NOI COME IL PREZZEMOLO ?

01032022 COLLOQUI DI PACE

NOI COME IL PREZZEMOLO ?

Accolgo con favore il negoziato in Bielorussia tra russi ed ucraini, oggi il dialogo per arrivare ad una logica conclusione pacifica è stato avviato, le parti attualmente in conflitto si sono incontrate e sembra che stiano convergendo su alcuni  punti che porterebbero al cessate il fuoco, fin qui le cose vanno di bene in meglio… parlare è importante e accordarsi serve a risparmiare morti e sofferenze alla popolazione ucraina. Tutta l’Europa si muove nella direzione della difesa ad oltranza dell’Ucraina contro l’invasione russa col fine d’isolarla, e lo fa sia in chiave economica che impedirne l’avanzata militare sul territorio e lo sta facendo senza mezzi termini, dall’esclusione finanziaria col blocco delle banche russe, impedendo le transazioni internazionali, sino ai rifornimenti di armi e materiale bellico all’esercito ucraino. Anche l’Italia è in prima fila nel sostenere l’Ucraina e proprio oggi il Consiglio dei ministri ha approvato l’invio di mezzi ed equipaggiamenti militari agli ucraini e in più ha stanziato dei fondi per l’accoglienza dei profughi. Così stanno facendo il Belgio e la Germania ed altri Stati che hanno stanziato un fondo di ben 500 milioni di euro per l’acquisto di missili e mezzi da destinare alla battaglia per la liberazione dell’Ucraina. Nel frattempo si stanno rafforzando le forze di sicurezza NATO su tutto il confine russo pronte ad intervenire in caso di necessità ed in difesa di Stati membri in caso di aggressione ad uno di loro. Ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha anche proposto l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea,  adesione immediatamente poi smentita, proprio oggi, dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che rimarca che l’adesione in tempi brevi sia impossibile e aggiunge che “ci sono Stati che non l’avrebbero approvata” , … è curiosa la sua affermazione, mi piacerebbe sapere quali sono quegli Stati che si oppongono a tale ingresso… così giusto per saperlo o come credo io è solo un’altra pezza di colore messa dal Michel per riparare all’ennesimo errore della van der Leyen  ed in più, ha dimenticato che ha fatto una palese offesa e “strizzata alle palle” alla Turchia di Erdogan che da oltre dieci anni chiede di entrare a far parte dell’Unione europea  e si vede puntualmente rifiutata . Ora comprendo benissimo ed approvo  e condivido il senso di solidarietà di Polonia e Romania e di quei Paesi, come l’Italia, che hanno deciso di accogliere i profughi  ucraini, solo donne e bambini da ricordare che gli uomini restano a combattere, e vivaddio sono tutti  da elogiare infinitamente… Tuttavia altra questione è armare una delle due parti in conflitto perché ciò significa inequivocabilmente schierarsi militarmente contro l’altra parte e nel caso specifico è la Russia di Putin, già… ritengo sia un errore diplomatico epocale senza precedenti perché poi sarà molto difficile ricreare un rapporto di vera diplomazia e c’è da aggiungere che gli altri Paesi  del globo avranno fiducia e affidamento su una diplomazia a senso unico ?  L’Unione europea e l’Italia al seguito non devono assolutamente schierarsi militarmente a favore dell’aggredito rifornendolo di armi, munizioni e mezzi offensivi perché nel farlo si sono schierati militarmente contro la Russia  visto che i rifornimenti e distribuzione delle armi  e dei mezzi tra l’altro sarebbero  a cura dell’apparato NATO  in Polonia, da lì gli ucraini poi andrebbero a prelevarli. La domanda è come faranno poi ad arrivare al confine polacco e prenderle ? No, non è questo il modo di fermare la guerra anzi, ciò consentirebbe un notevole aumento del conflitto visto che gli ucraini verrebbero messi nelle condizioni di procurare danni notevoli ai russi. No, ho l’impressione che i nostri governanti non abbiano ben compreso la delicatezza della questione, devono sedersi davanti ad un lungo tavolo insieme ai belligeranti ed arrivare ad un accordo negoziale poiché penso che l’arma finanziaria non sarà eccessivamente pungente e stringente in via immediata  per la Russia anzi, lo è sicuramente per noi europei che a lungo andare sentiremo gli effetti di questo isolamento russo. Certamente parlo di tempi lunghi perché ho la convinzione che da questi negoziati  non ricaveremo un buco  almeno per i prossimi giorni e Putin non ha più tempo e deciderà di chiudere al “pratica Ucraina” con tutte le forze aeree e conseguenze. Usiamo la diplomazia vera e razionale, quella europea e prendiamo esempio da quella discreta del momento statunitense, che intelligentemente tace, e la nostra influenza sull’Ucraina e nei rapporti  pluridecennali con la Russia, che ora stiamo distruggendo senza ragione, per un accordo che magari pur rimettendoci qualcosina chiuda la partita… altrimenti prepariamoci ad una scenario di guerra. 28022022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Guerra Ucraina-Russia, Cdm: ok decreto aiuti Italia a Kiev

