Archivio mensile: novembre 2020

MADRE NATURA NON PERDONA !

01122020 bitti alluvione

MADRE NATURA NON PERDONA !

Non rammento neanche più quanti siano i disastri ambientali e terremoti in Italia sin da quando ero ragazzino ad oggi, dal tremendo terremoto dell’Irpinia del  novembre 1980 sino all’ultimo tragico alluvione che ha colpito il piccolo comune di Bitti nella provincia di Nuoro. Tanti morti e feriti e tanta disperazione,  immani distruzioni e devastazioni dei centri abitati che avvengono solo perché noi uomini, presuntuosi e arroganti, crediamo di poter sfidare madre natura e modificare il corso degli eventi atmosferici. Ma non è così purtroppo, la pioggia che scende su di noi reclama il suo percorso e gli ostacoli innaturali posti dalla demenza umana non fanno altro che favorire l’ingolfamento e l’impedimento alla defluizione delle masse d’acqua che si formano proprio grazie alla stupide deviazioni causate dalla costruzione di parapetti ai cigli delle strade montane e alla mancanza di costante pulizia degli alvei dei fiumi . In sintesi i veri problemi son questi e non madre natura, non intendo soffermarmi sull’aumento della temperatura globale ma piuttosto intendo rimarcare che le piogge torrenziali non sono cose di oggi, lo erano anche nel passato e per quel che ricordo sono fenomeni ricorrenti che appartengono sia alla storia antica del nostro paese sia che a quella più recente. Non c’è anno e mesi di ottobre e novembre che in Italia non si registri un alluvione con morti, fateci caso oppure consultate gli apposti testi sugli eventi metereologici… i terremoti lasciamoli perdere perché quelli non sono opere distruttive totalmente addebitabili agli uomini anche se, c’è da dire che noi ci costruiamo le case anche in zone sismiche e non le costruiamo secondo criterio… E’ chiaro che se noi edifichiamo case, villette e opere murarie ai margini dei fiumi o deviamo i corsi naturali dei torrenti per favorire l’urbanizzazione o la costruzione di villaggi turistici è normale che quando ci si trovi ad affrontare il problema della pioggia torrenziale bisogna aspettarsi il disastro ma allora, perché non porre attenzione prima magari abbattendo qualche muretto di recinzione che non doveva essere costruito o se non addirittura le tante costruzioni abusive che resistono alla legge grazie alle varie sanatorie e condoni ? Poi ci piangiamo i morti… ce li piangiamo con quella ipocrisia che è proprio dell’essere umano falso e sinistro… e ce la prendiamo con l’inquinamento… spiace ma son cose diverse, inutile serrare le fila sull’inquinamento atmosferico con divieti e multe mentre poi trascuriamo le necessità della terra e non permettiamo all’acqua di venir giù secondo il divino criterio, quando il ciclo ha  inizio lo si deve completare e quando ci si “pongono ostacoli al suo cammino” allora non meravigliamoci se l’acqua ricolma di fango e detriti arriva sino al secondo piano di un’abitazione. E’ la pessima abitudine di noi italiani che denuncio da 40 anni, quello di continuare a credere che la natura la si possa modificare  gestire a proprio piacimento e oltre i disastri naturali, contribuiamo anche ad avvelenare il sottosuolo dove vivono i nostri figli, e lo facciamo in malo modo seppellendoci rifiuti tossici chimici e contaminati e portatori di …tumori ! Spiace dirlo a tutti… ma non è così… lei si ribella facilmente e quando decide di riprendersi ciò che è suo lo fa senza chiederci il permesso e ci fa tanto male, già, noi… piangiamo i tantissimi morti e questa è solo colpa nostra e di quella politica degli interessi che è onnipresente in tutti i comuni italiani. Curiosamente ora a Bitti arrivano 40 milioni di euro… perdonate, ma mi sembra proprio la solita barzelletta ripetuta negli anni… già, lo è perché se l’almeno venti milioni dei 40 promessi si fossero spesi prima per riordinare e riassestare il territorio oggi ne avremmo risparmiati altri venti e tre vite umane non le avremmo perse e avremmo avuto una alluvione in meno e tante case in piedi e asciutte. Questa di Bitti è la solita tragedia all’italiana… bla bla bla… ma la gente ad ottobre e novembre di ogni anno continua a morire sempre ed ora, purtroppo, anche ai cittadini di Bitti toccherà passare il Natale nei container o nelle tende ! Spero che il governo regionale trovi loro una soluzione valida e alternativa alle tende .  30112020

…by… manliominicucci.myblog.it

 

Alluvione di Bitti, la Procura apre
un’inchiesta per disastro colposo

01122020 bitti alluvione

“Dobbiamo capire le dinamiche di quello che è successo”, ha detto la procuratrice di Nuoro. Solinas: “Allerta tempestiva”

La procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini ha aperto un’inchiesta per disastro colposo per l’alluvione di Bitti costata la vita a tre persone.

Lo ha confermato lei stessa, oggi in visita per un sopralluogo con il sostituto Giorgio Bocciarelli, all’uscita dalla riunione del Centro operativo comunale (Coc), alla quale erano presenti il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi e il sindaco del paese Giuseppe Ciccolini.

“Adesso si tratterà di capire le dinamiche di quello che è successo – ha detto la procuratrice -. Lo capiremo grazie al sopralluogo e all’analisi dei punti che chiariranno i vari passaggi. Per il momento siamo ancora nella fase iniziale”.

SOLINAS: “ALLERTA TEMPESTIVA” – Proprio stamattina il governatore Christian Solinas è intervenuto in Aula ricostruendo le ore precedenti al disastro: “In questa tragedia – ha detto dopo il minuto di silenzio chiesto dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais – il sistema di Protezione civile regionale è riuscito tempestivamente a dare l’allerta con 48 ore di anticipo consentendo ai sindaci di adottare ordinanze per la chiusura di scuole e attività commerciali, per la pulizia di alvei e foci fondamentale per favorire il rapido deflusso delle acque”.

“La Regione – ha aggiunto – ha messo in campo tutte le proprie forze: mezzi di ogni genere, centinaia di uomini della Protezione civile, del Corpo forestale, dell’Agenzia Forestas, riuscendo ad agire per tempo”.

FONDI DALLA REGIONE – Quanto ai fondi, verranno messi a disposizione quaranta milioni di euro per “un ristoro immediato alle famiglie colpite, così da consentire di riutilizzare le abitazioni”.

“Oggi – ha spiegato Solinas – proponiamo un emendamento all’assestamento di bilancio che stanzia 40 milioni di euro per arrivare il più presto possibile a ripristinare la normalità”. “Abbiamo anche chiesto al Governo una corsia preferenziale per questi interventi – ha sottolineato – perché l’intera partita della mitigazione del dissesto idrogeologico soffre un rallentamento burocratico, c’è comunque piena collaborazione Stato-Regione, abbiamo dispiegato tutte le forze possibili in campo per ripristinare subito il sistema viario e i sistemi delle reti di comuni.

Ieri il governatore ha fatto un sopralluogo a Bitti assieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli: “Ho trovato una comunità forte che nonostante la disgrazia vuole mettersi in piedi”. Sono ore di intenso lavoro, ha continuato, e “tutto questo accade mentre è già in atto l’emergenza Covid-19, tanto che nell’evacuazione di alcune località abbiamo dovuto allestire palestre separate per chi si trovava in isolamento domiciliare per la positività al Covid-19”.

CALVISI: “FAREMO LA NOSTRA PARTE” – “La bomba d’acqua caduta su Bitti due giorni fa è molto più importante rispetto a quella caduta durante il Ciclone Cleopatra nel 2013. Adesso si lavora per l’emergenza e per il ripristino della viabilità, poi si deve pensare alla ricostruzione durante la quale il Governo farà la sua parte”.

Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi: “A Bitti c’è un problema idrogeologico e uno idraulico e bisogna fare un intervento strutturale che consenta di prevenire situazioni come quella che stiamo vedendo: ho appreso stamattina che sono scesi a valle 50 volte i detriti franati dalle montagne nel Ciclone Cleopatra. Durante quell’evento – ha concluso il sottosegretario – erano arrivati 20 milioni di euro ma è chiaro che adesso bisogna mettere in campo molte più risorse”.

