LA MOSCA E IL DRAGONE!

02042022 RUSSIA BOMBARDATA

LA MOSCA E IL DRAGONE!

Sento sempre parlare con enfasi  i politici e media tutti  occidentale del rispetto e dell’applicazione del “diritto internazionale”, sistema di norme e principi volti a regolare i rapporti tra Stati , come l’accoglienza dei profughi di guerra e l’osservanza delle regole stabilite nello scambio di prodotti commerciali tra tutti i paesi del mondo e per certi versi pare essere qualcosa di “meravigliosamente sacro ed intoccabile”, e credo che sia anche cosa giusta osservare e rispettare tutte le comunità del globo per una convivenza migliore e che progredisca per il benessere di tutti. Un vero puzzle di Stati nel quale si colloca in modo molto positivo ed efficace la Cina del XXI secolo… già, noi europei siamo i primi interlocutori commerciali del colosso cinese e le nostre economie, per certi versi, dipendono anche dai loro manufatti e prodotti alimentari. Quindi è normale che ci siano frequenti contatti con la Commissione europea finalizzati a migliorare i rapporti commerciali ma da questo a minacciare la Cina, di non interferire alle sanzioni economiche inflitte alla Russia, francamente la trovo una minaccia patetica e povera che viola proprio il principio del diritto internazionale. Le sanzioni comminate alla Russia sono una questione tutta europea e nord americana per relegare la Russia stessa e metterla  all’angolo dopo l’invasione del 2014 dell’Ucraina e quelle recenti del 2022. Il punto di argomentazione domanda è proprio questo: ma chi è la Commissione europea per decidere sanzioni economiche contro un Paese sovrano visto che l’Ucraina non fa parte dell’UE né della NATO? Non discuto se siano giuste o sbagliate ma contesto le modalità della provenienza, infatti non c’è e non esiste una risoluzione ONU che legalizzi le sanzioni economiche ad una Paese che ha violato militarmente i confini di un altro Stato sovrano. Sia nel 2014 che quelle attuali sono state volute solo da tre soggetti ben precisi e cioè, l’Unione europea, la Gran Bretagna e gli USA dimenticando di chiedere il parere di eventuale condivisione alla stessa Cina, l’India e tutti i Paesi arabi ed asiatici, quindi deve pensare che sono loro i padroni del mondo? Già, perché se loro decidono che il Paese “x” domani deve essere sanzionato per via di un conflitto, allora mi chiedo perché non sono state inflitte sanzioni economiche all’Arabia Saudita per la guerra nello Yemen e alla Turchia per il massacro dei curdi in Siria? E’ ovvio che le sanzioni vengono dettate nei tempi e nei modi  secondo gli interessi del momento degli americani ed allora ecco che la Presidente della Commissione Von der Leyen, in collegamento telematico con il Presidente cinese Xi Jinping, si arroga il diritto di minacciare la Cina di non interferire nella sanzioni alla Russia. Io non sono comunista né ho simpatia per il Presidente cinese, sono liberale e democratico ed è ovvio che sono contro il comunismo, ma odio l’arroganza politica ed economica di un soggetto che non è un capo di Stato né un presidente del Consiglio ma che si arroga il diritto di minacciare uno stato Sovrano come la Cina che in linea teorica potrebbe anche non essere d’accordo sulle sanzioni alla Russia, quindi in definitiva è un vero diktat e cioè: o fate come dico io oppure sono guai per l’economia cinese. Mi chiedo se la “signora con i capelli biondi” sia anche al comando di un esercito di centinaia di milioni di soldati e di una marina con 1000 navi da guerra e centinaia di testate nucleari… come lo è il Presidente cinese e certe minacce, forse sarebbe meglio farle all’edicolante di sotto casa e lasciasse la diplomazia a chi n’è più competente di lei. Infatti non essendosi impegnata in sede ONU la Cina è libera di fare ciò che è conveniente e rientri nel suo interesse economico e strategico e da domani sicuramente vedremo un altro tipo di rapporto con l’Unione europea…  che presumo non più idilliaco e si avvicinerà ancor di più alla Russia. La Cina molto diplomaticamente ha invitato la UE a non creare un clima da guerra fredda ma vedo che la capacità diplomatica in Europa è un arte sconosciuta e anziché dialogare e trovare accordi ragionevoli si continua a minacciare… e di questo passo dire che la terza guerra mondiale è sempre più vicina non è un’utopia  visto che ora abbiamo preso a calci anche la Cina… In certe situazioni, quando c’è una guerra tragica e dolorosa in corso come quella russo-ucraina, il silenzio è d’oro in politica estera e soprattutto nei rapporti con le potenze nucleari… invece vedo che i nostri governanti e personaggi di livello europeo ed americano continuano a spararle grosse e a provocare come se fosse in atto una diatriba tra condomini. Attenzione a come giocate la partita perché se giammai ci dovessimo trovare in una guerra allora… mandateci i vostri figli a far la guerra e non i nostri!  E che la guerra adesso  in Ucraina s’inasprirà è qualcosa di reale dopo i bombardamenti dell’aviazione ucraina dei serbatoi di petrolio di Belgorod, città in territorio russo, che troveranno questa notte la risposta adeguata il cui risultato è solo quello di allontanare il cessate il fuoco. Sì, è stata un meravigliosa azione bellica ed una lezione ai russi ma se la potevano risparmiare perché non è servita a nulla ed ora devono attendersi la scontata risposta… vediamo che succederà nelle prossime ora mentre c’è da aggiungere che a Mariupol la situazione evacuazione dei civili è sempre più difficile. 01042022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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Cina a Ue: “No a clima da guerra fredda”  

