COVID’20…LIBERTA’..X TUTTI……

epa07701981 An interior view of an cell track with jail cells of the Berlin-Hohenschoenhausen Memorial, former Stasi prison in Berlin, Germany,  07 July 2019. The State Security Service or Staatssicherheitsdienst, of the German Democratic Republic (GDR) arrested and interrogated thousands of East Germans at the Hohenschoenhausen prison until the collapse of communist government and German reunification in 1990. Now the former Stasi prison Hohenschoenhausen is a museum and memorial.  EPA/JENS SCHLUETER  ATTENTION: This Image is part of a PHOTO SET

COVID’20…LIBERTA’..X TUTTI……

Francesco Barivelo da alcune settimane è in libertà a Taranto e senza neppure il controllo del braccialetto elettronico, lui è uno degli esecutori materiali dell’efferato omicidio del poliziotto penitenziario, Carmelo Magli, ucciso a Taranto il 18 Novembre 1994. Secondo il Sappe (Sindacato Aut. Polizia Pen.) in una nota, chiarisce che il Barilevo era detenuto nel carcere di Sulmona ed è stato fatto uscire in relazione ad una situazione clinica che avrebbe potuto essere pregiudicato con il Covid-19, senza però essere allo stato alcuna relazione diretta. Aggiunge poi nella nota : «Ci indigna sapere che, altro che certezza della pena, lo stato abdica al suo primario compito di assicurare la giusta pena a chi uccide. Hanno ragione i poliziotti penitenziari di Taranto, che hanno conosciuto e lavorato con Carmelo, ad essere indignati e con loro, ovviamente, sono indignati tutti i cittadini>>. Fin qui le proteste giustificate degli addetti ai lavori sulle quali non c’è nulla da obiettare, ma c’è dell’altro da tenere nella necessaria considerazione, perché nella vicenda assassini e Covid 19, a parte il pessimo modo di gestire i detenuti in tempo di coronavirus,  credo che si sarebbero potute adottare soluzioni alternative anziché metterli fuori dalla carceri, un modus operandi del tutto superficiale che ha sollevato giusta indignazione e provocato soprattutto dolore, quel dolore profondo che sale dal cuore di un familiare che ha perso il proprio caro perché ammazzato, un dolore che le istituzioni evidentemente non conoscono né capiscono constato il loro crudele disinteresse verso i parenti delle vittime. Poi, c’è anche da dire che se li metti ai domiciliari non sai se potranno infettare i loro familiari stessi o essere a loro volta infettati da quelli che trova, questa ipotesi è stata esclusa sicuramente a priori, mi induce pensare che dette scarcerazioni siano quasi delle opportunità e ”concessioni governative” a loro dedicate più che disposizioni ministeriali tema di sicurezza sanitaria. Bastava metterli in isolamento e il risultato è identico…evidentemente le ragioni sono più profonde e a noi “stupidi mortali” non vanno dette. Già però ora, ditemi, come si fa spiegare alla famiglia della vittima che l’assassino che ha privato loro dalla gioia della vita di avere un marito per la vedova e un e padre è libero come un fringuello con o senza il virus ? Carmelo Magli, non ha visto crescere la sua bambina e diventare donna…no…no…non l’ha vista e lo stato in premio che le ha dato ? Ha rimesso in libertà colui che le ha tolto il padre… ma che razza di paese è il nostro ? E hanno anche il coraggio di festeggiare la liberazione nell’ultimo 25 Aprile…liberazione di che ? Forse perché si sono liberati tutti i peggiori criminali mafiosi e camorristi ? Forse è questa la liberazione…non l’avevo capito. 09052020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Boss scarcerati: figlia vittima,ingiusto

‘Che diritto ha di essere libero dopo che mi ha tolto felicità?’

epa07701981 An interior view of an cell track with jail cells of the Berlin-Hohenschoenhausen Memorial, former Stasi prison in Berlin, Germany, 07 July 2019. The State Security Service or Staatssicherheitsdienst, of the German Democratic Republic (GDR) arrested and interrogated thousands of East Germans at the Hohenschoenhausen prison until the collapse of communist government and German reunification in 1990. Now the former Stasi prison Hohenschoenhausen is a museum and memorial. EPA/JENS SCHLUETER ATTENTION: This Image is part of a PHOTO SET

 

 

Redazione ANSABARI

09 maggio 202017:59NEWS

 

(ANSA) – BARI, 09 MAG – “Con il cuore che mi si contorce e le lacrime che scendono giù, mi chiedo perché?”. “Che diritto ha questa persona di vivere in libertà quando mi ha privato di mio padre, ha tolto a me, mia madre e mia sorella la possibilità di essere felici?”. Lo scrive su Fb Lucia Magli commentando la scarcerazione dell’ergastolano Francesco Barivelo, ritenuto uno degli esecutori materiali dell’omicidio di suo padre, Carmelo Magli, agente della Penitenziaria in servizio a Taranto, ammazzato nel ’94, quando aveva 24 anni. “Ho 27 anni – si sfoga Lucia Magli – e da tutta la mia vita vivo senza sapere cosa significa avere un padre perché 26 anni fa lo hanno ucciso, me lo hanno portato via. Sono stati dei criminali, gente senza scrupoli che ha deciso di rovinare la vita di una famiglia per sempre. Ora, dopo così tanto tempo, mi ritrovo questa notizia: scarcerato, a piede libero, ritorna a casa. Non voglio dare la colpa a nessuno, non voglio attaccare le istituzioni, voglio solo capire cosa sta succedendo”.

 

COVID’20…LIBERTA’..X TUTTI……ultima modifica: 2020-05-10T14:53:12+02:00da manlio22ldc
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