MANGIATEVI LA SOLIDARIETA’!

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MANGIATEVI LA SOLIDARIETA’!

Il mio defunto padre soleva sempre dirmi di non farmi incantare da chi ha la parola facile e ricopre un ruolo molto importante nella società ed è ben retribuito e per conseguenza il loro stomaco è sempre pieno… perciò ricorda: “che chi ha la pancia piena non sa cosa vuol dire aver fame ed è facile parlare a pancia piena”. E lui la fame in tempo di guerra, quella mondiale del ‘45, da civile e combattente l’ha fatta realmente e vista la scarsità di viveri in quel tempo, e dopo quattro anni di guerra, le sue parole pesano oro. Le generazioni successive non hanno avuto problemi di guerra e per fortuna non conoscono la fame come non la conoscono certamente i politici ed esponenti di governo nazionali ed europei che di stipendio bello e cospicuo se lo portano a casa ogni mese, guerra o non guerra,  e loro certamente non hanno e non avranno problemi a pagare il costo del  gas decuplicato o il carburante per le auto a € 4,00 al litro anche perché loro viaggiano sempre a spese dei “polli”… per la cronaca i polli siamo noi… e non pagano mai in prima persona.  Oggi, com’era prevedibile, si è consumato il primo strappo alle forniture di gas ai primi paesi della NATO, ovvio che oltre la questione economica è un segnale forte sotto il profilo militare, anche perché i russi ora pretendono il pagamento in rubli e non in dollari e così facendo aggirerebbero le sanzioni economiche imposte dagli occidentali e darebbe più forza e valore alla loro moneta. Certamente un episodio che si poteva facilmente ipotizzare visto che dal 24 di febbraio scorso facciamo di tutto per alimentare i venti di guerra e allontanarci in modo definitivo dalle forniture russe senza però essere in grado di staccarci definitivamente da Mosca… già,  perché la nostra UE anziché preoccuparsi di stilare un programma energetico finalizzato all’auto sufficienza si è preoccupata solo di certificare la… “lunghezza dei cetrioli” ed ora, siamo alla follia economica con una prospettiva, per dirla con un parametro da agenzia di rating, passeremo dalle tre A per la Germania e dalle tre B—per l’Italia alle tre M–  ammettendo che esista. E secondo voi qual è stata la reazione della UE alla notizia della sospensione del gas verso la Polonia e Bulgaria? Attaccare…  è semplice per loro decidere sempre nel peggio, quindi ora si provvederà all’embargo dei flussi di petrolio e gas… immagino che sarà solo una questione di ore e l’inizio di una rottura con la Germania e l’Italia che del gas russo al momento non possono farne a meno. Nei fatti, quel che mi irrita decisamente, è che loro si arroghino il diritto di decidere le sorti di milioni di imprenditori europei ed italiani e la quotidiana vita dei cittadini europei , compresa la mia vita, con dichiarazioni che nascono dall’emotività del momento e che non tengono conto delle esigenze di tutti gli industriali europei e lavoratori con partita IVA che del gas e carburanti per autotrazione ne fanno una fonte d’energia primaria e vitale ed insostituibile al momento. Ora dico, ma è proprio necessario sparare ancora le bordate contro le forniture di gas? Non si poteva tergiversare, sono più di due mesi che lo vado predicando… al vento a quanto pare, sino a quando saremmo stati in grado di essere autonomi e nei fatti non compromettere la sicurezza interna economica? Eh sì cari signori arroganti e incompetenti… perché ora se il gas e petrolio  ci verrà tolto dall’oggi al domani con il tanto voluto e desiderato embargo ci dite come diavolo faranno le nostre industrie , energivore a dismisura, a produrre? E che voi siate incompetenti lo si evince chiaramente dal fatto che in economia produttiva siete a zero di conoscenze… infatti anche se ipoteticamente dovesse arrivare il gas in quantità sufficiente per quelle industrie quale prezzo poi sarebbero costretti a pagare? E di grazia… ci spiegate come si fa ad essere competitivi in un mercato dove cinesi indiani ed americani producono, già ora è realtà amara, a prezzi decisamente inferiori rispetto alle aziende europee? La solidarietà è bella ma vi ripeto ciò che disse un giorno un mio caro amico direttore di banca per un analogo problema amletico legato la gas di provenienza caucasica, ebbene tanti preferivano la cultura del barocco leccese come attività turistica anziché avallare il gasdotto che termina sulla costa pugliese: “se vi piace e volete la cultura allora mangiatevi la cultura”! Oggi il paragone lo si può fare sulla guerra russo-ucraina e allora dico: “ vi è piaciuta la solidarietà all’Ucraina e no al gas russo e allora… mangiatevi la solidarietà! 27042022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Mosca blocca il gas, Metsola: “Ora embargo sull’energia russa”. Von der Leyen: “Risposta sarà immediata”. Peskov: “Altri stop per chi non paga in rubli”

