Archivio mensile: ottobre 2019

L’ISOLA LAGER 2019 !…

HAITI

L’ISOLA LAGER 2019 !…

2010, il tremendo terremoto di Haiti, 230.000 esseri umani, su una popolazione di 10 milioni di abitanti, persero la vita sotto le macerie, il paese crollò interamente sotto i colpi di quel  terremoto di dimensioni immane, e oltre i morti il paese venne letteralmente raso al suolo. Stiamo parlando del paese che insieme alla repubblica Dominicana divide “l’isola caraibica Hispaniola”, teatro già in passato di altri terremoti ed eventi drammatici come la schiavitù e l’indigenza assoluta , dove essere poveri è già “un lusso”… visto che la miseria regna incontrastata e sovrana nel disinteresse di tutti da 200 anni… Già…siamo alle solite pantomime del mondo radical chic dei falsi buonisti e i finti generosi “videodipendenti”, già…loro mettono in mostra le loro “qualità artistiche di bontà e solidarietà” solo quando sono in televisione o a i convegni…poi eclissato il video.. spariscono pure i buoni intenti e le frasi di circostanza, e del popolo haitiano, che prima fingevano si voler sostenere a tutti i costi, “se ne fregano una bella cippa”…per non dire altro. Haiti, come i migranti di questi ultimi anni, e il suo popolo in tante occasioni sono stati oggetto di  strumentalizzazioni e utilizzati con furbizia dai soliti radical chic per recitare il copione scenico dei bravi… buoni e altruisti, elementi da prendere come esempio perché questi…appartengono alla ideologia della sinistra pura e meravigliosa, e non alla destra sovranista, razzista, populista e fascista…quelli sono cattivi…infatti non dimentico nel 2010, all’indomani del terremoto, quali  lezioni” di moralità e solidarietà” fu esternata dagli esponenti della sinistra italiana e da tanti attori  come la…. Parietti e da tanti suoi colleghi, rammento con quale sdegno manifestarono il proprio dissenso e disappunto per le condizioni disastrose nelle quali versavano  i cittadini terremotati  e per le loro drammatiche condizioni economiche. Passato il terremoto e lo show mediatico l’interesse verso il popolo haitiano e le sue sfortune è svanito nel nulla…oltre i buoni propositi non è rimasto niente del “favoloso mondo dei buoni”, un po’ come da noi che quando passa il santo …finisce la festa. Oggi Haiti vive un altro momento drammatico della sua storia, il paese è sempre più povero e la corruzione sempre più ricca e presente …mentre la comunità internazionale non si preoccupa di loro, la chiesa cristiana di Roma è inesistente e il papa è ….latitante in tutto.., lui parla solo del Cile perché lì c’è un governo di centro-destra ma dimentica la Bolivia il Venezuela e Cuba, un papa per tutte le situazioni mi verrebbe da dire, ma per la povera Haiti parole non ce ne sono e se non fosse per me, molti italiani non verrebbero neanche a conoscenza di questo nuovo dramma tutto haitiano. E’ davvero toccante che RAI 3 ci faccia sapere costantemente che …“a bordo della Ocean Viking un bimbo…ha imparato a camminare”, due donne sono incinte e i minori sono …stressati dal lungo soggiorno in mare… Molto pittoresca quanto singolare la descrizione della vita a bordo della nave ONG ma riflettiamo sulle situazioni, ma voi credete che gli haitiani stiano meglio o peggio degli immigrati che vengono da noi ? Vi assicuro che sicuramente  stanno molto… ma molto peggio dei migranti a bordo…loro non sono ben nutriti come i presunti profughi che arrivano dal mare, né belli, sani e robusti e col cellulare in mano…no…no…loro la fame la fanno ogni santo giorno per davvero e nel silenzio mondiale, perché sia in Europa che nelle Americhe gli haitiani non contano e non portano né soldi né notorietà…e siccome non possono neanche scappare sono destinati a soffrire “nell’isola lager”… già il termine lager serve solo per fare propaganda in occidente… l’ho vista Haiti e so cosa fanno per vivere, sì,  gli schiavi ai dominicani… per un misero pasto quotidiano. E ora chiediamoci, dove sono finiti tutti i radical chic del passato ? Perché papa Bergoglio non dice nulla ? Perché l’Onu se ne frega ? Già…tutti spariti e pronti a truccarsi per andare in scena in TV alla prossima nave ONG e a raccontarci le storielle di fantasie per ammorbidirci e convincerci ad importare sempre più….migranti mafiosi e criminali.…. 30102019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

La preghiera dei cattolici di Haiti nella Cattedrale di Port-au-Prince   (AFP or licensors)

HAITI

Haiti, appello della Chiesa al governo: ascolti la sofferenza del popolo

Da oltre un mese migliaia di persone, per le strade della capitale e di altre città di Haiti, chiedono le dimissioni del presidente, Jovenel Moïse, accusato di corruzione e di incapacità di fronte alla crisi in cui versa il Paese. In una situazione di grave insicurezza , il rischio di violenze si moltiplica. 20 finora le vittime di sparatorie e scontri tra polizia e manifestanti. La voce della Chiesa locale

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Penuria di carburante, carenza di cibo, aumento dei prezzi, corruzione, mancanza di sicurezza. Sono alcuni dei motivi che spiegano l’origine delle proteste e delle violenze che da oltre cinque settimane, si registrano ad Haiti, tanto da far temere il rischio di una guerra civile. Una protesta che è diventata ben presto richiesta di dimissioni del presidente Jovenel Moïse, accusato dall’opposizione di corruzione e di cattiva gestione dell’economia.

Una ventina le vittime dei disordini durante le proteste

Scarse le notizie in arrivo dal Paese: si sa che sono già 20 i morti e oltre 200 i feriti a seguito di disordini nel corso delle imponenti manifestazioni organizzate a Port-au-Prince  e in altre città. Nella capitale auto e pneumatici dati alle fiamme, barricate per bloccare le strade, camion rovesciati, sparatorie e scontri con la polizia. Molte aziende e scuole sono state chiuse, mentre gli operatori di organizzazioni umanitarie si trovano nell’impossibilità di portare avanti il loro lavoro. E c’è chi approfitta del generale clima di insicurezza: alcuni uffici delle ong sono stati oggetto di furti e di gesti vandalici e anche quelli di una Caritas diocesana e i magazzini dell’équipe del Catholic Relief Services, l’agenzia umanitaria internazionale della comunità cattolica negli Stati Uniti operante nel Paese, hanno subito saccheggi.

Il presidente: non mi dimetto

Da parte sua, il presidente Jovenel Moïse, al potere dal 2017,  in una recente conferenza stampa ha affermato che non ha intenzione di dimettersi e ha esortato al dialogo e all’unità, ricordando che il periodo costituzionale per il quale è stato eletto è di cinque anni. Di fronte alla crisi che vive il Paese e alla sofferenza della popolazione non mancano gli appelli della Chiesa locale.

L’appello della Chiesa locale a fianco della popolazione

L’ultimo appello ieri, 22 ottobre, lo ha rivolto al presidente e al governo l’arcivescovo di Port-au-Prince, monsignor Max Leroy Mésidor, che, parlando nella Cattedrale della città, li ha esortati “ad ascoltare la voce della saggezza” e la sofferenza del popolo. Il presule, citando le parole di Papa Giovanni Paolo II quando nel 1983 visitò Haiti, ha ribadito che “qualcosa deve cambiare in questo Paese”. “Troppe persone muoiono e la giustizia di Dio si avvererà a tutti i costi” ha detto ancora l’arcivescovo Mésidor. Ad ascoltare l’arcivescovo centinaia di fedeli che poco prima avevano partecipato ad una marcia di preghiera silenziosa indetta dalla stessa Chiesa cattolica locale nel giorno della festa liturgica di San Giovanni Paolo II. La manifestazione era sostenuta anche dalla Conferenza haitiana dei religiosi. Già a fine settembre la Conferenza episcopale di Haiti, aveva denunciato la drammatica situazione del Paese, accusando i dirigenti di irresponsabilità.