Von der Leyen a Pechino: “Non interferite con le sanzioni”

La Croce Rossa: “Fallita l’evacuazione da Mariupol”

Mosca: l’Ucraina attacca Belgorod, a fuoco deposito di petrolio. Ma Kiev smentisce: “Non è opera nostra”

02042022 RUSSIA BOMBARDATA

Belgorod (Russia), deposito di carburante distrutto: forse un attacco ucraino?

Ansa

Sono almeno 8 i serbatoi di petrolio incendiati per un presunto attacco di elicotteri ucraini a un deposito di carburante nella regione russa di Belgorod, secondo quanto scrive la Tass. E il ministero russo per le emergenze invia sul posto 170 vigili del fuoco con 50 mezzi per spegnere il rogo che viene descritto di notevoli dimensioni. Gli abitanti delle case vicine al deposito in fiamme sono stati sgomberati dalle proprie abitazioni.

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La guerra in Ucraina arriva al suo trentasettesimo giorno.

Elicotteri ucraini avrebbero sferrato un attacco sul deposito di petrolio della città russa di Belgorod, ma Kiev smentisce: “Non è opera nostra”. Il Comitato internazionale della Croce Rossa, intanto, riferisce che è stato

“impossibile” procedere all’evacuazione di Mariupol  e che un nuovo tentativo sarà effettuato domani. La

 Cina all’Ue: “Non vogliamo tornare alla guerra fredda”. Von der Leyen: “Pechino non interferisca sulle sanzioni a Mosca”.

  • 01 apr19:25

La prima controffensiva dell’Ucraina

Kiev: non abbiamo attaccato noi il deposito di petrolio russo di Belgorod

Il segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov, ha smentito che Kiev sia responsabile dell’attacco contro un deposito di combustibile nella località russa di Belgorod. “Per un qualche motivo dicono che lo abbiamo fatto noi, ma in base alle nostre informazioni ciò non corrisponde alla realtà”, ha detto alla televisione di Stato ucraina.

 

 

THE FLY AND THE DRAGON!