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La Bulgaria assicura di avere riserve sufficienti per un altro mese, la presidente della Commissione promette che l’Europa non cederà ai “ricatti di Mosca” e assicura che i due Paesi stanno ricevendo rifornimenti dagli altri membri Ue, mentre Berlino esprime “preoccupazione”. Da Snam, intanto, fanno sapere che “i flussi di gas dalla Russia in entrata in Italia dal Tarvisio sono regolari”

di F. Q. | 27 APRILE 2022

DI FRANCESCO DE PALO

Perché lo stop del gas russo verso Polonia e Bulgaria potrebbe non fare poi così tanti danni

Entra nel vivo la guerra del gas tra Russia e Unione europea. Dopo l’annuncio di ieri di Gazprom sulla sospensione totale delle forniture a Polonia e Bulgaria con conseguente aumento dei prezzi, arrivano, dure, le risposte delle cancellerie dei Paesi europei e delle stesse istituzioni di Bruxelles. La Bulgaria assicura di avere riserve sufficienti per un altro mese, Ursula von der Leyen promette che l’Europa non cederà ai “ricatti di Mosca” e che “la risposta sarà immediata, unita e coordinata”. E assicura che i due Paesi colpiti “stanno ricevendo gas dai loro vicini europei”. Mentre la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, su Twitter afferma che “non abbiamo paura di Putin. Polonia, Bulgaria e gli altri Stati presi di mira troveranno il nostro sostegno. Il Parlamento europeo chiede l’immediato embargo paneuropeo sulle forniture energetiche controllate dal Cremlino. È ora di tagliare le nostre dipendenze dagli autocrati una volta per tutte”. Berlino esprime invece “preoccupazione”. Da Snam, intanto, fanno sapere che “i flussi di gas dalla Russia in entrata in Italia dal Tarvisio sono regolari”. Ma Mosca minaccia altri provvedimenti: “Se qualcuno rifiuta di pagare con il nuovo sistema, sarà attuato il decreto del presidente russo”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. E Gazprom fa sapere che 4 acquirenti europei hanno già pagato in rubli il gas e dieci hanno aperto i conti presso Gazprombank necessari per assecondare la richiesta di Mosca di pagare in valuta locale. Vienna: “Fake news”.

Sofia tranquilla: “Abbiamo riserve per un mese. Non ci pieghiamo”
La prima reazione è stata quella del governo di Sofia che, con il suo ministro dell’energia Alexander Nikolov, assicura di avere riserve di gas sufficienti ad andare avanti senza alcuna restrizione per almeno un mese: “La Bulgaria non negozierà sotto pressione e a testa bassa – ha detto – È chiaro che in questo momento il gas naturale viene usato come arma politica e commerciale nel contesto della guerra”. Inoltre, il ministro ha specificato che la Bulgaria non ha violato alcun contratto con Gazprom, a cui ha pagato il gas in dollari ad aprile, ma di avere comunque fonti alternative per poter limitare l’impatto dello stop ordinato da Mosca.

Ma il premier Kiril Petkov ha comunque condannato la decisione di Mosca definendola una grave violazione del contratto e un ricatto. Il primo ministro ha affermato che la Bulgaria sta rivedendo tutti i suoi contratti con la Gazprom, incluso quelli relativi al transito del gas russo diretto in Serbia e Ungheria, perché “il ricatto unilaterale non è accettabile”.

Polonia: “Ricatto non avrà alcun effetto”
Anche la Polonia ha reagito pubblicamente alla decisione della Federazione, con il primo ministro Mateusz Morawiecki che, parlando al Parlamento, ha affermato che il “ricatto del gas” messo in atto dalla Russia non avrà alcun effetto sulla Polonia. Il Paese è al sicuro grazie ad anni di sforzi volti a garantire l’arrivo del gas da altri Paesi, ha aggiunto il premier, sottolineando che Varsavia non si farà intimidire dal taglio del gas russo.

Morawiecki ha poi aggiunto che siamo di fronte a un ulteriore passo “dell’imperialismo del gas” della Russia e a “un attacco diretto alla Polonia”: “Affronteremo questo ricatto con la pistola puntata alla testa senza che i polacchi se ne accorgano”, ha aggiunto ricordando che il Paese ha 2,3 miliardi di metri cubi di riserve di gas. “La Russia ha attaccato l’economia europea con misure inflazionistiche. La ‘Putinflazione’ ha lo scopo di far alzare ancora di più i costi del gas”.

Von der Leyen: “Non ci faremo ricattare dalla Russia”
Chi più di tutti ha alzato la voce contro la decisione della Federazione è stata la presidente della Commissione europea che, in un tweet, ha definito l’annuncio di Gazprom come “un altro tentativo della Russia di ricattarci con il gas. Siamo preparati per questo scenario. Stiamo tracciando la nostra risposta coordinata dell’Ue. Gli europei possono aver fiducia nel fatto che siamo uniti e solidali con gli Stati membri colpiti”. E per assicurare una risposta rapida ed efficace ha spiegato che è già “in corso una riunione del gruppo di coordinamento sul gas”.

