti a identificare, infatti anche  l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è schierata sulle stesse indicazioni dei ricercatori e ha dichiarato che : “Non abbiamo informazioni sufficienti per valutare la gravità del rischio”. Siamo quindi di fronte a “rischio pandemia” e dobbiamo cominciare a prendere le opportune misure precauzionali negli aeroporti e negli scali marittimi alla gente che arriva da noi ? E per i migranti clandestini che arrivano in aereo o via mare da noi partendo dall’Afghanistan o dal lontano Bangladesh, ricordo a tutti che sono paesi confinanti con la Cina, come dobbiamo regolarci ? Facciamo… “entrare il virus sconosciuto”… perché scappa dalla guerra del …morto infettato ? Non ho idea di come e si potrà diffondersi ma il mio problema è quello di sapere se la gente che arriva dal mare è comunque in condizioni di salute accettabili ,non infetta e non provochi un rischio “pandemia” nel mio paese e al popolo italiano tutto. Ricordo a tutti, che io “ho una bellissima famiglia” e intendo vederla crescere e vivere in pace e in salute per almeno100 anni…poi…non saranno più affari miei . 11012020

 …by…manliominicucci.myblog.it

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Cina, morto primo paziente affetto da polmonite misteriosa. Molti malati avevano frequentato il mercato del pesce di Wuhan

(ansa)

Dietro alla polmonite virale diffusasi in Cina e che ha colpito 59 persone nel mese di dicembre scorso, i ricercatori hanno identificato un nuovo tipo di coronavirus

11 gennaio 2020

Un paziente ricoverato per avere contratto la misteriosa polmonite virale scoppiata in Cina è morto. Lo riferiscono le autorità sanitarie di Wuhan, nella Cina interna, dove si è diffusa l’epidemia. Delle 41 persone attualmente ricoverate, sette si trovano in condizioni gravi, due sono state dimesse e gli altri casi sono in condizioni stabili.

Dietro alla polmonite virale diffusasi in Cina e che ha colpito 59 persone nel mese di dicembre scorso, i ricercatori hanno identificato un nuovo tipo di coronavirus. Le autorità sanitarie di Wuhan informano anche che non sono stati rilevati nuovi casi della malattia dal 3 gennaio scorso e ribadiscono che non ci sono prove chiare della trasmissione tra esseri umani.

SALUTE

Misterioso virus in Cina, 59 colpiti da polmonite

DI ELENA DUSI
L’unico indizio che finora balza agli occhi è che molte delle persone ammalate avevano frequentato il mercato del pesce di Wuhan, una città della Cina centrale di 19 milioni di abitanti. Qui vengono anche venduti animali vivi e cacciagione. Il primo pensiero delle autorità sanitarie è stato un possibile nuovo virus trasmesso dagli animali selvatici.

Il mercato è stato completamente disinfestato. Ma sulla natura del virus si brancola nel buio. Non è Sars, il responsabile di quella sindrome respiratoria acuta che fra 2002 e 2003 uccise oltre 700 persone, soprattutto in Cina e a Hong Kong. A morire a Bangkok fu anche Carlo Urbani, il medico italiano cui si deve la classificazione del virus. Esclusa anche l’influenza aviaria, epidemia notata nel 2013 e mai del tutto debellata. Il nuovo virus non corrisponde nemmeno alla Mers, la sindrome respiratoria del medio oriente, comparsa nel 2013 in Arabia Saudita. Si tratta evidentemente di un microrganismo nuovo, che i ricercatori non sono ancora riusciti a identificare. “Non abbiamo informazioni sufficienti per valutare la gravità del rischio” ha comunicato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La polizia cinese ha già sanzionato 8 persone per le notizie false circolate su internet.……

 

Cina, morto primo paziente affetto da polmonite misteriosa. Molti malati avevano frequentato il mercato del pesce di Wuhan

Cina polmonite

(ansa)

Dietro alla polmonite virale diffusasi in Cina e che ha colpito 59 persone nel mese di dicembre scorso, i ricercatori hanno identificato un nuovo tipo di coronavirus

 

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ORA IL NORMALE… E’ ANORMALE !

01102020 Moreno el Cristiano 2

ORA IL NORMALE… E’ ANORMALE !

