SONO BUONO O … CATTIVO ?
Saman Abbas, Saleem Hila, Sana Cheema sono… perdonatemi per il grossolano errore, non sono ma erano… tre giovanissime donne di origini pakistane e vivevano in Italia sino a quando la follia religiosa dei loro genitori e familiari non le ha colpite, già… tutte e tre han perso la vita perché si sono rifiutate di assoggettarsi alla legge islamica e alle folli richieste dei loro parenti dettate dai loro convincimenti religiosi, le tre ragazze invece intendevano semplicemente vivere all’occidentale, un modo certamente diverso e molto più libero da quello islamico che assicura una certa autonomia nel modo di vestire, cibarsi, dialogare e confrontarsi col sesso opposto col fine di integrarsi nella società occidentale e magari un domani crearsi una famiglia con l’uomo desiderato e non imposto … Già, pensate per un attimo sul chissà quanto deve essere insopportabile per il “buon musulmano” sapere che la propria figlia o sorella o parente decida di rompere i rigidi schemi delle legge coranica ed adeguare il proprio stile di vita del paese in cui vive e a cui fa riferimento. Tante volte ho sottolineato il divario che c’è tra noi e i fedeli islamici sul modo di concepire la vita e lo svolgimento quotidiano e tante volte ho ascoltato, senza comprendere, le difese dei sostenitori dei migranti pakistani ed islamici in genere, come anche le loro stesse comunità mussulmane presenti in Italia, addebitando i crimini a delle orribili tradizioni tribali imposte in Pakistan, tradizioni che vengono poi inesorabilmente trasferite e portate con i bagagli quando si arriva in Italia ed in Europa. Sterile polemica che però viene smentita puntualmente da fatti che dimostrano che il voler vivere lontano dagli schemi coranici per una donna è impossibile, infatti Maometto sancisce che la donna è, e dev’essere subordinata alla volontà dell’uomo… che tradotto nella lingua di casa mia sta a significare che le tre ragazze dovevano fare ciò che imponevano i loro genitori nel rispetto del volere coranico e la morte, come punizione alla grave disobbedienza, per loro è cosa giusta. Ma noi occidentali, in Italia ed in Europa in particolare, siamo sempre bravi nel giustificare questi orribili omicidi frutto avvelenato di convinzioni religiose e trattiamo le morti di innocenti, per mano dei loro parenti, come si trattassero di semplici omicidi escludendo sempre e comunque il movente religioso che è invece l’unica causa delle loro morti. Affermazioni del tipo : è la loro cultura e bisogna capirli… non può più reggere, né essere giustificata, né accettata né più tollerata, l’occidente deve comprendere che quegli omicidi non sono frutto di usi e costumi ma di un vero e proprio protocollo nella rispetto della Sharia, la legge islamica, e per dimostrare che le comunità pakistane non raccontano il vero quando sono in Tv lo dimostra in modo tangibile l’ennesima vergogna fatta di violenze e minacce di morte capitata ad una ragazza marocchina, residente a Ferrara, che percorre le stesse orme di Saman, Saleem e Sana… lei non è pakistana ma la musica non cambia, esattamente come in algebra dove cambiando l’ordine degli addendi o dei fattori il risultato e il prodotto non cambiano… quindi o è pakistana o marocchina o nigeriana o altro il risultato è sempre e sarà sempre quello… ovvero la morte come unica soluzione finale per una giovane donna che arrivata in occidente vuol vivere all’occidentale e si ribella alla Sharia. Ed ora rivolgo le mie attenzioni a coloro i quali si adoperano in tutti i modi, assistiti dai bombardamenti