O IL VELO O LE… BOTTE !
Quando il buonismo dilaga nelle menti degli stolti non è sorprendente che si riescano a partorire delle idee così folli e incomprensibili che una volta analizzate ci obbligano a porci domande concrete e cioè, se davvero chi ci governa in Europa è capace di affrontare i problemi con la necessarie conoscenze e competenze quando si trattano argomenti molto delicati come l’alimentazione o le religione. Le misure delle vongole e dei cetrioli sono le demenze più famose ma quella che riguarda il velo islamico e farlo passare come emblema di libertà, come ventilato in una campagna di comunicazione europea, francamente è la narrazione più disgustosa e vergognosa mai ascoltata. Una campagna sociale, cui non si comprende bene la finalità, lanciata e poi prontamente ritirata in un turbinio di proteste e imbarazzi… già, perché le cazzate sono sempre imbarazzanti. Irritante quanto fastidiosa è la a soggezione occidentale all’islam politico che tocca vette sempre più paradossali e genera contraddizioni ormai esplosive quando il problema integrazione con la religione islamica è sempre più difficile e complicata. E invece di porsi il serio problema sull’effettivo rispetto degli articoli nelle nostre costituzioni da parte dei fedeli della religione islamica che si fa ? Si cerca di aggirare l’ostacolo “incompatibilità vera” con propositi buonisti e permissivi senza nessuna logica e senza conoscere a fondo i costumi e le abitudini degli islamici. E proprio nel ventre molle dell’Europa si è appena consumato l’ultima pantomima: i “cervelloni di Bruxelles” si sono inventati un’iniziativa che celebra il copricapo islamico con uno spot pubblicitario che forse mirava a vendere veli in quantità industriale… «La bellezza è nella diversità come la libertà è nell’hijab», questo è l’equazione e slogan pubblicitario che si leggeva nella campagna promozionale concepita dal Consiglio d’Europa, ricordo a tutti che è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del Continente, e riunisce 47 Paesi. Questo accadeva esattamente una decina di giorni fa, poi come sempre capita c’è la famosa prova del nove e cioè dove le belle parole di circostanza vengo clamorosamente smentite sino a farci la classica “figura di merda” ! E sì, cari amici… perché proprio oggi è scoppiato, con molto fragore, lo scandalo di una ragazza di 14 anni, bangladese d’origine e residente ad Ostia (Roma), picchiata selvaggiamente perché si è rifiutata di prendere in sposo il solito individuo indesiderato e stabilito e in più… si è rifiutata di indossare il velo islamico urtando la “sensibilità della famiglia”. Logicamente nella strampalata coerenza del Consiglio d’Europa il risultato della sua libera decisione… al rifiuto al matrimonio e ad indossare il velo, che lei evidentemente non riconosce come elemento fondante della sua vita, è stato quello di recarsi… urgentemente al Pronto soccorso dell’ospedale per essere assistita e nel quale fortunatamente ha trovato le necessarie cure. Ora lei è ospitata in una struttura apposita e protetta, dove può finalmente iniziare a vivere, in santa pace, la sua vita e lontano dai criteri impositivi della dura legge coranica, anche se i parenti ed alcuni esponenti religiosi bangladesi si sono affrettati da subito a farci sapere che la religione non centra nulla… Quindi che dire la solita “pappina da radical chic islamici” sulle libertà delle donne islamiche… che viene sbugiardata dalla dura e vera realtà… continuiamo a chinare il capo e non affrontiamo il problema come si dovrebbe, sono anni che chiedo una verifica parlamentare per stabilire se l’islam è compatibile con le nostre costituzioni e se non lo è, allora o cambiamo la nostra costituzione in loro favore oppure rendiamo fuorilegge l’Islam e non praticabile sul territorio europeo. Le leggi si rispettano e non sono solo io a doverle rispettare quindi, si faccia chiarezza una volta per sempre sulla presenza di questa pseudo religione che tollera i matrimoni tra adulti e bambine, io la chiamo pedofilia, la poligamia e che ritiene che il ruolo della donna debba essere sempre marginale e secondario all’uomo. Concetti anti costituzionali che non possono essere accettati né tollerati, e in ultimo… chiedo una pena esemplare al fratello violento e manesco e ai genitori consenzienti della ragazza brutalmente picchiata ! …by… https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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Botte perché rifiuta velo, Tovaglieri (Lega): Europa apra occhi su immigrazione e diritti donne
