SARDINE IN MISSIONE…

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SARDINE IN MISSIONE…

Nel tempo della guerra fredda, che va dal 1946 al 1989, l’Unione Sovietica e la Cina comunista di Mao rappresentavano un modello di vita per tanti giovani di sinistra del ’70 e lo è stato anche per le successive generazioni. Di movimenti di riferimento a quei modelli ne nacquero a decine in quel tempo e i loro slogan erano sempre i soliti, liberiamo l’Italia dai fascisti, no alla chiesa cattolica cristiana nella politica italiana, uno stato veramente ateo, più case popolari e un lavoro per tutti, salario migliore, lotta all’evasione e costringere i “delinquenti commercianti a pagare le tasse”, meno capitalisti, magari quelli proprio antipatici, come Agnelli della Fiat giusto per essere più esaustivi, vederli appesi a  testa in giù, e relegare, chi non è comunista e la pensa come loro, gli oppositori nelle fogne e se qualche funzionario di polizia, magistrato o politico anti comunista ci si metteva di mezzo a rompere i “marroni” allora…e allora lo si faceva fuori col metodo “Brigate rosse ed affini”, col compiacimento dell’allora PCI e del suo segretario Berlinguer Enrico e dei quotidiani dell’epoca, rigorosamente di stampo sovietico.…, un sistema veloce che non lasciava tracce e pianificava il tutto..… E lo so… non vi garba quel che ho appena descritto dei movimenti giovanili anni ‘70 e seguenti della politica di allora, ma purtroppo i cosiddetti movimenti propositivi ed innovativi, come quello attuale delle Sardine, hanno sempre lo stesso DNA, è il loro destino vivere nella perenne falsità, la loro storia è sempre quella… drammatica e bugiarda… che sconfina nel ridicolo e puntualmente nel fallimento politico dopo un po’ di tempo. Il paradosso di questi movimenti, sia del passato che del presente, vertono proprio sul concetto della ambiguità e della propaganda comunista finalizzata a confondere le menti del popolo, teoria orrenda e vi spiego il perché : nel ’88 c’era un muro, quello di Berlino, ricordate forse qualche manifestazione a sostegno dei tedeschi o dei paesi dell’est che vivevano sotto dittatura comunista ? Assolutamente no anzi, nel 1956 e 1968, sia a Budapest che a Praga, il popolo rivoluzionario non riscontrava la simpatia dei movimenti di sinistra dell’epoca, anzi loro erano palesemente schierati contro il popolo che chiedeva …”libertà e democrazia” e l’invocava perché represso, curiosamente come nel 2020, oggi è il movimento delle Sardine che è contro il popolo italiano in rivolta, gente che vuole votare per un’Italia libera da un governo non più riconosciuto dall’elettore e imposto dal presidente della repubblica che tutto fa… tranne che fare gli interessi del suo popolo… è incredibile ma è così. Poi, oltre il vergognoso silenzio dei tanti movimenti giovanili di sinistra, quando si abbatté quel muro si scoprì che il paese comunista sovietico era ben diverso da quel descritto e decantato per anni dalla stampa di sinistra e dai tanti movimenti giovanili e loro cosa fecero per giustificarsi dagli equivoci  ? Niente, solito sinistro silenzio e andarono… in vacanza sulla costa romagnola dove c’è proprio “il Papeete” e tra un “moquito e una piadina” dimenticarono di condannare i comunisti e i loro crimini…e non ne parlarono più…. Ora ci sono le Sardine, solita minestra in salsa rossa salata, e che cosa hanno di diverso dai movimenti giovanili del passato ? Niente, assolutamente niente, agiscono e si muovono come burattini nelle mani dei burattinai del PD e della sinistra, appoggiati da stampa e media, mentre i precedenti erano appoggiati dal PCI, da mamma Rai 3, dall’Unita e tanti…altri quotidiani nazionali. Ora si sono evoluti a livello mediatico, ci sono i social dove poter postare delle bellissime fotografie, lì si posta di tutto anche lo schifo, e di questo le Sardine, evidentemente non si preoccupano delle reazioni del popolo, lo ignorano a tal punto che le “figure di merda” sono… all’ordine del giorno rispetto al passato, e quel che è peggio, per “i sinistri supporters”, è che farsi fotografare con un capitalista stra-capitalista non deve far loro piacere….forse, ricordo a tutti che lui, il sig. Benetton nella foto con le Sardine,  è uno dei responsabili, al momento solo moralmente, della morte di 43 persone nel crollo del ponte di Genova, sì, “care Sardine” è proprio ”una bischerata” farsi fotografare col “capitalista più nei casini d’Italia” quando si predica di essere di sinistra e a favore del popolo, non è proprio una cosa in linea col pensiero di sinistra e di coerenza politica, anche se di soldi sicuramente ne prenderete tanti, certo…sembra essere una bella foto in un momento di relax brindando…magari al nuovo ponte di Genova, a me pare più una presa per il didietro, anzi diciamolo meglio, è proprio un pugno duro senza fine contro il popolo italiano… 01022020

