TORCIOLLO OCCIDENTALE… MEDIATICO

05052022 PATRIARCA DI MOSCA KIRILL

TORCIOLLO OCCIDENTALE… MEDIATICO

Le sanzioni annunciate dalla Commissione europea sull’embargo al petrolio e gas russo non hanno trovato conferma nel parlamento europeo per il rifiuto di alcuni Paesi membri, come la  Slovacchia, Bulgaria e Ungheria, che si sono rifiutati di aderire in quanto al momento non hanno alternative ai rifornimenti russi e sono riusciti ad ottenere una proroga per la ricerca di fonti alternative. Oltre le sanzioni alla Russia sé stato preso di mira il Patriarca di Mosca… kirill reo, secondo Bruxelles, di aver fiancheggiato il Presidente Putin nella guerra in Ucraina. E in più, aggiungo e preciso, bisogna sapere che il Patriarca Kirill trovi giusto far guerra all’Ucraina per ricomporre la scissione dalla chiesa Ortodossa di Mosca nel 2018 e che ha trovato un valido aiuto e sostegno proprio nell’attuale Presidente ucraino Zelennsky. Oltre la sua evidente rabbia contro gli scissionisti religiosi ucraini poi il Patriarca sarebbe anche stato sanzionato dalla Commissione, ritenuto sempre colpevole, perché ha pubblicamente ammesso la sua insofferenza e giustificata la guerra in quanto è anche una lotta al mondo gay che è diventato un modello occidentale di vita anti cristiana. Queste sono le motivazioni delle sanzioni europee e la premessa alla mia analisi e commento sulle sanzioni e sul “modus operandi” di noi occidentali… alquanto paranoico, afflitto da un’evidente patologia di natura ortopedica che si identifica in un “torcicollo perenne” che nei fatti impedisce di guardare i nostri governanti anche dalla parte opposta, impediti per effetto del torcicollo e sono costretti a guardare sempre e comunque in un’unica direzione… ovvero quella dell’ipocrisia occidentale! Sull’embargo dei fossili si registra l’ennesimo fallimento dell’U.E. nel suo insieme, visto che in 20 anni di unione non si è mai stilato un piano energetico né militare né di costruzioni di case popolari né sul lavoro utili a risolvere e fronteggiare problemi nascenti ed è ovvio che ora si trovi in un caos vergognoso perché non sa come affrontare e risolvere il problema gas e della recessione. Già, ho scritto solo gas perché il petrolio lo dovremmo ritirarlo dall’Arabia Saudita che al contrario della Russia non ha mai invaso l’Ucraina ma solo lo… Yemen, l’ha fatto nel 2015 e il 26 di marzo del 2022 ha compiuto sette anni di… bombardamenti che hanno provocato 17.5 milioni di affamati cui 8 milioni soffrono di malnutrizione, patologia molto diversa dal torcicollo, e i morti sotto i bombardamenti aerei sauditi sono intorno alle 20.000 unità e il 40% delle case yemenite non ci sono più perché rase al suolo… esattamente come quelle di Mariupol in Ucraina. Purtroppo noi occidentali non possiamo guardare cosa accade lì perché non è che non vogliamo guardare… ma perché restiamo girati dall’altra parte per via del “maledetto torcicollo”… Eh sì, la giustificazione ce l’abbiamo sempre e anche la moralità del principio liberale è salva… e solo i russi restano i criminali e punto e per il resto non si faranno distinzioni sul tipo dei governo, se di regime o meno, che ci darà  le necessarie forniture di petrolio. “Un bel colpo da maestro per la Commissione”… l’eventuale accordo con l’Arabia Saudita solo che il prezzo, mi chiedo, sarà per noi vantaggioso? Poi mi pregio far notare alla Commissione europea che se si vuol sanzionare il Patriarca di Mosca Kirill per le sue evidenti posizioni anti gay e per la tutela della famiglia tradizionale non la trovo giusta perché non mi pare che abbia commesso un crimine se la sua ferma opposizione al mondo LGBT rientri nella sua sfera religiosa. E comunque ci tengo a precisare che in Russia il gay dichiarato e riconosciuto non rischia una pena esemplare…  tanto che in uno Stato della Federazione russa nel 21018 è stato celebrato un matrimonio gay e nonostante le preoccupazioni del patriarca di Mosca e di Putin comunque loro vivono e si fanno largo. Mentre noi in occidente guardiamo con sospetto e dichiarato odio chi maltratta i membri del terzo sesso ed in particolare le restrizioni in Russia poi… è sempre colpa del torcicollo ovviamente… facciamo affari con l’Arabia Saudita che ha una posizione ben definita e chiara sul mondo gay in quanto Paese di religione musulmana-sunnita… confessione che prevede anche la pena capitale per i gay presi in flagranza di reato in osservanza alle leggi coraniche e la vergognosa sottomissione delle donne nonché benedice i matrimoni con le bambine e gli adulti. Per concludere, se l’Arabia Saudita ci dà il petrolio ma bombarda i bambini e le donne dello Yemen e ammazza i gay  e spedisce le bambine sposa al pronto soccorso la prima notte di nozze, nel rispetto delle sue leggi, questo per la Commissione europea non conta… è sempre colpa del torcicollo che ci impedisce di girare il capo e guardare la verità. Per affinità di pensiero non dovremmo ritirare il petrolio neanche da loro… certo non bisogna farlo anche per coerenza dei principi liberali e morali… e non mi pare, anzi ne sono convinto, che andrà così. Maledetto torcicollo… mediatico!  04052022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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Il patriarca Kirill: la guerra è giusta perché è contro chi sostiene i gay