mediatici, per farci convincere che l’integrazione è un dovere del buon cristiano e del bravo cittadino civile e moderno… cioè, sino ad oggi non ho ben capito come devo comportarmi con i nuovo arrivati per una buona integrazione… cioè, devo dare in matrimonio mia figlia al figlio di mio fratello ? Oppure devo dare in sposa la mia nipotina di 11 anni a qualche pakistano o marocchino di 35/40 anni ? E se io invece, occidentale infedele, rabbrividisco solo al pensiero e aborrisco in toto questo tipo di integrazione e non intendo integrarmi con gente che la pensa così commetto peccato e sono cattivo o sono semplicemente un buon patriota che difende i propri valori e radici cristiane da una cultura religiosa che è distante miliardi di anni luce dal mio modo di pensare ? In definitiva, sono io forse cattivo che pretende di vivere tra gente coscienziosa, libera di vivere ed amare e rispettosa degli altri o sono loro i veri cattivi che ammazzano le proprie figlie per amore delle loro convinzioni religiose ? La domanda da farsi e che nessuno vuol porsi è la seguente : come possono questi immigrati islamici integrarsi con noi che abbiamo una visione della vita diametralmente opposta ? Non sono certamente io infedele occidentale che obbligo una mia figlia a sposare qualcuno, a vestire in modo vessatorio ed a nutrirsi secondo determinate regole, non lo so se sono un buono o un cattivo. E in ultimo, aggiungo e chiudo, che se mia figlia non dovesse essere cristiana come me, ne sarei rammaricato ma certamente non le farei mancare le mie… carezze e baci, poi per la cronaca, purtroppo… non ho una figlia ! 12122921 …by… https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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09 DICEMBRE 2021
Ferrara, vuole vivere all’occidentale: picchiata e minacciata di morte fa arrestare il padre
Davvero terribile storia di una ragazza di origine marocchina, terminata grazie alla polizia di Ferrara che ha arrestato il genitore 56enne e imposto al fratello 32enne il divieto di avvicinarsi a lei
Vivere all’occidentale e diventare un’estetista le sono costati anni di maltrattamenti e botte da parte del padre e del fratello. Oltre a minacce di morte, la chiusura a chiave in cantina legata a una sedia per due giorni, un tentativo di suicidio. E’ la terribile storia di una ragazza di origine marocchina, terminata grazie alla polizia di Ferrara che ha arrestato il genitore 56enne e imposto al fratello 32enne il divieto di avvicinarsi a lei.
La situazione della ragazza, riporta la Stampa, è venuta alla luce lo scorso 26 novembre quando la giovane, ora 18enne ma di soli 14 anni ai tempi delle violenze subite, ha chiesto aiuto ad una volante della Polizia, preoccupata che il padre venisse a prenderla, dopo averla minacciata di morte. Agli uomini della polizia la giovane ha raccontato anni di soprusi dettati dal fatto che lei non volesse volesse professare la religione musulmana, né seguirne i precetti.
La ragazza che, una volta maggiorenne è andata a vivere con degli amici e ha iniziato a lavorare come cameriera a Ferrara ha rivelato di aver subito, nel corso degli anni, diversi atti di violenza fisica e psicologica che la hanno indotta anche ad un tentativo di suicidio, lo scorsi primo giugno a Lido degli Estensi, sventato dall’intervento di una amica. Nel 2018 era stata portata in Marocco dai genitori al fine di contrarre matrimonio con il cugino di 32 anni, figlio del fratello del padre e la sera stessa era stata costretta dal cugino a consumare un rapporto sessuale.
ENGLISH
AM I GOOD OR … BAD?
