TEMPI DURI PER I… TROPPO BUONI!

13092022 latte caro

TEMPI DURI PER I… TROPPO BUONI!

“Caro latte”,  quanto sei diventato caro e prezioso negli ultimi mesi… no, purtroppo non è l’inizio di un’epistola o di una poesia d’amore rivolta al prezioso liquido in segno di perenne gratitudine… no, è l’inizio di una tempesta perfetta sospettata, annunciata e  volutamente ignorata. Sì ci siamo, tra un paio di settimane al massimo, dopo il voto elettorale in Italia e l’arrivo delle fatture horror delle forniture di gas e luce, avremo il quadro completo della vera situazione economica in Italia e dei notevoli danni che dovremo sopportare nel prossimo autunno-inverno e quanto incideranno sul costo della vita e nel carrello della spesa. Nel contempo potremo bearci ed appurare quanto di vero ci nasconde la “ meravigliosa Commissione europea” e quanto di falso ci propina da sera a mattino dal lontano mese di marzo, giorno delle famose sanzioni alla Russia il  cui fine, fate attenzione, è quello di affondare l’economia russa… disinteressandosi curiosamente di quella nostrana. Che l’Ucraina stia vincendo e che la Russia sia in recessione francamente “non me frega più di tanto”… non è la mia guerra e quello a cui sono interessato in questo momento sono i destini di oltre 130mila aziende in procinto di chiusura, e da tener conto che già ce ne sono migliaia in odore di procedure concorsuali e fallimentari, il gasolio è tornato a livello costo dei due euro al litro e il latte, il ”nostro caro latte”… bene di primaria necessità ed importanza per bimbi ed anziani, tra un po’ ci costerà quanto un litro di gasolio con la prospettiva, nessuno in Europa si preoccupa di questo imminente disastro, che il rischio chiusura per la fattorie e le innumerevoli aziende agricole sono una realtà molto prossima e vicina e non è lo spauracchio di una manovra strategica speculativa per far aumentare i costi dei prodotti agricoli, le aziende produttive a loro collegati si vedranno costrette a loro volta ad aumentare i prodotti lavorati e confezionati ed in più, se non dovesse bastare persiste il dubbio ed incertezza della continuità  produttiva di alcune aziende del settore cartario e del materiale sintetico (la plastica per esser precisi), poli produttivi fondamentali per tutti i comparti alimentari e non,  che considerati i notevoli costi da sostenere per il gas e petrolio saranno costretti  ad aumentare corposamente il prezzo dei loro prodotti o peggio, ipotesi molto realistica se il governo e l’UE non interverranno tempestivamente, bloccare la produzione perché non più in linea con i ricavi aziendali ed in evidente perdita. Quindi, volendo fare una previsione dilettantistica… facile facile… avremo la ovvia conseguenza di un probabile netto calo della produzione di latte e suoi derivati e della scarsa reperibilità sugli scaffali,  problema che potrebbe allargarsi anche ad altri prodotti non alimentari che sono necessariamente confezionati e che subirebbero analogo destino. Come anche il futuro degli ortaggi da serra non è esaltante, infatti per la crescita bisogna dar calore per l’intera giornata e per farlo  bisogna acquistare il gasolio che ora costa un occhio della testa… aumento che andrà logicamente ad incidere sul costo dei prodotti alla vendita. Quindi possiamo giungere alla conclusione che siamo… messi molto male, gli stipendi sicuramente non aumenteranno e i lavoratori autonomi si vedranno sempre più poveri perché il governo attuale non fa niente, il prossimo… non credo potrà far molto perché per uno scostamento di bilancio deve chiedere il permesso ed autorizzazione a “Sua Maestà von der Leyen”… la quale, non credo concederà chance di successi al nuovo governo, qualunque esso sia, perché l’obiettivo di Bruxelles è sempre quello di farci pagare i 2750 miliardi di euro di deficit togliendoli dai nostri risparmi bancari o postali… E se io sono prevenuto contro l’UE  e continuo a criticare il suo operato è perché loro non fanno assolutamente niente per farci uscire dalla situazione drammatica nella quale loro stessi ci hanno infilato. Una pubblicità di biscotti anni addietro reclamizzava i suoi prodotti con questo slogan: “tempi duri per i troppo buoni! E noi italiani siamo stati davvero troppo buoni! Se la UE non ci dà urgentemente una mano in miliardi per noi sarà molto dura e non ho idea di cosa potrebbe accadere. … 12092022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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Rincari: sale il prezzo del latte ma la Cia rilancia l’allerta: «Così allevatori alla fame»

13092022 latte caro

È allarme anche per il prezzo del latte, che arriverà a toccare i due euro al litro, nonostante – è il paradosso messo in evidenza da Cia Levante – ai produttori vadano poco più di 40 centesimi. «Il prezzo del latte – afferma Giuseppe De Noia, presidente di Cia Bari e Bat – salirà a due euro al litro. Non sono solo voci, dunque, ma esiste il serio e reale rischio che il costo per il consumatore finale, e non per i nostri allevatori, possa davvero arrivare sugli scaffali a 2 euro». Il comparto lattiero-caseario pugliese conta oltre 2.000 aziende con mucche e bufale e circa 3.000 con ovini e caprini da latte. In questo particolare settore, la maggioranza delle imprese si concentra nelle province di Bari e Taranto. Nel Foggiano e nel Barese, invece, ci sono più allevamenti ovicaprini. Il numero di capi allevati si attesta attorno ai 70mila per bovini e bufalini, mentre registra oltre 300mila ovicaprini. Per quanto riguarda le bufale, è la provincia di Foggia a detenere il primato pugliese. Le unità di trasformazione e raccolta del latte, invece, sono circa 200. Si tratta di aziende che ora sono sotto assedio a causa dei rincari incontrollati.

