Archivio mensile: agosto 2020

SUPERMARKET BRUCIATO ?

05082020 beirut

SUPERMARKET BRUCIATO  ?

Sembrerebbe proprio di sì, ma come diavolo si fa a pensare di custodire in degli scantinati o depositi di uno stabile nel centro di una città come Beirut, tra l’altro è la capitale dello stato libanese, un ingente quantitativo di esplosivo e stoccarlo all’interno di un edificio ? E’ incomprensibile roba da non credere, col rischio che potesse esplodere e far saltare tutto in aria da un momento all’altro se in ipotesi, non tanto remota visto quel che è accaduto oggi, qualche terrorista si fosse introdotto nell’edificio e fattosi esplodere proprio all’interno dello stabile stesso, dando il via ad una reazione di esplosioni a catena. E poi mi chiedo, perché mai le autorità governative libanesi hanno permesso che tutto quell’esplosivo venisse conservato in mezzo alla gente e sottoporla a rischi continui ?  Intanto il rischio si è materializzato ed è  diventato drammatica realtà, un esplosione tremenda e spaventosa che ha provocato ingenti danni,  feriti e morti in quella che sembra più l’esplosione di una mini bomba atomica che la deflagrazione di esplosivi tradizionali. Infatti il fungo che ne è derivato, a seguito dell’esplosione, si e alzato nel cielo nella sua forma più raccapricciante e terrificante e qui la cosa diventa complicata da capire, cosa c’era dentro quel deposito ? C’erano forse dei missili antiaerei o missili terra-terra o granate di carri armati o di cannoni pesanti ?  Lo so e immagino che la valutazione di cosa ci fosse il quel deposito e particolare e difficile da pensare però,  bisogna riflettere sulle motivazioni che hanno indotto il governo libanese a tenere un deposito di esplosivi proprio in mezzo alla gente, penso che così facendo non si creano sospetti e nessuno indaga su eventuali movimenti di entrata ed uscita di materiale esplosivo da quel sito. Propendo per questa soluzione che al momento mi sembra quella più vicina alla realtà e alla tipologia di esplosione e cioè, quel deposito era una specie di supermercato per le fazioni terroristiche islamiche che entravano, ritiravano piccoli quantitativi di esplosivi, ne uscivano indisturbati e poi li consegnavano per i soliti attacchi contro Israele o in Siria.  Loro dicono che trattasi di materiale sequestrato, bene ci voglio credere, però, anche gli esplosivi sequestrati sono pericolosi e possono essere allocati in posti sicuri e soprattutto lontani dalla gente. Non credo che questa esplosione sia casuale o dovuta al caldo o all’afa, qui c’è qualcosa di grave che si è verificato a seguito di qualcosa di oscuro al momento, forse è solo un tentativo di furto dell’esplosivo, tentativo  andato male e ovviamente il silenzio attorno all’esplosione e all’operazione non riuscita ovviamente è calato. Oppure, cosa più probabile, è un attentato ben studiato e portato a termine con successo, evidentemente è come ho appena descritto, il deposito era una base per armare segretamente le frange estremiste islamiche e dava fastidio a qualche altra fazione opposta che si sentiva minacciata e più debole, quindi i minacciati hanno pensato bene di ristabilire la parità con la soluzione zero… L’esplosione ha comunque avuto l’effetto di mettere in ginocchio il paese e speriamo che il botto non sia l’inizio di un’altra guerra civile. E lo so che molti penseranno che partire da una banale esplosione e arrivare alla guerra civile il passo è lungo, certo, in un paese occidentale sarebbe proprio così ma non nei paesi musulmani, dove sunniti e sciiti si odiano a vicenda e a morte da ben 1350 anni, e dove armi ed esplosivi ne girano in quantità inimmaginabili per noi semplici e civilissimi e pacifici europei…04082020

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Beirut: ‘Esplosioni come Hiroshima’. Almeno 73 morti, 3.700 feriti

La gente in strada, vetri in frantumi

© ANSA/

05082020 beirut

 

Redazione ANSA

04 agosto 202023:03NEWS

 

Il martoriato Libano torna a vivere i peggiori incubi della guerra civile e delle crisi sanguinose che hanno segnato i 30 anni passati dalla fine di quel conflitto. Un’esplosione di potenza inimmaginabile – secondo alcuni testimoni udita fino a Cipro, a distanza di 200 chilometri – ha portato la devastazione e seminato il panico in tutta Beirut e nei sobborghi. Almeno 73 morti e 3.700 i feriti, secondo un bilancio ancora provvisorio della deflagrazione, avvenuta nel tardo pomeriggio nel porto e sulle cui cause regna l’incertezza. Il numero delle vittime potrebbe comunque aumentare, a giudicare anche dalle immagini diffuse dai social media e dalle televisioni che mostrano persone rimaste intrappolate sotto le macerie di edifici crollati. Un testimone che vive sulle colline a est della capitale, alcuni chilometri dal porto, ha detto all’ANSA che lo spostamento d’aria è stato talmente potente da far saltare tutte le placche delle prese di corrente nella sua abitazione.

