ANCHE GIUDA ..BACIO’ …GESU’ CRISTO..!
La storia del famoso bacio del tradimento si ripete a quanto pare, dopo circa duemila anni rivediamo una scena raccapricciante che mai noi cristiani tutti avremmo voluto rivedere nel mondo moderno e cioè il bacìo tra un imam musulmano e il capo della chiesa cristiana romana. Certo, il bacio è un gesto bellissimo di reciproco rispetto , questo però quando avviene tra due persone normali, ce lo si può dare per semplice gesto di simpatia o affetto, oppure come in alcuni casi quello più profondo …si per amore, ma nella fattispecie, il bacio dato dal capo della chiesa cristiana ad un imam islamico non è così semplice da “ accettare” o da approvare, già, non lo considero proprio un gesto di amicizia e di rispetto ma al contrario rappresenta, secondo la mia lettura, un gesto di vera e propria sottomissione all’islam, nei fatti quel bacio rappresenta il riconoscimento ufficiale e l’accettazione pubblica della teologia coranica, dell’esistenza di Maometto come profeta dell’islam, e “dulcis in fundo” la negazione di quanto ha detto il “figlio di Dio” meglio noto a tutti come Gesù Cristo. Certo che è un gesto da considerare folle e inopportuno, il capo della chiesa di Cristo non può e non deve accettare la negazione delle parole del Cristo stesso, e ciò rappresenta una vera e propria “apostasia della parola di Cristo” e della fede cristiana. Ebbene precisare che le sacre parole di Gesù vanno in tutt’altra direzione come recita il Vangelo secondo Matteo 7,15-16 : “ guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci”. Quindi egregio signor Bergoglio, io non ho nulla contro i fedeli delle altre religioni, non discuto e non commento i loro dettami e abitudini, non ho interesse neanche a conoscerli perché li ritengo lontani anni luce dal mio modo di vivere e pensare, per me il “figlio di Dio nonché unico “Messia” è solo Gesù Cristo e gli altri, secondo la mia opinione e la dottrina cristiana, sono esattamente falsi profeti ovvero “lupi vestiti da pecore”. E’ ovvio che seguendo i dettami della teologia cristiana “il maledetto bacio” è un qualcosa riconducibile più alla sottomissione all’islam che ad una vera e fraterna relazione religiosa, perché non dobbiamo dimenticarlo che per gli islamici esiste solo una religione… la loro, un solo profeta… Maometto e noi, veniamo considerati semplicemente degli “infedeli” e meritiamo una sorte ben precisa come recita la Sura 2:191 del Corano : “Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate, questa è la ricompensa dei miscredenti”. “Belle frasi d’amore e di rispetto” alle quali si aggiunge la Sura 2:216 “Vi è stato ordinato di combattere anche se non lo gradite. Ora, non ci vuol molto a capire che le due religioni non hanno nulla in comune sebbene il signor Bergoglio cerchi di avvicinarle a tutti i costi, l’unico risultato che otterrà è quello di un pubblico riconoscimento della religione islamica in occidente che avrà come unico obiettivo la sottomissione all’islam dell’occidente tutto. Vediamo adesso se dopo il bacio e l’apertura all’islam ci sarà più spazio per i cristiani nei paesi musulmani oppure si consentirà la costruzione di chiese anche in Arabia Saudita e in Iran. Vediamo, ma nutro tanti dubbi…i “lupi vestiti da pecore”.. sono già in azione…05022019
…by…manliominicucci.myblog.it
Il bacio storico tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar
«La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare». Inizia con queste parole la prefazione al documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” firmato ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar; testo definito come «una dichiarazione comune di buone e leali volontà», in cui ci si impegna in quanto uomini di fede ad «adottare la cultura del dialogo come via, la collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo». Il documento lancia un appello «ai leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale» affinché «si impegnino seriamente a diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; a intervenire quanto prima possibile per fermare lo spargimento di sangue innocente; a porre fine alle guerra, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che il mondo attualmente vive». Un invito a intervenire viene indirizzato anche «agli intellettuali, ai filosofi, agli uomini di religione, agli artisti, agli operatori dei media e agli uomini di cultura in ogni parte del mondo, affinché riscoprano i valori della pace, della giustizia, del bene, della bellezza, della fratellanza umana e della convivenza comune», valori che vengono definiti come «un’àncora di salvezza»
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