Archivio mensile: agosto 2020

GLI ITALIANI SONO STANCHI !

310802020 sardegna incazzata

GLI ITALIANI SONO STANCHI !

Obiettivamente non è più accettabile che tutti quelli che decidono di tentare la sorte in Europa debbano essere accolti da noi e mantenuti in tutti sensi quando io, italiano e imprenditore, rischio di chiudere la mia azienda perché non c’è più lavoro e siamo in piena crisi. Tutta questa gente per le strade di cui non sappiamo cosa farne è diventata una bomba ad orologeria e temo che presto o tardi si vedranno scene di pura violenza. Il bicchiere è colmo e la pazienza è finita, forse tutti pensavano che il business dell’immigrazione finisse col bonifico incassato per le prestazioni e servizi offerti ai migranti ad ogni arrivo ma non è così purtroppo. La solita cosuccia mafiosa Italiana degli affaristi che pensano che le persone siano oggetti solo utili per far soldi. E spiace dirlo ma non è così, ci sono esseri umani da una parte e dall’altra e ora la situazione è diventata insostenibile perché gli uni sardi sono incazzati neri… e di migranti non ne vogliono neanche sentir più parlare, come del resto i siciliani che ne hanno le palle degli… occhi piene. Stop ai migranti e quelli che arrivano se li portassero a casa i buonisti e radical chic se tanto li vogliono ! Lo dico da anni che la protesta, per ora solo pacifica, si sarebbe levata prima o poi… era solo una questione di tempo ! 31082020

…by… manliominicucci.myblog.it

Non vogliono i migranti, minacce a sindaco Sardegna

Scritte sui muri ad Aritzo anche contro gestore hotel

310802020 sardegna incazzata

Redazione ANSANUORO

29 agosto 202015:03NEWS

Scritte sui muri stamattina ad Aritzo con minacce al sindaco Gualtiero Mameli, contro l’arrivo di una quindicina di migranti che dovranno essere trasferiti in paese da tre strutture dell’Ogliastra. Le minacce oltre al primo cittadino sono indirizzate anche al gestore della struttura Hotel Castello – Gesar di Aritzo, che a partire dall’1 settembre dovrà ospitare i migranti.
La disposizione del trasferimento è stata comunicata ieri al primo cittadino dalla Prefettura di Nuoro, cosa che ha alimentato tensioni all’interno della comunità, considerata l’emergenza legata alla pandemia Covid-19.

LAGER ? PUNTI DI VISTA !

31082020 NAPOLI CENTRO

LAGER ? PUNTI DI VISTA  !

Il nostro paese è certamente da considerarlo il paese più strano ed anomalo, per certi versi anche curioso, che ci sia su questo globo, una popolazione indecifrabile ed indefinita, una classe politica e religiosa che si considera solidale con gli apparenti bisognosi, attenta e premurosa a chi attraversa il mare, per venire da noi, senza un valido motivo se non quello di una vita migliore. Eppure le “pappine che ci propinano” le Tv ogni santo giorno sono condite da parole toccanti che arrivano sino al cuore… accogliamo gente che…”vive nella miseria e nelle privazioni”, nella fame e soprattutto nella sofferenza dei… milioni di lager libici… poi, in fondo, siamo anche la capitale e fulcro del cristianesimo, il nostro stato spende miliardi per i migranti, e non sono pochi quelli già spesi, quindi quale altro ingrediente d’umanità cristiana e di responsabilità politica vuoi metterci in quella che è la pietanza della missione di pace, amore e solidarietà per gli esseri umani che arrivano dal mare? Niente, ci sono tutti gli ingredienti, quindi accoglienza in toto, visite mediche, mediatori culturali, psicologi, medici ed infermieri a loro disposizione e ovviamente vengono non solo curati ma anche sfamati. In tutta questa miracolosa ed ammirevole assistenza bisogna dar merito e riconoscere ai radical chic, i politici della sinistra e soprattutto a sua Santità Papa Bergoglio la capacità di aver indirizzato in questi termini l’accoglienza di esseri umani che si “sostengono autonomamente sulle loro gambe”, si sfamano, con le loro mani, nutrendosi della pietanze a loro servite e se non stanno bene hanno pronta tutta l’assistenza necessaria. Tralascio i minori perché ho terminato… i fazzolettini… per assorbire le lacrime per quanto sono addolorato e andiamo al punto successivo che mi interessa più dei migranti e dei minori in questo momento. Ore fa, in questa giornata, un padre di 85 anni, al culmine della sua vita, ha ucciso il proprio figlio, ferito il secondo e la propria moglie. L’apparente insano gesto e procedura violenta, mi pregio ricordare ai lettori, che non è una iniziativa unica nel suo genere ma va avanti così dal lontano 1997, dove purtroppo, situazioni similari si ripetono con più frequenza e vedono sempre gravi disabili, sia fisici che mentali, vittime della “follia omicida del genitore”, teniamolo da conto questo elemento perché è molto importante. Tutti si chiedono se la follia si sia impossessato di quel pover’uomo, niente affatto, l’apparente insano gesto si giustifica in due soli concetti, il primo è che lo stillicidio quotidiano, dopo tantissimi anni, diventa insopportabile e corrode e stanca qualunque uomo o donna forte che sia,  vedere i propri figli disabili nella vera sofferenza e chiusi nei veri “lager della propria casa” è insopportabile. Già… chi non ha un figlio disabile o mentalmente instabile non può sapere né può capire cosa significhi vivere con un fardello del genere e quando si arriva alla veneranda età di 85 anni, farla finita diventa quasi una liberazione anche perché poi  le persone disabili, morti i genitori e senza parenti il più delle volte non si sa dove spedirli o sistemarli, soldi permettendo, e andranno a finire nella  Case Famiglia . Il secondo punto è lo stato italiano e tutte le organizzazioni di solidarietà che si vantano di salvare le persone in mare e di aiutare quelli che scappano dalle sofferenze e dai lager, ma sono a chiedervi :  pensate che un disabile allettato o agli “arresti forzati” su una sedia a rotelle non provi sofferenza ? E quanti disabili non possono uscire di casa per via dell’assenza di ascensore o di spazio sufficiente per farci entrare una carrozzina ed arrivare sulla via pubblica ? Per loro non c’è il Papa, non c’è lo stato italiano, e con 287 euro al mese, che  è la pensione che un disabile riceve, e voi tutti lo sapete, che ci fa un povero sofferente ? Però…nessuno fa niente, con quella somma ci vive… forse solo l’eurodeputata Picerno del PD… visto che a lei bastano 160 euro al mese, mi chiedo cosa ne faccia degli altri 6.040 che becca ogni mese, ovviamente oltre 4.200 euro per le spese . E tutte le “organizzazioni piselliane” che vedo quotidianamente in tv che fine hanno fatto ? O sono buoni solo negli slogan propagandistici e pietosi da far piangere anche i cactus ? Perché non parlano dei veri bisognosi e pongono l’accento sulle loro problematiche anziché continuare a chiedere soldi ad un popolo stremato ed affamato da 18 anni di disastrosa unione europea e da ben 6 mesi di crisi epidemica che ci ha letteralmente fatti sprofondare nella melma? Neanche la Tv ne ha parlato… oramai gli italiani contano meno del ”piscio di un animale”, anzi, oggi Tg3 ha parlato di quattro fratelli senegalesi che stanno imparando l’italiano da un maestro in pensione… che paese meraviglioso è il nostro ! 30082020

…by… manliominicucci.myblog.it

 

Napoli, spara ai due figli invalidi e ne uccide uno In casa c’era anche la moglie dell’88enne, che non è rimasta ferita

31082020 NAPOLI CENTRO

Arrestato il padre di 85 anni

Si è alzato in piena notte, è entrato nella camera da letto dei figli disabili e ha sparato due colpi di pistola contro ognuno di loro. Il fratello minore, 47 anni, affetto da un grave handicap mentale, è stato raggiunto alla testa ed è morto sul colpo. L’altro, di 51 anni, ha riportato solo ferite al braccio e non è in pericolo di vita. Il loro anziano padre, Giuseppe P., 88 anni, subito dopo ha chiamato il 118: “Venite, ho ammazzato i miei figli”, ha detto al telefono convinto che fossero morti entrambi. Una tragedia della disperazione che ha scosso il quartiere Soccavo, alla periferia occidentale di Napoli, dove la famiglia era conosciuta e stimata anche per la dedizione che da mezzo secolo assorbiva la vita dei due genitori nelle cure dei figli. Il più grande è affetto da problemi lievi, che non gli impedivano di svolgere lavoretti – ad esempio consegne per bar e fiorai – ma gli creavano comunque difficoltà; il fratello minore necessitava invece di assistenza continua. Giuseppe, oggi in pensione dopo una vita come lavoratore portuale, e la moglie, 77 anni, “avevano investito tutte le loro energie personali ed economiche affinché ai due figli non mancasse mai nulla”, ricorda una donna residente in via Nicolò Garzilli, dove è avvenuta la tragedia. Il lockdown aveva accresciuto le difficoltà della famiglia, nelle ultime settimane le cose sembravano andare meglio ma Giuseppe covava dentro di sé l’angoscia per il futuro che avrebbe atteso i due figli dopo la sua morte. La scorsa notte, poco dopo le cinque, si è alzato senza svegliare la moglie, ha preso una pistola illegalmente detenuta – una Magnum 357 con matricola abrasa – ed è entrato nella camera da letto dei figli, per ucciderli nel sonno. Dopo aver sparato quattro volte, ha chiamato il 118 in evidente stato di choc. La centrale operativa ha inviato una ambulanza sul posto ed ha allertato la Polizia: un agente del  113 ha richiamato l’utenza di casa, trattenendo in linea l’anziano in attesa dell’arrivo dei sanitari e di una Volante, in modo da impedirgli altri gesti inconsulti. I medici hanno potuto solo constatare il decesso del fratello minore, trasportando l’altro all’ospedale Cardarelli. Ai poliziotti, intanto, il pensionato raccontava con frasi sconnesse la sua disperazione per le sofferenze e il futuro dei figli. Sia l’anziano che la moglie sono stati colti da malore e sottoposti a loro volta ad accertamenti medici. L’uomo si trova piantonato in ospedale dalla Polizia.