Meloni: vicenda indegna
Non c’è spazio per chi non rispetta la nostra cultura e civiltà
15 Novembre 2021
AgenPress. “È inaccettabile che in Europa, oggi, una ragazzina bengalese di 14 anni finisca in ospedale con un trauma cranico perché si è rifiutata di indossare il burqa ed è stata picchiata da madre e fratello. Questa volta è accaduto a Ostia, in Italia, ma ogni giorno violenze e sopraffazioni contro le donne, in nome dell’islam fondamentalista, mietono vittime in tutte le nostre nazioni. Questa non è integrazione: l’Europa apra gli occhi sui pericoli dell’immigrazione incontrollata, che mette a rischio i valori e i diritti su cui si fonda la civiltà occidentale, e vigili maggiormente sulle violenze commesse nel nome delle tradizioni religiose, senza invocare l’alibi della diversità culturale. Purtroppo c’è ancora chi è convinto che il velo sia una scelta di libertà, come ha recentemente tentato di affermare il Consiglio d’Europa con una vergognosa campagna di comunicazione, con il sostegno sconcertante dell’Ue. Solo chi affronta la realtà con miopia e buonismo non si accorge di simboli che rappresentano la sottomissione femminile.Il caso di Ostia, o la terribile vicenda di Saman Abbas, lo confermano in modo drammatico”. Così in una nota l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della Commissione FEMM del Parlamento europeo.
ENGLISH
OR THE VEIL OR THE … BARRELS!
When goodism spreads in the minds of fools, it is not surprising that we manage to give birth to ideas so crazy and incomprehensible that once analyzed they force us to ask ourselves concrete questions, that is, if those who govern us in Europe are really capable of facing problems with necessary knowledge and skills when dealing with very sensitive topics such as nutrition or religion. The measures of clams and cucumbers are the most famous dementias but the one concerning the Islamic veil and making it pass as an emblem of freedom, as aired in a European communication campaign, is frankly the most disgusting and shameful narrative ever heard. A social campaign, whose purpose is not well understood, launched and then promptly withdrawn in a whirlwind of protests and embarrassments … yes, because bullshit is always embarrassing. As irritating as it is annoying is the Western awe of political Islam which reaches increasingly paradoxical peaks and generates explosive contradictions when the problem of integration with the Islamic religion is increasingly difficult and complicated. And instead of asking the serious problem of the effective respect of the articles in our constitutions by the faithful of the Islamic religion, what is being done? An attempt is made to circumvent the “true incompatibility” obstacle with do-gooders and permissive intentions without any logic and without knowing in depth the customs and habits of Muslims. And right in the soft underbelly of Europe the latest pantomime has just taken place: the “brains of Brussels” have invented an initiative that celebrates Islamic headdress with an advertisement that perhaps aimed at selling veils in industrial quantities … “Beauty is in diversity as freedom is in hijab”, this is the equation and advertising slogan that was read in the promotional campaign conceived by the Council of Europe, I remind everyone that it is the main organization for the defense of human rights of the Continent, and brings together 47 countries. This happened exactly about ten days ago, then as always happens there is the famous litmus test and that is where the beautiful words of circumstance are blatantly denied to the point of making us the classic “figure of shit”! And yes, dear friends … because just today the scandal broke out, with a lot of noise, of a 14-year-old girl, of Bangladeshi origin and living in Ostia (Rome), who was savagely beaten because she refused to marry the usual unwanted and established individual and more … she refused to wear the Islamic veil, offending the “sensibility of the family”. Logically, in the bizarre coherence of the Council of Europe, the result of her free decision … to refuse marriage and to wear the veil, which she evidently does not recognize as a fundamental element of her life, was to go … urgently to the Emergency room of the hospital to be assisted and in which fortunately she found the necessary care. Now she is housed in a special and protected structure, where she can finally begin to live, in peace, her life and away from the imposing criteria of the harsh Koranic