 

 

E’ SOLO UNA QUESTIONE DI …TESTA !

epa05727348 A handout photo made available by Medecins Sans Frontieres (MSF) shows the aftermath of a bombing allegedly carried out by the Nigerian Army at a government-run camp for internally displaced persons in Rann, Nigeria, 17 January 2017 (issued 18 January 2017). According to medical charity MSF (Doctors Without Borders), at least 52 people were killed and some 200 injured in what is believed to be an accidential aerial bombing by a Nigerian Army fighter jet targeting Boko Haram militants.  EPA/MSF HANDOUT MANDATROY CREDIT: MSF. HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

E’ SOLO UNA QUESTIONE DI…TESTA !

Ieri erano 43, oggi sono saliti a 70 ma da notizie dell’ultima ora apprendiamo che i “morti scannati” sono arrivati al numero pazzesco di 110 . Non sto dando numeri sulle morti di insetti schifosi e pieni di malattie, come le zecche o scarafaggi o blatte… no… no, sono 110 tra uomini e donne che non davano fastidio a nessuno ma sono stati egualmente scannati perché credono in… Gesù Cristo, evidentemente in quella zona di Africa essere cristiani proprio non conviene in quanto le stragi, rapimenti ed altro si susseguono alla velocita della luce. Però vi prego… non  sorprendetevi né stupitevi dell’ennesimo massacro di cristiani con annessa decapitazione, la guerra dei terroristi islamica, dichiarata ufficialmente dal Corano nel 700 dopo Cristo, non è stata mai sospesa ma è sempre in corso solo che a differenza di prima noi occidentali facciamo finta di non averlo capito e anziché andare in guerra  e combatterli giustifichiamo i massacri con slogan sempre inediti intesi a convincerci e ad farci capire che non dobbiamo dare troppa importanza ai … massacri dei cristiani e quindi… loro ovviamente non incalzati da nessuno continuano imperterriti nella loro opera di morte. Ieri in Indonesia, era da un bel po’ di tempo che non si verificavano delle belle “decapitazioni di cristiani”, quattro persone, padre madre figlia e marito di lei, sono stati barbaramente assassinati, decapitati e fatti a pezzi…. un “modus operandi” che ci ricorda questa pratica utilizzata anche da noi in Italia tempo addietro, tralascio i particolari della… valigia !  Terroristi islamici indonesiani o nigeriani o francesi o viennesi non v’è differenza, il comune denominatore in tutti questi massacri è il taglio della testa degli infedeli e quando faccio queste riflessioni obiettivamente, e sinceramente, faccio molta fatica a credere che possa esistere un islam moderato col quale si potrà dialogare nell’immediato. In tutti queste stragi quel che mi terrorizza è vedere un disinteresse generale e mediatico verso la morte dei fedeli cristiani… come se decapitare un cristiano sia meno importante che rendere omaggio ad un personaggio illustre appena deceduto… C’è qualcosa di strano ed incomprensibile nell’atteggiamento dei nostri governanti e cittadini tutti, un qualcosa che non riesco a definire a parole il silenzio assordante che sta contagiando il genere umano occidentale e in particolare i fedeli cristiani e i tanti servitori di Cristo. Non mi riferisco al coronavirus, assolutamente no, quello è un evento drammatico naturale ma che rientra in quella logica della vita e delle malattie contagiose… è così da sempre ma non dipende dal genere umano, salvo che ne n sia creato in laboratorio e poi diffuso per fini sconosciuti come quello attuale. L’ignoto ed oscuro virus del quale sospetto è ancora più devastante del Covid 19, lui è il virus dell’indifferenza alla sofferenza altrui e delle vittime dei terroristi islamici infatti, sono convinto che molti non sono a conoscenza della portata della nuova strage dei terroristi islamici di Boko Haram in Nigeria, anche perché nessun quotidiano cita apertamente il carattere religioso della strage anzi ci girano intorno con slogan e nomignoli vari, tutti sono attenti a non menzionare la religione islamica come se i terroristi agissero per fede… calcistica… è il mondo all’incontrario e sputare in cielo non conviene perché poi… Indifferenza imbarazzante che comunque suscita rabbia in chi vorrebbe vedere la giusta attenzione e condanna contro determinati atti terroristici ed invece si diventa inermi spettatori di massacri continui mentre per certe categorie di esseri umani si è sensibili e solidali sino al bombardamento mediatico… già, i soliti due pesi e due misure. L’ONU, il Papa, l’EU ? Assenti ingiustificati… cosa volete che contino la vita di qualche povero pescatore e la testa di qualche contadino nigeriano !  ! 29112020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Nigeria: massacro Boko Haram, bilancio sale a 70 morti

Lo rende noto il governatore del Borno

epa05727348 A handout photo made available by Medecins Sans Frontieres (MSF) shows the aftermath of a bombing allegedly carried out by the Nigerian Army at a government-run camp for internally displaced persons in Rann, Nigeria, 17 January 2017 (issued 18 January 2017). According to medical charity MSF (Doctors Without Borders), at least 52 people were killed and some 200 injured in what is believed to be an accidential aerial bombing by a Nigerian Army fighter jet targeting Boko Haram militants. EPA/MSF HANDOUT MANDATROY CREDIT: MSF. HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Redazione ANSA

29 novembre 2020

(ANSA-AFP) – MAIDUGURI, NOV 29 – Sale a 70 morti il bilancio delle vittime sgozzate dai jihadisti di Boko Haram in un campo non lontano da Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno, nel nord-est della Nigeria. Lo rende noto il governatore del Borno Babaganan Umara Zulum parlando dal villaggio di Zabarmari, nei pressi del campo attaccato ieri, dove aveva partecipato ai funerali dei 43 contadini ritrovati sul luogo della strage.

 

MA SONO GIA’… ANTIFA !

A person dressed in black throws a projectile in Paris on November 28, 2020 during a protest against the "global security" draft law, which Article 24 would criminalise the publication of images of on-duty police officers with the intent of harming their "physical or psychological integrity". - Dozens of rallies are planned on November 28 against a new French law that would restrict sharing images of police, only days after the country was shaken by footage showing officers beating and racially abusing a black man. (Photo by GEOFFROY VAN DER HASSELT / AFP)

MA SONO GIA’… ANTIFA !

La Francia è in rivolta… i francesi ne hanno “piene le palle”… dei modi violenti della polizia degli ultimi tempi contro i cittadini, bianchi o neri non ha importanza, ma sono stanchi soprattutto nel riscontrare l’indifferenza del ministro degli interni, Christophe Castaner, lui è lì da due anni incollato a quella poltrona ed incapace a gestire e ad assicurare la sicurezza ai cittadini francesi, come anche inerme a risolvere, affrontando con piglio e decisione, il problema violenza delle spettrali “banlieue parigine”… linfa vitale al terrorismo islamico, i parigini oramai ne hanno piene le scatole del loro governo e di Jean Castex e non gradiscono più, in particolar modo quel signore che qualche anno fa, nel 2017, hanno eletto presidente della repubblica a danno di una certa Marine Le Pen, un giovanissimo banchiere prestato dalla finanza europea alla politica francese con l’obiettivo identico a quello dei governanti italiani ovvero, abbattere le ricchezze nazionali e portare il popolo alla miseria e alla fame, ed effettivamente ci sono riusciti… devo ammettere che sono stati proprio bravi. Cosa singolare però… e francamente fa tanto ridere, che la maggioranza dei francesi non l’ha voluta la Le Pen perché “considerata fascista” e quindi hanno preferito “l’antifascista Macron”… però, curiosamente e guarda caso… oggi i parigini si lagnano degli “antifascisti eletti”, scendono in piazza a protestare contro la polizia, il governo tutto e ovviamente contro il presidente Macron definendoli tutti “violenti fascisti”! E cosa davvero patetica è la presenza del movimento “Antifa” che dà del fascista al governo francese e al presidente Macron stesso, e la cosa davvero divertente è che nella loro manifestazione hanno esposto uno striscione in lingua italiana con su scritto: “siamo tutti antifascisti”! Ma mi chiedo, è una manifestazione contro la violenza in genere, iniziativa che mi trova perfettamente in linea se così fosse, oppure è la solita pantomima di carattere politico per dire al popolo italiano e dei miei cari amici francesi che la violenza è solo fascista mentre quella praticata dalla sinistra mondiale è “tutta salute ed amore” ? Rammento che dalle polizie segrete dei vari paesi socialisti abbiamo avuto grandi lezioni sia nel passato che nel presente e ne cito alcuni : la ex Germania est e la sua famosa Stasi, regalava morte e terrore senza preoccuparsi di essere chiamata… fascista, oppure la… AVH ungherese, macellai umani in perenne azione tanto che alla fine dei suoi giorni comunisti il paese magiaro ci ha lasciato in eredità un museo di orrori a Budapest da vedere … con gli adulti ovviamente… e come la si definisce e con cosa la si paragona la violenza distribuita al popolo sovietico dalla famigerata KGb sovietica sino agli anni ’90… appena 30 anni fa… ? E ancora, perché non citare come riferimento alla violenza quella cubana, la D.G. responsabile della morte di decine di migliaia di cittadini non comunisti, o forse sarebbe meglio assimilare la violenza a quella della temutissima polizia segreta cinese, la G.A.B., che ancora oggi miete vittime a raffica e ad Hong Kong ne sanno qualcosa, chiedere per conferma ! La violenza non deve avere una matrice politica anzi non ce l’ha, la violenza è solo la forza dei forti contro i deboli e deve essere intesa e definita come il tentativo di sopraffare o sopprimere un altro essere umano quando questi vuol difendere i propri diritti e… punto. Quindi, chiedo a quei “simpatici e bravi signori del movimento antifa” : ma che diavolo c’entra il fascismo e la politica con quattro deficienti in abito da poliziotto che vanno giro a combinare casini ? Per come la vedo io questo movimento che si mescola alla giusta rabbia e protesta dei parigini è il solito tentativo di pilotare un manifestazione e farle assumere una connotazione politica e darle il solito colore rosso, però questa volta sono cascati male perché al governo già ci sono gli…”antifascisti” o no ? 281112020