Saman Abbas, Saleem Hila, Sana Cheema are … forgive me for the gross mistake, they are not but they were … three very young women of Pakistani origins and lived in Italy until the religious madness of their parents and family members struck them , yes … all three have lost their lives because they refused to submit to Islamic law and the crazy demands of their relatives dictated by their religious beliefs, the three girls instead simply intended to live Western, a certainly different way and much freer from the Islamic one that ensures a certain autonomy in the way of dressing, eating, talking and dealing with the opposite sex in order to integrate into Western society and maybe one day create a family with the man desired and not imposed … Yes , think for a moment about who knows how unbearable it must be for the “good Muslim” to know that one’s daughter or sister or relative decides to break the rigid schemes of the law with ranica and adapt your lifestyle of the country in which you live and to which you refer. Many times I have emphasized the gap that exists between us and the Islamic faithful on the way of conceiving life and daily development and many times I have listened, without understanding, the defenses of the supporters of Pakistani and Islamic migrants in general, as well as theirs. same Muslim communities present in Italy, blaming the crimes on horrible tribal traditions imposed in Pakistan, traditions which are then inexorably transferred and carried with luggage when one arrives in Italy and Europe. Sterile controversy which, however, is promptly denied by facts that show that wanting to live far from the Koranic schemes for a woman is impossible, in fact Mohammed states that the woman is, and must be subordinated to the will of the man … which translated into the language of my house means that the three girls had to do what their parents imposed in respect of the Koranic will and death, as a punishment for serious disobedience, is right for them. But we Westerners, in Italy and in Europe in particular, are always good at justifying these horrible murders poisoned by religious convictions and we treat the deaths of innocent people, at the hands of their relatives, as if they were simple murders, always excluding the motive. religious which is the only cause of their deaths. Affirmations such as: it is their culture and we must understand them … it can no longer hold up, nor be justified, nor accepted nor tolerated, the West must understand that those murders are not the result of habits and customs but of a real protocol in compliance with Sharia law, Islamic law, and to demonstrate that Pakistani communities do not tell the truth when they are on TV is tangibly demonstrated by yet another shame made of violence and death threats to a Moroccan girl residing in Ferrara , who follows in the same footsteps of Saman, Saleem and Sana … she is not Pakistani but the music does not change, just like in algebra where by changing the order of the addends or factors the result and the product do not change … so or she is Pakistani or Moroccan or Nigerian or else the result is always and will always be the same … or death as the only final solution for a young woman who arrived in the West wants to live in the West and rebels against Sharia law . And now I turn my attentions to those who do all they can, assisted by media bombardments, to convince us that integration is a duty of the good Christian and of the good civil and modern citizen … that is, until today I did not understand how I should behave with the newcomers for a good integration … that is, do I have to give my daughter in marriage to my brother’s son? Or should I marry my 11 year old granddaughter to some 35/40 year old Pakistani or Moroccan? And if I, on the other hand, an unfaithful Westerner, shudder just at the thought and totally abhor this type of integration and do not intend to integrate with people who think so, I commit sin and am bad or am simply a good patriot who defends his values and Christian roots from a religious culture that is billions of light years away from my way of thinking? Ultimately, am I the bad guy who pretends to live among conscientious people, free to live and love and respectful of others or are they the real bad guys who kill their daughters for the sake of their religious beliefs? The question to ask and that nobody wants to ask is the following: how can these Islamic immigrants integrate with us who have a diametrically opposite vision of life? I am certainly not an unfaithful Westerner who obliges my daughter to marry someone, to dress in an oppressive way and to feed according to certain rules, I do not know if I am a good or a bad one. And in last, I add and close, that if my daughter were not to be Christian like me, I would be sorry but I certainly would not let her miss my … caresses and kisses, then for the record, unfortunately … I don’t have a daughter! 12122921 … by … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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09 DECEMBER 2021
Ferrara, she wants to live in the West: beaten and threatened with death, she has her father arrested
Truly terrible story of a girl of Moroccan origin, which ended thanks to the Ferrara police who arrested her 56-year-old parent and imposed a ban on her 32-year-old brother from approaching her
Living Western and becoming a beautician cost her years of mistreatment and beating from her father and brother. In addition to death threats, the lock in the cellar tied to a chair for two days, a suicide attempt. It is the terrible story of a girl of Moroccan origin, which ended thanks to the Ferrara police who arrested her 56-year-old parent and imposed on her 32-year-old brother a ban on approaching her.
The girl’s situation, reports the Press, came to light last November 26 when the young woman, now 18 but only 14 years old at the time of the violence suffered, asked for help from a police car, worried that her father would come to pick her up. , after having threatened her with death. The young woman told police men about years of abuses dictated by the fact that she did not want to profess the Muslim religion or follow its precepts.