Cadorin della Caritas italiana: la fatica di andare avanti

Alessandro Cadorin è il coordinatore dei progetti di Caritas italiana ad Haiti. Lavora nel Paese dal febbraio del 2017 e non nasconde la fatica di andare avanti nell’ impegno insieme agli operatori locali, in un momento così difficile e di grande precarietà.  Al  microfono di Vatican News racconta che cosa sta succedendo ad Haiti e quali sono le radici del malcontento della popolazione. Sulla posizione della Chiesa sottolinea che “è stata fin da subito molto chiara e giustamente severa, rispetto a un’efficacia dell’azione di governo generale e soprattutto riguardo alla mancanza di trasparenza da parte del presidente. La Chiesa ha chiesto quindi di intervenire rispetto alla situazione, soprattutto sociale ed economica, senza però vedere degli effetti, e successivamente ha chiesto al presidente di farsi da parte perché la situazione è talmente degradata che non ci sono alternative, per mantener e un minimo di coesione sociale”.

Ascolta l’intervista a Alessandro Cadorin

Indispensabile il dialogo tra governo e opposizione

Ma che cosa accadrebbe dopo le eventuali dimissioni di  Jovenel Moïse? “Questa è una delle questioni che preoccupano di più la comunità internazionale – risponde Cadorin –  ma ovviamente anche gli haitiani stessi, perché non c’è chiarezza su questo. Basti pensare che non c’è chiarezza nemmeno su qual è la Costituzione da applicare in un caso simile. Certo è che quando non c’è dialogo e non c’è volontà di confronto da parte delle due parti in conflitto non si può nemmeno individuare una possibile figura che guidi la transizione per portare a future elezioni”. Da qui l’appello della Chiesa locale ad “ascoltare la voce della saggezza”.

HAITI        VIOLENZA POLITICAVESCOVICHIESA CATTOLICAPOVERTÀ

23 ottobre 2019, 13:10

 

PER…PIACERE…!

PER…PIACERE…!

“Carissimo Franceschini quanto sei buono e premuroso” che amore di persona…privo di ogni interesse politico…meraviglioso lui e quelli del PD…….senti…per piacere…quando finisci di occuparti della gente in mare, per piacere, vedi che in Italia ci sono 6 milioni di poveri, tra cui tanti bambini italiani, loro hanno due occhioni solitamente belli, due manine e due piedini… esattamente come quelli a bordo della Ocean Viking che sbarcheranno a Pozzallo nelle prossime ore e che dovreste poi smistare in Germani, Francia e etc… . Poi…per piacere, visto che tu e il PD siete sensibilissimi sull’argomento “salva vite in mare”…per piacere, ci sarebbero alcuni milioni di anziani alla fame che vivono si sulla terra ferma ma in un… “mare di merda”… e tanta gente, li chiamano “barboni oppure clochard”, il secondo è più chic,… che dormono nelle stazioni ferroviarie, in auto vecchie e all’addiaccio ogni santo giorno e da mesi o anni …in balia delle onde di freddo glaciale che arriverà nei prossimi giorni e vento grosso, da nord a sud..…guarda caso esattamente come i migranti in mezzo al mare …e questi poveretti attendono impazienti, da anni, che qualcuno gli dia una casa, sì perché dormire in una pubblica via è come stare in mezzo al mare, il pericolo è sempre dietro l’angolo, può crollare il tetto di una casa fatiscente dove trovano occasionale riparo o si può rimanere schiacciati dalla caduta di un albero della pubblica via e rovinare su una panchina dove qualcuno decide di passare la notte.. così…per…piacere … E’ bellissimo quello che hai detto alla stampa oggi…solo oggi faccio notare e non prima, degno di una persona di …cuore…“carissimo ministro Franceschini” : “Non ho fatto tweet ma il presidente del Consiglio e il ministro degli Interni con cui ho parlato più volte anche nelle ultime ore, sanno che per il Pd non è tollerabile tenere un minuto di più persone in mare”. Ma ministro, hai parlato prima delle elezioni o dopo…no…sa…siccome non ho sentito né te né altri come te parlare del problema migranti, com’eravate soliti fare prima, mi chiedevo se l’aver taciuto della questione migranti in mare nei passati giorni fosse una speculazione elettorale di necessita nelle imminenti votazioni in Umbria, magari…forse…ce lo spiegherà con calma in appresso. Sì perché quello che mi riesce difficile capire è come mai siete sempre solidali, attenti, accorti, amorevoli con i …migranti ma col popolo italiano o altri comunitari già presenti sul suolo italiano …ve ne fregate…. perché non si accoglie questa gente bisognosa nei centri di accoglienza e si offre loro le stesse opportunità ? Per …piacere…fatela finita di fare i finti buoni e i finti preoccupati, il popolo italiano ne ha piene le tasche di voi che ci imponete e ci obbligate a vedervi al governo senza essere appoggiato e amato dal popolo stesso. Va bene, che dirvi…continuate così, se neanche il 60% del consenso elettorale umbro non vi spaventa e vi induce alla riflessione, allora vorrà dire che in Emilia-Romagna si arriverà anche oltre…perché evidentemente non avete capito proprio niente della realtà del momento ed allora…per…piacere vedete di andarvene…… a casa…29.10.2019

…by…manliominicucci.mublog.it

Redazione ANSA ROMA

29 ottobre 2019

 

(ANSA) – ROMA, 29 OTT – “Non ho fatto tweet ma il presidente del Consiglio e il ministro degli Interni con cui ho parlato più volte anche nelle ultime ore, sanno che per il Pd non è tollerabile tenere un minuto di più persone in mare”. Lo dice il ministro Dario Franceschini interpellato dall’ANSA a margine di un evento culturale sulla vicenda della Ocean Viking.
 

COLPA DI SALVINI …!

VIKING

COLPA DI SALVINI …!

E sì, le colpe sono di Matteo Salvini, già perché se lui fosse ancora il ministro degli interni i poveri migranti…..”valevano”…, invece con la sua assenza dalla scena dell’immigrazione la pantomima della nave ONG assume un altro tono e significato. Ora i migranti non sono come quelli del periodo salviniano, questi non sono stanchi e provati dal lungo soggiorno obbligato in mare, i bambini ora giocano felici, e le donne incinta non si lagnano, a bordo le condizioni igienico sanitarie sono buone,…tutto va a meraviglia… solo perché non c’è Salvini al governo….ma guarda un po’…che coincidenza. In fondo, pensandoci bene , sono appena dieci giorni che stanno in mare e ciò non sollecita l’interesse dei deputati della sinistra….no…no…ora i migranti possono ” schiattare”…e “chissenefrega” di loro.. .e che restino in mare e non rompano.. Davvero vergognoso aver accusato per anni il popolo di centro destra per razzismo e altre baggianate del genere, per poi scoprire che i migranti sono solo un vero sistema propagandistico della sinistra il cui fine non è certamente quello umanitario. Ora anche i giornalisti, sempre schierati a sinistra, si pongono le domande sul perché i migranti della Ocean non vengano sbarcati. Le colpe sono solo di …. Salvini…se fosse rimasto al governo oggi non avremmo il problema…E in ultimo una mia personale riflessione, e come mai l’attuale ministro degli interni non proferisce e non esterna in merito ? Ora è tutto chiaro, i migranti sono il vero mezzo di propaganda dell’unione europea e della sinistra tutta…che schifo.. utilizzare degli esseri umani in questo modo è pari al crimine dello schiavismo di secoli fa…e il papa non dice nulla ? Questi migranti non sono uguali agli altri ? 29102019.