…by… manliominicucci.myblog.it

GLI SCONTRI

Francia, manifestazione a Parigi e in altre città: in decine di migliaia contro lo stop ai filmati della polizia in servizio

Disordini alla Marcia per le libertà di Parigi, dove la polizia ha lanciato lacrimogeni all’arrivo del corteo alla Bastiglia

di Stefano Montefiori

A person dressed in black throws a projectile in Paris on November 28, 2020 during a protest against the "global security" draft law, which Article 24 would criminalise the publication of images of on-duty police officers with the intent of harming their "physical or psychological integrity". - Dozens of rallies are planned on November 28 against a new French law that would restrict sharing images of police, only days after the country was shaken by footage showing officers beating and racially abusing a black man. (Photo by GEOFFROY VAN DER HASSELT / AFP)

 

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Decine di migliaia di persone hanno sfilato a Parigi, nonostante il lockdown, per protestare contro le violenze della polizia e chiedere il ritiro della «legge sulla sicurezza globale» che all’articolo 24 vieta di filmare poliziotti e gendarmi in azione e di diffondere poi i video «con intenzioni malevole».

Una folla impressionante che si è radunata sull’onda dell’emozione per il pestaggio di Michel Zecler, produttore musicale aggredito da quattro poliziotti che lo hanno riempito di calci, pugni e manganellate insultandolo al grido di «sporco negro». Nel loro rapporto gli agenti hanno riferito che l’uomo si era ribellato al controllo e li aveva aggrediti cercando di strappare loro le armi di servizio. Le immagini delle videocamere di sorveglianza e del video girato da un vicino, che con la nuova legge sarebbero proibite, hanno dimostrato che i poliziotti mentivano. Gli incidenti Dopo il raduno in place de la République, nera di folla, i manifestanti hanno marciato verso la Bastiglia.

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A qualche centinaio di metri dalla piazza sono scoppiati gli incidenti, con cassonetti della spazzatura incendiati e un furgone rovesciato, mentre i manifestanti erigevano le barricate. Gli agenti hanno sparato le granate lacrimogene mentre un gruppo di giovani vestiti di nero e con le bandiere del movimento “antifa” scandivano lo slogan — in italiano — «Siamo tutti antifascisti».

Dopo lo scandalo provocato dai video sul pestaggio a Michel Zecler, il presidente Macron ha scritto un lungo intervento su Facebook per prendere le distanze dai poliziotti responsabili assicurando che verranno licenziati e per rassicurare i cittadino che i valori della République saranno rispettati, anche e soprattutto dalle forze dell’ordine. Ma la confusione è grande tra le autorità, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin parla di «azioni inaccettabili» a proposito del pestaggio ma è accusato di avere finora protetto i troppi abusi della polizia, rifiutando di ammettere l’esistenza stessa del problema. Il primo ministro Jean Castex ha annunciato che l’articolo 24 verrà riesaminato e riscritto da una commissione indipendente, ma dopo le proteste della sua stessa maggioranza parlamentare ha rinunciato al progetto. La società francese è in francese, anche i campioni del mondo Kylian Mbappé e Antoine Griezmann hanno preso posizione contro le violenze e il razzismo della polizia.

 

IL SALE… ISLAMICO !

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IL SALE… ISLAMICO !

Immaginiamo per un attimo di voler andare nei paesi arabi di fede mussulmana per un viaggio culturale di apprendimento della religione islamica,  e se noi , “cani infedeli”, spiace usare questo aggettivo ma loro ci chiamano così e poiché per la stampa italiana e media tutti e  per tanti radical chic della sinistra non è razzismo né populismo né fascismo ma sono le loro “usanze”…  allora nessuno ci fa caso ed allora io lo scrivo, dicevo,  se noi… desiderassimo recarci  a vedere, per fini culturali e approfondimento sociale, il santuario più sacro dell’islam che si trova nella città di La Mecca, la “famosa città sacra dell’islam  dell’Arabia Saudita, riscontreremmo delle sgradite sorprese degli impedimenti inconciliabili con la ragione umana. Ebbene noi “cani infedeli”, sebbene siamo uno dei popoli i più progrediti e civilizzati nel mondo, e cosa di non poco conto, i più acculturati nelle discipline umanistiche non abbiamo la facoltà di potervi accedere in detta città perché ciò sarebbe ritenuto “blasfemo ed offensivo” verso il profeta Maometto, nato proprio in quella zona, e verso la fede islamica, quindi nei fatti io non ci posso entrare né portare il mio crocefisso o altro oggetto sacro della cristianità al seguito altrimenti i  bravi mussulmani si incazzano di brutto e potrei veder… le mie natiche quando  mi staccherebbero la testa dal corpo e rotolerebbe all’incontrario. Gli islamici tutti, sostengono che essendo i loro paesi di fede islamica i non credenti non devono venirci… non condivido per niente questa singolare teoria perché la fede è una questione personale e se uno non ha credenza in Dio… allora perché deve crederci per forza ? E’ un’ovvia stortura della libertà individuale e la soppressione dei diritti dell’uomo, quindi io non solo non posso entrarci nella sacra  città  corredato dei miei sacri oggetti  ma devo stare pure attento e  accorto sul come parlo o agisco, in definitiva i mussulmani “pretendono da noi rispetto per la loro fede, in casa loro, e fin qui ci siamo ma…  ma all’estero, a casa nostra per essere più chiari,  come si comportano e come la pensano i “dialoganti e bravi  mussulmani” ? Esattamente allo stesso modo… nessuna differenza, un po’ come si trovassero in casa loro…” e il rispetto e la sottomissione loro lo pretendono  ovunque si trovino, casa o  estero non ha importanza, per loro è una questione poco rilevante. Quindi a “casa mia”…  io devo pure rispettarli e sottomettermi alla loro fede e così rinunciare ai miei diritti di uomo libero di pensiero e parola mentre loro hanno tutti i diritti esattamente come a casa loro… e qui il discorso si arena perché non c’è più logica e io li mando al paese del…. Anzi, neanche a parlarne, per conto mio se ne possono tornare da dove sono venuti, l’occidente non è la terra di Maometto ma dei cristiani e qui si ragiona secondo criteri moderni ed avanzati né si tagliano le teste a nessuno, e anche noi cristiani ed occidentali  pretendiamo lo stesso rispetto che loro pretendono nella loro sacra città della la Mecca… quindi niente preghiere in mezzo alle vie pubbliche, niente vestiti integrali come nei loro paesi e niente vergognosi macelli di capretti in pubblico e sangue che scorre a fiumi… e in più, nessuno si permetta di offendere e devastare le nostre chiese e i nostri sacri monumenti riconducibili alla fede cristiana. Non è il primo caso dello scempio islamico sui nostri monumenti che rappresentano la nostra fede religiosa né si può più tollerare che quelli che arrivano da noi in veste di rifugiati  e bisognosi poi ci colpiscano nel profondo dei nostri valori e a tradimento. La colpa è soprattutto dei magistrati e della politica, metterlo subito furori il reo non ha nessun senso perché domani il satanista andrà ancora una volta a decapitare un’altra statua di fede cristiana e questo perché è in atto in tutta l’Europa la missione alla sottomissione alla religione islamica e chi non lo ha capito o non lo vuol capire è proprio ottuso o è… dalla loro parte . Da oggi la Palestina assume un colore diverso dal passato… quello dell’odio verso chi li ha sempre aiutati. E in ultimo mi rivolgo agli islamici che parlano di pace ed amore, e come mai nessun gesto e nessuna manifestazione di solidarietà per noi cristiani per la decapitazione della madre di Gesù Cristo  ? Il silenzio delle comunità islamiche in queste situazioni è sempre…”eloquente” ! 27112020