05052022 PATRIARCA DI MOSCA KIRILL

di Alessandro Trocino e Redazione Online

Il patriarca di Mosca, Kirill, ha giustificato la guerra in Ucraina da parte di Mosca, vista come lotta contro la promozione di modelli di vita anti cristiani: e l’esempio che ha portato è quello del Gay pride

Dopo giorni nei quali molti vescovi gli avevano chiesto di prendere posizione sul conflitto, il patriarca di Mosca, Kirill, ha giustificato l’attacco da parte della Russia contro l’Ucraina. In un sermone pronunciato nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca durante la Domenica del Perdono, che in Russia apre la Quaresima, Kirill ha spiegato che quella ingaggiata dalla Russia è una lotta contro la promozione di modelli di vita peccaminosi e contrari alla tradizione cristiana, e ha portato — come esempio — il Gay Pride.
«Per otto anni», ha detto Kirill, «ci sono stati tentativi di distruggere ciò che esiste nel Donbass», area ucraina dove si sono installate due autoproclamate repubbliche filorusse, «dove c’è un rifiuto fondamentale dei cosiddetti valori che oggi vengono offerti da chi rivendica il potere mondiale».
Secondo Kirill «oggi esiste un test per la lealtà a questo governo, una specie di passaggio a quel mondo “felice”, il mondo del consumo eccessivo, il mondo della “libertà” visibile. Sapete cos’è questo test? È molto semplice e allo stesso tempo terribile: è una parata gay. Le richieste di far svolgere una parata gay sono considerate un test di lealtà a quel mondo, così potente, e sappiamo che se popoli o Paesi rigettano quelle richieste, restano fuori da quel mondo. Ma sappiamo che quello che viene proposto da queste “marce della dignità” è un peccato, un peccato condannato dalla Parola di Dio».
Il patriarca ortodosso ha fatto riferimento solo alle vittime filo-russe nel Donbass, e mai a quelle dell’attuale invasione, e ha esortato alla resistenza contro i «valori» promossi dalla lobby gay. «Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio — ha osservato —, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì». E le parate gay «sono progettate per dimostrare che il peccato è una delle variazioni del comportamento umano». Visto che «per entrare nel Club dei Paesi» che contano «è considerato necessario ospitare un gay pride», di fatto «si impone con la forza un peccato condannato dalla legge di Dio, e dunque di imporre con la forza l’opposizione a Dio e alla sua Verità».
Quanto sta accadendo, dunque, non ha solo un significato politico: «Si tratta della salvezza umana, di dove andrà a finire l’umanità».
Il 27 febbraio, nel quarto giorno di guerra, Kirill — che in privato si era opposto, anni fa, all’annessione della Crimea da parte della Russia — si era riallineato alle posizioni del Cremlino e aveva definito «forze del male» gli oppositori di Mosca.

Come scritto nella Rassegna Stampa del «Corriere» da Alessandro Trocino, «quella che si sta combattendo è una guerra anche religiosa».
«Naturalmente ci sono soprattutto altre ragioni geopolitiche a guidare Putin, ma la questione religiosa c’è ed è fondamentale. Come scrive Antonello De Oto, su Formiche: “Lo ‘scalpo’ ucraino non rappresenta solo una vittoria militare e politica ma anche la definitiva sistemazione di un problema religioso e identitario”. nei giorni scorsi la sede di Roma della Chiesa ortodossa ucraina ha lanciato un allarme: “Le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sul santuario più importante del popolo ucraino dai tempi della Rus’ di Kiev: la Cattedrale di Santa Sofia”.
La questione religiosa in Ucraina è molto complicata. I fedeli ortodossi delle Chiese di Mosca e Kiev sono oltre 140 milioni, su un totale di 220 nel mondo.
Nel 2018 è avvenuto uno scisma storico e traumatico, che ha portato alla creazione della Chiesa ucraina autocefala che è stata riconosciuta dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo.
L’omologo di Mosca — Kirill, appunto — ha invece scomunicato gli scismatici e rotto le relazioni. A Kiev c’è ancora una Chiesa ortodossa dipendente da Mosca, con a capo il metropolita Onufrio, che però ha preso le distanze dalla Russia. La Chiesa autocefala ucraina è invece rappresentata da Epifanio (Epifanij).
A questo quadro complicatissimo c’è da aggiungere la Chiesa greco-cattolica d’Ucraina, fedele a Roma, guidata dall’arcivescovo maggiore Sviatoslav Schevchuk.
Come scrive Alberto Melloni, “la tragedia di quello scisma e della comunione fra Mosca e Costantinopoli dopo l’autocefalia concessa a Kiev, è stata minimizzata e sottovalutata dalle burocrazie ecumeniche anche a Roma”.