..by… manliominicucci.myblog.it

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Migranti, Ocean Viking in mare da 10 giorni. L’appello della Ong: “Ue ci assegni un porto sicuro”

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A bordo ci sono 104 persone, 41 bambini: i più piccoli hanno due e dodici mesi. L’Italia ha ignorato la sua richiesta

di ALESSANDRA ZINITI

28 ottobre 2019

ROMA – Al decimo giorno di attesa in mare dalla Ocean Viking parte un appello urgente per lo sbarco immediato delle 104 persone soccorse in zona Sar libica il 18 ottobre. “Ci sono 41 bambini e ragazzi minorenni, i più piccoli hanno due e undici mesi, uno è nato in un centro di detenzione in Libia. Eppure ancora oggi vengono lasciati in un limbo sul ponte di una nave di soccorso senza una soluzione in vista per lo sbarco aggiungendo ulteriore sofferenza dopo la situazione di pericolo vissuta in mare”, dice Louise Guillamaut, vicedirettore delle operazioni di Sos Mediterranée.

Dieci giorni in mare in attesa di un porto dove sbarcare non si vedevano da quando al Viminale sedeva Matteo Salvini. Nelle tre precedenti missioni di soccorso la Ocean Viking aveva sempre ottenuto il permesso di sbarcare nel giro di due-tre giorni al massimo, questa volta invece la sua richiesta di porto sicuro è stata ignorata dall’Italia. Il centro di ricerca e soccorso della Guardia costiera di Roma alle reiterate richieste della nave ha risposto che il soccorso non era di sua competenza essendo avvenuto in zona Sar libica e se ne è lavato le mani. Esattamente come accadeva prima. Prima dell’avvento di Luciana Lamorgese al Viminale e prima degli incontri tra Paesi europei a Malta e Lussemburgo che avrebbero dovuto portare a quel meccanismo di spartizione automatico in Europa dei migranti soccorsi nel Mediterraneo. Accordo che sembra ormai miseramente naufragato soprattutto dopo la bocciatura, la scorsa settimana, al parlamento europeo della mozione favorevole ai soccorsi delle Ong.

LO STRANO CASO DELLE PERCENTUALI…

La neoeletta presidente della Regione Umbria Donatella Tesei festeggia l'esito delle elezioni con il leader della Lega Matteo Salvini a Perugia, 28 ottobre 2019. ANSA/LEGA  EDITORIAL USE ONLY NO SALES

LO STRANO CASO DELLE PERCENTUALI…

Povera Italia,  povero popolo italiano e….povera informazione pubblica, assistiamo da anni ad una fasulla quanto taroccata e trasformata informazione per ogni occasione, tanto  taroccata che alla fine, a furia di  modificare le notizie secondo i loro intenti, piacimento e comodo  si sono….” imbrogliati da soli”… e non sono più in grado di essere obiettivi  e raccontarci la verità. Questa singolare quanto unica premessa è d’obbligo, perché quello che sto per raccontarvi ha dell’incredibile, un qualcosa che viene utilizzato solo dai regimi più crudeli specialisti in tema di comunicazione di massa.   Un valido esempio di regime socialista di ultima generazione stile quello della Corea del Nord o del Vietnam. Ieri Rai 1 ha disertato la maratona elettorale, com’è consuetudine, ed ha affidato alla “sinistra Rai 3” il compito della diretta elettorale dedicata ai risultati della competizione umbra.  Vengono diffusi i primi dati delle proiezioni che vedono il centro destra avanti al 57% e la sinistra, indietro, al 36%, ovvio che il dato semini il terrore e panico nello studio dei sinistri ospiti e conduttrice, anche lei di chiara fede rosso vivo, cercano ad giustificare la “pesantissima débâcle”  attribuendola ad altri fattori come la manovra o il ….pareggio di Juve e Inter e Napoli e la sconfitta del Milan in campionato ieri, il numero elevato di comizi tenuti da Salvini, come se alla sinistra fossero stati impediti e non perché se li avessero organizzati sicuramente sarebbero andati …”a vuoto” perché la gente è stanca di loro. Le hanno tentate tutte per sminuire la portata della vittoria ma c’è da aggiungere che sicuramente erano già preparati ad affrontare il disastro elettorale e hanno pensato bene di prendere le contromisure di carattere psicologico taroccando il vero risultato visto che con altre argomentazioni non ci riuscivano. Ora seguitimi con attenzione e risolviamo questo difficilissimo ed improbo calcolo …  57-36 = 21… e non 18 come più volte ripetuto e detto in trasmissione, omettendo nei fatti il vero risultato di differenza della percentuale …. ho pensato : evidentemente sono così abituati a trasformare le notizie che non intendono farci sapere la verità e sparano cifre a cavolo… proprio per darci una …“corretta un’informazione matematica”… evitando di pronunciare quella soglia fatidica del 20% che rappresenterebbe la vittoria assoluta del …popolo italiano. Ora l’episodio delle percentuali si è ripetuta volgarmente diverse volte nel corso della trasmissione, il 18% anziché 21%……alla fine ha convinto…anche me… In mattinata ho ascoltato e assistito a qualche talk show di una pena nauseante,  il nostro ministro degli esteri intervistato sul disastroso responso elettorale ha rilasciato una di quelle dichiarazioni così strampalate e prive di logica che mi obbligano ad invitarlo e con celerità…a tornare a fare il bibitaro al San Paolo, leggete cosa risponde a domanda :  al M5S non interessa il consenso elettorale ! “Caro Di Maio, ma come  fai a dire che non ti interessa il consenso del popolo…sei o non sei il ministro…degli esteri  ? Bene se lo sei allora…. vai a vendere le bibite ad Atene o a Istanbul…lì ti troveresti proprio bene visto che non comprendi il termine “consenso”… Ma la questione dei numeri non finisce, poi apro la pagina dalle notizie Ansa e leggo quel che ora leggerete voi, perché è estrapolato dal link sottostante :  La Lega, secondo i dati definitivi del voto, ha ottenuto il 36,9% (il 14% in più delle precedenti regionali), Fratelli d’Italia il 10,4% (era al 6,2) e Forza Italia il 5,5 (era all’8,5). Nella coalizione Bianconi, il Pd si è attestato al 22,3 % (35,8 nella precedente consultazione) e il M5s al 7,41 (era al 14.6). Scusate amici dell’Ansa, la volta precedente la Lega prese 13,99% ed ora il 36,9% è pertanto l’aumento è del 23% e non del 14%. Forse …vi siete sbagliati anche voi o è la sindrome del terrore salviniano che coinvolge giornali e conduttrici TV  ? L’unico rammarico che resta è vedere ancora il 22,3% di elettori che hanno dato fiducia allo stesso partito artefice degli scandali e furti nella regione e voi li avete rivotati…come vi sentire oggi ? “Cari piedini” che lo avete rivotato, cosa devo pensare di voi ? Che forse oltre il voto ….c’è dell’altro ? 28102019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Elezioni regionali in Umbria, trionfo del centrodestra. Botta e risposta Salvini-Conte sulla valenza del voto

Candidata del centrodestra al 57%, Bianconi al 37%. Vola l’affluenza

 La neoeletta presidente della Regione Umbria Donatella Tesei festeggia l'esito delle elezioni con il leader della Lega Matteo Salvini a Perugia, 28 ottobre 2019. ANSA/LEGA  EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Redazione ANSA28 ottobre 2019

Sulle elezioni regionali in Umbria, dove ha trionfato il centrodestra, e sulle sue possibili conseguenza,  è botta e risposta tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte. Il leader della Lega è andato all’attacco sottolineando la valenza nazionale di queste elezioni.  “E’ un voto che ha anche una valenza nazionale – dice  Salvini – Conte continua con la sua arrogante distruzione dell’Umbria, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico…ogni giorno si apre un problema nuovo”. Liesito delle elezioni  in Umbria è “un test da non trascurare affatto” – dice Conte – ma “noi siamo qui a governare con coraggio e determinazione, il nostro è un progetto riformatore per il Paese. Un test regionale non può incidere, se non avessimo coraggio e lungimiranza sarebbe meglio andare a casa tutti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte a margine della seconda edizione di “Sindaci d’Italia”, organizzata da Poste Italiane.