28 febbraio 2022 | 17.07

01032022 COLLOQUI DI PACE

Sì a mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative del Paese. Le misure, la bozza del dl

Adnkronos

Guerra Ucraina-Russia, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità al decreto legge per garantire sostegno e assistenza al popolo ucraino attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative di Kiev. Il Cdm sulle nuove misure di sostegno a favore del Paese è durato un’ora. Sul fronte della difesa, “il provvedimento prevede un intervento per garantire sostegno e assistenza al popolo ucraino attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina”, conferma Palazzo Chigi.

LE MISURE

E’ possibile ricorrere ai razionamenti di gas, al momento una necessità che non c’è. Nel caso arrivasse, si apre immediatamente -si desume dunque senza altri passaggi normativi- alla possibilità di ricorrere ad altre fonti di approvigionamento. Passa da qui l’apertura, approvata in Consiglio dei ministri oggi, al ricorso alla produzione da centrali a carbone semmai ce ne fosse bisogno. Una frenata, rispetto al processo di decarbonizzazione in atto, resa necessaria dal conflitto in Ucraina.

Sul fronte energia, spiega infatti Palazzo Chigi a stretto giro dal via libera al provvedimento, “il decreto si occupa del livello di rischio imprevisto riguardo al normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza, anche a scopo preventivo, di anticipare l’adozione di misure per l’aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza, una eventualità che al momento non corrisponde a quella in cui si trova il nostro Paese”.

“La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando – si rimarca – il contributo delle energie rinnovabili. È inoltre eventualmente prevista la riduzione del consumo di gas nel settore termoelettrico che rappresenta una delle principali componenti della domanda media giornaliera di gas. Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale”.

E ancora: “Il Consiglio dei ministri ha deciso di incrementare le misure di soccorso ed assistenza alle persone che, in maniera massiccia, stanno cercando e cercheranno rifugio nell’Unione europea” a seguito del conflitto in Ucraina. “Per questo motivo” il Cdm “ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”, si apprende da Palazzo Chigi, che estende dunque lo stato d’emergenza dagli iniziali tre mesi all’intero 2022.

Stanziamento aggiuntivo di “10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali per consentire di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti”, la decisione assunta dal Consiglio dei ministri di oggi, anche alla luce del fatto che una parte del flusso dei profughi ucraini “si indirizzi presso il nostro Paese come in parte già sta cominciando ad avvenire”, viene spiegato da una nota di Palazzo Chigi che ricorda come in Italia già vi sia “una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone”.

 

 

 

ENGLISH

 

DO WE LIKE PARSLEY?