 

D-DAY… NO MUSLIM !

30082020 scontri contro la polizia

D-DAY… NO MUSLIM !

Oggi, 29 di Agosto dell’anno del Signore 2020, possiamo dire che la democrazia occidentale e la libertà cristiana è definitivamente  cancellata e che la religione islamica domina superba in Svezia ed è protetta da quelle istituzioni democratiche che proprio l’islam intende annientare ed assoggettare alla religione coranica. Ma non finisce qui il resoconto di una giornata a dir poco allucinante ed umiliante, perché di mezzo si inserisce l’informazione mediatica ed in particolar modo quella della sinistra carta stampata. Vado a denunciare questo scandalo epocale, il link postato della testata giornalistica on-line di Sputink descrive i fatti di Malmö con una narrazione totalmente opposta a quella che fa un certo quotidiano nazionale, noto giornale della estrema sinistra radicale e pro immigrati e pro islamici, il nome di questo giornale è “ La Repubblica”, quotidiano famoso per le sue posizioni chiaramente di parte, spostata molto a sinistra e sempre contro il centro destra o la destra in particolare ma mai a favore dell’informazione genuina. A seguire vi riporto, in copia e incolla, alcuni stralci dell’articolo firmato da Andrea Tarquini, l’intero potete leggerlo in rete, lui esordisce  “nell’occhiello” con un “Corteo anti-musulmani, violenza e scontri con la polizia”, poi aggiunge un titolo e precisa : “ Venerdì a Malmö almeno “300  islamofobi di estrema destra” hanno scatenato una guerriglia in strada confrontandosi con la polizia “. Poi, va con l’articolo ed inizia la sua descrizione, partendo dalla città di  Berlino, mica da Malmö in Svezia, quindi lui nei fatti le cose non le ha viste personalmente con i suoi occhi ma le ha solo sentite e ovviamente modificate e scritte a suo piacimento, il testo : BERLINO – Esplode la violenza di piazza dell’ultradestra anti-islamica nella Svezia che (specie dopo il 2015) è il Paese dell´Unione europea col maggior numero di migranti per abitante… Per tutta la notte centinaia di “ultrà antimusulmani”, dicono… i portavoce della polizia e i media svedesi… si sono affrontati in violenti scontri nel centro e in diverse zone di Malmö, la terza città del Paese… il proseguo lo trovate nell’articolo alla data di oggi, 29.08.2020. Ora fatemi capire bene, dal link postato, traggo una narrazione diametralmente opposta, leggendolo comprendo che sono stati i mussulmani, che inferociti dal veder bruciare il Corano, ad aver creato scontri e violenze nella città svedese contro la polizia, città nella quale da anni si sentono padroni assoluti e allora, mi chiedo : ma perché il giornalista di La Repubblica scrive e dà informazioni false e bugiarde affermando che sono quelli dell’ultradestra a d aver provocato gli incidenti ? E qual è la verità ? Andiamo alla resa dei conti, quindi se Sputinik, quotidiano d’informazione on-line, ha ragione, allora il quotidiano farlocco La Repubblica”  deve essere immediatamente censurato  e chiuso in quanto penalmente responsabile di diffusione di notizie false mentre il giornalista , l’autore di articoli falsi ed ideologicamente modificati deve essere buttato a calci fuori dall’ordine… per il grave reato di incitamento all’odio, di contro… se “La Repubblica”  ha invece ragione… allora deve essere Sputink ad essere oscurato, e seduta stante, perché le notizie “fake” non si debbono dare e possono causare incidenti gravi tra le persone e le opposte fazioni. Non so quale sia la verità, ma so solo che il quotidiano La Repubblica ci deve una spiegazione, almeno per capire se posso fidarmi ancora di Sputinik ! A voi le risposte !  C’è qualche magistrato che in questo momento mi legge per aprire un fascicolo al fine di appurare la verità ? Vi prego di leggere con attenzione il link postato… è incredibile ! 29082020

…by…manliominicucci.myblog.it

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Svezia, rivolte fuori controllo nel giorno della manifestazione anti-islamica a Malmo

30082020 scontri contro la polizia

SPUTINIK   MONDO

10:05 29.08.2020

La polizia non ha più il controllo delle proteste della comunità musulmana, insorta dopo che alcuni militanti di estrema destra hanno pubblicato sul web un video in cui danno fuoco al Corano. Arrestato e espulso il leader del partito Linea Dura.

Il video di un uomo che dà fuoco al Corano in mezzo ad una pista ciclabile ha fatto infuriare la popolazione islamica presente  di Malmo, Svezia, che è scesa in strada per protesta nello stesso giorno in cui si sarebbe dovuta tenere una manifestazione anti-corano nella città. Le dimostrazioni si sono ben presto trasformate in una vera e propria rivolta, con roghi e atti di vandalismo.

Nel video si vede il danese Rasmus Paludan, leader del partito politico di estrema destra Stram Kurs, mentre dà alle fiamme il libro sacro agli islamici e invita il pubblico a fare altrettanto.

Dinnanzi alle sassaiole, ad auto e copertoni dati alle fiamme dai riottosi, la polizia ha dichiarato che la situazione a Malmo è del tutto fuori controllo.

“Al momento abbiamo disordini violenti e in corso su cui non abbiamo alcun controllo”, ha detto ai giornalisti il portavoce della polizia Rickard Lundqvist.

I video da Malmo mostrano la folla che canta “Allahu Akbar”, mentre gli ufficiali cercano di contenere i disordini.

All’inizio della giornata, Rasmus Paludan, che di professione fa l’avvocato, è stato arrestato vicino a Malmo ed espulso dal paese dalle autorità svedesi, mentre si recava ad una manifestazione anti-islamica nella città che si sarebbe dovuta tenere venerdì, il giorno di preghiera per i musulmani.

Secondo la polizia, Paludan avrebbe pianificato di eseguire un altro rogo del libro durante un evento di massa. “Stava per infrangere la legge”, ha detto la polizia, osservando che il suo comportamento rappresentava un pericolo per la società.

 

Sabato, 29 Agosto 2020 La Repubblica

Svezia, corteo anti-musulmani: violenza e scontri con la polizia

Venerdì a Malmö almeno 300 islamofobi di estrema destra hanno scatenato una guerriglia in strada confrontandosi con la polizia

di ANDREA TARQUINI

29 agosto 2020

BERLINO – Esplode la violenza di piazza dell’ultradestra anti-islamica nella Svezia che (specie dopo il 2015) è il Paese dell´Unione europea col maggior numero di migranti per abitante. Per tutta la notte centinaia di ultrà antimusulmani, dicono i portavoce della polizia e i media svedesi, si sono affrontati in violenti scontri nel centro e in diverse zone di Malmö, la terza città del Paese. “Non abbiamo ancora la situazione sotto controllo, ma stiamo facendo il possibile per arrivare a restaurare ordine pubblico e sicurezza in città”, hanno detto i portavoce della polizia. Ammettendo così anche i limiti delle loro capacità di controllare la pace urbana.

Origine e insieme pretesto della violenta protesta dell’estrema destra anti-islamica è stato il divieto d´ingresso imposto dalle autorità svedesi a un leader dell’ultradestra danese, Rasmus Paludan, leader del gruppo estremista e razzista anti-migranti “linea dura” e considerato dalla polizia svedese e dalla Säpo (polizia segreta) un pericolo pubblico. Gli ultrà svedesi hanno reagito subito: si sono riuniti prima in gruppetti, prendendo a calci o bruciando copie del Corano e gridando slogan anti-musulmani.
 

Quando i reparti antisommossa della polizia svedese, in tenuta anticorteo nera, hanno tentato di attaccarli e porre fine alle loro dimostrazioni non autorizzate, gli ultrà hanno reagito in modo estremamente violento, lanciando sassi e bottiglie e altri corpi contundenti contro gli agenti, alcuni dei quali hanno riportato ferite e hanno avuto bisogno di immediate cure mediche.

“I primi incidenti, con le copie del Corano prese a calci in piazza, sono stati la scintilla di tutto, ma poi quando siamo intervenuti tentando di riportare la calma abbiamo dovuto affrontare un’escalation della violenza”, dicono ufficiali della polizia al quotidiano Aftonbladet.

Malmö, città all’estremo Sud del Paese, è considerata la piú violenta in Svezia. Per la criminalità importata da alcuni dei migranti e soprattutto per la guerra a colpi di kalashnikov e bazooka che gang criminali rivali si combattono da anni nella città come nelle periferie degli altri grandi centri urbani svedesi, con la polizia spesso incapace di affrontarli perché non dispone di armi da guerra.

Nella Svezia, tradizionalmente tra i Paesi più multietnici e tolleranti del mondo, sentimenti ostili e xenofoboi sono cresciuti molto da quando nel 2015 la cancelliera tedesca Angela Merkel, dicendo “Ce la facciamo, li accoglieremo tutti” spinse le grandi ondate di fuga verso l’Europa. Lo disse senza consultare altri governi dell’Unione europea, ma molti dei migranti – numerosi sono i maschi giovani o minorenni soli, facile preda della malavita – una volta giunti in Germania hanno proseguito il loro viaggio verso i Paesi nordici, sperando di godere dei loro sistemi di welfare state ancor piú generosi di quello tedesco.

Ciò ha causato un volo dei consensi dei partiti sovranisti o xenofobi: in Danimarca e Norvegia sono stati partner di governo, in Svezia gli SverigeDemokraterna guidati dal giovane ex neonazista Jimme Akesson guadagnano sempre più consensi a ogni elezione. In Finlandia il “Partito dei finlandesi” di Jussi Alla-Aho è seconda forza politica nazionale, superata solo dai socialdemocratici grazie alla popolarità del governo al femminile guidata dalla neoleader socialdemocratica, la 34enne premier Sanna Marin.
Sanna Marin, la premier under 35 che si è convertita all’austerity

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANTONELLO GUERRERA
Ad accendere ulteriormente il clima di odio è il sospetto che attivisti umanitari musulmani che partecipano in Svezia al programma mondiale di lotta all’Aids contemporaneamente diffondano su internet una brutale propaganda antisemita, come riferiva stamane la radio pubblica svedese.

