SOLO 9 MINUTI PER UN BAMBINO MORTO!

26032022 YEMEN

SOLO 9 MINUTI PER UN BAMBINO MORTO!

C’ è qualcosa, evidentemente lo è solo per me, che sfugge alla mia attenta osservazione in politica estera di cui proprio non riesco a comprendere, cioè spiego meglio, mi chiedo come mai la NATO sta dispiegando ingenti forze militari  ai confini con la Russia e perché l’Unione europea è così preoccupata tanto da prodigarsi a difendere a spada tratta  la “nostra sicurezza e democrazia” imponendo sanzioni economiche efficaci ai russi? Vero è che loro sono in negativo protagonisti dell’invasione in Ucraina, e tentano di esplicare ogni sorta di coercizione ai cittadini russi presenti su tutta l’area occidentale europea con blocchi dei conti correnti e beni di proprietà personale, operazioni che in verità stridono con il concetto di democrazia e di libertà individuale visto che non c’è, al momento è così, una dichiarazione di guerra tra l’Unione europea e la Russia di Putin che le possano giustificare. E’ uno strano modo di difendere il concetto di democrazia e libertà togliendola agli altri e per paradosso “invadendo la sfera personale” proprio i cittadini di uno stato che non è in guerra con noi e applicando loro un’etichetta in una sorta di razzismo incondizionato verso il russo! Non mi sento orgoglioso di rappresentare questo tipo di democrazia e mi dissocio da chi si comporta in tal modo,  ma c’è un altro punto di rilievo alquanto complicato da capire se siamo sempre convinti di essere veramente democratici e liberali ed è il modus operandi della NATO, non mi convince il suo ruolo in chiave internazionale e come sta operando nel conflitto russo-ucraino. Apriamo l’argomento di discussione rammentando che ad oggi nessuno ha invaso un paese membro della NATO e quindi perché ci stiamo prodigando a inviare militari e mezzi da guerra al confine con la Russia in previsione di un conflitto con loro? Dov’è la logica in tutto questo? E’ forse la NATO un forza internazionale che difende gli Stati  vittime dalle aggressioni militari di altri stati?  In tutte e due i quesiti la risposta è sempre negativa quindi vien da chiedersi perché l’Unione europea dispensa sanzioni economiche alla Russia e la NATO schiera truppe ai suoi confini? Se noi siamo solidali con l’Ucraina, vittima di bombardamenti, allora mi vien da chiedere ai signori di Bruxelles e al segretario della NATO Stoltenberg, perché all’Arabia Saudita, esportatrice n.1 di petrolio nel mondo, non vengono inflitte le stesse sanzioni economiche pari alla Russia visto che da ben 7 anni bombarda puntualmente lo Yemen in quella che è una guerra identica a quella ucraina che ha causato 377mila vittime e la morte di un bambino ogni “nove minuti”? Lo so, sicuramente vi darà noia e vi colpiranno le coscienze per non essere stati informati… e questo è perché i media tacciano ma i morti aumentano nel silenzio e perché nessuno si è mai preoccupato di sanzionare i “bombaroli dello Yemen”? E la NATO visto che ha una voce autorevole in campo internazionale, la Libia  di Gheddafi, la ex Jugoslavia di Milosevic, e l’Iraq di Saddam Hussein ce lo ricordano in modo chiaro ed inequivocabile perché questa volta ignorano un conflitto che sembra non aver fine? E l’ONU cos’è ? Tempo addietro l’ho definito come un ufo… o meglio un oggetto non identificato e consuma soldi, e mentre i morti aumentano in modo esponenziale nello Yemen noto con molto disappunto che non c’è uno straccio di telegiornale che possa dedicare uno spazio di “nove secondi” per un bambino che muore ogni nove minuti… evidentemente i bambini ucraini fanno più tenerezza di quelli yemeniti. Oggi, poco prima della fine della prima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita,  una colonna di fumo si è alzata in cielo in corrispondenza del circuito di Jeddah

. i responsabili sono i combattenti ribelli Houthi in risposta ai continui bombardamenti sauditi hanno lanciato un missile contro un impianto petrolifero della città, importante città dell’Arabia Saudita, e così la stampa italiana e mondiale ci fanno sapere che “ le seconde libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita si disputeranno regolarmente anche se con un quarto d’ora di ritardo”. Sì avete capito bene, la stampa si è preoccupata della regolarità delle prove del gran premio di formula 1. Allora, il punto di ragionamento verte proprio  sul concetto dell’equità e della razionalità e ditemi voi cosa ci vedete di razionale nell’occuparsi a tempo pieno delle vittime ucraine mentre invece ce ne freghiamo una cippa delle vittime yemenite? Già, per come la vedo io prima non si sono imposte sanzioni economiche all’Arabia Saudita perché non conveniva farlo e ora ancor meno… e quindi mentre noi europei, americani ed asiatici tutti ci prodighiamo per salvare la vita degli ucraini ce ne freghiamo altamente, senza far rumore sia ben chiaro, di salvare quella degli yemeniti… è dal 2015 che chiudiamo gli occhi e ci siamo volutamente girati dall’altra parte, spiace dirlo…. ma è la pessima abitudine di chi pensa prima agli affari che alle vite umane e poi… poi vanno in Tv a farci la morale e ci predicano principi di libertà democrazia e solidarietà… “slogan che vanno bene solo per gli idioti” visto i risultati! E concludo rimarcando il fatto che da quando ho iniziato a scrivere il mio articolo sono morti già tre bambini e quando voi lo leggerete chissà… quanti ne saranno morti! 25032022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

 

 

Guerra. La strage nel silenzio in Yemen, ogni nove minuti muore un bambino

Camille Eid sabato 19 marzo 2022

La guerra compie 7 anni con 377mila vittime, al 60% per gli effetti indiretti del conflitto. I ribelli Houthi, filoiraniani, trattano ora con la coalizione saudita. In gioco anche le rotte del greggio

26032022 YEMEN

Mamma con il figlio in ospedale a Sanaa – Reuters

È una tristemente “classica” guerra dimenticata, quella nello Yemen. Il conflitto, che compie sette anni martedì porossimo, vede forse aprirsi uno spiraglio – l’ennesimo negli ultimi anni – con l’accettazione da parte dei filoiraniani Houthi di avviare colloqui indiretti con il governo lealista sostenuto dall’Arabia Saudita. Riad è dal 2015 a capo della coalizione militare che cerca di contrastare i ribelli sostenuti invece dall’Iran.

L’effetto della guerra è stato devastante per i civili, tanto da essere definita «la più grande crisi umanitaria del XXI secolo». L’ultimo rapporto dell’Onu, pubblicato lo scorso novembre, parla di 377mila vittime, al 60 per cento per gli effetti indiretti del conflitto, come la scarsità di acqua e cibo, mentre sono circa 150mila gli yemeniti che hanno perso la vita negli scontri armati i bombardamenti aerei. Secondo l’Undp, l’Agenzia per lo sviluppo dell’Onu, «nel 2021 ogni 9 minuti è morto un bambino di meno di 5 anni».

«Lo Yemen vive in uno stato di emergenza cronico, segnato da fame, malattie e altre miserie che stanno aumentando più rapidamente di quanto le agenzie umanitarie possano tamponare». Lo ha detto il 15 marzo di fronte al Consiglio di sicurezza dell’Onu Martin Griffiths, il capo dei soccorsi delle Nazioni Unite.

Con lo scoppio del conflitto in Ucraina e la crisi energetica causata dal taglio alla fornitura di gas dalla Russia, qualcosa forse si sta muovendo sul fronte yemenita. Il Paese, che è sicuramente il più povero nella Penisola arabica, si trova all’imboccatura del Mar Rosso e tutti hanno interesse a non ostacolare il movimento della navi che transiteranno in numero superiore per quelle acque e raggiungere, attraverso Suez, il Mediterraneo.

Pochi giorni fa, i ribelli sciiti Houthi hanno dichiarato di essere pronti a impegnarsi in colloqui di pace con la coalizione a guida saudita a condizione che siano tenuti in un Paese neutrale e non a Riad, come propongono i sauditi. Come per altri dossier, quello yemenita è in fondo legato a doppio filo con l’esito dei colloqui tra iraniani e sauditi a Baghdad e soprattutto con quelli in corso da mesi a Vienna sul dossier nucleare iraniano. Ridotta alla fame, la popolazione dello Yemen non ha che da aspettare.

 

 

ENGLISH

 

ONLY 9 MINUTES FOR A DEAD CHILD!

There is something, obviously it is only for me, that escapes my careful observation in foreign policy that I just cannot understand, that is, I explain better, I wonder why NATO is deploying huge military forces on the borders with Russia and Why is the European Union so concerned that it goes to great lengths to defend “our security and democracy” by imposing effective economic sanctions on the Russians? It is true that they are negative protagonists of the invasion of Ukraine, and they try to carry out all sorts of coercion on Russian citizens present throughout the Western European area with blocking of current accounts and personal property, operations that in truth clash with the concept of democracy and individual freedom given that there is, at the moment, a declaration of war between the European Union and Putin’s Russia that can justify them. It is a strange way of defending the concept of democracy and freedom by removing it from others and paradoxically “invading the personal sphere” precisely the citizens of a state that is not at war with us and applying a label to them in a sort of unconditional racism towards Russian! I do not feel proud to represent this type of democracy and I dissociate myself from those who behave in this way, but there is another rather complicated point of importance to understand if we are always convinced that we are truly democratic and liberal and it is the modus operandi of NATO does not convince me of its international role and how it is operating in the Russian-Ukrainian conflict. Let’s open the discussion topic by recalling that to date no one has invaded a NATO member country and therefore why are we doing our utmost to send soldiers and war vehicles to the border with Russia in anticipation of a conflict with them? Where is the logic in all this? Is NATO an international force that defends victim states from military aggression from other states? In both questions, the answer is always negative, so one wonders why the European Union dispenses economic sanctions on Russia and NATO deploys troops on its borders? If we are in solidarity with Ukraine, a victim of bombings, then I would like to ask the gentlemen of Brussels and NATO secretary Stoltenberg, why Saudi Arabia, the No. 1 oil exporter in the world, is not being imposed the same sanctions economic equal to Russia given that for 7 years it has regularly bombed Yemen in what is a war identical to the Ukrainian one that has caused 377 thousand victims and the death of a child every “nine minutes”? I know, it will surely annoy you and will strike your conscience for not having been informed … and this is because the media are silent but the deaths increase in silence and because no one has ever bothered to sanction the “bombers of Yemen”? And given that NATO has an authoritative voice in the international field, Gaddafi’s Libya, Milosevic’s former Yugoslavia, and Saddam Hussein’s Iraq remind us of this in a clear and unequivocal way because this time they ignore a conflict that seems to have no end ? And what is the UN? Some time ago I defined it as a UFO … or rather an unidentified object and consumes money, and while the deaths increase exponentially in Yemen I notice with much disappointment that there is not a shred of news that can dedicate a space of “nine seconds” for a child who dies every nine minutes … evidently Ukrainian children are more tender than Yemeni children. Today, just before the end of the first free practice session of the Saudi Arabian Grand Prix, a column of smoke rose in the sky at the Jeddah circuit

. the perpetrators are the Houthi rebel fighters in response to the continuous Saudi bombing launched a missile at an oil plant in the city, an important city in Saudi Arabia, and so the Italian and world press let us know that “the second free practices of the Grand Prix of ‘Saudi Arabia will be held regularly, albeit a quarter of an hour late ”. Yes, you got it right, the press was worried about the regularity of the Formula 1 Grand Prix tests. So, the reasoning point focuses precisely on the concept of fairness and rationality and you tell me what you see rational in dealing with time full of Ukrainian victims while we don’t give a shit about Yemeni victims? Yes, as I see it before, economic sanctions were not imposed on Saudi Arabia because it was not convenient to do so and now even less … and therefore while we Europeans, Americans and Asians all do our best to save the lives of Ukrainians we don’t care highly, without making a sound it is very clear, to save that of the Yemenis … since 2015 we close our eyes and we have deliberately turned away, sorry to say … but it is the bad habit of those who think first to business than to human lives and then … then they go on TV to make us morals and preach principles of freedom, democracy and solidarity … “slogans that are good only for idiots” given the results! And I conclude by pointing out the fact that since I started writing my article three children have already died and when you read it who knows … how many will be dead! 25032022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

 

War. The massacre in silence in Yemen, a child dies every nine minutes

Camille Eid Saturday March 19th 2022

The war turns 7 years old with 377 thousand victims, 60% due to the indirect effects of the conflict. The pro-Iranian Houthi rebels are now negotiating with the Saudi coalition. Crude oil routes are also at stake

26032022 YEMEN

Mom with son in hospital in Sanaa – Reuters

It is a sadly “classic” forgotten war, the one in Yemen. The conflict, which turns seven on Tuesday, perhaps sees an opening – yet another in recent years – with the acceptance by the pro-Iranian Houthi to start indirect talks with the loyalist government supported by Saudi Arabia. Riyadh has been at the head of the military coalition since 2015 that seeks to counter the rebels supported by Iran.

The effect of the war was devastating for civilians, so much so that it was called “the greatest humanitarian crisis of the 21st century”. The latest UN report, published last November, speaks of 377 thousand victims, 60 per cent due to the indirect effects of the conflict, such as the scarcity of water and food, while about 150 thousand Yemenis have lost their lives in the clashes air raids armed. According to the UNDP, the UN Development Agency, “in 2021 a child under the age of 5 died every 9 minutes”.

“Yemen is living in a chronic state of emergency, marked by hunger, disease and other miseries that are increasing faster than humanitarian agencies can plug.” Martin Griffiths, the head of United Nations relief efforts, said this on March 15 before the UN Security Council.

With the outbreak of the conflict in Ukraine and the energy crisis caused by the cut in gas supply from Russia, something is perhaps moving on the Yemeni front. The country, which is certainly the poorest in the Arabian Peninsula, is located at the mouth of the Red Sea and everyone has an interest in not hindering the movement of ships that will pass through those waters in greater numbers and reach, through Suez, the Mediterranean.

A few days ago, the Shiite Houthi rebels declared that they are ready to engage in peace talks with the Saudi-led coalition on the condition that they are held in a neutral country and not in Riyadh, as the Saudis propose. As with other dossiers, the Yemeni one is basically closely linked with the outcome of the talks between Iranians and Saudis in Baghdad and above all with those that have been going on for months in Vienna on the Iranian nuclear dossier. Reduced to starvation, the people of Yemen have only to wait.

 

 

FRENCH

SEULEMENT 9 MINUTES POUR UN ENFANT MORT !

Il y a quelque chose, évidemment ce n’est que pour moi, qui échappe à mon observation attentive de la politique étrangère que je ne peux tout simplement pas comprendre, c’est-à-dire que j’explique mieux, je me demande pourquoi l’OTAN déploie d’énormes forces militaires aux frontières avec la Russie et pourquoi le l’Union européenne si soucieuse qu’elle se donne beaucoup de mal pour défendre « notre sécurité et notre démocratie » en imposant des sanctions économiques efficaces aux Russes ? Il est vrai qu’ils sont les protagonistes négatifs de l’invasion de l’Ukraine et qu’ils tentent d’exercer toutes sortes de coercition sur les citoyens russes présents dans tout l’espace ouest-européen avec le blocage des comptes courants et des biens personnels, opérations qui en réalité se heurtent au concept de la démocratie et de la liberté individuelle étant donné qu’il y a, en ce moment, une déclaration de guerre entre l’Union européenne et la Russie de Poutine qui peut les justifier. C’est une étrange façon de défendre le concept de démocratie et de liberté en le soustrayant aux autres et paradoxalement “envahir la sphère personnelle” précisément les citoyens d’un État qui n’est pas en guerre avec nous et de leur apposer une étiquette dans une sorte d’inconditionnel racisme envers le russe! Je ne me sens pas fier de représenter ce type de démocratie et je me dissocie de ceux qui se comportent de la sorte, mais il y a un autre point d’importance assez compliqué à comprendre si nous sommes toujours convaincus que nous sommes vraiment démocrates et libéraux et c’est le le modus operandi de l’OTAN ne me convainc pas de son rôle international et de la manière dont elle opère dans le conflit russo-ukrainien. Nous ouvrons le sujet de discussion en rappelant qu’à ce jour personne n’a envahi un pays membre de l’OTAN et donc pourquoi faisons-nous de notre mieux pour envoyer des véhicules militaires et de guerre à la frontière avec la Russie en prévision d’un conflit avec eux ? Où est la logique dans tout ça ? L’OTAN est-elle une force internationale qui défend les États victimes de l’agression militaire d’autres États ? Aux deux questions, la réponse est toujours négative, alors on se demande pourquoi l’Union européenne dispense des sanctions économiques à la Russie et l’OTAN déploie des troupes à ses frontières ? Si nous sommes solidaires avec l’Ukraine, victime d’attentats à la bombe, alors je voudrais demander à messieurs de Bruxelles et au secrétaire de l’OTAN, Stoltenberg, pourquoi l’Arabie saoudite, premier exportateur de pétrole au monde, ne se voit pas imposer les mêmes sanctions économiques égale à la Russie étant donné que depuis 7 ans elle bombarde régulièrement le Yémen dans une guerre identique à celle de l’Ukraine qui a fait 377 000 victimes et la mort d’un enfant toutes les « neuf minutes » ? Je sais, ça va sûrement vous agacer et frapper votre conscience de ne pas avoir été informé… et c’est parce que les médias se taisent mais les morts augmentent dans le silence et parce que personne ne s’est jamais donné la peine de sanctionner les « kamikazes du Yémen » ? Et étant donné que l’OTAN a une voix faisant autorité sur le terrain international, la Libye de Kadhafi, l’ex-Yougoslavie de Milosevic et l’Irak de Saddam Hussein nous le rappellent de manière claire et sans équivoque car cette fois ils ignorent un conflit qui semble sans fin ? Et qu’est-ce que l’ONU ? Il y a quelque temps je l’ai défini comme un OVNI… ou plutôt un objet non identifié et consommateur d’argent, et alors que les morts augmentent de manière exponentielle au Yémen je constate avec beaucoup de déception qu’il n’y a pas la moindre nouvelle qui puisse consacrer un espace de “neuf secondes” pour un enfant qui meurt toutes les neuf minutes… de toute évidence, les enfants ukrainiens sont plus tendres que les enfants yéménites. Aujourd’hui, juste avant la fin de la première séance d’essais libres du Grand Prix d’Arabie Saoudite, une colonne de fumée s’est élevée dans le ciel du circuit de Jeddah

. les auteurs sont les combattants rebelles houthis en réponse aux bombardements saoudiens continus ont lancé un missile sur une usine pétrolière de la ville, une ville importante d’Arabie saoudite, et ainsi la presse italienne et mondiale nous a fait savoir que “les deuxièmes pratiques libres du Le Grand Prix d’Arabie Saoudite aura lieu régulièrement, quoiqu’avec un quart d’heure de retard ». Oui, vous avez bien compris, la presse s’est inquiétée de la régularité des essais du Grand Prix de Formule 1. Alors, le point de raisonnement porte précisément sur la notion d’équité et de rationalité et vous me dites ce que vous voyez de rationnel dans la gestion du temps plein de Des victimes ukrainiennes alors qu’on s’en fout des victimes yéménites ? Oui, comme je le vois auparavant, des sanctions économiques n’ont pas été imposées à l’Arabie saoudite parce que ce n’était pas commode de le faire et maintenant encore moins … et donc alors que nous, Européens, Américains et Asiatiques, faisons tous de notre mieux pour sauver la vie des Ukrainiens on s’en fout fortement, sans faire de bruit c’est très clair, pour sauver celui des yéménites… depuis 2015 on ferme les yeux et on s’est délibérément détourné, désolé de le dire… mais c’est la mauvaise habitude de ceux qui pensent d’abord aux affaires qu’aux vies humaines et puis… puis ils passent à la télé pour nous faire la morale et prêcher des principes de liberté, de démocratie et de solidarité… “des slogans qui ne sont bons qu’aux cons” vu les résultats ! Et je conclus en soulignant le fait que depuis que j’ai commencé à écrire mon article trois enfants sont déjà morts et quand vous le lirez qui sait… combien seront morts ! 25032022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

 

Guerre. Le massacre en silence au Yémen, un enfant meurt toutes les neuf minutes

Camille Aïd samedi 19 mars 2022

La guerre tourne 7 ans avec 377 mille victimes, 60% en raison des effets indirects du conflit. Les rebelles houthis pro-iraniens négocient actuellement avec la coalition saoudienne. Les routes du pétrole brut sont également en jeu

26032022 YEMEN

Une maman avec son fils à l’hôpital de Sanaa – News 24

C’est une guerre tristement “classique” oubliée, celle du Yémen. Le conflit, qui fête ses sept ans mardi, voit peut-être une ouverture – encore une autre ces dernières années – avec l’acceptation par les Houthis pro-iraniens d’entamer des pourparlers indirects avec le gouvernement loyaliste soutenu par l’Arabie saoudite. Riyad est à la tête de la coalition militaire depuis 2015 qui cherche à contrer les rebelles soutenus par l’Iran.

L’effet de la guerre a été dévastateur pour les civils, à tel point qu’elle a été qualifiée de “plus grande crise humanitaire du 21e siècle”. Le dernier rapport de l’ONU, publié en novembre dernier, parle de 377 000 victimes, dont 60 % dues aux effets indirects du conflit, comme la rareté de l’eau et de la nourriture, tandis qu’environ 150 000 Yéménites ont perdu la vie dans les affrontements. armé. Selon le PNUD, l’agence de développement des Nations unies, “en 2021, un enfant de moins de 5 ans mourait toutes les 9 minutes”.

“Le Yémen vit dans un état d’urgence chronique, marqué par la faim, la maladie et d’autres misères qui augmentent plus vite que les agences humanitaires ne peuvent le faire.” Martin Griffiths, le chef des efforts de secours des Nations Unies, l’a dit le 15 mars devant le Conseil de sécurité de l’ONU.

Avec l’éclatement du conflit en Ukraine et la crise énergétique provoquée par la coupure de l’approvisionnement en gaz de la Russie, quelque chose bouge peut-être du côté yéménite. Le pays, qui est certainement le plus pauvre de la péninsule arabique, est situé à l’embouchure de la mer Rouge et chacun a intérêt à ne pas entraver la circulation des navires qui transiteront en plus grand nombre dans ces eaux et rejoindront, par Suez, le Méditerranéen.

Il y a quelques jours, les rebelles chiites houthis ont déclaré qu’ils étaient prêts à engager des pourparlers de paix avec la coalition dirigée par les Saoudiens à condition qu’ils se tiennent dans un pays neutre et non à Riyad, comme le proposent les Saoudiens. Comme d’autres dossiers, celui du Yémen est fondamentalement étroitement lié à l’issue des pourparlers entre Iraniens et Saoudiens à Bagdad et surtout à ceux qui se déroulent depuis des mois à Vienne sur le dossier nucléaire iranien. Réduit à la famine, le peuple yéménite n’a plus qu’à attendre.

SOLO 9 MINUTI PER UN BAMBINO MORTO!ultima modifica: 2022-03-25T22:43:49+01:00da manlio22ldc
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