Von der Leyen ha poi diffuso una comunicazione ufficiale nella quale ribadisce la posizione ferma dell’Ue e definisce l’azione di Gazprom “ingiustificata e inaccettabile”, ennesima prova “dell’inaffidabilità della Russia come fornitore di gas. Abbiamo lavorato per garantire consegne alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l’Ue. Continueremo inoltre a lavorare con partner internazionali per garantire flussi alternativi e continuerò a lavorare con i leader europei e mondiali per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Europa”.

 

ENGLISH

EAT SOLIDARITY!

My deceased father always used to tell me not to be enchanted by those who have an easy word and play a very important role in society and are well paid and consequently their stomachs are always full … so remember: “that those who have a belly full does not know what it means to be hungry and it is easy to talk with a full stomach “. And he really made hunger in times of war, the world hunger of ’45, as a civilian and fighter and given the shortage of food at that time, and after four years of war, his words weigh in gold. Successive generations have not had war problems and fortunately they do not know hunger as certainly do not do national and European politicians and government exponents who take it home every month, war or no war, with a nice and conspicuous salary, and they certainly do not have and will have no problem paying the tenfold cost of gas or fuel for cars at € 4.00 per liter also because they always travel at the expense of the “chickens” … for the record, we are the chickens. .. and they never pay themselves. Today, as was to be expected, the first tear in gas supplies to the first NATO countries has taken place, it is obvious that beyond the economic question it is a strong signal from a military point of view, also because the Russians now demand payment in rubles and not in dollars and in doing so they would circumvent the economic sanctions imposed by Westerners and would give more strength and value to their currency. Certainly an episode that could easily have been hypothesized given that since February 24th we have been doing everything to fuel the winds of war and definitively move away from Russian supplies without being able to detach ourselves definitively from Moscow … yes, because ours Instead of worrying about drawing up an energy program aimed at self-sufficiency, the EU was only concerned with certifying the … “length of cucumbers” and now, we are in economic madness with a perspective, to put it with a rating agency parameter, we will pass from three A’s for Germany and three B’s – for Italy to three M’s – assuming it exists. And in your opinion, what was the reaction of the EU to the news of the suspension of gas to Poland and Bulgaria? Attack … it’s easy for them to always decide for the worst, so now we will embargo oil and gas flows … I guess it will only be a matter of hours and the start of a break with Germany and Germany. Italy which at the moment cannot do without Russian gas. In fact, what really irritates me is that they assume the right to decide the fate of millions of European and Italian entrepreneurs and the daily lives of European citizens, including my life, with statements that arise from the emotionality of the moment and which do not take into account the needs of all European industrialists and workers with a VAT number who make gas and motor fuels a primary, vital and irreplaceable source of energy at the moment. Now I say, but is it really necessary to shoot the broadsides against the gas supplies again? We could not procrastinate, I have been preaching it for more than two months … in the wind it seems, until we would be able to be autonomous and in fact not compromise internal economic security? Oh yes dear arrogant and incompetent gentlemen … why now if gas and oil will be taken away from us overnight with the much wanted and desired embargo, tell us how the hell will our industries, energy consuming excessively, produce? And that you are incompetent is clear from the fact that in the productive economy you have zero knowledge … in fact, even if hypothetically enough gas were to arrive for those industries, what price would they then be forced to pay? And please … can you explain to us how to be competitive in a market where Chinese Indians and Americans produce, even now it is a bitter reality, at much lower prices than European companies? Solidarity is beautiful but I repeat what a dear friend of mine bank manager said one day about a similar Hamletic problem related to gas of Caucasian origin, well many preferred the Lecce Baroque culture as a tourist activity rather than endorsing the gas pipeline that ends on the coast Apulian: “if you like and want culture then eat the culture”! Today the comparison can be made on the Russian-Ukrainian war and so I say: “you liked solidarity with Ukraine and no Russian gas and so … eat solidarity! 27042022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Moscow blocks gas, Metsola: “Now embargo on Russian energy”. Von der Leyen: “The answer will be immediate”. Peskov: “More stops for those who do not pay in rubles”

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Bulgaria assures it has sufficient reserves for another month, the president of the Commission promises that Europe will not give in to “blackmail from Moscow” and assures and the two countries are receiving supplies from other EU members, while Berlin expresses “concern”. Meanwhile, Snam reports that “gas flows from Russia entering Italy from Tarvisio are regular”