The girl who, once of age, went to live with friends and started working as a waitress in Ferrara revealed that she has suffered, over the years, several acts of physical and psychological violence that have also led her to an attempt to suicide, last June 1st in Lido degli Estensi, thwarted by the intervention of a friend. In 2018 she was brought to Morocco by her parents in order to marry her 32-year-old cousin, the son of her father’s brother and that same evening she was forced by her cousin to have sexual intercourse.
FRENCH
SUIS-JE BON OU … MAUVAIS ?
Saman Abbas, Saleem Hila, Sana Cheema sont… pardonnez-moi pour la grossière erreur, elles ne le sont pas mais elles étaient… trois très jeunes femmes d’origine pakistanaise et vivaient en Italie jusqu’à ce que la folie religieuse de leurs parents et membres de leur famille frappe eux, oui… toutes les trois ont perdu la vie parce qu’elles refusaient de se soumettre à la loi islamique et aux exigences folles de leurs proches dictées par leurs croyances religieuses, les trois filles avaient plutôt simplement l’intention de vivre à l’occidentale, d’une manière certainement différente et beaucoup plus libre de l’islamique qui assure une certaine autonomie dans la manière de s’habiller, de manger, de parler et de traiter avec le sexe opposé afin de s’intégrer dans la société occidentale et peut-être un jour créer une famille avec l’homme désiré et non imposé… Oui, pensez un instant à qui sait combien il doit être insupportable pour le « bon musulman » de savoir que sa fille ou sa sœur ou son parent décide de rompre les schémas rigides de la loi avec ranica et adaptez votre mode de vie au pays où vous habitez et auquel vous vous référez. J’ai maintes fois souligné le fossé qui existe entre nous et les fidèles islamiques sur la manière de concevoir la vie et le développement quotidien et j’ai maintes fois écouté, sans comprendre, les défenses des partisans des migrants pakistanais et islamiques en général, ainsi que les leurs, les mêmes communautés musulmanes présentes en Italie, imputant les crimes aux horribles traditions tribales imposées au Pakistan, traditions qui sont ensuite inexorablement transférées et emportées avec des bagages quand on arrive en Italie et en Europe. Stérile polémique qui pourtant est promptement démentie par des faits qui montrent que vouloir vivre loin des schémas coraniques pour une femme est impossible, en effet Mahomet affirme que la femme est, et doit être subordonnée à la volonté de l’homme… ce qui, traduit dans la langue de ma maison, signifie que les trois filles ont dû faire ce que leurs parents leur ont imposé dans le respect de la volonté du Coran et que la mort, en punition pour désobéissance grave, leur convient. Mais nous autres Occidentaux, en Italie et en Europe en particulier, sommes toujours bons à justifier ces horribles meurtres empoisonnés par des convictions religieuses et nous traitons les morts d’innocents, aux mains de leurs proches, comme s’il s’agissait de simples meurtres, excluant toujours les motif religieux qui est la seule cause de leur mort. Des affirmations telles que : c’est leur culture et nous devons les comprendre… cela ne peut plus tenir, ni être justifié, ni accepté ni toléré, l’Occident doit comprendre que ces meurtres ne sont pas le résultat d’habitudes et de coutumes mais d’un véritable protocole conforme à la charia, à la loi islamique, et pour démontrer que les communautés pakistanaises ne disent pas la vérité lorsqu’elles sont à la télévision est concrètement démontrée par une énième honte faite de violences et de menaces de mort envers une jeune marocaine résidant à Ferrare, qui suit dans les mêmes traces que Saman, Saleem et Sana… elle n’est pas pakistanaise mais la musique ne change pas, tout comme en algèbre où en changeant l’ordre des additions ou des facteurs le résultat et le produit ne changent pas… donc ou elle est pakistanaise ou marocaine ou