IL DANNO E’ FATTO…!

10052020 MINISTERO DELLA SALUT

IL DANNO E’ FATTO…!

Ecco, come anticipato e scritto più volte, il tempo della verità sui morti del coronavirus e dei tanti supposti errori dei medici sta “venendo a galla” ed emergendo nella sua più totale crudeltà, fino ad oggi ho criticato aspramente l’ISS e il CSS per incompetenza, scritto e pubblicato ogni santo giorno il dato relativo ai decessi diffuso dalla protezione civile, l’ho fatto in rigoroso rispetto e silenzio per i deceduti, né mai ho voluto commentare i decessi e sostenuto che sino a quando non si fosse trovato un documento ufficiale utile a far chiarezza il problema non si sarebbe potuto risolvere. Qui la questione è totalmente diversa rispetto a quello che tanti lettori descrivevano attraverso i loro commenti e i tanti dubbi esposti, molti ipotizzavano che i decessi dichiarati non erano veritieri o meglio nella conta si sommavano anche gli “altri normali decessi” che si verificano in ogni anno solare. Più volte ho avuto ragione di scrivere che sino a quando non si era nelle condizioni di avere quadri chiari e completi delle autopsie non si sarebbe mai potuto formulare pareri certi sui decessi. Dal documento ufficiale  del ministero della salute postato, del 02/05/2020, apprendiamo che per ragioni di logistica e tempi le autopsie non bisogna eseguirle in quanto inutili ai fini sanitari e se ne dispone l’immediata cremazione della salma. Quindi cari amici mettetevi l’animo in serenità perché in futuro non avremo più il dato certo, tanto auspicato, dei decessi di coronavirus né il distinguo di quelli deceduti per le diverse patologie…è una bella confusione che certamente solleverà un polverone politico e sociale di proporzioni gigantesche e creerà malumori tra la gente . Già il governo ci dice che i morti… oramai sono morti… ed è inutile sapere come sono morti…non serve…questo è davvero incomprensibile e clamoroso, cioè, io cittadino italiano non posso e non devo sapere com’è deceduto, e per quale patologia ben precisa, un mio parente…ma è roba da non credere. Da leggere il punto 2 della circolare  al paragrafo 1 per avere il riscontro ufficiale ed esaustivo. Ma le notizie eclatanti non finiscono qui, si scopre che da alcune recenti autopsie eseguite sui cadaveri Covid 19, è emersa una verità agghiacciante, è proprio la ventilazione meccanica delle terapie intensive che è controindicata al trattamento e non andavano fatte, il risultato di  questa errata terapia è stata la principale responsabile delle morti Covid 19, attenzione, la questione in oggetto è solo per i malati Covid 19 e non per altri. Sì, praticamente tante persone sono morte in terapia intensiva quando era sufficiente curarli con dei semplici fluidificanti del sangue e  facendolo si sarebbero salvate tante vite. Oggi, dopo le scoperte scaturite dalle autopsie, al primo sintomo si interviene sui pazienti contagiati proprio con i fluidificanti del sangue e il cambio repentino terapeutico pare stia dando risultati soddisfacenti...Certo, l’enigma del dato sui morti propinatoci quotidianamente dalla protezione civile non è risolto, e c’è da aggiungere, che purtroppo non lo potremo sapere mai e pertanto resteranno i dubbi e perplessità di questi due mesi. Tuttavia, sia dalla circolare che dallo studio delle autopsie emerge un fatto indiscutibile è cioè, che il coronavirus è reale e non è un’invenzione né una trovata farsesca come tanti italiani erroneamente pensano e su questo ora ne siamo certi.10052020

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Domenica, 10 maggio 2020 – 15:17:00

Covid 19, le autopsie non vanno fatte. Ordine del Ministero della Salute

10052020 MINISTERO DELLA SALUT

Affaritaliani.it pubblica in esclusiva la circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria che di fatto ha portato a errate diagnosi e terapie

Di Angelo Maria Perrino

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Come il lettore ricorderà, la svolta nella lotta al Coronavirus è arrivata poco tempo fa, quando qualche medico ospedaliero fuori dal coro si è preso la briga di fare le autopsie sui cadaveri dei pazienti deceduti durante la pandemia. Grazie a queste autopsie si è potuto così scoprire che il primo effetto del Covid 19 è la CIDCoagulazione Intravascolare Disseminata. Cioè la formazione di grumi nel sangue e di trombosi. Solo in seguito e nei casi resistenti alle cure antitrombosi arrivava la polmonite interstiziale doppia.

Abbiamo così capito che i trattamenti fin li seguiti negli ospedali, basati sulla ventilazione meccanica nelle terapie intensive , erano controindicati. Si può dunque dedurre – ma mancano i dati e forse mancheranno sempre – che fino alla scoperta rivelatrice fatta dopo l’effettuazione di alcune autopsiele complicanze da Covid sono state in qualche misura prodotte da errate diagnosi e, conseguente, inadeguata terapia.
Clicca qui per leggere la circolare integrale
Bastava dunque fare da subito l’autopsia ai primi deceduti da Covid per evitare percorsi e rimedi sbagliati e controproducenti. Oggi fortunatamente, grazie alla svolta nelle conoscenze mediche, non si parla più di rianimazioni e ventilazioni che peggioravano il quadro clinico. Un disastro. Oggi, grazie alle scoperte scaturite dalle autopsie, al primo sintomo si interviene sui pazienti contagiati anzitutto con i fluidificanti del sangue.

Cure semplici, effettuabili anche a domicilio. E queste terapie, finalmente idonee, se fatte subito ora consentono di evitare di arrivare alla mutazione della patologia, che da influenza diventa trombosi. E l’epidemia è così gestibile e sotto controllo, mentre le terapie intensive sono decongestionate e chiudono. Ma le nostre autorità sanitarie hanno seguito la strada della Cina, dove autopsie ne hanno fatte pochissime.

E il bilancio sanitario è stato devastante. Ma perché in Italia non sono state fatte sin dall’inizio le autopsie? Perché i cadaveri venivano immediatamente inviati alle cremazioni privando così gli esperti di elementi conoscitivi fondamentali? Come Affaritaliani.it ha scoperto e può documentare, non si sono fatte le autopsie perché così’ è’ stato disposto e comunicato dall’alto. Addirittura dal Ministero della Salute.

Ecco la circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria- ufficio 4, del Ministero, firmata dal segretario generale Giuseppe Ruocco e inviata a tutti i destinatari competenti, dalla Protezione civile, all’associazione dei Comuni, dagli ordini dei medici e delle professioni infermieristiche e dei farmacisti alle Regioni.

L’oggetto della circolare è: “Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia Covid-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione“. È’ un aggiornamento di fine aprile di norme varate dallo stesso ufficio sin dal 22 febbraio e ribadite il 17 e il 29 marzo. Al punto C, intitolato Esami autoptici e riscontri diagnostici,sta scritto al paragrafo 1: ”Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati Covid 19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio”.

E al punto 2, con riferimento a un eventuale interesse e intervento della magistratura si prescrive: ”L’autorità giudiziaria potrà valutare, nella propria autonomia, la possibilità di limitare l’accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia strettamente necessaria. Analogamente le Direzioni sanitarie di ciascuna regione daranno indicazioni finalizzate a limitare l’esecuzione dei riscontri diagnostici ai soli casi volti alla diagnosi di causa del decesso, limitando allo stretto necessario quelli da eseguire per motivi di studio e approfondimento”.

Un autogol incredibile, anche se probabilmente suggerito da motivazioni igieniche e di profilassi.

 

IL DANNO E’ FATTO…!ultima modifica: 2020-05-11T19:03:27+02:00da manlio22ldc
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