Archivio mensile: maggio 2019

UN VOTO PER VINCERE….LA DEMOCRAZIA…..!

UN VOTO PER VINCERE….LA DEMOCRAZIA…..!

Come siamo felici di apprendere che il partito di indirizzo islamico sia riuscito….ad ottenere il 35,71 % dei consensi elettorali in un quartiere di Duisburg abitato prevalentemente da immigrati di fede islamica. Certo, che è ….”meraviglioso” constatare la “perfetta e riuscita  integrazione” e la sublime  vittoria della …”democrazia occidentale” attraverso proprio il voto democratico, che c’è di più bello veder trionfare i principi basilari della libertà e democrazia di stampo occidentale ? Niente è più bello di questo, però….purtroppo c’è un però… sì, un però curioso e strano che mi convince molto poco e mi lascia assai dubbioso sulla vittoria della democrazia tedesca…so per certo che gli islamici non apprezzano per niente le democrazie occidentali e i nostri abituali modi di vivere, né osservano con rispetto e dovuto timore le nostre leggi democratiche che sono le radici di tutte le costituzioni occidentali.. Se tanti vedono nel voto una forma di democrazia io sto con i tanti, tutti possono tranquillamente vederla come credono ma per gli islamici la realtà è molto diversa, infatti a loro, per il momento sta bene, ma per il futuro, la loro vera intenzione è un’altra, ed è sempre quella, cercare in tutti i modi di arrivare all’obiettivo prefissato e cioè, costruire una società esclusivamente musulmana dove regni sovrana la legge islamica e dove la democrazia venga archiviata senza se e senza ma… Fulgido esempio di amara verità la si trova nei paesi islamici dove non sarebbe neanche ipotizzabile un partito cristiano perché nei fatti, va in netto contrasto con le leggi coraniche. Curiosamente noi…. però…, in occidente li tolleriamo, e permettiamo loro la presenza politica e religiosa nel nostro sistema politico, accettiamo che un islam vada in contrapposizione alle nostre costituzioni e chiamiamo nazionalisti, populisti, sovranisti e fascisti chi si oppone…. questo è incomprensibile e sinceramente molto dura da capire. Noi nel rispetto del “politicamente corretto” e della “nostra visione globale”  permettiamo che le nostre fondamenta, liberali, cristiane e democratiche, vengano abbattute ..”democraticamente”…che paradosso, … stiamo vivendo un incubo, stiamo assistendo alla proiezione di un film horror il cui tragico  finale  è la fine della democrazia e tutti ne sono …”compiaciuti”… anzi, vogliono più immigrati islamici…che poi in definitiva sono quelli che arrivano sempre in numero maggiore . Infatti nessuno ci fa caso, ma ora stanno arrivando le famiglie di quei ragazzoni arrivati sulle nostre coste anni fa, il ricongiungimento familiare si sta completando e il 35% di voti in quel quartiere, di una grande città tedesca, ne è la prova e dimostrazione reale che sta a testimoniare che i voti dei musulmani andranno solo ai musulmani e chi pensa di poterli utilizzare per il proprio fine elettorale ha proprio sbagliato di grosso…PD…sei avvisato.. C’è proprio da essere soddisfatti… integrazione riuscita perfettamente, resta solo un problema ora, far sloggiare gli …europei dall’Europa e poi il ….film finisce. 31052019

…by…manliominicucci.myblog.it

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L’islamizzazione è attiva: BIG riceve il 35,71% in una circoscrizione di Duisburg!

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Il test ha successo, anche se è solo una piccola parte della città. Nella circoscrizione nel 1001 di Duisburg-Marxloh, che è dove molti musulmani vivono, la grande festa islamica riceve in queste elezioni europee con il 35,71 per cento dei maggior numero di voti – e con un ampio margine:

Naturalmente, questo non interessa i mezzi di comunicazione, infine, si trova in tutta la Germania nel rumore verde, così come la notizia che la Germania sta islamizzata sempre più velocemente, a soli clima inquietante elettori ubriachi.

Ufficialmente, il BIG è uno stile più moderno, in alcune parti del suo programma elettorale ricorda anche sul programma elettorale del partito dei Verdi, ma il partito sembra essere il nuovo braccio politico dei musulmani in Germania e probabilmente guadagnare sempre più influenza nel prossimo futuro.

Solo “consolazione”. Nel nord di Duisburg, che è stato fortemente influenzato dalle migrazioni, l’AFD ha raggiunto in parte più del 20%.

La società si divide sempre di più.

Islamisierung läuft: BIG erhält in einem Stimmbezirk von Duisburg 35,71 Prozent!

SI CERCA UN POLITICO DA… BRUCIARE !

SI CERCA UN POLITICO DA… BRUCIARE !

588 anni fa, proprio oggi si celebra l’anniversario della sua morte, veniva bruciata viva tale Giovanna d’Arc , era il 1431  e la politica ecclesiastica di quel tempo si poneva nei confronti di Giovanna con molta diffidenza e distacco dalla sua “opera nazionalista”, sospettata, discussa e non creduta dalla chiesa come inviata di Dio, la quale sin dal primo momento, al contrario,  l’ha ritenuta una strega e pericolosa poiché era riuscita a sollevare il popolo francese dal dominio inglese e ciò veniva  considerata deleteria per la sua politica in Europa,  infatti, era necessario tenerla fuori dai giochi di potere dalla corte francese e alla fine ci riuscì, grazie al “solito tradimento”, venduta dai francesi agli inglesi, processata per stregoneria, sentenza farsa e poi arsa…ovviamente viva. Davvero singolare, “bruciare” proprio colei che aveva guidato la lotta armata contro …” gli invasori inglesi” dimostrando di essere cristiana e nazionalista…attenzione, oggi, quelli che si comportano allo stesso modo di lei sono chiamati “populisti”…. . A vent’anni dalla sua morte lei venne riabilita e prosciolta dall’accusa di stregoneria e ben cinquecento anni dopo verrà proclamata Santa. Ma cosa ci ha insegnato Santa Giovanna d’Arco ? Dalla vita di questa grande Santa possiamo capire almeno tre cose:  l’amor patrio è un valore cristiano; combattere deve essere sempre un rimedio estremo;  bisogna lottare per la verità e non per il potere. L’amor patrio è un valore cristiano, il Cristianesimo afferma che tutti gli uomini sono uguali e sono fratelli, ma non ritiene sia giusto pensare che il mondo intero sia un’unica comunità spoglia di qualsiasi identità culturale. Non a caso il cosmopolitismo, cioè la convinzione che tutto il mondo è una sola Nazione, è un tipico errore di stampo illuminista e anticristiano e che consequenzialmente il Cristianesimo stesso ha rifiutato. In conclusione, oggi apprendiamo il vero significato di essere cristiano insegnatoci attraverso l’opera di una santa e non attraverso le parole di un presunto predicatore vestito di bianco e che offende chi non la pensa come lui e invita i nazionalisti cristiani ad abbondonare la fede cristiana. È la vecchia e pessima abitudine di accusare la gente scomoda per i soliti giochi di potere…non è cambiato nulla in poco meno di 600 anni, se fate i raffronti…”trovate le differenze”… mi verrebbe da dire…. ancora oggi, nel 2019, il papa urla alla  blasfemia e strumentalizza con narrazioni di fantasia satanica e inveisce contro chi non fa accoglienza, ovvero contro i nazionalisti, populisti e i difensori della patria…cioè…sta dicendo a tutti che Santa Giovanna D’Arco meritava di …“essere bruciata”…è certo che è così…se si rinnega i suoi insegnamenti… vuol dire che si sta da parte della Santa Inquisizione inglese del 1431. Magari ancora oggi si cerca il politico nazionalista da…bruciare. 30052019