… by… manliominicucci.myblog.it

Statua della Madonna decapitata a Marghera, fermato un palestinese

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ultima modifica: 27/11/2020 ore 11:35

Statua della Madonna decapitata a Marghera, un altro gesto di un folle o un atto premeditato nel tentativo di azzerare la nostra fede religiosa da parte di estremisti?
Per il gesto è stato fermato un 31enne palestinese.
Il vile gesto è avvenuto per lapidazione, un’altra allegoria molto grave.
Lo straniero ha tirato sassi e si è accanito con una grossa pietra finché non è riuscito nell’impresa di far cadere le mani e la testa della Madonna.
Obiettivo era la statua della vergine di piazzale Giovannacci a Marghera.
L’eroe del gesto è stato presto individuato grazie al controllo del sistema di videosorveglianza.
Si tratta di un palestinese di 31 anni con permesso di soggiorno per motivi umanitari che aveva ottenuto lo status di rifugiato in Belgio.
L’uomo è stato denunciato per offese ad una confessione religiosa e danneggiamento.
Contemporaneamente si è però attivata la Digos: verranno ora esaminate le relazioni del soggetto con il mondo dell’islam radicale.
I precedenti in fatto di scempi a rappresentazioni della nostra fede religiosa sono, purtroppo, sempre più frequenti, e sempre più frequentemente etichettati come perpetrati da persone “con problemi di disagio psichico”.
Come quello avvenuto a Favaro Veneto a gennaio di quest’anno, ad esempio, quando mani ignote hanno distrutto la statuetta della Madonna nel presepe delle chiesa San Leopoldo Mandich che per essere ricomprata ha avuto bisogno di una raccolta di fondi.
Un grosso sasso è stato usato anche da C.A., albanese del 1959 residente a Ceggia, fermato dai carabinieri per aver gravemente danneggiato la statua della Madonna del parroco della parrocchia San Vitale Martire di Ceggia.
Mentre è ancora avvolto dal mistero la sottrazione avvenuta nella Chiesa degli Scalzi, a Venezia, quando stati fatti sparire diversi cuori in argento, ex voto che si trovavano accanto all’altare dove c’è la statua della Madonna Nera.

 

SPY STORY ?

27112020 LIBICO MINISTRO

SPY STORY ?

Dopo la fine della seconda guerra mondiale e la suddivisione in due stati della Germania iniziò una guerra fredda tra i paesi democratici occidentali e l’Unione Sovietica a quali si contrapponeva, durò per oltre 40 anni e questa strana guerra iniziò perché i sovietici volevano imporsi nel mondo come lo stato comunista di riferimento per il nuovo ordine mondiale  fulcro dell’ideologia della dittatura comunista, discorso e idea che non andavano per niente bene sia agli americani quanto agli europei. Prioritario era quindi controllare il nemico e cercare di capire fin dove erano arrivate le sue capacità offensive militari con la costruzione di armamenti innovativi che potevano eventualmente contribuire a determinarla quella superiorità militare tanto temuta da entrambi. Potersi accaparrare progetti e studi di nuove armi rivoluzionarie costituivano un chiodo fisso per i due schieramenti i quali, infiltravano periodicamente le loro spie nei due schieramenti con l’unico obiettivo di scoprire e rubare, attraverso materiale fotografico, idee e progetti in fase di realizzazione, solo che quando andava male e le spie venivano scoperti e arrestati allora il problema si complicava, rischiare di lasciare le spie in mano al nemico era pericoloso anche perché potevano sempre tradire o fare il doppio gioco. Quindi si organizzavano degli scambi fisici delle spie,  ma prima si  cercava di tergiversare con giochi e giochini che potevano durare anni o mesi, strategie finalizzate allo stillicidio e al crollo psicologico della spia e per alzare il prezzo dello scambio,  dopo avvenivano in zona franca veri e propri scambi di prigionieri come in tempo di guerra… io do a te un mio prigioniero e tu dai a me la mia spia… in definitiva uno  “scambio alla pari” che però… rientrava nel novero delle cose. Quindi niente anomalie se lo scambio avviene in contesto paritario ma… se il  vicepresidente del Consiglio presidenziale libico di Tripoli, Ahmed Maitig, dichiara al giornalista del Corriere della Sera, che tra i nostri due Paesi esistono “trattati per lo scambio di prigionieri”… allora io resto basito… questa è un’affermazione di una gravità eccezionale… non ci sono parole per commentare questa dichiarazione,  e chiedo ai libici : c’è in atto una guerra tra l’Italia e la Libia ? Non mi pare ci sia e se non c’è allora perché i nostri pescatori di Mazara del Vallo rapiti a settembre scorso vengono considerati prigionieri di guerra ? E’ inaudito quello appena detto e poi aggiunge e conclude : << credo sia questa la strada, seguiremo le nostre legislazioni in merito. “Spero nel successo il prima possibile ma non so quando di preciso “>>. Quindi per essere chiari, i nostri pescatori da loro sequestrati vengono considerati alla stregua di terroristi e combattenti di una guerra e pertanto… “prigionieri di guerra”… mentre noi di contro, abbiamo circa 500 libici in galera detenuti senza validi motivi, secondo i libici, e giustamente devono essere liberati. Andiamo al punto, in primis vorrei chiedere all’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nonché capo di stato della marina militare Italiana, perché il primo di settembre 2020 fu fermato l’intervento di una delle nostre navi da guerra che era in navigazione e rotta verso quella zona di mare col fine di aiutare i due pescherecci utilizzando armi e forza per liberarli ? Attendiamo risposte in merito alla questione e poi, come si può accettare un ricatto del genere quando si considerano dei lavoratori pescatori al pari di spacciatori e trafficanti di droga e di essere umani come quelli libici detenuti nelle carceri italiane ? E ovvio che stampa e governo e il ministro delle “bibite estere non ci dicano nulla” e ci tengano volutamente nascosto tutto ommettendo di dire pubblicamente che  ad oggi sono passati quasi tre mesi e che la loro liberazione non è imminente specie dopo aver letto le frasi circostanziali del signor Ahmed Maitig, parole che stanno a dirci che la loro liberazione dobbiamo pagarla chissà quanto e non si sa quando avverrà. 18 lavoratori che i sindacati hanno dimenticato… 18 lavoratori che non esistono per i partiti della sinistra, 18 pescatori che per tanti sono solo un… fastidio ! Non ho visto nessuna manifestazione a loro favore da parte dei sindacati, eppure… sono lavoratori anche loro, dei centri sociali o dalle “Sardine”… no, loro vanno bene solo per le elezioni regionali. Per come stanno andando le cose vedo tempi lunghi per quei poveri 18 lavoratori… ma alle famiglie dico : continuate  a protestare… Io nel mio piccolo cercherò e continuerò a sensibilizzare l’opinione pubblica. ”Bell’Italia “ sono proprio disgustato ! 261112020

…by… manliominicucci.myblog.it       

 

 

Per liberare i pescatori italiani la Libia propone uno scambio di prigionieri

 

26 novembre 2020, 8:55 AM·1 minuto per la lettura

27112020 LIBICO MINISTRO

AGI – “Lavoriamo assiduamente per la liberazione dei pescatori italiani. Anche oggi i miei collaboratori ne stavano parlando con gli ufficiali di Bengasi. Credo la direzione sia quella dello scambio con i calciatori libici condannati al carcere in Italia“. E’ la convinzione espressa al Corriere della Sera dal vicepresidente del Consiglio presidenziale libico di Tripoli, Ahmed Maitig.

“Gli italiani – ha detto Maitig – sono attivissimi, lavorano a tempo pieno. Tra i nostri due Paesi esistono trattati per lo scambio di prigionieri. Credo sia questa la strada. Seguiremo le nostre legislazioni in merito. Spero nel successo il prima possibile. Ma non so quando di preciso”.

L’esponente libico ha affermato che il ruolo italiano è sempre stato “centrale”: “Non dimentichiamo l’aiuto nella guerra contro Isis a Sirte nel 2016, il lavoro dell’ospedale militare a Misurata, la cooperazione medica più di recente nella lotta al Covid. L’ambasciata italiana non ha mai chiuso a Tripoli, neppure nei momenti più difficili“.

