GIA’, LA POLITICA BISOGNA SAPERLA FARE !

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GIA’, LA POLITICA BISOGNA SAPERLA FARE !

Eh sì “caro senatore Salvini”, spiace dovertelo dire ma la politica è un’arte sopraffine e non è per tutti, la prima cosa da imparare quando si decide qualcosa di molto importante per la società e politica stessa sono i risvolti futuri da calcolare e preventivare quando si prendono certe decisioni, tipo quella strampalata presa da te lo scorso anno in un momento di pura follia. Molti dicevano che avevi fatto bene ad andar via dal governo, io invece sostenevo il contrario e che la decisone era sbagliata sotto tutti i punti di vista  e che ne avresti pagato elettoralmente amaramente le conseguenze, e con dolore rimarco quel che ho scritto lo scorso anno e cioè, che sarebbe stato il popolo italiano in primis a pagare il prezzo maggiore di quel gesto insano. Ed oggi la probabilità tanto temuta si è materializzata, e le cose si succedono nell’ordine delle cose esattamente come avevo predetto e previsto lo scorso anno, avevo detto che l’uscita dal governo si sarebbe rivelato un autentico suicido dalle conseguenze imprevedibili ed ora, purtroppo, si iniziano a veder i frutti e ne vedremo di peggio in seguito. PD più forte di prima… quando invece lo scorso luglio 2019 era in odore di scioglimento e cambio di nome, soluzione tanto auspicata dall’allora presidente Matteo Orfini, tanto che Renzi, sentita la puzza della liquefazione e della putrefazione in atto, prontamente lo abbandonò. Gravissimo l’errore nel non aver percepito i  segnali di cedimento del tuo maggiore avversario politico né della disfatta in corso d’opera governativa del M5S, forza politica che perdeva pezzi e senatori e deputati ogni giorno, no… quella è stata  la più grande idiozia della storia politica italiana, era un’occasione per distruggere le radici della sinistra socialista in Italia e te ne sei andato perché volevi le lezioni anticipate e stupidamente ha i pensato che te le avrebbero concesse. In Italia le cose non funzionano così, noi siamo solo sulla carta un paese democratico ma per il resto viviamo in una vera e propria dittatura e quindi…  scordati le elezioni sino al 2023 e in quella data, per come stanno andando le cose, spera di prenderlo ancora il 26% che hai conseguito alle ultime elezioni…  perché la Meloni, già proprio lei, te li porterà via tutti i voti, anno dopo anno e forse te ne sei già reso conto. Te lo avevo già detto e scritto che ti avrebbero distrutto in tutti i modi e ci sono riusciti, hai perso la Toscana, la Puglia, l’Emilia Romagna, La Campania e la Puglia e tanti comuni compresi quelli in terra “Lumbard”… presi quelli ora hanno eliminato quota 100 che a scadenza non verrà rinnovata, ieri sono andati via anche i tuoi decreti sicurezza e tutto è tornato all’antico con le ONG felici e le Coop strafelici e pronti a far cassa mentre noi poveri cittadini della strada ci ritroveremo qualche milione di immigrati per le pubbliche vie, con l’ovvio incremento spaventoso di delinquenza e stupri… certo, perché ora in tutto il mondo ci sarà la rincorsa “all’Eldorado Italiano” e tutti vorranno venire da noi ed essere mantenuti, e lo potranno fare in qualunque status, magari anche da assassino… che “scappa dalla galera” ! E c’è pur da dire che la prossima volta che si voterà, ammesso che si voti, vedrai che tantissimi italiani voteranno solo per mero interesse personale anche perché, conviene avere il PD al governo altrimenti, fenomeni come mafia capitale, banche che rubano i soldi ai risparmiatori, MPS, Banca Etruria e Banco Popolare di Bari, e 49 di milioni di mascherine farlocche non si potevano costruire. 06102020

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Ballottaggi, il Carroccio perde la battaglia di Legnano. Sconfitte pure a Lecco, Saronno e Corsico. Salvini: “In Lombardia dati su cui riflettere”

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Il secondo turno delle Comunali porta altre delusioni per il Carroccio, dopo la sconfitta di due settimane fa alle regionali. Il leader: “In Lombardia non è andata come si aspettava”. Sconfitta anche nella città legata alla tradizione di Alberto da Giussano, che ha scelto la discontinuità dopo l’arresto dell’ex sindaco Fratus. Sotto pressione il segretario lombardo Paolo Grimoldi, che ha dato la colpa alla “scarsa affluenza”

di F. Q. | 6 OTTOBRE 2020

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Sicilia, la candidata di Pd e M5s trionfa a Termini. Il centrodestra unito vince, flop dei candidati della Lega. Sorpresa ad Agrigento

La sfida dei ballottaggi in Lombardia l’ha vinta il centrosinistra: un netto 4 a 2, con il centrodestra riconfermato a Viadana e vincente a Voghera. La beffa è stata soprattutto nell’unico capoluogo chiamato al voto per il secondo turno, Lecco, rimasto in mano al Pd per 31 voti. Ma la sconfitta è più ampia e colpisce in particolare un partito, la Lega, per esempio in una città-simbolo come Legnano. “In Lombardia non è andata come si aspettava”, ammette senza troppi giri di parole il leader Matteo Salvini. “Sono dati su cui riflettere“, aggiunge. Parole che hanno tra i destinatari Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio ma soprattutto segretario della Lega Lombarda. Subito dopo i risultati, Grimoldi aveva dato la colpa alle poche persone che sono andate ai seggi per il ballottaggio: “L’aumento dei contagi a livello nazionale e il maltempo in Lombardia hanno oggettivamente scoraggiato l’affluenza elettorale”. Una giustificazione che non basta per giustificare una sconfitta perfino peggiore di quella subita due settimane fa alle regionali. Nel weekend elettorale, la Lega non solo non ha sfondato con i suoi candidati in Sicilia ma non può festeggiare nemmeno a casa sua. E la coalizione ha fallito l’assalto ai capoluoghi: i ballottaggi hanno premiato il centrodestra solo ad Arezzo.

