Archivio mensile: dicembre 2020

OK ALLO… SPIONE !

01122021 SPIONI DI VEGLIONI

OK ALLO… SPIONE !

E alla fine la politica del “ventennio comunista” sta raccogliendo i frutti della manipolazione dei cervelli degli italiani compiuta con l’opera mediatica… il terrore e la paura, arma privilegiata dei “comunisti radicalisti”, loro hanno vinto la partita sulla democrazia e libertà individuale, infatti oggi alle soglie del 2021 registriamo amaramente e mestamente, e aggiungo con profondo dolore,  che “1 italiano su 2“ sarebbe pronto a denunciare il proprio vicino di casa se questi fa “festa in casa sua”, ovviamente lo farebbe dopo un’attenta missione di “accurato spionaggio”, e accertato se questi ha deciso di dar luogo al veglione di fine anno, magari tra parenti in gran numero, penso ad una coppia anziana con 4 o 5 figli e una decina di nipotini, ebbene, quella tenera e dolce e amorevole famiglia rappresenta per il “meraviglioso vicino” e il governo italiano… il male assoluto…  nei fatti sono tutti… “rei di amarsi e voler stare insieme” e siccome c’è il vicino condomino di “sana cultura cubana o sovietica o cinese” disposto e pronto a far lo spione a tutti i costi e consegnare alla giustizia i criminali perché vengano giudicati per i gravi fatti commessi ottemperando all’obbligo, morale e mentale, della denuncia… quindi, nel rispetto della sua fede ideologica, lui auspica che la giustizia faccia il suo corso dopo tanto lavoro… quindi ipotizziamo per quella famiglia un futuro nero, prima devono essere tutti condannati e poi magari, per giusta punizione, rinchiusi nei Gulag della ex Germania dell’Est o della Siberia o nelle case di rieducazione cinese… lì buttati a scontare la pena per i gravi reati commessi… Siamo all’incredibile, alla follia e nessuno pare voglia accorgersene… E non è assolutamente una storiella di altri tempi andati anzi, questo potrebbe accadere già nelle prossime ore in Italia conoscendo la mentalità di alcuni italiani ribelli… credo che assisteremo a più di una pantomima del genere nella nottata della viglia. E’ avvilente pensare che un paese democratico sia passato al becero comunismo escludendo la scelte elettorali e il volere del popolo, un vero colpo di stato che è il prodotto dell’arguzia e furbizia, l’instaurazione di un vero regime antidemocratico che non gode più del volere del popolo, con il tacito consenso dei media tutti e di una parte di quel popolo invidioso della sinistra che è pronto a tutto pur di vedere morti gli “antirivoluzionari” e farli soffrire tenendoli lontano dagli affetti familiari… oserei dire in perfetto stile comunista cambogiano ! Purtroppo questa è la triste novella dell’ultimo dell’anno 2020, una realtà strabiliante che è emersa da un’indagine-sondaggio sulle capacità comportamentali  di  una buona metà degli italiani, che non potranno andare ad un veglione, perché di fatto è proibito, in ipotetico caso di riscontro di veglione presso la casa di un loro vicino. Il risultato è sconcertante, siamo esattamente all’identica situazione dei paesi comunisti del passato e presente… come descrivevo prima, quindi una metà degli italiani è pronta a spiare l’altra metà come accadeva nella Germani dell’Est o a Cuba . Tranquilli tutti,  i veglioni non si faranno in casa o nei condomini per… paura di essere denunciati e questo è la vergona in assoluto… è il ritorno alla dittatura pura e farsesca,  e non certamente biasimerò coloro i quali non vorranno rinunciare a stare con i loro genitori in questo giorno.  Questo governo purtroppo non è capace di gestire la pandemia e gli 85 mila morti in più sino al 30 novembre, rispetto al quinquennio 2014/2021, la dicono lunga sulla loro incapacità ad affrontare l’emergenza sanitaria. Il 2020, anno maledetto, si conclude, questo è il mio ultimo articolo di un anno che non dimenticheremo e che resterà ai posteri come anno pandemico disastroso. Tanti auguri a tutti e auguro a tutti un felicissimo 2021. Un abbraccio tutti ! 31122020

…by…manliominicucci.myblog.it

….

30 DICEMBRE 2020 18:05

Capodanno, Coldiretti: “Un italiano su due pronto a denunciare veglioni”

01122021 SPIONI DI VEGLIONI

Il 47% si dice disposto a denunciare comportamenti scorretti come feste con tanti ospiti, veglioni abusivi o assembramenti durante le feste di fine anno

 

Quasi un italiano su due (il 47%) è pronto a denunciare alle forze dell’ordine eventuali comportamenti scorretti come feste con tanti ospiti, veglioni abusivi o assembramenti durante le feste di fine anno. Lo rivela un’indagine Coldiretti Ixé in vista della zona rossa per Capodanno. E’ un risultato, spiega Coldiretti, che “evidenzia un buon livello di responsabilizzazione della popolazione”.

Occhio alle restrizioni – Dopo quella di Natale, infatti, è in arrivo anche la zona rossa di Capodanno. E almeno la metà degli italiani non ha intenzione di fare sconti. Sotto osservazione, sottolinea la Coldiretti, è il limite, nella propria abitazione, di non più di due persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni e anche con le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Chi pensa però di poter eccedere e aggirare le restrizioni, dovrà guardarsi da quel 47% di italiani che, secondo OK ALLO… SPIONE !

Coldiretti-Ixè, si dice pronto a segnalare alle forze dell’ordine eventuali comportamenti scorretti.

Tavolate ridotte – Una sensibilità che scaturisce anche dal fatto che più di tre italiani su quattro (il 76%) dichiarano di aver rinunciato a vedere i parenti durante le feste di fine anno proprio per rispettare le norme in vigore, con il risultato che sono più che dimezzate le tavolate dell’ultimo giorno dell’anno con in media meno di 4 commensali rispetto ai 9 dello scorso anno.

“Buon livello di responsabilizzazione” – Si tratta di un risultato che, secondo Coldiretti, evidenzia un buon livello di responsabilizzazione della popolazione con una condanna per azioni che mettono in pericolo la sicurezza di tutti. L’indagine evidenzia peraltro un 23% che dichiara di voler decidere sul momento se denunciare oppure no, a fronte di un 30% che, invece, non intende rivolgersi alle forze dell’ordine anche se i vicini dovessero violare le regole.

Differenze territoriali – Analizzando le differenze nei comportamenti a livello territoriale, poi, emerge una maggiore intransigenza tra chi vive nel Sud Italia dove ben il 59% è pronto a rivolgersi alle autorità, mentre i più permissivi sono gli abitanti del Centro e delle Isole, dove la percentuale scende rispettivamente al 39% e al 41%. Al Nord-Ovest il numero di chi segnale i comportamenti scorretti sale al 46%, poco sopra il 44% del Nord-Est.

Le alternative – A sostenere un comportamento virtuoso da parte degli italiani costretti a rimanere a casa sono soprattutto le iniziative promosse che vanno da Internet alla televisione fino alla tavola che è diventata un momento centrale della vita delle famiglie. Soprattutto in mancanza di alternative.

 