Il mondo sta cambiando anzi, è già cambiato da alcuni anni in modo sicuramente poco felice, e certamente negli anni a venire cambierà ancora… con chissà quali stravolgimenti culturali che condizioneranno la vita di miliardi di persone. Per quel che mi riguarda ritengo che alcuni cambiamenti, cosiddetti sconvolgenti, sono proprio ridicoli. Vi racconto un episodio di alcune sere fa :  assisto alla pantomima di sette minuti, nel programma televisivo di Mediaset “Il grande Fratello Vip”, del  famosissimo attore italiano, Gabriel Garko, icona delle donne sino a sette minuti prima… è semplice la questione, lui ha fatto “Coming out” e si è presentato in una Tv a raccontarci una paranoia di sette lunghi minuti per dire al popolo italiano che lui è gay e allora ? E chissenefrega dei tuoi gusti sessuali caro Gabriel… io non ho mai avuto necessità di dire al mondo intero i miei gusti sessuali e non vedo e non capisco  perché lo debbano fare altri, anche perché nessuno, sino ad oggi, è andato in televisione a piagnucolare e fare “coming out”  perché eterosessuale e non gay. Siamo arrivati al punto in cui essere gay ora è diventato un evento televisivo dagli alti contenuti sociali… ed educativi, anzi, dobbiamo anche considerarla una bellissima sensazione, non una semplice cosa normale, ma qualcosa di più, perché il “Coming out” deve emozionare il pubblico e convincerlo della magnificenza della confessione… a tal punto che essere etero, è quasi diventato una colpa di cui vergognarsi o un qualcosa di orrendo perché… non fa emozionare più nessuno…. Già che brutta realtà viviamo, ora la normalità in Italia non va più bene. Quindi esaltiamo i gay e lesbiche e lo si fa a danno degli eteri, i negri improvvisamente sono diventati le vittime della società mondiale e ora li si difende a spada tratta però… lo si fa a danno dei bianchi, i migranti sono i nuovi cittadini di seria A nel nostro paese ma lo sono a danno degli italiani diventati ora di serie B…. i musulmani acquistano spazi vitali e diritti… a danno dei cristiani, mentre nel mondo islamico non cambia nulla. Nella scuola si combatte per radicare  l’ideologia gender  e la politica di sinistra, ci si batte per la maternità surrogata e tutto questo schifo voi lo chiamate progresso e cambiamento necessario che renderà migliore la società ? Ma siamo proprio sicuri che questi cambiamenti siano proprio necessari e rafforzerà il concetto di  genere umano che progredisce in perfetta simbiosi con “Madre natura” ? Per come la vedo io ci stiamo avventurando in un caotico pantano globale, dove ognuno nella società farà quel che vuole senza aver rispetto di niente e di nessuno. Ho anche il timore che ci stiamo avviando verso un tipo di società anarchica, dove la religione cristiana verrà cancellata, la patria conterà sempre meno, il lavoro e rispetto delle leggi e delle regole andrà a farsi benedire.  Dobbiamo disperarci ? Assolutamente no, ma combattere per impedire lo stravolgimento e affermare la normalità e il rispetto dovuto a “Madre Natura”, e credo che,  a legger l’articolo postato, nel mondo qualche comunista sensato e fuori dal coro anarchico lo abbiamo trovato… uno c’è e lo devo elogiare… lui è il presidente dell’Ecuador e ha detto chiaramente no ai cambiamenti nella società ecuadoregna !  Quindi Trump, il populista e sovranista, trova un amico e alleato in un anti populista e anti sovranista… però, è divertente la cosa, infatti la singolarità sta nel fatto che loro non sono la “normalità” perché pretendono solamente il “meraviglioso rispetto della natura”. I figli si fanno quando si desiderano e con amore, e quando li si fa… li si tiene e li si cresce, e se non si vuol correre rischi di farli, si prega di usare i contraccettivi e preservativi nei… vari gusti e formati. L’aborto deve essere l’ultima frontiera per una donna e non il rimedio di un “banale errore” di una calda nottata, signori maschietti, sì ce l’ho con voi, non siate egoisti in quello e prima di farlo pensate per un attimo che una donna… può anche lasciarci la vita per un aborto non desiderato. Fate vincere la vita e non opponetevi a “Madre Natura”. IMPERATIVO E’ LA VITA NON LA MORTE !

30092020 …by…manliominicucci

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In Usa ed Ecuador vince la vita

01102020 Moreno el Cristiano 2

30 Settembre 2020 – 15:13

(Mauro Faverzani) Buone notizie sul fronte della vita. A dispetto del nome, Lenin Moreno, e del partito, Alianza Pais, dichiaratamente di sinistra, il presidente dell’Ecuador ha posto il proprio veto all’intero progetto di legge relativo al Cos-Codice Organico per la Salute, benché già approvato a maggioranza dall’Assemblea nazionale con soli 8 voti contrari. In questo modo Moreno ha bloccato nel suo Paese la pericolosa avanzata di aborto, maternità surrogata e ideologia gender nelle scuole, dando retta alla popolazione, mobilitatasi nei giorni scorsi dinanzi alla sede del governo, a Palazzo Carondelet, residenza del Presidente, nonché sui social, per chiedere che col proprio intervento scongiurasse l’entrata in vigore della normativa. Non si può ancora gridare allo scampato pericolo, poiché il rischio ora è che, con qualche minimo correttivo, il testo possa essere a breve ripresentato. Lo stesso ministro della Salute, Juan Carlos Zevallos, ha dichiarato in tal senso: «Non v’è stato né rigore scientifico, né rigore clinico nel redigere la legge. Il veto totale al Codice Organico della Salute risponde ad un imperativo sociale. Dobbiamo intraprendere un nuovo processo più inclusivo, più tecnico, più basato sull’evidenza scientifica», parole che suonano quanto mai sibilline. Intanto, comunque, un importante, benché temporaneo argine è stato messo al tentativo posto in essere dalle forze progressiste. La segreteria del Presidente ha chiarito come il veto sia stato motivato da ragioni tecniche e non religiose, comunque sia ciò è bastato per far esultare i gruppi pro-life ecuadoregni. Gioia ha espresso anche l’arcivescovo metropolita di Quito, nonché primate dell’Ecuador, mons. Alfredo José Espinoza Mateus, che ha definito senza mezzi termini il testo bloccato un «codice di morte: la vita ha trionfato».