 …by… manliominicucci.myblog.it

FEDE E CORAGGIO: GIOVANNA D’ARCO, LA SANTA GUERRIERA

Santa

30/05/2019  Fu spinta da voci interiori a impegnarsi per la liberazione della Francia. Distintasi per il valore sul campo di battaglia e per il suo modo intenso di vivere il messaggio cristiano, liberò Orléans. Poi fu catturata, processata per eresia, condannata e arsa viva sul rogo il 30 maggio 1431. La successiva riabilitazione: ora è patrona di Francia (ma anche della telegrafia e della radiofonia).

Alberto Chiaraalberto.chiara.90

Tutti (o quasi) ne conoscono il nome. Pochi, pochissimi, la vera storia. Giovanna d’Arco nacque da una famiglia di contadini, a Domremy nel 1412. Durante la Guerra dei Cento anni (1337-1453) si sentì chiamata da Dio a soccorrere il re di Francia (le famosi voci interiori di cui parlò lei stessa più volte) e a cacciare gli Inglesi dal suolo francese. Nel 1429 raggiunse il Delfino Carlo, il futuro Carlo VII, nella città di Chinon, convincendolo ad affidarle il compito di tentare un’offensiva contro gli Inglesi. Riuscì a farsi accreditare presso la corte grazie a carismi straordinari che suscitavano ammirazione.Giovanna riformò l’organizzazione dell’esercito, rimotivandolo, trascinando con il suo esempio le truppe francesi e imponendo uno stile di vita rigoroso, quasi monastico: fece allontanare le prostitute che seguivano i soldati, bandì ogni violenza o saccheggio, vietò che i militari bestemmiassero; impose loro di confessarsi e fece riunire intorno al suo stendardo l’esercito in preghiera due volte al giorno, al richiamo del suo confessore, Jean Pasquerel. Il primo effetto fu quello di instaurare un rapporto di reciproca fiducia tra la popolazione civile ed i suoi difensori i quali, invece, avevano la pessima abitudine di tramutarsi da soldati in briganti quando non erano impegnati in azioni di guerra. Soldati e capitani, contagiati dal carisma della giovane, sostenuti dalla popolazione di Orléans, si prepararono alla riscossa.

Liberata Orleans dall’assedio (8 maggio 1429), vittoria che le valse il titolo di “Pulzella di Orleans”, dopo qualche giorno (18 maggio 1429) ottenne una nuova vittoria: a Patay inflisse una dura sconfitta alle armate inglesi. Queste due vittorie permisero la conquista del territorio francese fino a Reims e quindi l’incoronazione solenne del Delfino con il nome di Carlo VII. Reims era infatti la città dove da secoli avvenivano le consacrazioni dei re di Francia. Ma, una volta incoronato re, Carlo VII fu preso dal desiderio di arrivare a un compromesso e decise di trattare con gli Inglesi. Giovanna non ci stette e volle, invece, continuare a combattere da sola, senza l’appoggio della Corona. Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni, i quali erano dalla parte degli Inglesi, e a questi fu venduta per una cifra molto alta (10.000 tornesi) per raccogliere la quale furono alzate le imposte in Normandia, all’epoca sotto il dominio di Londra. Venne imprigionata nel Castello di Rouen e qui processata per eresia e stregoneria. In realtà, racontano gli storici che se ne occuparono in seguito, si trattava di un tribunale dell’Inquisizione inquinato da interessi politci, a favore degli Inglesi. I giudici spesso non rispettarono le procedure, non tennero conto delle affermazioni che potevano portare a scagionare l’imputata, e comunque il collegio giudicante era sovrastato dalla figura del cardinale di Winchester, Henry Beaufort (1374-1447), prozio e cancelliere di Enrico VI. Condannata, Giovanna d’Arco venne arsa viva – neppure ventenne – sulla piazza del Mercato Vecchio a Rouen il 30 maggio 1431.

Carlo VII non fece nulla per aiutarla; però, dopo la conquista di Rouen (1450), volle aprire un’inchiesta sul processo che portò alla completa riabilitazione di Giovanna d’Arco. Sancita al livello più alto, da papa Callisto III, nel 1456.. Giovanna d’Arco fu beatificata il 1909 da papa san Pio X e canonizzata nel 1920 da papa Benedetto XV. Una sua statua è stata posta nella cattedrale di Winchester, dinnanzi alla tomba del Cardinale Beaufort, colui che ebbe un ruolo decisivo nel tragico e infausto processo. Giovanna d’Arco è stata dichiarata patrona di Francia, della telegrafia e della radiofonia. È venerata anche come protettrice dei martiri e dei perseguitati religiosi, delle forze armate e di polizia. La sua memoria liturgica è celebrata il 30 maggio. Viene richiamata esplicitamente nel catechismo della Chiesa cattolica quale una delle più belle dimostrazioni d’un animo aperto alla Grazia salvatrice. Oggi è la santa francese più venerata.

ISLAM ? CONOSCIAMOLO …!

ISLAM ? CONOSCIAMOLO …!