L’allarme della Cia

«Da tempo – afferma De Noia – chiediamo soluzioni concrete e immediate. Non possiamo mettere a repentaglio l’economia primaria portata avanti, nel tempo, con tanti sacrifici e con un potenziale occupazionale consistente. Quando si parla di filiera zootecnica, non si deve partire dal consumatore finale, ma dalla stalla, dai nostri allevamenti e allevatori, e solo successivamente arrivare al mercato». Il referente dell’area zootecnica, Francesco Bianco, aggiunge: «Esiste un gap non più sostenibile, che mette a serio rischio la tenuta di centinaia e centinaia di aziende zootecniche. Non possiamo tollerare un prezzo finale del latte che viaggia a quota 2 euro al consumatore finale e avere alla stalla un prezzo che oscilla da 0,42 a 0,48 euro: una forbice che mortifica gli attori principali della filiera. Siamo preoccupati per un’eventuale previsione di contrazione del consumo del latte, che andrebbe a creare ulteriori problemi, anche di natura alimentare, perché consapevolmente tutti conosciamo i benefici alimentari di questo prodotto».

 

 

ENGLISH

HARD TIMES FOR … TOO GOOD!

“Dear milk”, how dear and precious you have become in recent months … no, unfortunately this is not the beginning of an epistle or a love poem addressed to the precious liquid as a sign of perennial gratitude … no, it is the beginning of a perfect storm that is suspected, announced and deliberately ignored. Yes we are, in a couple of weeks at the latest, after the electoral vote in Italy and the arrival of the horror bills for gas and electricity supplies, we will have the complete picture of the real economic situation in Italy and the considerable damage we will have to bear in the next autumn-winter and how much they will affect the cost of living and in the shopping cart. At the same time we will be able to bask and ascertain how much truth the “wonderful European Commission” hides from us and how much false it offers us from evening to morning from the distant month of March, the day of the famous sanctions against Russia whose purpose, be careful, is to sink the Russian economy … curiously disinterested in our own. That Ukraine is winning and that Russia is in recession frankly “I don’t care that much” … it’s not my war and what I’m interested in right now are the destinies of over 130,000 companies that are about to close , and to take into account that there are already thousands of them in the odor of insolvency and bankruptcy proceedings, diesel has returned to the cost of two euros per liter and milk, “our dear milk” … a commodity of primary necessity and importance for children and the elderly, in a while it will cost us as much as a liter of diesel with the prospect, no one in Europe cares about this imminent disaster, that the risk of closure for farms and countless farms is a very close and close reality and is not the bugbear of a speculative strategic maneuver to increase the costs of agricultural products, the production companies connected to them will in turn be forced to increase the processed and packaged products and more, if it does not have to ba the doubt and uncertainty of the production continuity of some companies in the paper and synthetic material sector (plastic to be precise) persists, fundamental production poles for all food and non-food sectors, which considering the considerable costs to be incurred for gas and oil they will be forced to substantially increase the price of their products or worse, a very realistic hypothesis if the government and the EU do not intervene promptly, stop production because it is no longer in line with company revenues and at a clear loss. So, if you want to make an amateur prediction … easy easy … we will have the obvious consequence of a probable sharp decline in the production of milk and its derivatives and the lack of availability on the shelves, a problem that could also extend to other non-food products that are necessarily packaged and that would suffer the same fate. As also the future of greenhouse vegetables is not exciting, in fact for the growth it is necessary to give heat for the whole day and to do so you have to buy the diesel which now costs an arm and a leg … an increase that will logically affect the cost of products for sale. So we can come to the conclusion that we are … in very bad shape, wages will certainly not increase and self-employed workers will see themselves increasingly poorer because the current government does nothing, the next one … I don’t think it will be able to do much because for a gap budget must ask permission and authorization from “His Majesty von der Leyen” … which, I do not think, will grant the new government any chance of success, whatever it may be, because Brussels’ goal is always to make us pay the 2750 billion of euros in deficit by removing them from our bank or postal savings … And if I am prejudiced against the EU and I continue to criticize its work, it is because they do absolutely nothing to get us out of the dramatic situation in which they themselves have slipped us . A cookie advertisement years ago advertised its products with this slogan: “Hard times for too good! And we Italians were really too good! If the EU does not urgently give us a helping hand in billions it will be very hard for us and I have no idea what could happen. … 12092022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

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Price increases: the price of milk rises but the CIA raises the alert: “So farmers go hungry”

13092022 latte caro

There is also alarm for the price of milk, which will reach two euros per liter, despite – this is the paradox highlighted by Cia Levante – producers receive just over 40 cents. «The price of milk – says Giuseppe De Noia, president of Cia Bari and Bat – will rise to two euros per liter. These are not just rumors, therefore, but there is a serious and real risk that the cost for the final consumer, and not for our breeders, could really reach 2 euros on the shelves ». The sector Apulian dairy counts over 2,000 farms with cows and buffaloes and about 3,000 with dairy sheep and goats. In this particular sector, the majority of companies are concentrated in the provinces of Bari and Taranto. In Foggia and Bari, however, there are more sheep and goat farms. The number of animals reared is around 70 thousand for cattle and buffaloes, while it records over 300 thousand sheep and goats. As for the buffaloes, the province of Foggia holds the Apulian primacy. The milk processing and collection units, on the other hand, are about 200. These are companies that are now under siege due to uncontrolled price increases.

The CIA alarm

«For some time – says De Noia – we have been asking for concrete and immediate solutions. We cannot jeopardize the primary economy carried out over time with so many sacrifices and with a substantial employment potential. When it comes to the livestock supply chain, we must not start from the final consumer, but from the stable, from our farms and breeders, and only then arrive at the market ». The contact person for the zootechnical area, Francesco Bianco, adds: «There is a gap that is no longer sustainable, which puts the holding of hundreds and hundreds of livestock farms at serious risk. We cannot tolerate a final price of milk that travels at an altitude of 2 euros to the final consumer and have a price at the barn that fluctuates from 0.42 to 0.48 euros: a gap that mortifies the main players in the supply chain. We are worried about a possible forecast of a contraction in milk consumption, which would create further problems, also of a food nature, because we all consciously know the nutritional benefits of this product ».

 

FRENCH

DES TEMPS DIFFICILES POUR… TROP BON !