Ed ha trionfato anche negli Stati Uniti dopo l’annuncio dato dal presidente Donald Trump relativo all’«Ordine esecutivo Born Alive», con cui ha garantito le necessarie tutele legali ai bambini sopravvissuti all’aborto, con ricovero in ospedale e cure adeguate. Furibondi i Democratici, che al Senato avevano promesso di bloccare il disegno di legge in materia, d’accordo anche la loro candidata alla vicepresidenza, Kamala Harris. Secondo loro, le normative vigenti assicurerebbero già adeguata protezione ai neonati, ma non è così, come evidenziato dal senatore Ben Sasse, repubblicano del Nebraska, co-promotore del progetto legislativo relativo alla protezione dei bimbi sopravvissuti all’aborto, progetto purtroppo bocciato in Senato lo scorso 23 febbraio. Ma il presidente Trump ha provvidenzialmente fatto piazza pulita degli oppositori con l’annuncio di questo nuovo ordine esecutivo, annuncio dato nel corso dell’annuale «Colazione nazionale di Preghiera Cattolica», quest’anno, a causa della pandemia, svoltasi non in presenza, bensì trasmessa in diretta ad oltre 10 mila partecipanti registrati: «Noi crediamo nella verità eterna per la quale ogni bambino, nato e non nato, viene creato come santa immagine di Dio – ha detto Trump – Io difenderò sempre il sacro diritto alla vita».

Il provvedimento presidenziale, secondo l’Istituto Guttmacher, riguarderebbe almeno 12 mila sopravvissuti sui circa 926 mila aborti praticati ogni anno. Intanto, restando in tema, i Cavalieri di Colombo hanno organizzato dal 4 al 12 ottobre una «Novena per la Vita» nell’ambito delle manifestazioni previste negli Stati Uniti in occasione del «Mese per il Rispetto della vita», promosso ogni anno ad ottobre dalla Conferenza episcopale americana ed avente come tema per il 2020 «Vivere il Vangelo della Vita». Ogni giornata della novena prevede la recita del S. Rosario, una meditazione ed un’orazione conclusiva a Maria, tratta dall’enciclica «Evangelium Vitae» di Giovanni Paolo II. Nel «Mese per il Rispetto della vita», la Conferenza episcopale americana stanzia risorse economiche per aiutare le parrocchie, i sacerdoti, le famiglie e le scuole a promuovere incontri di preghiera e di sensibilizzazione sul tema, restando purtroppo l’aborto la principale causa di morte negli Stati Uniti, avendo provocato molte più vittime di quelle causate dalla stessa pandemia da Covid-19.

La speranza è che queste buone notizie rappresentino il volano per promuovere ed incoraggiare anche altrove nel mondo una presenza creativa del popolo per la vita a tutti i livelli, popolari, ecclesiali ed istituzionali.

 

IL GIOCO DELLE TRE CARTE !

04092020 PESCHERECCI SEQUESTRATI

IL GIOCO DELLE TRE CARTE !

Ci risiamo, i libici tornano a giocare sporco e rimettono in campo il vecchio gioco dei sequestri di pescherecci siciliani, vecchia e consumata pratica di Gheddafi memoria, quando i libici volevano incassare soldi dall’Italia che facevano ? S’inventavano lo sconfinamento nelle acque territoriali libiche delle nostre imbarcazioni impegnate nella pesca sebbene geograficamente e nella realtà si trovassero in acque internazionali. Qualunque imbarcazione che si trova a trentacinque miglia dalla costa, nel diritto nautico, si trova in acque internazionali. Quindi ci spiegassero i libici per quale motivo sono stati sequestrati i nostri pescherecci ? Curioso poi… non fermano i migranti sotto costa e su dei gommoni lenti e farlocchi e poi vanno a bloccare i nostri pescherecci in alto mare. Siamo troppo molli e fessi e loro lo hanno capito e se ne approfittano. Mandate le portaerei e le navi da guerra nella zona e poi vediamo se fanno ancora i prepotenti con le nostre imbarcazioni. Qualcuno ha visto il nostro ministro della difesa ? E comunque, c’è da dire che la presenza militare turca nelle loro basi sta facendo crescere la loro arroganza e prepotenza, alle minacce bisogna rispondere con durezza e non con la comprensione e la sottomissione. Questo è solo l’inizio, statene certi… in futuro ne vedremo di peggio nel mar Mediterraneo, un mare non più “Nostrum”… ma dei turchi. Sveglia, la nostra politica estera è fallimentare in tutti i sensi e queste ne sono le conseguenze, e se non cambiamo ministro degli esteri e strategia politica ci ritroveremo a vendere tutti quanti… le bibite negli stadi turchi. 03092020

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Due pescherecci sequestrati in Libia, due sono fuggiti

Sono della marineria di Mazara del Vallo

04092020 PESCHERECCI SEQUESTRATI

Redazione ANSAMAZARA DEL VALLO

02 settembre 2020

Due pescherecci della marineria di Mazara del Vallo, l’Antartide e il Medinea, sono stati sequestrati dalle autorità libiche a circa 35 miglia a Nord di Bengasi. Altri due pescherecci, che navigavano nelle vicinanze, sono riusciti a sfuggire alla cattura.
Sarebbero diciotto complessivamente i marinai portati a Bengasi dai militari libici. Sono i componenti dei due natanti sequestrati, il Medinea e l’Antartide, e i comandanti dei due riusciti a fuggire, l’Anna Madre di Mazara del Vallo e del Natalino di Pozzallo (Ragusa). Starebbero tutti bene. I comandanti dei quattro pescherecci sono stati fatti salire su un gommone della marina militare libica e mentre era in corso questa operazione due dei quattro motopesca siciliani sono riusciti a fuggire.

Il sequestro dei pescherecci italiani è avvenuto nella tarda serata di ieri, a circa 40 miglia dalla costa di Bengasi, area dove erano presenti 9 o 10 imbarcazioni. Lo dice il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci. “Non ho elementi per suffragare la mia ipotesi – aggiunge – ma penso che la tempistica non sia casuale: il sequestro è avvenuto mentre il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio era in Libia ed è stato effettuato da autorità marittime che fanno capo all’autoproclamato governo dell’est del Paese”. “Inutile dire che la marineria di Mazara del Vallo è molto preoccupata e lo siamo tutti. Ma nutro fiducia nella nostra ambasciata che in situazioni simili ha avuto comportamenti ineccepibili”, conclude.