L’Italia – ha sottolineato – conserva un vantaggio unico nel giocare da mediatore e facilitatore al dialogo multilaterale tra Egitto, Turchia, Grecia e Libia nella spartizione e gestione dei giacimenti energetici nel Mediterraneo. Maitig ha ribadito che “non c’è altra via, se non quella della trattativa pacifica”.

Quanto al futuro, su cui incombono le dimissioni annunciate più volte dal premier Fayez al-Serraj, Maitig si è detto “felice di servire il popolo libico se mi volesse. Se ciò avvenisse, mi impegnerei soprattutto per favorire la ripresa economica, il lavoro della nostra banca centrale per risolvere la crisi della liquidità, la distribuzione equa dei proventi energetici”.

 

“WOMEN LIVES MATTER” !

26112020 FEMMINICIDIO

“WOMEN LIVES MATTER” !

Il 25 Novembre  è quel meraviglioso giorno dedicato alle donne, ricordo che lo scorso anno , proprio in questo particolare ricorrenza un caro amico mi rivolse una domanda alquanto singolare, lui, incuriosito, voleva sapere perché mai ero cosi determinato a difendere le donne e in particolar modo le giovani donne, posto il quesito gli risposi : “amo le donne e le difendo perché sono figlio di … una donna” ! Mi guardò compiaciuto… e chinando il capo mi salutò e andò via con l’espressione incerta marcata sul viso, quella di chi rifletteva sul momento… Inutile che stia a ripetermi per l’ennesima volta, loro sono il fulcro della vita umana e senza di loro la vita stessa non esisterebbe, questo è l’esatto pensiero esternato lo scorso anno a coronamento di un anno di denunce di stupri, massacri a danno del sesso debole,  di crimini perpetrati tra le mura domestiche, di  efferati omicidi nei luoghi pubblici o peggio nelle chiese per mano di folli o terroristi islamici. Già, perché oggi non è solo la giornata riservata e dedicata solo alle donne sposate, ma è anche, e soprattutto, la giornata contro la violenza di tutte le donne del mondo… bambine comprese, e sinceramente duole profondamente ascoltare in Tv che bisogna combattere a tutti i costi la violenza domestica, far pressioni sui mariti o fidanzati  in tutti modi affinché imparino a non essere più violenti e a rispettare la loro partner. Bene, anzi benissimo, però… chiedo, ma per le donne in giovane età che non hanno né mariti né fidanzati ma sono costrette, da evidenti circostanze di carattere religioso o da usanze tribali, ad averlo quel marito violento e stupratore… sì parlo proprio di quella violenza che non viene mai menzionata in questo giorno, per loro che si fa ? Ascolto tutti indistintamente a prodigarsi e a consigliare soluzioni possibili e alternative varie alla violenza, pareri ed opinioni che sono giuste e le condivido ma perché non si adoperano con lo stesso criterio e forza di combattere i violenti per le bambine e le giovani donne di tutto il mondo ?  Noi italiani guardiamo solo nell’orticello di casa nostra  e solo in questo giorno… e magari ci indigniamo se una povera donna , madre di tre figli, viene scannata barbaramente nel suo letto di casa oppure se una donna matura decide di avere una relazione con un giovane uomo e poi ne rimane accoltellata e buttata tra gli scogli del mare come un sacchetto di plastica, sono fatti che devono indurci a comprendere sino in fondo quanto sia labile la mente umana nel rapporto con le donne e quanto sono fragili gli uomini quando perdono la sicurezza della proprietà del “corpo di una donna “… eterno oggetto del desiderio maschile. Oggi la giornata è iniziata proprio male ed è continuata male, perché mi sarebbe tanto piaciuto che nel giorno della donna tutti i media si fossero ricordati che anche le donne che hanno diritto alla vita  e il titolo di questo articolo è eloquente e la dice lunga, sì…”women lives matter” interamente dedicato alle donne e portato in omaggio a tutte le vittime della follia omicida di genere, nella speranza che tutti riflettano, anche perché, forse… in questo momento mentre scrivo, ci potrebbero essere altre identiche situazioni di donne al limite della vita com’è accaduto oggi a Catanzaro e Padova. Le bambine sono anche donne, le ragazze sono donne, le spose e le fidanzate sono donne come lo sono le mamme e le nonne, ed allora cari maschietti tutti, per piacere… non ammazzate le vostre mogli, fidanzate, madri o nonne per una dose di coca o per stupida gelosia… perché qualunque donna è patrimonio dell’umanità e voi… non avete nessun diritto ad intaccarlo né di privare della vita un corpo femminile. Questo messaggio è destinato non solo agli uomini folli che uccidono le proprie donne ma è indirizzato in particolar modo a quegli uomini che non sono per niente folli, anzi… sono perfettamente sani ma che  osservano certi dettami e usanze rivoltanti. Concludo con l’auspicio che il prossimo 25 novembre 2021 la mia potrà essere una narrazione diversa da questa di oggi… lo spero, ma non credo che cambierà qualcosa.  25112020

…by… manliominicucci.myblog.it

 

 

CRONACA

25/11/2020 08:58 CET | Aggiornato 8 ore fa

Catanzaro e Padova, altri due femminicidi nel giorno contro la violenza sulle donne

Un marito ha ucciso la moglie con una coltellata a Cadoneghe. Il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato occultato tra gli scogli a Stalettì

  • 26112020 FEMMINICIDIO

ARTEM_FURMAN VIA GETTY IMAGES

Un uomo di 40 anni ha ucciso la moglie con una coltellata al petto, ferendola da parte a parte. L’omicidio è avvenuto a Cadoneghe, in provincia di Padova, proprio nel giorno contro la violenza sulle donne.L’omicida si chiama Jennati Abdefettah, ha 40 anni, è marocchino e fa il magazziniere. I tre figli che abitavano con la coppia sono stati affidati a un’amica della madre che abitava vicino a loro. A chiamare i carabinieri è stato proprio l’omicida nella notte.
La donna è stata trovata distesa nel suo letto. In passato sembra che lei avesse denunciato il suo comportamento violento, ma poi aveva ritrattato. Sul posto i carabinieri del nucleo investigativo, il pm di turno Marco Brusegan, il medico legale Antonello Cirnelli. In Calabria si indaga in queste ore su un altro femminicidio. Una donna di 51 anni è stata uccisa con numerose coltellate a Stalettì, sulla costa ionica catanzarese. Un uomo è stato sottoposto a fermo del pm perché ritenuto l’autore dell’omicidio. Si tratta di un 36enne di Badolato che, secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato aveva una relazione extraconiugale con la donna. Il movente del delitto, secondo i primi accertamenti, è di natura passionale. Il corpo è stato trovato nella tarda serata di ieri dai carabinieri della Compagnia di Soverato occultato tra gli scogli. Da un primo esame esterno è emerso che è stato raggiunto da numerosi fendenti, utilizzando verosimilmente un coltello dalla lama lunga. La donna, secondo la testimonianza dei familiari, era irreperibile dalle precedenti 24 ore.

 

 