LA BOTTA FINALE…

31122020 Bancomat

LA BOTTA FINALE…

Il primo gennaio 2021 entreranno in vigore le nuove norme dell’EBA, l’Autorità bancaria europea, per la “definizione di default” nel nuovo sistema di rapporto banca cliente, le nuove disposizioni bancarie volute dall’unione europea hanno come obiettivo primario la “tutela delle banche” e del loro credito al fine di evitare le colossali perdite degli anni trascorsi, è un sistema che sicuramente incentiverà gli investitori privati che nella nuova disposizione vedranno più sicuri i loro investimenti però come un tutte le cose c’è il risvolto della medaglia che mi pare non sia stato debitamente calcolato e previsto, e infatti da una prima analisi sembra andar proprio  contro la logica dell’imprenditoria e del rischio d’azienda, imprenditori che si vedranno dalla prossima settimana marcati stretti dai propri direttori di agenzia e impediti di continuare a lavorare con i soldi dello sconfinamento del conto corrente, e questa è una vera e propria “ vile carognata” per quelle persone che con il fido ci lavorano da anni e nonostante tutto ci pagano interessi da usura senza poter fiatare perché chi comanda sono sempre le banche.… basta vedere i tassi di interessi di alcuni istituti per le carte di credito o prestiti ricevuti per capire che i loro soldi è meglio che si li tengano sotto i cuscini anziché prenderli… Quindi ragionandoci un po’ su abbiamo che dopo i continui aumenti relativi al costo mensile della tenuta conto e delle loro competenze e aggiungendo l’imposta di bollo sui conti correnti aziendali ora ci tocca una nuova “mazzata infernale tra capo e collo” che colpirà tutti gli operatori del settore commerciale, nessuno escluso, aziende che verranno ulteriormente vessati con l’unico fine di non mettere in difficoltà le “brave banche”… già, però non dobbiamo dimenticare che sono i loro vertici stessi i veri responsabili di enormi perdite finanziarie nel corso degli anni e ciò è dipeso non dai tanti piccoli clienti morosi ma dai grossi finanzieri, amici dei potenti politici, che fruendo delle loro amicizie e del potere istituzionale a loro concesso beneficiano e godono di milioni di prestiti… somme notevoli che poi non restituiranno e verranno alienate con i più furbi degli stratagemmi e portati nei paradisi fiscali…  alla faccia dei piccoli risparmiatori che sono i veri penalizzati e perdenti nella partita delle truffe concordate. Cioè, per dirla chiaramente, dal 1 gennaio 2021, se un correntista imprenditore si azzarda a tenere per oltre 90 gg. uno scoperto bancario di oltre 500 euro allora sono cavoli neri sino al punto di farlo diventare un “fallito virtuale” e quindi per il malcapitato vi è lo stop in tutti i rapporti futuri con le banche. Siamo alle solite pantomime dell’unione europea, appoggiate incondizionatamente dai vari governi europei di sinistra, solo che questa volta, secondo me, hanno sbagliato i conti, perché le banche vendono soldi e se non c’è nessuno che li può avere con fidi e prestiti garantiti mi chiedo a chi daranno i loro soldi ? E se loro non possono farli girare gli utili come li faranno ? E’ come aprire diversi negozi di abbigliamento e vendere i propri prodotti solo ad una ridottissima e determinata fascia di clienti che hanno la disponibilità economica per gli acquisti mentre per gli altri la porta si chiude, e quanti esercizi credete che riusciranno a stare aperti ? Non è il momento di adottare regole più stringenti sui conti correnti… perché il Covid 19, grazie anche all’incapacità dei vari governi europei e della commissione stessa, non ci risparmierà tante aziende dal vero fallimento e parlo di quello reale… dei tribunali, non quello virtuale. Ora che si fa ? Chiudiamo tutti i conti correnti ? E domani come si andrà avanti ? E quando affermo e scrivo che a Bruxelles vivono su una altro pianeta pensate che sbagli ? Sono curioso di capire come si comporteranno i direttori di agenzia e con quale coraggio dovranno imporre ai loro clienti decennali di rientrare dallo sconfinamento. Invece di darci i soldi per farci sopravvivere ci avvelenano la vita per farci morire… questa unione europea a mio parere non ha vita lunga e prego perché muoia subito !

30122020  …by… manliominicucci.myblog.it 

….

Conti correnti e nuove regole: da gennaio chi va in rosso diventa cattivo pagatore. Le conseguenze

31122020 Bancomat

Dal primo gennaio scatta il termine ultimo per le banche di adeguarsi al Regolamento Eba sui requisiti di capitale. Il correntista che va in rosso rischia di essere segnalato se la sua esposizione è un “non performing loan”.

di Lucilla Incorvati

Istat: con il Covid, reddito delle famiglie italiane giu’ del 5,8%

Ma è proprio vero che basterà uno sconfinamento di 100 euro per essere segnalati in default e diventare cattivo pagatore anche se non è mai accaduto prima? Lo sconfinamento deve superare la “soglia di rilevanza”, cioè superare contemporaneamente sia una soglia assoluta (100 o 500 euro, se si è privato nel primo caso, se si è impresa nel secondo) sia una relativa (1% dell’esposizione totale); inoltre lo sconfinamento deve protrarsi per oltre 90 giorni consecutivi (in alcuni casi come per le amministrazioni pubbliche, 180 giorni).

Da gennaio regole più stringenti

A rispondere così è Bankitalia intervenuta con un chiarimento sulla questione relativa all’entrata in vigore del Regolamento Eba ( 1 gennaio 2021) relativo alle regole sui requisiti di capitale che dal primo gennaio potrebbe cambiare (in quegli istituti dove le novità non sono state ancora ratificate) i rapporti tra clienti e banche. Le nuove regole sono il frutto di un compromesso negoziale europeo e per l’Italia introducono criteri differenti da quelli attualmente utilizzati per alcuni aspetti più stringenti. Il cliente rischia di finire nella lista nera per effetto di una nuova classificazione di default.

 

A partire dal 1° gennaio prossimo, gli intermediari devono classificare in stato di default il cliente che non adempie per tre mese alle proprie obbligazioni creditizie vantate dal gruppo bancario o finanziario nei suoi confronti qualora l’ammontare dell’inadempimento è superiore sia a 100 euro sia all’1% del totale delle obbligazioni creditizie complessivamente vantate dalla banca. In sostanza, da gennaio gli addebiti automatici potrebbero non essere più consentiti sui conti correnti se non coperti da liquidità sufficienti. Per molti italiani, soprattutto alle prese con le conseguenze economiche subite a causa dell’epidemia da Covid-19, si potrebbe prospettare il rischio di uno stop ai pagamenti di utenze, stipendi, contributi previdenziali, rate di finanziamenti.

Quando lo sconfinamento è consentito

Queste nuove regole non vietano che si possano consentire sconfinamenti: come già ora, le banche, nel rispetto delle proprie policy, possono consentire ai clienti di sconfinare oltre la disponibilità presente sul conto ovvero, in caso di affidamento, oltre il limite di fido . La possibilità di sconfinare non è un diritto del cliente, ma una facoltà concessa dalla banca, che può anche applicare commissioni (la cosiddetta CIV, commissione di istruttoria veloce). Dal 1° gennaio, come già oggi, le banche potranno continuare a consentire ai clienti utilizzi del conto, anche per il pagamento delle utenze o degli stipendi, che comportino uno sconfinamento. Si tratta tuttavia di una scelta discrezionale della banca, che può consentire oppure rifiutare lo sconfinamento. È quindi importante conoscere bene il contratto stipulato con la propria banca e dialogare con essa.. Per questo motivo è importante che gli intermediari forniscano informazioni e assistenza ai propri clienti, per sensibilizzarli sulle implicazioni della nuova disciplina, aiutarli a comprendere il cambiamento in atto e adottare comportamenti coerenti con la nuova disciplina. La Banca d’Italia ha chiesto nei giorni scorsi a banche e intermediari finanziari di adoperarsi in tal senso e di chiarire ai clienti .

29 dicembre 2020

Monitoraggio costante e esortazione a controllare i saldi dei conti

e UniCredit, Intesa e Banca Sella dal mese di marzo hanno iniziato ad allertare la clientela sia con invio di informativa via posta sia con un’informativa sul sito. Da UniCredit fanno sapere che l’addebito passa nei termini degli sconfinamenti già concordati (se hai un fido e la spesa è coperta dal fido non hai problemi) . Se si supera la spesa massima non ci sono veri automatismi e in primis si cerca di sensibilizzare la clientela affinchè siano sempre sotto controllo i saldi dei conti correnti. Ovviamente con la stretta in corso chi aveva la tendenza ad essere moroso forse non la farà franca. Diverso il caso di chi invece si ritrova in questa situazione per la prima volta. La banca provvede a pagare bollette e scadenze ma poi esorta il cliente a rimettere a posto la sua situazione debitoria entro il termine per evitare di essere segnalato.

Sulla stessa posizione anche Banca Intesa dalla quale ricordano che «ogni caso fa storia a se e viene gestita ogni singola posizione nel dettaglio. Magari il monitoraggio della clientela diventa più puntuale seppure in un contesto di relazione con il cliente». E da Banca Sella ricordano ovviamente che nel caso di richiesta di sospensione delle rate di un finanziamento nell’ambito dell’emergenza sanitaria legata al Covid, gli eventuali pagamenti arretrati non comporteranno la classificazione automatica in default. Insomma, non c’è un automatismo anche se la misura molto probabilmente porterà a fare ordine tra i propri conti. Spesso il cliente multibancarizzato non gestisce bene le sue entrate e le sue uscite. Queste ultime possono essere concentrare in un certo arco temporale e non coperte da flussi ricorrenti che vanno a fine su altro conto.

Regole arrivate con le linee guida del 2017

Le nuove regole europee che le banche devono utilizzare per identificare le esposizioni in stato di default sono disciplinati a livello europeo dal Regolamento sui requisiti di capitale delle banche, entrato in vigore il 1° gennaio 2014. Per assicurarne un’applicazione uniforme in tutta Europa, la Commissione europea (con un Regolamento del 2018) e l’EBA (con linee guida del 2017) hanno fornito ulteriori specificazioni, applicabili entro il 1° gennaio 2021. Per le banche “meno significative”, che sono vigilate direttamente dalla Banca d’Italia, le nuove regole sono state recepite in Italia a giugno 2019, dopo una consultazione pubblica dove Banca d’Italia ha sottoposto le eventuali criticità anche alle associazioni degli consumatori, all’Abi e altri soggetti. Per le banche “significative”, vigilate dal Meccanismo di vigilanza Unico, ha provveduto la BCE nel 2018; Il 1° gennaio 2021 è il termine ultimo per adottarle, e alcune banche hanno provveduto in anticipo. A riassumere il tutto è arrivata una comunicazione di Banca d’Italia prima di Natale.