Oggi, ancora oggi, in Italia e nel mondo ci sono persone che non hanno proprio “capito un tubo” di cosa sia la religione islamica e quale sia il loro sinistro disegno, tanti non conoscono neanche una parte del Corano e dei suoi versetti, le sue sure la sua corretta interpretazione e messa in opera, ovvero il suo “modus operandi” che purtroppo è molto diverso da quello di tante altre religioni nel mondo . Quello che è accaduto in Pakistan non è certamente piacevole, infatti per un credente islamico vedersi incartata una qualunque medicina per animali con qualcosa di sacro che ha riferimenti e lo lega alla religione islamica non è sicuramente una bella cosa … però, fermiamoci un attimino e facciamo lo stesso esempio per altre religioni prendendo in esame la religione cristiana, se un medico malauguratamente  dovesse incartare una medicina con il foglietto di uno dei quattro vangeli o della Bibbia, sicuramente darebbe fastidio ma niente di più e non accadrebbe nulla né al medico né al suo studio professionale. Tra l’altro, aggiungo, che non è certamente quel piccolo gesto la vera blasfemia, ovvio che darebbe fastidio a qualunque cristiano, ma dopo l’ilarità del caso finirebbe lì, magari con un sorriso amaro. Invece quando si tratta degli islamici qualunque cosa è riferita alla loro religione è sempre blasfemia, solo blasfemia e nient’altro che blasfemia e l’unica punizione prevista il più delle volte è la morte o l’uso smisurato della violenza. Capisco che “quando uno offende la propria madre” deve essere punito ma non con i mitra, bombe o fuoco…perché così non ci si comporta da credenti e amanti di Dio. Evidentemente la religione che intendo io, quella di pace e amore e perdono come quella cristiana ha un  fine opposto a quella islamica ed ecco perché tante volte la rinnego come una religione. .29052019

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Blasfemia, veterinario rischia ergastolo

In Pakistan, medicina incartata per sbaglio con scritto islamico

epa07605779 Pakistani Shiite Muslims are being showered with water as they observe the Martyr Day of Hazrat Ali, cousin of Prophet Muhammad, on the 21st day of Ramadan, in Karachi, Pakistan, 27 May 2019. Hazrat Ali was martyred on the 21st day of the holy month of Ramadan. Muslims around the world celebrate the holy month of Ramadan by praying during the night time and abstaining from eating, drinking, and sexual acts daily between sunrise and sunset. Ramadan is the ninth month in the Islamic calendar and it is believed that the Koran's first verse was revealed during its last 10 nights.  EPA/REHAN KHAN

28 maggio 2019

(ANSA) – ROMA, 28 MAG – Un veterinario pachistano è stato accusato di blasfemia e rischia il carcere a vita per aver incartato una medicina nella pagina di un testo religioso islamico. Lo riferisce la Bbc.
Una folla inferocita, venuta a conoscenza del fatto, ha dato fuoco all’ambulatorio e ad altri negozi delle vicinanze di proprietà di indù. E’ accaduto nel sudest del Pakistan, vicino a Mirpur Khas, nella provincia di Sindh. Il capo della polizia ha detto alla Bbc che gli aggressori saranno arrestati, e che hanno dimostrato di “non amare nè l’Islam nè i propri vicini”.
Il veterinario si è scusato affermando di avere usato per sbaglio il foglio del testo religioso, proveniente da un libro di scuola coranica. Le leggi sulla blasfemia in Pakistan sono molto severe e secondo gli oppositori verrebbero spesso usate in modo sproporzionato per colpire le minoranze religiose. Tra i casi più eclatanti quello di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte nel 2010 e poi assolta lo scorso anno.

 

SALVINI – BERGOGLIO 2-0

SALVINI – BERGOGLIO  2-0

Clamorosa retromarcia del segretario di stato vaticano, Parolin, dopo le recenti e  vibranti accuse contro il ministro degli interni nonché segretario della Lega, oggi registriamo un passo in avanti nelle relazioni diplomatiche, definisco il dialogo evocato da lui come il ripristino di rapporti diplomatici tra due stati, eh …sì.. perché nei fatti precedenti alle elezioni europee del 26 Maggio ricordo molto bene l’avanzata mediatica nei confronti del leader della lega, non dimentico l’invasione della santa chiesa nella politica nazionale e i consigli di voto ai tanti fedeli, si sono esposti persino nelle chiese, tutti accorti e attenti a consigliare di  non votare la Lega e addirittura Avvenire, il famoso quotidiano della santa sede, scrisse in prima pagina, giorni prima delle elezioni, un titolo in prima pagina con evidenti caratteri cubitali . “Vade retro Salvini”, come se il ministro fosse un adepta di qualche setta satanica o peggio fosse il “socio dei terroristi islamici”. Già in precedenti articoli ho avuto modo di esternare duramente e contro la chiesa cattolica e i suoi prelati per la loro sgradita intromissione nello scenario politico e ho aspramente criticato tutti coloro i quali hanno voluto strumentalizzare il famoso bacio al crocefisso del ministro Salvini. Curioso che la santa chiesa si sia indignata del bacio di un politico al crocefisso  mentre con assoluto distacco non ha mai commentato le stragi di fedeli cristiani nel mondo né delle distruzioni delle chiese né della mancata celebrazioni delle messe nello Sri Lanka.. io ricordo solo che il signor Bergoglio, per me non più “ il papa”, ha avuto parole di conforto ed amore solo per i musulmani che scappavano dalla Birmania e per il resto, non rammento lo stesso riguardo e trattamento verso i fedeli della religione di Gesù Cristo che registrano violenze e morti quotidianamente nel mondo. Il voto del 26 Maggio, non era solo un voto politico e tutti lo sapevano e tutti hanno fatto finta di non volerlo sapere, volutamente ignorato, ma domenica si è deciso se si vuole o meno l’islamizzazione dell’Europa e col voto dei “cosiddetti populisti” si è chiaramente detto che le radici cristiane non si toccano…..punto ! Infatti al voto hanno vinto i cristiani con un secco plebiscito contro chi vuole l’islamizzazione del paese, in particolar modo la sinistra che è stata clamorosamente sconfitta dal popolo italiano. Come curioso e ridicolo appare anche la giustificazione del voto, frasi del tipo il popolo non ha sempre ragione ed è sottosviluppato è la solita scusa idiota dei radical chic e politici di sinistra, già, il popolo è intelligente e ha ragione solo quando vota a sinistra o fa come dice la sinistra, io.. invece no ho votato a sinistra, pertanto sono quindi …”sotto acculturato”, troglodita, ignorante ed altro ancora…è così egregio Gad Lerner?  E’ finito il tempo della sottomissione del popolo italiano ed anche la chiesa ora se ne è accorta e cerca rimedi attraverso un “dialogo” ..ora però…parla di dialogo, ma guarda un po’…e perché non lo ha fatto il 25 di Maggio e giorni prima ? Ha forse paura che la chiesa cristiana possa ..“spaccarsi”  o svuotarsi di fedeli ? Credo sia una possibilità non tanto remota specie se il “compagno papa” resterà ancora seduto su quella poltrona a far danni e a difendere solo gli islamici che tra l’altro hanno il vizietto del massacro. Il popolo italiano ha fatto le sue scelte politiche e purtroppo per la chiesa anche religiose, il voto parla chiaro, la metà degli italiani sono contro Papa Bergoglio e l’altra metà se ne frega di lui…lo utilizzano solo quando serve e per il loro comodo… e visto che noi non possiamo andar via dall’Italia, forse è meglio che vada via lui .. via su un bel gommone …forse.. buon ritorno in Argentina e ”Hasta siempre companeros”.  29052019