 

 

SONO COMMOSSO !

La nave Louise Michel, finanziata dallo street artist Banksy per soccorrere i migranti nel Mediterraneo, 28 agosto 2020. 
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SONO COMMOSSO !

Stamattina, una giornata come tante altre ricca di sole e di caldo e di tanta commozione, sono al supermercato, al fresco dei condizionatori, e sono in fila alla cassa, attendendo pazientemente il mio turno per pagare le merci che intendo acquistare, sono appoggiato stancamente sul carrello della spesa, lui mi offre l’unica possibilità di riposo nella lunga attesa,  davanti a me un signore, dall’aspetto esile e minuto e con abbigliamento così consunto da farmi venire alla mente la prima repubblica, un anziano che gentilmente  mi chiede se io fossi arrivato prima di lui, rispondo di no e lui si accomoda davanti a me, poi raccoglie dal pavimento un cartone pieno di 12 bottiglie di olio di semi vari e si mette educatamente in fila, il peso del cartone per lui è notevole e lo invito ad appoggiare il suo pesante cartone sul mio carrello, invito accettato prontamente, poi arriva il suo turno, con calma ripone tutta la sua effimera spesa sul tappeto della cassa e mi confessa che l’olio di semi vari lo compra in quantità notevole perché il prezzo è buono e siccome non può permettersi l’olio di oliva allora lo sostituisce con quello di semi vari. Poi, confessa candidamente che con € 643,00 di pensione, al mese, bisogna fare certe scelte alimentari oppure non ci si arriva a fine mese. E si lagna, aggiungo giustamente, che dopo aver lavorato per ben 55 anni, come artigiano, lo stato italiano gli riconosce la misera cifra di 20 euro e74 centesimi al giorni, un uomo che ha dato, ripeto, 55 anni della sua vita allo stato italiano. Finisce qui la storia ? Assolutamente no perché all’uscita del supermarket nella zona carrelli, vedo parcheggiato e in sosta permanente, un bel migrante in attesa di laute mance o di prodotti alimentari in regalo, è il suo proficuo lavoro per pagarci le pensioni che consiste nel riporre al loro posto i carrelli in cambio dell’euro o dei venti centesimi, senza rilasciare scontrini o ricevuta fiscale o fattura… tutto a nero, già… qui i radical chic non dicono mai niente ma se un commerciante non fa lo scontrino per un caffè  o per un sacchetto di patatine…allora si aziona la ghigliottina. Lui, al contrario del pensionato, non è esile, ha abiti moderni della seconda repubblica… n’è un magro che scappa dalla fame o dalla guerra anzi, il suo girovita è ipotizzabile intorno ai 120-130 cm., un addome prominente e un bel faccione grosso che mi lascia pensare che negli ultimi 10 anni non è che abbia sofferto la fame né che sia stato internato in un campo lager della Libia. Ma la cosa che più mi ha commosso è stata la generosità della giovane ragazza che era in fila, dietro di me, ed ha avuto la possibilità di ascoltare lo sfogo del povero pensionato, mentre io risistemavo il carrello nello spazio preposto, vicino all’immigrato guarda-carrelli, …lei, con piglio gagliardo ed eroico si è avvicinata al “migrante denutrito” e gli ha consegnato un sacchetto di panini vuoti in busta chiusa, e amareggiata… si è anche scusata per non averli fatti riempire, come si conviene, in quanto andava di fretta, “scena amorevole” andata in onda sotto i miei occhi… che improvvisamente si sono riempiti  di lacrime per la inaspettata generosità. Ora, so bene che il buonismo è un vero e proprio virus che circuisce la mente delle persone e non le fa ragionare, ma la giovane radical chic, evidentemente non si è mai posto il quesito, come tanti italiani dimenticano ed ignorano, di come questo paese sia riuscito ad evolversi, arricchirsi e diventare moderno e civile, e non si è mai chiesto come sia arrivata, e grazie a chi, alla sua istruzione universitari e attuale benessere… il tutto lo si deve ai pensionati e non dimentichiamolo mai. Perché non aiutare un pensionato che a malapena riesce a sopravvivere anziché aiutare un migrante che già costa alla collettività più di un pensionato, e che ha già vitto e alloggio dal comune e mangia quello che lui vuole ?  Io lo so che aiutare un migrante è radical mentre un pensionato non lo è anzi quasi… quasi è… meglio che si tolgano dalle balle il prima possibile, però “cara signorina” devi riflettere attentamente sul tuo gesto, hai fatto una scelta di vita non in linea con l’amore per gli anziani, un conto è se non ne hai le possibilità per aiutarlo e un altro è fare una scelta tra un “panzone” e un esile vecchietto. Ma la giornata finisce anche peggio perché leggo, e mi commuovo nuovamente, che una nuova nave ONG è stata messa nelle acque del Mediterraneo, tutta bella colorata e dipinta, certo loro salvano le vite delle persone in mare ma una volta salvate, mi dite dove cavolo le portate ? Risposta facile, in Italia e … punto ! E visto che il business gira e forte anche, allora mi son chiesto : ma una nave ONG per i pensionati italiani, morti di fame, nessuno ce l’ha ? Già, io sono sempre il solito rompiballe con questi cavoli di pensionati… ho la fissa… eh sì, io sono un rompiballe e lo sarò sino a quando un pensionato non riceverà una degna pensione minima di 1.200,00 al mese, no… no… non dico 15.000 al mese come i deputati, ma dico solo 40euro al giorno visto che per un minore immigrato sconosciuto, figlio di altri, ne spendiamo… 45 al giorno ! Arriverà il giorno della ghigliottina !  28082020

…by…manliominicucci.myblog.it

Migranti: Banksy finanzia nave per soccorso in mare

Con graffiti dell’artista. Già tratte in salvo 89 persone

La nave Louise Michel, finanziata dallo street artist Banksy per soccorrere i migranti nel Mediterraneo, 28 agosto 2020. 
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Redazione ANSAROMA

28 agosto 2020

(ANSA) – ROMA, 28 AGO – Lo street artist Banksy ha finanziato una nuova nave per soccorrere i migranti nel Mediterraneo.
L’imbarcazione è già nell’area e ha salvato 89 persone. Lo riporta il quotidiano britannico ‘The Guardian’.
La nave, che prende il nome dall’anarchico francese del XIX secolo “Louise Michel” ed è decorata con graffiti dell’artista britannico, è partita il 18 agosto dal porto spagnolo di Borriana, vicino Valencia. Noleggiata nella massima segretezza, ha già recuperato 89 persone, tra cui 14 donne e due bambini, nel Mediterraneo centrale e ora, riferisce il Guardian, “sta cercando un porto marittimo sicuro per sbarcare i passeggeri o trasferirli su una nave della Guardia Costiera europea”.
Il quotidiano ha pubblicato diverse immagini della barca, dipinte in rosa e bianco, con graffiti raffiguranti una giovane ragazza in un giubbotto di salvataggio che brandisce una boa a forma di cuore.
L’equipaggio è composto da dieci membri, attivisti europei con lunga esperienza nella ricerca e soccorso in mare.
La barca è un’ex nave doganale francese. Lunga 31 metri, è di dimensioni inferiori ma notevolmente più veloce delle solite navi delle ONG operanti nella zona, cosa che le permette di superare la guardia costiera libica. (ANSA).

 

IO SONO IO E VOI NON SIETE UN…

28082020 Fregata turca

IO SONO IO E VOI NON SIETE UN…

È esattamente come nel film del marchese del Grillo, dove il bravo Alberto Sordi faceva intendere, con quella battuta, di essere più forte di tutti mentre gli altri contavano zero. E il sultano di Ankara pare proprio si stia comportando allo stesso modo, con prepotenza e strafottenza ha deciso di scatenare una guerra contro la Grecia, ma quel che davvero preoccupa, è che non sembra per niente impaurito di una vera guerra contro un paese membro della Nato e dalla reazione che ne potrebbe insorgere dagli altri membri. Da come la vedo io, lui ha capito benissimo che nessuno si muoverà o muoverà un dito per impedire l’arroganza mirata della Turchia nei pozzi petroliferi o di gas nel mar Mediterraneo. Il “bibitaro” non credo abbia le opportune conoscenze e polso per affrontare una situazione del genere, troppo giovane ed inesperto, i tedeschi nicchiano e hanno paura, i francesi fanno bla bla, gli americani per il momento non si muovono, hanno le elezioni in casa e sino a novembre difficilmente si muoveranno, la Russia ora guarda interessata al nuovo amico e quindi nulla di difficile che assisteremo ad una bella guerra tra i turchi e i greci. L’Europa non c’è, la Nato non è più quella di prima, l’Italia è il cesso del Mediterraneo e la Francia è piena di problemi economici e politici, oltre il coronavirus, che tutto vorrebbe in questo momento tranne che entrare come parte attiva in un conflitto. Che resta da fare ? Niente, sederci e aspettare la nascita del nuovo impero ottomano. Come siamo caduti in basso noi occidentali, tutta cultura, buonismo e comprensione… in definitiva ci stiamo suicidando per la “nostra bontà” e desiderio di multiculturalismo. L’unica cosa che noi occidentali non riusciamo a capire che i non occidentali non sono buoni come noi ma sono dei grandi e veri opportunisti. 27082020

…by… manliominicucci.myblog.it

Trump chiama Mitsotakis e Merkel parla con Erdogan Tensione nel Mediterraneo:

28082020 Fregata turca

Grecia e Turchia ai ferri corti, preoccupazione internazionale Materia del contendere è l’espansione degli interessi in mare. La Grecia chiede di estendere le sue acque territoriali mentre la Turchia esegue trivellazioni in pieno mar Egeo. Intanto sono in corso esercitazioni navali con Italia, Francia, Cipro e Grecia da una parte e della Turchia con gli Usa dall’altra Tweet Turchia: entro domani trivelleremo in una zona concessa in licenza a Eni e a Total Libia, Erdogan: “Inizieremo le trivellazioni nel Mediterraneo”. “Truppe a Tripoli” Macron: la tensione con la Turchia prova la morte cerebrale della Nato 27 agosto 2020 Da un lato dell’Atlantico il presidente americano, Donald Trump, che ha chiamato il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, esprimendo preoccupazione per le tensioni tra Grecia e Turchia. Trump ha affermato che i due alleati della Nato devono impegnarsi per il dialogo. Dall’altra parte invece è Angela Merkel a muoversi. “Forse” domani ci sarà un colloquio telefonico tra la cancelliera tedesca e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. E’ quanto ha affermato la ministra alla Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, parlando con l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Josep Borrell: le parole della politica tedesca sono state “catturate” da un video trasmesso per errore, nel quale AKK – come viene chiamata in Germania – peraltro definisce “molto dura” la posizione di Ankara. La stessa Merkel ha poi detto: “Siamo molto allarmati per le tensioni Nnel Mediterraneo che riguardano anche i partner Nato” e ha poi aggiunto che la Germania è “molto impegnata” per la de-escalation.  Parigi avverte Ankara La Francia avverte la Turchia: il Mediterraneo orientale non può rappresentare il “terreno di gioco” per le “ambizioni di alcuni”. Lo ha dichiarato la ministra della Difesa Florence Parly, dopo l’avvio di un’esercitazione militare congiunta di Parigi con Cipro, Italia e Grecia nell’area, fonte di tensioni fra Atene e Ankara.  Manovre nel Mediterraneo Italia, Francia, Grecia e Cipro condurranno fino a domani esercitazioni militari congiunte a sud di Creta, nel Mediterraneo orientale, epicentro dello scontro tra Atene e Ankara per le recenti esplorazioni alla ricerca di idrocarburi. Lo ha riferito il ministero della Difesa greco. Ieri, la Turchia si è detta disponibile a colloqui con la Grecia senza precondizioni mentre entrambi i Paesi sono impegnati in esercitazioni militari. La questione è probabile che sarà sollevata durante la riunione informale dei ministri degli Esteri Ue che si terrà oggi e domani a Berlino, con Atene intenzionata a chiedere sanzioni contro Ankara.  Esercitazioni Usa-Turchia Navi militari turche hanno condotto ieri delle esercitazioni militari con un cacciatorpediniere americano nel Mediterraneo orientale. Lo ha annunciato Ankara, tra le crescenti tensioni tra la Turchia e la Grecia nella regione. “La fregata turca TCG Barbaros e la corvetta TCG Burgazada hanno condotto esercitazioni di addestramento militare con il cacciatorpediniere statunitense USS Winston S. Churchill”, ha precisato il ministero della Difesa su Twitter, postando foto delle navi da guerra. Le manovre nel Mediterraneo non aiutano Le manovre militari attuate nel Mediterraneo orientale “certamente non aiutano” ad attenuare le tensioni tra la Grecia e la Turchia. Lo ha affermato la ministra alla Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer al termine di un vertice con i suoi omologhi dell’Ue a Berlino. “Quello che dobbiamo trovare adesso è un nuovo inizio per rientrare in una discussione politica e in un negoziato”, ha aggiunto la titolare della Difesa del governo di Angela Merkel agiungendo che “le manovre che si sono tenute ieri certamente non aiutano” in questo. La Germania ha avviato un tentativo di mediazione tra Ankara e Atene con una missione del ministro degli Esteri Heiko Maas, allo scopo di scongiurare un’ulteriore escalation.  La Grecia vuole estendere i confini nel mare La Grecia intende estendere le sue acque territoriali di 6-12 miglia nautiche nel Mare Ionio, al largo della sua costa occidentale, ha anticipato, nel pieno delle tensioni con la Turchia per le trivellazioni nell’Egeo, al largo della costa orientale greca, il Premier Kyriakos Mitsotakis in Parlamento dove a breve il governo presenterà un progetto di legge in questo senso. Si tratta, ha precisato il Premier, dell’esercizio di un “diritto sovrano inalienabile”, previsto dall’articolo 3 della Convenzione sul diritto marittimo. Mitsotakis, si legge sul quotidiano online Ekathimerini, ha anche precisato che il Paese potrà estendere le acque territoriali anche in altre zone marittime, sempre nel rispetto della Convenzione e l’applicazione della linea mediana laddove la distanza fra le due coste è inferiore alle 24 miglia, un passo che la Turchia ha già detto di considerare come un casus belli, laddove avvenga a oriente” Erdogan: “Non faremo concessioni” Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha avvertito che Ankara “non farà concessioni” nel Mediterraneo orientale e ha messo in guardia la Grecia dall’intraprendere passi che potrebbero portare alla sua “rovina”. “Non abbiamo mire sul territorio, sovranità ed interessi di qualcun’altro, ma non faremo concessioni su quello che è nostro”, ha assicurato Erdogan, esortando Atene a “evitare errori che sarebbero un percorso verso la rovina”. Di recente nel Mediterraneo orientale è aumentata la tensione a causa dei contrasti tra Grecia e Turchia sulle esplorazioni alla ricerca di idrocarburi. “Che nessuno osi testare la pazienza della Turchia perché Ankara non ha nessuna intenzione di permettere che qualcuno prenda di mira i suoi interessi e la sua sovranità. Vogliamo che tutti prendano atto che la Turchia, a partire di oggi, non è più uno stato con cui testare la sua pazienza, determinazione, capacità e coraggio”.  Guerini: “Non c’è rischio di guerra tra Turchia e Grecia” “Assolutamente no”. Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, a margine della riunione informale di Berlino, ha risposto sul rischio di una guerra tra Grecia e Turchia. Secondo il ministro bisogna evitare “ogni scintilla” e parlare il “linguaggio della responsabilità”. “A me interessa riaffermare la posizione dell’Italia tesa nel contempo ad affermare i principi del diritto internazionale, ma anche a ricercare le soluzioni politiche per allentare la tensione. E credo che questo sia l’obiettivo di tutti i Paesi europei”.Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a margine della riunione informale dei ministri della Difesa Ue a Berlino. “Questa è un’esercitazione quadrangolare che è in corso da alcuni mesi, abbiamo già fatto alcuni passaggi, la nave italiana che partecipa ieri ha navigato con una nave turca dentro le normali attività congiunte che vengono fatte in seno alla Nato”.”L’atteggiamento italiano e più complessivamente degli altri Paesi è quello di riaffermare i principi, ma di lavorare al dialogo e alla soluzione politica”, ha concluso il ministro. I ministri Ue della Difesa a Berlino L’alta tensione che si respira nel Mediterraneo orientale, divenuto terreno di scontro tra Grecia e Turchia dopo il forte impulso dato di recente da Ankara alle esplorazioni, è stato uno dei principali temi che hanno tenuto banco alla riunione informale dei ministri della Difesa Ue, riuniti a Berlino sotto la presidenza semestrale tedesca.  Da oggi nella capitale tedesca ci saranno anche i ministri degli Esteri dei Paesi Ue che parteciperanno fino a domani alla riunione informale Gymnich. Tra gli appuntamenti in agenda, anche un pranzo di lavoro comune con il ministro degli Esteri israeliano, Gabi Ashkenazi, che avrà anche un incontro con il collega tedesco, Heiko Maas, con il quale discuterà degli sviluppi nella regione mediorientale.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/tensione-mediterraneo-grecia-turchia-a8523491-bf8b-42a9-82c8-774d4baa4680.html

 

25.12.2099 IN CASA… MUHAMMAD !

28082020 giovani musulmani

25.12.2099  IN CASA… MUHAMMAD !

“Natale in casa Cupiello”… un’opera tragicomica teatrale di Edoardo de Filippi scritta nel 1931, faceva tanto ridere ma poi  in definitiva si trattava di festeggiare il Natale preceduto da  tutto il percorso  prenatalizio. È la mattina dell’antivigilia di Natale, Luca Cupiello e sua moglie Concetta si svegliano, ma il loro risveglio è reso comicamente faticoso dalle bizze dell’uomo, che si lamenta per il freddo e per il pessimo caffè che lei gli ha preparato. Luca è un fervente amante delle tradizioni natalizie, e non vede l’ora di potersi dedicare maniacalmente alla composizione del Presepe. Qui finisce la parte comica ma inizia quella tragica e riflessiva, il punto è che la cristianità è un pilastro della società italiana, una cultura forgiata in duemila anni di storia e le sue tradizioni arricchiscono e allietano le festività come il Natale e il suo magico Presepe, che in Napoli trova la capitale della produzione delle piccole statuine. Ma adesso le cose stanno cambiando e non in meglio per la cristianità tutta, e ragionando sull’invasione islamica in Europa in atto e il continuo stillicidio quotidiano di extracomunitari islamici che arrivano nel continente europeo e non dimenticando la loro riconosciuta prolificità nel riprodursi mi son chiesto : ma il 25 Dicembre 2099 come sarà per noi “Cupielliani”, sarà un giorno di festa come negli anni passati oppure non sarà più un giorno festivo per il fedele cristiano ? Già il punto di riflessione è proprio questo, mio malgrado, ragionandoci su sono arrivato ad una pessima ipotesi e conclusione e cioè, che i musulmani una volta diventati, tra 50 anni o meno, la maggioranza elettorale del paese, e lo diventeranno grazie al PD e ai suoi amici sinistroidi che non mettono un freno all’immigrazione, una volta ottenuta la maggioranza in parlamento leveranno la loro “curva e sinistra scimitarra” sul capo dei cristiani italiani e sulla nostra costituzione che una volta modificata se non abbattuta del tutto, tanto se si andrà ad un referendum lo vinceranno di sicuro, perché avranno i numeri per farlo, trasformeranno l’Italia antifascista in una Repubblica islamica al pari dell’Iran o del Pakistan. Quindi, il 25.12.2099 sarà sì un giorno di festa, ma solo perché quel giorno di quell’anno è un … venerdì, quindi la giornata dedicata alla preghiere pubbliche, dette Jumu’, e quindi  una festa islamica che nei fatti sostituisce la domenica cristiana non più riconosciuta come giorno di riposo. Il Natale verrà abolito perché considerato blasfemo insieme al Presepe, come tutti i simboli cristiani natalizi, niente  più dolci di Natale, spariranno il pandoro e il panettone , via i vini e tutti gli spumanti e champagne. Certo, la nuova Repubblica islamica Italiana sarà una bella e nuova realtà, per loro… niente più infedeli, niente strani codici civili e penali ma tutto scandito dalle linee guida di un magico libro scritto nel lontanissimo ‘700 dopo Cristo. Cari italiani, mancano appena 79 anni ma il futuro andrà in quella direzione e se avete qualche dubbio… bene, guardate la Svezia, ora più islamica che cristiana, guardate Londra, il suo sindaco è un musulmano e la città inglese è una tra le più musulmane dell’occidente e quindi, perché noi non dovremmo fare la stessa fine ? Alle prossime regionali io non sarò candidato in nessuna lista, non mi vuole nessuno, evidentemente non sono buono e bravo come gli altri, però vi dico solo questo, votate soprattutto per la difesa della cristianità, perché se riusciamo a battere la sinistra in tutte le regioni avremo una speranza ed un barlume di luce in fondo al tunnel della sinistra islamica. Non dico chi votare, ma votate per la difesa dell’Italia cristiana e del futuro dei nostri nipoti… e non vendetela, e non sottomettetela all’islam e al PD-M5S. Nel 2099 io non ci sarò, ma ci saranno i figli dei nostri nipotini e a loro vorrei lasciar qualcosa di noi… e non di Muhammad ! 27082020