IL PAESE DI … PULCINELLA

25112020 Joshua Wong

IL PAESE DI … PULCINELLA

Che strano paese è diventato il nostro, amante degli stranieri e smemorato con i connazionali, premuroso ed accorto con i figli stranieri della sinistra ideologica e incurante dei figli stranieri non comunisti e in più menefreghista in tutti i sensi con i figli degli italiani, ma andiamo per ordine e comprendiamo cosa realmente accade quando si tratta di lottare per la libertà e democrazia ” di comodo” e si calpestano i veri diritti… Allora, se sei un uomo che orbita nell’oscuro mondo della sinistra e vieni incarcerato nel paese d’origine, come per esempio l’egiziano Patrick George Zaki, arrestato e incarcerato all’arrivo in Egitto per motivi legati a proteste sgradite al regime egiziano allora il discorso si fa serio in Italia,  la comunità italiana è solidale e compatta e in tal senso subito si promuove persino una campagna di liberazione del soggetto a livello mondiale… una roba eccezionale, da urlo ! Tutti gli italiani diventano attivisti e tutti si mobilitano per ottenere la  liberazione del povero Zaki ingiustamente detenuto in Egitto, una prigionia non motivata e se vogliamo anche farlocca, infatti  non la condivido perché ritengo un sacrosanto diritto democratico protestare contro chi vuol “ammazzare e reprimere la libertà” con la forza del potere. Quindi dall’ateneo bolognese, passando per Milano e Roma con il supporto straordinario dei media e dei politici della sinistra tutta… si sono levati cori assordanti finalizzati a far pressioni sul governo egiziano affinché Patrick George Zaki venisse rilasciato il prima possibile o gli venisse concesso almeno di scontare la …”detenzione preventiva presso il suo domicilio”. Richiesta di nobile solidarietà umana e democratica e di straordinaria umanità… ma tutto questo solo perché Zaki è un “figlio della sinistra politica italiana”… perché se si fosse trattato di un soggetto politico diverso statene certi che non ci sarebbe stata nessuna mobilitazione e nessuna risonanza mediatica fragorosa e  la prova del nove ve lo do in appresso. Lui è  Joshua Wong, leader della protesta di Hong Kong contro il regime cinese, ricordo agli smemorati che la Cina adotta il sistema ideologico comunista e al potere c’è un presidente non eletto democraticamente ma che viene nominato da …un’assemblea del popolo di …comunisti iscritti al partito.. le deduzioni le lascio a voi. Penso sia tutto chiaro ed è scontato che il regime comunista cinese del presidente Xi-Jinping non sia meno opprimente di quello del presidente egiziano attualmente in carica Abedel Fattah al-Sisi  . Lui è in carcere come Zaki, in attesa della sentenza, come Zaki, e  tra qualche giorno affronterà insieme ad altri tanti “antirivoluzionari” un processo politico contro la libertà di espressione e del libero pensiero e contro la democrazia… sentenza già scritta secondo me ! Ci trovate qualcosa di diverso tra i due soggetti ? Apparentemente sono simili le storie ma nei fatti sono completamente all’opposto… voi, avete mai visto o sentito una “schifosissima mobilitazione” per Joshua ? I media, i politici della sinistra, i vari atenei si sono mai indignati per la carcerazione di Joshua o si sono inchinati in segno di solidarietà ?  No… eppure lui sta in galera esattamente come…  Zaki o è diversa la detenzione in Cina, più soft e simile ad un villaggio estivo di vacanza ?  Tutto questo perché Joshua combatte il comunismo e lotta per la libertà e la democrazia e in Italia chi combatte contro la sinistra non ha nessuna attenzione e nessun diritto anzi… è meglio che stia in galera e non rompa !. Concludo chiedendovi, ma voi avete visto le stesse mobilitazioni e manifestazioni, come quelle  dedicate a Zaki, per fa pressioni sul governo libico affinché  i 18 pescatori di Mazara del Vallo  vengano rilasciati il prima possibile o gli venisse concesso almeno di scontare la …”detenzione preventiva presso il loro domicilio ? Questo è il nostro paese, se voi lo ritenete serio non siete in linea col mio pensiero se invece pensate che sia più vicino a Pulcinella allora siete con me.  241112020

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25112020 Joshua Wong

IL CAIRO

Egitto, l’Italia chiede il rilascio di Zaky e dei rappresentati della ong

24 Novembre 2020

25112020 PATRICK ZACKY

Il ricercatore egiziano Patrick George Zaky

L’Italia continua a seguire con la massima attenzione la vicenda legata agli arresti dei tre rappresentanti di Eipr, la ong per la quale lavorava Patrick Zaky. Domenica – si apprende da fonti della Farnesina – l’ambasciatore Cantini ha avuto un colloquio con l’Assistant Foreign Minister egiziano per i Diritti Umani, ambasciator Gamaleddin.

In tale occasione, il rappresentante diplomatico italiano ha manifestato la forte preoccupazione per l’inasprimento della repressione nei confronti della società civile e per la situazione dei diritti umani in Egitto, ribadendo al contempo la richiesta di un pronto rilascio dei tre attivisti e di Patrick Zaky.

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Il colloquio dell’ambasciatore Cantini si è tenuto a seguito della richiesta di incontro espressa anche da altri Paesi europei al ministero degli Esteri egiziano già nelle fasi immediatamente successive agli arresti degli attivisti di Eipr. Tale iniziativa fa seguito ad una serie di démarches ufficiali già svolte, tra cui il passo nei confronti dell’ambasciatore egiziano a Roma e l’invio, assieme ad altri partner internazionali, di una lettera al ministro degli Esteri Sameh Shoukry.

Infine, si apprende dalle stesse fonti, in occasione dell’interrogatorio del direttore esecutivo di Eipr, Abdel Razek, un gruppo di rappresentanti diplomatici si è recato nei pressi della Procura per la Sicurezza dello Stato egiziana al Cairo per incontrare i familiari dei detenuti, gli attivisti e i loro avvocati, portare loro la vicinanza e la concreta solidarietà delle istituzioni e segnalare la costante attenzione al caso. Erano presenti, oltre all’Italia, anche funzionari di Canada, Finlandia, Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Spagna, Germania, Francia e Svizzera.

 

GEORGE SOROS… MA LUI CHI E’ ?

24112020 george soros

GEORGE SOROS… MA LUI CHI E’ ?

“A rieccolo”… il magnate simbolo degli scandali politici mondiali, lui è la piovra dai mille tentacoli che manovra i vari governi del mondo e lo fa a suo piacimento, lui… muove le navi ONG nel Mediterraneo, lui decide come deve essere gestita l’immigrazione e quali sono le regole da stabilire…  lucra su tutto e decide, sempre lui,  quale sarà il nuovo ordine mondiale, in passato, nientepopodimeno che  l’ex presidente americano Obama, avrebbe personalmente ordinato all’FBI di indagare su una certa persona proprio su indicazione di George Soros. Lui è potente, studia crimini e distrugge nell’ombra e nel silenzio mediatico… esattamente come il malefico Satana .E’ sconvolgente quanto terrificante constatare che nel 2020 si debba sentir parlare ancora di lui… ma in questa occasione ne parlo molto volentieri perché a quanto pare il “bravo magnate parente stretto di Satana” è finito agli arresti per le “solite accuse di brogli elettorali”, quindi Trump avrebbe perfettamente ragione quando dice di aver vinto le elezioni americane, se le cose stanno proprio così,  perché nei fatti se ci sono stati dei brogli il risultato ovviamente si capovolgerà suo favore e Joe Biden resta al palo, e non è detto che lui possa anche passare un brutto quarto d’ora. Lui o figlio di Satana, come preferite, è l’uomo che gettò sul lastrico la Banca d’Inghilterra, era il 16 settembre 1992, guadagnando in solo giorno un miliardo di dollari, giorno infausto non solo per gli inglesi ma soprattutto per noi italiani… e già… perché nello stesso giorno, la stesa operazione fu condotta in Italia che “vendendo lire allo scoperto” contribuì a causare una perdita valutaria di ben 48 miliardi di dollari e le conseguenze di ciò per noi furono devastanti tanto che la nostra cara ed amata lira perse di valore del 30% e  la drammatica uscita dal sistema monetario europeo,” brutta botta” e per rientrarvi, l’anno successivo, il governo Ciampi fu costretto a varare una delle più gravose manovre finanziarie della storia, una manovra lacrime e sangue di ben 93 miliardi di lire e tra le tante misure adottate, fece per la prima volta la comparsa dell’imposta sulla casa, la famosa ICI meglio nota oggi come IMU. Quindi cari proprietari di appartamenti, ville e locali commerciali e industriali ora sapete bene che ringraziare quando versate all’erario  la “gabella immobiliare”. E non finisce qui per l’amico satanico  della Bonini Emma ( per gli amici pompa di bicicletta)… già, lei è una sua carissima amica e la finanzia economicamente nella politica nazionale ed europea, specie in quella immigratoria… già, i migranti li vuole lui e paga profumatamente le ONG per questo ma nessuno ha il coraggio mediatico di affrontare l’argomento, la pena è l’esclusione dal mondo televisivo e letterario e la disoccupazione a vita. E c’è tanta gente della sinistra che ancora oggi, evidentemente beccano soldi, che in Tv lo difendono a spada tratta, specie quelli di LeU, ma intanto gli italiani rispetto all1992 sono più poveri ed affamati e molto più incazzati… ed hanno meno prospettive di una vita serena e tanti vanno via a tentar fortuna in altri paesi esteri. “Ringraziatelo per tutto quello che ha dato all’Italia” e che Dio lo chiami a sé il più presto possibile, perché lui non è una persona normale ma è il male fatto uomo. 23112020

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23/11/2020

George Soros ARRESTATO per interferenza elettorale, in custodia federale

24112020 george soros

Articolo originale (lingua inglese)conservativebeaver

conservativebeaver_skphjv  23 novembre 2020

24112020 documento inglese

 

PHILADELPHIA – George Soros è stato arrestato e attualmente è in custodia federale a Philadelphia. Secondo un atto d’accusa recentemente aperto nel distretto occidentale della Pennsylvania, Soros ha commesso una serie di gravi crimini prima delle elezioni statunitensi.