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Parolin, aperti a dialogo con Salvini

“Soprattutto con chi non la pensa come noi”

© ANSA/EPA

epa07251632 Vatican Secretary of State Cardinal Pietro Parolin visits the al-Sa'ah church in the old city area, western Mosul, northern Iraq, 28 December 2018. The al-Sa'ah church was damaged by Islamic State militant when the town was under their control until it was liberated in June 2017.  EPA/AMMAR SALIH

29 maggio 2019

(ANSA) – ROMA, 29 MAG – “Si deve dialogare anche con Matteo Salvini, dialoghiamo con tutti”. Lo ha detto il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento al palazzo della cancelleria. “Si deve dialogare anche con Salvini”, ha spiegato il card.
Parolin alla cerimonia di conferimento del premio internazionale “Economy and society” promosso dalla fondazione “Centesimus annus pro pontifice”. “Il Papa continua a dirlo – ha concluso il cardinale – dialogo, dialogo, dialogo. E perché non con Salvini? Anzi, dialogo si fa soprattutto con quelli che non la pensano come noi e con i quali abbiamo qualche difficoltà e qualche problema”

 

RITORNO AL… PASSATO…!

RITORNO AL… PASSATO…!
Commento il risultato delle amministrative di Bari perché, come Ldc, siamo coinvolti emotivamente e politicamente nella competizione elettorale del 26 Maggio. Il nostro desiderio di veder cambiata la guida dell’amministrazione barese è naufragato ancor prima di presentare la lista nella competizione. Abbiamo avuto tanti contatti e lavorato sodo per dare un volto nuovo alla città attraverso un programma unico e innovativo che potesse dare un futuro e lavoro alla città stessa e a tutti i giovani baresi, evitando di farli emigrare all’estero, fenomeno abbastanza ricorrente negli ultimi anni, ma il tutto è miseramente stato ignorato, infatti oltre che essere stati inascoltati prima ed ignorati dopo la cosa singolare è che nei tre candidati maggiori presenti alla competizione non abbiamo riscontrato nei loro programmi progetti …”da far stupire” e far sperare la città e i suoi cittadini, ma abbiamo visto…. le solite cose …di sempre….con il “fantastico risultato” che è stato rieletto nuovamente un sindaco PD che ricalca gli stessi schemi dei suoi predecessori privi di progetti futuristici. Quindi, si resta a pagare il ticket per il parcheggio auto a due euro l’ora in un traffico allucinante, e vessare sempre i cittadini con i soliti rimedi succhia soldi….. e il tutto per la gioia dei … baresi…ma perché lo hanno rivotato ? Difficile comprenderne il perché e quindi in definitiva vince il “vecchio nel nuovo sindaco”. Tra cinque anni noi ci ritroveremo a dover commentare un sindaco amministratore di condominio perché è solo quello che sa fare… È drammatico e stupido quando non si prendono in considerazione le idee degli altri solo per mero interesse politico, bastava solo ascoltarci…. ma non è stato fatto. Penso che oggi Bari abbia poco da festeggiare perché è finita la politica, quella che deve essere costruita intorno alla collettività perché essa prosperi….28052019

…by… manliominicucci.myblog.it

 

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Decaro rieletto sindaco di Bari

Vince con il 65% dei voti, Di Rella (c.destra) si ferma al 24

Antonio Decaro rieletto sindaco di Bari

27 maggio 2019

(ANSA) – BARI, 27 MAG – Rieletto al primo turno con un risultato schiacciante che dovrebbe superare il 65%. Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari, a capo di una coalizione di centrosinistra, ha vinto le elezioni comunali del capoluogo pugliese, battendo lo sfidante del centrodestra Pasquale Di Rella, che si ferma sotto il 25% e la candidata del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Pani, poco sopra l’8%. I risultati sono ancora parziali, con circa la metà delle scheda scrutinate, ma l’andamento è chiaro. Decaro sarà ancora, per i prossimi cinque anni, il sindaco di Bari.
Nel tardo pomeriggio ha salutato i cittadini nel suo comitato. In piedi su un tavolino, con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta dal pianto, accolto da applausi, cori da stadio e musica amplificata nella piazza, ha parlato del risultato ottenuto come “un riconoscimento a cinque anni di buon lavoro”, nei quali “è caduto un muro tra i cittadini e le istituzioni”.

 

E ORA SE NE ACCORGONO…?

pizzino

E ORA SE NE ACCORGONO…?