I welcome the negotiations in Belarus between Russians and Ukrainians, today the dialogue to reach a logical peaceful conclusion has been started, the parties currently in conflict have met and it seems that they are converging on some points that would lead to a ceasefire, since here things are going from good to better … talking is important and agreeing helps to save the Ukrainian population deaths and suffering. All of Europe is moving in the direction of the all-out defense of Ukraine against the Russian invasion with the aim of isolating it, and it does so both from an economic point of view and to prevent its military advance on the territory and is doing so in no uncertain terms, from ‘financial exclusion with the blockade of Russian banks, preventing international transactions, up to the supply of weapons and war material to the Ukrainian army. Italy is also at the forefront in supporting Ukraine and just today the Council of Ministers approved the sending of military vehicles and equipment to the Ukrainians and in addition it has allocated funds for the reception of refugees. So are Belgium and Germany and other states that have allocated a fund of 500 million euros for the purchase of missiles and vehicles to be used in the battle for the liberation of Ukraine. In the meantime, NATO security forces are being strengthened throughout the Russian border, ready to intervene in case of need and in defense of member states in the event of an attack on one of them. Yesterday the president of the European Commission, Ursula von der Leyen also proposed the entry of Ukraine into the European Union, accession immediately then denied, just today, by the President of the European Council, Charles Michel, who points out that the accession in time short is impossible and adds that “there are states that would not have approved it”, … his statement is curious, I would like to know which are those states that oppose such entry … so right to know or as I think I am just another piece of color put by Michel to repair yet another mistake made by van der Leyen and moreover, he has forgotten that he has made a blatant offense and “squeezed the balls” to Erdogan’s Turkey that has been asking for over ten years to join the European Union and is regularly refused. Now I fully understand and approve and share the sense of solidarity of Poland and Romania and of those countries, such as Italy, which have decided to welcome Ukrainian refugees, only women and children to remember that men remain to fight, and goodbye I am all to be infinitely praised … However, another question is to arm one of the two parties in the conflict because this unequivocally means taking sides militarily against the other party and in this specific case it is Putin’s Russia, already … I believe it is an epochal diplomatic error without precedents because then it will be very difficult to recreate a relationship of true diplomacy and it must be added that the other countries of the globe will have trust and reliance on a one-way diplomacy? The European Union and Italy in tow must absolutely not take sides militarily in favor of the attacked by supplying him with weapons, ammunition and offensive means because in doing so they took sides militarily against Russia given that the supplies and distribution of weapons and means between the other would be in charge of the NATO apparatus in Poland, from there the Ukrainians would then go to pick them up. The question is how will they then get to the Polish border and catch them? No, this is not the way to stop the war on the contrary, it would allow a significant increase in the conflict as the Ukrainians would be enabled to cause considerable damage to the Russians. No, I have the impression that our rulers have not well understood the delicacy of the issue, they must sit in front of a long table together with the belligerents and reach a negotiating agreement because I think that the financial weapon will not be excessively sharp and stringent in the process. Indeed, it is immediate for Russia, certainly for us Europeans who will feel the effects of this Russian isolation in the long run. I certainly speak of a long timeframe because I am convinced that from these negotiations we will not make a hole at least for the next few days and Putin has no more time and will decide to close the “Ukraine practice” with all the air forces and consequences. Let’s use real and rational diplomacy, the European one and let’s take example from the discreet one of the US moment, which intelligently keeps silent, and our influence on Ukraine and in the decades-long relations with Russia, which we are now destroying without reason, for an agreement that maybe even if you lose a little, close the game … otherwise let’s get ready for a war scenario. 28022022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Ukraine-Russia war, CDM: Italian aid decree ok in Kiev

February 28, 2022 | 17.07

01032022 COLLOQUI DI PACE

Is military vehicles, materials and equipment to the governmental authorities of the country. The measures, the draft of the dl

Adnkronos

Ukraine-Russia war, the Council of Ministers unanimously gave the green light to the decree law to guarantee support and assistance to the Ukrainian people through the transfer of military means, materials and equipment to the government authorities in Kiev. The CDm on the new support measures in favor of the country lasted an hour. On the defense front, “the measure provides for an intervention to guarantee support and assistance to the Ukrainian people through the transfer of military means, materials and equipment to the governmental authorities of Ukraine”, confirms Palazzo Chigi.

MEASURES

It is possible to resort to gas rationing, at the moment a need that does not exist. Should it arrive, it immediately opens up – it is therefore assumed without other regulatory passages – to the possibility of resorting to other sources of supply. Hence the opening, approved in the Council of Ministers today, to resorting to production from coal-fired power plants if ever there was a need for it. A slowdown with respect to the decarbonization process underway, made necessary by the conflict in Ukraine.

On the energy front, explains Palazzo Chigi closely from the green light to the provision, “the decree deals with the level of unforeseen risk with regard to the normal functioning of the national natural gas system. the adoption of measures to increase the supply and / or reduce the demand for gas provided for in emergencies, an eventuality that at the moment does not correspond to that in our country “.

“The law makes it immediately possible, if necessary, to reduce the gas consumption of the power plants currently active, by maximizing production from other sources and without prejudice to – it should be noted – the contribution of renewable energy sources. of gas consumption in the thermoelectric sector which represents one of the main components of the average daily demand for gas. To make the measures concretely operational, a series of tasks is entrusted to Terna SpA, as manager of the national transmission grid “.