Perché è difficile investire con i tassi a zero (e come guadagnarci)

Gli effetti della classificazione a default

Se un debitore è classificato a default sulla base della nuova definizione, non è classificato automaticamente anche “a sofferenza” nella Centrale dei Rischi. La definizione di “sofferenze” non viene toccata dalle nuove regole europee sul default. Gli intermediari segnalano un cliente “in sofferenza” solo quando ritengono che abbia gravi difficoltà, non temporanee, a restituire il suo debito. La classificazione presuppone che l’intermediario abbia condotto una valutazione della situazione finanziaria complessiva del cliente e non si sia basato solo su singoli eventi, quali ad esempio uno o più ritardi nel pagamento del debito. Non vi è dunque alcun automatismo tra la classificazione a default e la segnalazione a sofferenza in CR. Pertanto non è vero che basta uno sconfinamento o un ritardo nei pagamenti per somme anche solo di 100 euro per dar automaticamente luogo a una segnalazione a sofferenza, con il conseguente rischio di compromettere o rendere più oneroso il futuro accesso al credito del cliente presso l’intero sistema bancario.

Cosa fare

Chi può rischiare di trovarsi in questa situazione è bene che verifichi al più presto la sua posizione. In particolare, è importante verificare tempi e limiti di spesa delle proprie scadenze. E’ bene contattare il direttore di banca o il proprio gestore di relazione per allertarlo sulla sua situazione critica e concordare eventualmente un piano di rientro.

 

OCCHIO CHE NON VEDE… A CUOR NON DUOLE !

30122020 BIONTECH

OCCHIO CHE NON VEDE… A CUOR NON DUOLE  !

Ne conosco anche un altro di eguale notorietà : “ogni guaio che viene ognuno se lo tiene”… è un vecchio detto nostrano che va recitato in vernacolo pugliese ma che io ho tradotto e riportato in lingua italiana per una facile comprensione… Il significato è eloquente, ognuno deve pensare ai fatti suoi e i tedeschi i fatti loro li sanno proprio fare come i francesi e gli altri paesi europei all’infuori di noi italiani, buoni e generosi… siamo sempre i soliti stupidi e creduloni sull’Europa dei 27, della solidarietà e di tante fesserie. Poi scopriamo che oltre le misure delle vongole e dei cetrioli non c’è più niente in Europa, i migranti, quelli che arrivano dal Mediterraneo, restano in Italia, i soldi ai cittadini  europei per la pandemia non li abbiamo mai visti ed io ad oggi non ho visto nessun italiano ricevere soldi da questa vergognosa ed inesistente organizzazione truffaldina che è l’unione europea. Ci vendono aria fritta e ce la fanno passare per la salvezza del continente, ora anche nella faccenda vaccini si sono dati quella importanza “mediatica del pisello”…  infatti la presidente della commissione Von der Leyen ha fatto, nei giorni scorsi, annunci clamorosi mediatici con il consenso dei vari governi di sinistra, italiano compreso,  per la svolta alla pandemia grazie ai vaccini commissionati dall’Europa alle note aziende farmaceutiche, un’offensiva mediatica per l’annuncio degli acquisti  degna da Corea del Nord…  per poi scoprire che ognuno ha fatto da sé… in termini d’acquisto e si è approvvigionato secondo la regola dell’occhio che non vede a cuor non duole. Già… perché in tutto questo caos i più cretini sono i nostri governanti che in perfetto stile da regime comunista hanno creduto alle sue parole e in più hanno inscenato la pantomima dell’arrivo di poco meno 10mila dosi di vaccino come se la scoperta scientifica della dosi di vaccino fosse un merito loro o una sensazionale lavoro di qualche laboratorio farmaceutico italiano. Ora si ha ancora una volta la conferma  quanto farlocca è questa unione europea, infatti la Gran Bretagna che è libera di gestire il suo futuro ha già vaccinato oltre un milione di persone come gli USA mentre noi facciamo le parate militari con carri armati, polizia, carabinieri e militari per l’arrivo di “quattro vaccini” che non riusciranno neanche a soddisfare l’esigenza di un piccolissimo quartiere di periferia di una grande città… siamo sempre nell’ideologia da regime… osannare sino al settimo cielo tutte le cose che coinvolgono le nostre istituzioni. Poi a completare il quadro desolante ed avvilente… ci dicono pure che probabilmente ce la faranno a vaccinare tutti gli italiani dopo l’estate 2021…siamo al 29 di dicembre e quindi stiamo parlando di una soluzione complessiva di vaccinazione per tutti tra almeno 7 mesi… un tempo enorme per una pandemia che avrà la facile possibilità di colpire ancora e destare preoccupazione perché, al momento, non sappiamo se si è immuni al 100% una volta vaccinati e in più c’è da aggiungere anche la confusine creata dalle aziende farmaceutiche produttive del vaccino che continuano a presentare sempre più lati oscuri sul proprio vaccino, dubbi rimarcati oggi  proprio dall’Ema, agenzia europea del farmaco, che ovviamente prima di omologarli vuol essere sicura di cosa ci inoculano. E’ chiaro che le perplessità sollevate a tante persone e molti medici ed infermieri  inducono, a ragione, di dubitare dell’efficacia stessa dei vaccini e sulla loro affidabilità… se non prima si ha la certezza assoluta che siano funzionali e soprattutto sicuri. Quello che invece mi piace rimarcare è la continua dimostrazione dell’inutilità di questa unione europea, le sbaglia tutte e non mai utile né a me né agli  altri cittadini europei. 29122020

…by… manliominicucci.myblog.it

…..

30122020 BIONTECH

Polemiche accordo Germania con BioNTech per 30 mln di vaccini. Galli: “Non eravamo noi i furbetti?” “Ma non eravamo noi i furbetti?”, è il commento del professor Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, dopo la diffusione di un presunto accordo bilaterale tra la Germania e la società tedesca BioNTech sull’acquisto di 30 milioni di dosi fuori dall’accordo quadro stretto dall’Unione Europea. Il Commissario Domenico Arcuri ha commentato: “Non si interrompa una bella pagina d’Europa” Tweet 29 DICEMBRE 2020 “Se confermata” la notizia dell’acquisto da parte della Germania di 30 milioni di dosi del vaccino Pfizer-Biontech è, “posso dire, come minimo inelegante. Non eravamo noi i furbetti che facevamo delle cose pur di garantirci dei vantaggi? Non è una procedura né corretta né gradevole da sentire”, ha dichiarato il professor Massimo Galli, direttore del centro di malattie infettive del Sacco di Milano a ‘Stasera Italia’, su Rete 4, tra i primi vaccinati in Italia. Il riferimento è al presunto accordo tra la Germania e Pfizer/BioNTech su altre 30 milioni di dosi di vaccino, che, secondo quanto riferito dal ministero della Salute, si aggiungerebbero alle 55,8 milioni di dosi dello stesso immunizzante già previste dall’accordo fatto dall’Ue. Il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, che secondo un sondaggio avrebbe superato persino Angela Merkel nella classifica dei politici più popolari nel Paese, ha parlato di “No al nazionalismo dei vaccini” in una intervista alla tv pubblica Zdf. “Il fatto che il primo, e finora unico vaccino approvato a livello Ue provenga da una casa farmaceutica tedesca non deve implicare vantaggi per questo Paese”, ha sottolineato Spahn. Il governo tedesco spera di aumentare la produzione di vaccini da parte della tedesca BioNTech, e del suo partner statunitense Pfizer, e esclude che la licenza venga trasferita ad altre società come proposto dall’opposizione di sinistra. “Il nostro obiettivo è che da febbraio e marzo possano essere prodotti più vaccini in Germania, il che aumenterebbe notevolmente la nostra capacità”, ha spiegato il ministro. Nel frattempo BioNTech ha acquisito uno stabilimento a Marburg (Ovest) dalla società svizzera Novartis, con la prospettiva di aumentarne la produzione. Complessivamente i tedeschi riceveranno oltre 300 milioni di dosi, comprendenti oltre a quello di Pfizer-BioNTEch, i vaccini sviluppati da AstraZeneca, CureVac e Moderna. Spahn aveva annunciato che la Germania avrà entro la fine dell’anno 1,3 milioni di dosi del vaccino Pfizer/BioNTech e che, da gennaio, ogni settimana 700.000 dosi saranno consegnate ai centri di vaccinazione negli stati federali. Secondo i dati diffusi dal ministro sono previste dalle 3 alle 4 milioni di dosi in gennaio, entro il primo trimestre dell’anno Spahn conta di avere a disposizione tra le 11 e i 13 milioni dosi, che dovrebbero essere sufficienti per la vaccinazione di circa 6,5 milioni di persone, dato che il farmaco necessita di due somministrazioni. E intanto le azioni di BioNTech, che ha creato con il colosso farmaceutico Pfizer il primo vaccino contro il Covid-19, continuano ad aumentare. Va da sé che Ugur Sahin, il tedesco di origini turche che ha cofondato l’azienda a Mainz in Germania con sua moglie Özlem Türeci, abbia raggiunto un nuovo traguardo personale: secondo Bloomberg è già tra i 500 uomini più ricchi al mondo.