…by…manliominicucci.myblog.it

x contact : manliominicucci@gmail.com

 

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Tutti i partiti islamici in Europa

Manifestanti britannici islamici sfilano in protesta nel Regno Unito

28082020 giovani musulmani

4 Giugno 2020

Dagli anni ’80 del secolo scorso, l’Islam è entrato a pieno titolo nella sfera sociale e nello spazio pubblico europeo portando alla formazione di partiti islamici. Quella che all’inizio era una presenza frutto di scelte migratorie individuali, è diventato nel tempo un fenomeno sociale che ha coinvolto la quasi totalità dei paesi europei. Oggi, i musulmani rappresentano un elemento costitutivo dell’architettura demografica del Vecchio Continente.

Secondo il rapporto “Europe’s growing Muslim Population” del Pew Research Center, la popolazione musulmana nei paesi europei, nel 2016 era pari a 25,8 milioni. In un potenziale scenario di elevata immigrazione potrebbe però superare i 75 milioni entro il 2050. La causa dell’aumento dei flussi migratori risiede principalmente nell’intensificarsi del conflitto in Siria. I paesi europei che ospitano il maggior numero di individui musulmani sono: Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Svezia, Spagna, Olanda e Belgio.

La crescente presenza della componente musulmana all’interno della società europea, ha portato all’aumento del loro coinvolgimento nei processi decisionali di governance delle società ospitanti, prassi che nel tempo è diventata uno strumento essenziale di integrazione. L’attivismo di queste comunità si concretizza soprattutto a livello locale e sul piano associativo, attraverso l’istituzione di fondazioni, associazioni culturali o scuole coraniche, più o meno legate alle correnti transnazionali dell’Islam.

Oggi, la religione islamica presenta una leadership globalizzata, distinta in due diversi profili: una leadership fondamentalista da un lato (espressione per esempio dei Fratelli Musulmani) che insiste sull’Islam come codice morale e dottrina politica, e dall’altro una leadership cosmopolita, che si pone l’obiettivo di un incontro tra l’Islam e la cultura europea. Negli anni, la volontà di partecipazione politica dei musulmani europei è stata incanalata da numerosi partiti favorevoli ad una maggiore presenza della religione islamica nella vita pubblica del paese di insediamento.

Caratteristiche dei partiti islamici

Le associazioni, gli enti e i partiti a matrice islamica si caratterizzano generalmente per la volontà di sostenere e incoraggiare azioni di cooperazione fra le comunità musulmane e lo Stato e adoperarsi per eliminare ogni forma di discriminazione e lavorare per una società più tollerante e maggiormente inclusiva.

I partiti, nel caso olandese e francese, intendono raggiungere la parificazione delle scuole islamiche con quelle pubbliche e l’erogazione di corsi incentrati sull’insegnamento del Corano in lingua araba. Entrambi, tra le loro priorità, inseriscono le politiche ambientali, proponendo campagne di sensibilizzazione legate alla green economy e alla lotta all’inquinamento. Degno di nota è il caso del partito belga ISLAM che si differenzia dagli altri per alcune richieste estremiste. Tra i loro obiettivi figurano l’introduzione della sharī‘a come fonte del diritto, la costituzione nel lungo periodo di uno stato islamico e l’introduzione della pena di morte.

Italia 

In Italia i legami tra le comunità musulmane e lo Stato sono stati formalizzati soltanto nel 2017 con la firma del “Patto Nazionale per un Islam Italiano” grazie al lavoro di Hamza Piccardo, presidente dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche. Piccardo, ha inoltre recentemente lanciato un appello per la creazione di un partito islamico italiano con l’obiettivo di rappresentare i circa due milioni di musulmani presenti sul territorio italiano.

Il primo esperimento di un partito islamico che potrebbe chiamarsi “Nuova Italia”, ha preso vita a Magenta, comune di 23mila abitanti della città metropolitana di Milano, con l’obiettivo di presentarsi alle elezioni comunali del 2022. L’idea nasce dalla volontà della comunità musulmana locale di costruire una moschea ed essere politicamente rappresentata.

Germania 

La Germania è il paese europeo che potrebbe raggiungere il più alto numero di popolazione musulmana entro il 2050. Sin dagli anni ‘70, l’immigrazione di manodopera turca ha contribuito alla nascita di una comunità musulmana sul territorio tedesco, ma dal 2015 la popolazione musulmana in Germania ha iniziato a crescere notevolmente ponendo con forza la questione relativa all’integrazione sociale.

Alleanza per Innovazione e Giustizia, (Big) è il partito a matrice islamica tedesco. Alle ultime elezioni europee, all’interno della circoscrizione a prevalenza musulmana di Duisburg-Marxloh, il partito ha raggiunto il 35.71% delle preferenze doppiando i principali storici partiti tedeschi.

Il Big si caratterizza per il profilo più moderato rispetto agli altri partiti islamici europei. Il suo programma presenta molteplici assonanze con il partito dei Verdi rimanendo però ben ancorato alle ideologie islamiche. Alla luce dei potenziali ritmi di crescita della popolazione musulmana, la Germania nel prossimo futuro, potrebbe essere il primo Stato europeo a doversi confrontare con una rappresentanza islamica a livello statale.

Belgio

Il primo partito islamista belga, Noor, nasce nel 1999 con l’obiettivo difendere i valori tradizionali della religione islamica. Il movimento ottiene tuttavia un risultato elettorale di modesta portata sia alle elezioni legislative dello stesso anno (0,15%) sia alle elezioni del 2003 (0,14%).

L’ insuccesso di Noor non scoraggia il suo fondatore Redouane Ahrouch, che nel 2012 decide di costituire un nuovo partito denominato ISLAM (acronimo per Integrità, Solidarietà, Libertà, Autenticità e Moralità), la cui peculiarità risiede nel suo radicamento all’interno della comunità sciita belga e negli stretti contatti con l’organizzazione mondiale di proselitismo sciita Ahl ul-Bayt.

Nel 2012 ISLAM partecipa alle elezioni comunali e provinciali, ottenendo l’elezione di due suoi candidati. Tuttavia, è nell’aprile del 2018 che il partito si ritrova alla ribalta delle cronache nazionali: Ahrouch, in piena campagna elettorale, suggerisce di separare uomini e donne sui mezzi pubblici per proteggere queste ultime da possibili molestie.

La proposta viene prontamente respinta in Parlamento dai quattro principali partiti francofoni. Non senza sollevare polemiche, il partito si ricandida alle elezioni municipali di ottobre dello stesso anno, ottenendo risultati molto simili alla tornata elettorale del 2012. Nonostante il parziale insuccesso, ISLAM è riuscito ad assicurarsi un consenso relativamente stabile all’interno delle comunità musulmane presenti nel paese.

Paesi Bassi

Il principale partito musulmano sunnita nei Paesi Bassi è Denk, fondato alla fine del 2014 da due deputati turco-olandesi espulsi dal Partito Laburista (PvdA), Tunahan Kuzu e Selçuk Öztürk. Il motivo delle loro dimissioni risiede nella divergenza di vedute legata alla politica d’integrazione dell’allora vice primo ministro del PvdA, Lodewijk Asscher. Denk, è entrato in Parlamento con il 2,1% dei consensi (assicurandosi 3 seggi) e conta su un forte sostegno della comunità marocchina (che costituisce il 2,33% della popolazione). Alle elezioni legislative del 2017 ad Amsterdam, il partito ha totalizzato il 7% di consensi, ma è nella regione di Nieu-West (quartiere di immigrati a prevalenza musulmana) che è riuscito a conquistare il 19% dei consensi. 

La comunità turco-olandese (2,37%) costituisce l’ala più forte del partito, come dimostrato dall’appartenenza di membri di partito all’organizzazione islamica Millî Görüs, (presente in tutta Europa per un totale di 500.000 membri). Questa organizzazione è ritenuta a tutti gli effetti uno strumento della politica propagandistica turca del Presidente Erdoğan con cui esercitare una forma di soft power nel Vecchio Continente.

Il programma politico di Denk esalta i valori del multiculturalismo e dell’anti-razzismo, elementi volti alla costruzione di una società più giusta, tollerante e inclusiva. La principale forza di Denk, che ha permesso al partito di conquistare un discreto successo, è stata l’attenzione rivolta ai diritti dei rifugiati.

Francia 

L’Unione dei Musulmani Democratici francesi (Umdf) è stata fondata nel 2012, da da Najib Azergui ed Emir Megharbi. L’Umdf, ha partecipato sia alle elezioni municipali del 2014, riuscendo a far eleggere un solo consigliere nel Comune di Bobigny, sia alle elezioni regionali dello stesso anno nell’Île-de-France, ottenendo un discreto successo. Nel 2019, l’Umdf ha candidato la propria lista “Un’Europa al servizio del popolo” alle elezioni europee, ottenendo lo 0,13% dei voti.

