PIAZZA O VIA…DELINQUENTE ?

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PIAZZA O VIA…DELINQUENTE  ?

E’ giusto punire i colpevoli della sua morte, ancor più giustissimo condannare i colpevoli di questo omicidio perché inquinato da silenzi omertosi da parte di alcuni “uomini dello stato”,  ma attenzione tutti… non è un omicidio di stato e su questo c’è poco da discutere altrimenti la magistratura non avrebbe fatto chiarezza e trovato i responsabili …punto. Tuttavia il povero giovane non è che fosse proprio un esempio di vita, tossicodipendente con tanti piccoli problemi legati alla dipendenza, e non lo dico io ma lo dice la madre in prima persona quando nel 2016, il link postato è di quella data, prese le distanze  proprio dal figlio e l’accusò clamorosamente di essere un delinquente e aggiunse di non avere nessuna intenzione di “spendere neanche un centesimo per la difesa legale del figlio”. So anche bene, perché lo ricordo, che la madre stessa e la sorella gli proibirono di frequentare la casa materna e addirittura la sorella proibì al fratello di vedere i suoi figli poiché lo considerava un elemento di disturbo e non gradito nella sua casa,  in definitiva del fratello, quando era in vita, non ne voleva sapere nulla”. Poi improvvisamente l’amica della Bonino ed Ingroia…la sorella si “ricrede sul fratello”, purtroppo oramai già morto, forse avrà avuto delle soffiate da qualcuno sta di fatto che inizia ad indagare, con la complicità di qualcuno evidentemente, nel modo in cui è maturata la morte del fratello e da qui parte la sua “lodevole battaglia per la verità”. Qui le cose si confondono, anzi, si intrecciano tra scontata e strane omertà e ammissioni di colpe di una gravità assoluta. Posso capire che una sorella si ravveda sul proprio comportamento tenuto in passato e decida di farsi perdonare per averlo abbandonato e non aiutato in determinate situazioni di necessità come si dovrebbe fare per ogni tossicodipendente che chiede aiuto ma mi resta il dubbio che tutta questa manovra sia opera di altri soggetti che orbitano nel mondo della sinistra politica, perché mi son sempre chiesto come abbia fatto lei ad avere certe confidenze… Certo, difendendolo e chiedendo chiarezza sulle modalità della sua morte la riabilita ma non l’assolve dalle mie critiche, troppo tardi…perché aver avuto giustizia per la sua morte non restituisce la vita al poveretto… e poi anche  sfruttare la morte di un fratello , strumentalizzandola per le modalità eseguite facendo leva sull’antistato e proporre la propria candidatura  in una competizione europea francamente mi disgusta, e a quanto pare non sono stato il solo visto che lei non è riuscita nel suo intento a conquistare il seggio parlamentare . Ora visto che la candidatura è andata buca si vuol dedicare ed intestare una via o piazza pubblica a Roma al giovane deceduto, e perché mai ?  Quindi  avremo una via o una piazza Cucchi…? Benissimo, immaginiamo per un attimo che in questa piazza Cucchi ci sia pure una bellissima panchina dove si è soliti intrattenersi con il figlio o il nipotino, magari  per consumare la merendina, e il piccolo chieda al proprio accompagnatore il perché quella piazza si chiami Cucchi ed a lui dedicata… Ovviamente raccontargli il perché è un obbligo ed un dovere ed allora si risponderebbe : caro figliolo, Chucci… era un tossicodipendente delinquente e rifiutato dalla madre e da sua sorella, arrestato dai carabinieri trova la morte per mano loro negli uffici dello stato…e con la complicità di alcuni uomini delle forze dell’ordine e si tiene tutto nascosto… poi, la sorella del Cucchi defunto, scopre la verità sulla sua morte attraverso confidenze e tradimenti di alcuni dipendenti stessi dello stato, e per premio hanno intestato la piazza al fratello. Non ho idea di cosa penserà il futuro cittadino, ma una cosa è certa, penserà che per avere una piazza o una via intestata non bisogna essere più eroi, inventori o grandi uomini…ma è sufficiente fare un tirocinio di assunzione di droghe varie e delinquere… bell’Italia… 25102019

…by…manliominicucci.myblog.it

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La madre di Cucchi:   “Mio figlio?    Un delinquente”

La donna a chi le consigliava di affidarsi a un avvocato rispondeva: “Non spendo altri soldi per quel delinquente

 

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Chiara Sarra – Sab, 30/01/2016 – 23:39

 

“Quando abbiamo chiesto alla madre di Cucchi di mettere un avvocato di fiducia, ci ha risposto che non avrebbero speso altri soldi per quel delinquente del figlio, che poteva andare a fare il barbone per strada”.

La sorella di Stefano Cucchi con la foto del fratello morto

In un’intercettazione agli atti dell’inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi e rivelata da il Tempo, il maresciallo Roberto Mandolini, indagato per falsa testimonianza insieme a Vincenzo Nicolardi, svela un retroscena finora inedito. Nella registrazione, infatti, Mandolini parla con un consulente legale del Sap a Vibo Valentia, sostenendo che al procuratore dichiarerà di aver “omesso di dire quello che mi ha riferito Cucchi della famiglia”. E cioè che dopo l’arresto per spaccio avvenuto nel 2009, i carabinieri avevano suggerito ai familiari di contattare un avvocato di fiducia, ricevendo in riposta solo insulti per Stefano. “Quel giorno hanno pure scherzato, dicendo a Cucchi di pensare ai nipotini e lui gli ha risposto che la sorella erano due anni che non glieli faceva vedere”, ha aggiunto Roberto Mandolini, “La sorella pseudo-giornalista, si era candidata con Ingroia e la Bonino. Dopo aver preso i soldi, 1.342.000 euro, ha venduto casa e ha cambiato vita. Del fratello, quando era in vita, non ne voleva sapere nulla”.

 

PIAZZA O VIA…DELINQUENTE ?ultima modifica: 2019-10-28T16:31:01+01:00da manlio22ldc
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