I always hear politicians and all Western media speak with emphasis about the respect and application of “international law”, a system of rules and principles aimed at regulating relations between states, such as welcoming refugees from war and observing the rules established in the exchange of commercial products between all the countries of the world and in some ways it seems to be something “wonderfully sacred and untouchable”, and I believe that it is also right to observe and respect all the communities of the globe for a better coexistence and for progress to the well-being of all. A real puzzle of states in which China of the 21st century fits in a very positive and effective way … yes, we Europeans are the first commercial interlocutors of the Chinese giant and our economies, in some ways, also depend on their products and foodstuffs. So it is normal that there are frequent contacts with the European Commission aimed at improving trade relations but from this to threaten China, not to interfere with the economic sanctions inflicted on Russia, frankly I find it a pathetic and poor threat that violates the very principle of international law. The sanctions imposed on Russia are a wholly European and North American issue to relegate Russia itself and corner it after the 2014 invasion of Ukraine and the recent invasions of 2022. The point of argument is precisely this: but who is the European Commission to decide economic sanctions against a sovereign country given that Ukraine is not part of the EU or NATO? I do not dispute whether they are right or wrong, but I contest the methods of origin, in fact there is and does not exist a UN resolution that legalizes economic sanctions against a country that has militarily violated the borders of another sovereign state. Both in 2014 and the current ones were wanted only by three very specific subjects, namely, the European Union, Great Britain and the USA forgetting to ask the opinion of any sharing from China itself, India and all the Arab countries and Asians, so he must think that they are the masters of the world? Yes, because if they decide that country “x” must be sanctioned tomorrow because of a conflict, then I wonder why no economic sanctions have been imposed on Saudi Arabia for the war in Yemen and on Turkey for the massacre of the Kurds in Syria? It is obvious that the sanctions are dictated on time and in the manner according to the interests of the Americans at the time and then here is the President of the Commission Von der Leyen, in electronic connection with the Chinese President Xi Jinping, assumes the right to threaten China not to interfere in sanctions against Russia. I am not a communist nor do I have sympathy for the Chinese President, I am a liberal and democratic and it is obvious that I am against communism, but I hate the political and economic arrogance of a person who is not a head of state or a prime minister but who arrogates the right to threaten a sovereign state like China which in theory could also disagree on sanctions against Russia, so ultimately it is a real diktat and that is: either do as I say or it’s trouble for the economy Chinese. I wonder if the “lady with the blonde hair” is also in command of an army of hundreds of millions of soldiers and a navy with 1000 warships and hundreds of nuclear warheads … as is the Chinese President and certain threats , perhaps it would be better to have them at the newsagent below the house and leave diplomacy to those who are more competent than her. In fact, having not committed itself to the UN, China is free to do what is convenient and falls within its economic and strategic interest and from tomorrow we will certainly see another type of relationship with the European Union … which I assume is no longer idyllic and yes it will get even closer to Russia. China very diplomatically invited the EU not to create a cold war climate but I see that diplomatic capacity in Europe is an unknown art and instead of talking and finding reasonable agreements we continue to threaten … and at this rate to say that the third world war is getting closer and closer is not a utopia since now we have kicked China too … In certain situations, when there is a tragic and painful war in progress like the Russian-Ukrainian one, silence is d ‘ gold in foreign policy and above all in relations with nuclear powers … instead I see that our rulers and personalities of European and American level continue to shoot big and provoke as if a dispute between condominiums was taking place. Pay attention to how you play the game because if we ever find ourselves in a war then … send your children to go to war and not ours! And that the war in Ukraine will now escalate is something real after the bombing of the oil tanks of Belgorod by the Ukrainian aviation, cities in Russian territory, which will find the appropriate answer tonight, the result of which is only to avert the ceasefire. Yes, it was a wonderful action of war and a lesson to the Russians but they could have spared it because it didn’t help and now they have to expect the obvious answer … let’s see that it will happen in the next hour while it must be added that in Mariupol evacuation situation of civilians is increasingly difficult. 01042022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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China to the EU: “No to a cold war climate”

Von der Leyen in Beijing: “Do not interfere with the sanctions”

The Red Cross: “The evacuation from Mariupol failed”

Moscow: Ukraine attacks Belgorod, oil depot fires. But Kiev denies: “It’s not our doing”

02042022 RUSSIA BOMBARDATA

Belgorod (Russia), fuel depot destroyed: perhaps a Ukrainian attack?

Handle

At least 8 oil tanks have been set on fire in an alleged attack by Ukrainian helicopters on a fuel depot in Russia’s Belgorod region, according to Tass. And the Russian emergency ministry sends 170 firefighters to the scene with 50 vehicles to extinguish the fire that is described as being of considerable size. The inhabitants of the houses near the burning depot were evicted from their homes.