Come si sono mosse nel conflitto queste chiese? Papa Francesco ha evitato di condannare apertamente la Russia, si è presentato a sorpresa dall’ambasciatore russo a Roma, Aleksander Avdeev, per fermare le bombe in Ucraina, e ha definito la guerra “una pazzia”. Parte del suo imbarazzo è nell’intervenire in un ginepraio religioso, che consiglia prudenza e cautela, anche in considerazione del secondo incontro (dopo quello di Cuba del 2016) con il patriarca Kirill, previsto per l’estate. A questo si aggiungono le voci, messe in giro dal partito Piattaforma di opposizione (Opzzh), che Zelensky si stesse preparando a firmare una sorta di concordato con la Santa Sede, in qualche modo mettendo in secondo piano gli ortodossi, che sono maggioranza.

Kirill, il patriarca di Mosca, da sempre fedele a Putin, aveva ricordato che i popoli russo e ucraino hanno una storia secolare comune, “che risale al battesimo della Rus da parte del santo principe Vladimir” (28 luglio 988). Un modo per rimarcare il primato russo sul patriarcato di Kiev. E prima di oggi aveva pronunciato parole ambigue. Condannando solo le uccisioni dei civili, ma benedicendo implicitamente i tank russi.
Il perché di questo collateralismo lo spiega bene monsignor Francesco Braschi, docente di Teologia all’università Cattolica a Famiglia Cristiana: “Nella storia della Chiesa russa non c’è mai stato un periodo in cui questa fosse in una posizione di libertà davanti allo Stato, tranne che nei pochi mesi intercorsi tra la deposizione dello zar Nicola II e la rivoluzione bolscevica, da marzo a ottobre del 1917. È soltanto negli ultimi 25 anni che la Chiesa ortodossa russa ha faticosamente cominciato a elaborare un paradigma di relazione con lo Stato che non ne contempli la totale fusione, e ciò avviene comunque all’interno di una tradizione – quella bizantina – che non riesce a distinguere adeguatamente tra la lealtà nei confronti dell’autorità civile e il rischio di un totale appiattimento su di essa”.
Putin, all’inizio di febbraio, ha insignito il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, di una delle massime onorificenze russe: l’Ordine di Aleksandr Nevskij, il santo nobile principe di Kiev. Putin, sulle orme di Pietro il Grande, usa strumentalmente spesso e volentieri il Metropolita per rinsaldare i valori nazionali.
Ma c’è anche un conflitto sotterraneo con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo (che ha riconosciuto la Chiesa autocefala ucraina), per la sua volontà di affermare la superiorità rispetto alle altre Chiese ortodosse. Per contrastare la Chiesa autocefala, le autorità di Mosca hanno concesso più autonomia al patriarca di Kiev restato fedele alla Russia, permettendo anche l’uso della lingua ucraina. Ma tra gli obiettivi evidenti dell’offensiva putiniana è evidente che c’è anche la volontà di riassorbire lo scisma e la chiesa ucraina con i suoi 30 milioni di fedeli».

 

 

ENGLISH

 

WESTERN TORCIOLLO … MEDIA

The sanctions announced by the European Commission on the embargo on Russian oil and gas have not found confirmation in the European parliament for the refusal of some member countries, such as Slovakia, Bulgaria and Hungary, which have refused to join as they currently have no alternative. to Russian supplies and managed to obtain an extension for the search for alternative sources. In addition to the sanctions against Russia, the Patriarch of Moscow was targeted … kirill reo, according to Brussels, of having supported President Putin in the war in Ukraine. In addition, I add and specify, it is necessary to know that Patriarch Kirill finds it right to wage war on Ukraine to recompose the split from the Moscow Orthodox Church in 2018 and that he found valid help and support precisely in the current Ukrainian President Zelennsky. In addition to his evident anger against the Ukrainian religious splinters, the Patriarch would also have been sanctioned by the Commission, always found guilty, because he publicly admitted his impatience and justified the war as it is also a fight against the gay world that has become a Western model. of anti-Christian life. These are the reasons for the European sanctions and the premise to my analysis and comment on the sanctions and the “modus operandi” of us Westerners … somewhat paranoid, afflicted by an obvious orthopedic pathology that is identified in a “perennial stiff neck” which in fact prevents us from looking at our rulers even from the opposite side, prevented by the effect of a stiff neck and are forced to always and in any case look in one direction … or that of Western hypocrisy! On the fossil embargo, yet another failure of the E.U. as a whole, given that in 20 years of union no energy or military plan has never been drawn up, nor for the construction of public housing nor for work, useful for solving and facing emerging problems and it is obvious that now he is in a shameful chaos because he does not knows how to tackle and solve the gas problem and the recession. Yes, I only wrote gas because we should withdraw oil from Saudi Arabia which, unlike Russia, has never invaded Ukraine but only … Yemen, it did it in 2015 and on March 26, 2022 it has completed seven years of … bombings that have caused 17.5 million starving people of whom 8 million suffer from malnutrition, a disease very different from stiff neck, and the deaths under the Saudi air raids are around 20,000 and 40% of Yemeni homes are not there more because it razed to the ground … exactly like those of Mariupol in Ukraine. Unfortunately, we Westerners cannot look at what happens there because it is not that we do not want to look … but because we are turned away from the “damned stiff neck” … Oh yes, we always have justification and also the morality of the liberal principle is safe … and only the Russians remain the criminals and period and for the rest no distinction will be made as to the type of government, whether regime or not, which will give us the necessary supplies of oil. “A great blow for the Commission” … the possible agreement with Saudi Arabia only that the price, I wonder, will be advantageous for us? Then I have the honor to point out to the European Commission that if the Patriarch of Moscow Kirill is to be sanctioned for his evident anti-gay positions and for the protection of the traditional family, I do not find it right because it does not seem to me that he has committed a crime if his firm opposition to the LGBT world falls within its religious sphere. And in any case, I would like to clarify that in Russia the declared and recognized gay does not risk an exemplary punishment … so much so that in a state of the Russian Federation in 21018 a gay marriage was celebrated and despite the concerns of the patriarch of Moscow and Putin anyway they live and make their way. While we in the West look with suspicion and declared hatred who mistreats members of the third sex and in particular the restrictions in Russia then … it is always the fault of the stiff neck obviously … we do business with Saudi Arabia which has a well-defined position and clear about the gay world as a country of Muslim-Sunni religion … a confession that also provides for the death penalty for gays caught in the act of crime in compliance with the Koranic laws and the shameful submission of women as well as blessing marriages with girls and the adults. To conclude, if Saudi Arabia gives us oil but bombs the children and women of Yemen and kills gays and sends the bride girls to the emergency room on their wedding night, in compliance with its laws, this is for the European Commission. does not count … it is always the fault of the stiff neck that prevents us from turning our heads and looking at the truth. For affinity of thought we should not withdraw oil from them either … certainly we must not do it also for consistency of principles liberals and moral … and I do not think, indeed I am convinced, that it will go like this. Damn stiff neck … media! 04052022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

