UNA DONNA HA DIRITTO A DIRE STOP…O NO… ?

UNA DONNA HA DIRITTO A DIRE STOP…O NO… ?

Ecco cosa non riesco a comprendere, perché le donne non abbiano il legittimo diritto alla scelta pacifica di continuare o interrompere un rapporto sentimentale con la persona che prima lo condivideva. Nel rapporto di coppia tradizionale dopo alcuni anni di convivenza c’è sempre un momento di crisi d’identità, c’è chi lo supera brillantemente e c’è invece chi smette di provare sentimenti o attrazione verso il proprio partner e decide di cambiare, magari in favore di altro, ebbene non vedo perché si debba sempre rifiutare la volontà altrui  in ogni modo e addirittura ci si debba arrivare sempre a gesti estremi di violenza inaccettabile che culmina, spesso e volentieri, nell’atroce  morte della partner donna  e questo è qualcosa di ripugnante ed intollerabile. Nel caso del link postato, assistiamo alla tragica morte con rogo di una povera donna marocchina,  le cui responsabilità o colpe, se ce ne sono state, non lo sapremo mai, né ci verrà mai spiegato dall’omicida il folle gesto da cosa è scaturito. Sono stanco di assistere al ripetersi di un film horror già visto e ripetuto negli anni, credo sia arrivato il momento di prendere opportune decisioni in materia legislativa e adottare le giuste e corrette misure di prevenzione, ovvero dotare di scorta le donne che denunciano il proprio uomo violento o aspirante omicida. oppure in alternativa come io auspico e consiglio, adottare un programma di protezione identico a quello dei pentiti mafiosi, quindi spostare la donna in pericolo di morte, ed eventuali figli, in un’altra città quando le condizioni lo consentono. Dire : “inaspriamo la pena”.. non serve a nulla, le leggi in materia ci sono e sono anche severe, quel che serve è arginare il pericolo con provvedimenti cautelari e protettivi e prima che la vittima diventi “cadavere”. Questa è la mia ricetta e soluzione al dramma, e se non si va nella mia direzione risolutiva, di donne morte e bruciate vive ne vedremo in quantità industriale nei prossimi decenni oltre l’indignazione generale di tutto il genere. Uomini tutti…facciamo quadrato affinché le nostre donne possano vivere la loro esistenza e vivere la loro vita sentimentale in tutta tranquillità. Poi…. se dovesse capitare a noi di essere lasciati per un altro… pazienza…pensate ..un attimo.. riflettete e scegliete.. restano ancora 3,5 miliardi …di donne nel mondo.. una la si trova..08022019

… by… manliominicucci.myblog.it

Donna carbonizzata in auto, indagine per omicidio a Modena

Cadavere di donna trovato in un’auto da un carabiniere in borghese

Uccisa e bruciata nella sua auto, una Nissan Juke, abbandonata a ridosso dell’inceneritore di Modena in via Cavazza, in piena mattina. È stato un carabiniere che transitava per caso lì vicino, poco dopo le 11, a portare alla scoperta del corpo carbonizzato di una marocchina di 38 anni, badante regolare e residente nella città emiliana dove lavorava da almeno una decina d’anni. Sposata, anche se non è chiaro se divorziata o meno, con un connazionale e con due figli piccoli. Alcuni tecnici della vicina rete ferroviaria hanno confermato che della Nissan alle dieci e mezza non c’era traccia. Il cadavere era tra i sedili anteriori e quelli posteriori e numerosi sono gli elementi che hanno portato gli uomini della squadra mobile della polizia di Stato e il procuratore capo Lucia Musti, giunto direttamente sul posto, ad escludere che potesse trattarsi di un suicidio.

“La Procura procede per omicidio volontario – spiega Musti – a carico di ignoti. Le condizioni del corpo non consentono di stabilire in che modo la vittima sia stata uccisa, ce lo dirà la medicina legale. Proprio dalle condizioni del corpo abbiamo potuto stabilire che si è trattato di un omicidio e non di un suicidio. Confermo che al corpo è stato dato fuoco ma le fiamme non sono uscite dall’auto per mancanza di ossigeno. Era chiusa dentro”. Presumibilmente, quindi, la donna potrebbe anche essere stata uccisa altrove e in via Cavazza sarebbe poi avvenuto il tentativo di distruzione del cadavere: il fuoco all’interno dell’abitacolo, risultato completamente distrutto, ha avuto l’effetto di un forno, non avendo avuto sfogo all’esterno del veicolo. La medicina legale è rimasta al lavoro fino a sera, alla ricerca di elementi che possano consegnare un possibile movente e, soprattutto, il possibile autore. La squadra mobile ha ascoltato il marito della donna, anche se, ha precisato il procuratore capo in via Cavazza, “non abbiamo fermato nessuno”.

L’uomo a quanto trapela è stato portato in questura, ma non è chiaro se sia o meno considerato una figura potenzialmente legata al delitto. Determinanti saranno i primi responsi della medicina legale, che diranno come la donna è stata uccisa prima, si presume, di essere portata in via Cavazza, probabilmente già morta, e data alle fiamme. Il pubblico ministero titolare del fascicolo è Luca Guerzoni.

UNA DONNA HA DIRITTO A DIRE STOP…O NO… ?ultima modifica: 2019-02-08T00:38:04+01:00da manlio22ldc
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