Esplosioni a Beirut, auto sollevate da terra e macerie ovunque

In interi quartieri del centro praticamente nessun edificio è rimasto con i vetri intatti. Fonti riferiscono che nella zona di Mar Mikhael nell’alto edificio di Electricité du Liban, l’ente elettrico nazionale, sono rimasti intrappolati molti dipendenti e che si è lavorato a lungo per trarli in salvo. Sull’autostrada costiera che va verso nord e che passa vicino al porto, per un lungo tratto si vedono auto semidistrutte, mentre la carreggiata è coperta di detriti. Anche all’aeroporto internazionale Rafic Hariri, distante alcuni chilometri, i danni all’aerostazione sono evidenti. Nel porto di Beirut sono ancorate anche alcune unità navali dell’Unifil, la forza di interposizione dell’Onu al confine tra Libano e Israele. In serata fonti informate hanno detto all’ANSA che squadre dei ‘caschi blu’ sono riuscite a raggiungere l’area dello scalo in elicottero e i membri degli equipaggi, che dovrebbero essere formati da marinai del Bangladesh, sono stati evacuati a Sidone. Fonti qualificate hanno detto invece che due militari italiani dell’Unifil sono rimasti feriti in modo non grave. Mentre in serata il presidente libanese Michel Aoun ha convocato una riunione d’emergenza del Supremo consiglio della Difesa presso il palazzo di Baabda, voci di ogni tipo si rincorrono sulle cause della deflagrazione. “I responsabili della catastrofe ne pagheranno il prezzo”, ha detto il primo ministro Hassan Diab in un discorso televisivo, senza tuttavia sbilanciarsi in alcuna ipotesi. Il capo delle forze di sicurezza nazionali, generale Abbas Ibrahim, ha detto all’origine del disastro vi è un incendio sviluppatosi in un deposito usato per custodire materiali altamente infiammabili sequestrati in passato. Un video circolato sui social media mostra dapprima una colonna di fumo nero alzarsi nel cielo. Poi, in quelle che sembrano le fiamme di un incendio, alcune deflagrazioni minori. Infine, un’esplosione gigantesca che investe anche il balcone da cui vengono riprese le immagini, molte centinaia di metri dal porto. I responsabili della “catastrofe” di Beirut dovranno darne conto”: lo ha detto il primo ministro libanese Hassan Diab. “Quello che è successo oggi non passerà senza conseguenze – ha detto in un messaggio televisivo -. I responsabili di questa catastrofe ne pagheranno il prezzo”.

“Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con la Farnesina e il ministero della Difesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“L’Italia è vicina agli amici libanesi in questo momento tragico. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime, a cui esprimiamo il nostro profondo cordoglio, e alle persone ferite, a cui auguriamo una pronta guarigione”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo un tweet della Farnesina.

 

PROPRIO NON LO SI VUOL CAPIRE !

05082020 extracomunitario

PROPRIO NON LO SI VUOL CAPIRE !

Non commento l’ennesimo incidente tra un italiano e uno straniero di colore, non intendo commentarlo semplicemente perché non ero presente e so bene che in questi casi l’italiano ha sempre torto, quindi mi astengo dal farlo. È chiaro che leggendo l’articolo siamo di fronte all’italiano razzista, senza attenuanti, e dinanzi al povero negro vittima di turno dell’ennesimo razzismo italiano. La stampa è maestra nel commentare certi episodi e ci “azzoppa il biscotto della propaganda” torna comodo alla sinistra, come se gli italiani non fossero degni e meritevoli di rispetto da parte dei media. Quindi, poiché non ero presente non so come sono andate le cose, non mi fido dei giornalisti di certi quotidiani né mi convince la TV di stato né quelle private. La paura di sollevazioni popolari è tangibile, il governo, la sinistra tutta e i media tremano e hanno letteralmente il terrore a raccontare la verità al popolo italiano quindi, sempre meglio addossare le colpe agli italiani così l’ordine pubblico è garantito, cioè, continuano a metterci il coperchio sul capo. Rammentate quando un signore di colore voleva colpire con un palo un italiano bianco anni fa ? Bene, ricorderete che il bianco reagì e sferrò un solo pugno che procurò la morte dell’aggressore, eppure tutti a difesa dell’aggressore, persino il presidente Mattarella omaggiò la vedova del violento… ma come andò a finire quando si scoprì che l’italiano si era semplicemente difeso ? Silenzio assoluto, quindi, quando ci sono questi incidenti la colpa è sempre di un razzista… fa comodo e creano i sensi di colpa. Ecco perché non intendo commentarlo, so solo che due persone si sono picchiate in presenza di bimbi di cui uno è proprio il figlio di uno dei due litiganti. Richiamo l’attenzione di tutti gli italiani, miei carissimi fratelli e sorelle, sull’ennesimo scontro fisico tra un italiano e uno straniero. Dobbiamo andare avanti così per quanto tempo ancora ? I migranti sono un serio problema che certamente non si risolve con l’accoglienza perpetua e con slogan cazzaroli del tipo dobbiamo integrarli, perché non si possono integrare persone diametralmente all’opposto di noi italiani. Riflettete per un attimo, ma cosa hanno in comune con noi italiani ? Niente ! Vogliamo continuare così ? E andiamo avanti che di liti del genere se ne conteranno a centinaia nei prossimi mesi ! 04082020

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03 AGOSTO 2020 17:38

Grosseto, 25enne picchiato in spiaggia perché di colore

05082020 extracomunitario

Lʼuomo aveva appena sistemato il suo telo sotto un gazebo quando due persone lʼhanno insultato e aggredito

Prima l’hanno apostrofato con insulti razzisti invitandolo ad andarsene, poi l’hanno picchiato. L’aggressione è avvenuta sulla spiaggia di Castiglione della Pescaia (Grosseto) ai danni di Mamady Dabakh Mankara, senegalese di 25 anni, da 4 residente in Italia. L’uomo aveva appena sistemato il suo telo sotto un gazebo quando due persone l’hanno insultato e pestato davanti agli altri bagnanti. Il giovane ha ferite giudicate guaribili in sette giorni.

