LO STRANO CASO DELLE PERCENTUALI…

La neoeletta presidente della Regione Umbria Donatella Tesei festeggia l'esito delle elezioni con il leader della Lega Matteo Salvini a Perugia, 28 ottobre 2019. ANSA/LEGA  EDITORIAL USE ONLY NO SALES

LO STRANO CASO DELLE PERCENTUALI…

Povera Italia,  povero popolo italiano e….povera informazione pubblica, assistiamo da anni ad una fasulla quanto taroccata e trasformata informazione per ogni occasione, tanto  taroccata che alla fine, a furia di  modificare le notizie secondo i loro intenti, piacimento e comodo  si sono….” imbrogliati da soli”… e non sono più in grado di essere obiettivi  e raccontarci la verità. Questa singolare quanto unica premessa è d’obbligo, perché quello che sto per raccontarvi ha dell’incredibile, un qualcosa che viene utilizzato solo dai regimi più crudeli specialisti in tema di comunicazione di massa.   Un valido esempio di regime socialista di ultima generazione stile quello della Corea del Nord o del Vietnam. Ieri Rai 1 ha disertato la maratona elettorale, com’è consuetudine, ed ha affidato alla “sinistra Rai 3” il compito della diretta elettorale dedicata ai risultati della competizione umbra.  Vengono diffusi i primi dati delle proiezioni che vedono il centro destra avanti al 57% e la sinistra, indietro, al 36%, ovvio che il dato semini il terrore e panico nello studio dei sinistri ospiti e conduttrice, anche lei di chiara fede rosso vivo, cercano ad giustificare la “pesantissima débâcle”  attribuendola ad altri fattori come la manovra o il ….pareggio di Juve e Inter e Napoli e la sconfitta del Milan in campionato ieri, il numero elevato di comizi tenuti da Salvini, come se alla sinistra fossero stati impediti e non perché se li avessero organizzati sicuramente sarebbero andati …”a vuoto” perché la gente è stanca di loro. Le hanno tentate tutte per sminuire la portata della vittoria ma c’è da aggiungere che sicuramente erano già preparati ad affrontare il disastro elettorale e hanno pensato bene di prendere le contromisure di carattere psicologico taroccando il vero risultato visto che con altre argomentazioni non ci riuscivano. Ora seguitimi con attenzione e risolviamo questo difficilissimo ed improbo calcolo …  57-36 = 21… e non 18 come più volte ripetuto e detto in trasmissione, omettendo nei fatti il vero risultato di differenza della percentuale …. ho pensato : evidentemente sono così abituati a trasformare le notizie che non intendono farci sapere la verità e sparano cifre a cavolo… proprio per darci una …“corretta un’informazione matematica”… evitando di pronunciare quella soglia fatidica del 20% che rappresenterebbe la vittoria assoluta del …popolo italiano. Ora l’episodio delle percentuali si è ripetuta volgarmente diverse volte nel corso della trasmissione, il 18% anziché 21%……alla fine ha convinto…anche me… In mattinata ho ascoltato e assistito a qualche talk show di una pena nauseante,  il nostro ministro degli esteri intervistato sul disastroso responso elettorale ha rilasciato una di quelle dichiarazioni così strampalate e prive di logica che mi obbligano ad invitarlo e con celerità…a tornare a fare il bibitaro al San Paolo, leggete cosa risponde a domanda :  al M5S non interessa il consenso elettorale ! “Caro Di Maio, ma come  fai a dire che non ti interessa il consenso del popolo…sei o non sei il ministro…degli esteri  ? Bene se lo sei allora…. vai a vendere le bibite ad Atene o a Istanbul…lì ti troveresti proprio bene visto che non comprendi il termine “consenso”… Ma la questione dei numeri non finisce, poi apro la pagina dalle notizie Ansa e leggo quel che ora leggerete voi, perché è estrapolato dal link sottostante :  La Lega, secondo i dati definitivi del voto, ha ottenuto il 36,9% (il 14% in più delle precedenti regionali), Fratelli d’Italia il 10,4% (era al 6,2) e Forza Italia il 5,5 (era all’8,5). Nella coalizione Bianconi, il Pd si è attestato al 22,3 % (35,8 nella precedente consultazione) e il M5s al 7,41 (era al 14.6). Scusate amici dell’Ansa, la volta precedente la Lega prese 13,99% ed ora il 36,9% è pertanto l’aumento è del 23% e non del 14%. Forse …vi siete sbagliati anche voi o è la sindrome del terrore salviniano che coinvolge giornali e conduttrici TV  ? L’unico rammarico che resta è vedere ancora il 22,3% di elettori che hanno dato fiducia allo stesso partito artefice degli scandali e furti nella regione e voi li avete rivotati…come vi sentire oggi ? “Cari piedini” che lo avete rivotato, cosa devo pensare di voi ? Che forse oltre il voto ….c’è dell’altro ? 28102019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Elezioni regionali in Umbria, trionfo del centrodestra. Botta e risposta Salvini-Conte sulla valenza del voto

Candidata del centrodestra al 57%, Bianconi al 37%. Vola l’affluenza

 La neoeletta presidente della Regione Umbria Donatella Tesei festeggia l'esito delle elezioni con il leader della Lega Matteo Salvini a Perugia, 28 ottobre 2019. ANSA/LEGA  EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Redazione ANSA28 ottobre 2019

Sulle elezioni regionali in Umbria, dove ha trionfato il centrodestra, e sulle sue possibili conseguenza,  è botta e risposta tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte. Il leader della Lega è andato all’attacco sottolineando la valenza nazionale di queste elezioni.  “E’ un voto che ha anche una valenza nazionale – dice  Salvini – Conte continua con la sua arrogante distruzione dell’Umbria, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico…ogni giorno si apre un problema nuovo”. Liesito delle elezioni  in Umbria è “un test da non trascurare affatto” – dice Conte – ma “noi siamo qui a governare con coraggio e determinazione, il nostro è un progetto riformatore per il Paese. Un test regionale non può incidere, se non avessimo coraggio e lungimiranza sarebbe meglio andare a casa tutti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte a margine della seconda edizione di “Sindaci d’Italia”, organizzata da Poste Italiane.