Anni addietro, per motivi professionali,  ho avuto modo di vivere e girare in lungo e in largo in tutte le regioni del centro e del nord Italia, ho avuto quindi, a differenza di tanti, l’opportunità di poter toccare con mano la “vita di strada” dei singoli e piccoli centri cittadini come delle metropoli ed essere testimone del disagio che si percepiva agli angoli delle piazze o ai bordi dei parchi comunali al calar delle tenebre. Chi è costretto a viver fuori dal proprio contesto familiare è solito recarsi nei ristoranti, per la cena o il pranzo, e quindi si è a stretto contatto con la vita diurna e notturna, la prostituzione in primis, poi lo spaccio di stupefacenti, le gare di auto notturne, le famosa movida, bagnata sempre di alcool e ricche di risse, e di tutte quelle attività che sono sotto il controllo delle mafie o legate a loro. Un uomo con un po’ di cervello si rende subito conto che le prostitute o lo spaccio di stupefacenti sono attività controllate dalle mafie, ora il distinguo credo sia una banalità, che si chiami ndrangheta o camorra o sacra corona unita ha poco importanza , cambia il nome e l’origine di provenienza della cosca malavitosa ma i soggetti e contenuti sono perfettamente identici… uguali ..ovvero gente senza scrupoli che ha scelto il lusso e la ricchezza attraverso un sistema criminoso perfettamente funzionante, vivendo da criminali con l’appoggio dei propri familiari e politici senza scrupoli che beneficiano dello sporco denaro. Già, perché in tutto questo nessuno mai ha proferito parole dure contro i familiari di questi signori che ammazzano, sfruttano le donne nella prostituzione, rovinano i nostri figli con sostanze tossiche etc. etc.. silenzio assoluto ..mentre dietro tutto questo…le mogli crescono i loro figli, che poi molto probabilmente diventeranno degni eredi del padre, li istruiscono e li curano  con i soldi della collettività, quelli pubblici per intenderci  e magari gli diamo anche le case popolari…veramente singolare. Le mafie nel nord e centro Italia sono presenti da sempre, anche prima del 1970, ora venuto alla ribalta per la scoperta del “pizzino”,  il mio povero babbo defunto, all’epoca  già denunciava il malcostume della politica nazionale che appariva sempre disinteressata a certe tematiche, già…. parlare di mafia non conviene mai a nessuno ..e se lo fai, poi i soldi…stranamente non arrivano, perché inutile nasconderlo o far finta di non saperlo, ma la mafia, camorra o altro… in politica c’è e si fa sentire in modo autorevole, specie con i flussi di milioni di euro nelle campagne elettorali o con strani finanziamenti a politici che di primo acchito appaiono incomprensibili. E’ l’altra faccia della medaglia della politica italiana, nascondere tutto per i propri fini elettorali, omertosi come gli stessi affiliati alle mafie e poi quando scopriamo gli intrecci negli appalti pubblici, il “politico intrallazzatore” che viene arrestato è sempre il  solito “coglione di turno” che paga il prezzo maggiore per la fetta di torta più piccola anzi, oserei direi per delle briciole. Ora si accorgono che le mafie sono presenti nel nord e centro Italia dal 1970….mi vien da ridere, ma che facevate prima cari giornalisti e politici ? Convivenza o convenienza ? Sicuramente i rapporti di polizia dell’epoca saranno stati molto esaustivi quelli presentati ai vari ministri degli interni dell’epoca…..e chissà,… già chissà, dove sono andati a finire, tirate fuori i faldoni dagli archivi e fate sapere al popolo italiano tutto qual è l’amara verità, perché quanto denunciato dal quotidiano oggi è cosa vecchia di almeno 70 anni…. 28052019

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pizzino

 

‘Ndrangheta, in Emilia c’è dal 1970. E minacciava i giornalisti: “Smettila di scrivere dei cutresi o sei un uomo morto”

Un “pizzino” recuperato dal fattoquotidiano.it dimostra come la mafia fosse presente al Nord Italia già quasi 50 anni fa. C’è scritto: “Se continui a scrivere tutte quelle fandonie sui cutresi sarai un uomo morto. Lascia Reggio entro giovedì o ti troveranno sforacchiato con questa (una pistola)”. Firmato: “La mafia di Cutro. Crepa vigliacco”. Il giornalista minacciato è lo studioso e storico Antonio Zambonelli, che ricorda ancora bene oggi di avere firmato sul periodico “Reggio 15” una lunga inchiesta titolata: “La mafia dei cantieri

di Paolo Bonacini | 26 Maggio 2019

Più informazioni su: ‘ndrangheta al Nord

Una foto, un pizzino contenente un messaggio che non lascia dubbi. C’è un giornalista “ficcanaso”, che si firma Mino Minelli, al quale viene detto: “Se continui a scrivere tutte quelle fandonie sui cutresi sarai un uomo morto. Lascia Reggio entro giovedì o ti troveranno sforacchiato con questa (una pistola)”. Firmato: “La mafia di Cutro. Crepa vigliacco”.

Non è una storia di oggi perchè quel pizzino risale al novembre 1970 e porta ancora più indietro nel tempo le notizie certe sulla penetrazione ‘ndranghetistanella regione Emilia Romagna. La colpa del giornalista, che oggi ha ottant’anni e allora non si lasciò intimidire, è di avere pubblicato la prima puntata di un’inchiesta sul caporalato a Reggio Emilia e Modena. Metteva sotto accusa i mafiosi che sfruttavano giovani immigrati provenienti da Cutro e gli imprenditori edili locali che pur di acquistare manodopera a basso costo incentivavano l’immigrazione e il lavoro nero. Che violavano le leggi in nome della “legge del mercato”.

Il giornalista minacciato è lo studioso e storico Antonio Zambonelli, che ricorda ancora bene oggi di avere firmato sul periodico “Reggio 15”, in edicola nel novembre 1970, una lunga inchiesta titolata: “La mafia dei cantieri”. Prendeva spunto da un fatto di cronaca, la denuncia alla magistratura di un imprenditore edile reggiano, il 41enne Carlo Moretti, e di un caporale cottimista di origine calabrese. Ad incastrarli era stata la spavalderia del 22enne cutrese, Giuseppe le Rose, che durante una lite ad un incrocio era sceso dalla sua Fiat 124 puntando una pistola all’altro automobilista. Era una rivoltella con numero di matricola abraso e illegalmente detenuta. Con la polizia si era poi difeso raccontando di essere un “onesto” lavoratore che di mestiere faceva appunto “il caporale”. “Io l’ho conosciuto” ci dice Zambonelli, “si era anche avvicinato al Pci”. Vendeva lavoro e lavoratori alla giornata per le stimate imprese emiliane, reclutando ragazzi cutresi minorenni davanti al bar di via della Croce Bianca, sotto al municipio di Reggio Emilia, dove ogni mattina si svolgeva il mercato della manodopera immigrata.

Quel fatto di cronaca, diceva l’inchiesta, “è l’occasione per riaprire il discorso sulla situazione della consistente massa di immigrativittime di uno sfruttamento bestiale nei cantieri edili della nostra provincia”. Se lo sfruttamento era già “bestiale” nel 1970 e il discorso andava “riaperto”, significa che le storie di caporalato mafioso raccontate dal processo Aemilia sono solo l’ultima evidenza di un fenomeno illecito e diffuso, vecchio di almeno mezzo secolo. Un altro studioso reggiano, il sociologo e insegnante di religione Pietro Pattacini, racconta nel libro “La comunità di Cutro a Reggio Emilia” che le città emiliane hanno “fame di manodopera a partire dai primi anno ‘60” e dice di avere visto a Catanzaro, nel 1973, un grande manifesto pubblicitario con scritto: “Venite a Reggio Emilia, troverete un avvenire interessante e sicuro”.

 

CENTRO DESTRA OLTRE IL 49% …!

CENTRO DESTRA OLTRE IL 49% …!