Da oltre un anno il 25enne lavora in una cooperativa di Grosseto che si occupa di ragazzi disabili. Come riporta La Repubblica, la lite è nata perché aveva cercato un po’ di ombra vicino a un gazebo sulla spiaggia libera di Castiglione, quella che negli altri giorni della settimana è riservata a una colonia. A colpirlo al volto è stato un uomo che, con il figlio di 7-8 anni e il resto della famiglia, si trovava sotto lo stesso gazebo.

 

Gli insulti razzisti – “Appena ho tentato di sistemarmi sono stato subito aggredito verbalmente da un uomo sui 40 anni. ‘Qui non ci puoi stare, vai via. Negri di m… qui non ci dovete stare…’ mi ha detto prima di tirarmi un pugno in faccia”, racconta Mamady. “Io ho cercato di reagire, sono intervenute altre persone e ci hanno separato. Mentre mi stavo allontanando è arrivato un suo amico e anche lui mi ha colpito. Mi dicevano: ‘Voi negri che venite qui a violentare le bambine”.

 

 

L’URLO DELLA NONNA SPAVENTA L’OCCIDENTE !

04082020 nonna violentata

L’URLO DELLA NONNA SPAVENTA L’OCCIDENTE !

Anni fa, quand’ero ragazzino, più volte ho assistito alle spettacolari pellicole del mitico Bruce Lee, uno di quei film s’intitolava ”l’urlo di Chen terrorizza l’occidente”. Sì l’ho preso in prestito per questo mio articolo perché ritengo, per la gravita della vicenda descritta nel link, che tutto il mondo occidentale resterà sconvolto da questo episodio, che non è il primo del genere, una violenza sessuale ad una donna di 95 anni è di una malvagità senza precedenti nella storia degli uomini civili e di fede e cultura cristiana. Come dicevo poc’anzi non è il primo caso di horror sessuale a danno di donne non più giovani, perché nel recente passato, precisamente dal 2011 in poi, tanti dimenticano che all’inizio degli sbarchi dei migranti africani in Italia, in particolar modo quelli di religione islamica, gli stupri a danno delle donne anziane erano consuetudine e noi abbiamo assistito impotenti a questi crimini e cosa abbiamo fatto per garantire la sicurezza alle nostre mamme e nonne ? Una cippa di niente, e cioè, abbiamo permesso che queste bestie sataniche a due gambe, arrivate da noi con la scusa della guerra, continuassero imperterriti a violentare le nostre donne inermi e il più delle volte in condizioni di salute molto precarie. Una donna di 95 anni, per quanto forte possa essere è sempre una persona debole e lo stato ha l’obbligo e il dovere di proteggerla dai malviventi e dai malati di sesso horror. E non venitemi  a raccontare che lo stupratore è malato o era in cura da un psichiatra perché la pantomima messa in atto dallo stupratore stesso, per entrare in casa della sfortunata nonna, non poteva essere certamente partorita da una mente malata. Ma poi, altra cosa vergognosa è quella di continuare a nascondere le verità agli italiani, vero cari media e giornalisti tutti ? Allora raccontateci… e con calma,  e questo signore un nome ce l’avrà o no ? E se lo ha, e siamo tutti convinti che un nome, un cognome e un luogo di nascita lo abbia perché ci dicono solo che è del posto ed ha 33 anni ? Perfetto, se è del posto, così si legge sui giornali locali e non, vuol dire che la polizia sa chi è, e ovviamente è in possesso delle sue generalità quindi, sommando i fattori tenuti debitamente nascosti, se ne deduce che il “bravo violentatore horror” presumibilmente sarà un extracomunitario che gode della protezione e silenzio del ministero degli interni , forse perché magari è un richiedente asilo, con precedenti penali, e che vive a Grottaglie. Scoprirlo non sarà difficile, una volta pubblicato in rete il post sicuramente qualche amico grottagliese o di San Giorgio ci saprà dare indicazioni più precise sul nome e l’origine della bestia satanica a due gambe ! Certo che è proprio una vergogna, ci violentano le donne e le nonne e questi maledetti di media e politici ci nascondono anche la verità, praticamente ci massacrano le donne e non dobbiamo sapere neanche chi è stato ! Questa è dittatura schifosa  vera e propria elevata alla centesima potenza. Vedrete che poi tra qualche giorno sicuramente faranno calare il sipario del silenzio sulla questione e tutto poi passerà come un normalissimo episodio di… e già… di che cosa ? Arriveranno le elezioni, e con quelle arriveranno anche i magistrati che finalmente potranno lavorare senza pressioni, condizionamenti e imposizioni e il conto da pagare sarà lungo e “molto oleoso”. 03082020

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Choc a Grottaglie, violentata 95enne: preso il responsabile

