IL RITORNO DEL SULTANO !

24122020 Islam-will-dominate

IL RITORNO DEL SULTANO !

Sono 15 anni che sollevo l’attenzione dei media e dei popoli degli stati occidentali ad una attenta riflessione sul mondo islamico e sulla loro silenziosa avanzata in occidente, la cosa più terrificante è che sino a 20 anni fa, dagli Usa sino alla Sicilia, non si parlava di loro né ci preoccupavamo se le province siciliane erano colme di tunisini e marocchini…. si narrava di poveri ragazzi bisognosi di lavorare e disposti a qualunque attività lavorativa pur di mandare un soldo alle loro famiglie nel nord Africa… con il “libro Cuore spiegato al vento come vele”… tutto passava in second’ordine e lo si accettava senza proferire parola alcuna … anche perché altri stati in Europa come la Spagna e la Francia, la Germania e Olanda e il Belgio vivevano la stessa realtà della manodopera straniera, compresa quella italiana, cercando di integrare, senza riuscirvi, nel tessuto sociale tutti quei migranti che con non poche difficoltà riuscivano ad arrivare in Europa. Era lontano anni luce il discorso islam, né lo si paventava né si immaginava che giammai una possibile minaccia potesse provenire da quei lavoratori del mondo islamico religioso accolti, né si ipotizzava che la loro religione potesse infastidirci a tal punto da diventare l’attuale terrore in casa nostra, “ricevuto in dono” grazie ad alcuni esponenti islamici che mettono in pratica i dettami coranici con cieca fedeltà ed obbedienza. Certo c’erano state già le avvisaglie nel 1972 a Monaco con l’assassinio di atleti israeliani che erano lì per le olimpiadi estive, ma tutti noi abbiamo considerato quella strage come il solito effetto ritorsivo dei palestinesi contro gli ebrei oppure un’appendice alla guerra del  Sinai del 1967. Poi, fedeli ai nostri principi democratici e… cristiani, abbiamo permesso a tutti di venire e di insediarsi nel territorio, cosa che invece a noi ci è stata impedita nei paesi islamici, infatti loro tolleravano la presenza dello straniero solo per mero interesse petrolifero e tecnologico da “rubare con i petrodollari”, due pesi e due misure… curiosamente giustificate dai vari governi europei solo per continuare a fare affari “d’oro con l’oro nero”. E così siamo giunti al capolinea di un convoglio che ha trasportato milioni di musulmani che si sono letteralmente riversati nel vecchio continente e negli USA ed ora, visto il crescente numero di residenti alzano i toni e la voce perché vogliono… senza giri di parole… islamizzare l’occidente tutto e non lo mandano a dire ma ce lo dicono ogni santo giorno con gesti di prepotenza, atti terroristici e distinguo continui che farebbero perdere la pazienza anche all’uomo giapponese di Tokyo che va a spasso per la città con la enorme testuggine col cappottino rosa. Pretendono l’applicazione delle leggi coraniche, la sharia, i tribunali islamici, la separazione nelle scuole delle donne dagli uomini, nelle piscine, ed in ogni luogo dove loro sono presenti esigono il rispetto delle loro leggi in… “offesa e violazioni alle leggi” di chi li ha accolti ed ospitati e attenzione… non parliamo di “leggi cristiane” ma leggi democratiche delle repubbliche europee che vertono tutte sulle costituzioni dai sani principi di libertà. La Gran Bretagna, la Svezia, l’Olanda e il Belgio ora… ne sanno qualcosa e stanno pagando un prezzo altissimo… e tra un po’ toccherà anche alla Francia. E in questo drammatico contesto si colloca come motrice di quel convoglio appena menzionato il signor Erdogan, sultano di Istanbul, lui ha deciso di far ritornare i fasti dell’antico impero ottomano e pian piano… ci sta riuscendo, e che sia intenzionato a farlo lo dimostra la sua politica estera di prepotenza nel mediterraneo e in Siria e il fatto che non teme di venir scoperte le sue reali intenzioni devono farci riflettere e preoccuparci seriamente, leggere l’articolo del link postato per un’ulteriore conferma ai miei sospetti e sulle sue “citazioni coraniche allucinanti” che sono un inno all’odio contro gli infedeli. La Turchia con Erdogan rappresenta una seria minaccia per l’occidente e sarebbe bene che l’Europa tutta adottasse seri provvedimenti di sanzioni al paese al fine di far sloggiare quel signore che, come prevedo, porterà solo tanta sofferenza al popolo turco, e la trasformazione della Basilica di Santa Sofia in moschea non è un campanello, ma una sirena di allarme e che purtroppo il nostro papa non ode infatti invece di “incazzarsi alla selvaggia maniera”… tace ed accetta di tutto… Attento papa Bergoglio, perché cosi facendo arriverà il giorno in cui un “papa verrà preso a calci e buttato fuori dalla Basilica di San Pietro” da un… musulmano. Volete continuare ad ignorare il problema islam e sostenere la causa dei radical chic e ben pensanti che un’integrazione multicolore è possibile ? Fate pure… ma io, e prima di me l’Oriana Fallaci, ve lo abbiamo detto e ridetto sino alla noia e ricordate che : “chi è causa dei suoi guai pianga se stesso”. 23122020