Una percentuale complessiva che può sembrare poco rilevante, ma che in realtà evidenzia il successo elettorale all’interno di alcuni comuni e distretti a prevalenza musulmana, in cui l’Umdf ha toccato picchi del 15%. La forza politica del partito risiede nell’essersi proposto come collante tra la popolazione musulmana e le istituzioni governative, intercettando quella parte dell’elettorato che non si sente rappresentata dai partiti francesi. Il programma politico combina posizioni dei partiti di ispirazione religiosa con temi tipici dei partiti di sinistra. Per queste ragioni, condanna le politiche di austerità fiscale e vuole rilanciare la crescita economica promuovendo la finanza islamica.

Tuttavia, altre proposte di stampo più religioso, come l’inserimento della lingua araba nelle scuole o l’aumento del numero di moschee sul territorio, preoccupa la politica francese che accusa il partito di tradire i valori laici del paese. L’Umdf è molto popolare fra i musulmani di seconda generazione e ciò potrebbe dipendere dalla pregressa incapacità degli istituti rappresentativi della comunità musulmana. Il Cfcm, per esempio, venne istituito nel 2003 con l’intento di offrire un riconoscimento ufficiale all’islam e un interlocutore allo Stato. Tuttavia, l’operato del Consiglio è stato più volte accusato per via della “gestione diplomatica” della religione islamica, condizionata da legami politici e economici con le nazioni straniere. Negli anni, queste accuse sono state rivolte anche ad altri enti, come la Grande Moschea di Parigi o  l’Uoif.

La prima non ha mai nascosto le proprie relazioni con l’Algeria, mentre la seconda si ritiene vicina ai Fratelli Musulmani. Gli attori religiosi transnazionali e gli stessi governi musulmani svolgono un ruolo centrale nel finanziamento di moschee e centri culturali islamici, puntando ad accrescere la propria sfera d’influenza all’estero. Le ingenti donazioni alla Grande Moschea di Parigi, da parte dell’ONG Qatar Charity, sono stati recentemente al centro di un forte dibattito pubblico in Francia: l’ONG, secondo quanto sostenuto dagli analisti del Washington Institute for Near East Policy, è di fatto una fra le organizzazioni più attive nel sostegno di movimenti islamisti nel mondo, attraverso l’erogazione di finanziamenti mascherati da aiuti umanitari.

Finanziamenti esteri ai partiti islamici europei

Gran Bretagna 

Numerose correnti religiose islamiche hanno trovato una propria dimensione socio-politica solo all’interno della Gran Bretagna, paese che fin dagli anni ’60 ha accolto diverse comunità musulmane provenienti principalmente dall’Asia meridionale e dal Medio Oriente. Secondo i dati dell’Ufficio per le statistiche nazionali inglese, la popolazione musulmana ha superato quest’anno i tre milioni di individui e rappresenta il gruppo in più rapida crescita del paese. Tra le varie comunità, gli originari del subcontinente indiano sono i più numerosi.

Oltre alla componente indo-pakistana, l’Islam in Gran Bretagna comprende al suo interno, seppur in termini minoritari, anche le comunità sciite e sunnite, una situazione anomala rispetto agli altri paesi europei, dove invece queste comunità risultano maggioritarie all’interno delle minoranze musulmane. In tale quadro, solamente l’islam sunnita è riuscito a ispirare la costituzione di un partito islamico in Gran Bretagna.

Nel 1989 David Musa Pidcock fondò, il Partito islamico britannico (Ipb), con il sostegno di musulmani politicamente vicini agli ideali del Partito Laburista. L’Ipb si presentò alle elezioni generali del 1992, ma non riuscì a farsi eleggere in alcun seggio. Nel 2006 il partito, benché si fosse proposto di dare voce alle istanze politiche della comunità musulmana, si sciolse.

Tuttavia, sono state le organizzazioni musulmane il vero centro di riferimento delle diverse comunità residenti in Gran Bretagna, poiché hanno costituito il primo tentativo concreto di offrire un interlocutore legittimo alle autorità nazionali britanniche.

In tale quadro, fra le istituzioni più importanti è doveroso menzionare il Comitato d’azione per gli affari islamici del Regno Unito (UK Action Committee on Islamic Affairs, Ukacia), istituito nel 1988, con il preciso scopo di coordinare un’azione politica di protesta contro la pubblicazione del romanzo i “Versetti satanici” di Salman Rushdie e di riunire in unico organismo le diverse comunità musulmane.

Nel tempo, l’istituzione dell’ Ukacia ha posto le basi per la formazione di un altro ente, il Consiglio musulmano della Gran Bretagna (Muslim Council of Britain, Mcb). La nascita del Mcb era stata incoraggiata anche dal governo laburista, il quale riteneva indispensabile la formazione di un’organizzazione ufficiale musulmana, che fosse in grado di rappresentarla di fronte allo Stato. Oggi, il Consiglio raggruppa sotto la propria giurisdizione più di 500 tra moschee, associazioni educative, organizzazioni e istituzioni regionali e nazionali e si propone di valorizzare la specifica identità della popolazione musulmana residente nel paese e il suo status politico.

Il Mcb costituisce una fra le organizzazioni maggiormente rappresentative delle comunità islamiche, insieme all’Associazione musulmana della Gran Bretagna (Muslim Association of Britain, Mab), ente molto attivo politicamente, come dimostrato dalle sue numerose campagne di denuncia contro i conflitti in Medio Oriente.

EMILIANO… ZAPATA ? NO… IL MUSULMANO !

27082020 EMILIANO MUHAMMED

EMILIANO… ZAPATA ? NO… IL MUSULMANO !

L’art. 3 della nostra Costituzione recita : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Quindi, se io vado al mare o in una piscina di un villaggio turistico, non devo essere separato dall’altro genere in quanto questa sarebbe una violazione all’articolo 3 della nostra costituzione, né tanto meno una donna, a sua volta, non può e non deve essere relegata alla separazione forzosa dell’altro genere in ogni contesto sociale. Questo è quanto c’è scritto nella nostra costituzione che la sinistra evoca quando fa comodo citarla in materia di asilo politico ma poi dimentica, e butta nel cesso, quando si tratta di affrontare il problema islamico, una religione, come più volte ho fatto notare e scritto, va in netto contrasto con la nostre costituzione e di tutte quelle occidentali che considerano i due generi allo stesso livello. Vi è quindi una incompatibilità di fatto tra la religione islamica, le sue linee a guida coranica e le società moderne occidentali, ma questo i signori della sinistra, con il capofila Emiliano, sembrano voler dimenticare la realtà delle cose, oltretutto è fuori discussione e non esiste che in Italia debbano essere rimossi i simboli della nostra tradizione culturale, storica e religiosa, riconducibili al cristianesimo, l’Italia è vero sì che è un paese laico me è pur vero che la sua storia bimillenaria si fonda sul cristianesimo ed io, umile italiano, pretendo che la si rispetti e non si offendano le abitudini del mio paese e non gradisco né migranti né ospiti musulmani che vengono ad imporci la loro insopportabile cultura religiosa fatta di distingui e sottomissione della donna e matrimoni di bambine con adulti maschi. Quindi che ci azzecca un investimento di 90.000 euro per incentivare il turismo islamico ? A noi non ce ne frega niente di quel tipo di turismo perché le loro donne non vanno in discoteca a ballare, né frequentano i locali nelle vie della movida per bersi uno spritz o una ghiacciata vodka al melone e a chicchiriare e flirtare con altri uomini appena conosciuti…neanche a parlarne, ma osservano una vita molto rigorosa e solo agli uomini è concesso uscire, ma poi paradossalmente, essendo musulmani non bevono liquori o roba alcoolica e quindi quale beneficio economico ne trarrebbero i baristi delle città di mare ? Quindi che se ne fanno i commercianti pugliesi di clienti che nei loro bar non li vedranno mai e sulle spiagge, ammesso che ci vadano, le vedranno solo coperte sino ai piedi e lontano dagli uomini ? O  magari ancora peggio è nei villaggi, dove sarebbero “recluse in piscine appartate” e riservate solo alle donne e lontano da sguardi maschili… ammesso che esistano detti luoghi ? Dov’è questo grande business che il presidente Emiliano vede ? Un investimento di soldi buttati nella propaganda che non porterà assolutamente a niente, ma che è solo il solito sistema sinistroide per prendere voti dai cittadini immigrati di fede islamica… furbo il distruttore delle civiltà cristiana, demolisce tutte le icone del cristianesimo per raccogliere qualche miserevole voto per castigarci altri cinque anni…Cari cristiani tutti, siete avvisati, al neo-musulmano Emiliano nessun voto, difendiamo la cristianità ! Quei 90mila euro poteva donarli in pubblicità alle strutture turistiche in difficoltà dal SARS-COV2 e non per promuovere una “cazzata stellare” del genere, anche perché le strutture per quei soggetti in Italia non esistono e sono contro la Costituzione e tu, “caro Emiliano”, che sei un magistrato, queste cose dovresti saperle. Maledetto il PD, crolli con tutti i… sinistroidi ! La Costituzione serve solo per ricordarci che siamo anti fascisti e concediamo asilo politico a… spacciatori e delinquenti. 26082020

EMILIANO… ZAPATA ? NO… IL MUSULMANO !

 

 Regione Puglia, ritirato bando sul turismo Muslim Friendly. Tpp: «Manca valutazione Giunta»

Il ritiro è arrivato a poche ore dalla pubblicazione e dopo le polemiche politiche di Salvini e della Meloni. Il bando prevedeva un’offerta turistica per soddisfare turisti che seguono stile halal

27082020 EMILIANO MUHAMMED

24 Agosto 2020

BARI – A poche ore dalla pubblicazione e dopo le polemiche politiche, il Teatro Pubblico pugliese ha deciso di ritirare il bando Puglia Muslim Friendly.

Ufficialmente, il Tpp spiega che il ritiro è dovuto al fatto che il bando «è necessario sottoporlo a valutazione della Giunta regionale». Stamattina, Tpp aveva annunciato che la «Regione Puglia – Sezione Turismo – investe sul turismo Muslim Friendly attraverso il progetto Puglia Muslim Friendly, promosso nell’ambito del progetto a regia regionale Destinazione Puglia, realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il supporto di Pugliapromozione».