TERREMOTO IN CROAZIA

30122020 Terremoto in Croazia

TERREMOTO IN CROAZIA

Come detto e scritto appena ieri, su un link postato sempre sull’evento sismico in Croazia, le scosse dei giorni scossi erano un’avvisaglia a qualcosa di grosso che stava per nascere… e purtroppo la scossa forte e catastrofica è arrivata. Danni e morti causati da un terremoto che ha colto di sorpresa tutti… che brutta fine di anno !
Scosse di terremoto talmente potenti da ridurre tutto il centro storico a un cumulo di macerie, sotto le quali le squadre d’intervento hanno già rinvenuto sette corpi senza vita, tra cui quello di una bambina di 12 anni e di un ragazzo di 20. Petrinja, città a una cinquantina di chilometri a sud di Zagabria, in Croazia, è semi-distrutta dopo la scossa di magnitudo 6.4 che l’ha colpita intorno alle 12.20 di oggi, poco più di 24 ore dopo il sisma 5.2 di ieri. In entrambi i casi, la città croata è stata l’epicentro, mentre una nuova scossa, alle 13.34 e di magnitudo 4.5, è stata registrata a Sisak, una cittadina vicina.
……

Terremoto in Croazia, edifici crollati e macerie dopo la forte scossa a Petrinja.

30122020 Terremoto in Croazia

Secondo le prime informazioni che arrivano dal posto, il centro è stato completamente distrutto dalla scossa e sono crollati anche un ospedale e un asilo. Oltre alle vittime, si contano almeno 20 feriti, di cui due gravi. Il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovi, parlando all’emittente 24 Sata, ha dichiarato: “È terribile, ci sono morti e feriti, abbiamo visto un bambino morto in una piazza, il centro di Petrinja è distrutto. È un disastro, come Hiroshima“.

E NOI… CI FACCIAMO ANCHE AFFARI !

29122020 Zhang Zhan condannata

E NOI… CI FACCIAMO ANCHE AFFARI !

Ogni anno siamo soliti ricordare in tutto il mondo “la Shoà”, il massacro e lo sterminio nei forni crematori del popolo ebraico, e lo facciamo con solenni cerimonie a commemorazione del tragico evento. E’ giusto che si ricordino le stragi e gli eccidi tutti, l’eredità di quei massacri appartiene alla storia e deve essere tramandata ai posteri,  ma, non tutti i  stermini della storia vengono riconosciuti tali e commemorati come si dovrebbe anzi ce ne sono alcuni che sono stai riposti nl dimenticatoio e non per una semplice questione di scala di valori  nei quali inserire le vittime ma per becera opportunità ideologica e politica.  Infatti l’eccidio degli armeni “se lo ricordano da soli” e lo fanno il 24 di aprile ma è una giornata della memoria solo per gli armeni perché noi  del mondo occidentale ci disinteressiamo per non far dispetto alla Turchia, membro autorevole del passato e presente della Nato, eh già… quando ci sono in gioco interessi nazionali allora la solidarietà viene messa da parte e neanche criticata o discussa la strage. Ma quella degli armeni non è la sola strage volutamente dimenticata, c’è quella cambogiana, dei curdi in Iraq, quello in Ruanda, dove morirono quasi un milione di esseri umani, o la strage di cristiani che avviene nei paesi islamici di oggi e non fa notizia e non interessa a nessuno… poi ci sono le stragi del potere politico come quella sovietica e cinese… tremende pulizie etniche volute sia da Stalin che da Mao Tse-Tung nei loro rispettivi paesi… stragi dei loro cittadini nascoste e celate al mondo intero con la complicità dei partiti comunisti europei, veri e propri massacri senza precedenti nella storia dell’uomo dove addirittura persero la vita oltre 80 milioni di persone… 13 volte tanto gli ebrei dei forni crematori… eppure,  l’occidente ha dedicato, giustamente, a quelle vittime il “giorno dell’olocausto” mentre agli altri hanno dedicato il giorno del “chissenefrega” e non rompete le p… anzi meno se ne parla e meglio è…per loro però, ma non per me… perché il punto è proprio questo, infatti quando si tratta di condannare la violenza nazista tutti nel mondo sono pronti a farlo ma quando invece bisogna condannare i crimini comunisti allora tutti prendono le distanza e guardano solo all’aspetto economico, al business e alla questione militare omettendo le belle parole e i buoni intenti umanitari. Il fenomeno stragi non si è per niente concluso in Cina, anche oggi la gente sparisce come 75 anni fa… e come 75 anni fa la gente non ha diritto ad esprimere le proprie idee o a raccontare le inefficienze del regime e chi lo fa ne paga amaramente le conseguenze drammatiche, nei fatti  perdere la vita o la libertà in Cina è la cosa  più facile che ci sia e noi occidentali come rispondiamo a questi crimini  cinesi ? In primis ci disinteressiamo per non irritarli… e in secundis ci facciamo “affari”… e pure tanti anche, iniziò proprio il compagno Prodi ad aprire la porta dell’Europa alla Cina, lo fece perché lui pensava di essere… intelligente, ma le cose sono andate esattamente all’opposto, e nostro malgrado ci siamo legati a loro a doppio filo e quindi il governo cinese calpesta i diritti umani a suo piacimento senza nessuna interferenza. All’occidente, ed in articolare all’Italia, piace solo parlare del giorno della memoria e dimenticare i “milioni di morti “ per mano cinese per non compromettere l’invio di dispositivi di sicurezza e altri beni che noi non produciamo più grazie all’intelligentissimo “signor Prodi” che non aveva capito che il comunismo in Cina è tanto diverso da quel che lui crede… lì i comunisti non hanno ville con piscina e conti correnti congrui e salari come i nostri… ma son ben altra cosa e la manodopera costa 1/5 di quella europea. Oggi registriamo un altro crimine nei confronti di una donna cinese, rea di aver fatto il suo dovere da reporter raccontando la verità sulla pandemia provocata… proprio da loro, ma tranquilli tutti… nessuno ne parlerà, non si può… e neanche le organizzazioni femministe diranno qualcosa… solo la breve e solita notizia di un minuto e poi il silenzio calerà come il sipario nel palcoscenico. Gli affari sono affari e per gli europei contano solo le vittime ebree per strumentalizzarli e fare propaganda elettorale… spiace dirlo ma è così.

28112020…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

Covid-19, blogger condannata in Cina per un reportage su Wuhan

29122020 Zhang Zhan condannata

28 dic 2020 – 10:56

 

 Si chiama Zhang Zhan, ha 37 anni ed ha subìto una condanna a 4 anni di carcere dopo aver pubblicato una serie di filmati sui social network, girati, tra l’altro, anche negli ospedali della città cinese da cui si è diffuso il coronavirus. Era stata arrestata lo scorso maggio

CONDIVIDI:

Si chiama Zhang Zhan, ha 37 anni ed è stata condannata a 4 anni di reclusione per un reportage sull’epidemia di coronavirus scoppiata a Wuhan, dopo esser stata arrestata lo scorso maggio. Lo ha deciso il tribunale del popolo di Pudong, in Cina, con l’accusa di pubblicazione di “informazioni false”. A riferirlo, tra le altre testate internazionali, anche la BBC.

La decisione di “documentare la verità”

Coronavirus Cina, a Wuhan scuole riaperte per 1,4 milioni di studenti

Zhang Zhan, ex avvocato, è uno dei numerosi “citizen journalist” che hanno deciso di raccontare i risvolti della pandemia partita dalla Cina, condividendo online anche una serie di video che avevano mostrato crematori e ospedali sovraffollati proprio a Wuhan, mentre la città della Cina centrale cercava di contrastare l’epidemia di Covid-19, ai primi di febbraio. Come riporta la BBC, la donna è in sciopero della fame da diversi mesi ed i suoi avvocati dicono che al momento non versa in buone condizioni di salute. “Zhang Zhan è apparsa devastata quando è stata annunciata la sentenza”, ha detto all’agenzia di stampa AFP Ren Quanniu, uno dei suoi avvocati difensori. In una video intervista con un regista indipendente, prima del suo arresto, la Zhang aveva spiegato di aver deciso di recarsi a Wuhan proprio a febbraio scorso, dopo aver letto sul web un post pubblicato da un residente della zona, sulla vita in città durante l’epidemia. Una volta giunta sul posto, la donna ha iniziato a documentare ciò che ha visto per le strade e negli ospedali attraverso una serie di live streaming, nonostante le minacce delle autorità cinesi, generando tantissime condivisioni sui social media. Nei suoi reportage, continua la BBC, anche una serie di rapporti legati alla detenzione di altri giornalisti indipendenti, ostacolati dal governo cinese. “Forse ho un’anima ribelle. Sto solo documentando la verità. Perché non posso mostrare la verità?” aveva detto l’ex avvocato. “Non smetterò di fare quello che sto facendo perché questo Paese non può tornare indietro”, aveva poi spiegato.