READ EVERYTHING

The war in Ukraine reaches its 37th day.

Ukrainian helicopters allegedly launched an attack on the oil depot in the Russian city of Belgorod, but Kiev denies: “It is not our doing”. The International Committee of the Red Cross, meanwhile, reports that it was

“impossible” to proceed with the evacuation of Mariupol and that a new attempt will be made tomorrow. There

China to the EU: “We don’t want to go back to the cold war”. Von der Leyen: “Beijing does not interfere in the sanctions in Moscow”.

01 Apr19: 25

Ukraine’s first counter-offensive

Kiev: We did not attack the Russian oil depot in Belgorod

The secretary of the Ukrainian Security Council, Oleksiy Danilov, denied that Kiev was responsible for the attack on a fuel depot in the Russian town of Belgorod. “For some reason they say we did it, but according to our information this is not true,” he told Ukrainian state television.

 

 

FRENCH

 

LA MOUCHE ET LE DRAGON !

J’entends toujours les politiciens et tous les médias occidentaux parler avec emphase du respect et de l’application du “droit international”, un système de règles et de principes visant à réguler les relations entre les États, comme l’accueil des réfugiés de guerre et le respect des règles établies dans l’échange de produits commerciaux entre tous les pays du monde et à certains égards, cela semble être quelque chose de “merveilleusement sacré et intouchable”, et je crois qu’il est également juste d’observer et de respecter toutes les communautés du globe pour une meilleure coexistence et pour le progrès au bien-être de tous. Un vrai puzzle d’états dans lequel la Chine du 21ème siècle s’inscrit de manière très positive et efficace… oui, nous Européens sommes les premiers interlocuteurs commerciaux du géant chinois et nos économies, à certains égards, dépendent aussi de leurs produits manufacturés et denrées alimentaires. Donc c’est normal qu’il y ait des contacts fréquents avec la Commission européenne visant à améliorer les relations commerciales mais de là à menacer la Chine, à ne pas interférer avec les sanctions économiques infligées à la Russie, franchement je trouve ça une menace minable et pauvre qui viole le principe même du droit international. Les sanctions imposées à la Russie sont une question entièrement européenne et nord-américaine pour reléguer la Russie elle-même et la coincer après l’invasion de l’Ukraine en 2014 et les récentes invasions de 2022. Le point d’argumentation est précisément celui-ci : mais qui est la Commission européenne pour décider économiquement ? des sanctions contre un pays souverain étant donné que l’Ukraine ne fait pas partie de l’UE ou de l’OTAN ? Je ne conteste pas s’ils ont raison ou tort, mais je conteste les méthodes d’origine, en fait il y a et il n’y a pas de résolution de l’ONU qui légalise des sanctions économiques contre un pays qui a violé militairement les frontières d’un autre État souverain. Tant en 2014 que les actuels n’étaient voulus que par trois sujets très précis, à savoir, l’Union européenne, la Grande-Bretagne et les États-Unis oubliant de demander l’avis de tout partage de la Chine elle-même, de l’Inde et de tous les pays arabes et asiatiques, alors il doivent penser qu’ils sont les maîtres du monde ? Oui, parce que s’ils décident que le pays « x » doit être sanctionné demain à cause d’un conflit, alors je me demande pourquoi aucune sanction économique n’a été imposée à l’Arabie saoudite pour la guerre au Yémen et à la Turquie pour le massacre des Kurdes en Syrie ? Il est évident que les sanctions sont dictées à temps et de la manière selon les intérêts des Américains du moment et alors voilà le Président de la Commission Von der Leyen, en liaison électronique avec le Président chinois Xi Jinping, assume le droit menacer la Chine de ne pas intervenir dans les sanctions contre la Russie. Je ne suis pas communiste et je n’ai pas de sympathie pour le président chinois, je suis libéral et démocrate et il est évident que je suis contre le communisme, mais je déteste l’arrogance politique et économique d’une personne qui n’est pas chef d’État ou un premier ministre mais qui s’arroge le droit de menacer un Etat souverain comme la Chine qui en théorie pourrait aussi être en désaccord sur des sanctions contre la Russie, donc finalement c’est un vrai diktat et c’est : soit fais ce que je dis soit c’est la galère pour l’économie chinoise. Je me demande si la “dame aux cheveux blonds” est aussi aux commandes d’une armée de centaines de millions de soldats et d’une marine avec 1000 navires de guerre et des centaines d’ogives nucléaires… comme l’est le président chinois et certaines menaces, peut-être serait-ce vaut mieux les avoir chez le marchand de journaux en bas de la maison et laisser la diplomatie à ceux qui sont plus compétents qu’elle. En fait, ne s’étant pas engagée auprès de l’ONU, la Chine est libre de faire ce qui lui convient et relève de son intérêt économique et stratégique et dès demain nous verrons certainement un autre type de relation avec l’Union européenne… ce qui, je suppose, n’est pas plus idyllique et oui il se rapprochera encore plus de la Russie. La Chine a très diplomatiquement invité l’UE à ne pas créer un climat de guerre froide mais je vois que la capacité diplomatique en Europe est un art méconnu et au lieu de parler et de trouver des accords raisonnables on continue de menacer… et à ce rythme de dire que le tiers-monde la guerre se rapproche de plus en plus n’est pas une utopie puisque maintenant nous avons aussi donné un coup de pied à la Chine… Dans certaines situations, lorsqu’il y a une guerre tragique et douloureuse en cours comme celle russo-ukrainienne, le silence est d’or en politique étrangère et surtout dans les relations avec les puissances nucléaires … au lieu de cela, je vois que nos dirigeants et personnalités de niveau européen et américain continuent de tirer gros et de provoquer comme si un différend entre copropriétés était en cours. Faites attention à la façon dont vous jouez le jeu car si jamais nous nous retrouvons dans une guerre alors … envoyez vos enfants à la guerre et pas les nôtres ! Et que la guerre en Ukraine va maintenant s’intensifier est quelque chose de réel après le bombardement des réservoirs de pétrole de Belgorod par l’aviation ukrainienne, villes du territoire russe, qui trouveront ce soir la réponse appropriée, dont le seul résultat est d’éviter le cessez-le-feu. Oui, c’était une merveilleuse action de guerre et une leçon pour les Russes mais ils auraient pu l’épargner car cela n’a pas aidé et maintenant ils doivent s’attendre à la réponse évidente … voyons que cela se produira dans la prochaine heure alors que il faut ajouter qu’à Marioupol la situation d’évacuation des civils est de plus en plus difficile. 01042022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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La Chine à l’UE : “Non à un climat de guerre froide”