by F. Q. | APRIL 27, 2022

BY FRANCESCO DE PALO

Because the stop of Russian gas to Poland and Bulgaria may not do so much damage

The gas war between Russia and the European Union gets underway. After yesterday’s announcement by Gazprom on the total suspension of supplies to Poland and Bulgaria with consequent price increases, the responses of the chancelleries of the European countries and of the Brussels institutions themselves arrive, harshly. Bulgaria assures it has sufficient reserves for another month, Ursula von der Leyen promises that Europe will not give in to “blackmail from Moscow” and that “the response will be immediate, united and coordinated”. And she assures that the two affected countries “are receiving gas from their European neighbors”. While the president of the EU parliament, Roberta Metsola, on Twitter states that “we are not afraid of Putin. Poland, Bulgaria and the other target states will find our support. The European Parliament calls for an immediate pan-European embargo on Kremlin-controlled energy supplies. It is time to cut our addictions to the autocrats once and for all ”. Berlin, on the other hand, expresses “concern”. Meanwhile, Snam reports that “gas flows from Russia entering Italy from Tarvisio are regular”. But Moscow threatens other measures: “If anyone refuses to pay with the new system, the decree of the Russian president will be implemented,” said Kremlin spokesman Dmitri Peskov. And Gazprom reports that 4 European buyers have already paid for the gas in rubles and ten have opened the accounts with Gazprombank necessary to comply with Moscow’s request to pay in local currency. Vienna: “Fake news”.

Quiet Sofia: “We have reserves for a month. We do not bend ”

The first reaction was that of the Sofia government which, with its energy minister Alexander Nikolov, ensures that it has sufficient gas reserves to go on without any restrictions for at least a month: “Bulgaria will not negotiate under pressure and with its head down – he said – It is clear that at the moment natural gas is being used as a political and commercial weapon in the context of the war ”. Furthermore, the minister specified that Bulgaria has not violated any contract with Gazprom, to which it paid for gas in dollars in April, but that it still had alternative sources to be able to limit the impact of the stop ordered by Moscow.

But Prime Minister Kiril Petkov nevertheless condemned Moscow’s decision calling it a serious breach of contract and blackmail. The prime minister said Bulgaria is reviewing all its contracts with Gazprom, including those relating to the transit of Russian gas to Serbia and Hungary, because “unilateral blackmail is not acceptable”.

Poland: “Blackmail will have no effect”

Poland also reacted publicly to the Federation’s decision, with Prime Minister Mateusz Morawiecki speaking to Parliament that Russia’s “gas blackmail” will have no effect on Poland. The country is safe thanks to years of efforts to ensure the arrival of gas from other countries, added the premier, stressing that Warsaw will not be intimidated by the Russian gas cut.

Morawiecki then added that we are facing a further step of “gas imperialism” in Russia and a “direct attack on Poland”: “We will face this blackmail with the gun pointed at the head without the Poles noticing”, he he added recalling that the country has 2.3 billion cubic meters of gas reserves. “Russia has attacked the European economy with inflationary measures. ‘Putininflation’ aims to raise gas costs even more “.

Von der Leyen: “We will not be blackmailed by Russia”

Who most of all raised her voice against the Federation’s decision was the president of the European Commission who, in a tweet, defined the Gazprom announcement as “another attempt by Russia to blackmail us with gas. We are prepared for this scenario. We are plotting our coordinated EU response. Europeans can have confidence in the fact that we are united and in solidarity with the affected Member States ”. And to ensure a quick and effective response, you explained that “a meeting of the gas coordination group is already underway”.

Von der Leyen then released an official communication in which she reaffirms the EU’s firm position and defines Gazprom’s action as “unjustified and unacceptable”, yet another proof “of Russia’s unreliability as a gas supplier. We have worked to ensure alternative deliveries and the best possible storage levels across the EU. We will also continue to work with international partners to ensure flows alternatives and I will continue to work with European and world leaders to ensure the security of energy supply in Europe “.

 

FRENCH

MANGEZ SOLIDAIREMENT !