L’accusa si concentra solo sull’attività criminale a cui Soros ha partecipato prima delle elezioni, come frode telematica, furto di identità e danni ai computer.

L’FBI ha dichiarato che l’accusa sarà probabilmente aggiornata per riflettere le accuse di interferenza elettorale in relazione al voto del dominion, una volta che l’intera scala delle operazioni di Soros sarà nota. Soros è attualmente interrogato dall’FBI.

È anche degno di nota il fatto che il giudice abbia vietato la pubblicazione all’arresto di Soros, tuttavia, quelle leggi non si applicano ai media canadesi, come il conservatore Beaver.

Rebel News – un rinomato media alternativo – aveva già riferito in precedenza sul collegamento tra George Soros, la Tides Foundation e Dominion Voting.

Secondo il giornalista Keean Bexte ,

Dominion Voting è stato criticato dopo che le loro macchine per la tabulazione dei voti hanno creato uno swing di 6.000 voti in una singola contea dello stato del Michigan. Le stesse macchine e software sono stati utilizzati in  ogni singola contea della Georgia  e in molti altri stati altalenanti che hanno appena inviato i loro voti elettorali a Joe Biden (per ora).

Bexte ha fornito prove che suggeriscono che George Soros potrebbe aver avuto un ruolo più importante nelle elezioni di quanto si pensasse in precedenza.

Dominion, il server che ha spostato i voti da Trump a Biden, condivide gli uffici con delle Ong finanziate da Soros. Ora stanno rimuovendo ogni traccia della loro presenza da quella sede. Se le elezioni sono state “regolari”, perché Dominion si nasconde? Il deep state sa che Trump ha le prove della loro frode. Trump sta per dare il colpo di grazia al deep state (Fonte del commento “Il Milione).

L’FBI ha confermato di essere a conoscenza delle operazioni di Soros in Canada e di aver eseguito un mandato di perquisizione sulla casa e gli uffici di Soros a Toronto.  Alcuni hanno ipotizzato che Soros possa aver truccato le recenti elezioni canadesi a favore di Trudeau.

 

 

 

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GAY –LESBICHE-TRANS QUAL E’ LA PROVA ?

23112020 GAY DI SINISTRA

GAY –LESBICHE-TRANS  QUAL E’  LA PROVA ?

C’è chi come papa Bergoglio che si preoccupa, in tempo di Covid 19 e con le chiese vuote, di modificare la millenaria preghiera del “Padre Nostro” e lo farà da lunedì prossimo, quale sia la necessità in questo momento di vita drammatica della cristianità è davvero qualcosa d’incomprensibile, anziché domandarsi del perché i fedeli cristiani stanno abbondando le chiese e allontanandosi dalla cristianità in numero sempre più considerevole lui pensa alle innovazioni… è tutto da interpretare questo signore. Poi oltre il papa, dal singolare comportamento, ci sono delle persone, politici che contano in materia legislativa, che per folle sottomissione alla propria ideologia intendono modificare e distruggere le fondamenta di uno stato libero e democratico e cristiano… e lo fanno in tempo di lockdown e di crisi esistenziale del popolo italiano, furbamente per impedirne di fatto che i media pongano i riflettori sulla questione ed evitare le logiche proteste vibranti contro certe decisioni assurde e prive di raziocinio. Concedere l’ingresso gratuito, perché così diventerà, a chiunque decida di dichiararsi ai confini terrestri del nostro paese gay, lesbiche e trans, significa regalargli un biglietto di libero e gratuito ingresso, con permanenza a vita nel nostro paese, a gente che in realtà non lo è ma saranno solo opportunisti vestiti da bugiardi e falsità d’ogni genere.  Già questo è inaccettabile, perché da domani ci troveremo riversati sulle nostre coste milioni di falsi gay, lesbiche e trans provenienti da ogni angolo del mondo senza avere la minima idea di dove allocarli e come accoglierli in un contesto sociale che già è al limite di una… guerra civile. Pazzi scatenati da rinchiudere in manicomio che si permettono di legiferare senza senno… scelte assurde che privilegeranno tutti i delinquenti e terroristi e spacciatori del mondo… e chi desidera venire da noi ci verrà gratuitamente e in numero infinito, perché nel mondo ci sono centinaia di milioni di individui pronti a partire  per venire in Europa e statene certi che se anche tanti non rimarranno nel nostro paese diventeremo come una enorme crocevia stradale che smisterà i migranti gay in ogni anglo d’Europa, una volta arrivati nei paesi europei accadrà che quasi tutti verranno respinti al mittente, e quindi, cioè noi italiani non i parlamentari della sinistra e i radical chic, ce li dobbiamo sopportare e mantenere e  vederli crescere. Però in tutta questa caotica voglia di gay a tutti i costi, mi chiedo : come faranno gli addetti all’immigrazione a verificare il loro vero stato di omosessualità ? Forse misureranno la circonferenza dell’ano oppure pretenderanno di vederlo all’opera mentre esegue un fellatio ? E’ curiosa la questione però… va capito bene come fare ad individuarli ed essere certi del loro stato sessuale ! Per i trans esigeranno di vederli nudi con gli attributi maschili e le tette al vento ? E per le lesbiche come fare ? E già… la cosa è più complicata per le gentili donne e forse… come prova pratica vorranno vedere un reciproco cunnilinguo in tempo reale o forse le prove saranno valide in dei video preregistrati nei quali si riscontra realmente lo stato sessuale di queste persone ? Quindi noi stiamo per immettere nel circuito di una società, con radici cristiani, una indefinita cifra di persone che della famiglia tradizionale non se ne fregano un tubo. Questo è il futuro del nostro paese ? E io che sono normale devo continuare a sentirmi normale o devo vergognarmi di esserlo ? La cosa più ridicola in tutto questo è che una delle due signore promotrici, Laura Boldrini, l’altra è Barbara Pollastrini, deputata del  Pd, che ha presentato l’emendamento, poi approvato, è la stessa persona che promuove l’ingresso della religione islamica in Italia e il paradosso consiste nel fatto che per gli islamici quelle persone devono essere “abbattute perché blasfeme”.  Lo scrivo per far comprendere in quale situazione ci troviamo con questi assurdi individui. Non lo so come andrà a finire, ma credo che per l’Italia ci sarà… un futuro molto oscuro.  22112020

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La sinistra cancella i rimpatri. Chi dice di essere gay resta

23112020 GAY DI SINISTRA

Sì all’emendamento che lascia in Italia chi può essere perseguitato. Insorge la Meloni: “Cancellati i confini”

Chiara Giannini – Sab, 21/11/2020 –

L’ideologia della sinistra riempirà l’Italia di migranti che chiederanno di rimanere per motivi di orientamento sessuale.

La nuova follia della maggioranza è passata ieri per la Commissione Affari Costituzionali, dove le deputate Pd Laura Boldrini e Barbara Pollastrini hanno presentato un emendamento, poi approvato, all’articolo 19, comma 1 del testo unico sull’immigrazione in cui al divieto di espulsione o respingimento di uno straniero «verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi» anche di sesso, hanno chiesto di aggiungere «orientamento sessuale, identità di genere».

Per loro un atto dovuto «perché gli omosessuali, le lesbiche e i transessuali sono persone che se rimandate indietro rischiano di finire in carcere o di essere condannate alla pena di morte». Il deputato leghista Gianni Tonelli è sceso sul piede di guerra: «Si tratta di una norma pleonastica e ridondante. Mi chiedo come una commissione di valutazione potrà verificare, visto che hanno specificato anche questo, se una persona ha o meno certi orientamenti sessuali. La sottoporranno a prova pratica? La verità è che questo significa voler mettere un bollino ideologico su tutto il provvedimento». E prosegue: «Questa mossa ha il pregio di mettere in luce la malefatta: porti aperti e chiunque potrà rimanere in Italia per qualsiasi motivo». Anche la leader di FdI, Giorgia Meloni, chiarisce: «Perché la sinistra, invece di continuare a nascondersi, non dichiara apertamente il suo obiettivo presentando un emendamento più chiaro: I confini italiani sono aboliti?». E il capogruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida: «La sinistra favorisce l’invasione di clandestini».