Von der Leyen à Pékin : “N’interférez pas avec les sanctions”

La Croix-Rouge : “L’évacuation de Marioupol a échoué”

Moscou : l’Ukraine attaque Belgorod, un dépôt pétrolier incendie. Mais Kiev dément : “Ce n’est pas notre faute”

02042022 RUSSIA BOMBARDATA

Belgorod (Russie), dépôt de carburant détruit : peut-être une attaque ukrainienne ?

Gérer

Au moins 8 réservoirs de pétrole ont été incendiés lors d’une attaque présumée par des hélicoptères ukrainiens contre un dépôt de carburant dans la région russe de Belgorod, selon Tass. Et le ministère russe des urgences envoie sur place 170 pompiers avec 50 véhicules pour éteindre l’incendie décrit comme étant d’une ampleur considérable. Les habitants des maisons proches du dépôt en feu ont été expulsés de leurs maisons.

TOUT LIRE

La guerre en Ukraine atteint son 37e jour.

Des hélicoptères ukrainiens auraient lancé une attaque contre le dépôt pétrolier de la ville russe de Belgorod, mais Kiev dément : “Ce n’est pas de notre fait”. Le Comité international de la Croix-Rouge, quant à lui, rapporte qu’il a été

“impossible” de procéder à l’évacuation de Marioupol et qu’une nouvelle tentative sera faite demain. Là

La Chine à l’UE : « Nous ne voulons pas retourner à la guerre froide ». Von der Leyen : “Pékin n’intervient pas dans les sanctions à Moscou”.