I “citizen journalist” cinesi

Quindi Zhang Zhan è stata formalmente incriminata all’inizio di novembre, accusata di avere prodotto “false informazioni tramite testo, video e altri media attraverso piattaforme come WeChat, Twitter e YouTube”. È stata anche accusata di aver rilasciato interviste a media stranieri e di “diffondere maliziosamente” informazioni sul virus diffusosi da Wuhan. “Si sente psicologicamente esausta, come se ogni giorno fosse un tormento” ha detto l’avvocato Zhang Keke. E, conclude la BBC, diversi altri “citizen journalist” che hanno prodotto racconti da Wuhan, tra cui Li Zehua, Chen Qiushi e Fang Bin, sono scomparsi all’inizio di quest’anno. Li, alla fine, è ricomparso, dicendo che era stato messo in quarantena forzata, mentre Chen sarebbe rimasto con la famiglia ma sotto la supervisione del governo. La situazione di Fang Bin, invece, sarebbe ancora sconosciuta.

 

NATALE IN CASA NASHIVILLE… COL BOTTO !

epa08903846 A handout photo made available by Nashville Fire Department shows damage from an explosion that officials believe was an intentional act in Nashville, Tennessee, USA, 25 December 2020. According to reports authorities were alerted to a suspicious vehicle which soon exploded injuring three people and damaging buildings and vehicles nearby. Local police have closed access to the downtown area and are being assisted by agents from the Federal Bureau of Investigation and the Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives.  EPA/NASHVILLE FIRE DEPARTMENT / HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

NATALE IN CASA NASHIVILLE… COL BOTTO !

Il giorno di Natale una potente esplosione ha sconvolto il centro della città di Nashville nello stato del Tennessee… un camper carico di esplosivo parcheggiato nella pubblica via, laddove ci sono tanti negozi ed uffici e in prossimità della sede di un’importante società di telecomunicazioni della città, è stato fatto saltare in aria, un’esplosione che ci ricordano quelle libanesi di Beirut anni fa… con l’identico concetto delle autobombe che saltano in aria nelle zone di guerra o quando si vuol compiere un attentato terroristico mirato ad uccidere qualcuno. Dei particolari dell’inquietante esplosione al momento non si sa niente se non solo che è stata originata dal violento scoppio proveniente del camper. Attenderemo con pazienza gli sviluppi e le indagini degli addetti ai lavori ma nell’attesa cerchiamo un attimino di riflettere su questo stranissimo attentato e sui contraccolpi psicologici arrecati, già… in primis perché l’esplosione la si apprende 15 minuti prima… grazie ad avvisi lanciati via radio che ne hanno preceduto l’imminente esplosione poi avvenuta da li a poco. Che sia un attentato è fuori discussione, ma quel che lascia tutti sbalorditi è il modo… un gesto inconsueto per dei terroristi di matrice islamica, infatti loro sono portati a compiere le stragi proprio in funzione dell’omicidio di massa… giusto per ammazzare quanti più infedeli possibili mentre questo va esattamente nella direzione opposta cioè preservare la vita umana, quindi arrecare tanti danni agli edifici e alle circostanti attività commerciali sembrerebbero essere state nel disegno ed intenzioni del terrorista ignoto… poi c’è la sede delle telecomunicazioni, che forse era l’unico obiettivo di primaria importanza, ma non desiderava nessun morto o ferito nel rispetto della vita umana, concetto sempre nobile sebbene il gesto sia degno di un folle da rinchiudere. Ma anche questo modus operandi è strano, perché colpire altri alla cieca ? Questo attentato per certi versi mi ha fatto tornare indietro nel tempo tra gli anni ’80 e ‘90 nel nord Irlanda britannico, ho spolverato i miei ricordi e riportato alle regole utilizzate dell’organizzazione nord irlandese dell’IRA che combatteva per l’indipendenza della Gran Bretagna… attacchi continui e senza sosta all’esercito britannico con tantissimi attentati dinamitardi ma loro, quando piazzavano la bomba, una volta collocato l’esplosivo avvertivano sempre la polizia dell’imminente esplosione, e ovviamente le forze militari ordinavano l’evacuazione in massa dei residenti dalla zona e una volta esplosa la bomba il rischio di morti e feriti era zero. Intanto la città di Nashville ha trascorso la giornata di Natale chiusa in casa, per ordine delle autorità, esattamente come noi… italiani, solo che il “terrorista nel nostro paese” è ben noto mentre quello nel Tennessee probabilmente sarà deceduto per effetto della deflagrazione all’interno del suo camper. Sicuramente una morte senza senso e un’esplosione priva di logica perché se intendeva colpire qualcuno lo ha fatto in malo modo e purtroppo ha colpito anche gli interessi di chi non centrava nulla, auguriamoci tutti che sia stata la reazione di qualche folle provocato da un licenziamento o da una delusione amorosa. Intanto ora si apre la strada alla nuova idea “camper bomba” e questa è una possibilità non tanto remota che possa essere applicata in futuro da gente che non sta bene col cervello. Siamo tutti vulnerabili e in pericolo di vita ogni santo giorno…. la polizia è incapace di affrontare il terrorismo, qualunque esso sia…e non ho idea di cosa potrà accadere nei prossimi anni se continueranno ad arrivare gente che non troverà la certezza di realizzare i propri sogni emigratori e cosa faranno a delusione certa ? Guardate con quanta paura e attenzione ai comunicati stampa e alle parole che si usano nei confronti di ogni atto terroristico… già, si ha paura di dire quel che si pensa o anche esternare ipotesi, tutto sta “diventando paurosamente omertoso” ed è vietato parlare liberamente di attentati islamici o di esternare il proprio pensiero sulla questione mentre la gente intanto… vive nel terrore. A Natale, per fortuna, morti non ce ne sono stati ma il terrore ha vinto e  piantato un’altra delle sue radici che affonderanno sempre più nella nostra vita quotidiana.  27122020

  …by… manliominicucci.myblog.it    

 

Camper-bomba a Nashville, la polizia ha fermato un sospetto: ipotesi attacco suicida

epa08903846 A handout photo made available by Nashville Fire Department shows damage from an explosion that officials believe was an intentional act in Nashville, Tennessee, USA, 25 December 2020. According to reports authorities were alerted to a suspicious vehicle which soon exploded injuring three people and damaging buildings and vehicles nearby. Local police have closed access to the downtown area and are being assisted by agents from the Federal Bureau of Investigation and the Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives.  EPA/NASHVILLE FIRE DEPARTMENT / HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Sabato 26 Dicembre 2020

L’Fbi e la polizia di Nashville hanno identificato una persona che sarebbe coinvolta nell’esplosione del camper nel centro della città. Sono in corso perquisizioni. Lo riportano i media americani. L’indiscrezione arriva mentre continuano i problemi alle comunicazioni legati ai danni causati dalla detonazione a una centralina dell’At&t.

La capitale del Tennessee è ancora sotto choc per quanto accaduto. Nashville è una «città sicura. Non ci sono indicazioni di altri esplosivi», ha dovuto sottolineare la polizia della città. In campo per le indagini ci sono 250 agenti dell’Fbi.

 

 

Ipotesi attacco suicida

L’esplosione del camper a Nashville è stata probabilmente un attacco suicida. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. Secondo altre indiscrezioni, la persona identificata come sospettato sarebbe un uomo che vive a una ventina di minuti di Nashville. Non è chiaro al momento se l’uomo è sotto custodia o meno. Gli investigatori comunque hanno passato al setaccio la sua casa.

 

Cosa è successo

Prima l’avvertimento: allarme bomba. Poi la forte esplosione. Nashville si è svegliata sconvolta e impaurita il giorno di Natale. Un camper è esploso in pieno centro, in quella Second Avenue meta turistica e sempre affollata dove si alternano uno dietro l’altro honky-tonk e ristoranti. Resta ancora sconosciuto il motivo di quello che le autorità hanno definito «un atto deliberato». L’Fbi indaga affiancando la polizia locale nel tentativo di far luce su un gesto che, se compiuto durante un giorno normale, avrebbe potuto provocare una strage. Il bilancio è invece di tre feriti, anche se restano da chiarire i presunti resti umani rinvenuti nei pressi del luogo dell’esplosione.