law, even if the relatives and some Bangladeshi religious exponents immediately hurried to let us know that religion has nothing to do with it … So what about the usual “Islamic radical chic baby food” about Islamic women’s freedoms … which is being lied to by the harsh and true reality … we keep bowing our heads and do not face the problem as it should be, for years I have been asking for a parliamentary check to establish whether Islam is compatible with our constitutions and if it is not, then either we change our constitution in their favor or we outlaw Islam and not practicable on European territory. The laws are respected and it is not only me who must respect them therefore, let us clarify once and for all the presence of this pseudo religion that tolerates marriages between adults and children, I call it pedophilia, polygamy and which believes that the role of woman must always be marginal and secondary to man. Anti-constitutional concepts that cannot be accepted or tolerated, and finally … I ask for an exemplary punishment from the violent and abusive brother and the consenting parents of the brutally beaten girl! … by … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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Botte because she refuses the veil, Tovaglieri (Lega): Europe should open its eyes to immigration and women’s rights
Melons: an unworthy affair
There is no room for those who do not respect our culture and civilization
November 15, 2021
AgenPress. “It is unacceptable that in Europe today a 14-year-old Bengali girl ends up in hospital with a head injury because she refused to wear a burqa and was beaten by her mother and brother. This time it happened in Ostia, in Italy, but every day violence and oppression against women, in the name of Islam fundamentalist, they claim victims in all our nations. This is not integration: Europe should open its eyes to the dangers of uncontrolled immigration, which puts at risk the values and rights on which Western civilization is founded, and be more vigilant about the violence committed in the name of religious traditions, without invoking the alibi of cultural diversity. Unfortunately, there are still those who are convinced that the veil is a choice of freedom, as the Council of Europe recently attempted to affirm with a shameful communication campaign, with the disconcerting support of the EU. Only those who face reality with myopia and do-goodness do not notice symbols that represent female submission. The case of Ostia, or the terrible story of Saman Abbas, confirm this in a dramatic way “. Thus in a note the MEP Isabella Tovaglieri (Lega), member of the FEMM Commission of the European Parliament.
FRENCH
OU LE VOILE OU LES … BARILS !
Quand le goodisme se répand dans l’esprit des imbéciles, il n’est pas étonnant que nous parvenions à faire naître des idées si folles et incompréhensibles qu’une fois analysées elles nous obligent à nous poser des questions concrètes, à savoir si ceux qui nous gouvernent en Europe sont vraiment capables de faire face à des problèmes avec les connaissances et les compétences nécessaires lorsqu’il s’agit de traiter de sujets très sensibles tels que la nutrition ou la religion. Les mesures de palourdes et de concombres sont les démences les plus connues mais celle concernant le voile islamique et le faisant passer pour un emblème de la liberté, telle qu’elle est diffusée dans une campagne de communication européenne, est franchement le récit le plus dégoûtant et honteux jamais entendu. Une campagne sociale, dont le but n’est pas bien compris, lancée puis promptement retirée dans un tourbillon de protestations et d’embarras… oui, car les conneries sont toujours embarrassantes. Aussi irritant qu’agaçant est la crainte occidentale de l’islam politique qui atteint des sommets de plus en plus paradoxaux et génère des contradictions explosives alors que le problème de l’intégration avec la religion islamique est de plus en plus difficile et compliqué. Et au lieu de poser le grave problème du respect effectif des articles de nos constitutions par les fidèles de la religion islamique, que fait-on ? On tente de contourner l’obstacle de la « vraie incompatibilité » avec les bienfaiteurs et les intentions permissives sans aucune logique et sans connaître en profondeur les coutumes et habitudes des musulmans. Et en plein ventre mou de l’Europe vient d’avoir lieu la dernière pantomime : les « cerveaux de Bruxelles » ont inventé une initiative qui célèbre la coiffure islamique avec une publicité qui visait peut-être à vendre des voiles en quantités industrielles… « La beauté est dans la diversité comme la liberté est dans le hijab”, c’est l’équation et le slogan publicitaire qui a été lu dans la campagne de promotion conçue par le Conseil de l’Europe, je rappelle à tous qu’il est la principale organisation de défense des droits de l’homme du continent, et rassemble 47 pays. Cela s’est passé il y a exactement une dizaine de jours, puis comme toujours il y a le fameux test décisif et c’est là que les belles paroles de circonstance sont carrément niées au point de faire de nous la classique “figure de merde” ! Et oui, chers amis… parce qu’aujourd’hui encore, le scandale d’une jeune fille de 14 ans d’origine bangladaise et vivant à Ostie (Rome) a éclaté à grand bruit, qui a été sauvagement battue parce qu’elle refusait de l’épouser. .habituelle personne non désirée et établie et plus encore… elle a refusé de porter le voile islamique, heurtant la “sensibilité de la famille”. Logiquement, dans la cohérence bizarre du Conseil de l’Europe, résultat de sa libre décision… de refuser le mariage et de porter le voile, qu’elle ne reconnaît évidemment pas comme un élément fondamental de sa vie, devait aller… d’urgence aux Urgences de l’hôpital pour se faire assister et où heureusement elle a trouvé les soins nécessaires. Maintenant, elle est logée dans une structure spéciale et protégée, où elle peut enfin commencer à vivre, en paix, sa vie et loin des critères imposants de la dure loi coranique, même si les proches et certains représentants religieux bangladais se sont immédiatement empressés de nous laisser sachez que la religion n’a rien à voir là-dedans … Alors qu’en est-il de l’habituelle “gelée islamique radicale chic” sur les libertés des femmes islamiques … qui est menti par la dure et vraie réalité … nous continuons à incliner la tête et ne faites pas face au problème comme il se doit, depuis des années, je demande un contrôle parlementaire pour établir si l’islam est compatible avec nos constitutions et si ce n’est pas le cas, alors soit nous modifions notre constitution en leur faveur, soit nous proscrivons l’islam et non réalisable sur le territoire européen. Les lois sont respectées et il n’y a pas que moi qui dois les respecter donc, clarifions une bonne fois pour toutes la présence de cette pseudo religion qui tolère les mariages entre adultes et enfants, j’appelle ça la pédophilie, la polygamie et qui croit que le rôle de la femme doit toujours être marginale et secondaire par rapport à l’homme. Concepts anticonstitutionnels qui ne peuvent être ni acceptés ni tolérés, et enfin… Je demande une punition exemplaire du frère violent et abusif et des parents consentants de la fille brutalement battue ! … par … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155
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Botte parce qu’elle refuse le voile, Tovaglieri (Lega) : l’Europe doit ouvrir les yeux sur l’immigration et les droits des femmes
Melons : une affaire indigne
Il n’y a pas de place pour ceux qui ne respectent pas notre culture et notre civilisation
15 novembre 2021
Agence Presse. « Il est inacceptable qu’en Europe aujourd’hui, une jeune fille bengali de 14 ans se retrouve à l’hôpital avec une blessure à la tête parce qu’elle a refusé de porter la burqa et a été battue par sa mère et son frère. Cette fois c’est arrivé à Ostie, en Italie, mais tous les jours la violence et l’oppression contre les femmes, au nom de l’Islam fondamentalistes, ils font des victimes dans toutes nos nations. Ce n’est pas de l’intégration : l’Europe doit ouvrir les yeux sur les dangers d’une immigration incontrôlée, qui met en péril les valeurs et les droits sur lesquels est fondée la civilisation occidentale, et être plus vigilante face aux violences commises au nom des traditions religieuses, sans invoquant l’alibi de la diversité culturelle. Malheureusement, il y a encore ceux qui sont convaincus que le voile est un choix de liberté, comme le Conseil de l’Europe a récemment tenté de l’affirmer avec une campagne de communication honteuse, avec le soutien déconcertant de l’UE. Seuls ceux qui affrontent la réalité avec myopie et bienveillance ne remarquent pas les symboles qui représentent la soumission féminine. Le cas d’Ostie, ou la terrible histoire de Saman Abbas, le confirment de manière dramatique”. Ainsi dans une note la députée européenne Isabella Tovaglieri (Lega), membre de la Commission FEMM du Parlement européen.