01 Avr19: 25

Première contre-offensive ukrainienne

Kiev : Nous n’avons pas attaqué le dépôt pétrolier russe de Belgorod

Le secrétaire du Conseil de sécurité ukrainien, Oleksiy Danilov, a nié que Kiev soit responsable de l’attaque contre un dépôt de carburant dans la ville russe de Belgorod. “Pour une raison quelconque, ils disent que nous l’avons fait, mais selon nos informations, cela ne correspond pas à la réalité”, a-t-il déclaré à la télévision d’État ukrainienne.

 

 

 

ITALIANO

 

LA MOSCA E IL DRAGONE!

Sento sempre parlare con enfasi  i politici e media tutti  occidentale del rispetto e dell’applicazione del “diritto internazionale”, sistema di norme e principi volti a regolare i rapporti tra Stati , come l’accoglienza dei profughi di guerra e l’osservanza delle regole stabilite nello scambio di prodotti commerciali tra tutti i paesi del mondo e per certi versi pare essere qualcosa di “meravigliosamente sacro ed intoccabile”, e credo che sia anche cosa giusta osservare e rispettare tutte le comunità del globo per una convivenza migliore e che progredisca per il benessere di tutti. Un vero puzzle di Stati nel quale si colloca in modo molto positivo ed efficace la Cina del XXI secolo… già, noi europei siamo i primi interlocutori commerciali del colosso cinese e le nostre economie, per certi versi, dipendono anche dai loro manufatti e prodotti alimentari. Quindi è normale che ci siano frequenti contatti con la Commissione europea finalizzati a migliorare i rapporti commerciali ma da questo a minacciare la Cina, di non interferire alle sanzioni economiche inflitte alla Russia, francamente la trovo una minaccia patetica e povera che viola proprio il principio del diritto internazionale. Le sanzioni comminate alla Russia sono una questione tutta europea e nord americana per relegare la Russia stessa e metterla  all’angolo dopo l’invasione del 2014 dell’Ucraina e quelle recenti del 2022. Il punto di argomentazione domanda è proprio questo: ma chi è la Commissione europea per decidere sanzioni economiche contro un Paese sovrano visto che l’Ucraina non fa parte dell’UE né della NATO? Non discuto se siano giuste o sbagliate ma contesto le modalità della provenienza, infatti non c’è e non esiste una risoluzione ONU che legalizzi le sanzioni economiche ad una Paese che ha violato militarmente i confini di un altro Stato sovrano. Sia nel 2014 che quelle attuali sono state volute solo da tre soggetti ben precisi e cioè, l’Unione europea, la Gran Bretagna e gli USA dimenticando di chiedere il parere di eventuale condivisione alla stessa Cina, l’India e tutti i Paesi arabi ed asiatici, quindi deve pensare che sono loro i padroni del mondo? Già, perché se loro decidono che il Paese “x” domani deve essere sanzionato per via di un conflitto, allora mi chiedo perché non sono state inflitte sanzioni economiche all’Arabia Saudita per la guerra nello Yemen e alla Turchia per il massacro dei curdi in Siria? E’ ovvio che le sanzioni vengono dettate nei tempi e nei modi  secondo gli interessi del momento degli americani ed allora ecco che la Presidente della Commissione Von der Leyen, in collegamento telematico con il Presidente cinese Xi Jinping, si arroga il diritto di minacciare la Cina di non interferire nella sanzioni alla Russia. Io non sono comunista né ho simpatia per il Presidente cinese, sono liberale e democratico ed è ovvio che sono contro il comunismo, ma odio l’arroganza politica ed economica di un soggetto che non è un capo di Stato né un presidente del Consiglio ma che si arroga il diritto di minacciare uno stato Sovrano come la Cina che in linea teorica potrebbe anche non essere d’accordo sulle sanzioni alla Russia, quindi in definitiva è un vero diktat e cioè: o fate come dico io oppure sono guai per l’economia cinese. Mi chiedo se la “signora con i capelli biondi” sia anche al comando di un esercito di centinaia di milioni di soldati e di una marina con 1000 navi da guerra e centinaia di testate nucleari… come lo è il Presidente cinese e certe minacce, forse sarebbe meglio farle all’edicolante di sotto casa e lasciasse la diplomazia a chi n’è più competente di lei. Infatti non essendosi impegnata in sede ONU la Cina è libera di fare ciò che è conveniente e rientri nel suo interesse economico e strategico e da domani sicuramente vedremo un altro tipo di rapporto con l’Unione europea…  che presumo non più idilliaco e si avvicinerà ancor di più alla Russia. La Cina molto diplomaticamente ha invitato la UE a non creare un clima da guerra fredda ma vedo che la capacità diplomatica in Europa è un arte sconosciuta e anziché dialogare e trovare accordi ragionevoli si continua a minacciare… e di questo passo dire che la terza guerra mondiale è sempre più vicina non è un’utopia  visto che ora abbiamo preso a calci anche la Cina… In certe situazioni, quando c’è una guerra tragica e dolorosa in corso come quella russo-ucraina, il silenzio è d’oro in politica estera e soprattutto nei rapporti con le potenze nucleari… invece vedo che i nostri governanti e personaggi di livello europeo ed americano continuano a spararle grosse e a provocare come se fosse in atto una diatriba tra condomini. Attenzione a come giocate la partita perché se giammai ci dovessimo trovare in una guerra allora… mandateci i vostri figli a far la guerra e non i nostri!  E che la guerra adesso  in Ucraina s’inasprirà è qualcosa di reale dopo i bombardamenti dell’aviazione ucraina dei serbatoi di petrolio di Belgorod, città in territorio russo, che troveranno questa notte la risposta adeguata il cui risultato è solo quello di allontanare il cessate il fuoco. Sì, è stata un meravigliosa azione bellica ed una lezione ai russi ma se la potevano risparmiare perché non è servita a nulla ed ora devono attendersi la scontata risposta… vediamo che succederà nelle prossime ora mentre c’è da aggiungere che a Mariupol la situazione evacuazione dei civili è sempre più difficile. 01042022 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Cina a Ue: “No a clima da guerra fredda”