 

 

IL CONTO BISOGNA PAGARLO !

IL CONTO BISOGNA PAGARLO !

Gli americani ora, purtroppo solo ora, si rendono conto di cosa sia il coronavirus, la sua aggressività e letalità, il caso Cina prima, ed Italia dopo, non hanno fatto scuola né insegnato qualcosa. Mettendo da parte tutti i complotti e le diverse teorie fantastiche, prive di fondamento scientifico, i fatti reali ci dicono che il virus è più che mai presente e attivo in tanti stati, la gente si contagia alla velocità della luce e le persone continuano a morire come mosche nelle Americhe, il nord come il sud ora si trovano nel pieno del ciclone epidemico e dell’emergenza sanitaria, i dati che arrivano sui contagiati quotidiani e sui morti sono molto allarmanti e paurosi, tanto da indurre gli scienziati americani, preciso non io, a far fosche e nere previsioni sul numero di morti, causati dalla malattia, che entro ottobre prossimo potrebbero essere vicini alle 200mila unità. Analizzando quel che sta accadendo nel mondo e nella sua globalità riscontriamo dati contrastanti, in alcune nazioni è un dramma una pandemia terrificante mentre in altri è completamente assente come per esempio in Africa, fortunatamente e stranamente lì non si hanno quei numeri di contagiati che si temevano, forse il fisico dell’africano è più resistente al virus e lo combatte con un’opportuna produzione di anticorpi che, a differenza di noi occidentali, riesce a produrre naturalmente. Obiettivamente la situazione in Brasile e negli Usa è preoccupante e quel che mi incuriosisce è che non sappiamo niente dei paesi del centro dove solo il Messico conta una popolazione di quasi 200 milioni di esseri e non ci arriva nessuna notizia sui numeri dei morti e contagiati, come non si sa niente del Venezuela, del Perù, Colombia, Argentina e Cile … un silenzio assoluto che solleva sospetti ed induce al pensiero di una censura mediatica in atto volutamente imposta dal nostro governo … evitiamo di parlarne è il verbo che sospetto. Com’è possibile che in questi paesi il virus non abbia colpito ? È chiaro che il contagio appare mirato e non casuale altrimenti quello che abbiamo visto in Italia avremmo dovuto vederlo anche Cuba e etc. . È sempre più misteriosa questa pandemia. 19062020

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++ Coronavirus: Florida e Texas nuovi epicentri in Usa ++

Record nuovi casi giornalieri, obbligo mascherina in California

 

Redazione ANSAWASHINGTON

19 giugno 202000:20NEWS

 

(ANSA) – WASHINGTON, 19 GIU – La Florida e il Texas sono ormai i nuovi epicentri della pandemia negli Usa. In entrambi gli stati nelle ultime 24 ore è stato registrato il record dei nuovi casi giornalieri da quando si è diffuso il coronavirus: 3.516 in Texas, dove i contagi sfiorano oramai i 100 mila, e 3.207 in Florida, con un totale di quasi 86 mila contagi.
Situazione critica anche in Arizona e in Lousiana. Intanto la California ha varato l’obbligo di indossare le masc

 

L’ALBERO DEGLI STUPIDI.

AUTISTA

L’ALBERO DEGLI STUPIDI…

Secondo voi dall’albero degli stupidi che frutti si possono raccogliere ? Quand’è il tempo opportuno per coglierli ? E poi, qual è il sapore del frutto dell’albero degli stupidi ? È un po’ complessa la tematica, ma vediamo di affrontarla con la necessaria lucidità e non con la consueta idiozia che contraddistingue tanti politici buonisti della sinistra che della saccenza ed arroganza ne fanno il loro verbo ideologico. Allora, tutti sicuramente ricorderete lo scampato pericolo dei 50 bambini che hanno rischiato di morire bruciati vivi, tempo addietro, nell’autobus guidato da un extracomunitario con uno strano permesso di soggiorno, ebbene “l’eroico autista” ha esposto ad un giornalista, con fredda lucidità e calcolo criminale, il suo progetto e disegno horror, riuscire a portare i bambini sino all’aeroporto di Milano e poi, poi…attirare su di sé l’attenzione dei media… però, “l’eroico criminale”, non ha spiegato come avrebbe fatto ad attirarla, forse bruciando i nostri bambini vivi o morti ? Oppure sarebbe entrato col bus nel terminal con i bambini all’interno o li avrebbe fatti scendere prima al fine di evitare la morte di qualche piccolo ? Non lo ha detto…ma quello che mi ha letteralmente impressionato è inorridito è l’assurda fede delle sue idee, dove la priorità è il puro cinismo dell’organizzazione e pianificazione dell’atto terroristico nel suo insieme. E in tutto questo i buonisti non s’indignano, anzi si prodigano a cercare le più ridicole giustificazioni per convincerci che lui è bravo, e quello era solo un gesto di disperazione. Il frutto della stupidità è proprio questo, è autoconvincersi che noi abbiamo bisogno di tanti migranti, il sapore è amaro veleno, perché noi a quella gente non potremo mai assicurare nessun roseo futuro, e in ultimo, il tempo della stupidità va dal primo giorno di gennaio all’ultimo di dicembre…gli stolti vanno sempre di moda e in tutti mesi…03022020

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Sy: volevo mia storia facesse giro mondo