04082020 nonna violentata

REDAZIONEONLINE

PUBBLICATO IL 03 AGOSTO 2020, 15:32

Questa mattina gli agenti del Commissariato di P.S. di Grottaglie (Taranto) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 33enne di Grottaglie, pregiudicato, resosi responsabile del reato di violenza sessuale e di violenza privata ai danni di una anziana donna del posto.
All’alba il personale delle Volanti del Commissariato di Grottaglie ha raggiunto e soccorso una donna di 95 anni che, poco prima, aveva chiamato il 113 riferendo di essere rimasta vittima di una violenza sessuale.
L’anziana signora ha raccontato ai poliziotti che intorno alle 5 del mattino, si era svegliata di soprassalto in quanto qualcuno stava bussando insistentemente alla porta. Pensando che fosse il figlio, appoggiandosi al deambulatore, si è alzata dal letto per andare ad aprire la porta. Non si trattava del figlio ma di un giovane sconosciuto che, in jeans e maglietta bianca, simulando un malore le ha chiesto un bicchiere d’acqua.
La donna subito si è prodigata per soccorrere il giovane, andando in cucina a prendere una bottiglia d’acqua. Al suo ritorno, il giovane ha rifiutato l’acqua e ha assunto un atteggiamento minaccioso, pretendendo di entrare in casa.
Alle resistenze dell’anziana donna, il malvivente l’ha spinta facendola cadere violentemente per terra e poi, dopo essersi denudato, le ha usato violenza.
La donna, ha reagito all’aggressione iniziando ad urlare e, nonostante le percosse subite da parte del giovane che, in quel modo, tentava di zittirla, è riuscita a richiamare la vicina di casa, che udendo le urla disperate, si è precipitata in casa sorprendendo l’aggressore che, in pochi attimi, si è rivestito e si è dato alla fuga.
I poliziotti del Commissariato di Grottaglie hanno avviato, così, una meticolosa ed incalzante attività di indagine che, anche grazie all’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, hanno consentito di ricostruire, in maniera puntuale, la dinamica del gravissimo episodio delittuoso e di identificare il 33enne del posto, già noto alle forze dell’ordine.
Il quadro indiziario fornito all’Autorità Giudiziaria ha portato, quindi, all’emissione della misura restrittiva della libertà personale, nei confronti dell’uomo, cui è stata data esecuzione, come detto, questa mattina. Dopo le formalità di rito l’aggressore è stato condotto in carcere.

 

ALTRA CORSA… ALTRO MORTO !

03082020 DROGATI PADRE E FIGLIO

 

ALTRA CORSA… ALTRO MORTO !

Che paradosso, lo scrittore che urlava al pericolo droga è a rischio vita proprio per un cocktail di alcol e droga, il solito radical chic che predica molto bene ma… “razzola molto malissimo”. Questa è l’allucinante storia di alcol e droga che si registra nella giornata di ieri nella nota stazione balneare della Versilia, costa marittima della Toscana. È davvero sconvolgente ed incredibile come due persone, uno addirittura è un ragazzo di 25 anni, figlio di quello che ora è in terapia intensiva, e il padre si riducano a schiavi del vizio e si fanno uccidere. Ora il colpevole sarà individuato in uno delle decine di migliaia di spacciatori presenti in Italia e ne pagherà amaramente le conseguenze per aver venduto una misera dose che forse non è stata neanche preparata da lui. Il nostro paese, e lo ripeto per l’ennesima volta, è totalmente assente nella prevenzione all’uso di stupefacenti e alcol, troppo spesso si ignorano i problemi dei ragazzi che affrontano il problema droga totalmente inesperti e impreparati sino a diventare tossicodipendenti e poi, difficilmente recuperabili. I sequestri di sostanze stupefacenti quotidiani che si registrano non servono a nulla, ci sono mille modi per far arrivare la droga in ogni angolo di strada, per combattere lo spaccio e sconfiggerlo c’è un altro modo, liberalizzarlo, ma a tanti non piace bloccare il traffico di miliardi di dollari. La soluzione la si può trovare se si vuole. Questa storia si concluderà nel solito modo, il disgraziato di turno pagherà per la morte di un giovane viziato e di un uomo schiavo della droga… e la giostra continuerà la sua corsa infinita. Altro giro altri morti !

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Lido di Camaiore: alcol e droga con il padre, muore il figlio 25enne dello scrittore Gerardo Ventrella

Il padre era autore di un libro in cui raccontava in prima persona la sua lotta alla droga. Il figlio era venuto a trovarlo da Torino

di Marco Gasperetti

03082020 DROGATI PADRE E FIGLIO

 

In un libro, Il mio quartiere scritto nel 2007 e dedicato al figlio allora dodicenne, aveva raccontato in prima persona l’esperienza della droga e aveva lanciato un messaggio di speranza. Che si è infranto sabato notte in un appartamento in via Don Minzoni a Lido di Camaiore. Quel figlio, Samuele Ventrella, che aveva compiuto da poco 25 anni, è morto probabilmente per un cocktail di alcol e droga e quel padre scrittore, Gerardo Ventrella, 54 anni, è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Opa di Massa. Nel suo sangue i medici hanno trovato tracce di cocaina, hashish e alcol.
Ventrella, originario di Torino, abitava da qualche anno nella località versiliese famosa per il turismo balneare e per aver ospitato Bussola Domani, il mitico locale-tendone di Sergio Bernardini, proprietario anche della Bussola di Marina di Pietrasanta. Ancora da ricostruire i articolari della tragedia.
Pare che il figlio di Ventrella fosse partito in treno da Torino per andare a trovare il padre Gerardo e che avesse deciso di restare a Lido di Camaiore per trascorrere qualche giorno di vacanza. Il giovane è morto nell’appartamento del padre. L’ultimo a vedere entrambi potrebbe essere stato un cugino che era in casa con loro; ai carabinieri avrebbe detto di non aver visto padre e figlio drogarsi.