Un risultato elettorale che pare abbia sorpreso tanti ma in verità non certamente chi scrive, immaginavo da tempo, visto l’andazzo del paese in termini di sicurezza, che la lega e il centro destra avrebbero preso tanti voti, in pratica un italiano su due ha scelto di essere di centro destra mettendo fine alle tante chiacchiere sui populisti e fesserie varie, il voto popolare si rispetta senza se  e senza ma.. e non si discute. Invece, curiosamente come sempre accade in queste situazioni, dalla scorsa notte, da quando si sono avute le prime proiezioni elettorali che davano  il centro destra oltre il 45% complessivo di preferenze, ho constato  che tanti “radical chic giornalisti e conduttori tv” erano  sorpresi e spiazzati dal trionfo leghista e del centro destra, li vedevo, divertito, masticare veleno in silenzio e muoversi sulla sedia come se sotto le natiche avessero dei “cuscini a spillo” poi,  anziché argomentare sui programmi  e scenari possibili sul futuro dell’unione europea, che la vede diversa dopo il voto elettorale,  si continua nella pratica di demonizzazione del nemico attraverso delle supposizioni e teorie drammatiche degne delle migliori tragedie teatrali, i soliti discorsi di sempre che tentano di smontare la vittoria dell’avversario politico, con parole e faccette di circostanza, a tutti già note, suscitando poi nei telespettatori, a livello psicologico, timori e paure del prossimo futuro europeo e ventilando nefaste conseguenze. La capacità di distruggere una vittoria è sempre la loro migliore arma mediatica, mentre le loro sconfitte passano sempre per vittorie, esempio chiaro : il PD ha dimezzato i propri  voti, dal 41% al 22%, e sono tutti prodighi di complimenti e speranze, tanto da far passare la vittoria conseguita dalla Lega come una vittoria dannosa e problematica per il paese  quasi a voler dire che era meglio se  la Lega non avesse raggiunto il 34,4%.  Sì…alle elezioni, è sempre così, la sinistra “vince sempre” mentre per chi prende più voti  di loro è…… sempre un problema per …il paese. Tutti contenti che i populisti non hanno sfondato in Europa, bene…quindi vuol dire che l’Europa di Juncker,  Moscovici, Macron e Merkel.. va bene. a meraviglia…. ma se andava bene, perché il popolo italiano ha votato Salvini ? La Lega ha preso il 34% e sicuramente un motivo ci sarà, forse perché i pugni sbattuti sul tavolo europeo da Renzi e soci del Pd non sono serviti a niente ? E allora, se il PD sbatteva i pugni prima perché dovrebbe andar bene la stessa Europa oggi  ?  C’è tanto controsenso nelle cose della sinistra mediatica, evidentemente in tutti i talk show continuano a nascondere l’evidenza dei fatti e della vita reale , la gente è stanca, affamata, povera e delusa e poi, non ne può più di stranieri che seminano terrore nelle città. Se gli stranieri non desiderano integrarsi o non vogliono lavorare per cattiva volontà oppure perché non trovano il tanto sospirato lavoro, ebbene l’Europa deve prodigarsi a rimpatriarli, che se ne tornassero nei propri paesi d’origine, la musica è cambiata e sarebbe anche ora di poter camminare tranquilli e sereni nelle nostre città e senza un‘Europa despota.  27052019

…by…manliominicucci.myblog.it

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metroRoma, paura nella metro A, romeni aggrediscono personale Atac e guardia giurata: arrestati

Lunedì 27 Maggio 2019

 Hanno aggredito personale dell’Atac e una guardia giurata davanti all’ingresso della stazione metro linea A Cinecittà in via Tuscolana. Con l’aiuto di alcuni militari dell’Esercito dell’11° reggimento Bersaglieri del raggruppamento Lazio Abruzzo a guida Brigata Sassari, i due aggressori, P.A.C. di 33 anni e P.M.L. di 42, entrambi romeni, sono stati arrestati dai poliziotti con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il fatto è avvenuto durante un diverbio: l’aggressione è avvenuta in via Tuscolana presso l’ingresso della stazione metro linea A Cinecittà. Con l’ausilio di alcuni Militari dell’Esercito, appartenenti all’11° Reggimento Bersaglieri del Raggruppamento Lazio Abruzzo a guida Brigata “Sassari”, i due aggressori, identificati per P.A.C. di anni 33 e P.M.L. di 42 anni, entrambi romeni, sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Romanina e dovranno rispondere di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

 

UN “CAPITALISTA IN MENO” .. !

UN “CAPITALISTA IN MENO” .. !
Mi verrebbe da dire : “uno sporco capitalista e sfruttatore della classe operaia in meno”… Perdonate la mia ironia in un momento drammatico per i dipendenti, e le loro famiglie, di Mercatone Uno, ma a volte è necessario deridere ed ironizzare su alcune categorie di sindacati e organizzazioni politiche di sinistra. Forse solo così si riesce a fare comprendere quanto siano sballate e deleterie certe ideologie, per decine e decine di anni ho ascoltato la solita “nenia” sugli imprenditori, evasori, sfruttatori dei lavoratori e…. altre due miliardi di stronzate del genere, poi…poi…. quando un’azienda chiude i battenti per fallimento o altre disavventure amministrative o perché non vende più il suo prodotto, allora tutti i discorsi di Marx e il suo comunismo vanno a farsi benedire…. curioso vero ?. Certo che è, dura, ma tutti devono “imprimersi nel capoccione” che gli imprenditori sono un bene prezioso per l’economia di un paese e soprattutto danno…” lavoro”, si deve imparare che loro devono essere tutelati e protetti esattamente come i loro dipendenti, diritti e doveri uguali per tutti, nessuno escluso. Troppo facile dare addosso agli imprenditori quando le cose vanno bene, invece è proprio in quei momenti che bisogna difendere e tutelare il posto di lavoro e la propria azienda e non permettere che l’arroganza dei sindacati e partiti prendano il sopravvento….e finché questo ragionamento non sarà chiaro a tutti i soggetti del mondo del lavoro, per i dipendenti non ci sarà mai la certezza del posto di lavoro a tempo illimitato. Meno demagogia e più partecipazione nelle aziende e difendersi il posto di lavoro con le unghia se serve….il fallimento di una azienda è un crimine verso la società, per questi motivi anni fa ho ideato un sistema diverso da quello attuale eliminando la procedura fallimentare proprio per evitare che le aziende chiudano dall’oggi al domani ….ma come sempre, le mie idee restano chiuse nei cassetti della mia scrivania. Sono addolorato per questa nuova sconfitta imprenditoriale ma se non cambia il sistema in appresso ne vedremo tanti di questi disastri. Un in bocca al lupo ai senza lavoro. 26052019

…by… manliominicucci.myblog.it

Italian cyclist of the Mercatone Uno team, Marco Pantani, carries his slippers on Tuesday 5 March 2002.during a training session in Murcia, south-eastern Spain, where from the XXII Cyclist Murcia Tour will be held 06 to 10 March. ANSA /J.F. MORENO

Mercatone Uno, dichiarato il fallimento

Dipendenti trovano negozi chiusi.’L’abbiamo saputo via Facebook’

Shernon Holding, la società che gestiva punti vendita di Mercatone Uno, è stata dichiarata fallita. Lo rende noto la Filcams-Cgil di Reggio Emilia con una nota. Davanti a numerosi negozi chiusi sono in corso presidi e sit-in dei lavoratori.

