BLASFEMIA = ATTACCO DISSACRATORIO

BLASFEMIA = ATTACCO DISSACRATORIO

Il vero significato del termine è distruggere  materialmente o con  offese verbali  un culto religioso. Quindi per esempio, se io distruggo la statua che rappresenta la madre di Cristo, il crocefisso o ironizzo sui vangeli e sulle parole stesse del Messia allora per la religione cristiana sono un blasfemo, ma finisce qui, oltre lo sdegno e il disappunto dei fedeli non vi è altro… “punto”. Altra cosa è se si ironizza su Maometto o il Corano, se si offende il profeta o si brucia una copia del Corano, siamo sempre nella blasfemia ma le cose cambiano tanto e il perché è incomprensibile, nella tanto decantata “religione di pace e di amore” se fai una roba del genere meriti…. la morte, come nel caso della povera Asia Bibi ingiustamente accusata di blasfemia . Paradossalmente a seconda delle religioni la identica blasfemia ha un risvolto decisamente diverso, sdegno per il caso cristiano e morte per l’islam, davvero curioso.. e questo deve far riflettere sulle vere intenzioni della ideologia islamica….. Purtroppo la morte è prevista nei dettami coranici e questo la dice lunga sulla falsità di questa religione, per me setta,  che si definisce pacifica solo in TV e nei talk show, ma nella pratica razzola in modo diverso, la morte per blasfemia è inconcepibile in una società moderna dove ci dovrebbe essere libertà di critica e di pensiero e di parola, vorrei ricordare a tutte le donne che toccare il Corano durante il periodo del ciclo mestruale è un grave peccato e sicuramente è curioso e inimmaginabile che si possa collegare il periodo mestruale alla purità dello spirito, sarebbe come dire che le donne cristiane in simile stato non possono andare in chiesa a… pregare…ma che razza di fesserie sono queste ! Questo è il prezzo che ha pagato una donna, non so se per davvero ha offeso il profeta o meno, ma se anche lo avesse fatto si uccide una persona per questo o la si condanna a anni di galera ? Evidentemente l’islamico è molto ma molto diverso dai veri religiosi e uomini di fede pacifica, i monaci buddisti se offesi, non dicono nulla, si girano e vanno via, come anche gli ebrei, certamente non ti accoltellano alle spalle se li offendi ma i musulmani sì… purtroppo quello che consto è che tanta gente non ha recepito il problema islam e lo stanno difendendo a spada tratta e facendo modo che si propaghi a macchia d’olio, loro…certamente ora ringraziano e sorridono e lo faranno fino a quando l’Italia non sarà come il Belgio e la Svezia ..poi ..eh.. poi non ringrazieranno più… ma imporranno. Per ora l’importante è che Asia Bibi sia salva e vive in un paese libero, ma non è detto che ci vivrà a lungo, perché qualche “bravo fedele islamico” le farà la festa uno di questi giorni…chissà perché ma ne sono convinto. Speriamo solo che abbia una protezione armata.. 09052019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Asia Bibi raggiunge le sue figlie in Canada: finito l’incubo della donna accusata di blasfemia in Pakistan

Madre di 5 giovani, trova scampo all’estero a pochi mesi dall’annullamento della sua condanna a morte che ha causato proteste di massa da parte di estremisti islamici

ASIA

Pubblicato il 08/05/2019

Ultima modifica il 08/05/2019 alle ore 12:48

Asia Bibi, la donna cristiana al centro di un decennale caso di accuse di blasfemia, ha lasciato il Pakistan, a pochi mesi dall’annullamento della sua condanna a morte che ha causato proteste di massa da parte di estremisti islamici. Lo hanno riportato i media locali prima che il legale Saif Ul Malook confermasse che la sua assistita è arrivata in Canada. Si tratta dell’ultimo capitolo di una vicenda che ha scatenato dimostrazioni violente e omicidi di alto profilo, mettendo in luce l’aumento dell’estremismo religioso in ampie sezioni della società pakistana.

La storia risale al 14 giugno 2009. Asia Naurin Bibi, madre di cinque figli, mentre si trovava a lavoro ha iniziato a discutere con altre lavoratrici di fede musulmana. Quelle stesse donne l’hanno denunciata, pochi giorni dopo, sostenendo che durante il litigio avesse offeso il Profeta Maometto.

Bibi, contadina della provincia centrale del Punjab, è stata condannata per blasfemia nel 2010 ed è rimasta nel braccio della morte fino alla sua assoluzione l’anno scorso. Il suo caso è diventato rapidamente noto in Pakistan, attirando l’attenzione mondiale sull’estremismo nel Paese, nel quale la blasfemia è considerato un reato da punire con la pena di morte. Bibi è tecnicamente libera di lasciare il Pakistan da gennaio. Da allora, si ritiene che la donna sia stata tenuta in custodia cautelare dalle autorità in attesa di un accordo di asilo in un Paese terzo.

Non è chiaro quando Bibi abbia lasciato il Paese, ma ora ha raggiunto le sue figlie, già in precedenza fuggite in Canada.

 

BLASFEMIA = ATTACCO DISSACRATORIOultima modifica: 2019-05-09T15:07:34+02:00da manlio22ldc
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