“Cher lait”, comme tu es devenu cher et précieux ces derniers mois… non, ce n’est malheureusement pas le début d’une épître ou d’un poème d’amour adressé au précieux liquide en signe de gratitude éternelle… non, il est le début d’une tempête parfaite qui est suspectée, annoncée et délibérément ignorée. Oui, nous le sommes, dans quelques semaines au plus tard, après le vote électoral en Italie et l’arrivée des factures d’horreur pour l’approvisionnement en gaz et en électricité, nous aurons une image complète de la situation économique réelle en Italie et des dommages considérables que nous devra supporter dans le prochain automne-hiver et combien ils affecteront le coût de la vie et dans le panier. En même temps nous pourrons nous prélasser et constater combien de vérités la “merveilleuse Commission européenne” nous cache et combien de faux elle nous offre du soir au matin dès le lointain mois de mars, jour des fameuses sanctions contre la Russie dont le but, attention, est de couler l’économie russe… curieusement désintéressée de la nôtre. Que l’Ukraine gagne et que la Russie soit en récession franchement “ça m’est égal”… ce n’est pas ma guerre et ce qui m’intéresse en ce moment ce sont les destins de plus de 130 000 entreprises qui sont sur le point de fermer, et pour tenir compte du fait qu’ils sont déjà des milliers en odeur de faillite et de faillite, le diesel est revenu au prix de deux euros le litre et le lait, “notre cher lait”… une denrée de première nécessité et d’importance pour les enfants et les personnes âgées, dans un moment cela nous coûtera jusqu’à un litre de diesel avec la perspective, personne en Europe ne se soucie de cette catastrophe imminente, que le risque de fermeture pour les fermes et les innombrables fermes est une réalité très proche et proche et n’est pas la bête noire d’une manœuvre stratégique spéculative pour augmenter les coûts des produits agricoles, les entreprises de production qui leur sont liées seront à leur tour obligées d’augmenter les produits transformés et conditionnés et plus, s’il ne faut pas ba le doute et l’incertitude de la continuité de production de certaines entreprises du secteur du papier et des matières synthétiques (plastique pour être précis) persistent, pôles de production fondamentaux pour tous les secteurs alimentaires et non alimentaires, compte tenu des coûts considérables à engager pour le gaz et le pétrole ils seront contraints d’augmenter substantiellement le prix de leurs produits ou pire, hypothèse très réaliste si le gouvernement et l’UE n’interviennent pas rapidement, d’arrêter la production car elle n’est plus en ligne avec les revenus de l’entreprise et en nette perte. Alors, si vous voulez faire une prédiction amateur… facile facile… nous aurons pour conséquence évidente une probable forte baisse de la production de lait et de ses dérivés et le manque de disponibilité dans les rayons, un problème qui pourrait également s’étendre à d’autres produits non alimentaires qui sont nécessairement emballés et qui subiraient le même sort. Comme aussi l’avenir des légumes de serre n’est pas excitant, en fait pour la croissance il faut donner de la chaleur pour toute la journée et pour ce faire il faut acheter le diesel qui coûte maintenant un bras et une jambe … une augmentation qui affectera logiquement le coût des produits à vendre. Donc on peut en conclure qu’on est… très mal en point, les salaires n’augmenteront certainement pas et les travailleurs indépendants se verront de plus en plus pauvres parce que le gouvernement actuel ne fait rien, le prochain… je ne pense qu’il pourra faire grand chose car pour un écart budgétaire il faut demander la permission et l’autorisation de “Sa Majesté von der Leyen”… ce qui, je ne pense pas, accordera au nouveau gouvernement la moindre chance de succès, quel qu’il soit , parce que l’objectif de Bruxelles est toujours de nous faire payer les 2750 milliards d’euros de déficit en les retirant de notre épargne bancaire ou postale… Et si j’ai des préjugés contre l’UE et que je continue à critiquer son travail, c’est parce qu’ils ne rien faire pour nous sortir de la situation dramatique dans laquelle eux-mêmes nous ont glissés. Il y a des années, une publicité pour les cookies annonçait ses produits avec ce slogan : « Des temps difficiles pour trop de bien ! Et nous les Italiens étions vraiment trop bons ! Si l’UE ne nous donne pas d’urgence un coup de main en milliards, ce sera très difficile pour nous et je n’ai aucune idée de ce qui pourrait arriver. … 12092022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

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Hausse des prix : le prix du lait grimpe mais la CIA donne l’alerte : “Alors les agriculteurs ont faim”

13092022 latte caro

Alerte aussi pour le prix du lait, qui atteindra deux euros le litre, alors que – c’est le paradoxe souligné par Cia Levante – les producteurs perçoivent un peu plus de 40 centimes. «Le prix du lait – dit Giuseppe De Noia, président de Cia Bari et Bat – passera à deux euros le litre. Ce ne sont donc pas que des rumeurs, mais il y a un risque sérieux et réel que le coût pour le consommateur final, et non pour nos éleveurs, puisse vraiment atteindre 2 euros dans les rayons ». Le secteur La laiterie des Pouilles compte plus de 2 000 exploitations avec des vaches et des buffles et environ 3 000 avec des brebis et des chèvres laitières. Dans ce secteur particulier, la majorité des entreprises sont concentrées dans les provinces de Bari et de Tarente. À Foggia et Bari, cependant, il y a plus d’élevages de moutons et de chèvres. Le nombre d’animaux élevés est d’environ 70 000 pour les bovins et les buffles, tandis qu’il enregistre plus de 300 000 ovins et caprins. Quant aux buffles, la province de Foggia détient la primauté des Pouilles. Les unités de transformation et de collecte du lait, quant à elles, sont au nombre d’environ 200. Ce sont des entreprises qui sont aujourd’hui assiégées en raison d’augmentations incontrôlées des prix.

L’alarme de la CIA

«Depuis un certain temps – dit De Noia – nous réclamons des solutions concrètes et immédiates. On ne peut pas mettre en péril l’économie primaire menée dans la durée avec tant de sacrifices et avec un potentiel d’emploi conséquent. En ce qui concerne la chaîne d’approvisionnement du bétail, nous ne devons pas partir du consommateur final, mais de l’étable, de nos fermes et de nos éleveurs, et seulement ensuite arriver au marché ». La personne de contact pour le domaine zootechnique, Francesco Bianco, ajoute : « Il y a un écart qui n’est plus durable, ce qui met en danger la tenue de centaines et de centaines d’élevages. On ne peut pas tolérer un prix final du lait qui voyage à 2 euros d’altitude jusqu’au consommateur final et avoir un prix à la grange qui fluctue de 0,42 à 0,48 euros : un écart qui mortifie les principaux acteurs de la filière. Nous sommes inquiets d’une éventuelle prévision d’une contraction de la consommation de lait, qui créerait de nouveaux problèmes, également d’ordre alimentaire, car nous connaissons tous consciemment les avantages nutritionnels de ce produit ».