Lo scorso marzo sequestrò un pullman con 50 studenti a bordo

AUTISTA

Redazione ANSAMILANO

03 febbraio 2020

(ANSA) – MILANO, 03 FEB – “Volevo essere arrestato perché la mia storia facesse il giro del mondo”. Lo ha detto stamane durante l’interrogatorio in aula a Milano, Oussenyou Sy, il 47enne che lo scorso 20 marzo ha dirottato, sequestrato e incendiato un pullman con a bordo 50 ragazzi, due insegnanti e una bidella, nei pressi di San Donato milanese. Ha sostenuto che il suo piano era di arrivare con il bus a Milano, “o comunque oltre l’Adda”, per fare in modo che il tribunale competente per il suo caso fosse quello di Milano. “Volevo venire in uno dei tribunali più grandi al mondo” per “raccontare l’orrore che sta accadendo davanti ai nostri occhi”, ovvero la situazione dei migranti morti nel Mediterraneo. Come ha sottolineato il pubblico ministero Luca Poniz, titolare dell’ indagine, al contrario l’uomo, in varie occasioni e nel corso dell’interrogatorio avvenuto dopo il fatto, ha sostenuto di volere arrivare col pullman all’aeroporto di Linate.

 

ERRORE….!

Milena Santarini

ERRORE….!

Che notizia meravigliosa, finalmente da venerdì prossimo gli ebrei italiani avranno anche una coordinatrice che vigilerà sulla loro sicurezza, niente più nazisti contro gli ebrei né più slogan contro i semiti o gesti inaccettabile contro i semiti… Però, mi chiedo se vigilerà anche contro gli anti ebrei di Israele o quelli non sono ebrei cari alla sinistra ? O quelli che inneggiano alla lotta armata dei gruppi terroristici in Palestina sono autorizzati dalla nuova coordinatrice ? E poi, cosa molto importante, direi fondamentale per la vita del coordinamento, per gli islamici, sciiti o sunniti che siano, che sono antisemiti per eccellenza come ci si regola ? Rammento che l’antisemitismo è pratica svolta con abnegazione e passione dai musulmani soprattutto perché scritto nel Corano in alcune sure e versetti di essi. Attendo chiarezza perché gli ebrei, se lì si vuol difendere, bisogna difenderli sempre e comunque e non solo per opportunità politica. Sono stato sufficientemente esaustivo ? In ultimo, constata l’elevata sensibilità per la questione semitica, gradirei sapere quando si costituirà anche un coordinamento per le…donne stuprate dagli immigrati… grazie…e attendo… 16012020

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La nomina avverrà nel prossimo Consiglio dei ministri

Milena Santarini

Antisemitismo, Conte: la professoressa Milena Santerini coordinatore nazionale La docente dovrà coordinare la lotta contro l’antisemitismo. E’ vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Tweet 15 gennaio 2020 “L’Italia venerdì avrà il ‘Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo’. Al Consiglio dei Ministri nomineremo la professoressa Milena Santerini”. Lo ha annuncia il premier Giuseppe Conte su twitter. Milena Santerini, nata a Roma nel 1953 ma milanese d’adozione, è docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica del S.Cuore di Milano, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, componente del Consiglio Didattico Nazionale del Museo della Shoah di Roma e del CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea). E’ collaboratrice del FIDR (Forum Internazionale Democrazia e Religioni) per la promozione dell’integrazione delle minoranze religiose in Italia e componente della Comunità di Sant’Egidio dal 1971.

Nella scorsa legislatura (2013-2018) fu eletta alla Camera nelle liste di Scelta civica.

E’ stata insignita lo scorso anno dell’ordine di Cavaliere al merito della Repubblica

“LA PIRATA”…!

“LA PIRATA”…!

La Sea Watch ha attraccato nel porto di Lampedusa, il suo comandante è stato arrestato, i profughi sbarcati e la nave posta sotto sequestro, tutto secondo copione. Lei è entrata illegalmente nel porto e contro ogni ordine impartitole dalle autorità, sia militare che civile, lo ha fatto violando e con violenza, e per l’ennesima volta, l’alt intimatogli dalla Guardia di Finanza: “non ce la faccio più, devo portarli in salvo”, ha detto la comandante Carola Rackete all’equipaggio comunicando la decisione che aveva preso. Ma è proprio così oppure la “ balda giovanotta ” ha messo in scena un’altra di quelle pantomime degne del miglior spettacolo teatrale drammatico ? Partiamo dall’inizio, la nave ONG si dirige verso le coste libiche col chiaro intento di prelevare delle persone e traghettarle in Italia, questo è il punto fondamentale della questione, il perché si trovino sempre lì è facilmente ipotizzabile, è un vero e proprio business di natura ideologica, poi, imbarcati si parte alla volta dell’Italia e perché solo verso l’Italia ? Curioso e sospetto, se si scappa dalla guerra, come sostengono loro, si va nel paese più vicino come la Tunisia oppure si va a Malta o peggio come aveva ordinato la guardia costiera libica farli ritornare indietro. Lei no, motivata da chissà quali interessi, non certamente quelli di solidarietà, li porta sino al limite delle acque territoriali italiane ed ha atteso ben 14 giorni prima di approdare forzosamente, quindi era tutto ben congeniato e orchestrato, tempi d’attesa programmati e studiati a tavolino perché nel termine di 14 giorni sarebbero arrivati tranquillamente a Marsiglia o Barcellona e scaricare lì il loro carico umano e invece no…sempre qui in Italia…a conferma di quanto esposto prima, solo che questa volta, e dico…finalmente, la magistratura e i militari hanno preso una rigida posizione perché stanchi di vedere i taxi del mare che li prendono in giro e hanno deciso d’intervenire dicendo basta al business. Come anche la presenza dei parlamentari del PD a bordo della Sea Watch, ma come diavolo viene in mente loro di appoggiare una ..”pirata del mare” e queste sporche manovre ? Già, perché tutti sanno che dietro c’è il business e tutti fanno finta di essere bravi e cercano modi e stratagemmi solo per mettere in difficoltà il “nemico al governo”, si comportano esattamente come dei rivoluzionari socialisti contro il governo di uno stato eletto democraticamente dal popolo. E’ grave e vergognoso quello che ha fatto “la pirata”, merita una severa condanna, così sarà di esempio la prossima volta ai suoi furbi colleghi, una volta presi i migranti, se davvero li vogliono salvare, li portassero in Francia o in Spagna o meglio ancora in Olanda o in Germania…in 14 gg si va e si torna… 29062019

