E A LUI PERCHE’ SI’?
Ci sono cose che noi umani a volte non comprendiamo… ci poniamo delle domande ma poi non riesci a darti una risposta perché “quelle cose” appartengono più a concetti astrusi di becera propaganda politica ideologica che a vere battaglie per la difesa e tutela dei diritti umani. Prendiamo ad esempio la vicenda del nostro connazionale Chico Forti, arrestato e ingiustamente detenuto in carcere negli USA, ebbene per lui non si è mosso nessuno, sì qualche trasmissione televisiva ha perorato la sua causa ma poi niente di più… neanche a parlarne è la posizione ridicola del nostro ministro degli esteri Di Maio, lui promette solo a parole perché poi nei fatti non riesce a materializzare quello che dovrebbe essere un atto dovuto di giustizia per il povero italiano e riportarlo a casa, né tantomeno per Chico ho visto cortei, politici e società civile insorgere contro il crimine americano per la ingiusta detenzione. Così come non ho mai ravvisato solidarietà alla famiglia di Davide Rossi, dirigente della banca MPS di Siena e stranamente suicida… ed anche in questa squallida storia la solidarietà e la ricerca della giustizia latita tra la cosiddetta” società civile” e la parte politica interessata alla banca ! Ci resta poi lo strano destino che è stato riservato al povero Regeni, lì in Egitto non si riesce ad avere giustizia per la morte di un ragazzo italiano e a parte i suoi familiari non ho mai ravvisato la stessa offensiva mediatica e politica che ho ravvisato nella questione Zaki… eppure il paese è lo stesso ! E in ultimo Zaki…ecco invece che il mondo della società civile e politico si muove in segno di solidarietà e lotta per la libertà del giovane che proseguiva i suoi studi presso l’università di Bologna, ovviamente lui non è assolutamente un ricercatore di rilievo né un sapiente professore ma era ed è… un semplice studente che in quel momento faceva parte dei tanti ragazzi stranieri che studiano e progrediscono nel nostro paese. Ebbene, lui diventa oggetto della censura egiziana e appena rientrato in patria viene arrestato. Quindi dopo l’arresto per il volere qualcuno Zaki diventa improvvisamente un’icona della “libertà e giustizia” repressa tanto da meritarsi tutti i riflettori dei media per quasi due anni interi mentre per altri rapiti come padre Dall’Oglio, per esempio, e tanti altri sacerdoti o personaggi delle svariate opinioni politiche sequestrati in giro per il mondo, e non ancora liberi, ci sono solo luci ad intermittenza anzi più spente che accese. Ecco perché mi piacerebbe capire perché il caso Zaki ha assunto un’importanza inaspettata per la città di Bologna e lui è diventato, inconsciamente, il mezzo per attrarre i media sui movimenti politici e personaggi locali che lo appoggiano… Giustissimo protestare ed essere solidali con il giovane Patrick ma vorrei capire perché si vuol concedere la cittadinanza italiana ad un egiziano che non ha nulla a che fare con il nostro paese ? E nonostante ciò noi dovremmo dare la cittadinanza ad uno che dell’Italia ha preso solo quello che gli è convenuto ma non si è neanche sentito in dovere di imparare la nostra lingua per ringraziarci fattivamente di tutto ciò ch’è stato fatto per lui e per quanto è stato sostenuto negli ultimi due anni, e paradosso dei paradossi il suo ringraziamento per la solidarietà e sostegno ricevuto è stato quello di ringraziare l’Italia e gli italiani in lingua… inglese. Ma non si esaurisce qui la pantomima perché la farsa mediatica trova l’apice nella trasmissione televisiva “ Che tempo che fa” di Rai 3 di Fabio Fazio, lui ospite in collegamento dall’Egitto è stato invitato dal conduttore a dirci un ciao in italiano… agli italiani per riparare al suo deludente ringraziamento in lingua inglese… e dopo aver pronunciato il fatidico “ciao ciao” il conduttore viene colpito da una “esaltazione mentale”… una reazione singolare e sorprendente che ci fa capire il perché Zaki conti tanto nel mondo dei radical chic e della sinistra italiana. Ed allora mi chiedo : ma se lo studente, magari era studente in altra università e città ci sarebbe stata la stessa risposta mediatica e politica ? E se a Bologna sono cosi sensibili alle questioni umanitarie, come lo è RAI 3, perché per gli altri, a partire da Regeni e Chico Forti non c’è stata la stessa trippa ? Queste sono le cose che noi umani a volte non comprendiamo… l’ideologia radicale non è una bella cosa e fa sempre danni… quindi due pesi e due misure ! Intanto Chico Forte sta sempre in galera e suo malgrado… non può dirci grazie né in italiano né in inglese ! 132122021 …by… https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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Zaki, ‘grazie a tutti voi sono a casa’
Lo studente egiziano a ‘Che tempo che fa’
Redazione ANSAROMA
12 dicembre 2021
(ANSA) – ROMA, 12 DIC – “E’ grazie a tutti voi se sono a casa”.
Lo ha detto un commosso Patrick Zaki a ‘Che tempo che fa’ su Rai 3.
“Adesso sto proprio bene, sto cercando di capire che mi è successo ma mi sembra di essere un sogno, grazie a quello che tutti voi e il vostro programma ha fatto per me”. (ANSA).
ENGLISH
AND WHY IS IT TO HIM?
There are things that we humans sometimes don’t understand … we ask ourselves questions but then you can’t give you an answer because “those things” belong more to abstruse concepts of vulgar ideological political propaganda than to real battles for the defense and protection of human rights. Let’s take for example the story of our compatriot Chico Forti, arrested and unjustly detained in prison in the USA, well no one has moved for him, yes some television broadcast has pleaded his cause but then nothing more … not even talking about it is the ridiculous position of our foreign minister Di Maio, he promises only in words because then in fact he fails to materialize what should be a due act of justice for the poor Italian and bring him home, nor for Chico I have seen marches, politicians and civil society rise up against American crime for unjust detention. Just as I have never recognized solidarity with the family of Davide Rossi, manager of the MPS bank in Siena and strangely suicidal … and even in this squalid history, solidarity and the search for justice hiding between the so-called “civil society” and the political part interested in the bank! Then there remains the strange fate that was reserved for poor Regeni, there in Egypt it is not possible to have justice for the death of an Italian boy and apart from his family I never saw the same media and political offensive that I saw in the matter. Zaki … yet the country is the same! And finally Zaki … here instead the world of civil and political society moves as a sign of solidarity and struggle for the freedom of the young man who continued his studies at the University of Bologna, obviously he is by no means a researcher of relief nor a wise professor but he was and is … a simple student who at that time was one of the many foreign children who study and progress in our country. Well, he becomes the object of Egyptian censorship and as soon as he returns to his homeland he is arrested. So after the arrest for the will of someone Zaki suddenly becomes an icon of “freedom and justice” repressed so much that he deserves all the media spotlight for almost two whole years while for others kidnapped like Father Dall’Oglio, for example, and many other priests or personalities of various political opinions kidnapped around the world, and not yet free, there are only intermittent lights that are more off than on. That is why I would like to understand why the Zaki case has assumed an unexpected importance for the city of Bologna and he has unconsciously become the means of attracting the media to the political movements and local personalities who support him … Very right to protest and be in solidarity with the young Patrick but I would like to understand why you want to grant Italian citizenship to an Egyptian who has nothing to do with our country? And despite this we should give citizenship to someone who has only taken from Italy what is agreed to him but has not even felt obliged to learn our language to thank us actively for everything that has been done for him and for what has been sustained in the last two years, and paradoxes of paradoxes, his thanks for the solidarity and support received was to thank Italy and the Italians in … English. But the pantomime does not end here because the media farce finds its apex in the television program “Che tempo che fa” on Rai 3 by Fabio Fazio, he was a guest in connection from Egypt and was invited by the host to say hello in Italian. .. to the Italians to make amends for his disappointing thanks in English … and after having pronounced the fateful “bye bye” the conductor is struck by a “mental exaltation” … a singular and surprising reaction that makes us understand why Zaki counts a lot in the world of radical chic and the Italian left. And then I ask myself: but if the student, maybe he was a student in another university and city, would there have been the same media and political response? And if in Bologna they are so sensitive to humanitarian issues, as RAI 3 is, why hasn’t there been the same tripe for the others, starting with Regeni and Chico Forti? These are the things that we humans sometimes don’t understand … radical ideology is not a good thing and always does damage … so two weights and two measures! Meanwhile Chico Forti is always in jail and despite him … he cannot say thank you in either Italian or English! 132122021 … by … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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Zaki, ‘thanks to all of you I’m home’
The Egyptian student at ‘Che tempo che fa’
ANSAROMA editorial staff
December 12, 2021
(ANSA) – ROME, DECEMBER 12 – “It is thanks to all of you that I am at home”.
A moved Patrick Zaki said it at ‘Che tempo che fa’ on Rai 3.
“Now I’m really fine, I’m trying to understand what happened to me but it seems to me to be a dream, thanks to what all of you and your program has done for me “. (ANSA).
FRENCH
ET POURQUOI EST-CE À LUI ?
Il y a des choses que nous humains ne comprenons parfois pas… on se pose des questions mais là tu ne peux pas te donner de réponse car “ces choses” appartiennent plus à des concepts abscons de propagande politique idéologique vulgaire qu’à de vraies batailles pour la défense et la protection des droits de l’homme. Prenons par exemple l’histoire de notre compatriote Chico Forti, arrêté et injustement détenu en prison aux USA, ben personne n’a bougé pour lui, oui une émission télévisée a plaidé sa cause mais alors rien de plus… même pas en parler est la position ridicule de notre ministre des Affaires étrangères Di Maio, il ne promet que des mots parce qu’en fait il ne parvient pas à matérialiser ce qui devrait être un acte de justice dû pour le pauvre Italien et le ramener à la maison, ni pour Chico j’ai vu des marches, des politiciens et la société civile se soulèvent contre le crime américain pour détention injuste. Tout comme je n’ai jamais reconnu la solidarité avec la famille de Davide Rossi, gérant de la banque MPS à Sienne et étrangement suicidaire… et le parti politique intéressé par la banque ! Reste ensuite l’étrange sort qui a été réservé au pauvre Regeni, là-bas en Egypte il n’est pas possible d’avoir justice pour la mort d’un garçon italien et à part sa famille je n’ai jamais reconnu la même offensive médiatique et politique que j’ai vue en l’affaire Zaki… pourtant le pays est le même ! Et enfin Zaki… ici au contraire le monde de la société civile et politique bouge en signe de solidarité et de lutte pour la liberté du jeune homme qui a poursuivi ses études à l’université de Bologne, évidemment il n’est en aucun cas un chercheur de secours ni un sage professeur mais il était et est… un simple étudiant qui à cette époque était l’un des nombreux enfants étrangers qui étudient et progressent dans notre pays. Eh bien, il devient l’objet de la censure égyptienne et dès qu’il retourne dans son pays natal, il est arrêté. Ainsi, après l’arrestation pour la volonté de quelqu’un, Zaki devient soudain une icône de “liberté et justice” tellement réprimée qu’il mérite tous les projecteurs médiatiques pendant près de deux années entières tandis que pour d’autres kidnappés comme le père Dall’Oglio, par exemple, et de nombreux d’autres prêtres ou personnalités d’opinions politiques diverses kidnappés à travers le monde, et pas encore libres, il n’y a que des lumières intermittentes qui sont plus éteintes qu’allumées. C’est pourquoi j’aimerais comprendre pourquoi l’affaire Zaki a pris une importance inattendue pour la ville de Bologne et il est devenu inconsciemment le moyen d’attirer les médias vers les mouvements politiques et les personnalités locales qui le soutiennent… Très droit de manifester et être solidaire du jeune Patrick mais j’aimerais comprendre pourquoi vous voulez accorder la nationalité italienne à un égyptien qui n’a rien à voir avec notre pays ? Et malgré cela, nous devrions donner la citoyenneté à quelqu’un qui n’a pris d’Italie que ce qui lui est convenu mais ne s’est même pas senti obligé d’apprendre notre langue pour nous remercier activement pour tout ce qui a été fait pour lui et pour ce qui a été soutenu dans le ces deux dernières années, et paradoxes de paradoxes, ses remerciements pour la solidarité et le soutien reçus étaient de remercier l’Italie et les Italiens en… anglais. Mais la pantomime ne s’arrête pas là car la farce médiatique trouve son apogée dans l’émission télévisée “Che tempo che fa” sur Rai 3 par Fabio Fazio, il était un invité en connexion d’Egypte et a été invité par l’animateur à dire bonjour en italien .. aux Italiens pour se racheter de ses remerciements décevants en anglais… et après avoir prononcé le fatidique “bye bye” le chef d’orchestre est frappé d’une “exaltation mentale”… une réaction singulière et surprenante qui nous fait comprendre pourquoi Zaki compte beaucoup dans le monde du chic radical et de la gauche italienne. Et puis je me demande : mais si l’étudiant, peut-être était-il étudiant dans une autre université et ville, y aurait-il eu la même réponse médiatique et politique ? Et si à Bologne ils sont si sensibles aux questions humanitaires, comme l’est la RAI 3, pourquoi n’y a-t-il pas eu les mêmes tripes pour les autres, à commencer par Regeni et Chico Forti ? Ce sont des choses que nous, humains, ne comprenons parfois pas… l’idéologie radicale n’est pas une bonne chose et fait toujours des dégâts… donc deux poids et deux mesures ! Pendant ce temps Chico Forte est toujours en prison et malgré lui… il ne peut nous remercier ni en italien ni en anglais ! 132122021 … par … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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Zaki, ‘merci à vous tous, je suis à la maison’
L’étudiant égyptien à ‘Che tempo che fa’
La rédaction d’ANSAROMA
12 décembre 2021
(ANSA) – ROME, 12 DÉCEMBRE – “C’est grâce à vous tous que je suis chez moi”.
Un Patrick Zaki ému l’a dit à ‘Che tempo che fa’ sur Rai 3.
“Maintenant, je vais vraiment bien, je vais essayer de comprendre ce qui m’est arrivé mais cela me semble être un rêve, grâce à ce que vous tous et votre programme avez fait pour moi “. (ANSA).