 

SPANISH

TIEMPOS DIFÍCILES PARA… ¡DEMASIADO BUENOS!

“Querida leche”, qué querida y preciosa te has vuelto en estos últimos meses… no, desgraciadamente este no es el comienzo de una epístola o de un poema de amor dirigido al precioso líquido en señal de perenne gratitud… no, es es el comienzo de una tormenta perfecta que se sospecha, se anuncia y se ignora deliberadamente. Sí lo estamos, en un par de semanas a más tardar, tras la votación electoral en Italia y la llegada de las facturas horrorosas del suministro de gas y electricidad, tendremos el panorama completo de la situación económica real en Italia y los daños considerables que tendremos que soportar en el próximo otoño-invierno y cuánto repercutirán en el coste de vida y en la cesta de la compra. Al mismo tiempo podremos regocijarnos y comprobar cuánta verdad nos esconde la “maravillosa Comisión Europea” y cuánta falsedad nos ofrece de la tarde a la mañana del lejano mes de marzo, día de las famosas sanciones contra Rusia. cuyo fin, ojo, es hundir la economía rusa… curiosamente desinteresada de la nuestra. Que Ucrania esté ganando y que Rusia esté en recesión francamente “no me importa tanto”… no es mi guerra y lo que me interesa ahora mismo son los destinos de más de 130.000 empresas que están a punto de cerrar, y a tener en cuenta que ya son miles con olor a concurso de acreedores, el gasóleo ha vuelto a costar dos euros el litro y la leche, “nuestra querida leche”… un bien de primera necesidad e importancia para niños y ancianos, dentro de un tiempo nos va a costar tanto como un litro de gasóleo con la perspectiva, a nadie en Europa le importa este desastre inminente, que el riesgo de cierre para granjas e infinidad de granjas es una realidad muy cercana y cercana y no es la pesadilla de una maniobra estratégica especulativa para aumentar los costos de los productos agrícolas, las empresas productoras conectadas a ellos se verán obligadas a su vez a aumentar los productos procesados y empacados y más, si no tiene que ba Persiste la duda e incertidumbre de la continuidad productiva de algunas empresas del sector papelero y de materiales sintéticos (plásticos para ser precisos), polos productivos fundamentales para todos los sectores alimentarios y no alimentarios, lo que considerando los considerables costes en que incurrirá el gas y el petróleo se verán obligados a aumentar sustancialmente el precio de sus productos o, peor aún, una hipótesis muy realista si el gobierno y la UE no intervienen con prontitud, detener la producción porque ya no está en línea con los ingresos de la empresa y con pérdidas claras. Entonces, si quieres hacer una predicción de aficionado… fácil fácil… tendremos la consecuencia obvia de una probable fuerte caída en la producción de leche y sus derivados y la falta de disponibilidad en los estantes, problema que podría extenderse también a otros productos no alimentarios que necesariamente se envasan y que correrían la misma suerte. Como tampoco el futuro de las hortalizas de invernadero es ilusionante, de hecho para el crecimiento es necesario dar calor durante todo el día y para ello hay que comprar el gasóleo que ahora cuesta un ojo de la cara… un aumento que repercutirá lógicamente en el coste de los productos a la venta. Entonces podemos llegar a la conclusión de que estamos… muy mal, seguro que no van a subir los salarios y los autónomos se van a ver cada vez más pobres porque el gobierno actual no hace nada, el próximo… yo no creo que se podrá hacer mucho porque para un desfase presupuestario hay que pedir permiso y autorización a “Su Majestad von der Leyen”… lo cual, no creo, le dará al nuevo gobierno ninguna posibilidad de éxito, sea cual sea , porque el objetivo de Bruselas es siempre hacernos pagar los 2750.000 millones de euros de déficit sacándolos de nuestros ahorros bancarios o postales… Y si tengo prejuicios contra la UE y sigo criticando su trabajo es porque no hacen absolutamente nada por sacarnos de la dramática situación en la que ellos mismos nos han metido. Hace años, un anuncio de galletas anunciaba sus productos con este eslogan: “¡Tiempos difíciles para demasiado buenos! ¡Y los italianos éramos demasiado buenos! Si la UE no nos da una mano de miles de millones de forma urgente, será muy duro para nosotros y no tengo ni idea de lo que puede pasar. … 12092022 … por … https://manliominicucci.myblog.it/

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Sube el precio: sube el precio de la leche pero la CIA da la alerta: “Así los granjeros pasan hambre”

13092022 latte caro

También hay alarma por el precio de la leche, que alcanzará los dos euros el litro, pese a que -esta es la paradoja que destaca Cia Levante- los productores reciben algo más de 40 céntimos. «El precio de la leche – dice Giuseppe De Noia, presidente de Cia Bari y Bat – subirá a dos euros por litro. No se trata, por tanto, de simples rumores, sino que existe un riesgo grave y real de que el coste para el consumidor final, y no para nuestros criadores, llegue realmente a los 2 euros en los lineales». El sector La lechería de Apulia cuenta con más de 2000 granjas con vacas y búfalos y unas 3000 con ovejas y cabras lecheras. En este sector en particular, la mayoría de las empresas se concentran en las provincias de Bari y Taranto. En Foggia y Bari, sin embargo, hay más granjas de ovejas y cabras. El número de animales criados ronda los 70 mil para bovinos y búfalos, mientras que registra más de 300 mil ovinos y caprinos. En cuanto a los búfalos, la provincia de Foggia ostenta la primacía de Apulia. Las unidades de procesamiento y acopio de leche, en cambio, son unas 200. Son empresas que ahora están sitiadas por los aumentos de precios descontrolados.