Mon père décédé me disait toujours de ne pas être enchanté par ceux qui ont la parole facile et qui jouent un rôle très important dans la société et sont bien payés et par conséquent leur estomac est toujours plein… alors rappelez-vous : « que ceux qui ont un le ventre plein ne sait pas ce que signifie avoir faim et il est facile de parler le ventre plein”. Et il a vraiment fait la faim en temps de guerre, la faim mondiale de 45, en tant que civil et combattant et vu la pénurie de nourriture à cette époque, et après quatre ans de guerre, ses paroles pèsent de l’or. Les générations successives n’ont pas eu de problèmes de guerre et heureusement, elles ne connaissent pas la faim, comme ne le font certainement pas les politiciens nationaux et européens et les représentants du gouvernement qui la ramènent chez eux chaque mois, guerre ou pas, avec un salaire agréable et visible, et ils ne le font certainement pas n’ont et n’auront aucun problème à payer le prix décuplé de l’essence ou du carburant pour les voitures à 4,00 € le litre aussi parce qu’elles voyagent toujours au détriment des “poules”… pour la petite histoire, nous sommes les poulets… et elles ne se paient jamais. Aujourd’hui, comme il fallait s’y attendre, la première déchirure de l’approvisionnement en gaz des premiers pays de l’OTAN a eu lieu, il est évident qu’au-delà de la question économique, c’est un signal fort d’un point de vue militaire, aussi parce que les Russes exigent désormais le paiement en roubles et non en dollars et, ce faisant, ils contourneraient les sanctions économiques imposées par les Occidentaux et donneraient plus de force et de valeur à leur monnaie. Assurément un épisode qui aurait pu facilement être hypothétique étant donné que depuis le 24 février nous avons tout fait pour attiser les vents de la guerre et nous éloigner définitivement des ravitaillements russes sans pouvoir nous détacher définitivement de Moscou… oui, parce que le nôtre Au lieu de soucieuse d’élaborer un programme énergétique visant l’autosuffisance, l’UE ne s’est souciée que de certifier la… “longueur des concombres” et là, on est dans la folie économique avec une perspective, pour le dire avec un paramètre d’agence de notation, on passera de trois A pour l’Allemagne et trois B – pour l’Italie à trois M – en supposant qu’il existe. Et selon vous, quelle a été la réaction de l’UE à la nouvelle de la suspension du gaz vers la Pologne et la Bulgarie ? Attaquer … c’est facile pour eux de toujours décider du pire, alors maintenant nous allons embargo sur les flux de pétrole et de gaz … Je suppose que ce ne sera qu’une question d’heures et le début d’une rupture avec l’Allemagne et l’Italie qui pour le moment ne peut pas se passer de gaz russe. En fait, ce qui m’irrite vraiment, c’est qu’ils s’arrogent le droit de décider du sort de millions d’entrepreneurs européens et italiens et de la vie quotidienne des citoyens européens, y compris ma vie, avec des déclarations qui découlent de l’émotivité du moment et qui ne prendre en compte les besoins de tous les industriels et travailleurs européens titulaires d’un numéro de TVA qui font du gaz et des carburants une source d’énergie primaire, vitale et irremplaçable à l’heure actuelle. Maintenant, je dis, mais est-il vraiment nécessaire de tirer à nouveau les bordées contre les réserves de gaz ? On ne pouvait pas tergiverser, je le prêche depuis plus de deux mois… dans le vent semble-t-il, jusqu’à ce qu’on puisse être autonome et de fait ne pas compromettre la sécurité économique intérieure ? Oh oui chers messieurs arrogants et incompétents… pourquoi maintenant si le gaz et le pétrole vont nous être enlevés du jour au lendemain avec l’embargo tant voulu et souhaité, dites-nous comment diable vont produire nos industries, consommatrices d’énergie à outrance ? Et que vous soyez incompétent, c’est clair du fait que dans l’économie productive vous n’avez aucune connaissance… en fait, même si hypothétiquement assez de gaz arrivait pour ces industries, quel prix seraient-elles alors obligées de payer ? Et s’il vous plaît… pouvez-vous nous expliquer comment être compétitif sur un marché où les chinois, les indiens et les américains produisent, même maintenant c’est une réalité amère, à des prix bien inférieurs à ceux des entreprises européennes ? La solidarité est belle mais je répète ce qu’un cher ami à moi directeur de banque a dit un jour à propos d’un problème hamlétique similaire lié au gaz d’origine caucasienne, eh bien beaucoup ont préféré la culture baroque de Lecce comme activité touristique plutôt que d’approuver le gazoduc qui se termine sur le côte des Pouilles : « si vous aimez et voulez la culture, alors mangez la culture » ! Aujourd’hui la comparaison peut se faire sur la guerre russo-ukrainienne et donc je dis : « vous avez aimé la solidarité avec l’Ukraine et pas de gaz russe et donc… mangez la solidarité ! 27042022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Moscou bloque le gaz, Metsola : “Maintenant embargo sur l’énergie russe”. Von der Leyen : « La réponse sera immédiate ». Peskov: “Plus d’arrêts pour ceux qui ne paient pas en roubles”

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La Bulgarie assure disposer de réserves suffisantes pour encore un mois, le président de la Commission promet que l’Europe ne cédera pas au “chantage de Moscou” et assure et les deux pays sont approvisionnés par d’autres membres de l’UE, tandis que Berlin exprime sa “préoccupation”. Pendant ce temps, Snam rapporte que “les flux de gaz de Russie entrant en Italie depuis Tarvisio sont réguliers”

de F.Q. | 27 AVRIL 2022

PAR FRANCESCO DE PALO

Parce que l’arrêt du gaz russe vers la Pologne et la Bulgarie ne fera peut-être pas autant de dégâts

