5G…O NON…5G…QUESTO E’ IL DIELMMA..

epa08130747 Pedestrians pass a mobile phone store in central London, Briatin, 15 January 2020. The UK government is yet to make a decision on whether to allow Huawei to supply key equipment for the country's 5G networks.  EPA/ANDY RAIN

5G…O NON…5G…QUESTO E’ IL DIELMMA..

Il momento tanto temuto sta arrivando in Italia, entro giugno 2020 sono previste le installazioni dei ripetitori della banda 5G e qui si apre un incredibile contenzioso tra i cittadini che non li vogliono in quanto, a loro dire sono nocivi e altamente dannosi alla salute umana a causa delle sue frequenze altamente influenti sugli organi interni delle persone, in particolar modo sul cervello tanto da poter sollecitare la formazione di varie neoplasie. Concetto sicuramente terrificante che tuttavia non trova una conferma scientifica seria e convincente al momento mentre al contrario, si levano tanti scudi contro la rete 5G da più parti di medici specialisti sulla loro effettiva pericolosità. E’ un bel dilemma che si dovrà sicuramente affrontare con serietà e serenità quanto prima, ovvero prima delle sua completa attivazione nel paese. Spiace doverlo dire ma ancora una volta la comunità scientifica, come al solito, non trova un comune parere di valutazione sui probabili pericoli almeno in questa vicenda è necessario esserlo, e invece si assiste al solito rincorrersi di dichiarazioni mendaci, poi smentite, o peggio assistere alle pantomime di dissentire l’un dall’altro sulle diverse e inconcludenti teorie esposte, curiosamente il comitato scientifico di Bruxelles è stato azzerato, eliminato quel comitato nel quale  facevano parte diversi membri che erano, quando si dice la combinazione, che sono consulenti delle aziende di telecomunicazioni. Quanta casualità nella cosa…e quanti soldi girano intorno alla banda 5G, Vodafone incasserà miliardi, Telecom la seguirà a ruota e finalmente entra nel vivo di un riassetto atteso da tempo e ripartirà proprio dalla tecnologia 5G. La questione è molto delicata e nessuno intende far chiarezza, e quando i governi “nicchiano” vuol dire che ci marciano, lo dico per esperienza consolidata nel tempo, e che quindi probabilmente un fondo di verità ci sarà, e mi piacerebbe proprio sapere dall’ISS e da quella “specie di ministro della salute” poco vigile sulle cose… se le antenne e ripetitori 5G sono nocivi alla salute dei cittadini e responsabili di alcuni tumori al cervello, credo che saperlo sia un diritto irrinunciabile di noi cittadini e un atto governativo dovuto. Ricordo al nostro governo che in Inghilterra, da alcuni giorni, i cittadini britannici stanno letteralmente bruciando e abbattendo le antenne dei ripetitori 5G, lo fanno perché convinti che siano dannosi alla salute dei loro figli …e qui non si scherza più…. Inimmaginabile poi ma reale, quel che è successo anche in alcuni comuni della provincia di Salerno, 5 sindaci contrari alla rete 5g, addirittura hanno emesso le ordinanze al fine di vietarne l’installazione nei loro territori. E noi che facciamo ? Non mi piace vivere nell’incertezza di ammalarmi per colpa di un sistema che produce soldi all’infinito sulla pelle della gente…no…non mi piace rischiare la vita dei miei cari…no…no… fate subito chiarezza oppure…oppure. 15042020

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Fake dell’ epidemia scatenata dal 5G ma 5 sindaci fermano gli impianti

epa08130747 Pedestrians pass a mobile phone store in central London, Briatin, 15 January 2020. The UK government is yet to make a decision on whether to allow Huawei to supply key equipment for the country's 5G networks.  EPA/ANDY RAIN

fonte:

IL CASO Nico Casale Il potere dei social sovrasta la scienza. Succede nel salernitano, dove numerosi sindaci hanno ceduto di fronte ai timori, ingiustificati, che il 5G possa nuocere gravemente la salute. Si sono così schierati apertamente contro l’ installazione firmando delle ordinanze ad hoc, sottoscritte nonostante le teorie complottiste che circolano in rete siano ampiamente sbugiardate dalla comunità scientifica ufficiale che ha ribadito più volte l’ assenza di prove di dannosità del 5G e in generale delle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne. Teorie complottiste che recentemente sono tornate alla ribalta con l’ emergenza sanitaria da coronavirus, sebbene i primi cittadini hanno escluso dagli atti il Covid-19, ma motivando la lor presa di posizione per avere dalla comunità scientifica le giuste rassicurazioni circa l’ impatto del 5G sulla salute delle persone. PRUDENZA Uno dei primi comuni a bloccare il 5G è stato Montecorvino Pugliano, il cui sindaco ha firmato un’ ordinanza nell’ ottobre scorso. Nel giro di poco tempo si sono aggiunti Baronissi, Castel San Giorgio, Mercato San Severino, Montecorice e Pellezzano. «La situazione non era ben chiara, e quando si parla di sperimentare, sono sempre scettico. Dico sì all’ innovazione, ma quella sana. Aspettiamo, quindi, c’ è tutto il tempo per poter studiare e verificare se faccia male o meno», evidenzia Alessandro Chiola, sindaco di Montecorvino Pugliano. Il primo cittadino di Baronissi, Gianfranco Valiante, chiarisce che «l’ atto arriva dopo un approfondimento fatto. Nessuna coincidenza. Non risulta alcuna consapevolezza scientifica in ordine all’ esclusione dei rischi e, quindi, chiediamo al mondo scientifico e al ministero della Salute se vi sono controindicazioni». Intanto, si dice pronto a «rivedere l’ ordinanza, se avrò garanzia totale che questa tecnologia garantisca la salute dei cittadini». A Pellezzano, Francesco Morra, ricordando che il problema è sorto per via della scadenza di un contratto per un’ antenna posizionata sul territorio comunale, e ribadisce di «non essere contro il 5G. Non voglio fermare la tecnologia, ma attendo le linee guida per avere maggiore sicurezza». A Mercato San Severino, Antonio Somma, vuole attendere «indicazioni chiare sul tasso incrementale dell’ impatto del 5G e, poi, ognuno valuterà. Nessun sindaco vuole bloccare un incremento del processo tecnologico, saremmo dei folli». Montecorice, invece, è stato inserito dall’ AgCom in una lista nazionale di centri pilota insieme ad altri 120 comuni, ma nell’ ordinanza firmata da Pierpaolo Piccirilli ne è vieta la sperimentazione. A Castel San Giorgio, la sindaca Paola Lanzara, nella sua ordinanza, richiama anche la nota della Provincia di Salerno del settembre dello scorso anno che trasmetteva l’ atto di diffida del Codacons inerente proprio «all’ installazione di nuovi impianti di telecomunicazione di quinta generazione (5G)». FAKE NEWS Intanto, mentre si allunga l’ elenco dei comuni che vietano la sperimentazione e l’ installazione del nuovo standard tecnologico per la telefonia mobile, nel regno Unito c’ è gente che ha creduto a una bufala sul coronavirus e ha incendiato le torri che trasmettono il segnale 5G. C’ è chi sostiene che le onde radio del 5G possano ridurre le difese del sistema immunitario; chi, invece, indica, senza specificarne le modalità, il 5G come un agevolatore diretto della diffusione del coronavirus. Teorie frutto della fantasia e bollate anche dall’ Osservatorio sulle fake-news dell’ Ordine dei giornalisti e Corecom. Ma c’ è anche chi smonta le teorie complottiste come l’ astronomo del Planetario di Milano e dell’ Osservatorio di Merate, Luca Perri, che lancia ai complottisti un messaggio: «Nella scienza funziona non funziona che qualcuno sgancia una teoria e sfida lo scienziato di turno a provargli di avere torto. Se voglio fare un’ affermazione posso farla, ma solo se ho le prove per supportarla. Altrimenti taccio».

 

5G…O NON…5G…QUESTO E’ IL DIELMMA..ultima modifica: 2020-04-16T14:17:00+02:00da manlio22ldc
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