La alarma de la CIA

«Desde hace tiempo -dice De Noia- venimos pidiendo soluciones concretas e inmediatas. No podemos poner en peligro la economía primaria realizada en el tiempo con tantos sacrificios y con un importante potencial de empleo. Cuando se trata de la cadena de suministro del ganado, no debemos partir del consumidor final, sino del establo, de nuestras granjas y criadores, y solo así llegar al mercado». El contacto del área zootécnica, Francesco Bianco, añade: «Hay un vacío que ya no es sostenible, que pone en grave riesgo la explotación de cientos y cientos de explotaciones ganaderas. No podemos tolerar un precio final de la leche que viaje a una altura de 2 euros al consumidor final y tenga un precio en el granero que fluctúe entre 0,42 y 0,48 euros: un desfase que mortifica a los principales actores de la cadena de suministro. Nos preocupa una posible previsión de contracción del consumo de leche, lo que crearía más problemas, también de carácter alimentario, porque todos conocemos conscientemente los beneficios nutricionales de este producto».

 

THAI

ยากสำหรับ … ดีเกินไป!

“นมที่รัก” คุณมีค่าและมีค่าเพียงใดในช่วงไม่กี่เดือนที่ผ่านมา … ไม่น่าเสียดายที่นี่ไม่ใช่จุดเริ่มต้นของจดหมายฝากหรือบทกวีรักที่ส่งถึงของเหลวอันล้ำค่าเพื่อเป็นสัญลักษณ์ของความกตัญญูยืนต้น … ไม่มัน เป็นจุดเริ่มต้นของพายุที่สมบูรณ์แบบที่สงสัยประกาศและเพิกเฉยโดยเจตนา ใช่ ในอีกไม่กี่สัปดาห์ข้างหน้าหลังจากการลงคะแนนเสียงเลือกตั้งในอิตาลีและการมาถึงของบิลค่าก๊าซและไฟฟ้าที่น่ากลัว เราจะมีภาพที่สมบูรณ์ของสถานการณ์ทางเศรษฐกิจที่แท้จริงในอิตาลีและความเสียหายจำนวนมากที่เรา จะต้องแบกรับในฤดูใบไม้ร่วงฤดูหนาวหน้าและจะส่งผลต่อค่าครองชีพและในตะกร้าสินค้ามากน้อยเพียงใด ในเวลาเดียวกัน เราจะสามารถสัมผัสและยืนยันความจริงว่า “คณะกรรมาธิการยุโรปที่ยอดเยี่ยม” ซ่อนเร้นจากเรามากเพียงใด และเท็จเพียงใดที่เสนอให้เราตั้งแต่เย็นถึงเช้าตั้งแต่เดือนมีนาคมอันไกลโพ้น ซึ่งเป็นวันคว่ำบาตรที่มีชื่อเสียงต่อรัสเซีย ที่มีจุดประสงค์ระวังคือการจมเศรษฐกิจรัสเซีย … ไม่สนใจในตัวเราอย่างสงสัย การที่ยูเครนเป็นฝ่ายชนะ และรัสเซียกำลังถดถอยอย่างตรงไปตรงมา “ฉันไม่สนอะไรขนาดนั้น” … มันไม่ใช่สงครามของฉัน และสิ่งที่ฉันสนใจในตอนนี้คือชะตากรรมของบริษัทกว่า 130,000 แห่งที่กำลังจะปิดตัวลง และ เพื่อพิจารณาว่ามีอยู่แล้วหลายพันคนในกลิ่นของการล้มละลายและการดำเนินคดีล้มละลายดีเซลได้คืนราคาสองยูโรต่อลิตรและนม “นมที่รักของเรา” … สินค้าที่มีความจำเป็นและสำคัญสำหรับ เด็กและผู้สูงอายุ ในขณะที่เราจะเสียค่าใช้จ่ายมากเท่ากับลิตรดีเซลที่มีโอกาสไม่มีใครในยุโรปสนใจเกี่ยวกับภัยพิบัติที่ใกล้เข้ามานี้ว่าความเสี่ยงของการปิดฟาร์มและฟาร์มนับไม่ถ้วนนั้นใกล้และเป็นจริงมาก และไม่ใช่บั๊กของกลอุบายเชิงกลยุทธ์ที่เก็งกำไรเพื่อเพิ่มต้นทุนสินค้าเกษตร บริษัท ผู้ผลิตที่เชื่อมต่อกับพวกเขาจะถูกบังคับให้เพิ่มผลิตภัณฑ์แปรรูปและบรรจุภัณฑ์และอื่น ๆ หากไม่มีความจำเป็น ความสงสัยและความไม่แน่นอนของความต่อเนื่องในการผลิตของบางบริษัทในภาคกระดาษและวัสดุสังเคราะห์ยังคงมีอยู่ (พลาสติกจะแม่นยำ) เสาการผลิตขั้นพื้นฐานสำหรับภาคอาหารและที่ไม่ใช่อาหารทั้งหมด ซึ่งพิจารณาถึงต้นทุนที่จะเกิดขึ้นอย่างมากสำหรับก๊าซและน้ำมัน พวกเขาจะถูกบังคับให้ขึ้นราคาผลิตภัณฑ์อย่างมากหรือแย่กว่านั้น สมมติฐานที่เป็นจริงมากหากรัฐบาลและสหภาพยุโรปไม่เข้าไปแทรกแซงในทันที ให้หยุดการผลิตเพราะไม่สอดคล้องกับรายได้ของบริษัทอีกต่อไปและขาดทุนอย่างชัดเจน ดังนั้น หากคุณต้องการทำนายแบบมือสมัครเล่น … ง่าย ๆ ง่าย ๆ … เราจะมีผลที่ตามมาที่ชัดเจนของการผลิตนมและอนุพันธ์ที่ลดลงอย่างเห็นได้ชัด และการขาดสินค้าบนชั้นวาง ซึ่งเป็นปัญหาที่สามารถทำได้ ยังขยายไปสู่ผลิตภัณฑ์ที่ไม่ใช่อาหารอื่น ๆ ที่จำเป็นต้องบรรจุหีบห่อและอาจประสบชะตากรรมเดียวกัน เช่นเดียวกับอนาคตของผักเรือนกระจกนั้นไม่น่าตื่นเต้น ในความเป็นจริงสำหรับการเจริญเติบโตนั้นจำเป็นต้องให้ความร้อนตลอดทั้งวันและเพื่อทำเช่นนั้นคุณต้องซื้อดีเซลซึ่งตอนนี้มีค่าใช้จ่ายแขนและขา … เพิ่มขึ้นนั้น จะส่งผลต่อต้นทุนขายอย่างมีเหตุมีผล เลยสรุปได้ว่าเรา…อยู่ในสภาพแย่มาก ค่าแรงไม่ขึ้นแน่นอน และคนทำงานอิสระจะมองว่าตัวเองยากจนขึ้นเรื่อยๆ เพราะรัฐบาลปัจจุบันไม่ทำอะไรเลย ต่อไป … ผมไม่ คิดว่าจะทำได้มากเพราะช่องว่างงบประมาณต้องขออนุญาตและอนุญาตจาก “พระองค์เจ้าฟอน เดอ เลเยน” … ซึ่งผมไม่คิดว่าจะให้รัฐบาลใหม่มีโอกาสประสบความสำเร็จไม่ว่ามันจะเป็นอะไร เพราะเป้าหมายของบรัสเซลส์คือการทำให้เราจ่ายขาดดุลจำนวน 2750 พันล้านยูโรโดยลบออกจากธนาคารหรือเงินออมทางไปรษณีย์ของเรา … และถ้าฉันมีอคติต่อสหภาพยุโรปและฉันยังคงวิพากษ์วิจารณ์งานของมันต่อไป นั่นเป็นเพราะพวกเขา ไม่ได้ทำอะไรเลยเพื่อพาเราออกจากสถานการณ์อันน่าทึ่งที่พวกเขาหลอกเรา โฆษณาคุกกี้เมื่อหลายปีก่อนได้โฆษณาผลิตภัณฑ์ของตนด้วยสโลแกนนี้: “ช่วงเวลาที่ยากลำบากสำหรับสิ่งที่ดีเกินไป! และเราชาวอิตาลีก็เก่งเกินไปจริงๆ! หากสหภาพยุโรปไม่ให้ความช่วยเหลือเราอย่างเร่งด่วนเป็นพันล้านก็จะเป็นเรื่องยากมากสำหรับเราและฉันไม่รู้ว่าจะเกิดอะไรขึ้น … 12092022 … โดย … https://manliominicucci.myblog.it/