La guerre du gaz entre la Russie et l’Union européenne est lancée. Après l’annonce d’hier de Gazprom sur la suspension totale des livraisons à la Pologne et à la Bulgarie avec des hausses de prix conséquentes, les réponses des chancelleries des pays européens et des institutions bruxelloises elles-mêmes arrivent, durement. La Bulgarie assure disposer de réserves suffisantes pour encore un mois, Ursula von der Leyen promet que l’Europe ne cédera pas au “chantage de Moscou” et que “la réponse sera immédiate, solidaire et coordonnée”. Et il assure que les deux pays touchés “reçoivent du gaz de leurs voisins européens”. Alors que la présidente du parlement européen, Roberta Metsola, déclare sur Twitter que « nous n’avons pas peur de Poutine. La Pologne, la Bulgarie et les autres États cibles trouveront notre soutien. Le Parlement européen demande un embargo paneuropéen immédiat sur les approvisionnements énergétiques contrôlés par le Kremlin. Il est temps de couper une fois pour toutes nos addictions aux autocrates ». Berlin, en revanche, exprime sa “préoccupation”. Pendant ce temps, Snam rapporte que “les flux de gaz de Russie entrant en Italie depuis Tarvisio sont réguliers”. Mais Moscou menace d’autres mesures : « Si quelqu’un refuse de payer avec le nouveau système, le décret du président russe sera appliqué », a déclaré le porte-parole du Kremlin, Dmitri Peskov. Et Gazprom rapporte que 4 acheteurs européens ont déjà payé le gaz en roubles et dix ont ouvert les comptes auprès de Gazprombank nécessaires pour se conformer à la demande de Moscou de payer en monnaie locale. Vienne : “Fake news”.

Calme Sofia : « Nous avons des réserves pour un mois. On ne plie pas”

La première réaction a été celle du gouvernement de Sofia qui, avec son ministre de l’énergie Alexandre Nikolov, assure disposer de réserves de gaz suffisantes pour continuer sans aucune restriction pendant au moins un mois : « La Bulgarie ne négociera pas sous pression et la tête baissée – il a dit – Il est clair qu’en ce moment le gaz naturel est utilisé comme une arme politique et commerciale dans le contexte de la guerre ». Par ailleurs, le ministre a précisé que la Bulgarie n’a violé aucun contrat avec Gazprom, à qui elle a payé du gaz en dollars en avril, mais qu’elle dispose encore de sources alternatives pour pouvoir limiter l’impact de l’arrêt ordonné par Moscou.

Mais le Premier ministre Kiril Petkov a néanmoins condamné la décision de Moscou en la qualifiant de grave rupture de contrat et de chantage. Le Premier ministre a déclaré que la Bulgarie revoyait tous ses contrats avec Gazprom, y compris ceux relatifs au transit du gaz russe vers la Serbie et la Hongrie, car “le chantage unilatéral n’est pas acceptable”.

Pologne : “Le chantage n’aura aucun effet”

La Pologne a également réagi publiquement à la décision de la Fédération, le Premier ministre Mateusz Morawiecki s’adressant au Parlement déclarant que le “chantage au gaz” de la Russie n’aura aucun effet sur la Pologne. Le pays est en sécurité grâce à des années d’efforts pour assurer l’arrivée de gaz en provenance d’autres pays, a ajouté le Premier ministre, soulignant que Varsovie ne sera pas intimidée par la coupure de gaz russe.

Morawiecki a ensuite ajouté que nous sommes confrontés à une nouvelle étape de “l’impérialisme gazier” en Russie et à une “attaque directe contre la Pologne”: “Nous ferons face à ce chantage avec le pistolet pointé sur la tête sans que les Polonais ne s’en aperçoivent”, a-t-il ajouté en rappelant que le pays dispose de 2,3 milliards de mètres cubes de réserves de gaz. “La Russie a attaqué l’économie européenne avec des mesures inflationnistes. « Putininflation » vise à augmenter encore plus les coûts du gaz ».

Von der Leyen : “Nous ne serons pas soumis au chantage de la Russie”

C’est surtout la présidente de la Commission européenne qui, dans un tweet, a défini l’annonce de Gazprom comme “une autre tentative de la Russie de nous faire chanter avec du gaz”, a surtout élevé la voix contre la décision de la Fédération. Nous sommes préparés à ce scénario. Nous préparons notre réponse coordonnée de l’UE. Les Européens peuvent avoir confiance dans le fait que nous sommes unis et solidaires avec les États membres touchés ». Et pour assurer une réponse rapide et efficace, il a expliqué qu'”une réunion du groupe de coordination gaz est déjà en cours”.

Von der Leyen a ensuite publié une communication officielle dans laquelle il réaffirme la position ferme de l’UE et définit l’action de Gazprom comme “injustifiée et inacceptable”, une nouvelle preuve “du manque de fiabilité de la Russie en tant que fournisseur de gaz”. Nous avons travaillé pour garantir des livraisons alternatives et les meilleurs niveaux de stockage possibles dans toute l’UE. Nous continuerons également à travailler avec des partenaires internationaux pour assurer les flux alternatives et je continuerai à travailler avec les dirigeants européens et mondiaux pour assurer la sécurité de l’approvisionnement énergétique en Europe”.

 

 

SPANISH

 

¡COME SOLIDARIO!