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Sea Watch attracca a Lampedusa, Carola arrestata chiede scusa alla Gdf: «Non volevo venirvi addosso»

The Sea Watch arrives at the port in Lampedusa, Italy, 28 June 2019. According to reports, the captain Carola Rackete was arrested after violating the Finance Police and entering the port of Lampedusa ramming a patrol boat.
ANSA/ ELIO DESIDERIO BEST QUALITY AVAILABLE

ITALIA

Venerdì 28 Giugno 2019

È stata la notte della Sea Watch, con l’ingresso nel porto di Lampedusa, intorno all’1.40 della nave, e il successivo attracco, tra applausi e urla, dopo un turbolento avvicinamento al molo con motovedette italiane a cercare di impedire l’approdo forzato voluto dalla comandante Carola Rackete, posta in stato di arresto al momento dello sbarco. «Non ce la faccio più, devo portarli in salvo», ha detto la comandante. Per la Sea Watch, grazie al dl Sicurezza bis, scatteranno il sequestro amministrativo e una sanzione pecuniaria da 20mila euro che, in caso non venisse pagata nei termini, potrà arrivare fino a 50mila euro. Lo si apprende da fonti del Viminale.

APPROFONDIMENTI

MONDO

Carola Rackete, la comandante Sea Watch che sfida Salvini: «Ho…

Sea Watch, la comandante sotto inchiesta: «Immigrazione clandestina»

Ira di Salvini. «Comportamento criminale della comandante della Sea Watch, che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l’ex ministro dei trasporti: incredibile». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Ho seguito ora per ora, minuto per minuto quello che è successo stanotte a Lampedusa: fortunatamente nessuno si è fatto male ma si è rischiato il morto, si è rischiato il disastro», ha aggiunto su Facebook, parlando di «atto criminale» compiuto dalla Sea Watch, che «ha cercato di schiacciare contro la banchina del porto una motovedetta della Guardia di Finanza, di stritolarla».

La polemica
«Non ha fatto nulla per evitarci, siamo stati fortunati: poteva schiacciarci», hanno dichiarato i finanzieri che erano a bordo della motovedetta. La motovedetta classe V 800 dovrà essere portata quasi sicuramente in cantiere per essere riparata. L’unità della Guardia di Finanza stava ormeggiando quando è stata speronata dalla Sea Watch. Solo grazie alla prontezza del pilota e a un perfetto coordinamento dell’equipaggio è stato evitato il peggio. La motovedetta, infatti, è in vetroresina mentre la nave è in ferro; il problema riguarda naturalmente anche le dimensioni delle due imbarcazioni che sono di uno a 30 circa. La parte inferiore dello scafo è stata seriamente danneggiata e l’unità della Guardia di Finanza dovrà adesso essere portata in cantiere per essere sottoposta a controlli e per tutte le riparazioni necessarie.

Nel pomeriggio arrivano le scuse della comandante. «Vi chiedo scusa, ma non era assolutamente nelle mie intenzioni venirvi addosso», ha detto la ragazza, come apprende l’Adnkronos, al suo arrivo nella caserma della Finanza di Lampedusa dove è stata portata dopo l’arresto in flagranza di reato. «La mia intenzione era quella di completare la mia missione, non certo di speronarvi». E ha spiegato di avere agito così perché ha seguito «l’addestramento che ha avuto per le manovre per entrare in porto» con quella nave da 600 tonnellate.

Sea Watch, i finanzieri della motovedetta che ha intimato l’alt: «La nave poteva schiacciarci»
«Le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti», afferma il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio in merito all’arresto di Carola Rackete.
Sea Watch, Carola Rackete verso il carcere: processo per direttissima
Carola Rackete arrestata allo sbarco

La scelta di attraccare a Carola Rackete è costata cara: i finanzieri, con la nave ormai ormeggiata in banchina, sono saliti a bordo e l’hanno arrestata per violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra. La comandante andrà agli arresti domiciliari. Rackete rischia una condanna da 3 a dieci anni. Intorno alle 5, poi, è cominciato il trasporto a terra per i 40 migranti, da più di due settimane a bordo della Sea Watch.