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Patriarch Kirill: the war is just because it is against those who support gays

05052022 PATRIARCA DI MOSCA KIRILL

by Alessandro Trocino and Online Editorial Staff

The patriarch of Moscow, Kirill, justified the war in Ukraine by Moscow, seen as a fight against the promotion of anti-Christian models of life: and the example he set is that of Gay pride

After days in which many bishops had asked him to take a stand on the conflict, the patriarch of Moscow, Kirill, justified the attack by Russia against Ukraine. In a sermon delivered in the Cathedral of Christ the Savior in Moscow on Forgiveness Sunday, which opens Lent in Russia, Kirill explained that the one engaged by Russia is a struggle against the promotion of sinful life models contrary to Christian tradition, and he brought – as an example – Gay Pride.

“For eight years,” said Kirill, “there have been attempts to destroy what exists in the Donbass”, the Ukrainian area where two self-proclaimed pro-Russian republics have settled, “where there is a fundamental rejection of the so-called values that are offered today. by those who claim world power “.

According to Kirill, “today there is a test for loyalty to this government, a kind of transition to that ‘happy’ world, the world of excessive consumption, the world of visible ‘freedom’. Do you know what this test is? It is very simple and at the same time terrible: it is a gay parade. Requests to have a gay parade run are considered a test of loyalty to that world, so powerful, and we know that if people or countries reject those requests, they stay out of that world. But we know that what is proposed by these “marches of dignity” is a sin, a sin condemned by the Word of God ».

The Orthodox patriarch only referred to the pro-Russian victims in the Donbass, and never to those of the current invasion, and urged resistance against the “values” promoted by the gay lobby. “If humanity recognizes that sin is not a violation of God’s law – he observed -, if humanity agrees that sin is one of the options for human behavior, then human civilization will end there”. And the gay parades “are designed to demonstrate that sin is one of the variations of human behavior.” Since “to enter the Club of Countries” that matter “it is considered necessary to host a gay pride”, in fact “a sin condemned by the law of God is imposed by force, and therefore to impose opposition to God by force and to his Truth ».

What is happening, therefore, has not only a political significance: “It is a question of human salvation, where humanity will end up”.

On February 27, on the fourth day of the war, Kirill – who privately opposed Russia’s annexation of Crimea years ago – realigned himself to the positions of the Kremlin and called the opponents of Fly.As written in the Press Review of the Corriere by Alessandro Trocino, “what is being fought is also a religious war”.

“Of course, there are above all other geopolitical reasons to guide Putin, but the religious question is there and it is fundamental. As Antonello De Oto writes in Formiche: “The Ukrainian ‘scalp’ does not represent only a military and political victory but also the definitive settlement of a religious and identity problem”. in recent days, the Rome office of the Ukrainian Orthodox Church has sounded an alarm: “Russian troops are preparing an air attack on the most important sanctuary of the Ukrainian people since the times of Kievan Rus’: the Cathedral of Saint Sophia”.The religious question in Ukraine is very complicated. The Orthodox faithful of the Churches of Moscow and Kiev number over 140 million, out of a total of 220 in the world.

In 2018, a historical and traumatic schism took place, which led to the creation of the autocephalous Ukrainian Church which was recognized by the ecumenical patriarch of Constantinople Bartholomew.

The Moscow counterpart – Kirill, in fact – excommunicated the schismatics and broke off relations. In Kiev there is still an Orthodox Church dependent on Moscow, headed by Metropolitan Onufrio, which however has distanced itself from Russia. The Ukrainian autocephalous Church is instead represented by Epiphanius (Epifanij).

To this very complicated picture we must add the Greek-Catholic Church of Ukraine, faithful to Rome, led by Major Archbishop Sviatoslav Schevchuk.