Mi difunto padre siempre me decía que no me enamorara de los que tienen una palabra fácil y juegan un papel muy importante en la sociedad y están bien pagados y en consecuencia sus estómagos están siempre llenos… así que recuerda: “que los que tienen una barriga llena no sabe lo que es tener hambre y es fácil hablar con el estómago lleno”. Y realmente hizo hambre en tiempos de guerra, el hambre mundial del 45, como civil y combatiente y ante la escasez de alimentos en ese momento, y después de cuatro años de guerra, sus palabras pesan oro. Las generaciones sucesivas no han tenido problemas de guerra y afortunadamente no conocen el hambre como ciertamente no la conocen los políticos y exponentes del gobierno nacionales y europeos que se la llevan a casa todos los meses, con guerra o sin guerra, con un buen y conspicuo salario, y ciertamente no la conocen. no tienen ni tendrán problema en pagar diez veces el precio de la gasolina o el combustible de los coches a 4,00 € el litro también porque siempre viajan a costa de las “gallinas”… que quede constancia, las gallinas somos nosotros… y ellas nunca se pagan a sí mismos. Hoy, como era de esperar, se ha producido el primer corte en el suministro de gas a los primeros países de la OTAN, es evidente que más allá de la cuestión económica es una señal fuerte desde el punto de vista militar, también porque ahora los rusos exigen el pago en rublos y no en dólares y así eludirían las sanciones económicas impuestas por los occidentales y darían más fuerza y valor a su moneda. Sin duda un episodio que fácilmente se podría haber hipotetizado dado que desde el 24 de febrero hemos estado haciendo todo lo posible para avivar los vientos de guerra y alejarnos definitivamente de los suministros rusos sin poder despegarnos definitivamente de Moscú… eso sí, porque lo nuestro en vez de preocupada por elaborar un programa energético encaminado al autoabastecimiento, la UE solo se preocupó de certificar el… “largo de pepinos” y ahora, estamos en una locura económica con perspectiva, por decirlo con un parámetro de agencia de calificación, pasaremos de tres A para Alemania y tres B para Italia a tres M, suponiendo que exista. Y en su opinión, ¿cuál fue la reacción de la UE ante la noticia de la suspensión del gas a Polonia y Bulgaria? Atacar… es fácil para ellos decidirse siempre por lo peor, así que ahora embargaremos los flujos de petróleo y gas… Supongo que solo será cuestión de horas y el comienzo de una ruptura con Alemania e Italia, que por el momento no puede prescindir del gas ruso. De hecho, lo que realmente me irrita es que se asuman el derecho a decidir el destino de millones de empresarios europeos e italianos y el día a día de los ciudadanos europeos, incluida mi vida, con declaraciones que surgen de la emotividad del momento y que no tener en cuenta las necesidades de todos los industriales y trabajadores europeos con número de IVA que hacen del gas y los combustibles para motores una fuente de energía primaria, vital e insustituible en este momento. Ahora digo, ¿pero es realmente necesario volver a disparar las andanadas contra los suministros de gas? No podíamos postergar, lo vengo predicando desde hace más de dos meses… al viento parece, ¿hasta que pudiéramos ser autónomos y de hecho no comprometer la seguridad económica interna? Oh si queridos señores arrogantes e incompetentes… ¿por qué ahora si de la noche a la mañana nos van a quitar el gas y el petróleo con el tan buscado y deseado embargo, dígannos cómo diablos van a producir nuestras industrias, que consumen energía en exceso? Y que usted es un incompetente se desprende del hecho de que en la economía productiva tiene cero conocimiento … de hecho, incluso si hipotéticamente llegara suficiente gas para esas industrias, ¿qué precio se verían obligados a pagar? Y por favor… ¿puedes explicarnos cómo ser competitivos en un mercado donde chinos, indios y americanos producen, aún ahora es una amarga realidad, a precios mucho más bajos que las empresas europeas? La solidaridad es hermosa pero repito lo que dijo un día un querido amigo mío gerente de banco sobre un problema similar de Hamletic relacionado con el gas de origen caucásico, bueno, muchos prefirieron la cultura barroca de Lecce como actividad turística en lugar de respaldar el gasoducto que termina en el costa de Apulia: “si te gusta y quieres cultura, entonces cómete la cultura”! Hoy se puede hacer la comparación sobre la guerra ruso-ucraniana y por eso digo: “te gustó la solidaridad con Ucrania y no el gas ruso y entonces… ¡come solidaridad! 27042022 … por … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Moscú bloquea el gas, Metsola: “Ahora embargo sobre la energía rusa”. Von der Leyen: “La respuesta será inmediata”. Peskov: “Más paradas para los que no pagan en rublos”