L’ESITO DEL VOTO – La Lega, secondo i dati definitivi del voto, ha ottenuto il 36,9% (il 14% in più delle precedenti regionali), Fratelli d’Italia il 10,4% (era al 6,2) e Forza Italia il 5,5 (era all’8,5). Nella coalizione Bianconi, il Pd si è attestato al 22,3 % (35,8 nella precedente consultazione) e il M5s al 7,41 (era al 14.6).

Donatella Tesei è, dunque, formalmente la nuova presidente della Regione Umbria. E’ infatti terminato lo scrutinio nelle mille e 5 sezioni, con il ministero degli Interni che ha ufficializzato il risultato. Tesei ha ottenuto il 57,55% dei voti, Vincenzo Bianconi, candidato presidente per il patto civico Pd-M5s il 37,48%. Una vittoria quella del centrodestra, quindi, con 20,07 punti di vantaggio.

Umbria, Tesei: “Era arrivato il momento di cambiare”

È un’impresa storica – ha detto la Tesei – è importantissima per questa regione che ha saputo dimostrare una grande forza e determinazione di credere, questa volta, in un progetto di cambiamento”. E ha aggiunto: “dedico questa vittoria all’Umbria, ai cittadini che hanno saputo dimostrare di avere una dignità e di saperla difendere”.

 

“Gli umbri hanno dimostrato che gli italiani hanno voglia di votare”, aveva sottolineato Salvini a Perugia commentando a caldo i dati delle regionali.   “Festeggio anche una grande affluenza – ha sottolineato ancora Salvini – perché di solito commentiamo sempre un calo”. Il candidato del centro sinistra Vincenzo Bianconi ha telefonato alla senatrice Donatella Tesei (IL PROFILO) “per congratularsi” per la vittoria alle elezioni regionali in Umbria.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva che non era andato all’incontro conclusivo con gli altri componenti della maggioranza di governo , parla di “una sconfitta scritta figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi. Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un’idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd. E non ho capito la ‘genialata’ di fare una foto di gruppo all’ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le Regionali”. Così Matteo Renzi a Bruno Vespa per il libro “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)”.

La replica di Franceschini arriva via Twitter: “Non mi sembra particolarmente acuta l’idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l’Umbria, è meglio andare divisi alle prossime regionali. L’onda di destra si ferma con il buon governo e con l’allargamento e l’apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci”.

Non mi sembra particolarmente acuta l’idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l’Umbria, è meglio andare divisi alle prossime regionali.. L’onda di destra si ferma con il buon governo e con l’allargamento e l’apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci.

 

11:47 – 28 ott 2019

 

No comment di Conte che cita Modugno – “La conoscete la canzone di Modugno? Il sole, il cielo…”, è la battuta con cui il premier Giuseppe Conte replica ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle elezioni umbre. “Si sente in discussione”, gli chiede una cronista e, subito, un altro cronista gli domanda: “Ci commenti almeno questo sole…”. A quel punto Conte replica citando il brano “Meraviglioso“, di Domenico Modugno.

“La sconfitta alla Regione Umbria dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”. Lo dichiara in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti. 

“Va rilanciata in fretta una visione del futuro e un profilo riformista e di rinnovamento del Governo. Va fatto insieme. L’alleanza ha senso solo ed esclusivamente se vive in questo comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti la sua esistenza è inutile e sarà meglio trarne le conseguenze”. “Una maggioranza non può esistere per paura di Salvini, per evitare il voto dei cittadini o aspettare le nomine degli enti per occupare poltrone”.

“Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente”, scrive in un post su Facebook il M5S.

Altissima l’affluenza, al 64,4%, nove punti in più rispetto al 2015. Del resto, nel Giardino d’Italia ci hanno messo la faccia tutti i leader nazionali e, sul finale della campagna, anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, protagonista della foto di Narni con Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Roberto Speranza. Una reunion che, evidentemente non ha pagato.

La sconfitta rischia di pone di fatto una pietra tombale sulla l’alleanza M5S-Pd. Il governo non è in discussione, e ciò viene ribadito sia dai Dem sia dal Movimento. Ma sulle Regionali 2020 la sensazione è che Di Maio voglia tornare all’antico, a cominciare da Emilia Romagna e Calabria. Anche perché l’alleanza con il Pd non ha pagato né per la coalizione di governo né per il Movimento che ha preso meno della metà dei voti dei Dem. “Il patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti”, si legge in un post del M5S su facebook che assicura, comunque, come al governo “si rispetteranno gli impegni”.

PIAZZA O VIA…DELINQUENTE ?

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PIAZZA O VIA…DELINQUENTE  ?

E’ giusto punire i colpevoli della sua morte, ancor più giustissimo condannare i colpevoli di questo omicidio perché inquinato da silenzi omertosi da parte di alcuni “uomini dello stato”,  ma attenzione tutti… non è un omicidio di stato e su questo c’è poco da discutere altrimenti la magistratura non avrebbe fatto chiarezza e trovato i responsabili …punto. Tuttavia il povero giovane non è che fosse proprio un esempio di vita, tossicodipendente con tanti piccoli problemi legati alla dipendenza, e non lo dico io ma lo dice la madre in prima persona quando nel 2016, il link postato è di quella data, prese le distanze  proprio dal figlio e l’accusò clamorosamente di essere un delinquente e aggiunse di non avere nessuna intenzione di “spendere neanche un centesimo per la difesa legale del figlio”. So anche bene, perché lo ricordo, che la madre stessa e la sorella gli proibirono di frequentare la casa materna e addirittura la sorella proibì al fratello di vedere i suoi figli poiché lo considerava un elemento di disturbo e non gradito nella sua casa,  in definitiva del fratello, quando era in vita, non ne voleva sapere nulla”. Poi improvvisamente l’amica della Bonino ed Ingroia…la sorella si “ricrede sul fratello”, purtroppo oramai già morto, forse avrà avuto delle soffiate da qualcuno sta di fatto che inizia ad indagare, con la complicità di qualcuno evidentemente, nel modo in cui è maturata la morte del fratello e da qui parte la sua “lodevole battaglia per la verità”. Qui le cose si confondono, anzi, si intrecciano tra scontata e strane omertà e ammissioni di colpe di una gravità assoluta. Posso capire che una sorella si ravveda sul proprio comportamento tenuto in passato e decida di farsi perdonare per averlo abbandonato e non aiutato in determinate situazioni di necessità come si dovrebbe fare per ogni tossicodipendente che chiede aiuto ma mi resta il dubbio che tutta questa manovra sia opera di altri soggetti che orbitano nel mondo della sinistra politica, perché mi son sempre chiesto come abbia fatto lei ad avere certe confidenze… Certo, difendendolo e chiedendo chiarezza sulle modalità della sua morte la riabilita ma non l’assolve dalle mie critiche, troppo tardi…perché aver avuto giustizia per la sua morte non restituisce la vita al poveretto… e poi anche  sfruttare la morte di un fratello , strumentalizzandola per le modalità eseguite facendo leva sull’antistato e proporre la propria candidatura  in una competizione europea francamente mi disgusta, e a quanto pare non sono stato il solo visto che lei non è riuscita nel suo intento a conquistare il seggio parlamentare . Ora visto che la candidatura è andata buca si vuol dedicare ed intestare una via o piazza pubblica a Roma al giovane deceduto, e perché mai ?  Quindi  avremo una via o una piazza Cucchi…? Benissimo, immaginiamo per un attimo che in questa piazza Cucchi ci sia pure una bellissima panchina dove si è soliti intrattenersi con il figlio o il nipotino, magari  per consumare la merendina, e il piccolo chieda al proprio accompagnatore il perché quella piazza si chiami Cucchi ed a lui dedicata… Ovviamente raccontargli il perché è un obbligo ed un dovere ed allora si risponderebbe : caro figliolo, Chucci… era un tossicodipendente delinquente e rifiutato dalla madre e da sua sorella, arrestato dai carabinieri trova la morte per mano loro negli uffici dello stato…e con la complicità di alcuni uomini delle forze dell’ordine e si tiene tutto nascosto… poi, la sorella del Cucchi defunto, scopre la verità sulla sua morte attraverso confidenze e tradimenti di alcuni dipendenti stessi dello stato, e per premio hanno intestato la piazza al fratello. Non ho idea di cosa penserà il futuro cittadino, ma una cosa è certa, penserà che per avere una piazza o una via intestata non bisogna essere più eroi, inventori o grandi uomini…ma è sufficiente fare un tirocinio di assunzione di droghe varie e delinquere… bell’Italia… 25102019