Samuele e Gerardo escono più tardi e potrebbero avere acquistato la droga, cocaina e cannabis, in strada: i carabinieri stanno cercando il possibile spacciatore. Padre e figlio si separano intorno alle 23.30 e poco dopo si sentono male. Samuele in via Don Minzoni, Gerardo in via Foscolo e vengono soccorsi. Quando il medico del 118 è arrivato la situazione era già disperata e le manovre di rianimazione non sono servite. Il padre è invece stato intubato e trasportato all’ospedale di Massa dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva con prognosi riservata.

2 agosto 2020 (modifica il 2 agosto 2020 | 21:51

RISORSE IN AZIONE !

03082020 TRANSENNE IN STAZIONE

RISORSE IN AZIONE !

Analizziamo bene i fatti accaduti oggi, proprio nel giorno in cui si ricordavano i deceduti per l’attentato terroristico alla stazione di Bologna del 1980 poco ci è mancato che si rinnovasse la tragedia con un’altra strage, infatti, un migrante tunisino con precedenti penali, residente non si sa, evidentemente insoddisfatto dell’accoglienza ricevuta in questi anni, dopo aver distrutto parte della biglietteria di una stazione della provincia di Parma ha lanciato sui binari della stessa stazione tre transenne, le quali hanno occupato la linea ferroviaria e conseguentemente avrebbero impedito il regolare transito del treno, Parma-La Spezia, e causato chissà quali danni se malauguratamente si fossero incastrate nell’impatto violento tra i binari e le ruote del treno. Non c’è da niente da aggiungere, sì… abbiamo rischiato un sicuro incidente ferroviario e il probabile deragliamento di un treno con conseguenze disastrose e forse, anche la perdita di vite umane e tutto ciò è stato evitato solo grazie all’intervento dei mitici… carabinieri, tra l’altro uno di loro è rimasto anche ferito. Quel che è raccapricciante è che l’autore del folle gesto è il solito migrante che non ha compreso come si vive in un paese civile, perché non solo sono degli ingrati ma mettono a rischio anche la vita di chi li ha accoglie e dei nostri cari. Spero solo che non ci dicano che trattasi del solito malato di mente già in cura presso qualche psichiatra perché questa storiella oramai non regge più. Non comprendo cosa vogliono da noi questi signori, vengono non invitati, li accogliamo e poi ci ringraziano in modo violento e anche attentando alle nostre vite ? C’è qualcosa che non funziona nel nostro sistema, se questi migranti che arrivano da noi pensano e credono che qui troveranno “l’Eldorado” ebbene farglielo capire chiaramente che in Italia ora c’è solo fame e disoccupazione, esattamente come nei loro paesi d’origine, e venendo da noi l’unica cosa che potranno avere in futuro immediato è la vita sotto un ponte o in una casa di cartone a margine delle città. Bisogna riflettere su questo grave fenomeno e domandarsi se non fossero intervenuti tempestivamente i carabinieri oggi che diavolo sarebbe accaduto e quanti morti avremmo contato ? E oltre a questo quesito, non pensate che sia arrivato il tempo di rispedire indietro nei loro paesi tutti quelli che non sono propriamente detti civili e non hanno diritto a stare in Italia ? 02082020

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Getta transenne su binari,evitato incidente a un treno

In una stazione nel Parmense, il responsabile arrestato dai Cc

03082020 TRANSENNE IN STAZIONE

Redazione ANSABOLOGNA

02 agosto 202015:08NEWS

 

(ANSA) – BOLOGNA, 02 AGO – Ha devastato una stazione, gettando su un binario tre transenne e rischiando così di provocare un incidente ferroviario. Protagonista un tunisino di 21 anni, fermato verso le 7.20 dai carabinieri di Borgo Val di Taro (Parma), a Ostia Parmense. Gli stessi militari hanno evitato danni al regionale in arrivo, da La Spezia e diretto a Parma, con a bordo centinaia di persone: un militare è sceso sui binari ed è riuscito a spostare due delle tre transenne su un marciapiede, mentre la terza è stata urtata dalla locomotiva e finita a distanza. Il militare è stato lievemente ferito dal contraccolpo, il giovane arrestato per attentato alla sicurezza dei trasporti. (ANSA).

 

DONNA BRUCIATA DONNA BRUCIA… E VAI COI VIDEO !

03082020 DONNA BRUCIATA

DONNA BRUCIA… E VAI COI VIDEO !

Allora le cose stanno così, una povera donna, forse con tanti problemi, ha deciso di togliersi la vita nel modo peggiore, versandosi addosso del liquido infiammabile e si è data fuoco. Ovviamente la poverina è diventata una torcia umana, logica conseguenza del folle gesto, ma e in seguito a questa tragedia che il genere umano del 2020 ha dato “il meglio di se”. Un autista di passaggio, vista la scena ferma bruscamente il suo autoveicolo e va in soccorso della poverina con una semplice asciugamani e con la sana intenzione di spegnere le fiamme. Forse tutti starete pensando che l’eroico soccorritore è anche sfortunato, perché oltre ad avere un piccolo asciugamani non è neanche supportato da nessun altro essere umano di passaggio. Sbagliato in pieno, perché nel prospiciente parcheggio ci sono tanti esseri disumani, i quali, anziché prestare soccorso alla povera donna in fiamme e aiuto all’uomo nel tentativo di salvarla, si “armano di cellulari” e iniziano a girare il “videogioco della morte” del fuoco in diretta. Già, questa è l’incredibile cronaca del più singolare suicidio per combustione avvenuto nella città della civilissima Crema dinanzi a spettatori menefreghisti e cineamatori . Sono sbalordito, riscontrare un freddo e distaccato cinismo del genere per me è impensabile, si predica da sera a mattino di salvare le vite umane in mare ma poi… si lascia morire una persona tra i video da postare sui social. Qui dovremmo iniziare a farci tante domande sulla società moderna costruita dove i concetti di patria, famiglia e Dio sono andati a farsi benedire . Questi sono i frutti dell’apparente buonismo dei radical chic e della politica delle chiacchiere e dei lavaggi decennali in TV che ci bombardano dicendoci che bisogna sempre chiamare qualcuno e noi non fare niente, e la lezione l’abbiamo imparata a quanto pare. Ci hanno fatto diventare dei mostri disumani e disinteressati a tutto, pensate che non abbiamo neanche reagito quando hanno fatto a pezzi una ragazza italiana, e perché mai la gente dovrebbe reagire per un suicidio col fuoco ? Già, ora tutti si scandalizzeranno, però prima di parlare di figli in provetta, di terzo sesso e pedofilia, parliamo dell’essere umano che si è perso nel percorso ingordo della politica e ritorniamo all’amore tre le persone e amiamo le famiglie e i nostri vicini..02082020

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Donna si dà fuoco a Crema e muore, passanti filmano

Si è cosparsa di liquido incendiario e si è data fuoco in un campo vicino a un ristorante.La sindaca: ‘Cosa siamo diventati?’

03082020 DONNA BRUCIATA

 

Redazione ANSAMILANO01 agosto 2020

Le 13 del primo sabato di agosto, la campagna rovente di Ombriano, alle porte di Crema: una donna, sola in un campo, davanti un ristorante, si cosparge con un liquido e si dà fuoco. Un uomo, di passaggio in auto con la moglie, vede tutto: inchioda, scende di corsa e prova a spegnere le fiamme con la prima cosa che trova, un asciugamano da palestra. E’ l’unico a cercare di fare qualcosa: mentre la donna brucia, altri dal parcheggio riprendono la scena con il telefonino. Sconvolto dalla tragedia e dall’indifferenza dei presenti, il soccorritore scrive al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi che pubblica il racconto “agghiacciante” e si chiede “cosa siamo diventati?”. “Una donna poco fa, al campo del Mezzo si è data fuoco – spiega l’uomo – Mentre passavo con mia moglie sono sceso subito dall’auto e ho cercato di spegnere quello che potevo con un asciugamano da palestra. La signora bruciava nel campo di fronte e io ero l’unico che cercava di fare qualcosa. In compenso una ventina di persone con il telefonino, che riprendevano la scena”.

“Dopo minuti e minuti si è avvicinato uno con un estintore che non sapeva cosa fare. Ho spento tutto con l’estintore. La signora penso sia morta, nonostante io continuavo a parlare cercando un respiro – prosegue il soccorritore – alla fine i soccorsi sono arrivati dopo 15 minuti… ho provato anche io il 113-112 e rimanevo in attesa. Non so se si sarebbe salvata. Ma la gente con il telefonino dal parcheggio del Mezzo mi ha lasciato di sasso. Sono arrivati solo alla fine. Quando ormai avevo spento tutto.. per curiosità!”. Pur sapendo che ormai non ci sia più nulla da fare per la donna, il cittadino sente il bisogno di scrivere al sindaco: “Ho scritto a lei perché magari alcuni messaggi arrivano più forti dalla sua carica…Mi è spiaciuto che nessuno abbia avuto l’idea di intervenire prima…”. La donna, che aveva problemi di disagio psichico, muore sul posto. I soccorsi possono solo constatarne il decesso.

“Comprendo che non tutti possano avere il sangue freddo e la prontezza per intervenire quando una persona si dà fuoco. Si può rimanere gelati dallo shock di quanto sta accadendo, anche coi 40 gradi di oggi. Ma – commenta il sindaco – se gli spettatori di questa tragedia hanno avuto la freddezza di prendere il telefonino ed immortalare la scena, anziché correre in aiuto o chiamare i soccorsi, allora dobbiamo farci delle domande. Serie e molto, molto urgenti. Cosa siamo diventati? E se quella donna fosse stata nostra figlia, sorella, moglie, madre? Cosa può renderci così insensibili e distaccati verso la sofferenza degli altri? Perché questa indifferenza? Un abbraccio a questo ‘buon samaritano’, che passava per caso e si è fermato a prestare aiuto, anche se evidentemente non è bastato, ed un pensiero pieno di dolore per questa donna”. “Non è un buon giorno, oggi, Crema”, conclude con amarezza.

 

IL VIRUS … POPULISTA !

0208220 PALERMO

IL VIRUS … POPULISTA !

Com’è che diceva quel signore in camice bianco in merito al contagio che non arriva con gli immigrati ? Forse il “bravo medico dell’ospedale di Roma”, intervistato dal TG3, ha uno studio ben preciso sull’immunità al virus degli immigrati ? No, perché se a lui non è noto, lo informo che a Treviso ne sono stati individuati 130 in un solo hotspot e in Sicilia altri 90… tutti contagiati in un matrimonio di extracomunitari. Smettiamola di sparare cazzate pubblicitarie solo per imbellire il governo… grazie ! E poi, andiamo al link postato, un migrante in un hotel palermitano che ci fa ? Oggi ne sono sbarcati altri 250 che portano gli sbarchi sull’isola a 5000 unità e in più ci sono altri 42 contagiati di… voglia di vacanze, oltre tutto sono anche maleducati e violenti, infatti a Torino si sono registrati incredibili incidenti tra quelli che scappano dalle guerre e i nostri poliziotti. Non riesco a capire cosa diavolo pretendono da chi li aiuta e sfama e in più come ringraziamento ci tirano pure calci. Resto sempre più convinto che questi sono solo degli opportunisti di una volgarità unica, gente che viene da noi solo per essere mantenuta e ciò e possibile solo grazie a tanti idioti ideologici che li accolgono. Siamo al disastro totale, tutto cresce in modo esponenziale, disoccupazione, crisi, povertà e nonostante questo i migranti aumentano in quantità industriale, gente della quale non sappiamo niente e su cosa faranno un domani… sicuramente sono tutti candidati alle prossime bande delinquenziali. Bene… Andiamo avanti così che è una meraviglia, a tanti italiani non si dà neanche il reddito d’emergenza e li si lascia al loro destino e i migranti… negli hotel in vacanza e mantenuti dal governo…e i cittadini italiani stanno a guardare i migranti bivaccare negli hotel e loro a far la fame ! Che meraviglia ! C’è da essere proprio orgogliosi. Continuiamo così, che la rivoluzione civile si avvicina ogni giorno di più. I segnali di ribellione e di incidenti continui già si vedono. Ci vogliono i soldi per gli italiani e non le chiacchiere… E diamoci una mossa ! 01082020

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Palermo, immigrato positivo al coronavirus e in quarantena fugge dall’hotel: rischio-contagio

0208220 PALERMO

 

01 agosto 2020

Un caso a Palermo. Un caso inquietante. Un immigrato egiziano, che faceva parte dei 33 migranti positivi al coronavirus portati a Palermo per la quarantena obbligatoria, è riuscito a eludere la sorveglianze e a lasciare il Covid Hotel San Paolo Palace, di via Messina Marine. Soltanto dopo qualche ora l’uomo è rientrato da solo in albergo: insomma, era andato a farsi un giro, esponendo al contagio tutte le eventuali persone nelle quali si è imbattuto. Ora verrà interrogato in modo da tracciare ogni suo spostamento e ogni suo contatto. La notizia della fuga del migrante positivo al coronavirus è stata confermata dalla prefettura di Palermo.

 

 

COLPO DI MANO DEL GOVERNO !

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COLPO DI MANO DEL GOVERNO !

No, non mi piace… ora è il governo in carica e Conte che decidono anche le leggi elettorali della mia regione ? Magari domani ci diranno anche per chi votare e quale coalizione preferire. No, così non va bene, sento puzza di dittatura e non mi piace, partiamo quindi da un punto di argomento e ragionamento molto importante e indiscutibile, la presenza e la parità di genere dei candidati in una tornata elettorale è e deve essere una regola fissa e caldeggiata da tutti i partiti però, commissariare una regione nel mese di luglio, quando le elezioni dovevano tenersi a maggio è qualcosa di veramente antipatico e inaccettabile, provvedimento che crea un pericoloso precedente di indirizzo decisamente sgradevole di stampo dittatoriale, perché così nei fatti si aggirano le istituzioni democratiche e i partiti d’opposizione che rappresentano l’altro piatto della bilancia democratica e ovviamente me, semplice cittadino che non posso esprimere il mio parere attraverso il rappresentante regionale da me votato. Commissariare una regione non è una bella cosa né intelligente in questo momento perché adesso ci dobbiamo sopportare un commissario e… anche il ministro Bellanova, onnipresente in veste di nuova dux d’Italia, degna sostituta della Boldrini. Lei è presente anche nella vicenda regionale pugliese, e come la Boldrini, è parte integrante di un governo e militante di un partito mai votato dagli elettori italiani, un’opportunista che fa il bello e cattivo tempo della politica italiana unitamente al sua amico di merenda Renzi, lei ora si arroga anche il diritto di reprimere la volontà dei pugliesi. E in più, c’è d’aggiungere, cosa di non poco conto, che ad oggi, non è stata ancora stabilita la data delle elezioni e quindi, questi signori pensano che con i soliti “colpi di mano alla Renzi” maniera si costruisce un consenso e una vittoria. Vediamo quanti voti prenderà la lista del Pinocchio Renzi. Purtroppo l’Italia va sempre più alla deriva e la Puglia non merita gente come Scalfarotto o Emiliano e per dirla tutta non ho per niente stima, anzi totale avversione al S5M… e alla sua candidata. Sì, se non vi è chiara la sigla, è quella dei grillini scritta al contrario, ciò è in perfetta sintonia con le loro ultime mutazioni genetiche… come un virus mortale… e le loro derivazioni di estrema sinistra, diventati per magia europeisti e pro immigrati… esattamente l’opposto di quel che urlavano prima di cambiare tutto e pensarla al contrario dopo aver tradito gli elettori. Resta poco da scegliere, ma i tre citati certamente non rappresentano il futuro della mia regione. Forse dovrei candidarmi io a presidente… chissà ? 01082020

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31 LUGLIO 2020 21:35

Puglia commissariata, centrodestra: precedente pericoloso

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“In Puglia si sta giocando con le istituzioni, piegandole a interessi di una parte politica. Per responsabilità del presidente uscente, il Cdm si è preso la responsabilità di scrivere un provvedimento che rischia di compromettere il libero esercizio del voto e rappresenta una grave ingerenza politico-elettorale”. Lo affermano Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Il Colle vigili. Il rischio è quello di creare un precedente pericoloso”.

 

STRAGE MANCATA PER UN MIRACOLO !

01082020 reggio calabria sport

STRAGE MANCATA PER UN MIRACOLO !

E’ davvero incredibile quanto accaduto oggi nella meravigliosa città dello stretto, purtroppo il tetto di una struttura di recente costruzione, risalente all’anno 2005, è collassata in modo cosi stupefacente da far rimanere a bocca aperte tutti gli esperti del mondo delle costruzioni. Crollato come un castello di sabbia, esattamente come il vecchio ponte Morandi di Genova, collassato su stesso…  anche il tetto è venuto giù senza un’apparente motivazione e questo aumenta i sospetti di qualcosa di veramente preoccupante.  Mi chiedo quali siano stati i criteri e i progetti per edificare il tetto di una struttura così importante per la vita sociale della città  e che dovrebbe durare, almeno in teoria, forse diversi secoli, e in più, c’è sempre da tener presente che l’Auditorium potrebbe ospitare sino a 600 persone contemporaneamente,  e non sono mica poche, e se ci fossero state oggi lì loro ? Avremmo urlato alla strage come nel ponte di Genova ? !  C’è forse qualche problema nei materiali utilizzati oppure si sono sbagliati i calcoli del progetto ? Come fa a crollare un tetto nuovo  quando penso che ci sono quelli vecchi  dei palazzetti dello sport che durano da diverse decine d’anni e resistono al tempo che avanza senza aver mai creato un problema di crollo o di pericoli imminenti. Certo è che se oggi in quell’Auditorium si fossero trovate centinaia di persone oggi staremmo ad urlare all’ennesima solita stragi di innocenti . E va be però, nessuno si è accorto di cedimenti o avvisaglie del genere che lasciassero intuire a qualcosa di tragico ? E la manutenzione dell’Auditorium c’è o non c’è ? Ok, altro lavoro per la procura di Reggio Calabria e vediamo che succede, sperando che non finisca “a tarallucci e vino” come a Genova, dove il gestore delle autostrade, responsabile della morte di 43 innocenti, che ne ha la responsabilità civile e penale della manutenzione del ponte ad oggi vive impunita e addirittura ha anche la  buona prospettiva futura del business. La solita politica fatta di collusione e mazzette è forse partecipe anche nel tetto reggino ? Spero di no… ma i tetti, se son fatti bene… non crollano ! O no ?   31072020

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Reggio Calabria, crolla il tetto dell’auditorium della sede del Consiglio Regionale: “Inspiegabile, verifiche in corso”

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Riservato ad eventi e congressi di grande rilevanza coi suoi 600 posti a sedere, l’Auditorium era stato inaugurato il 30 marzo 2005, con una solenne cerimonia ufficiale presenziata dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi

di F. Q. | 31 LUGLIO 2020

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per una verifica strutturale del resto dell’edificio e per iniziare a capire quali possano essere state le cause del crollo. Riservato ad eventi e congressi di grande rilevanza coi suoi 600 posti a sedere, l’Auditorium era stato inaugurato il 30 marzo 2005, con una solenne cerimonia ufficiale presenziata dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi.

“Per fortuna – aggiunge Tallini in una nota – nel primo pomeriggio quando si è improvvisamente verificato il tracollo, a quanto pare l’Auditorium era deserto e non ci dovrebbero essere vittime né danni alle persone. Appena informato del gravissimo episodio ho delegato il collega Giuseppe Neri, presidente della Commissione Bilancio, per compiere un primo sopralluogo sommario sul posto e mi sono messo subito in macchina per raggiungere la sede del Consiglio”.

Era stato definito un’”agorà” elegante ed ipertecnologica, si legge ancora nella nota del presidente del Consiglio regionale, “ultimata in tempi record per poter consentire di rendere omaggio, a meno di un mese dal suo altissimo sacrificio, a un calabrese, Nicola Calipari, caduto portando in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata, nel mese di febbraio del 2005, dalla Jihad islamica”.