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Bulgaria asegura que tiene reservas suficientes para un mes más, el presidente de la Comisión promete que Europa no cederá al “chantaje de Moscú” y asegura y los dos países están recibiendo suministros de otros miembros de la UE, mientras que Berlín expresa “preocupación”. Mientras tanto, Snam informa que “los flujos de gas de Rusia que ingresan a Italia desde Tarvisio son regulares”

de F. Q. | 27 DE ABRIL DE 2022

POR FRANCESCO DE PALO

Porque la parada del gas ruso a Polonia y Bulgaria puede que no haga tanto daño

Comienza la guerra del gas entre Rusia y la Unión Europea. Tras el anuncio de ayer de Gazprom sobre la suspensión total de los suministros a Polonia y Bulgaria con las consiguientes subidas de precios, las respuestas de las cancillerías de los países europeos y de las propias instituciones de Bruselas llegan, con dureza. Bulgaria asegura que tiene reservas suficientes para un mes más, Ursula von der Leyen promete que Europa no cederá al “chantaje de Moscú” y que “la respuesta será inmediata, unida y coordinada”. Y asegura que los dos países afectados “están recibiendo gas de sus vecinos europeos”. Mientras que la presidenta del parlamento de la UE, Roberta Metsola, en Twitter afirma que “no le tenemos miedo a Putin. Polonia, Bulgaria y los demás estados objetivo encontrarán nuestro apoyo. El Parlamento Europeo pide un embargo paneuropeo inmediato sobre los suministros de energía controlados por el Kremlin. Es hora de cortar de una vez por todas nuestras adicciones a los autócratas”. Berlín, por otro lado, expresa “preocupación”. Mientras tanto, Snam informa que “los flujos de gas desde Rusia que ingresan a Italia desde Tarvisio son regulares”. Pero Moscú amenaza con otras medidas: “Si alguien se niega a pagar con el nuevo sistema, se implementará el decreto del presidente ruso”, dijo el portavoz del Kremlin, Dmitri Peskov. Y Gazprom informa que 4 compradores europeos ya han pagado el gas en rublos y diez han abierto las cuentas con Gazprombank necesarias para cumplir con la solicitud de Moscú de pagar en moneda local. Viena: “Noticias falsas”.

Tranquila Sofía: “Tenemos reservas para un mes. No nos doblegamos”

La primera reacción ha sido la del Gobierno de Sofía que, junto a su ministro de Energía, Alexander Nikolov, asegura que tiene suficientes reservas de gas para seguir sin restricciones durante al menos un mes: “Bulgaria no negociará bajo presión y con la cabeza gacha. dijo – Está claro que en este momento el gas natural está siendo utilizado como arma política y comercial en el contexto de la guerra”. Además, el ministro precisó que Bulgaria no ha incumplido ningún contrato con Gazprom, a la que pagó el gas en dólares en abril, pero que aún tiene fuentes alternativas para poder limitar el impacto de la parada ordenada por Moscú.

Sin embargo, el primer ministro Kiril Petkov condenó la decisión de Moscú calificándola de grave incumplimiento de contrato y chantaje. El primer ministro dijo que Bulgaria está revisando todos sus contratos con Gazprom, incluidos los relacionados con el tránsito de gas ruso a Serbia y Hungría, porque “el chantaje unilateral no es aceptable”.

Polonia: “El chantaje no tendrá ningún efecto”

Polonia también reaccionó públicamente a la decisión de la Federación, con el Primer Ministro Mateusz Morawiecki hablando ante el Parlamento diciendo que el “chantaje del gas” de Rusia no tendrá ningún efecto en Polonia. El país está a salvo gracias a años de esfuerzos para garantizar la llegada de gas de otros países, agregó el primer ministro, y enfatizó que Varsovia no se dejará intimidar por el corte de gas ruso.

Morawiecki añadió entonces que estamos ante un paso más del “imperialismo del gas” en Rusia y un “ataque directo a Polonia”: “Afrontaremos este chantaje con el arma apuntando a la cabeza sin que los polacos se den cuenta”, añadió recordando que el país tiene 2.300 millones de metros cúbicos de reservas de gas. “Rusia ha atacado la economía europea con medidas inflacionarias. ‘Putininflation’ apunta a subir aún más los costos del gas”.

Von der Leyen: “No seremos chantajeados por Rusia”

Quien más alzó la voz contra la decisión de la Federación fue la presidenta de la Comisión Europea quien, en un tuit, definió el anuncio de Gazprom como “otro intento de Rusia de chantajearnos con gasolina. Estamos preparados para este escenario. Estamos planeando nuestra respuesta coordinada de la UE. Los europeos pueden tener confianza en el hecho de que estamos unidos y somos solidarios con los Estados miembros afectados”. Y para asegurar una respuesta rápida y eficaz, explicó que “ya está en marcha una reunión del grupo de coordinación del gas”.

Von der Leyen emitió entonces un comunicado oficial en el que reafirma la posición firme de la UE y define la acción de Gazprom como “injustificada e inaceptable”, una prueba más “de la falta de fiabilidad de Rusia como proveedor de gas”. Hemos trabajado para garantizar entregas alternativas y los mejores niveles de almacenamiento posibles en toda la UE. También continuaremos trabajando con socios internacionales para garantizar flujos alternativas y seguiré trabajando con los líderes europeos y mundiales para garantizar la seguridad del suministro energético en Europa”.

MANGIATEVI LA SOLIDARIETA’!ultima modifica: 2022-04-27T22:44:58+02:00da manlio22ldc
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