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ราคาขึ้น: นมขึ้นราคา แต่ CIA เตือน “ชาวนาจึงหิว”

13092022 latte caro

นอกจากนี้ยังมีสัญญาณเตือนสำหรับราคานมซึ่งจะสูงถึงสองยูโรต่อลิตร ถึงแม้ว่านี่คือความขัดแย้งที่เน้นโดย Cia Levante ผู้ผลิตจะได้รับมากกว่า 40 เซ็นต์ «ราคานม – Giuseppe De Noia ประธาน Cia Bari และ Bat – จะเพิ่มขึ้นเป็นสองยูโรต่อลิตร สิ่งเหล่านี้ไม่ใช่แค่ข่าวลือเท่านั้น แต่มีความเสี่ยงที่ร้ายแรงและจริงที่ค่าใช้จ่ายสำหรับผู้บริโภคขั้นสุดท้ายและไม่ใช่สำหรับผู้เพาะพันธุ์ของเราอาจสูงถึง 2 ยูโรบนชั้นวาง». ภาค ผลิตภัณฑ์นม Apulian มีฟาร์มมากกว่า 2,000 แห่งที่มีวัวและควายและประมาณ 3,000 แห่งที่มีแกะและแพะโคนม ในภาคส่วนนี้ บริษัทส่วนใหญ่กระจุกตัวอยู่ในจังหวัดบารีและตารันโต อย่างไรก็ตามใน Foggia และ Bari มีฟาร์มแกะและแพะมากขึ้น จำนวนสัตว์ที่เลี้ยงไว้ประมาณ 70,000 ตัวสำหรับโคและควายในขณะที่บันทึกมากกว่า 300,000 แกะและแพะ สำหรับควายนั้น แคว้นฟอจจามีความเป็นอันดับหนึ่งของอาพูเลียน ในทางกลับกัน หน่วยแปรรูปและเก็บน้ำนมมีประมาณ 200 บริษัท เหล่านี้เป็น บริษัท ที่ถูกปิดล้อมเนื่องจากการขึ้นราคาที่ไม่สามารถควบคุมได้

สัญญาณเตือน CIA

«บางครั้ง De Noia กล่าว – เราขอวิธีแก้ปัญหาที่เป็นรูปธรรมและทันที เราไม่สามารถเสี่ยงต่อเศรษฐกิจขั้นต้นที่ดำเนินไปตามเวลาด้วยการเสียสละมากมายและมีศักยภาพในการจ้างงานอย่างมาก เมื่อพูดถึงห่วงโซ่อุปทานปศุสัตว์ เราต้องไม่เริ่มต้นจากผู้บริโภคในขั้นสุดท้าย แต่เริ่มจากคอกม้า จากฟาร์มและผู้เพาะพันธุ์ของเรา จากนั้นจึงมาถึงตลาด » ผู้ติดต่อสำหรับพื้นที่สัตวเทคนิค Francesco Bianco กล่าวเสริมว่า: «มีช่องว่างที่ไม่ยั่งยืนอีกต่อไปซึ่งทำให้การถือครองฟาร์มปศุสัตว์หลายร้อยแห่งมีความเสี่ยงร้ายแรง เราไม่สามารถทนต่อราคาสุดท้ายของนมที่เดินทางที่ระดับความสูง 2 ยูโรไปยังผู้บริโภคขั้นสุดท้ายและมีราคาที่โรงนาที่ผันผวนจาก 0.42 ถึง 0.48 ยูโร ซึ่งเป็นช่องว่างที่ทำให้ผู้เล่นหลักในห่วงโซ่อุปทานต้องอับอาย เรากังวลเกี่ยวกับการคาดการณ์ที่เป็นไปได้ว่าการบริโภคนมจะลดลง ซึ่งจะสร้างปัญหาเพิ่มเติม รวมถึงธรรมชาติของอาหารด้วย เพราะเราทุกคนรู้ดีถึงประโยชน์ทางโภชนาการของผลิตภัณฑ์นี้ »

 

RUSSIAN

ТЯЖЕЛЫЕ ВРЕМЕНА ДЛЯ… СЛИШКОМ ХОРОШО!