Un programma di attività – veniva spiegato nel comunicato – orientate all’apertura del territorio pugliese alle opportunità offerte dal turismo Muslim friendly, attraverso lo sviluppo e la promozione di un’offerta turistica adatta alle particolari esigenze dei turisti che conducono uno stile di vita halal. L’avviso pubblico prevedeva un budget complessivo di 90mila euro iva inclusa per progetti di promozione da realizzarsi tra il primo ottobre e il 18 novembre 2020.

Contro il bando sono arrivate le reazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini: «Tra le prescrizioni – la critica mossa da Meloni – piscine separate tra uomini e donne, babysitter e personale vestito in modo consono (niente minigonna, meglio il burqa), e una serie di altre regole imbarazzanti. Insomma, ora paghiamo pure con risorse pubbliche per farci islamizzare».

«Negli ospedali pugliesi servono più medici, l’agricoltura è in ginocchio, famiglie e imprese aspettano da mesi la cassa integrazione, mancano infrastrutture e opportunità per i giovani: eppure il Pd di Emiliano investe 90 mila euro per attirare turismo islamico e rendere la Puglia «Muslim Friendly».

Puglia, regione investe 90mila euro sul turismo «Muslim friendly»

SALVINI: «PER EMILIANO PRIMA MUSULMANI POI ITALIANI» – «Negli ospedali pugliesi servono più medici, l’agricoltura è in ginocchio, famiglie e imprese aspettano da mesi la cassa integrazione, mancano infrastrutture e opportunità per i giovani: eppure il Pd di Emiliano investe 90 mila euro per attirare turismo islamico e rendere la Puglia “Muslim Friendly”, in aggiunta alle centinaia di milioni che il Pd al governo sta già spendendo per portare nella regione e nel resto d’Italia “turisti per sempre” in arrivo sui barconi. Ecco la differenza: la Lega dice prima gli italiani, il Pd dice prima i musulmani».

Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando l’avviso pubblico per «la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla definizione del Piano di promozione dell’offerta turistica Puglia Muslim Friendly».

MELONI: «UNA IDIOZIA» – «La Regione Puglia in mano alla sinistra pubblica un bando con il quale finanzia le strutture turistiche che tolgono i simboli cristiani, diventano «Muslim Friendly» e si rendono più accoglienti nei confronti dei musulmani»: lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni commentando il bando da 90mila euro pubblicando oggi e rivolto alle aziende ricettive.

«Tra le prescrizioni – prosegue Meloni – piscine separate tra uomini e donne (ma il genere sessuale non era stato abolito dalla sinistra?), babysitter e personale vestito in modo consono (niente minigonna, meglio il burqa), e una serie di altre regole imbarazzanti. Insomma, ora paghiamo pure con risorse pubbliche per farci islamizzare. Per fortuna Fratelli d’Italia cancellerà questa idiozia tra poco, dopo che avremo cacciato la sinistra dal governo della Regione Puglia».

 

LIBERATE MAIRA SHAHBAZ… E SUBITO !

26082020 sposa_bambina

LIBERATE MAIRA SHAHBAZ… E SUBITO !

Ho saputo di questa notizia e poi letta su questo quotidiano il 5 di agosto scorso, “coraggiosamente” ho tergiversato a parlarne, non ho scritto nulla né denunciato qualcosa. Il mio silenzio è dipeso solo perché volevo constatare e rendere pubblico lo schifo delle “femministe italiane” che si stracciano le vesti solo quando si parla di Trump o Berlusconi, ma poi nei fatti quando c’è di mezzo la religione islamica o la religione marxista o si tratta di migranti… tacciono vergognosamente… tacciano come se le questioni femminili legate agli stupri, alle violenze delle donne e in particolare a quelle delle bambine non sia affar loro anzi, la cosa sembra proprio non interessi, si coglie l’impressione che possa dar fastidio argomentare sulle bambine dei paesi islamici… e tante volte ignorano e fanno finta di non aver visto o sentito niente come negli squallidi omicidi horror di Pamela e Desireè,  loro dimenticano in fretta nascondendo col silenzio anche il fenomeno bambine spose, sapendo a priori che i crimini matrimoniali religiosi sono già presenti in Italia e nessuno ne parla né ne vuol parlare per non “turbare gli animi” degli immigrati islamici e delle comunità Rom. Silenzio tombale al quale si accomuna quel tal signore vestito di bianco che invece di urlare al mondo intero lo scandalo dei tribunali islamici pakistani e la obbligatoria sottomissione all’islam di una bambina cristiana di 13 anni che fa ? Ricorda i profughi islamici, i “Rohingya”, scappati dalla Birmania verso i campi profughi del Bangladesh… roba da non credere. E’ davvero singolare che il capo della chiesa cristiana dimentichi e non difenda pubblicamente una fedele cristiana e si irriti per la sua “detenzione domiciliare” e si ricorda dei profughi islamici manco fosse… un imam, forse sono io che sbaglio pensando che bisogna difendere a tutti i costi le sorelle e i fratelli cristiani ? …forse ! Certo, la bambina per il momento deve rimanere reclusa nella propria abitazione e non deve andare a giocare con le amiche o a cercarsi l’amorosino… no… no… lei è la moglie di un 36enne, molto porco e poco intelligente essere umano perché pensare di sposare una bambina di 13 anni, per poi magari mandarla al pronto soccorso la “prima notte di nozze”, col fine di metterla incinta non è un dovere matrimoniale come lui pensa e crede da buon fedele, ma è un crimine verso l’umanità di genere e quel che è peggio che è un crimine legalizzato ed accettato da tutte le …donne del mondo occidentale e in particolar modo dalle donne di sinistre… già, quelle radical chic o trans che si presentano in Tv “con tacco 35 e super taroccate” a indicarci e ad insegnarci che il mondo arcobaleno deve essere accettato e che i bambini sono un bene prezioso e con loro bisogna essere aperti a qualunque dialogo !  Già, il dialogo… si parla di bambini solo quando fa comodo a loro parlarne e per la piccola Maira Shahbaz non hanno neanche un attimo da dedicarle… non fate un tantino schifo ? E chissenefrega di lei… vero moralisti che salvate le vite ?  Purtroppo ci sono sempre io a ricordare e a denunciare le malefatte.

25082020 …by… manliominicucci.myblog.it

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Spose-bambine in Pakistan, stop dei giudici alla liberazione della quattordicenne cattolica

Mercoledì 5 Agosto 2020

26082020 sposa_bambina

Nuovo stop dopo le prime timide aperture della giustizia in Pakistan contro il fenomeno delle spose-bambine, adolescenti rapite, convertite e costrette al matrimonio, scelte soprattutto tra le ragazze della minoranza cattolica. La campagna per la liberazione della 14enne cattolica pakistana Maira Shahbaz dal suo rapitore «ha subito una drammatica battuta di arresto per la decisione assunta dall’Alta Corte di Lahore. Il giudice ha infatti ribaltato quanto precedentemente disposto dall’autorità giudiziaria del distretto di Faisalabad, la quale aveva ordinato l’allontanamento di Maira Shahbaz dall’abitazione del presunto responsabile dei reati, Mohamad Nakash, affinché fosse condotta in un rifugio per donne in attesa di ulteriori indagini». Lo riferisce la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Il legale della ragazza, Khalil Tahir Sandhu ha commentato: «È una sentenza islamica». Il legale intende ricorrere in appello contro la sentenza anzitutto innanzi alla medesima Alta Corte di Lahore e, in caso di esito negativo, di fronte alla Corte Suprema del Pakistan. L’avvocato aveva prodotto un certificato di nascita ufficiale dal quale risulta che al momento del presunto matrimonio la sua assistita era solo tredicenne. L’attivista per i diritti umani Lala Robin Daniel ha commentato che «con questa sentenza nessuna ragazza cristiana è sicura in Pakistan».

PICCOLI ITALIANI COL DIFETTO !

25082020 Guerini

PICCOLI ITALIANI COL DIFETTO !

Giustamente, i meravigliosi italiani della sinistra sono sempre in prima fila quando c’è da essere solidali o ad aiutare… gli altri !  Già, solo gli altri a quanto pare, ora sono pronti a recitare la sceneggiata comica teatrale napoletana della solidarietà e del dolore condiviso per la grave strage causata solo dalla… demenza libanese,  si riempiono la bocca dei soliti vomitosi e stucchevoli slogan, tanto cari a loro alla sinistra, pronti ad aiutare chi è in difficoltà… ma guarda un po’, mi suona sempre male questo ritornello, chissà perché non sono stati solidali con le migliaia di imprenditori suicida per la disperazione nell’ultimo quinquennio… già chissà perché, forse, credo debba essere così, gli slogan erano terminati nel magazzino di via Botteghe Oscure, a beneficio dei più giovani, sede naturale del PCI prima e PD ora.  Vorrei essere tanto volgare ma sapete benissimo tutti che non posso farlo, la pena sarebbe la “bannatura totale”, ma è come se lo avessi già scritto con l’inchiostro simpatico, voi li avete già letti, accendete i vostri cuori, leggete gli epiteti infiniti dal mio pensiero ed urlateli ad alta voce, il risultato sarà pazzesco e l’Italia intera potrà sapere quanto schifo fanno i nostri governanti e d io… non rischio niente… grazie. Perché, caro signor poco onorevole ministro della difesa Guerini, se a lei non è noto, sono passati quattro anni dal terremoto in centro Italia che ha spazzato via Amatrice e dintorni e oggi guarda caso, ironia della sorte, si fanno le feste e si beve vino, ma di ricostruzione non se ne parla e per il momento non si vede nulla all’orizzonte, le ricordo che la sua “meravigliosa collega De Micheli”, quattro anni fa, ricevette in donazione volontaria, via sms, dagli italiani ben 33 milioni di euro che dovevano essere utilizzati per la ricostruzione di Amatrice e dintorni, somma mia e degli italiani donati volontariamente e che lei invece ha speso per una pista ciclabile e per altre cazzate pubbliche, mentre quei soldi erano destinati alla ricostruzione di tanti comuni distrutti dal terremoto. Capite bene che sarei alquanto incazzato nel sentire un idiota che dice che noi aiuteremo il Libano nella ricostruzione dopo il disastro, va bene… ok… e caro ministro del pisello, ad Amatrice e dintorni che gli dici ? Gli cantiamo la canzone del ‘35, “aspetta e spera che già l’ora s’avvicini ?  E che facciamo ora, cantiamo le canzoni alle zone terremotate e andiamo a costruire case, strade e ponti in Libano ? E no cari signori poco onorevoli, Amatrice e i suoi cittadini sono esseri umani e italiani e non lo sono solo quando vi fanno comodo per le passerelle. Il popolo dei terremotati sta per affrontare il quinto inverno e voi andate a promettere aiuti al Libano, in più spendete 30 miliardi per l’accoglienza di gente che non conosciamo e che poi ci venderanno la droga agli angoli di strada e non uno, dico solo uno,  ripeto solo un misero miliardo di euro per i terremotati ? Siete delle ….e ! Vorrei ricordare che i minori esistono e ci sono anche ad Amatrice e dintorni, lo so che “sono difettati quei minori”, purtroppo il loro grande difetto è che sono… ITALIANI… e io li adoro ! 24082020