Sea Watch, la conversazione via radio tra comandante e Capitaneria

Applausi e contestazione. La capitana Carola Rackete è stata accolta sul molo da applausi e ovazioni da un gruppo di attivisti e dal parroco di Lampedusa Carmelo La Magra, che da una settimana dorme sul sagrato della chiesa, in segno di solidarietà. Urla, invece, da un gruppo di leghisti, guidati dall’ex senatrice Angela Maraventano della Lega: «Vergognati, vergognati!».
#Lampedusa, stanno approdando sulla terraferma i 40 #migranti a bordo della #SeaWatch3. La nave è sotto sequestro probatorio. La capitana è stata arrestata

05:43 – 29 giu 2019

Dopo l’ennesima giornata di trattative tra Roma e Bruxelles, uno spiraglio si era aperto con la disponibilità di cinque Paesi ad accogliere i migranti. Ed ora si aprono altre partite, perché la capitana Carola Rackete prima del fermo era stata iscritta nel registro degli indagati e sarà sentita dai magistrati: dopo avere violato i divieti e avere portato la nave in porto la comandante è stata fermata. I militari sono saliti a bordo e l’hanno prelevata. Rackete è poi stata fatta salire su un’auto della Guardia di Finanza ed è stata portata verso la caserma.
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Dopo l’ennesima giornata di trattative tra Roma e Bruxelles, uno spiraglio si era aperto con la disponibilità di cinque Paesi ad accogliere i migranti. Ed ora si aprono altre partite, perché la capitana Carola Rackete prima del fermo era stata iscritta nel registro degli indagati e sarà sentita dai magistrati: dopo avere violato i divieti e avere portato la nave in porto la comandante è stata fermata. I militari sono saliti a bordo e l’hanno prelevata. Rackete è poi stata fatta salire su un’auto della Guardia di Finanza ed è stata portata verso la caserma.
L’attracco. La decisione di non attendere più la comandante la prende poco dopo l’una di notte: accende i motori e fa rotta verso l’isola. Immediatamente la motovedetta della Guardia di Finanza che in questi ultimi due giorni è sempre rimasta accanto alla nave della ong le intima l’alt. Un ordine, dicono i finanzieri, ripetuto tre volte e sempre rimasto inascoltato. Quando è ormai evidente che la Sea Watch è entrata in porto, la motovedetta tenta un’ultima mossa, ponendosi tra la banchina e la nave per impedire l’attracco. Ma Carola non si ferma e porta la Sea Watch sempre più vicino. L’incidente viene evitato per un niente: la motovedetta e la nave si toccano per un’istante, l’imbarcazione della Gdf finisce contro la banchina e riesce però a sfilarsi senza conseguenze per l’equipaggio.

Sea Watch, la comandante sotto inchiesta: «Immigrazione clandestina»

Alle 2.50 i finanzieri sono saliti a bordo della Sea Watch per uscirne, tre minuti dopo, con la comandante, che è stata prelevata e fatta salire su un’auto tra gli applausi e qualche insulto. L’arresto è stato formalizzato poco dopo nella caserma della Guardia di Finanza: con la manovra compiuta, è la tesi degli investigatori, Carola ha fatto resistenza alle autorità e ha rischiato di provocare un incidente. Per questo è probabile che le venga contestato anche il tentato naufragio. «Non avevamo scelta – dice la portavoce della Ong Giorgia Linardi -. Alla comandante non è stata data nessuna soluzione nonostante avesse dichiarato da 36 ore lo stato di necessità. Era dunque sua responsabilità portare queste persone in salvo. La violazione non è stata del comandante, ma delle autorità che non hanno assistito la nave per sedici giorni».Sea Watch, la comunicazione di Carola Rackete: «Entriamo in porto»
Subito dopo aver portato via Carola, i militari e gli uomini della Polizia sono saliti a bordo per notificare il provvedimento di sequestro della nave. E a bordo sono saliti anche i medici e i volontari dell’Unhcr e dell’Oim, per un primo screening sanitario e per fornire ai migranti le prime informazioni. Migranti che al sorgere dell’alba hanno messo finalmente piede a terra. Non prima di aver abbracciato uno ad uno i volontari di Sea Watch.

Salvini al capitano della Sea Watch: «Viene in Italia a rompere i c…»

L’accoglienza
La Francia è pronta ad accogliere 10 rifugiati della Sea Watch. È quanto si legge in un lungo comunicato del ministro dell’Interno Christopher Castaner in cui si afferma che la Francia «è pronta ad inviare nei prossimi giorni, come ha già fatto a più riprese nello scorso anno, una missione del ministero dell’Interno e dell’Ufficio di Protezione dei rifugiati per identificare 10 persone che hanno bisogno di protezione che potranno essere trasferiti al più presto sul nostro territorio».

«La Francia si è presa le sue responsabilità nel Mediterraneo centrale dall’inizio della crisi migratoria», ed «è falso dire che l’Ue non si sia mostrata solidale con l’Italia in questo contesto»: così il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner in una nota.«La situazione non ha più niente a che vedere con quella del passato. Nel 2016, 180 mila persone sono sbarcate in Italia. Nel 2018 non sono state più di 23 mila. Quest’anno siamo a 3.500 nei primi sei mesi dell’anno, un calo dell’80 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

VOTA ..ANTONIO…VOTA ANTONIO..LA TRIPPA !