As Alberto Melloni writes, “the tragedy of that schism and communion between Moscow and Constantinople after the autocephaly granted in Kiev, has been minimized and underestimated by ecumenical bureaucracies in Rome too”.

 

 

FRENCH

 

TORCIOLLO OCCIDENTAL … MÉDIAS

Les sanctions annoncées par la Commission européenne sur l’embargo sur le pétrole et le gaz russes n’ont pas trouvé de confirmation au Parlement européen pour le refus de certains pays membres, comme la Slovaquie, la Bulgarie et la Hongrie, qui ont refusé d’adhérer car ils n’ont actuellement pas d’alternative .aux approvisionnements russes et a réussi à obtenir une prolongation pour la recherche de sources alternatives. Outre les sanctions contre la Russie, le patriarche de Moscou a été visé… kirill reo, selon Bruxelles, pour avoir soutenu le président Poutine dans la guerre en Ukraine. De plus, j’ajoute et précise, il faut savoir que le patriarche Kirill trouve juste de faire la guerre à l’Ukraine pour recomposer la scission de l’Église orthodoxe de Moscou en 2018 et qu’il a trouvé une aide et un soutien valables précisément dans l’actuel président ukrainien Zelennsky . En plus de sa colère évidente contre les dissidents religieux ukrainiens, le patriarche aurait également été sanctionné par la Commission, toujours reconnu coupable, car il a reconnu publiquement son impatience et justifié la guerre car c’est aussi un combat contre le monde homosexuel devenu un Modèle occidental de vie anti-chrétienne. Telles sont les raisons des sanctions européennes et les prémisses de mon analyse et de mon commentaire sur les sanctions et le “modus operandi” de nous autres Occidentaux… quelque peu paranoïaques, affligés d’une pathologie orthopédique évidente qui s’identifie à un “raideur de nuque éternel” ce qui en fait nous empêche de regarder nos gouvernants même du côté opposé, empêchés par l’effet d’un torticolis et contraints de toujours et en tout cas regarder dans une seule direction… ou celle de l’hypocrisie occidentale ! Sur l’embargo sur les fossiles, un énième échec de l’U.E. dans son ensemble, étant donné qu’en 20 ans d’union aucun plan énergétique ou militaire n’a jamais été élaboré, ni pour la construction de logements sociaux ni pour le travail, utiles pour résoudre et faire face aux problèmes émergents et il est évident qu’il est maintenant dans une chaos honteux parce qu’il ne sait pas comment aborder et résoudre le problème du gaz et la récession. Oui, je n’ai écrit que gaz parce qu’il faudrait retirer le pétrole de l’Arabie Saoudite qui, contrairement à la Russie, n’a jamais envahi l’Ukraine mais seulement… le Yémen, il l’a fait en 2015 et le 26 mars 2022 il a bouclé sept ans de… les bombardements qui ont causé 17,5 millions de personnes affamées dont 8 millions souffrent de malnutrition, une maladie bien différente de la nuque raide, et les morts sous les raids aériens saoudiens avoisinent les 20 000 et 40% des foyers yéménites n’y sont plus car rasés à ras sol … exactement comme ceux de Marioupol en Ukraine. Malheureusement, nous occidentaux ne pouvons pas regarder ce qui s’y passe car ce n’est pas qu’on ne veut pas regarder… mais parce qu’on nous détourne du « maudit torticolis »… Oh oui, on a toujours la justification et aussi la la moralité du principe libéral est sauf… et seuls les Russes restent les criminels et point et pour le reste aucune distinction ne sera faite quant au type de gouvernement, qu’il soit régime ou non, qui nous fournira les approvisionnements en pétrole nécessaires. “Un grand coup pour la Commission”… l’éventuel accord avec l’Arabie Saoudite seulement dont le prix, je me demande, sera avantageux pour nous ? Ensuite, j’ai l’honneur de signaler à la Commission européenne que si le patriarche de Moscou Kirill doit être sanctionné pour ses positions anti-gay évidentes et pour la protection de la famille traditionnelle, je ne trouve pas cela juste car il ne semble pas à moi qu’il a commis un crime si sa ferme opposition au monde LGBT relève de sa sphère religieuse. Et dans tous les cas, je tiens à préciser qu’en Russie l’homosexuel déclaré et reconnu ne risque pas une punition exemplaire… à tel point que dans un état de la Fédération de Russie en 21018 un mariage homosexuel a été célébré et malgré les inquiétudes de le patriarche de Moscou et Poutine de toute façon ils vivent et font leur chemin. Alors que nous en Occident regardons avec méfiance et haine déclarée qui maltraite les membres du troisième sexe et notamment les restrictions en Russie alors… c’est toujours la faute au torticolis évidemment… nous faisons affaire avec l’Arabie Saoudite qui a une position bien définie et claire sur le monde homosexuel en tant que pays de religion musulmane-sunnite… un aveu qui prévoit également la peine de mort pour les homosexuels pris en flagrant délit dans le respect des lois coraniques et la soumission honteuse de les femmes ainsi que la bénédiction des mariages avec les filles et les adultes. Pour conclure, si l’Arabie Saoudite nous donne du pétrole mais bombarde les enfants et les femmes du Yémen et tue des homosexuels et envoie les mariées aux urgences le soir de leurs noces, dans le respect de ses lois, c’est pour la Commission européenne. … c’est toujours la faute du torticolis qui nous empêche de tourner la tête et de regarder la vérité. Par affinité de pensée, nous ne devons pas non plus leur retirer de l’huile … certainement nous ne devons pas le faire aussi pour la cohérence des principes libéraux et moraux… et je ne pense pas, d’ailleurs j’en suis convaincu, que ça se passera comme ça. Sacré torticolis… médiatique ! 04052022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