nigériane ou bien le résultat est toujours et sera toujours le même… ou la mort comme seule solution finale pour une jeune femme arrivée en occident veut vivre en occident et se rebelle contre la charia . Et maintenant je tourne mon attention vers ceux qui font tout leur possible, aidés par les bombardements médiatiques, pour nous convaincre que l’intégration est un devoir du bon chrétien et du bon citoyen civil et moderne… c’est-à-dire, jusqu’à aujourd’hui je n’ai pas comprendre comment je dois me comporter avec les nouveaux arrivants pour une bonne intégration… c’est-à-dire dois-je donner ma fille en mariage au fils de mon frère ? Ou devrais-je marier ma petite-fille de 11 ans à un Pakistanais ou Marocain de 35/40 ans ? Et si moi, d’un autre côté, un Occidental infidèle, je frissonne à l’idée et déteste totalement ce type d’intégration et n’ai pas l’intention de m’intégrer à des gens qui le pensent, je commets un péché et je suis mauvais ou je suis simplement un bon patriote qui défend ses valeurs et ses racines chrétiennes d’une culture religieuse qui est à des milliards d’années-lumière de ma façon de penser ? En fin de compte, suis-je le méchant qui prétend vivre parmi des gens consciencieux, libres de vivre et d’aimer et respectueux des autres ou sont-ils les vrais méchants qui tuent leurs filles pour le bien de leurs croyances religieuses ? La question à se poser et que personne ne veut se poser est la suivante : comment ces immigrés islamiques peuvent-ils s’intégrer à nous qui avons une vision diamétralement opposée de la vie ? Je ne suis certainement pas un occidental infidèle qui oblige ma fille à épouser quelqu’un, à s’habiller de façon oppressante et à se nourrir selon certaines règles, je ne sais pas si je suis un bon ou un mauvais. Et en enfin, j’ajoute et termine, que si ma fille n’était pas chrétienne comme moi, je serais désolé mais je ne la laisserais certainement pas rater mes… caresses et bisous, alors pour la petite histoire, malheureusement… je ne n’aie pas de fille ! 12122921 … par … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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09 DÉCEMBRE 2021
Ferrara veut vivre en Occident : battue et menacée de mort, elle fait arrêter son père
Histoire vraiment terrible d’une fille d’origine marocaine, qui s’est terminée grâce à la police de Ferrare qui a arrêté son parent de 56 ans et a imposé à son frère de 32 ans une interdiction de l’approcher
Vivre à l’occidentale et devenir esthéticienne lui a coûté des années d’abus et de coups de la part de son père et de son frère. En plus des menaces de mort, la serrure de la cave attachée à une chaise pendant deux jours, une tentative de suicide. C’est la terrible histoire d’une fille d’origine marocaine, qui s’est terminée grâce à la police de Ferrare qui a arrêté son parent de 56 ans et a imposé à son frère de 32 ans une interdiction de l’approcher.
La situation de la jeune fille, rapporte la Presse, a été révélée le 26 novembre dernier lorsque la jeune femme, aujourd’hui âgée de 18 ans mais seulement de 14 ans au moment des violences subies, a demandé l’aide d’une voiture de police, craignant que son père ne vienne pour la récupérer. , après l’avoir menacée de mort. La jeune femme a raconté aux policiers des années d’abus dictés par le fait qu’elle ne voulait pas professer la religion musulmane ou suivre ses préceptes.
La jeune fille qui, une fois majeure, est allée vivre chez des amis et a commencé à travailler comme serveuse à Ferrare a révélé qu’elle a subi, au fil des ans, plusieurs actes de violence physique et psychologique qui l’ont également conduite à une tentative de suicide, la dernière Le 1er juin à Lido degli Estensi, contrarié par l’intervention d’un ami. En 2018, elle a été amenée au Maroc par ses parents afin d’épouser son cousin de 32 ans, le fils du frère de son père et le soir même elle a été forcée par son cousin à avoir des rapports sexuels.