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Oggi mi va di ricordare la citazione del grande Antonio De Curtis, in arte “Totò”, nel suo indimenticabile film “Gli Onorevoli” del 1963. Un film ironico che sembra ricalcare gli stessi schemi curiosi, strani e persino divertenti della politica europea attuale, infatti, riesce difficile capire perché mai un popolo, che ha già deciso di andar via dall’Unione europea, per scelta elettorale, si veda obbligato a votare dei candidati da destinare in quel parlamento che è stato già  bocciato col voto democratico referendario e che non vuole più e rifiuta. Il paradosso dei paradossi.. è c’è di più, non solo devono votare in violazione a quanto stabilito col referendum del 2016 ma poi, nei fatti, “ curiosamente parlando”, i parlamentari eletti con il  loro voto probabilmente non siederanno mai in quel parlamento europeo, a testimonianza che in Europa si fanno i giochini dei dementi e aggiungo degli irresponsabili perché dopo, se ci sarà la tanto sospirata “Brexit”, i parlamentari eletti britannici che fine faranno ? Ovvio che saranno sostituiti ma a chi andranno i seggi vacanti e come verranno distribuiti, con quali criteri ? Nasce il dubbio, legittimo, questa è una mia considerazione personale, che si sia volutamene creata questa situazione di stallo per il mero terrore che i sovranisti, futuri vincitori della prossima tornata elettorale, prendano a “calci i componenti della commissione europea attuale e i loro sporchi collegamenti con le lobby mondiali” altrimenti, perché far votare i britannici o meglio, gente che non è più europea dal 2016 ? E poi in questi tre anni, i britannici hanno versato le loro quote pari ad € 10/12 miliardi l’anno per ricevere il diritto del voto ? Non ha senso tutto questo, certo, magari i meno esperti e pratici di questioni politiche e parlamentari europee si chiederanno se queste sono barzellette o veramente cose serie inaudite ? Io rispondo mestamente a tutti quei cittadini che si pongono dette domande che purtroppo, la verità sta nella seconda ipotesi è cioè, sono… o almeno, dovrebbero essere cose serie. Persino il presidente francese Emmanuel Macron dopo l’annuncio della premier britannica Theresa May delle sue dimissioni lancia un appello ad un “rapido chiarimento” sulla Brexit, mentre tutti gli altri governi osservano un religioso silenzio…quindi ? Starete pensando sicuramente a quel che penso io, ed allora andiamo alle cifre e vediamo l’Europa come funziona, con alcuni esempi, a livello amministrativo, per una chiara lettura, dopo il paese evidenziato la prima cifra indica quanto viene versato  da quel paese mentre la successiva è quanto incassato dalla U.E. :  l’Italia ne ha versati ,nel 2017 , 12 miliardi e ne ha ricevuti 9,8, l’anno prima, 2016, ne ha versati 14 per riceverne 11,6 di miliardi. Il Belgio nel 2017 ne ha versati 3 di miliardi e ne ha presi 7,4. La Bulgaria nel 2017, 400/Mila versati e ricevuti 1,9 miliardi . Repubblica Ceca 1,3 versati e ricevuti 3,9 miliardi . La Germania nel 2017 ha versato 19,6 miliardi e ne ha avuti appena 11. Attenzione ora, “Il Lussemburgo del presidente della commissione Juncker, ha versato nel 2017…“300/Mila euro”…  e ricevuti 1,9 miliardi, e nel 2016, sempre “300/Mila euro” e ricevuti sempre “1,8 miliardi”. Qualcuno si chiederà come mai tanti soldi, e io rispondo che ..li spendevano per “accogliere migranti”,…Forse tanti  pensano che evidentemente il “povero stato lussemburghese” ha un’economia peggiore della Grecia, purtroppo non è così..  il reddito medio del paese si aggira sui “50.000,00 euro annui pro capite”, cifre da capogiro in Italia, e il tasso di crescita annuo è pari all’11.35%…queste cose non le dicono in TV…già.. forse ora cominciate a capire cos’è …l’Europa”. Andate a votare…”ve lo chiede l’Europa e ..Antonio La Trippa”. 24052019

…by…manliominicucci.myblog.it

Brexit, Theresa May in lacrime annuncia le dimissioni: “Ho servito il Paese che amo”

Dalla guida del partito e successivamente da Downing Street

24 maggio 2019

La premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore per il 7 giugno, esprimendo rammarico per non essere riuscita ad attuare la Brexit e affidandone la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street.

 Teresa May

La Gran Bretagna avrà un nuovo premier entro la data del recesso estivo del Parlamento, fissata secondo il calendario di Westminster per il 24 luglio. Lo hanno annunciato in una nota il presidente del Partito Conservatore e i vertici del Comitato 1922, organo esecutivo del gruppo parlamentare, fissando i tempi per l’elezione del successore di Theresa May come leader Tory e a seguire come primo ministro.

May conclude in lacrime il discorso: “Ho servito il Paese che amo”, ha rivendicato la premier prima di girarsi e di rientrare attraverso il portoncino al numero 10.

May con la voce rotta: “Ho servito il Paese che amo”

“Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare” la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia “provato tre volte”, ha detto May nell’annunciare la sua uscita di scena, invitando chi le succederà alla guida dei Tory e del governo a portare a termine l’uscita dall’Ue ma anche a non considerare il compromesso una parola sporca. La premier britannica ha rivendicato quindi la politica di “un Partito Conservatore patriottico”, che nella sua visione deve continuare a mirare a “unire la nazione” e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando “scurezza, libertà e opportunità”.

May: “Ho fatto il possibile per attuare la Brexit”

Jeremy Corbyn accoglie come una scelta giusta, quanto inevitabile, l’annuncio delle dimissioni ma non crede che un nuovo leader Tory possa fare meglio e torna a invocare elezioni anticipate. La premier – commenta il leader dell’opposizione laburista – “ha ammesso ciò che il Paese sa da mesi: che lei non può governare e neppure può il suo partito, diviso e in via di disintegrazione”. Quindi la richiesta del Labour: “Immediate elezioni politiche” nel Regno Unito.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha reso omaggio al “lavoro coraggioso” della premier britannica e ha lanciato un appello ad un “rapido chiarimento” sulla Brexit.

Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha seguito la dichiarazione della premier britannica “non con gioia personale”, poiché a Juncker May “piaceva, trovandola una donna di molto coraggio, meritevole di grande rispetto”. Bruxelles resta disponibile al dialogo con il prossimo premier, ma “la posizione non cambia” e l’Accordo di recesso non può essere rinegoziato. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva.