Direi proprio di …sì visto l’andazzo e i continui arresti di dirigenti ed amministratori di queste cooperative, ora assistiamo anche all’arresto di un autorevole membro della Caritas locale…che pena.. Che nella città pratese avvenissero queste cose sinceramente non mi sorprendono più di tanto, conosco molto bene la “generosità delle cooperative” toscane ed ho sempre sospettato di imbrogli e furti, e mai nessuno mi ha tolto dalla testa queste convinzioni né mi ha mai dimostrato il contrario, nei fatti il business dell’immigrazione è un continuo rubare a mani basse e con il palese consenso della politica. Altro che solidarietà ed amore verso dei poveri disgraziati, questo è un ottimo sistema per fregare denari alla collettività italiana e lo si fa esattamente come lo si fa agli anziani e disabili nelle case di cura, troppo spesso ci facciamo offuscare dal vento del buonismo ma i fatti sono sempre quelli, e nessuno ci entra mai nei dettagli, tutti ne restano fuori…stranamente tutti i buonisti e radical chic si danno latitanti quando accadono queste cose. Rammentate “Buzzi e il suo mondo di mezzo” nello scandalo “Mafia Capitatale “ ? Cosa dicevano i vari delinquenti nelle loro “stupende chiacchierate” intercettate dalla polizia ? Che l’immigrazione rende più della droga e scusate se è poco, ma il valore della produzione di droga nel mondo è spaventoso e una similitudine del genere deve far paura e riflettere e invece stiamo ad osannare e a voler a tutti i costi un’immigrazione incontrollata permettendo ai veri responsabili di far cassa sulla pelle della gente. La protesta dei migranti di Prato è evidente e ..”giusta”.. infatti loro si erano già lamentati presso la locale prefettura per via delle confezioni alimentari, formato giganti di …spinaci e carote ..cotte che arrivano sulle loro tavole evidentemente non gradite al loro palato, ma la cosa più orrenda da raccontare è…” l’assenza della pulizia negli appartamenti di uno stabile dove loro vivono”…., mangiano , dormono e defecano, spiego meglio ; in quegli appartamenti , da loro abitati, la copertava responsabile non mandava nessuno a far le pulizie ( fonte RAI TG3) e quindi i poverini “vivono nella…. merda” . Penso,.. io penso ..che se forse se li pulirebbero loro …forse starebbero meglio…”ma sono cose che penso io…di poco conto..”. Ovviamente la presidente del consorzio ha dovuto interrompere il suo viaggio ( o vacanze ? ), iniziato il 14 dicembre 2018, in Terra Santa con 10 giorni di anticipo, sì, sarebbe dovuto RIENTRARE il 07.012019, “ci addoloriamo tutti per la perdita del ..viaggio”. Mi domando e chiedo : ma come i migranti hanno anche le donne delle pulizie nelle loro case ? Questa non la sapevo…. Ma in un viaggio di tre settimane in Terra Santa, il significato e le motivazioni quali sono ? Che ci faceva la “brava Presidente lì ” ? Come si soleva dire : “Mistero della…migrazione”.. In ultimo, una riflessione dovuta, ma se tanta gente si prodigava allo stesso modo per gli italiani, oggi avremmo persone che dormono in auto o nelle stazioni ? A voi i commenti ed opinioni. 28122018
…by…manliominicucci.myblog.it
Cas di Prato, arrestata la presidente della cooperativa Astir
L’ipotesi di reato: frode nelle pubbliche forniture. Due indagati, uno si autosospende
27 dicembre 2018
Nessun servizio di pulizia, un pasto al giorno al posto dei tre previsti dalla convezione e altre irregolarità. Con queste accuse sono finiti agli arresti domiciliari la presidente del consorzio Astir Loretta Giuntoli e l’interdizione dalla professione per 9 mesi ai due legali rappresentanti della cooperativa Humanitas, Roberto Baldini e il diacono Alberto Pintus, che fa capo allo stesso consorzio, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Prato nella gestione di 8 centri di accoglienza straordinaria (Cas) per richiedenti asilo, situati a Prato, Carmignano e Poggio a Caiano. In serata Pintus si è autosospeto da vicedirettore della Caritas diocesana di Prato.Frode nelle pubbliche forniture l’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta condotta dalla digos di Prato e che ha portato all’emissione delle misure cautelari nei confronti della presidente di Astir e dei due legali rappresentanti della coop Humanitas. A Giuntoli contestata anche l’accusa di minacce nei confronti di tre dipendenti del consorzio.
L’inchiesta era partita all’inizio dell’estate scorsa in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini di Poggio a Caiano. Secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi, che sovraintende le indagini coordinate dai pm Laura Canovai e Egidio Celano, alcuni dei profughi ospiti delle strutture sarebbero stati “costretti a recuperare dalla spazzatura le lenzuola per coprirsi, oltre che “a accendere fuochi in giardino per poter cucinare”. La polizia ha documentato le irregolarità con immagini fotografiche e video.
Giuntoli “vuole lasciare l’incarico per difendersi”. E’ quanto spiega dal suo legale, l’avvocato Pier Nicola Badiani che riferisce anche che Giuntoli è rientrata da una viaggio in Terra Santa, iniziato lo scorso 14 dicembre e che doveva concludersi a gennaio, “con 10 giorni di anticipo per mettersi a disposizione delle autorità”. “Attendiamo l’interrogatorio del giudice per cercare di chiarire la vicenda. Loretta Giuntoli – spiega Pier Nicola Badiani in una nota – ha manifestato la volontà di dimettersi da tutte le cariche rivestite per concentrarsi sulla sua difesa, con piena fiducia nella magistratura, e per tutelare le strutture e i posti di lavoro”.
Nell’ambito degli stessi accertamenti a luglio scorso era scattato il sequestro probatorio, per violazione urbanistiche, di cinque appartamenti adibiti all’accoglienza per migranti gestiti a Prato e nella provincia dal consorzio Astir.La cooperativa Astir era già finita in un’altra inchiesta per violente in una Rsa di Prato.