L’ALBA DEI PERDENTI !

Photo Adriana Sapone/LaPresse
04-10-2020 Reggio Calabria Italy
cronaca
Elezioni a Reggio Calabria per il rinnovo dell'amministrazione comunale. Urne aperte per il ballottaggio. Il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, coalizione di centrosinistra, durante il voto.

Photo Adriana Sapone/LaPresse

News
04-10-2020 Reggio Calabria Italy
In the photo: 
Elections in Reggio Calabria for the renewal of the municipal administration. Ballot boxes open for the ballot. The outgoing mayor Giuseppe Falcomatà, center-left coalition, during the vote.

L’ALBA DEI PERDENTI  !

I ballottaggi di questa tornata elettorale a livello comunale hanno visto vincere il partito di governo giallo-rosso, cinque su sei sono state le città conquistate dalla sinistra e solo una, riconferma, per il centrodestra. In verità consto che di movimenti o partiti di centro nella forze di governo non è che ce ne siano molte,  anzi direi niente… e comunque, gli italiani dopo la riconferma elettorale della Toscana, della Campania e Puglia, rimaste alla sinistra, ora hanno anche conquistato città importanti che forse ci prospettano un nuovo corso politico. E che sta succedendo in Italia ? Stiamo forse ritornando agli “anni splendidi della sinistra” che comanda col consenso popolare socialista ? Sarebbe carino se fosse così, ma non è così purtroppo, niente di tutto questo, solo rivoltante, ingegnosa e disgustosa politica col fine di fermare l’avanzata del centro destra e infatti, cessate le elezioni, le avvisaglie del marcio combinato già si vedono. Il governatore della Puglia è nell’occhio del ciclone per la Banca Popolare di Bari, sta combinando casini a tutta birra e non so come andrà a finire, tanto che il Fatto Quotidiano, giornale che ha fatto per lui una campagna elettorale di parte senza precedenti per un quotidiano ora lo… attacca a tutto spiano vergognosamente, quando curiosamente anche prima del 20 settembre “Il Fatto Quotidiano” sapeva benissimo che la questione banca  Popolari di Bari è una faccenda squallida fatta di abusi e sciacallaggio E che ha il sapore amaro del potere occulto, una storia vergognosa e spinosa a danno dei clienti e risparmiatori, tanto che sicuramente nei prossimi mesi vedremo i primi indagati con tanto di nomi e cognome. De Luca in Campania sta evocando la figura del Duce e ora minaccia sia la destra che la sinistra, ce l’ha con tutti… col governo e col ministero della salute e speriamo solo che lo fermino in tempo altrimenti si scaglierà pure contro … la pizza Margherita, e tra un po’ ordinerà il coprifuoco dal tramonto all’alba. In Toscana il presidente si dimostra cattolico e sorprendentemente apre alla sua sfidante in campagna elettorale e le chiede  collaborazione…  sicuramente questa sua apertura, direi normale, non piace ai dirigenti PD e M5S, però intanto hanno mantenuto la regione con immensi problemi, soprattutto quelli legati all’immigrazione clandestina, ed io la conosco molto bene quella regione per averci vissuto. Le Marche sono perse e quindi non se ne parla, com’è consuetudine dei media nazionali. Ora anche  le città sono diventate improvvisamente di sinistra, ma attenzione, rivolgo a tutti un attimo di riflessione proprio su questo tema : sono realmente di sinistra o fingono di esserlo solo per mera opportunità ? E già, perché il punto sta proprio qui, come si fanno a rivotare certi sindaci o presidenti di regione che stanno compiendo scempi nelle loro città ? Prendiamo ad esempio Emiliano, erede di Vendola l’ex presidente della Puglia per ben 10 anni, loro sono gli autori  e responsabili del disastro pugliese, dall’ex Ilva sino allo scempio inenarrabile della sanità pugliese e dal numero infinito di migranti arrivati e che soggiornano nelle baraccopoli come bestie. Come si fa a voler questa gente ancora al comando ? Mi rivolgo agli elettori di sinistra e a tutti quelli che li hanno votati, sì… a queste “belle persone meravigliose”, siete davvero bravi ad essere opportunisti e votare per interesse personale del momento, però… però, quando vedrete arrivare, tranquilli perché sarà così per i prossimi tre anni, le centinaia di migliaia di immigrati, nelle vostre città e regioni, che scorrazzeranno per le vie pubbliche in cerca di qualcosa… voi non lamentatevi, anzi osservate un religioso silenzio e… dopo un profondo respiro accettateli sorridendo, quando voi o i vostri cari parenti non potrete curarvi e sarete costretti ad attendere mesi per una visita specialistica od un esame strumentale allora, non disperatevi e pensate a chi avete votato per quell’interesse del momento appena citato, quindi zitti e soffrire in silenzio prego… e in ultimo, quando vedrete partire i vostri figli per l’estero a lavorare, perché non c’è da noi più lavoro, non piangete e non imprecate la malasorte, perché quello è… il frutto dell’albero del voto di “opportunità” meglio noto come voto clientelare. Se ci riflettete attentamente loro non hanno vinto un bel niente, anche se quelli del centro sinistra lo pensano, ma è l’alba dei… perdenti che vedrà un futuro oscuro e pieno di amarezze, la sconfitta richiede i suoi tempi, lei si consuma lentamente, è come un piatto freddo, pari alla vendetta, va consumato con pazienza… ma sempre nel tempo. 05102020

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I risultati dei ballottaggi nei capoluoghi

Il centrosinistra ne ha vinti sei, compresi Aosta, Bolzano e Reggio Calabria, il centrodestra e il M5S uno

 Il sindaco uscente di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, vota per il ballottaggio delle elezioni in città (Adriana Sapone/LaPresse)

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Elezioni a Reggio Calabria per il rinnovo dell'amministrazione comunale. Urne aperte per il ballottaggio. Il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, coalizione di centrosinistra, durante il voto.

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Elections in Reggio Calabria for the renewal of the municipal administration. Ballot boxes open for the ballot. The outgoing mayor Giuseppe Falcomatà, center-left coalition, during the vote.

Domenica 4 ottobre e lunedì 5 si è votato in 54 comuni per il candidato sindaco, da scegliere tra i due arrivati al ballottaggio nel precedente turno, che si è svolto domenica 20 e lunedì 21 settembre, insieme al referendum e ad alcune elezioni regionali. Tra i comuni al voto, uno è un capoluogo di regione, Aosta, e 8 sono capoluoghi di provincia: Matera, Arezzo, Reggio Calabria, Lecco, Crotone, Chieti, Andria e Bolzano. Sempre ieri e oggi si è votato anche per il turno ordinario delle elezioni amministrative in 60 comuni della regione Sicilia, compresi i capoluoghi di Enna e Agrigento, con eventuale turno di ballottaggio il 18 e 19 ottobre 2020.

Il centrosinistra ha vinto in sei capoluoghi, il Movimento 5 Stelle, Italia Viva e il centrodestra in uno, un candidato sostenuto dalle liste civiche in uno (ad Agrigento lo scrutinio è ancora in corso). Aggiungendo le elezioni in capoluoghi già decise al primo turno, ce n’erano in ballo 18: il centrosinistra ne ha vinti nove, il centrodestra tre, il Movimento 5 Stelle e Italia Viva uno, un candidato delle liste civiche due (e uno è avanti ad Agrigento).

Ad Aosta ha vinto Gianni Nuti del centrosinistra che ha preso il 53%, contro il 47% di Giovanni Giardini, sostenuto dalla lista di Vittorio Sgarbi, Rinascimento, e da tutto il centrodestra.

Bolzano Renzo Caramaschi, sindaco uscente del centrosinistra, ha vinto con il 57,2 per cento, mentre Roberto Zanin della Lega e sostenuto dal centrodestra si è fermato al 42,8. Al secondo turno Caramaschi è stato sostenuto anche dal partito autonomista Südtiroler Volkspartei. L’affluenza al ballottaggio è stata del 47,29 per cento. Anche a Merano, Rovereto e Arco ha vinto il centrosinistra, mentre a Riva del Garda ha vinto il centrodestra.

A Matera ha vinto il ballottaggio Domenico Bennardi del Movimento 5 Stelle e sostenuto anche da Europa Verde e Volt, che ha preso il 68% battendo Rocco Luigi Sassone del centrodestra. Al primo turno Sassone aveva preso intorno al 30 per cento, Bennardi il 28 per cento. Il sindaco uscente, Raffaello De Ruggieri, indipendente di centrodestra, non si era ricandidato.

Ad Arezzo è stato rieletto il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, del centrodestra: al primo turno aveva preso il 47%, mentre al ballottaggio ha superato il 54%. Il suo avversario era Luciano Ralli del Partito Democratico, ex capogruppo in consiglio comunale.

Reggio Calabria ha vinto il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, sostenuto dal centrosinistra, che ha preso il 58% superando abbondantemente Antonio Minicuci del centrodestra. Al primo turno Falcomatà aveva preso il 37 per cento, Minicuci il 34.

Lecco ha vinto Mauro Gattinoni del centrosinistra in quello che è stato probabilmente il ballottaggio più sorprendente e combattuto: ha preso il 50,07% dei voti, 31 in più dell’avversario Peppino Ciresa, sostenuto dal centrodestra. Non finisce qui: Gattinoni ha anche ribaltato il risultato del primo turno, al quale si era fermato al 42% contro il 49% di Ciresa. Il sindaco uscente, Virginio Brivio, in carica dal 2010, era del Partito Democratico.

Ad Andria ha vinto Giovanna Bruno del centrosinistra, unica donna eletta in un capoluogo di provincia in questo giro di comunali. Ha preso il 59% dei voti, battendo Michele Coratella del M5S.

Crotone ha vinto Vincenzo Voce, ingegnere noto per il suo attivismo ambientalista che era sostenuto da una serie di liste civiche. Ha preso il 64% battendo Antonio Manica, avvocato sostenuto dal centrodestra. Il fatto che il centrosinistra non sia nemmeno al ballottaggio era stata una notizia per una città operaia che ha una storia assai di sinistra, e che fino agli anni Novanta elesse prevalentemente sindaci comunisti o socialisti. Il sindaco precedente, Ugo Pugliese, eletto con una lista di centro, si era dimesso alla fine del 2019 perché coinvolto in un’inchiesta per turbativa d’asta.

Chieti Pietro Diego Ferrara, medico sostenuto dal centrosinistra, ha vinto con il 56% dei voti contro Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare e politico di lungo corso, con un passato che va dall’estrema destra a Forza Italia alla Lega.

Enna il sindaco uscente Maurizio Dipietro, di Italia Viva e sostenuto da alcune liste civiche di centrodestra, ha vinto al primo turno raggiungendo quasi il 60% dei voti.

Ad Agrigento è avanti Franco Micciché, dirigente sanitario sostenuto da Vox e da altre liste civiche, mentre nettamente indietro c’è Franco Micciché, sindaco uscente ex UDC, sostenuto a sua volta da liste civiche. Lo scrutinio però è ancora in corso.

In Sicilia si è votato in totale in 60 comuni. A Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, il voto è stato sospeso a seguito di un rapporto della Procura che avrebbe rilevato «illeciti di rilevanza penale correlati alle sottoscrizioni e alle relative autenticazioni delle liste dei candidati».

 

 

L’ALBA DEI PERDENTI !ultima modifica: 2020-10-06T13:31:02+02:00da manlio22ldc
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