L’allarme è scattato nelle prime ore del mattino, quando intorno alle 5.30 alcuni residenti di Second Avenue si sono rivolti alla polizia per quella che pensavano essere una sparatoria, e che molto probabilmente era solo una registrazione audio per svegliarli e metterli in allerta. Poi si è scatenato l’inferno. Dal camper parcheggiato in strada si è alzata una voce registrata che avvertiva della presenza di una bomba: «Evacuate ora. Questo veicolo ha una bomba ed esploderà». Poco dopo la voce ha iniziato il conto alla rovescia di 15 minuti prima della detonazione.

Giunta sul posto la polizia non ha rinvenuto indicazioni di una sparatoria ma ha notato il veicolo sospetto parcheggiato e, bussando di porta in porta, ha invitato tutti i residenti a evacuare. Intorno alle 6.30 del mattino c’è stata l’esplosione che ha mandato in frantumi vetri e vetrine, danneggiando una quarantina di negozi. Il camper era parcheggiato vicino ad un centro di trasmissione della società di telecomunicazioni AT&T e la detonazione ha mandato in tilt le linee, costringendo le autorità a sospendere temporaneamente i voli dal Nashville International Airport e causando disagi anche nelle comunicazioni nei vicini Stati di Kentucky e Alabama.

Il misterioso incidente del camper si inserisce in quello che è stato finora un anno nero per Nashville, fra il violento uragano dello scorso marzo e il coronavirus che sta mettendo in ginocchio la comunità. In attesa di sciogliere il mistero, la città ha ringraziato i sei agenti intervenuti per primi sul posto: il loro gesto di andare porta a porta per favorire l’evacuazione è stato un bel regalo di Natale per le decine di persone a cui ha salvato la vita.

Nashville, il mistero del camper-bomba: trovati possibili resti umani nella zona dell’esplosione

Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 00:21

 

PERSECUZIONE DI CRISTIANI !

27122020 PAPA BERGOGLIO A NATALE

PERSECUZIONE DI CRISTIANI !

Ieri il “Santo Padre”, dalla finestra  di Piazza San Pietro, nell’Angelus ha ricordato il suo messaggio natalizio: Gesù porti speranza nel mondo logorato da guerre e pandemie, poi ha sottolineato che i vaccini devono essere disponibili per tutti specialmente per “i vulnerabili” quindi ha avuto parole di “disprezzo verso i nazionalismi” e si è detto dispiaciuto per le famiglie che non possono riunirsi. Parole pronunciate e lette dal solito foglio scritto e preparato precedentemente… un po’ come nei discorsi dei politici in campagna elettorale quando si vuol far sensazione e colpire la sensibilità dell’uomo di strada. Però…. le parole che noi cristiani ci aspettavamo in quel santo giorno  sono frasi di amore, pace e devozione a Gesù Cristo e fratellanza tra tutti i popoli in questo difficile momento particolare per la cristianità… e invece nisba, cioè, sono proprio quelle parole di conforto che i fedeli smarriti ed impauriti dalla tragica pandemia vorrebbero ascoltare nel giorno della ricorrenza della nascita del Messia dal capo spirituale della chiesa cristiana. Parole di speranza che servono per infonderci coraggio e unione nella preghiera al fine di combattere anche spiritualmente il nemico virus e a sollecitarci tutti in quell’abbraccio globale emozionante colmo di amore e forza che è proprio dei cristiani nei momenti bui della vita. Beh… io m’aspettavo una roba del genere ed invece… anziché riscaldarci i cuori con parole d’amore e di preghiera si è messo ad argomentare su questione che nulla hanno a che vedere con il Santo Natale. Purtroppo ravviso  nelle sue parola una… strana “deviazione di carattere politico” che va in precise direzioni, un’invasione di campo che mai si è vista nell’opera dei suoi predecessori. Sono costernato e profondamente deluso dalle sue parole… siamo forse in tempo di elezioni ? No e allora, cosa “diavolo centrano i nazionalismi” della Meloni e Salvini, di Orban e Jhonson e di Trump ? Argomento forse legato più alla questione immigrazione a tutti i costi che ne giustificano le sue affermazioni ? Forse sì caro signor Bergoglio, è inutile che lei cerchi di camuffare il tono e significato delle sue parole aggirando la narrazione con dolci parole perché il senso alla fine è sempre quello, ovvero la sua maniacale ossessione per i migranti che ad ogni costo devono arrivare  nei paesi occidentali più sviluppati. Il risultato della sua magica operazione politica, sempre sostenuta da anni col solito stillicidio di frasi toccanti, è che il giorno di Natale 2020 ci vediamo le strade piene di migranti islamici, per la maggior parte che sono arrivati lo sono, che del Natale e S. Stefano non gliene frega un tubo, ma in compenso il signor Bergoglio può vantarsi di avere nella ricorrenza della santa messa natalizia le…chiese vuote! Già… è una realtà che fa piangere tutti i fedeli e questo non è da attribuire solo al Covid 19 ma è il continuo allontanarsi di fedeli dalle chiesa cristiana che non vedono più la chiesa come un luogo di preghiera dove poter pregare in assoluta tranquillità ed assistere alla celebrazione della santa messa. E’ l’allarme che lanciavo anni fa… “egregio signor Bergoglio”… che si è concretizzato dolorosamente proprio ieri in una chiesa della città di Taranto, la San Roberto Bellarmino per la precisione, ebbene nella liturgia natalizia delle 11.30,  la seconda per importanza della cristianità, erano presenti alla funzione religiosa tra le 40 e i 50 fedeli… numero esiguo in una chiesa che potrebbe ospitare centinaia di persone e negli anni passati, giusto per darvi un’idea… i fedeli la riempivano tutta, sia nei posti a sedere che negli spazi lasciati liberi per le persone rimaste in piedi e a volte, ci si arrivava anche a  riempire il sagrato. Tutta colpa del Covid 19 ? Lo spero vivamente e voglio crederlo, ma in cuor mio so già che non è così… il papa ci ha abbandonati e lasciati al massacro da anni e solo oggi, 26 dicembre, incredibilmente ha citato, rammaricato, la persecuzione nel mondo dei cristiani… Un po’ troppo tardi per scuotere l’opinione pubblica e lo ha fatto dimenticando, forse lo volutamente ha omesso di dirlo, ma lo dico io, che i cristiani perseguitati e scannati lo sono per mano degli islamici…punto. In particolar modo nei paesi a maggioranza musulmana o in quelle zone dove operano le bande armate jihadiste o come i cosiddetti “lupi solitari” in Europa… in definitiva, chiamateli come vi garba ma sono sempre i fedeli al Corano… piace o non piace la mia disamina ma è così. Che il Santo padre si sia svegliato ? Lo auspico e spero altrimenti perché tra 10 20 anni… le chiese cristiane diventeranno tutte moschee e i “fedeli  saranno solo musulmani”. 26122020.

..by… manliominicucci.myblog.it

Urbi et Orbi: Gesù porti pace e speranza nel mondo logorato da guerre e pandemia

 

27122020 PAPA BERGOGLIO A NATALE

Papa Francesco ha ricordato nel messaggio natalizio terre e popoli sconvolti, in varie regioni del pianeta, da drammi e conflitti. Riferendosi alla pandemia, il Pontefice ha sottolineato che i vaccini devono essere disponibili per tutti, specialmente per i più vulnerabili. E ha anche rivolto il proprio pensiero alle famiglie che oggi non possono ricongiungersi a causa dell’emergenza sanitaria. Dall’Aula delle Benedizioni, ha poi impartito la benedizione Urbi et Orbi

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Nel messaggio di Natale, Papa Francesco lega una lunga sequenza di volti, intrecciata con storie di popoli e pagine di dolore, ad una speranza. Ad una fonte di amore e di misericordia incarnata in un Bambino, “nato per noi” e “per tutti”, che anche in questo tempo sfregiato dalla pandemia invita l’umanità a percorrere vie di fraternità. Da Betlemme quel Neonato irradia speranza in tutto il mondo. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Bambini vittime della guerra

Nel Figlio di Dio si riflettono anche gli sguardi, intrisi di sofferenza, di tanti, “troppi bambini” che conoscono il terribile volto della guerra.

di Redazione Online

 

25 dicembre 2020 | 09:22

 

BUON NATALE

Buon Natale

BUON NATALE E SERENA GIORNATA  NEL NOME DEL SIGNORE NOSTRO… GESU’ CRISTO !  

INFINITI AUGURI A TUTTI !

 

Buon Natale

 

 

MERRY CHRISTMAS AND A SERENE DAY IN THE NAME OF OUR LORD … JESUS CHRIST! 
INFINITE WISHES TO ALL! 