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La madre di Cucchi:   “Mio figlio?    Un delinquente”

La donna a chi le consigliava di affidarsi a un avvocato rispondeva: “Non spendo altri soldi per quel delinquente

 

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Chiara Sarra – Sab, 30/01/2016 – 23:39

 

“Quando abbiamo chiesto alla madre di Cucchi di mettere un avvocato di fiducia, ci ha risposto che non avrebbero speso altri soldi per quel delinquente del figlio, che poteva andare a fare il barbone per strada”.

La sorella di Stefano Cucchi con la foto del fratello morto

In un’intercettazione agli atti dell’inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi e rivelata da il Tempo, il maresciallo Roberto Mandolini, indagato per falsa testimonianza insieme a Vincenzo Nicolardi, svela un retroscena finora inedito. Nella registrazione, infatti, Mandolini parla con un consulente legale del Sap a Vibo Valentia, sostenendo che al procuratore dichiarerà di aver “omesso di dire quello che mi ha riferito Cucchi della famiglia”. E cioè che dopo l’arresto per spaccio avvenuto nel 2009, i carabinieri avevano suggerito ai familiari di contattare un avvocato di fiducia, ricevendo in riposta solo insulti per Stefano. “Quel giorno hanno pure scherzato, dicendo a Cucchi di pensare ai nipotini e lui gli ha risposto che la sorella erano due anni che non glieli faceva vedere”, ha aggiunto Roberto Mandolini, “La sorella pseudo-giornalista, si era candidata con Ingroia e la Bonino. Dopo aver preso i soldi, 1.342.000 euro, ha venduto casa e ha cambiato vita. Del fratello, quando era in vita, non ne voleva sapere nulla”.

 

COSA RESTERA’ DI QUESTI ANNI 80…

(SIMULAZIONE)
Una simulazione di un'aggressione a una donna, Roma, 17 ottobre 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

COSA RESTERA’ DI QUESTI ANNI 80…

E’ il titolo di una vecchia e cara canzone di Raf, il cantautore pugliese ha spronato la mia memoria per sottolineare ciò che la nuova società del 2020 ci propone e ci offre, mi dà anche l’occasione per fare un raffronto col passato recente e l’attuale situazione per indurci alla riflessione. E drammaticamente mi chiedo cosa ci sia rimasto della favolosa Italia degli anni 80, nei fatti è rimasto ben poco del grande paese industriale e della quinta potenza economica mondiale, il calo lo si deve anche all’apertura economica ai nuovi paesi dell’est partner nell’unione europea, le “sberle continue” delle economie emergenti asiatiche in particolare la Cina e la Corea del Sud, l’abbattimento dei confini di stato e niente più dazi, il disastro economico lo si deve ai nuovi migranti afro-asiatici in arrivo perpetuo sul nostro suolo che han tolto lavoro alle piccole imprese  italiane, sì…purtroppo viviamo in un’epoca totalmente diversa dagli anni 80, un’epoca fatta di slogan coniati per ogni occasione, inganni, ruberie, truffe, furti, stupri e omicidi, sanità in crisi spaventosa e giustizia inesistente. In tutto questo non ci metto neanche il termine rispetto perché oramai cancellato dal vocabolario della lingua degli italiani, non c’è più rispetto per il genere femminile, le nostre donne a volte vengono trattate come oggetti, il rispetto per gli anziani è cosa morta ed appartiene solo al passato, qualunque persona s’azzarda a girare di notte nelle pubbliche vie di una città o nelle fermate dei bus, della metro o nelle stazioni, si trova sempre in territorio di guerra continua col rischio di essere o derubato o picchiato o addirittura ammazzato. La società che si è costruita, perdonatemi se lo ripeto ancora una volta, è fallimentare sotto ogni punto di vista, la sicurezza pubblica è oramai cosa che appartiene al ventennio fascista, il lavoro è diventato un premio ambito riservato solo ai parenti dei potenti, la chiesa cristiana annaspa, perde fedeli non ha più sacerdoti ed in pericolo di fallimento economico, un crac dello stato Vaticano al momento è cosa probabile, le industrie delocalizzano e quelle esistenti sono prossime alla chiusura mentre il governo pensa solo a come far arrivare i migranti sul nostro territorio, a buttar denaro per loro e a tassare le partite IVA. Non è rimasto più niente in questo paese, solo chiacchiere e tanta… ma tanta violenza e la magistratura non è neanche più dalla parte del popolo italiano né delle vittime… Oggi il nuovo stupro di questa studentessa indiana, è qualcosa di raccapricciante, non si può più vivere, non c’è più liberta individuale…si vive nel terrore continuo…e il guaio è che non ci si può neanche difendere in modo adeguato… bisogna assolutamente cambiare governo e passare ad uno decisamente …”sovranista”, che ami il nostro paese e ricominci a lavorare per riportarlo ai fasti di 40 anni fa… Come anche credo si renda necessario fare chiarezza in Europa una volta per tutte e magari uscire con le nostre gambe finché siamo in tempo, altrimenti ci tocca morire di stenti o andremo su una sedia a rotelle. Cari signori della politica sinistra, io vi biasimo ogni giorno perché i veri responsabili del tracollo e disastro della società attuale…. siete voi,… e cosa peggiore è che non vi rendete conto dei danni che avete provocato e insistete sulle politiche della sinistra…ma insomma volete una guerra civile ? Se la desiderate ebbene che sappiate che siete sulla buona strada… 27102019

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Studentessa denuncia stupro nel Milanese

La ragazza stava rientrando al campus universitario

 

(SIMULAZIONE)
Una simulazione di un'aggressione a una donna, Roma, 17 ottobre 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Redazione ANSAMILANO

26 ottobre 2019

 

(ANSA) – MILANO, 26 OTT – Una studentessa di 18 anni ha denunciato di essere stata violentata ieri a Rozzano (Milano) da uno sconosciuto che l’ha minacciata con un coltello mentre rientrava al campus universitario, dove alloggia. La giovane, di origine indiana e che vive a Manchester, si trova in Italia per un periodo di studio. I medici della clinica Humanitas hanno riscontrato elementi compatibili con l’abuso sessuale denunciato.
 

 

UNA QUESTIONE DI STILE…!

FOTO IPP/MIPA
MILANO 13/09/2019
FESTA DE L'UNITA' 2019 POLITICA PARTITO DEMOCRATICO
NELLA FOTO : IL SEGRETARIO DEL PD NICOLA ZINGARETTI
Italy Photo Press - World Copyright

UNA QUESTIONE DI STILE…!