 

“OMINICCHIO”… SCAGLI LA PRIMA PIETRA !

22112020 morra

“OMINICCHIO”… SCAGLI LA PRIMA PIETRA !

“Quando infuria la battaglia il più dritto se la squaglia”… antico proverbio popolare che in modo molto eloquente stava ad indicare la furbizia dei vigliacchi e dei codardi incapaci di affrontare il nemico. Quanto di questo proverbio purtroppo lo ravviso nel comportamento di un signore… forse signore è una parola grossa, forse… sarebbe più opportuno additarlo come un “ominicchio”, nomignolo adeguato trattandosi di personaggio politico in teoria anti mafioso , ho utilizzato il termine tanto caro ai mafiosi perché lui è il… Presidente della Commissione Antimafia, mica il qualunque della situazione, lui dovrebbe essere il prode coraggioso che in ogni momento dovrebbe combattere il nemico comune e assicurare trasparenza e sicurezza al popolo italiano e invece, utilizza tutto il suo potere istituzionale per far becera politica e lo fa offendendo ed infangando la memoria di una degna persona, onesta ed integerrima, parlo della defunta presidente Jole Santelli, e di concerto offendere l’intero popolo della Calabria. Che la Santelli fosse seriamente ammalata era già noto a tutti ma ciò non vuol dire che una persona deve morire prima ancora… di morire… e se la coalizione di centro destra l’ha candidata alla presidenza della regione Calabria avrà avuto le sue buone ragioni, anche perché quella regione, negli ultimi vent’anni, ha visto succedersi amministrazioni di sinistra e di centro destra quindi la scelta della Santelli evidentemente non sarà stata casuale ma fortemente politica. E’ proprio una volgarità inaccettabile e furi luogo che il presidente della commissione antimafia abbia esternato in modo irriguardoso nei confronti di una… recente defunta, già, perché il punto di domanda è proprio questo : ma qual era la necessità di offendere una deceduta da poco più di un mese ? E la ciliegina sulla torta di colore marrone l’abbiamo avuta nella vicenda Domenico Tallini, l’ex presidente del consiglio regionale calabrese, arrestato per l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ha avuto parole di condanna e disprezzo verso coloro i quali  lo hanno votato dichiarando quanto segue :  “Domenico Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita”. Quindi in base alle sue affermazioni il popolo calabrese si è meritato un colluso con la mafia, al momento questa è l’accusa, e allora chiedo proprio al “meraviglioso e lungimirante presidente”, e visto che il Tallini, forse… è colluso con la mafia, perché non è intervenuto precedentemente a proibirne la sua candidatura alla regione come ebbe a fare la precedente presidente della commissione Rosy Bindi in analoga situazione quando stilò una “lista di incandidabili meglio noti come impresentabili” ? Come vede lei non è proprio colui che può permettersi di scagliare la pietra sulla Calabria perché di colpe ne ha tante ed ora anche gravi e le ricordo che la precedente amministrazione era di sinistra, parte politica con la quale condividete il governo. Quindi, se uno più uno mi da due allora cosa dobbiamo dire noi che non abbiamo votato il M5S ? Rammento a tutti che alle politiche del 2018 il M5S del presidente Morra prese dagli italiani, che credevano in loro nella lotta al PD , quelli di Bibbiano per intenderci, la bellezza di quasi 11 milioni di voti, milioni di persone tradite perché ora ci governate e ci dividete le merende con quelli di Bibbiano o ve lo siete dimenticati ? Allora, se ragiono in analogo modo, devo affermare che i voti dati a voi  “sono la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita” ? L’equazione si pone con questo dato di riferimento e allora … vada via e si dimetta… anche perché i casini stanno aumentando e persino la figlia del generale Alberto dalla Chiesa, lo ha fatto oggi, ha esternato contro la grillina Carla Ruocco, “eroicamente scesa in campo in difesa dell’amico Morra”, ma è stata subito stoppata  con un’affermazione sconcertante, lo è perché detta proprio dalla figlia di un vero combattente alla mafia emorto ammazzato : “offese gravi provate a tacere una volta tanto”. Non c’è altro da aggiungere, però se questi sono i nostri governanti… c’è poco da sperare. 211112020

…by… manliominicucci.myblog.it     

 

 

Nicola Morra: “Se dai fastidio alla mafia vieni infangato”. Le opposizioni: “Si dimetta”

21 nov 2020 – 15:01

22112020 morra

sDopo la polemica per le parole sui calabresi e su Jole Santelli, il presidente della Commissione Antimafia torna a far discutere per alcune frasi dette durante la trasmissione televisiva Omnibus su La7: “Quel che è accaduto ieri è un episodio all’interno di una strategia”. La Lega e Fratelli d’Italia per protesta si ritirano dalla Commissione: “Non parteciperemo ai prossimi lavori e ai suoi comitati”

Prosegue la polemica per le parole del presidente della commissione Antimafia Nicola Morra su Jole Santelli e i cittadini calabresi. Intervenuto a Omnibus su La7, dopo aver detto che non intende dimettersi dal suo ruolo nella Commissione Antimafia, ha aggiunto: “Quando dai fastidio alla mafia vieni infangato”, lasciando intendere che ai suoi danni è in atto una strategia per delegittimarlo. Lega e Fratelli d’Italia annunciano lo sciopero in Commissione. E c’è chi chiede le dimissioni. “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. #MorraDimettiti”, ha scritto tra gli altri Mara Carfagna su Twitter.

Morra: “Una strategia contro di me

“Dimettermi da presidente della Commissione Antimafia? Piacerebbe a tanti ma io credo che anche quello che è accaduto ieri sia un episodio all’interno di una strategia, perché quando dai fastidio a Cosa Nostra, la mafia e la ‘ndrangheta, come ci hanno insegnato, allora bisogna sporcare, infangare e delegittimare”, ha detto Morra.

Lega: “Non parteciperemo ai prossimi lavori in Commissione”

Intanto, in una lettera inviata a Morra e ai presidenti di Camera e Senato, la Lega fa sapere che “non parteciperà ai prossimi lavori in Commissione Antimafia e ai suoi comitati”. La protesta è stata annunciata dai parlamentari leghisti componenti della Commissione: Gianluca Cantalamessa, Pasquale Pepe, Lina Lunesu, Enrico Montani, Francesco Urraro, Erik Pretto, Luca Paolini, Andrea Dara e Gianni Tonelli.

Anche Fratelli d’Italia annuncia il ritiro dalla Commissione

Poco dopo si unisce alla protesta anche il partito di Giorgia Meloni. “Fratelli d’Italia ha deciso che non parteciperà più ad alcuna riunione della Commissione parlamentare antimafia per protestare contro le mancate dimissioni del presidente Morra. Per questa ragione torniamo a chiedere le immediate dimissioni di Morra e, fino a quando non ci saranno, FdI rimarrà fuori dalla Commissione”, fanno sapere i componenti per FdI della commissione parlamentare Antimafia, il capogruppo in commissione Senatore Antonio Iannone, il segretario dell’ufficio di Presidenza della commissione, Wanda Ferro, e il capogruppo al Senato Senatore Luca Ciriani.

Tajani: “Continua a offendere la memoria di Jole Santelli”

Morra: “Malattia Santelli era nota, Calabria ha i politici che merita”

 

All’attacco anche Forza Italia. “Il presidente dell’Antimafia non può occupare l’incarico – ha detto il vicepresidente Antonio Tajani su Twitter -. Continua a offendere la memoria di Jole Santelli e quella di tutti i malati che non dovrebbero svolgere ruoli elettivi. Ogni essere umano è indispensabile alla società!”. Poi ancora Mara Carfagna: “Basta Nicola Morra, ad un certo punto bisognerebbe avere il buon gusto di tacere ed andare a casa”.

Gasparri: “Morra deve andare via”

“Vedo che Morra è ancora presidente della Commissione Antimafia .Non può più svolgere quella funzione. Non ne ha la dignità, travolto dalle sue deliranti affermazioni. Peraltro non le prime sconcertanti – ha attaccato il senatore Maurizio Gasparri -. Lo hanno sconfessato tutti. Morra deve andare via. Ha offeso Jole Santelli, la Calabria, i malati, tutti gli italiani”.

Il caso da cui è scoppiata la polemica

Arrestato Tallini, presidente Consiglio regionale della Calabria

Morra si è espresso molto duramente dopo l’arresto di Domenico Tallini per l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, attaccando il politico ma anche chi lo aveva votato: “Domenico Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita”. E poi ha tirato in ballo Jole Santelli: “Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Jole Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perchè sei grande e grosso”.