…by…manliominicucci.myblog.it

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Beirut, Guerini: “Massimo impegno per aiutare il popolo libanese”

25082020 Guerini

Beirut, 24 ago 18:30 – (Agenzia Nova) – Il Governo e il popolo italiano sono vicini al Libano in questo difficile momento dopo il grave incidente che ha colpito il Paese. L’operazione umanitaria della Difesa “Emergenza Cedri” è un ulteriore segno del forte legame tra Italia e Libano e della fraterna vicinanza al popolo libanese provato da questa grande sofferenza”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini rivolgendosi al presidente della Repubblica libanese Michael Aoun durante il loro incontro avvenuto questo pomeriggio a Beirut. Secondo quanto riferisce un comunicato stampa del ministero della Difesa, Guerini ha espresso al presidente anche l’auspicio della nascita di un nuovo governo che possa gestire efficacemente la ricostruzione e rispondere alle necessità della popolazione. Il ministro Guerini ha poi incontrato l’omologo libanese Zeina Akar e successivamente il generale Joseph Aoun, capo di Stato maggiore delle Forze armate libanesi (Lebanon Armed Forces, Laf) i quali hanno ringraziato l’esponente del governo italiano per l’importante supporto della Difesa italiana per la stabilizzazione del Paese, per l’emergenza dopo l’esplosione del 4 agosto presso il porto e per quella sanitaria del Covid.

“L’operato esemplare delle Forze armate libanesi in un momento così critico ne conferma la qualità e la dedizione al servizio del Paese.

L’Italia, come ha già fatto in questi anni con la missione Mibil (Missione bilaterale in Libano) è pronta a dare tutto il sostegno necessario in un momento in cui il Libano deve affrontare la ricostruzione dei quartieri della Capitale, delle infrastrutture oltre che del processo politico”, ha affermato Guerini durante il colloquio.

Il ministro della Difesa, accompagnato durante la sua visita dall’ambasciatrice Nicoletta Bombardiere, ha poi visitato l’ospedale da campo italiano con personale specializzato dell’Esercito (della stessa tipologia di quello impiegato in Italia durante l’emergenza Covid) e il luogo nel porto di Beirut dove sono avvenute le esplosioni. A seguire poi è andato a bordo di nave San Giusto per salutare i militari italiani che, arrivati ieri in Libano, hanno iniziato la missione umanitaria interforze a favore della popolazione libanese. Al saluto erano presenti, inoltre, il generale Stefano Del Col, Capo della Missione e comandante della Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil), il comandante del Sector West della missione Unifil, generale Andrea Di Stasio, il comandante della missione bilaterale in Libano generale Luciano Antoci, il generale Giovanni Di Blasi comandante della Task force Emergenza Cedri, il capitano di Vascello Giovanni Cazzato, comandante di Nave Etna e il Capitano di vascello Aniello Cuciniello comandante di Nave San Giusto.

 

IO HO LA COSCIENZA A POSTO !

24082020 Papa Bergoglio

IO HO LA COSCIENZA A POSTO  !

E chi dovrebbe chiedere conto l’onnipotente ? A me certamente no… oppure a Pamela o a Desireè, sì le due ragazze massacrare dai migranti che sono scappati dai lager, o alle tante donne e nonne stuprate sempre da quei migranti salvati in mezzo al mare ? Oppure a tutte le tantissime vittime degli attentati dei terroristi islamici in lungo e in largo per l’Europa ? Oppure chiederà conto ai signori del business immigrati di Roma del “mondo di mezzo” ? O forse chiederà conto agli italiani che hanno speso oltre trenta miliardi per importare dei delinquenti in un periodo di fame e suicidi di nostri imprenditori per la disperazione ? “Caro Papa Francesco”, ci risiamo, io non voglio più sentire parlare di gente che si avventura nel mare, lo penso… lo dico chiaramente e lo scrivo : non me ne frega più un tubo di loro… punto. E poi, domanda sempre ricorrente e sempre senza risposte, perché mai uno che scappa dalla guerra o dai lager o dalla fame non va nel vicinissimo Egitto o Tunisia, come anche in Algeria e Marocco o addirittura nella ricchissima Arabia Saudita e dei tanti stati del golfo Persico… e va in un paese in crisi economica ed occupazionale come l’Italia a delinquere e spacciare droga! Io non so se il buon Dio approverebbe di salvare la vita di un uomo in mezzo al mare sapendo che dopo essere stato salvato egli stesso si rende responsabile e colpevole della distruzione della vita di centinaia, se non di migliaia, di persone nel corso di decenni. Facile predicare amore e solidarietà da una bella finestra ma la realtà è tutt’altra cosa, gli immigrati che arrivano da noi hanno due obiettivi, il primo è quello di privarci delle nostre ricchezze e per secondo, obiettivo più importante, è quello di sottometterci alla religione islamica. E quel che peggio è, che lui lo sa benissimo che la fine del cristianesimo è prossima e pare abbia già messo in conto questa eventualità. Egregio signor Bergoglio, spiace molto dirglielo, ma credo che l’Onnipotente chiederà proprio a lei conto della rovina della chiesa cristiana cattolica e della vita di tanti cristiani morti per mano islamica nel suo vergognoso silenzio, e per la sua sottomissione alla legge di Maometto baciando i piedi dei musulmani in profondo atto di sottomissione ! Sono anni che glielo chiedo, vada via e si faccia sostituire da un vero fedele di Cristo e non da un altro ammiratore e sottomesso al Corano. Si prepari perché il conto Divino… è in arrivo anche per lei ! 24082020

…by… manliominicucci.myblog.it

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ITALIA Il ricordo del terremoto del 2016 e delle vittime del Covid L’angelus del Papa:

24082020 Papa Bergoglio

“Dio ci chiederà il conto per i migranti morti nei viaggi della speranza” Sono tanti i punti toccati dal Papa nell’angelus a Piazza San Pietro. Francesco invita i fedeli alla solidarietà ma soprattutto al ricordo per tanti drammi nel mondo. A chi governa: non dimenticate le responsabilità Tweet Papa: inutile andare sulla Luna se non si è fratelli in Terra Il Papa ai giovani: “Non lasciate soli gli anziani, sono le vostre radici” 23 agosto 2020 “Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza: sono state vittime della cultura dello scarto”. È il forte monito di Papa Francesco all’angelus. “Domani, 24 agosto – continua Francesco- ricorre il decimo anniversario del massacro di 72 migranti a San Fernando, Tamaulipas, in Messico. Erano persone di diversi Paesi che cercavano una vita migliore”. “Esprimo la mia solidarietà alle famiglie delle vittime che ancora oggi invocano giustizia e verità su quanto accaduto”   Il terremoto del 2016 Ma domani ricorrono anche i 4 anni del terremoto nell’Italia centrale. Una ricorrenza che Francesco affronta con parole accoglienti e allo stesso tempo severe. “Rinnovo la preghiera per le famiglie e le comunità che hanno subito maggiori danni – ha detto – perché possano andare avanti con solidarietà e speranza”. “E mi auguro che si acceleri la ricostruzione – ha sottolineato – affinché la gente possa tornare a vivere serenamente in questi bellissimi territori dell’Appennino”.   Le vittime del Covid e le loro famiglie  “Non dimentichiamo le vittime del Coronavirus”, ha continuato il Papa. “Questa mattinata – ha raccontato – ho sentito la testimonianza di una famiglia che ha perso i nonni. Senza poter congedarli. Salutarli. In uno stesso giorno”. “Tanta sofferenza! – ha esclamato il Pontefice -. Tante persone che hanno lasciato la vita, vittime della malattia, e tanti volontari, medici, infermieri, suore, sacerdoti, che anche hanno lasciato la vita”. “Ricordiamo le famiglie che hanno sofferto per questo”.   I perseguitati per la loro religione Papa Francesco ha ricordato al termine dell’Angelus che “ieri si è celebrata la Giornata mondiale in ricordo delle vittime di atti di violenza basati sulla religione e sul credo”. “Preghiamo per questi nostri fratelli e sorelle – ha affermato – e sosteniamo con la preghiera e la solidarietà anche quanti, e sono tanti, ancora oggi vengono perseguitati a motivo della loro fede religiosa”. “Tanti!” ha esclamato il papa   La vicinanza a Cabo Delgado “Desidero inoltre ribadire la mia vicinanza alla popolazione di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, che sta soffrendo a causa del terrorismo internazionale. Lo faccio – ha detto Francesco- nel vivo ricordo della visita che ho compiuto in quel caro Paese circa un anno fa”. La carità via maestra per la perfezione “La carità è sempre la via maestra della perfezione. Ma è necessario che le opere di solidarietà non distolgano dal contatto con il Signore Gesù.  Maria Santissima, beata perché ha creduto, ci sia guida e modello nel cammino della fede in Cristo, e ci renda consapevoli che la fiducia in Lui dà senso pieno alla nostra carità e a tutta la nostra esistenza”.