È davvero singolare e curioso che il segretario del partito democratico, ora al governo e reo di scandali per concussione, tangenti e raccomandazioni per interessi elettorali in Umbria offenda in questo modo il segretario di un partito che rappresenta oltre il 30% degli italiani definendolo un ….” Ubriacone”… e addossandogli delle responsabilità di governo in materia economica che non lo riguarda. Evidentemente il segretario Zingaretti dimentica che nel precedente governo il socio di maggioranza era il M5S ed erano loro che dettavano i tempi. Sì, sono gli stessi soggetti che ora governano con lui e il suo …”PD”…il partito dei morti viventi…ed ha anche il coraggio di parlare di IVA, nascondendo che le clausole di salvaguardia furono stabilite proprio dai governi PD…..Questa gente è fuori da ogni morale e da ogni considerazione di valori civili e rispetto per chi non li vota e non la pensa come loro….sono anti italiani, anti democratici e anti liberali. Auspico una loro grande sconfitta e che sia l’inizio della loro fine perché chi infanga il nome altrui solo per spot pubblicitari…non merita di stare in politica…e ricoprire un incarico….non si offendono gli elettori specie quelli che hanno votato per …”l’ubriacone”… è offensivo per gli oltre dieci milioni di italiani che votano Lega. Io non sono leghista, appartengo al mio movimento Ldc, ma non ho mai offeso nessun politico oltre la consueta dialettica politica…ma questa è una questione di stile…che non è certamente propria della sinistra italiana che ripeto, chi non vota loro è … “sempre merda”. Cari elettori umbri, domenica vi attende una grande sfida e battaglia, votate contro l’asse del male, dell’ipocrisia, delle truffe e dei voltagabbana. Umbri, votate, vincete e mandateli a lavorare e finalmente avete la possibilità di liberate la vostra regione dall’inciucio e dalla delinquenza politica… vecchia di oltre 70 anni, quella becera politica rossa di …. vergogna…che tante volte ha soppresso i sogni dei nostri figli per favorire quelli dei potenti che ora tutti conoscono…nomi e cognomi…. 25102019

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Venerdì 25 ottobre 2019 – 19:52

Zingaretti: via l’ubriacone del Papeete e via Iva e superticket

FOTO IPP/MIPA MILANO 13/09/2019 FESTA DE L'UNITA' 2019 POLITICA PARTITO DEMOCRATICO NELLA FOTO : IL SEGRETARIO DEL PD NICOLA ZINGARETTI Italy Photo Press - World Copyright

“Le sue cretinate sono costate 20 miliardi di interessi a italiani”

Roma, 25 ott. (askanews) – “Dopo 15 mesi della cultura del Papeete, delle bugie, delle aggressioni, dell’odio, hanno lasciato il Paese in ginocchio: noi abbiamo trovato 23 miliardi di Iva che stavano arrivando come una valanga con l’Iva. Questa è stata l’eredità, non c’è niente dietro la demagogia di chi è bravo a denunciare ma si è rivelato totalmente incapace di risolvere i problemi e le paure delle persone”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, in un comizio a Spoleto per le Regionali in Umbria, criticando Matteo Salvini.

“È bastato che il mondo sapesse che Salvini non era più al governo per abbassare lo spread sda 240 a 120 punti. Per colpa sua, con le stupidaggini, con le cretinate cfhe hanno raccoontat on le stupidaggini, con le cretinate, le tasse sulle cassette di sicurezza, la flat tax, le divertenti mangiate che si è fatto sono costate agli italiani: in 15 mesi l’Italia ha bruciato 20 miliardi di euro di interessi finanziari sul costo del debito. Ed è bastato che lui se ne andasse, è bastato al mondo la credibilità del governo senza la destra, perche’ l’Italia risparmiasse in tasse un miliardo e 400 milioni nelle prime due aste” di titoli pubblici.

Con il nuovo governo, ha rivendicato Zingaretti, “siamo passati dalle favole dei soldi che non c’erano e dei debiti fuori controllo ai fatti concreti: zero aumento dell’Iva, dalla raccolta del consenso dell’ubriacone del Papeete all’abolizione del superticket in sanità perchè la sanità già si paga sulle tasse”. E allora “c’è una differenza tra noi e loro, una la capiscono tutti: loro cavalcano i problemi che creano le paura delle persone, noi li vogliamo risolvere. Ecco la nuova casta che si affaccia nel nome del popolo ma per il popolo non fa niente”.

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16 SENTENZE DI MORTE PER UNA 19ENNE !

Nusrat

16 SENTENZE DI MORTE PER UNA 19ENNE !

Nusrat Jahan Rafi, la bellissima studentessa morta ammazzata, aveva appena 19 anni quando con l’inganno è stata portata sul terrazzo di uno stabile, lì ha trovato i suoi “parenti ed amici traditori”, loro dapprima le hanno versato addosso una latta di pura benzina, poi fatto quello, è arrivata puntuale la nuova minaccia di morte…l’ennesima per la precisione… o ritirava la denuncia, presentata nei confronti del professore della scuola islamica per le molestie sessuali ricevute, oppure le avrebbero dato fuoco e morte sicura indi ”l’apostata”, sarebbe stata inevitabilmente catapulta giù dal terrazzo in fiamme. Una morte certa considerando che oramai i suoi abiti erano impregnati dell’orrendo liquido, e non contenti di averla arsa viva intendevano anche “buttarla via come un sacco di patate”…il tutto secondo una perversa strategia col fine di far sembrare un vero e proprio suicidio. Una vera e propria scena drammatica e allucinante ma reale, che si è consumata in un paese di fede islamica che pare non conosca il verbo …”rispetto per la donna”. Immaginate che solo il 3% degli stupri subite dalla donne bangladesi denuncia la violenza, non lo fa perché ha paura di essere ammazzata esattamente come la povera Nusrat… Un comportamento da paese satanico più che da paese religioso, ma che diavolo hanno nella testa queste persone, comunque sembra che le cose adesso …forse vadano nella direzione opposta, infatti oggi è stata emessa la sentenza di condanna a morte per le 16 persone responsabili della orrenda morte della ragazza, la TV ne ha parlato, stranamente aggiungo, e cosa ancor più raccapricciante è aver visto tre donne in una maxi foto, che ritraeva i sedici condannati a morte, esposta in un sit-in di protesta femminile e mandata in onda nel TG. Non ci crederete ma ho visto tre donne in quella foto, e dico la verità… vederle mi ha scioccato …già…mi son chiesto, come possono tre donne giustificare l’omicidio di una ragazza che si è ribellata ad un sistema fatto di soprusi e violenze sessuali tollerate nel silenzio dell’ubbidienza religiosa ? … No, non riesco ad afferrare quali possano essere i dettami religiosi che giustifichino certe azioni e certe violenze, ma credo che di fronte al ripetersi di certe scene infernali non si possa parlare più di religione o di filosofie particolari ma forse….credo… sarebbe più appropriato parlare di setta… In occidente non esiste neanche l’idea o ipotesi di poterle pensare certe cose, succedono anche da noi casi estremi di omicidi efferati, ma non vengono mai perpetrati per amore di un’ideologia o religione. Poi…per noi occidentali è incomprensibile una roba del genere però…però…ricordo a tutti che le comunità pakistane, bangladesi e indiane sono molto presenti e numerose in occidente e sappiamo benissimo cosa accade alle loro ragazze quando non ubbidiscono a certe orrende regole e noi non facciamo nulla perché non accadano…“silence please”. La pena di morte sentenziata oggi che sia di monito a tutti e spero siano gli ultimi morti di una follia di usi, tradizioni e convinzioni religiose senza logica e senso che appartengo a 1500 anni fa….  24102019

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Bangladesh, 19enne bruciata viva: condanna a morte per 16 persone

Un tribunale del Bangladesh ha condannato alla pena capitale i 16 responsabili dell’omicidio di Nusrat Jahan Rafi, la studentessa 19enne data alle fiamme per avere denunciato per molestie sessuali il preside della sua scuola islamica

Gianni Carotenuto – Gio, 24/10/2019 – 10:27

Nusrat

In Bangladesh, un tribunale ha condannato a morte 16 persone per l’omicidio della studentessa Nusrat Jahan Rafidata alle fiamme dopo aver accusato di molestie sessuali il preside della sua scuola, un istituto islamico di Feni, cittadina a circa 160 km dalla capitale Dacca.