L’ESITO DEL VOTO – La Lega, secondo i dati definitivi del voto, ha ottenuto il 36,9% (il 14% in più delle precedenti regionali), Fratelli d’Italia il 10,4% (era al 6,2) e Forza Italia il 5,5 (era all’8,5). Nella coalizione Bianconi, il Pd si è attestato al 22,3 % (35,8 nella precedente consultazione) e il M5s al 7,41 (era al 14.6).

Donatella Tesei è, dunque, formalmente la nuova presidente della Regione Umbria. E’ infatti terminato lo scrutinio nelle mille e 5 sezioni, con il ministero degli Interni che ha ufficializzato il risultato. Tesei ha ottenuto il 57,55% dei voti, Vincenzo Bianconi, candidato presidente per il patto civico Pd-M5s il 37,48%. Una vittoria quella del centrodestra, quindi, con 20,07 punti di vantaggio.

Umbria, Tesei: “Era arrivato il momento di cambiare”

È un’impresa storica – ha detto la Tesei – è importantissima per questa regione che ha saputo dimostrare una grande forza e determinazione di credere, questa volta, in un progetto di cambiamento”. E ha aggiunto: “dedico questa vittoria all’Umbria, ai cittadini che hanno saputo dimostrare di avere una dignità e di saperla difendere”.

 

“Gli umbri hanno dimostrato che gli italiani hanno voglia di votare”, aveva sottolineato Salvini a Perugia commentando a caldo i dati delle regionali.   “Festeggio anche una grande affluenza – ha sottolineato ancora Salvini – perché di solito commentiamo sempre un calo”. Il candidato del centro sinistra Vincenzo Bianconi ha telefonato alla senatrice Donatella Tesei (IL PROFILO) “per congratularsi” per la vittoria alle elezioni regionali in Umbria.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva che non era andato all’incontro conclusivo con gli altri componenti della maggioranza di governo , parla di “una sconfitta scritta figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi. Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un’idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd. E non ho capito la ‘genialata’ di fare una foto di gruppo all’ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le Regionali”. Così Matteo Renzi a Bruno Vespa per il libro “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)”.

La replica di Franceschini arriva via Twitter: “Non mi sembra particolarmente acuta l’idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l’Umbria, è meglio andare divisi alle prossime regionali. L’onda di destra si ferma con il buon governo e con l’allargamento e l’apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci”.

Non mi sembra particolarmente acuta l’idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l’Umbria, è meglio andare divisi alle prossime regionali.. L’onda di destra si ferma con il buon governo e con l’allargamento e l’apertura delle alleanze, non di certo ridividendoci.

 

11:47 – 28 ott 2019

 

No comment di Conte che cita Modugno – “La conoscete la canzone di Modugno? Il sole, il cielo…”, è la battuta con cui il premier Giuseppe Conte replica ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle elezioni umbre. “Si sente in discussione”, gli chiede una cronista e, subito, un altro cronista gli domanda: “Ci commenti almeno questo sole…”. A quel punto Conte replica citando il brano “Meraviglioso“, di Domenico Modugno.

“La sconfitta alla Regione Umbria dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”. Lo dichiara in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti. 

“Va rilanciata in fretta una visione del futuro e un profilo riformista e di rinnovamento del Governo. Va fatto insieme. L’alleanza ha senso solo ed esclusivamente se vive in questo comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti la sua esistenza è inutile e sarà meglio trarne le conseguenze”. “Una maggioranza non può esistere per paura di Salvini, per evitare il voto dei cittadini o aspettare le nomine degli enti per occupare poltrone”.

“Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente”, scrive in un post su Facebook il M5S.

Altissima l’affluenza, al 64,4%, nove punti in più rispetto al 2015. Del resto, nel Giardino d’Italia ci hanno messo la faccia tutti i leader nazionali e, sul finale della campagna, anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, protagonista della foto di Narni con Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Roberto Speranza. Una reunion che, evidentemente non ha pagato.

La sconfitta rischia di pone di fatto una pietra tombale sulla l’alleanza M5S-Pd. Il governo non è in discussione, e ciò viene ribadito sia dai Dem sia dal Movimento. Ma sulle Regionali 2020 la sensazione è che Di Maio voglia tornare all’antico, a cominciare da Emilia Romagna e Calabria. Anche perché l’alleanza con il Pd non ha pagato né per la coalizione di governo né per il Movimento che ha preso meno della metà dei voti dei Dem. “Il patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti”, si legge in un post del M5S su facebook che assicura, comunque, come al governo “si rispetteranno gli impegni”.

LO STRANO CASO DELLE PERCENTUALI…ultima modifica: 2019-10-28T16:45:29+01:00da manlio22ldc
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