“Дорогое молоко”, каким дорогим и драгоценным ты стал в последние месяцы… нет, к сожалению, это не начало послания или любовной поэмы, обращенной к драгоценной жидкости в знак вечной благодарности… нет, это это начало идеального шторма, о котором подозревают, объявляют и намеренно игнорируют. Да, самое позднее через пару недель, после выборов в Италии и прихода ужасных счетов за газ и электроэнергию, мы будем иметь полную картину реальной экономической ситуации в Италии и значительного ущерба, который мы придется нести в ближайшую осень-зиму и насколько сильно они повлияют на стоимость жизни и в корзине. Заодно мы сможем погреться и убедиться, сколько правды скрывает от нас «замечательная Еврокомиссия» и сколько лжи предлагает нам с вечера до утра из далекого марта месяца, дня знаменитых санкций против России. чья цель, будьте осторожны, потопить российскую экономику… как ни странно, незаинтересованная в нашей. Что Украина побеждает, а Россия в рецессии откровенно говоря “мне так все равно”… это не моя война и что меня сейчас интересует, так это судьбы более 130 000 компаний, которые вот-вот закроются, и учесть, что их уже тысячи в запахе процедур неплатежеспособности и банкротства, дизель вернулся к стоимости в два евро за литр и молоко, “наше дорогое молоко”… товар первой необходимости и важности для дети и старики, через некоторое время это будет стоить нам как литр солярки с перспективой, никому в Европе нет дела до этой скорой беды, что риск закрытия для ферм и бесчисленных ферм – очень близкая и близкая реальность и не является жупелом спекулятивного стратегического маневра по увеличению себестоимости сельхозпродукции, связанные с ними производственные компании в свою очередь будут вынуждены увеличивать переработанную и расфасованную продукцию и многое другое, если это не придется ба сомнения и неуверенность в непрерывности производства некоторых компаний в секторе бумаги и синтетических материалов (если быть точным, пластика) сохраняются, основные производственные полюса для всех пищевых и непищевых секторов, что, учитывая значительные затраты на газ и нефть они будут вынуждены существенно повысить цены на свою продукцию или, что еще хуже, очень реалистичная гипотеза, если правительство и ЕС не вмешаются незамедлительно, остановят производство, потому что оно больше не соответствует доходам компании и несет явные убытки. Итак, если вы хотите сделать любительский прогноз … легко легко … мы будем иметь очевидное следствие вероятного резкого снижения производства молока и его производных и отсутствия наличия на полках, проблема, которая может также распространяется на другие непродовольственные товары, которые обязательно упакованы и которых постигнет та же участь. Так же как и будущее тепличных овощей не впечатляет, ведь для роста необходимо давать тепло на весь день, а для этого нужно покупать дизель, который сейчас стоит в кругленькую сумму… рост, который логично отразится на стоимости реализуемой продукции. Таким образом, мы можем прийти к выводу, что мы… в очень плохом состоянии, зарплаты точно не вырастут, а самозанятые будут видеть себя все более бедными, потому что нынешнее правительство ничего не делает, следующее… я не думаю, что он сможет многое сделать, потому что для дефицита бюджета необходимо испросить разрешение и разрешение у «Его Величества фон дер Ляйен» … что, я не думаю, даст новому правительству какие-либо шансы на успех, каким бы он ни был , потому что цель Брюсселя всегда состоит в том, чтобы заставить нас выплатить дефицит в размере 2750 миллиардов евро, удалив их из наших банковских или почтовых сбережений … И если я предвзято отношусь к ЕС и продолжаю критиковать его работу, то это потому, что они абсолютно ничего не делают для того, чтобы вывести нас из того драматического положения, в которое они сами нас подсунули. Много лет назад реклама печенья рекламировала их продукцию с таким слоганом: «Тяжелые времена для слишком хорошего! И мы, итальянцы, были действительно слишком хороши! Если ЕС срочно не протянет нам миллиардную руку помощи, нам будет очень тяжело, и я понятия не имею, что может произойти. … 12092022 … автор … https://manliominicucci.myblog.it/

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Цены растут: цена на молоко растет, но ЦРУ поднимает тревогу: «Так что фермеры голодают»

13092022 latte caro

Тревогу вызывает также цена на молоко, которая достигнет двух евро за литр, несмотря на то, что – парадокс, отмеченный Сиа Леванте – производители получают немногим более 40 центов. «Цена на молоко, — говорит Джузеппе Де Нойа, президент Cia Bari and Bat, — вырастет до двух евро за литр. Следовательно, это не просто слухи, а существует серьезный и реальный риск того, что стоимость для конечного потребителя, а не для наших заводчиков, действительно может достигать 2 евро на полках». Сектор Апулийская молочная ферма насчитывает более 2000 ферм с коровами и буйволами и около 3000 молочных овец и коз. В этом конкретном секторе большинство компаний сосредоточено в провинциях Бари и Таранто. Однако в Фодже и Бари больше овцеводческих и козоводческих ферм. Количество выращиваемых животных составляет около 70 тысяч голов крупного рогатого скота и буйволов, в то время как овец и коз насчитывается более 300 тысяч. Что касается буйволов, то провинция Фоджа занимает первенство в Апулии. С другой стороны, предприятий по переработке и сбору молока насчитывается около 200. Это компании, которые сейчас находятся в осаде из-за неконтролируемого роста цен.