  …by… manliominicucci.myblog.it    

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La minaccia islamica all’Occidente cristiano

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23 Dicembre 2020 – 11:52

(Mauro Faverzani) Secondo quanto dichiarato dallo storico palestinese Ghassan Weshah, capo del Dipartimento di Storia e Archeologia dell’Università islamica di Gaza, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva di Hamas al-Aqsa, gli Stati Uniti si troverebbero sull’orlo del collasso e l’islam sarebbe ormai l’unica potenza in grado di governare il mondo, senza che la Cina abbia il sopravvento. Ma non solo. Ha anche vaticinato, sulla scorta di non meglio precisati «studi scientifici», il futuro di Germania e Francia, a suo giudizio destinate entrambe a divenire repubbliche islamiche entro una decina d’anni: qui, presto, ad ogni ora vi sarebbero conversioni ed ogni giorno una chiesa si trasformerebbe in una moschea.

Benché, proposta in questi termini, l’affermazione paia probabilmente confondere i sogni di questo docente con la realtà, v’è anche da osservare come il popolo della mezzaluna ce la stia effettivamente mettendo tutta, perché ciò si realizzi. Approfittando a piene mani della silenziosa ignavia dell’Occidente, che dovrebbe essere cristiano… Ad esempio, lo scorso 24 agosto, per commemorare la battaglia di Manzicerta del 1071, quando le forze del sultano Alp Arslān travolsero l’esercito bizantino dell’imperatore Romano IV Diogene, il ministero delle Comunicazioni turco ha postato online un video dal titolo «La marcia della Mela rossa», per presentare il proprio esercito nazionale quale odierno erede di quello degli imperi ottomano e selgiuchide, entrambi ovviamente musulmani, alternando immagini di forze speciali, carri armati, aerei da combattimento, elicotteri, razzi e navi da guerra con quelle in costumi militari d’epoca tipici delle due compagini medioevali. Persino al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che passa in rassegna una fila di militari, vengono affiancati tre attori, uno travestito da sultano, l’altro nei panni di Osman I, il fondatore dell’impero ottomano, ed infine un bambino-soldato, mentre entrano in preghiera nella basilica di Santa Sofia (guarda caso!), recentemente trasformata in moschea proprio da Erdogan, mostrato qui mentre recita i primi versetti della sura XLVIII al-Fath ovvero «La vittoria eclatante». La stessa, in cui, tra l’altro, si dice di «ipocriti ed ipocrite» e di chi abbia «cattiva opinione di Allah»: «Che la sventura si abbatta su di loro! Allah è adirato contro di loro, li ha maledetti ed ha preparato per loro l’inferno: qual triste avvenire!». Chi «mancherà al giuramento, lo farà solo a suo danno». Ed ancora: «Abbiamo preparato la fiamma per i miscredenti, per coloro che non credono in Allah e nel suo inviato» e via elencando. Non mancano nel video immagini della Kaaba, della moschea al-Aqsa e della Cupola della Roccia di Gerusalemme.

Propaganda? Certo, propaganda! E già nel titolo: la «Mela rossa» fa riferimento, infatti, alla mitologia turca ed è un concetto che si riferisce ora alla dominazione del mondo, ora ad un obiettivo militare progressivo. In questo caso, però – come ha spiegato su Twitter il ministro delle comunicazioni turco, Fahrettin Altun –, identifica «una grande e potente Turchia». Da qui ha inizio un crescendo incontenibile: «Che l’appello “Allah akbar” – ha dichiarato – si elevi sino al nono cielo. Lo scudo è la vita militare del turco, l’onore e la dignità della nostra terra eroica. Che l’appello “Allah akbar” si elevi sino al nono cielo. Allah! Allah! Non torneremo indietro! Colpite affinché il tiranno gema» e così via. Toni sconcertanti, ma utili per render chiaro quale sia l’obiettivo reale della Turchia a chi ancora non lo avesse capito.

Obiettivo, che Erdogan cerca di conseguire in tutti i modi. Come dimostra in Libia, dove, assieme al Qatar, eterodirige a Tripoli il governo Serraj non eletto di Fratelli musulmani nella guerra civile contro le forze di Tobruk, eterodirette da Russia, Francia, Egitto e Emirati Arabi.

Una gigantesca e pericolosa partita a scacchi, insomma, che mostra però come le ambizioni del mondo islamico non siano solo folclore e propaganda, ma intendano seriamente e minacciosamente puntare al cuore di un Occidente indebolito ormai dall’assenza di quegli ideali forti e di quei valori alti, che l’anima cristiana, nei secoli, gli aveva sempre conferito.

IL RITORNO DEL SULTANO !ultima modifica: 2020-12-23T21:02:57+01:00da manlio22ldc
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