Lo riporta Bbc News. La sentenza di primo grado è arrivata al termine di uno dei processi più rapidi della storia del Paese. Casi come quelli di Nusrat, infatti, impiegano quasi sempre molti anni per arrivare a conclusione.

Nessun accusato di omicidio se la caverà più“, ha spiegato il procuratore Hafez Ahmed, mentre gli avvocati dei 16 imputati hanno detto che presenteranno appello. La vicenda di Nusrat aveva fatto il giro del mondo. La 19enne studiava in una madrassa, una scuola islamica. Il 27 marzo aveva raccontato di essere stata convocata nell’ufficio del preside, dove era stata toccata più volte in modo inappropriato. Dopo essere fuggita via, anziché tenersi tutto per sé – come fanno tante coetanee per paura di essere ripudiate dalla famiglia e dalla società – aveva denunciato il tutto alla famiglia e alla polizia. L’agente incaricato di raccogliere la sua testimonianza non aveva minimamente tutelato la ragazza, filmata durante la confessione. E il video era stato dato in pasto ai social, scatenando uno scandalo nazionale. La giovane aveva cominciato a ricevere minacce di morte, mentre centinaia di persone erano scese in piazza per chiedere la liberazione del preside, arrestato dopo la denuncia di Nusrat. La 19enne, tornata a scuola per sostenere gli esami di fine anno, era stata portata con l’inganno sul tetto del palazzo scolastico. Dicendo “no” alla richiesta di ritirare la denuncia, alcune persone le avevano lanciato addosso della benzina prima di darle fuoco. A raccontare l’aggressione era stata la stessa ragazza durante il disperato trasporto in ospedale, dove malgrado le cure era morta dopo cinque giorni di agonia.

La morte della giovane aveva suscitato la dura reazione dell’opinione pubblica bengalese. Centinaia le persone scese in piazza a Dacca per chiedere la condanna a morte dei responsabili del barbaro omicidio. Richiesta accolta dai giudici, che hanno promesso d’ora in avanti tolleranza zero per tragedie come quella che ha visto protagonista la povera Nusrat. Le molestie sessuali sono considerate piuttosto comuni in Bangladesh: secondo un rapporto dell’associazione ActionAid, l’80% delle donne che lavorano nell’industria dell’abbigliamento del Paese hanno visto o subito violenza sessuale sul posto di lavoro.

 

E LUI….SI’…LUI…DOV’E’ ?

JIHADISTI

E LUI….SI’…LUI…DOV’E’ ?

Non c’è e non si sente né si vede….ma certo, avete già capito…”lui chi è”… e di chi sto parlando, ovviamente di lui…il Santo padre della chiesa cristiana cattolica noto a tutti come il Papa, lui che dall’alto dei cuori elargisce parole di speranza, di amore e lancia messaggi di  pace e auspica il dialogo per porre fine alla tragedia delle morti tra il presidente ….e il popolo…..cileno… Scommetto che forse qualche ottuso amante e  bieco credente nel sig. Bergoglio, che in passato soleva criticarmi per i miei continui attacchi al “finto papa”,  stava già immaginando che lui si stesse rivolgendo con amore e speranza al “bravissimo presidente turco Erdogan”, il nuovo sultano di Istanbul, e alla popolazione curda. Assolutamente…No.., se lo avete  pensato, spiace dirvelo ma avete proprio sbagliato scenario mondiale infatti, il bravo papa è preoccupato non per il genocidio che si sta consumando nuovamente in quella zona per mano dei turchi ma, ha parole solo… per il popolo cileno. E’ incredibile che il capo della chiesa cristiana non si prodighi tra i potenti della terra per trovare una soluzione immediata per la pace e continui ad ignorare un genocidio che assume ogni ora che passa una sorta di replay armeno del 1915. In verità sono anch’io preoccupato per le sorti del popolo cileno ma lì le cose sono un tantino diverse, non c’è il rischio di uno stermino sebbene si contino già una 15na di morti, ma sono ancor più terrorizzato per le sorti del popolo curdo che in questi giorni sta rivivendo un’altra pulizia etnica e religiosa pari a quella dello stato islamico di qualche anno fa, infatti i guerriglieri e combattenti di questi giorni in Siria sono gli stessi che hanno combattuto per l’ISIS, solo che ora hanno cambiato padrone…e sono  al soldo del sultano di Istanbul, loro si celano dietro il regolare esercito di Ankara ma in realtà sono solo delinquenti filo turchi che mettono in pratica il loro verbo di morte e distruzione…o meglio, sarebbe più corretto definirli..” criminali delinquenti pagati profumatamente”… con il denaro…e immaginate col denaro di chi ?  Sì, il nostro e più precisamente quello dell’unione europea che dà ad  Erdogan per bloccare i migranti, rifletteteci su…che paradosso e che presa per i fondelli.. per i migranti, ma come, nei talk show mondiali sono il piatto forte dei buonisti e radical chic d’ogni tipo e scontato argomento di amore e passione per un certo signore di Roma…vestito di bianco sporco,…molto sporco direi,… e paghiamo per bloccarli in Turchia ? Oggi in Siria hanno ucciso una donna curda e “gli antiterroristi”…curioso chiamarli così ma è cosa reale… hanno dichiarato alla stampa : “Le vostre puttane sono sotto i nostri piedi”… e chi li conosce ha confermato che trattasi di un gruppo jihdista che combatteva a Idlib. Il video delle loro “opere sataniche” è nel  link postato ma attenzione, se siete sensibili non guardatelo.. per ovvi motivi. Il quadro si completa con le dichiarazioni  di Fides, per conto della chiesa, che ha approvato l’operazione militare turca contro i curdi, in definitiva ciò che sta accadendo in Siria non è tema che possa interessare la chiesa cristiana né il papa in prima persona. Che dire, penso solo che mi piacerebbe mettere tutti questi “attori silenziosi” rei di questa nuova carneficina, in un bel fossato profondo dieci metri e versarci dentro piscio, letame ed escrementi vari sino a riempirla e farli nuotare “nella merda più completa”, e aggiungo che quando penso agli attori, intendo l’unione europea tutta, la santa chiesa tutta compreso cardinali e vescovi, gli americani e tutti i paesi arabi . Prima di chiudere vorrei solo fare una domanda : l’altro ieri gli armeni, ieri gli ebrei oggi ai curdi e domani a chi ? Forse toccherà ai cristiani ? 23102019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Siria, uccidono curda ed esultano: “Le vostre puttane sono sotto i nostri piedi”. Analisti: “È gruppo jihadista che combatteva a Idlib”

JIHADISTI

 

di F. Q. | 23 OTTOBRE 2019

Città del Vaticano – Il Vaticano, attraverso l’agenzia Fides della Congregazione di Propaganda Fide, non solo non condanna apertamente l’uso di armi non convenzionali da parte dei turchi contro i curdi, e nemmeno l’invasione della Turchia in territorio siriano, ma – al contrario – sembra mettere in risalto una recente iniziativa interreligiosa  organizzata per esprimere vicinanza ai militari turchi per l’operazione bellica in corsO

GUERRA IN SIRIA

Siria, tregua con ripetute violazioni. Erdogan minaccia nuovo attacco, raid sui curdi

Rappresentanti qualificati delle comunità cristiane, ebraiche e musulmane presenti in Turchia hanno preso parte domenica 20 ottobre ad una iniziativa nel Monastero siro ortodosso di Deyrulzafaran, nei pressi della città di Mardin, sull’altopiano di Tur Abdin. «L’incontro – spiega Fides – è stato concepito come momento condiviso di spiritualità e di riflessione comune, con l’attenzione rivolta al contesto dell’operazione militare Sorgente di pace, messa in atto dall’esercito turco nei territori della Siria nord-orientale».