Тревога ЦРУ

«В течение некоторого времени, — говорит Де Нойа, — мы просили о конкретных и незамедлительных решениях. Мы не можем подвергать опасности первичную экономику, которая в течение долгого времени осуществлялась с таким количеством жертв и значительным потенциалом занятости. Когда речь идет о цепочке поставок скота, мы должны начинать не с конечного потребителя, а со стойла, с наших ферм и заводчиков, и только потом выходить на рынок». Контактное лицо в зоотехнической сфере Франческо Бьянко добавляет: «Существует разрыв, который больше не является устойчивым, что ставит под угрозу содержание сотен и сотен животноводческих ферм. Мы не можем мириться с конечной ценой на молоко, которая доходит до конечного потребителя на высоте 2 евро, и иметь цену в коровнике, которая колеблется от 0,42 до 0,48 евро: разрыв, который угнетает основных игроков в цепочке поставок. Нас беспокоит возможный прогноз сокращения потребления молока, что создаст дополнительные проблемы, в том числе и пищевого характера, потому что все мы осознаем питательную ценность этого продукта».

 

CHINESE

艰难的时刻……太好了!

“亲爱的牛奶”,最近几个月你变得多么可爱和珍贵……不,不幸的是,这不是写给珍贵液体的书信或情诗的开始,以表示永久的感激之情……不,它是一场被怀疑、宣布和故意忽视的完美风暴的开始。是的,最迟在几周后,在意大利的选举投票以及天然气和电力供应的恐怖法案的到来之后,我们将全面了解意大利的实际经济状况以及我们所遭受的巨大损失将不得不承担在接下来的秋冬以及它们将影响生活成本和购物车的程度。与此同时,我们将能够晒太阳并确定“出色的欧盟委员会”对我们隐藏了多少真相,从遥远的三月,即著名的对俄罗斯制裁之日,从晚上到早上,它向我们提供了多少虚假信息小心,其目的是破坏俄罗斯经济……奇怪的是对我们自己的经济不感兴趣。乌克兰正在获胜,俄罗斯正处于衰退坦率地说“我不在乎”……这不是我的战争,我现在感兴趣的是即将关闭的 130,000 多家公司的命运,以及考虑到已经有数千人处于破产和破产程序的气味中,柴油已经恢复到每升 2 欧元和牛奶的成本,“我们亲爱的牛奶”……儿童和老人,在未来一段时间内,我们将花费一升柴油,欧洲没有人关心这场迫在眉睫的灾难,农场和无数农场关闭的风险是一个非常接近和接近的现实并且不是增加农产品成本的投机战略策略的麻烦,与其相关的生产公司将反过来被迫增加加工和包装产品等,如果它不必造纸和合成材料行业(准确地说是塑料)的一些公司对生产连续性的怀疑和不确定性仍然存在,这是所有食品和非食品行业的基本生产极点,考虑到天然气和石油将产生可观的成本他们将被迫大幅提高产品价格,或者更糟糕的是,如果政府和欧盟不及时干预,停止生产,因为它不再符合公司收入并且明显亏损,这是一个非常现实的假设。所以,如果你想做一个业余预测……很容易……我们将有一个明显的后果,即牛奶及其衍生物的产量可能急剧下降以及货架上缺乏可用性,这个问题可能也延伸到其他必须包装并会遭受同样命运的非食品产品。同样温室蔬菜的未来也并不令人兴奋,事实上,为了生长,必须为一整天提供热量,为此,您必须购买现在花费一臂和一条腿的柴油……增加逻辑上会影响待售产品的成本。所以我们可以得出这样的结论:我们……状况非常糟糕,工资肯定不会增加,个体经营者会看到自己越来越穷,因为现在的政府什么都不做,下一个……我不认为它将能够做很多事情,因为预算必须征得“冯德莱恩陛下”的许可和授权……我认为这不会给新政府任何成功的机会,无论它可能是什么,因为布鲁塞尔的目标始终是通过将 27500 亿欧元的赤字从我们的银行或邮政储蓄中移除来支付我们的赤字……如果我对欧盟有偏见并且我继续批评它的工作,那是因为他们绝对 不 做 任何 事情 来 让 我们 摆脱 他们 自己 让 我们 溜走 的 戏剧性 境地 .几年前的一个曲奇广告用这样的口号来宣传它的产品:“艰难时期太美好了!我们意大利人真的太好了!如果欧盟不紧急向我们伸出数十亿美元的援助之手,那对我们来说将非常困难,我不知道会发生什么。 … 12092022 … 通过 … https://manliominicucci.myblog.it/

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涨价:牛奶涨价但中情局提高警戒:“所以农民挨饿”

13092022 latte caro

牛奶的价格也令人担忧,它将达到每升 2 欧元,尽管 – 这是 Cia Levante 强调的悖论 – 生产商仅获得 40 多美分。 «牛奶价格 – Cia Bari and Bat 总裁 Giuseppe De Noia 说 – 将升至每升 2 欧元。因此,这些不仅仅是谣言,而且存在严重而真实的风险,即最终消费者的成本,而不是我们的育种者,在货架上可能真的达到 2 欧元»。该部门阿普利亚奶牛场有超过 2,000 个奶牛和水牛农场,大约 3,000 个奶牛和山羊农场。在这一特定领域,大多数公司都集中在巴里和塔兰托省。然而,在福贾和巴里,有更多的绵羊和山羊农场。饲养的牛和水牛约7万只,绵羊和山羊超过30万只。至于水牛,福贾省拥有普利亚的首要地位。另一方面,牛奶加工和收集单位大约有 200 家。这些公司现在由于不受控制的价格上涨而受到围攻。

中央情报局警报

«一段时间以来 – De Noia 说 – 我们一直在寻求具体和直接的解决方案。我们不能以如此多的牺牲和巨大的就业潜力危害随着时间的推移而开展的初级经济。谈到牲畜供应链,我们不能从最终消费者开始,而是从马厩、我们的农场和饲养员开始,然后才到达市场»。畜牧技术领域的联络人 Francesco Bianco 补充说:“存在一个不再可持续的缺口,这使得成百上千家畜牧场面临严重风险。我们不能容忍牛奶的最终价格在 2 欧元的高度到达最终消费者,而谷仓的价格在 0.42 到 0.48 欧元之间波动:这一差距让供应链中的主要参与者感到沮丧。我们担心牛奶消费量可能会收缩的预测,这会造成进一步的问题,也是食品性质的问题,因为我们都有意识地知道这种产品的营养益处»。

TEMPI DURI PER I… TROPPO BUONI!ultima modifica: 2022-09-12T21:14:15+02:00da manlio22ldc
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