
RIEN NE VA PLUS..!
Altro giro…altra corsa…altro treno… altra stazione …altra capotreno… altro giorno… stesso individuo…stesse botte…!!!! “Rien ne va plus”, come nel …gioco della roulette, nulla va più dopo l’inizio del movimento, esattamente come nella fattispecie, dopo le botte bisogna attendere solo di “essere fortunati” e non andare all’ospedale ed uscirne senza le ossa rotte o peggio, essere tanto sfortunati e dopo “la pestatura” ci si resta fermi per un bel po’ di tempo nella propria casa nella speranza di rimettersi. E’ inaudito che accadano certe cose in paese “cosiddetto civile”, a distanza di 4 giorni registriamo un analogo attacco violento e manesco contro una lavoratrice nell’esercizio delle sue funzioni…già è sempre ad una donna, rammento che pare essere un uomo dell’est, extracomunitario, che “ama viaggiare” a sbafo e a danno del popolo italiano. . Purtroppo oramai il nostro paese è destinato a vivere di questi drammi in perenne disarmo, già 4 giorni fa spiegavo il perché di tanti viaggiatori testimoni oculari restano inermi di fronte a tanta violenza ma l’ennesimo episodio fa capire che il nostro paese è oramai allo sbando nella sicurezza, il cittadino o lavoratore non è più protetto, né si sente più sicuro quando gira nella pubblica via e questa incertezza nasce dal fatto che dovrà sempre soccombere alla violenza degli altri, sopportare la prepotenza e l’arroganza di gente che sa già a priori di “farla franca” e che il crimine da loro commesso resterà impunito. Eh sì…fino a quando la giustizia italiana sarà quella delle mutande che girano in libertà… e con….le gambe a timbrare un cartellino in luogo pubblico….( evidentemente il giudice non ha tenuto conto del locale dov’è posto il lettore del badge ) e permette che gli spacciatori escano impuniti e tornino a spacciare c’è poco da aggiungere. Qui la colpa è indiscutibilmente da addebitare alla magistratura che ha emesso un ordinanza di scarcerazione riferito al precedente reato che ripeto di appena 4 giorni fa… e vorrei proprio chiedere al magistrato come mai lo abbia rimesso in libertà solo dopo quattro giorni e quali sono le motivazioni addotte ? Rammento a tutti che il precedente pestaggio vede come vittima curiosamente un’altra capotreno di sesso femminile. Cosa volete che possa accaderci in futuro con questi elementi di valutazione, lo sappiamo tutti che la nostra magistratura fa molta politica ndi parte e sostenuta dai media, infatti se leggete nel link postato non si fa nessuna indicazione alla motivazione della sua libertà e della possibilità di delinquere ancora e cosa peggiore, neanche i TG ne parlano…è sempre la solita “ sinistra fuffa”, al cittadino non far sapere quant’è buona la verità con la vera informazione” . Già….ho un po’ modificato il vecchio detto e tolto pere, formaggio e contadino però il senso lo dà…22012020
…by…manliominicucci.myblog.it
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Aggredisce ancora capotreno, arrestato
43enne accusato di due aggressioni in una settimana
Redazione ANSAMILANO
22 gennaio 2020
(ANSA) – MILANO, 22 GEN – Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla polizia ferroviaria di Milano Bovisa per resistenza e lesioni dopo aver aggredito una capotreno. Si tratta della stessa persona che lo scorso 17 gennaio ha picchiato un’altra capotreno a Seregno (Monza e Brianza). In quell’occasione il 43enne (che ha diversi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona) aveva preso a calci e pugni la capotreno, procurandole ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Ancora da definire, invece, la prognosi della capotreno aggredita questa mattina, le cui condizioni non sono comunque gravi.
Secondo quanto ricostruito dalla Polfer di Milano Bovisa, il 43enne ha aggredito la capotreno di 30 anni quando questa gli ha chiesto di scendere perché arrivati al capolinea. A quel punto l’ha colpita con un pugno al volto e ha tentato la fuga, ma è stato bloccato prima che potesse allontanarsi dalla stazione.