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Patriarche Kirill: la guerre est juste parce qu’elle est contre ceux qui soutiennent les homosexuels

05052022 PATRIARCA DI MOSCA KIRILL

par Alessandro Trocino et la rédaction en ligne

Le patriarche de Moscou, Kirill, a justifié la guerre d’Ukraine par Moscou, vue comme une lutte contre la promotion de modèles de vie anti-chrétiens : et l’exemple qu’il a donné est celui de la Gay pride

Après des jours où de nombreux évêques lui avaient demandé de prendre position sur le conflit, le patriarche de Moscou, Kirill, a justifié l’attaque de la Russie contre l’Ukraine. Dans un sermon prononcé dans la cathédrale du Christ Sauveur à Moscou le dimanche du pardon, qui ouvre le carême en Russie, Kirill a expliqué que celui engagé par la Russie est une lutte contre la promotion de modèles de vie pécheurs contraires à la tradition chrétienne, et il a apporté – à titre d’exemple – Gay Pride.

“Depuis huit ans”, a déclaré Kirill, “il y a eu des tentatives de destruction de ce qui existe dans le Donbass”, la zone ukrainienne où se sont installées deux républiques pro-russes autoproclamées, “où il y a un rejet fondamental du soi-disant des valeurs qui sont proposées aujourd’hui par ceux qui revendiquent le pouvoir mondial”.

Selon Kirill, « il y a aujourd’hui un test de loyauté envers ce gouvernement, une sorte de transition vers ce monde ‘heureux’, le monde de la consommation excessive, le monde de la ‘liberté’ visible. Savez-vous ce qu’est ce test ? C’est très simple et en même temps terrible : c’est une parade gay. Les demandes d’organisation d’un défilé gay sont considérées comme un test de loyauté envers ce monde, si puissant, et nous savons que si des personnes ou des pays rejettent ces demandes, ils restent en dehors de ce monde. Mais nous savons que ce qui est proposé par ces « marches de la dignité » est un péché, un péché condamné par la Parole de Dieu ».

Le patriarche orthodoxe n’a fait référence qu’aux victimes pro-russes du Donbass, et jamais à celles de l’invasion actuelle, et a appelé à la résistance contre les “valeurs” promues par le lobby gay. “Si l’humanité reconnaît que le péché n’est pas une violation de la loi de Dieu – a-t-il observé -, si l’humanité convient que le péché est l’une des options pour le comportement humain, alors la civilisation humaine s’arrêtera là”. Et les défilés gais “sont conçus pour démontrer que le péché est l’une des variations du comportement humain”. Puisque “pour entrer dans le Club des Pays” qu’importe “il est jugé nécessaire d’héberger une gay pride”, en effet “un péché condamné par la loi de Dieu est imposé par la force, et donc d’imposer l’opposition à Dieu par la force et à sa Vérité ».

Ce qui se passe n’a donc pas seulement une signification politique : « C’est une question de salut humain, là où l’humanité finira ».

Le 27 février, le quatrième jour de la guerre, Kirill – qui s’était opposé en privé à l’annexion de la Crimée par la Russie il y a des années – s’est réaligné sur les positions du Kremlin et a appelé les opposants à Fly.

Comme l’écrit la revue de presse du Corriere d’Alessandro Trocino, « ce qui se livre est aussi une guerre de religion ».

“Bien sûr, il y a surtout d’autres raisons géopolitiques pour guider Poutine, mais la question religieuse est là et elle est fondamentale. Comme l’écrit Antonello De Oto dans Formiche : “Le ‘scalp’ ukrainien ne représente pas seulement une victoire militaire et politique mais aussi le règlement définitif d’un problème religieux et identitaire”. ces derniers jours, le bureau de Rome de l’Église orthodoxe ukrainienne a tiré la sonnette d’alarme : « Les troupes russes préparent une attaque aérienne contre le plus important sanctuaire du peuple ukrainien depuis l’époque de Kievan Rus’ : la cathédrale Sainte-Sophie ».

La question religieuse en Ukraine est très compliquée. Les fidèles orthodoxes des Églises de Moscou et de Kiev sont plus de 140 millions, sur un total de 220 dans le monde.

En 2018, un schisme historique et traumatisant a eu lieu, qui a conduit à la création de l’Église ukrainienne autocéphale qui a été reconnue par le patriarche œcuménique de Constantinople Bartholomée.

L’homologue de Moscou – Kirill, en fait – a excommunié les schismatiques et rompu les relations. Il existe encore à Kiev une Église orthodoxe dépendante de Moscou, dirigée par le métropolite Onufrio, qui a cependant pris ses distances avec la Russie. L’Église autocéphale ukrainienne est plutôt représentée par Épiphane (Epifanij).

A ce tableau très compliqué, il faut ajouter l’Eglise gréco-catholique d’Ukraine, fidèle à Rome, dirigée par l’archevêque majeur Sviatoslav Schevtchouk.

Comme l’écrit Alberto Melloni, “la tragédie de ce schisme et de cette communion entre Moscou et Constantinople après l’autocéphalie accordée à Kiev, a été minimisée et sous-estimée par les bureaucraties œcuméniques à Rome également”.

 

SPANISH

 

WESTERN TORCIOLLO… MEDIOS

Las sanciones anunciadas por la Comisión Europea sobre el embargo al petróleo y al gas rusos no han encontrado confirmación en el Parlamento Europeo por la negativa de algunos países miembros, como Eslovaquia, Bulgaria y Hungría, que se han negado a unirse al no tener otra alternativa. . a los suministros rusos y logró obtener una extensión para la búsqueda de fuentes alternativas. Además de las sanciones contra Rusia, el patriarca de Moscú fue señalado… kirill reo, según Bruselas, de haber apoyado al presidente Putin en la guerra de Ucrania. Además, añado y especifico, es necesario saber que el patriarca Kirill considera correcto hacer la guerra a Ucrania para recomponer la escisión de la Iglesia Ortodoxa de Moscú en 2018 y que encontró ayuda y apoyo válidos precisamente en el actual presidente ucraniano Zelennsky. . Además de su evidente enfado contra los escindidos religiosos ucranianos, el Patriarca también habría sido sancionado por la Comisión, siempre declarado culpable, porque admitió públicamente su impaciencia y justificó la guerra por ser también una lucha contra el mundo gay que se ha convertido en un Modelo occidental de vida anticristiana. Estos son los motivos de las sanciones europeas y la premisa de mi análisis y comentario sobre las sanciones y el “modus operandi” de los occidentales… un tanto paranoicos, aquejados de una evidente patología ortopédica que se identifica en una “perenne tortícolis” lo que de hecho nos impide mirar a nuestros gobernantes incluso desde el lado opuesto, impedido por el efecto de una tortícolis y obligados a mirar siempre y en todo caso en una dirección… ¡o la de la hipocresía occidental! Sobre el embargo de combustibles fósiles, otro fracaso más de la UE. en su conjunto, dado que en 20 años de unión nunca se ha elaborado ningún plan energético ni militar, ni de construcción de vivienda social ni de trabajo, útil para solucionar y afrontar los problemas emergentes y es evidente que ahora se encuentra en una vergonzoso caos porque no sabe cómo afrontar y solucionar el problema del gas y la recesión. Sí, solo escribí gas porque deberíamos retirar petróleo de Arabia Saudita que, a diferencia de Rusia, nunca ha invadido Ucrania sino solo… Yemen, lo hizo en 2015 y el 26 de marzo de 2022 ha cumplido siete años de… bombardeos que han provocado 17,5 millones de hambrientos de los cuales 8 millones padecen desnutrición, una enfermedad muy distinta a la tortícolis, y los muertos bajo los bombardeos saudíes rondan los 20.000 y el 40% de los hogares yemeníes ya no quedan porque los arrasó hasta los cimientos. suelo… exactamente como los de Mariupol en Ucrania. Desgraciadamente, los occidentales no podemos mirar lo que allí pasa porque no es que no queramos mirar… sino porque estamos apartados de la “maldita nuca”… Oh sí, siempre tenemos la justificación y también la la moral del principio liberal está a salvo… y sólo los rusos siguen siendo los criminales y punto y para el resto no se hará distinción en cuanto al tipo de gobierno, régimen o no, que nos dará los suministros necesarios de petróleo. “Un gran golpe para la Comisión”… el posible acuerdo con Arabia Saudita solo que el precio, me pregunto, ¿será ventajoso para nosotros? Entonces tengo el honor de señalar a la Comisión Europea que si se va a sancionar al Patriarca de Moscú Kirill por sus evidentes posiciones anti-homosexuales y por la protección de la familia tradicional, no me parece correcto porque no me parece a mí que ha cometido un delito si su firme oposición al mundo LGBT entra dentro de su ámbito religioso. Y en todo caso quisiera aclarar que en Rusia el declarado y reconocido gay no corre el riesgo de un castigo ejemplar… tanto es así que en un estado de la Federación Rusa en 21018 se celebró un matrimonio homosexual y a pesar de las preocupaciones de el patriarca de Moscú y Putin de todos modos viven y se abren camino. Mientras nosotros en Occidente miramos con recelo y odio declarado a quien maltrata a los miembros del tercer sexo y en particular las restricciones en Rusia entonces… siempre es culpa de la tortícolis obviamente… hacemos negocios con Arabia Saudita que tiene una posición bien definida y clara sobre el mundo gay como país de religión musulmán-suní… una confesión que prevé también la pena de muerte para los gays sorprendidos en acto delictivo en cumplimiento de las leyes coránicas y la vergonzosa sumisión de mujeres, así como la bendición de los matrimonios con las niñas y los adultos. Para concluir, si Arabia Saudita nos da petróleo pero bombardea a los niños y mujeres de Yemen y mata a los gays y envía a las novias a la sala de emergencias en su noche de bodas, en cumplimiento de sus leyes, esto es para la Comisión Europea. … siempre es culpa de la tortícolis que nos impide volver la cabeza y mirar la verdad. Por afinidad de pensamiento tampoco debemos quitarles aceite… ciertamente tampoco debemos hacerlo por coherencia de principios liberales y morales… y no creo, más bien estoy convencido, que vaya a ser así. Maldito tortícolis… ¡media! 04052022 … por … https://manliominicucci.myblog.it/

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Patriarca Kirill: la guerra es justa porque es contra los que apoyan a los homosexuales

05052022 PATRIARCA DI MOSCA KIRILL

por Alessandro Trocino y el equipo editorial en línea

El patriarca de Moscú, Kirill, justificó la guerra de Ucrania por Moscú, vista como una lucha contra la promoción de modelos de vida anticristianos: y el ejemplo que dio es el del orgullo gay

Después de días en los que muchos obispos le habían pedido que se pronunciara sobre el conflicto, el patriarca de Moscú, Kirill, justificó el ataque de Rusia contra Ucrania. En un sermón pronunciado en la Catedral de Cristo Salvador en Moscú el Domingo del Perdón, que abre la Cuaresma en Rusia, Kirill explicó que la emprendida por Rusia es una lucha contra la promoción de modelos de vida pecaminosos contrarios a la tradición cristiana, y trajo – como ejemplo – Orgullo Gay.

“Durante ocho años”, dijo Kirill, “ha habido intentos de destruir lo que existe en el Donbass”, la zona ucraniana donde se han asentado dos autoproclamadas repúblicas prorrusas, “donde hay un rechazo fundamental a las llamadas valores que hoy son ofrecidos por quienes se reclaman poder mundial”.

Según Kirill, “hoy hay una prueba de lealtad a este gobierno, una especie de transición a ese mundo ‘feliz’, el mundo del consumo excesivo, el mundo de la ‘libertad’ visible. ¿Sabes qué es esta prueba? Es muy simple y al mismo tiempo terrible: es un desfile gay. Las solicitudes para realizar un desfile gay se consideran una prueba de lealtad a ese mundo, tan poderoso, y sabemos que si las personas o los países rechazan esas solicitudes, se quedan fuera de ese mundo. Pero sabemos que lo que se propone con estas “marchas de dignidad” es un pecado, un pecado condenado por la Palabra de Dios».

El patriarca ortodoxo solo se refirió a las víctimas prorrusas en el Donbass, y nunca a las de la actual invasión, e instó a la resistencia contra los “valores” que promueve el lobby gay. “Si la humanidad reconoce que el pecado no es una violación de la ley de Dios -observó-, si la humanidad acepta que el pecado es una de las opciones para el comportamiento humano, entonces la civilización humana terminará ahí”. Y los desfiles gay “están diseñados para demostrar que el pecado es una de las variaciones del comportamiento humano”. Ya que “para entrar en el Club de los Países” que importa “se considera necesario albergar un orgullo gay”, de hecho “se impone por la fuerza un pecado condenado por la ley de Dios, y por tanto imponer por la fuerza la oposición a Dios y a su Verdad».

Lo que está pasando, por tanto, no tiene sólo un significado político: “Se trata de la salvación humana, donde acabará la humanidad”.

El 27 de febrero, en el cuarto día de la guerra, Kirill, quien se opuso en privado a la anexión de Crimea por parte de Rusia hace años, se realineó a las posiciones del Kremlin y llamó a los opositores de Fly.

Como escribe en la revista de prensa del Corriere de Alessandro Trocino, “lo que se libra es también una guerra religiosa”.

“Por supuesto, hay sobre todo otras razones geopolíticas para guiar a Putin, pero la cuestión religiosa está ahí y es fundamental. Como escribe Antonello De Oto en Formiche: “El ‘cuero cabelludo’ ucraniano no representa solo una victoria militar y política sino también la solución definitiva de un problema religioso y de identidad”. En los últimos días, la oficina de Roma de la Iglesia ortodoxa ucraniana ha hecho sonar la alarma: “Las tropas rusas están preparando un ataque aéreo contra el santuario más importante del pueblo ucraniano desde los tiempos de la Rus de Kiev: la Catedral de Santa Sofía”.

La cuestión religiosa en Ucrania es muy complicada. Los fieles ortodoxos de las Iglesias de Moscú y Kiev superan los 140 millones, de un total de 220 en el mundo.

En 2018 se produjo un cisma histórico y traumático que llevó a la creación de la Iglesia ucraniana autocéfala que fue reconocida por el patriarca ecuménico de Constantinopla Bartolomé.

La contraparte de Moscú, Kirill, de hecho, excomulgó a los cismáticos y rompió relaciones. En Kiev aún existe una Iglesia ortodoxa dependiente de Moscú, encabezada por el metropolita Onufrio, que sin embargo se ha distanciado de Rusia. En cambio, la Iglesia autocéfala ucraniana está representada por Epifanio (Epifanij).

A este cuadro tan complicado hay que añadir la Iglesia greco-católica de Ucrania, fiel a Roma, dirigida por el arzobispo mayor Sviatoslav Schevchuk.

Como escribe Alberto Melloni, “la tragedia de aquel cisma y comunión entre Moscú y Constantinopla tras la autocefalia concedida en Kiev, ha sido minimizada y subestimada por las burocracias ecuménicas también en Roma”.

TORCIOLLO OCCIDENTALE… MEDIATICOultima modifica: 2022-05-04T23:26:27+02:00da manlio22ldc
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