Von der Leyen a Pechino: “Non interferite con le sanzioni”

La Croce Rossa: “Fallita l’evacuazione da Mariupol”

Mosca: l’Ucraina attacca Belgorod, a fuoco deposito di petrolio. Ma Kiev smentisce: “Non è opera nostra”

02042022 RUSSIA BOMBARDATA

Belgorod (Russia), deposito di carburante distrutto: forse un attacco ucraino?

Ansa

Sono almeno 8 i serbatoi di petrolio incendiati per un presunto attacco di elicotteri ucraini a un deposito di carburante nella regione russa di Belgorod, secondo quanto scrive la Tass. E il ministero russo per le emergenze invia sul posto 170 vigili del fuoco con 50 mezzi per spegnere il rogo che viene descritto di notevoli dimensioni. Gli abitanti delle case vicine al deposito in fiamme sono stati sgomberati dalle proprie abitazioni.

La guerra in Ucraina arriva al suo trentasettesimo giorno.

Elicotteri ucraini avrebbero sferrato un attacco sul deposito di petrolio della città russa di Belgorod, ma Kiev smentisce: “Non è opera nostra”. Il Comitato internazionale della Croce Rossa, intanto, riferisce che è stato

“impossibile” procedere all’evacuazione di Mariupol  e che un nuovo tentativo sarà effettuato domani. La

Cina all’Ue: “Non vogliamo tornare alla guerra fredda”. Von der Leyen: “Pechino non interferisca sulle sanzioni a Mosca”.

01 apr19:25

La prima controffensiva dell’Ucraina

Kiev: non abbiamo attaccato noi il deposito di petrolio russo di Belgorod

Il segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov, ha smentito che Kiev sia responsabile dell’attacco contro un deposito di combustibile nella località russa di Belgorod. “Per un qualche motivo dicono che lo abbiamo fatto noi, ma in base alle nostre informazioni ciò non corrisponde alla realtà”, ha detto alla televisione di Stato ucraina.

LA MOSCA E IL DRAGONE!ultima modifica: 2022-04-01T21:11:35+02:00da manlio22ldc
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