 

С РОЖДЕСТВОМ И СЕРЬЕЗНЫМ ДНЕМ ВО ИМЯ НАШЕГО ГОСПОДА … ИИСУСА ХРИСТА! 
БЕСКОНЕЧНЫЕ ЖЕЛАНИЯ ВСЕМ! 
S ROZHDESTVOM I SER’YeZNYM DNEM VO IMYA NASHEGO GOSPODA … IISUSA KHRISTA! 
BESKONECHNYYe ZHELANIYA VSEM!

 

BUON NATALE E SERENA GIORNATA NEL NOME DEL SIGNORE NOSTRO… GESU’ CRISTO ! 
INFINITI AUGURI A TUTTI !

 

JOYEUX NOËL ET UNE JOURNÉE SÉRIE AU NOM DE NOTRE SEIGNEUR … JÉSUS-CHRIST! 
DES VŒUX INFINIS À TOUS!

 

FROHE WEIHNACHTEN UND EIN SERENE-TAG IM NAMEN UNSERES HERRN … JESUS CHRISTUS! 
UNENDLICHE WÜNSCHE AN ALLE!

 

GOD JUL OCH EN SERENDAG I VÅR HERRENS NAMN … JESUS KRISTUS! 
SLUTLIGA ÖNSKOR TILL ALLA!

 

FELIZ NAVIDAD Y UN DÍA SERENO EN EL NOMBRE DE NUESTRO SEÑOR … ¡JESUCRISTO! 
¡INFINITOS DESEOS PARA TODOS!

 

FELIZ NATAL E UM DIA SERENO EM NOME DO NOSSO SENHOR … JESUS CRISTO! 
DESEJOS INFINITOS A TODOS!

 

メリークリスマスと私たちの主の名の下に穏やかな日…イエスクリスト! 
すべての人に無限の願いを! 
Merīkurisumasu to watashitachi no omo no na no shita ni odayakana hi… Iesukurisuto! Subete no hito ni mugen no negai o!

 

메리 크리스마스와 우리 주님의 이름으로 고요한 날 … 예수 그리스도! 
모두에게 무한한 소원! 
meli keuliseumaseuwa uli junim-ui ileum-eulo goyohan nal … yesu geuliseudo! 
moduege muhanhan sowon!

 

圣诞快乐,以耶和华的名义度过了一个宁静的日子…耶稣基督! 
无限祝福大家! 
Shèngdàn kuàilè, yǐ yēhéhuá de míngyì dùguòle yīgè níngjìng de rìzi… Yēsū jīdū! 
Wúxiàn zhùfú dàjiā!

 

मेरी क्रिसमस और हमारे भगवान के नाम पर एक गंभीर दिन … यीशु मसीह! 
सभी को जानकारी देता है! 
meree krisamas aur hamaare bhagavaan ke naam par ek gambheer din … yeeshu maseeh! 
sabhee ko jaanakaaree deta hai!

 

สุขสันต์วันคริสต์มาสและวันศักดิ์สิทธิ์ในนามของพระเจ้าของเรา … พระเยซูคริสต์! 
INFINITE ปรารถนาให้ทุกคน!

 

MERRY CHRISTMAS DAN HARI SERENE DALAM NAMA TUHAN KAMI … YESUS KRISTUS! 
KEINGINAN YANG TIDAK AKHIR UNTUK SEMUA!

 

MERRY CHRISTMAS VÀ MỘT NGÀY SERENE TRONG TÊN CHÚA CỦA CHÚNG TÔI … CHÚA GIÊSU KITÔ GIÁO! 
KẾT THÚC KÍNH CHÚC TẤT CẢ!

 

 

BREXIT SI’… FINALMENTE !

Boris Johnson

BREXIT SI’… FINALMENTE !

E’ “game over”, i giochi di potere e di interessi sono finiti e finalmente si è scritta la parola fine ad una “lite assurda” e annosa che stava assumendo i contorni di un dramma teatrale che minacciava la tranquillità dei britannici tutti e la coesione all’interno del regno stesso tra le quattro nazioni che lo costituiscono, interessi diversi e considerazioni opposte che vedevano la Scozia e l’Irlanda del nord in particolare, minacciose nei rapporti con lo stato più grande e potente del regno e cioè l’Inghilterra, i due che premevano per restare in Europa, soluzione da loro ritenuta conveniente, rinnegando di fatto la Brexit, quella decisione referendaria votata e voluta in gran numero proprio dagli inglesi, vinta in quanto in numero superiore ai cittadini scozzesi e irlandesi… addirittura si temeva una separazione delle due nazioni, pro unione europea, dal regno unito e ricordiamoci che dovette intervenire personalmente la regina Elisabetta II per calmare gli animi e ad esortare e convincere i cittadini all’unità del regno in quel successivo referendum scozzese il cui quesito poneva proprio l’uscita dal regno della Scozia… mossa vincente e referendum bocciato. E che l’uscita dalle Gran Bretagna dalla Ue fosse una cosa molto seria e pericolosa per i britannici lo dimostrano le dimissioni della signora Theresa May nella scorsa estate, che proprio per la Brexit si deve la “caduta del suo governo” nell’estate del 2019. Certo la felice conclusione di una questione, a noi poco nota, ma per i britannici questione vitale, specie in tempo di Covid 19, nel pratico rappresenta la immediata soluzione di tutti i loro problemi quotidiani… Eh sì… perché in questo momento il paese vive una situazione difficile e complicata negli approvvigionamenti di merci e medicinali e  il mancato accordo con la commissione europea, con Trump fuori dai giochi, avrebbe impedito al pese britannico di importare e far circolare liberamente quelle merci necessarie alla vita quotidiana e consentire alle persone  di poter svolgere il proprio lavoro e far fronte al contagio pandemico.  Sicuramente vi renderete conto che la situazione descritta a tanti è sconosciuta ma la realtà, purtroppo la dura realtà britannica, è che il paese attraversa momenti e giorni difficili e bui. Sì, è un bene che alla vigilia di Natale si sia trovata una soluzione che soddisfi tutti, UE e Gran Bretagna, ed è un sollievo anche per noi italiani che potremo nuovamente spedire in Gran Bretagna i nostri manufatti e i nostri prodotti alimentari senza limitazioni e senza aggravi di quei dazi impossibili odiosi e deleteri per tutti e questo, oserei dire, che è un tassello di vitale importanza per la ripresa della produzione nostrana ed europea in chiave 2021, un anno che abbiamo davanti e che sarà determinante per la nostra ripresa economica e degli altri paesi europei e che la felice conclusione della Brexit possa essere un buon viatico per anno diverso dall’attuale. Benissimo, gustiamoci questo momento di relax e serenità raggiunta e… godiamocelo, perché poi, in fondo i nostri destini economici sono legati anche a loro. Buon cenone e tanti auguri… e che il giorno di Natale possa essere foriero di liete novelle ! A voi tutti porgo… tanti auguroni e auspico felicità immensa… Il vostro amico Manlio !  24112020

…by…manliominicucci.myblog.it

Brexit: Johnson, Gb riprende in mano il suo destino

Buon accordo per tutta Europa ma dall’1 gennaio 2021 siamo fuori

Boris Johnson

Redazione ANSALONDRA

24 dicembre 2020

(ANSA) – LONDRA, 24 DIC – L’accordo di libero scambio post Brexit con l’Ue ci aiuterà a “difendere i posti di lavoro” nel Regno Unito e allo stesso tempo di “riprendere il nostro destino nelle mani” uscendo dal mercato unico e dall’unione doganale dal primo gennaio 2021 per “prosperare” facendo fruttare nuove opportunità, oltre che per concentrarci nella battaglia contro il Covid che è al momento “la nostra priorità numero uno”. Lo ha detto Boris Johnson annunciando il deal con Bruxelles. Il premier Tory ha parlato di “un buon deal per tutta l’Europa”.  (ANSA).

IL RITORNO DEL SULTANO !

24122020 Islam-will-dominate

IL RITORNO DEL SULTANO !