…by…manliominicucci.myblog.it

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Sardine e la gita dai Benetton “La foto con loro? Legittima…”

I quattro fondatori del movimento delle Sardine approdano a Treviso, presso “Fabrica” lo spazio culturale dei Benetton. Da una foto si scatena il finimondo

benetton

 

Michele Di Lollo – Sab, 01/02/2020 – 17:43

 

La fase due delle Sardine è iniziata. Una delle prime uscite dei fondatori del movimento politico che ha favorito il candidato uscente dem, Stefano Bonaccini, alla sua riconferma in Emilia-Romagna, è a Treviso.

 

“Feccia umana”: insulti dopo la foto con Benetton

Le Sardine alla corte di Benetton

Precisamente la destinazione è la “Fabrica” dei Benetton. I quattro leader dei “pesciolini” Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni hanno deciso di incontrare Luciano Benetton e Oliviero Toscani nei locali della “Fabrica”, il centro di “sovversione culturale” di Treviso.

Lo spazio, fondato proprio da Benetton e Toscani, è pensato per accogliere i ragazzi di talento che sperimentano la comunicazione. Ne è venuto giù il finimondo. La rete (e non solo) ha reagito a una foto di fine incontro. Uno scatto che ha fatto presto il giro del web, lasciando a molti un’impressione negativa. Da tempo la famiglia concessionaria di una parte della rete autostradale è nel mirino degli italiani. Troppo forte lo choc legato al crollo di ponte Morandi di Genova, da cui è partita una catena di polemiche che potrebbe sfociare nella revoca delle concessioni.

Neppure 48 ore di tempo e arrivano le precisazioni dal gruppo emiliano-romagnolo.“Una foto non fa primavera. Quando i ragazzi ci hanno chiesto di fare una fotografia di gruppo ci è sembrata una richiesta legittima. Non abbiamo pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata per associare le Sardine ai poteri forti, alle concessioni autostradali, alle tematiche sociali e ambientali legate alla produzione industriale di abbigliamento nel mondo”, questa è la reazione dei 4 fondatori.

Replicano alle critiche seguite alla visita di Treviso dove, oltre ai ragazzi ospiti del centro, hanno incontrato come detto Oliviero Toscani e Luciano Benetton. “Deluderemo chi ci ritiene in grado di riaprire la trattativa tra governo e Autostrade per l’Italia in sole quattro ore”. “Deluderemo – hanno scritto le Sardine – chi pensa che incontrare dei ventenni interessati al legame tra creatività e tematiche politiche sia un endorsement a un modello di sviluppo che in tante occasioni ha dimostrato di essere non sostenibile. Ci dispiace per tutte le Sardine che in queste ore hanno dovuto rispondere ad attacchi che nulla hanno a che vedere con lo spirito di questo incontro”.

I fondatori del movimento anti-sovranista hanno poi spiegato che la visita è stata organizzata su invito di Oliviero Toscani per avviare un confronto con i ragazzi e ragionare su come innovazione e comunicazione politica possano dialogare e aiutarsi a vicenda. I protagonisti dell’incontro sono stati i ragazzi“Alla fine del meeting è passato Luciano Benetton – hanno precisato i pesciolini – per salutare e ascoltare parte del dibattito”. Poi la foto. Con finimondo mediatico al seguito.

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SARDINE IN MISSIONE…ultima modifica: 2020-02-02T14:23:43+01:00da manlio22ldc
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