Migranti e Turchia, la Ue pronta a finanziare altri campi profughi per siriani

«I presenti all’incontro – sottolinea l’agenzia vaticana- hanno espresso sentimenti di vicinanza spirituale ai militari coinvolti nell’operazione, e anche ai profughi siriani fuggiti in territorio turco durante il conflitto, esprimendo anche l’auspicio che i rifugiati venuti dalla Siria possano tornare alle proprie case il più rapidamente possibile. I presenti all’incontro hanno anche letto insieme il messaggio ad hoc inviato loro per l’occasione dal Presidente turco Erdogan».

Come è noto – si legge sempre sull’agenzia vaticana Fides – «uno degli obiettivi dell’offensiva militare in Siria è quello di creare in territorio siriano un’area-cuscinetto dove poi trasferire una parte dei più di tre milioni di rifugiati siriani attualmente espatriati in territorio turco. Appare palese l’intento delle autorità turche volto a ottenere e pubblicizzare l’appoggio all’operazione Sorgente di pace, espresso anche dalle comunità religiose non musulmane presenti in Turchia».

All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Korc Kasapoglu, Rappresentante del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, l’Arcivescovo armeno apostolico Sahak Masalyan, il Segretario del Rabbino Capo della Comunità Ebraica, Francois Yakan e il Mufti di Mardin Ismail Cicek, insieme a inviati delle comunità cristiane sire, assire e caldee. L’iniziativa interreligiosa è stata presieduta da Mor Philoxenus Saliba Ozmen, Metropolita siro ortodosso di Mardin e Diyarbakir

Tahrir al-Sham e Ahrar al-Sham. L’identità della milizia è rivelata, nel filmato, dagli stessi combattenti e confermata dai ricercatori del Rojava Information Center.

 

DEDICATO ALLE DONNE …

bimbadonna

DEDICATO ALLE DONNE …

Dedicato a tutte le donne occidentali, sì…quelle che lavorano,  che studiano, si divertono  e che amano il proprio uomo in assoluta libertà e si sono create una famiglia con dei bebè…..Dedicato a tutte le donne che hanno ricevuto il dono della democrazia, che vivono in assoluta autonomia e nella condizioni di essere rispettata da tutti. E poi, dedicato a tutte quelle donne…”.mute.”, molto radical e molto chic, che delle altre donne, povere e sottomesse, non se ne fregano un tubo e non ne parlano mai, né in televisione né in teatro né nei talk show….. dedicato a quelle donne che mettono sempre in mostra il miglior trucco o la migliore acconciatura…come se la battaglia da vincere è quella anziché pensare…magari solo per un attimo, alle sofferenze di altre….donne. Dedicato in particolar modo a …”tutte quelle donne”… che hanno …”sfilato a migliaia per Desirè Mariottini, Pamela Mastropietro” in segno di solidarietà e …rabbia…per le loro morti… e per tutte le donne stuprate dalle bestie sataniche in giro per il mondo…Italia compresa. Dedicato a… tutte le donne che hanno marciato per la difesa delle donne cristiane arse vive nelle loro case e chiese….nei paesi africani ed asiatici, dedicato a tutte quelle donne che pensano che il tacco 12 sia migliore del disinteresse delle sofferenze altrui… Dedicato a tutte quelle donne che si lamentano e si lagnano quando la violenza colpisce loro e pretendono giustizia e solidarietà…. E in ultimo dedicato anche un po’ a me, che spendo amorevolmente il mio tempo per amore e difesa, strenua, delle donne…come la mia mamma….22102019 …by…manliominicucci.myblog.it

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Le donne pakistane alla ricerca della libertà

 6 Settembre 2019  Eco Internazionale  0 Commenti AREA ASIA-OCEANIAdiritti delle donneDiritti UmaniDonnelibertàPakistan

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Di Alessandra Fazio – Siamo in Pakistan, il sesto Stato più popolato al mondo. Uno Stato che conta più di duecento milioni di persone e nel quale il rispetto dei diritti è, tuttavia, poco considerato. Siamo in una società islamica nella quale la condizione della donna risulta, tuttora, piuttosto precaria; un paese nel quale lo stupro, la violenza, i maltrattamenti nei confronti della stessa sono considerati prassi ordinaria; una società che denigra la donna e la considera, quasi, un oggetto.

 

In Pakistan le donne sono sottomesse, condannate allo stupro, uccise per “l’onore”, fustigate, maltrattate dai propri mariti, aggredite con l’acido,; sono vittime di incesti e rapimenti, anche ai fini del matrimonio; costrette a sposare uomini di qualsiasi età, sono succubi di un società che non riconosce loro diritti fondamentali ma che, al contrario le rende “schiave” di un sistema malsano che mette al primo posto l’uomo e la sua violenza; una violenza esercitata in nome di una legge disumana e di una religione interpretata secondo canoni maschilisti e violenti. Nel 2018, la Commissione per i diritti umani pakistana ha contato 845 casi di violenza, ufficiali, non tenendo conto di tutti quelli non denunciati e, quindi, sconosciute.

Sono stati numerosi i tentativi di ribellione da parte di donne pakistane. C’è chi è riuscito ad affermare i propri diritti e a liberarsi dalle catene imposte loro dagli uomini della società, come ad esempio Nosheen Butt che venne presa a sprangate dal fratello per aver rifiutato un matrimonio combinato con un parente molto più anziano. Sopravvissuta ma con la morte nel cuore per aver perso la propria madre la quale, nel tentativo di difenderla e sostenerla, venne lapidata dal padre; ma, al contrario, c’è chi ha perso e ha pagato con la vita la propria libertà. Basta ricordare Sana Cheema che, scegliendo di sposare un uomo italiano, venne uccisa dal padre e dal fratello. Eppure, nonostante siano poche le donne che sono riuscite a liberarsi dalla “prigionia”, dall’oppressione, è ancora viva la speranza, in tantissime donne del Pakistan, di riuscire a fuggire da quella realtà. Una recente dichiarazione del giudice capo del Pakistan Asif Saeed khosa, relativa all’apertura di 1016 tribunali in Pakistan per la tutela delle donne dalla violenza di genere, lascia sperare che vi sia davvero la possibilità di porre le basi per un radicale cambiamento della società e per una maggiore tutela delle donne.

Scopo dell’apertura di tali tribunali è quello di consentire alle donne di denunciare i proprio mariti, padri, fratelli e qualunque altra persona che abusi di loro e della loro condizione senza avere il timore di essere perseguite ed uccise. Il sentirsi parte di una società e il non essere segregate tra quattro mura, sapere di avere il sostegno di giudici ed esperti, fa si che le coscienze si sviluppino diversamente e in modo indipendente ed autonomo. Il sentirsi donne, e non oggetti, rende possibile l’acquisizione di certezze necessarie al cambiamento, alla rivoluzione, alla non accettazione di tutto ciò che offende e denigra la propria persona.

Quella delle donne del Pakistan è una condizione che tocca, indirettamente, tutte le donne del mondo. Un problema che riguarda tutti. Pensare, infatti, che ai nostri giorni sia ancora possibile assistere a tali situazioni e che continuino ad esistere contesti così degradanti è una sconfitta che riguarda l’intera umanità. Nell’attesa che tali istituzioni vengano create e che, grazie a queste, le donne possano sentirsi libere, sarebbe necessario educarle ad esserlo; insegnare loro a non aver paura.