UNA VITA DA “ZOMBIE”..!
Che orrore…ma che roba è diventata la nostra società ? Si può definire una società civile quando si permette che le nostre bambine vengano stuprate e poi ridotte simili ad inerme foglie di un albero immobile ed esposto alle intemperie e al vento ? Certo che è così, perché chi subisce uno stupro, in età adolescenziale, diventa una “morta vivente” come una vera e propria “zombie”… quando si è violentati sessualmente da bambina si crea un drammatico solco invalicabile che si percorre per l’intera vita e a volte, la eccessiva disperazione per la violenza subita può sollecitare una ragazza sino a tal punto da decidere anche di voler smettere di vivere. La storia di questa povera ragazza deve far riflettere tutti ed in particolar modo adoperarsi per impedire i matrimoni legalizzati con le bambine come avvengono in certi paesi succubi delle loro tradizioni culturali e religiosi. Oggi nel mondo si tende a sottovalutare i rapporti sessuali con le bambine e sinceramente non ne capisco il perché, come si fa a non capire che una bambina non può avere un rapporto sessuale con un uomo adulto, il riscontro l’abbiamo in tanti ospedali asiatici e africani e in particolare nei paesi islamici, lì il fenomeno è molto diffuso, ma a quanto pare, tollerato dall’ONU , evidentemente se si ribellasse alle “torture sessuali “ inflitte alle bambine sicuramente perderebbe… i “necessari contributi” dai paesi arabi. Come si fa….a veder morire la…giovinezza… Il suicidio di questa ragazza di appena 17 anni deve servire da monito a tutti coloro i quali sottovalutano il dramma psicologico di una donna vittima di uno stupro, nella speranza che le donne stesse, parlo di quelle adulte, si mobilitino in difesa delle loro figlie, impedendo nei fatti l’avanzata nei paesi occidentali di certe abitudini culturali e religiosi…ma vedo molto disinteresse nell’opinione mondiale…forse credono che il problema non esista ..già ..potrebbe anche essere così e che lo vedo …solo io… …sino a quando non toccherà ad una delle loro bambine o figlie e poi, si scuoteranno dal torpore cercando di sollecitare le altre donne alla protesta.. però, intanto la figlia stuprata… te la devi tenere …è così che funzionano le cose nel mondo…purtroppo .. “la stalla si chiude dopo che i buoi son scappati”, meditate donne…meditate…. 05062019
…by…manliominicucci.myblog.it
Noa Pothoven, la 17enne a cui l’Olanda ha negato l’eutanasia. Ecco cosa prevede la legge per adulti e minori
Anche Marco Cappato, promotore della campagna Eutanasia Legale, è intervenuto sul caso di Noa per spiegare perché quello della ragazza non è stato un caso di eutanasia. “Abbiamo letto tante ricostruzioni – ha dichiarato in un comunicato congiunto con Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni -. Tante fonti in Italia e in giro per l’Europa hanno parlato di ‘eutanasia’, eppure non risulta alcun fondamento a questa ipotesi. Gli unici elementi che sappiamo dalla stampa olandese su questa vicenda sono due: 1. nel 2018 le commissioni olandesi hanno rigettato la richiesta di eutanasia avanzata da Noa, tanto che lei dichiarò: ‘La domanda è stata rifiutata perché sono troppo giovane e avrei dovuto prima affrontare un percorso di recupero dal trauma psichico fino ad almeno 21 anni”; 2. Noa aveva interrotto nutrizione e idratazione, lasciandosi di fatto morire, possibilità contemplata anche in Italia dove qualsiasi persona che rifiuta nutrimento e idratazione non può essere costretta da alcuna autorità all’idratazione e nutrizione forzata, a meno di Trattamento Sanitario Obbligatorio su persona incapace di intendere e di volere. È bene comunque ricordare – ha concluso – che le proposte di legge in discussione nel Parlamento italianosu esplicito richiamo della Corte costituzionale, a partire dalla proposta di legge di iniziativa popolare, prevedono la possibilità di accesso al percorso eutanasico solo per le persone maggiorenni e portatrici di malattie fisiche terminali o inguaribili“. A Radio24 l’esponente dei radicali, che, per aver aiutato dj Fabo a porre fine alla sua vita è finito sotto processo, ha dichiarato che la legislazione olandese non prevede questa procedura per i minori depressi. Un concetto che, però, la norma non include esplicitamente.