I lavoratori di Mercatone Uno, storico marchio imolese dell’arredamento che accompagnò i trionfi ciclistici di Marco Pantani, sono venuti a conoscenza del fallimento via Facebook nella notte: “Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda”, ha spiegato Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia.

Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e circa un mese fa aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Sono oltre 1.800 i dipendenti in tutta Italia. Per il 30 maggio su Shernon-Mercatone Uno era stato convocato al ministero dello Sviluppo economico un tavolo di crisi.

“Da ministro del Lavoro non posso che essere preoccupato per la notizia della chiusura dei punti vendita Mercatone Uno in tutta Italia a causa del fallimento della Shernon Holding Srl”. Così su Facebook il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che annuncia di aver anticipato a lunedì 27 il tavolo sulla vertenza al ministero. Tavolo, si legge “che servirà prima di tutto a salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti di Mercatone Uno, ma anche a fare chiarezza sulla responsabilità della proprietà nella loro gestione”.

IMMIGRATI …RADICAL.. ..!

IMMIGRATI …RADICAL.. ..!

Torna il vecchio e nulla cambia, oggi 54 pakistani “in mezzo al mare”, con due scafisti di nazionalità russa, intenti a sbarcare nella città di Pitagora, e che diavolo ci fanno nel mar Ionio a 6.428.6 Km di distanza dalla loro capitale questi “disperati 54 pakistani” ? Da cosa scappano ? Da quale guerra di fantasia stanno scappando questi 54 uomini, ovviamente nelle guerre dei buonisti e radical chic scappano solo gli uomini, mai le donne e i bambini, ovvero i più deboli, non li vedo.. mai….. inoltre, c’è da dire, che a sentir argomentare alcuni “prelati radical” animosi di accoglienza, senza aver ben compreso le motivazioni di chi viene in Europa è un problema più serio degli immigrati stessi, perché loro sono quelli che “hanno le chiavi delle porte” e le lasciano aperte a tutti senza nessuna cognizione. Sere fa, nel programma di Del Debbio su rete 4, un sacerdote che gestisce una comunità, cui non ricordo il nome, ha avuto una sonora lezione di moralità e teologia pura da un “suo collega” che  a differenza di lui, oltre l’abito talare, degno di indossarlo aggiungo io, aveva con se il “cervello attaccato e funzionante”. Nel dibattito, oltre “la sonora lezione sul cristianesimo” ha indicato quale sia la corretta interpretazione del loro operato in ambito cristiano che non è certamente quello di promuovere la religione islamica, invitandolo ad opporsi all’immigrazione islamica e cercare di fronteggiarla quanto più è possibile. La reazione del “prete radical e buono” ascoltando il suo collega che lo incalzava sulla tematica cristiana è stata quella di esprimere un gesto di disappunto e disapprovazione con una smorfia che ha ricevuto come risultato tanti malumori dal pubblico presente e una risposta dal prete cristiano:  ringrazia chi lo ha combattuto l’islam altrimenti ora non saresti neanche un sacerdote e stare qui a parlare vestito da prete….gli applausi consistenti e prolungati sono la testimonianza delle differenze da “vero scisma” nella chiesa cattolica.  E come se non bastasse, il “prete radical” .. ha rifatto un’atra figura meschina non rispondendo ad una domanda del giornalista Belpietro, che gli chiedeva se per essere chiamato bravo cristiano uno deve farsi necessariamente scannare o farsi mozzare la testa. Da questi due sconcertanti episodi, traggo la convinzione che il mondo della chiesa cattolica abbia capito ben poco di quello che sta accadendo intorno a noi e della immigrazione. Quello che sta avvenendo è una vera e propria invasione islamica e nessuno lo vuol ammettere, tempo addietro, quando tutti si dichiaravano disponibili ad accogliere con salti di gioia e cartelloni di benvenuti,  io umilmente, facevo presente che il pericolo immigrazione non proveniva solo dall’Africa ma soprattutto dai paesi islamici di area asiatica e che hanno tutto l’interesse ad islamizzare l’Europa per materializzare quel sogno islamico che va avanti da oltre 1400 anni. La corte europea, che con una sentenza folle di giorni fa, impedisce i rimpatri degli immigrati arrivati clandestinamente in Europa, non tralasciando i tanti magistrati nazionali che remano a loro favore e tutti stanno combinando un disastro epocale…un esempio tra tanti : oggi a Faenza (RA), il centro della città è stato letteralmente occupato e bloccato dagli islamici, per il loro ramadan, con la compiacenza del PD che li difende a spada tratta, pensando forse di ricevere il loro voto in cambio di concessioni. Lo anticipo e lo lascio ai posteri, se lo pensano sono proprio degli idioti, un islamico vota solo per il suo comodo e per il suo fine e cioè, abbattere le democrazie occidentali per instaurare le leggi islamiche e niente di più….i pieddini, radical chic e finti buonisti e preti radical sono avvisati.. e poi, non dicessero …”e mai noi non pensavamo che”…perché allora il dado sarà tratto e indietro non si torna più ..capito signor prete radical ?  25052019

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Migranti soccorsi,in 54 in barca a vela

Tutti uomini, stanno bene. Arrestati due presunti scafisti russi

L'imbarcazione a vela soccorsa con 54 migranti pachistani al largo di Crotone.

Redazione ANSACROTONE

25 maggio 2019

(ANSA) – CROTONE, 25 MAG – Cinquantaquattro migranti, tutti uomini, e tutti di nazionalità pachistana, sono sbarcati nel porto di Crotone dopo essere stati soccorsi, la notte scorsa, da un pattugliatore della Guardia di Finanza al largo delle coste di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese. Due cittadini russi, ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione, sono stati arrestati.
I migranti, che erano a bordo di un veliero battente bandiera statunitense alla deriva, sono stati raggiunti da due unità navali dei Roan di Vibo Valentia e una del Roan di Taranto.
L’equipaggio di uno dei pattugliatori ha prima avvicinato e poi trainato il veliero fino a portarlo nel porto della città calabrese.
Le 54 persone, tutte in discrete condizioni di salute, sono state fatte sbarcare con l’assistenza del Suem 118 e dalla Croce rossa italiana. Successivamente sono stati condotti nel centro di accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto.
Dalle prime informazioni raccolte i migranti sarebbero salpati da Bodrum, in Turchia.

 

VOTA ..ANTONIO…VOTA ANTONIO..LA TRIPPA !