Sono 15 anni che sollevo l’attenzione dei media e dei popoli degli stati occidentali ad una attenta riflessione sul mondo islamico e sulla loro silenziosa avanzata in occidente, la cosa più terrificante è che sino a 20 anni fa, dagli Usa sino alla Sicilia, non si parlava di loro né ci preoccupavamo se le province siciliane erano colme di tunisini e marocchini…. si narrava di poveri ragazzi bisognosi di lavorare e disposti a qualunque attività lavorativa pur di mandare un soldo alle loro famiglie nel nord Africa… con il “libro Cuore spiegato al vento come vele”… tutto passava in second’ordine e lo si accettava senza proferire parola alcuna … anche perché altri stati in Europa come la Spagna e la Francia, la Germania e Olanda e il Belgio vivevano la stessa realtà della manodopera straniera, compresa quella italiana, cercando di integrare, senza riuscirvi, nel tessuto sociale tutti quei migranti che con non poche difficoltà riuscivano ad arrivare in Europa. Era lontano anni luce il discorso islam, né lo si paventava né si immaginava che giammai una possibile minaccia potesse provenire da quei lavoratori del mondo islamico religioso accolti, né si ipotizzava che la loro religione potesse infastidirci a tal punto da diventare l’attuale terrore in casa nostra, “ricevuto in dono” grazie ad alcuni esponenti islamici che mettono in pratica i dettami coranici con cieca fedeltà ed obbedienza. Certo c’erano state già le avvisaglie nel 1972 a Monaco con l’assassinio di atleti israeliani che erano lì per le olimpiadi estive, ma tutti noi abbiamo considerato quella strage come il solito effetto ritorsivo dei palestinesi contro gli ebrei oppure un’appendice alla guerra del  Sinai del 1967. Poi, fedeli ai nostri principi democratici e… cristiani, abbiamo permesso a tutti di venire e di insediarsi nel territorio, cosa che invece a noi ci è stata impedita nei paesi islamici, infatti loro tolleravano la presenza dello straniero solo per mero interesse petrolifero e tecnologico da “rubare con i petrodollari”, due pesi e due misure… curiosamente giustificate dai vari governi europei solo per continuare a fare affari “d’oro con l’oro nero”. E così siamo giunti al capolinea di un convoglio che ha trasportato milioni di musulmani che si sono letteralmente riversati nel vecchio continente e negli USA ed ora, visto il crescente numero di residenti alzano i toni e la voce perché vogliono… senza giri di parole… islamizzare l’occidente tutto e non lo mandano a dire ma ce lo dicono ogni santo giorno con gesti di prepotenza, atti terroristici e distinguo continui che farebbero perdere la pazienza anche all’uomo giapponese di Tokyo che va a spasso per la città con la enorme testuggine col cappottino rosa. Pretendono l’applicazione delle leggi coraniche, la sharia, i tribunali islamici, la separazione nelle scuole delle donne dagli uomini, nelle piscine, ed in ogni luogo dove loro sono presenti esigono il rispetto delle loro leggi in… “offesa e violazioni alle leggi” di chi li ha accolti ed ospitati e attenzione… non parliamo di “leggi cristiane” ma leggi democratiche delle repubbliche europee che vertono tutte sulle costituzioni dai sani principi di libertà. La Gran Bretagna, la Svezia, l’Olanda e il Belgio ora… ne sanno qualcosa e stanno pagando un prezzo altissimo… e tra un po’ toccherà anche alla Francia. E in questo drammatico contesto si colloca come motrice di quel convoglio appena menzionato il signor Erdogan, sultano di Istanbul, lui ha deciso di far ritornare i fasti dell’antico impero ottomano e pian piano… ci sta riuscendo, e che sia intenzionato a farlo lo dimostra la sua politica estera di prepotenza nel mediterraneo e in Siria e il fatto che non teme di venir scoperte le sue reali intenzioni devono farci riflettere e preoccuparci seriamente, leggere l’articolo del link postato per un’ulteriore conferma ai miei sospetti e sulle sue “citazioni coraniche allucinanti” che sono un inno all’odio contro gli infedeli. La Turchia con Erdogan rappresenta una seria minaccia per l’occidente e sarebbe bene che l’Europa tutta adottasse seri provvedimenti di sanzioni al paese al fine di far sloggiare quel signore che, come prevedo, porterà solo tanta sofferenza al popolo turco, e la trasformazione della Basilica di Santa Sofia in moschea non è un campanello, ma una sirena di allarme e che purtroppo il nostro papa non ode infatti invece di “incazzarsi alla selvaggia maniera”… tace ed accetta di tutto… Attento papa Bergoglio, perché cosi facendo arriverà il giorno in cui un “papa verrà preso a calci e buttato fuori dalla Basilica di San Pietro” da un… musulmano. Volete continuare ad ignorare il problema islam e sostenere la causa dei radical chic e ben pensanti che un’integrazione multicolore è possibile ? Fate pure… ma io, e prima di me l’Oriana Fallaci, ve lo abbiamo detto e ridetto sino alla noia e ricordate che : “chi è causa dei suoi guai pianga se stesso”. 23122020

  …by… manliominicucci.myblog.it    

….

La minaccia islamica all’Occidente cristiano

24122020 Islam-will-dominate

 

23 Dicembre 2020 – 11:52

(Mauro Faverzani) Secondo quanto dichiarato dallo storico palestinese Ghassan Weshah, capo del Dipartimento di Storia e Archeologia dell’Università islamica di Gaza, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva di Hamas al-Aqsa, gli Stati Uniti si troverebbero sull’orlo del collasso e l’islam sarebbe ormai l’unica potenza in grado di governare il mondo, senza che la Cina abbia il sopravvento. Ma non solo. Ha anche vaticinato, sulla scorta di non meglio precisati «studi scientifici», il futuro di Germania e Francia, a suo giudizio destinate entrambe a divenire repubbliche islamiche entro una decina d’anni: qui, presto, ad ogni ora vi sarebbero conversioni ed ogni giorno una chiesa si trasformerebbe in una moschea.

Benché, proposta in questi termini, l’affermazione paia probabilmente confondere i sogni di questo docente con la realtà, v’è anche da osservare come il popolo della mezzaluna ce la stia effettivamente mettendo tutta, perché ciò si realizzi. Approfittando a piene mani della silenziosa ignavia dell’Occidente, che dovrebbe essere cristiano… Ad esempio, lo scorso 24 agosto, per commemorare la battaglia di Manzicerta del 1071, quando le forze del sultano Alp Arslān travolsero l’esercito bizantino dell’imperatore Romano IV Diogene, il ministero delle Comunicazioni turco ha postato online un video dal titolo «La marcia della Mela rossa», per presentare il proprio esercito nazionale quale odierno erede di quello degli imperi ottomano e selgiuchide, entrambi ovviamente musulmani, alternando immagini di forze speciali, carri armati, aerei da combattimento, elicotteri, razzi e navi da guerra con quelle in costumi militari d’epoca tipici delle due compagini medioevali. Persino al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che passa in rassegna una fila di militari, vengono affiancati tre attori, uno travestito da sultano, l’altro nei panni di Osman I, il fondatore dell’impero ottomano, ed infine un bambino-soldato, mentre entrano in preghiera nella basilica di Santa Sofia (guarda caso!), recentemente trasformata in moschea proprio da Erdogan, mostrato qui mentre recita i primi versetti della sura XLVIII al-Fath ovvero «La vittoria eclatante». La stessa, in cui, tra l’altro, si dice di «ipocriti ed ipocrite» e di chi abbia «cattiva opinione di Allah»: «Che la sventura si abbatta su di loro! Allah è adirato contro di loro, li ha maledetti ed ha preparato per loro l’inferno: qual triste avvenire!». Chi «mancherà al giuramento, lo farà solo a suo danno». Ed ancora: «Abbiamo preparato la fiamma per i miscredenti, per coloro che non credono in Allah e nel suo inviato» e via elencando. Non mancano nel video immagini della Kaaba, della moschea al-Aqsa e della Cupola della Roccia di Gerusalemme.

Propaganda? Certo, propaganda! E già nel titolo: la «Mela rossa» fa riferimento, infatti, alla mitologia turca ed è un concetto che si riferisce ora alla dominazione del mondo, ora ad un obiettivo militare progressivo. In questo caso, però – come ha spiegato su Twitter il ministro delle comunicazioni turco, Fahrettin Altun –, identifica «una grande e potente Turchia». Da qui ha inizio un crescendo incontenibile: «Che l’appello “Allah akbar” – ha dichiarato – si elevi sino al nono cielo. Lo scudo è la vita militare del turco, l’onore e la dignità della nostra terra eroica. Che l’appello “Allah akbar” si elevi sino al nono cielo. Allah! Allah! Non torneremo indietro! Colpite affinché il tiranno gema» e così via. Toni sconcertanti, ma utili per render chiaro quale sia l’obiettivo reale della Turchia a chi ancora non lo avesse capito.

Obiettivo, che Erdogan cerca di conseguire in tutti i modi. Come dimostra in Libia, dove, assieme al Qatar, eterodirige a Tripoli il governo Serraj non eletto di Fratelli musulmani nella guerra civile contro le forze di Tobruk, eterodirette da Russia, Francia, Egitto e Emirati Arabi.

Una gigantesca e pericolosa partita a scacchi, insomma, che mostra però come le ambizioni del mondo islamico non siano solo folclore e propaganda, ma intendano seriamente e minacciosamente puntare al cuore di un Occidente indebolito ormai dall’assenza di quegli ideali forti e di quei valori alti, che l’anima cristiana, nei secoli, gli aveva sempre conferito.