La sconfitta nel capoluogo – “Perdere a Lecco di 31 voti fa male”, ha commentato Salvini a margine dell’assemblea dell’Associazione degli industriali di Cremona. Nel capoluogo la Lega sperava di estromettere il centrosinistra, al governo da 10 anni: dopo il primo turno sembrava fatta, invece poi è arrivato il ribaltone (così come in altri 3 capoluoghi italiani)Peppino Ciresa, sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, aveva ottenuto il 48,7% dei consensi contro il 41,7% del suo sfidante, Mauro Gattinoni. Il candidato Pd però ha vinto al secondo turno con il 50,07% e gli ormai noti 31 voti di scarto. “A Lecco c’era il centrosinistra, viene confermato il centrosinistra”, vuole sottolineare Salvini per vedere il bicchiere mezzo-pieno.

La perdita della città-simbolo – La stessa cosa però non si può dire di Legnano, cittadina storicamente amministrata dalla Lega. Salvini ha risposto: “Gli elettori hanno comunque sempre ragione“. Elettori che hanno scelto per il cambiamento dopo l’arresto dell’ex sindaco Giambattista Fratus a maggio dello scorso anno. Fratus ad aprile è stato condannato in primo grado con l’accusa di aver manipolato concorsi per posizioni dirigenziali e di corruzione elettorale. Gli incarichi, questa l’ipotesi dell’accusa, venivano assegnati a persone che in futuro potevano essere in qualche modo manovrabili e/o riconoscenti al politico. I guai giudiziari di Fratus e della sua giunta – condannato in primo grado anche l’ex vicesindaco – ha portato i legnanesi a scegliere la discontinuità, anche nella città che secondo la tradizione è stata teatro della battaglia che ha avuto come protagonista Alberto da Giussano. Al ballottaggio è stato premiato il centrosinistra con Lorenzo Radice che ha ottenuto il 54% dei voti, ai danni della candidata leghista Carolina Toia.

Le bocciature a Corsico e Saronno – A Corsico il Carroccio ha puntato sulla riconferma del sindaco uscente Filippo Errante: nel Comune milanese invece è stato eletto Stefano Martino Ventura. Anche a Saronno il centrodestra ha ricandidato il sindaco uscente Alessandro Fagioli, battuto al ballottaggio dal centrosinistra Augusto Airoldi. Le consolazioni sono l’affermazione di Nicola Cavatorta a Viadana (Mantova), dove già governava il centrodestra, e la conquista di Voghera: nel Comune pavese diventa sindaco Paola Garlaschelli. “Spiace aver perso al ballottaggio Comuni come Lecco e Legnano dove due settimane fa i cittadini avevano premiato i nostri sindaci con ampi margini sugli sfidanti, purtroppo queste sono le regole del doppio turno”, ha detto Grimoldi. Che difende l’amministrazione leghista della Regione: “Al Pd lombardo e al suo segretario Peluffo, che esultano prefigurando un’imminente vittoria in Regione Lombardia, faccio notare che hanno semplicemente riconquistato un capoluogo che già amministravano da dieci anni, ma hanno perso per esempio città importanti come Voghera“. “Lascino stare la Regione Lombardia, altrimenti tacciano ogni volta che facciamo notare che la loro maggioranza di governo negli ultimi due anni ha perso in 15 Regioni su 20″.

Gli altri risultati deludenti – Le ultime regionali però dovevano portare all’ennesima affermazione di Salvini e della Lega. Doveva essere un capotto, invece è diventato un 3 a 3, in cui le vittorie in Veneto e Liguria hanno avuto i volti di Zaia e Toti, mentre quella delle Marche è stata firmata da Fratelli d’Italia. Nella tornata dei ballottaggi e delle comunali in Sicilia, Salvini evidenzia un “ottimo risultato in Calabria“. Offuscato però dai risultati nell’Isola, dove il Carroccio ha deciso in diverse città di affrancarsi dalla coalizione di centrodestra. I candidati però hanno fatto flop un po’ ovunque: dall’ex assessore della giunta Pd, Damiano Maisano che a Milazzo è arrivato quinto, fino a Marsala dove l’esperto di gastronomia, il mussoliniano Giacomo Dugo non ha raggiunto il 5%. Anche guardando ai capoluoghi per la Lega e il centrodestra non va meglio: da Bolzano a Reggio Calabria, sono arrivate solo delusioni, con l’eccezioni di Arezzo. Ed è arrivata la sconfitta in un’altra città-simbolo: Cascina, il primo comune toscano amministrato dal Carroccio, con la fedelissima Susanna Ceccardi poi candidata (e perdente) alla Regione.

GIA’, LA POLITICA BISOGNA SAPERLA FARE !ultima modifica: 2020-10-07T18:14:09+02:00da manlio22ldc
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