VOTA ..ANTONIO…VOTA ANTONIO..LA TRIPPA !

Oggi mi va di ricordare la citazione del grande Antonio De Curtis, in arte “Totò”, nel suo indimenticabile film “Gli Onorevoli” del 1963. Un film ironico che sembra ricalcare gli stessi schemi curiosi, strani e persino divertenti della politica europea attuale, infatti, riesce difficile capire perché mai un popolo, che ha già deciso di andar via dall’Unione europea, per scelta elettorale, si veda obbligato a votare dei candidati da destinare in quel parlamento che è stato già  bocciato col voto democratico referendario e che non vuole più e rifiuta. Il paradosso dei paradossi.. è c’è di più, non solo devono votare in violazione a quanto stabilito col referendum del 2016 ma poi, nei fatti, “ curiosamente parlando”, i parlamentari eletti con il  loro voto probabilmente non siederanno mai in quel parlamento europeo, a testimonianza che in Europa si fanno i giochini dei dementi e aggiungo degli irresponsabili perché dopo, se ci sarà la tanto sospirata “Brexit”, i parlamentari eletti britannici che fine faranno ? Ovvio che saranno sostituiti ma a chi andranno i seggi vacanti e come verranno distribuiti, con quali criteri ? Nasce il dubbio, legittimo, questa è una mia considerazione personale, che si sia volutamene creata questa situazione di stallo per il mero terrore che i sovranisti, futuri vincitori della prossima tornata elettorale, prendano a “calci i componenti della commissione europea attuale e i loro sporchi collegamenti con le lobby mondiali” altrimenti, perché far votare i britannici o meglio, gente che non è più europea dal 2016 ? E poi in questi tre anni, i britannici hanno versato le loro quote pari ad € 10/12 miliardi l’anno per ricevere il diritto del voto ? Non ha senso tutto questo, certo, magari i meno esperti e pratici di questioni politiche e parlamentari europee si chiederanno se queste sono barzellette o veramente cose serie inaudite ? Io rispondo mestamente a tutti quei cittadini che si pongono dette domande che purtroppo, la verità sta nella seconda ipotesi è cioè, sono… o almeno, dovrebbero essere cose serie. Persino il presidente francese Emmanuel Macron dopo l’annuncio della premier britannica Theresa May delle sue dimissioni lancia un appello ad un “rapido chiarimento” sulla Brexit, mentre tutti gli altri governi osservano un religioso silenzio…quindi ? Starete pensando sicuramente a quel che penso io, ed allora andiamo alle cifre e vediamo l’Europa come funziona, con alcuni esempi, a livello amministrativo, per una chiara lettura, dopo il paese evidenziato la prima cifra indica quanto viene versato  da quel paese mentre la successiva è quanto incassato dalla U.E. :  l’Italia ne ha versati ,nel 2017 , 12 miliardi e ne ha ricevuti 9,8, l’anno prima, 2016, ne ha versati 14 per riceverne 11,6 di miliardi. Il Belgio nel 2017 ne ha versati 3 di miliardi e ne ha presi 7,4. La Bulgaria nel 2017, 400/Mila versati e ricevuti 1,9 miliardi . Repubblica Ceca 1,3 versati e ricevuti 3,9 miliardi . La Germania nel 2017 ha versato 19,6 miliardi e ne ha avuti appena 11. Attenzione ora, “Il Lussemburgo del presidente della commissione Juncker, ha versato nel 2017…“300/Mila euro”…  e ricevuti 1,9 miliardi, e nel 2016, sempre “300/Mila euro” e ricevuti sempre “1,8 miliardi”. Qualcuno si chiederà come mai tanti soldi, e io rispondo che ..li spendevano per “accogliere migranti”,…Forse tanti  pensano che evidentemente il “povero stato lussemburghese” ha un’economia peggiore della Grecia, purtroppo non è così..  il reddito medio del paese si aggira sui “50.000,00 euro annui pro capite”, cifre da capogiro in Italia, e il tasso di crescita annuo è pari all’11.35%…queste cose non le dicono in TV…già.. forse ora cominciate a capire cos’è …l’Europa”. Andate a votare…”ve lo chiede l’Europa e ..Antonio La Trippa”. 24052019

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Brexit, Theresa May in lacrime annuncia le dimissioni: “Ho servito il Paese che amo”

Dalla guida del partito e successivamente da Downing Street

24 maggio 2019

La premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore per il 7 giugno, esprimendo rammarico per non essere riuscita ad attuare la Brexit e affidandone la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street.

 Teresa May

La Gran Bretagna avrà un nuovo premier entro la data del recesso estivo del Parlamento, fissata secondo il calendario di Westminster per il 24 luglio. Lo hanno annunciato in una nota il presidente del Partito Conservatore e i vertici del Comitato 1922, organo esecutivo del gruppo parlamentare, fissando i tempi per l’elezione del successore di Theresa May come leader Tory e a seguire come primo ministro.

May conclude in lacrime il discorso: “Ho servito il Paese che amo”, ha rivendicato la premier prima di girarsi e di rientrare attraverso il portoncino al numero 10.

May con la voce rotta: “Ho servito il Paese che amo”

“Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare” la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia “provato tre volte”, ha detto May nell’annunciare la sua uscita di scena, invitando chi le succederà alla guida dei Tory e del governo a portare a termine l’uscita dall’Ue ma anche a non considerare il compromesso una parola sporca. La premier britannica ha rivendicato quindi la politica di “un Partito Conservatore patriottico”, che nella sua visione deve continuare a mirare a “unire la nazione” e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando “scurezza, libertà e opportunità”.

May: “Ho fatto il possibile per attuare la Brexit”

Jeremy Corbyn accoglie come una scelta giusta, quanto inevitabile, l’annuncio delle dimissioni ma non crede che un nuovo leader Tory possa fare meglio e torna a invocare elezioni anticipate. La premier – commenta il leader dell’opposizione laburista – “ha ammesso ciò che il Paese sa da mesi: che lei non può governare e neppure può il suo partito, diviso e in via di disintegrazione”. Quindi la richiesta del Labour: “Immediate elezioni politiche” nel Regno Unito.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha reso omaggio al “lavoro coraggioso” della premier britannica e ha lanciato un appello ad un “rapido chiarimento” sulla Brexit.

Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha seguito la dichiarazione della premier britannica “non con gioia personale”, poiché a Juncker May “piaceva, trovandola una donna di molto coraggio, meritevole di grande rispetto”. Bruxelles resta disponibile al dialogo con il prossimo premier, ma “la posizione non cambia” e l’Accordo di recesso non può essere rinegoziato. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva.