IL CERCHIO SI STRINGE

epa08225796 Police and medical workers stop vehicles on the highway road blockade for a health check in Guangzhou, China, 18 February 2020. The disease caused by the novel coronavirus (SARS-CoV-2) has been officially named Covid-19 by the World Health Organisation (WHO). The outbreak, which originated in the Chinese city of Wuhan, has so far killed at least 1,874 people and infected over 73,000 others worldwide, mostly in China.  EPA/ALEX PLAVEVSKI

IL CERCHIO SI STRINGE

Emergono elementi interessanti ma preoccupanti, fatti apparentemente nuovi considerato che io stesso, nel mese di gennaio scorso, avevo supposto che il virus provenisse dal laboratorio della città cinese di Wuhan e non dal mercato, come denunciato dalle autorità cinesi, del pesce e delle carni ubicato ad un paio chilometri da quel laboratorio da dove pare sia uscito il pericoloso virus. Solo che a differenza delle mie teorie, frutto di analisi e intuizioni, tra i tanti documenti inediti ricevuti, video postato in rete e diversi quotidiani, questa volta il capo d’accusa arriva direttamente da un’indagine accurata dai servizi segreti di vari paesi di lingua inglese, informativa che è finite tra le “grinfie dei giornalisti” i quali non hanno perso tempo a pubblicare il resoconto dell’indagine. A differenza dell’articolo, mi piace precisare ed aggiungere che i decessi dovuti alla pandemia sono ben 240mila nel mondo e non poche decine di migliaia, in più, cosa di non poco conto, la pandemia ha distrutto l’economia del sud Europa con l’ipotesi di una futura ripresa non prima di quattro o più anni, causando la crescente disperazione di milioni di persone, e non dimentichiamolo, la malattia di oltre tre milioni di individui colpiti dal virus sino ad oggi. Se l’indagine è veritiera e corretta, si apre una fase molto critica per il colosso cinese, ripeto se vera, perché sarà costretta a pagare danni per importi colossali ai vari paesi e ai loro cittadini colpiti dai tanti lutti, risarcire i tanti e imprenditori mondiali improvvisamente impoveriti per il blocco inaspettato delle loro attività produttive. Certo, se hanno volutamente omesso di denunciare l’epidemia al mondo intero e corrotta l’OMS comprando il loro silenzio….allora vuol dire che devono pagare pesantemente per le loro gravissime colpe . Solitamente i rapporti investigativi di un solo paese possono essere tendenziosi e di parte ma in questo caso si annoverano tanti paesi e di profonde radici democratiche che metterli in dubbio sarebbe fuori luogo, tutto ciò sarebbe una garanzia per conoscere la verità. Credo che alla Cina convenga dire la verità… potrebbe semplicemente recitare il “mea culpa”…e metter sul piatto della bilancia qualche migliaio di miliardi di dollari come contropartita e il mondo potrà ripartire, ma se ciò non avverrà, credo sia molto improbabile una ripresa di scambi commerciali e di baci ed abbracci come prima della pandemia…03052020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Coronavirus: rapporto 007, ‘Cina mentì’

Alleanza intelligence Five Eyes,’nascose prove in fase iniziale’

Redazione ANSAROMA

03 maggio 202015:58NEWS

epa08225796 Police and medical workers stop vehicles on the highway road blockade for a health check in Guangzhou, China, 18 February 2020. The disease caused by the novel coronavirus (SARS-CoV-2) has been officially named Covid-19 by the World Health Organisation (WHO). The outbreak, which originated in the Chinese city of Wuhan, has so far killed at least 1,874 people and infected over 73,000 others worldwide, mostly in China.  EPA/ALEX PLAVEVSKI

(ANSA) – ROMA, 3 MAG – La Cina avrebbe “deliberatamente nascosto o distrutto prove dell’epidemia di coronavirus” nella prima fase dell’epidemia, “un ‘attacco alla trasparenza internazionale’ costata decine di migliaia di vite umane” e che ha messo in pericolo altri Paesi. E’ quanto asserisce un rapporto stilato dall’alleanza d’intelligence Five Eyes fra Paesi occidentali anglosassoni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda), scrive il giornale australiano Daily Telegraph, che dice di esserne in possesso. Il documento, scrive il quotidiano, elenca gli ‘ostacoli’ che Pechino avrebbe posto, prima di invertire completamente la rotta il 20 gennaio: nascosto o distrutto prove, negato inizialmente la trasmissibilità da uomo a uomo, messo a tacere o addirittura “fatto sparire” medici che volevano avvertire del reale pericolo, negato campioni del virus agli scienziati stranieri che ne facevano richiesta e, infine, bloccato l’accesso delle organizzazioni internazionali alla provincia-epicentro di Wuhan.

 

IL CERCHIO SI STRINGEultima modifica: 2020-05-04T14:06:11+02:00da manlio22ldc
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