And again: “The Council of Ministers has decided to increase the relief and assistance measures for the people who are seeking and will seek refuge in the European Union on a massive scale” following the conflict in Ukraine. “For this reason” the CDM “approved the declaration of a state of emergency, until 31 December 2022, aimed at ensuring relief and assistance to the Ukrainian population on the national territory as a result of the serious international crisis in progress”, we learn from Palazzo Chigi , which therefore extends the state of emergency from the initial three months to the whole of 2022.

Additional allocation of “10 million euros, to be paid by the Fund for national emergencies to allow the organization and implementation of the most urgent interventions”, the decision taken by the Council of Ministers today, also in light of the fact that part of the flow of Ukrainian refugees “address themselves to our country as in part it is already beginning to happen”, is explained by a note from Palazzo Chigi which recalls that in Italy there is already “a conspicuous presence of Ukrainian citizens, about 250,000 people”.

 

FRENCH

 

AIMONS-NOUS LE PERSIL ?

Je salue les négociations en Biélorussie entre Russes et Ukrainiens, aujourd’hui le dialogue pour parvenir à une conclusion pacifique logique a été entamé, les parties actuellement en conflit se sont rencontrées et il semble qu’elles convergent sur certains points qui conduiraient à un cessez-le-feu, puisqu’ici les choses vont de mieux en mieux… parler est important et s’entendre aide à sauver la population ukrainienne de morts et de souffrances. Toute l’Europe va dans le sens d’une défense totale de l’Ukraine contre l’invasion russe dans le but de l’isoler, et elle le fait à la fois d’un point de vue économique et pour empêcher son avancée militaire sur le territoire et fait donc sans équivoque, de l’exclusion financière avec le blocus des banques russes, empêchant les transactions internationales, jusqu’à la fourniture d’armes et de matériel de guerre à l’armée ukrainienne. L’Italie est également à l’avant-garde du soutien à l’Ukraine et aujourd’hui même, le Conseil des ministres a approuvé l’envoi de véhicules et d’équipements militaires aux Ukrainiens et a en outre alloué des fonds pour l’accueil des réfugiés. Il en va de même pour la Belgique et l’Allemagne et d’autres États qui ont alloué un fonds de 500 millions d’euros pour l’achat de missiles et de véhicules à utiliser dans la bataille pour la libération de l’Ukraine. En attendant, les forces de sécurité de l’Otan se renforcent tout au long de la frontière russe, prêtes à intervenir en cas de besoin et à la défense des Etats membres en cas d’attaque contre l’un d’entre eux. Hier, la présidente de la Commission européenne, Ursula von der Leyen a également proposé l’entrée de l’Ukraine dans l’Union européenne, adhésion aussitôt puis refusée, aujourd’hui même, par le président du Conseil européen, Charles Michel, qui souligne que l’adhésion à temps bref est impossible et ajoute que “il y a des états qui ne l’auraient pas approuvé”, … sa déclaration est curieuse, j’aimerais savoir quels sont ces états qui s’opposent à une telle entrée … alors droit de savoir ou comme je le pense Je ne suis qu’un autre morceau de couleur mis par Michel pour réparer une énième erreur commise par van der Leyen et de plus, il a oublié qu’il a commis une infraction flagrante et “a serré les couilles” à la Turquie d’Erdogan qui demande depuis plus de dix ans d’adhérer à l’Union européenne et se voit régulièrement refuser. Maintenant, je comprends, j’approuve et je partage pleinement le sens de la solidarité de la Pologne et de la Roumanie et de ces pays, comme l’Italie, qui ont décidé d’accueillir des réfugiés ukrainiens, seuls les femmes et les enfants se souviennent que les hommes restent pour se battre, et au revoir je suis tous à louer infiniment… Cependant, une autre question est d’armer l’une des deux parties au conflit car cela signifie sans équivoque prendre parti militairement contre l’autre partie et dans ce cas précis c’est la Russie de Poutine, déjà… je le crois est une erreur diplomatique d’époque sans précédent car alors il sera très difficile de recréer une relation de vraie diplomatie et il faut ajouter que les autres pays du globe auront confiance et s’appuieront sur une diplomatie à sens unique ? L’Union européenne et l’Italie à sa suite ne doivent absolument pas prendre parti militairement en faveur de l’agressé en lui fournissant des armes, des munitions et des moyens offensifs car ce faisant, ils ont pris parti militairement contre la Russie étant donné que l’approvisionnement et la distribution d’armes et de moyens entre les d’autres seraient en charge de l’appareil de l’OTAN en Pologne, de là les Ukrainiens iraient ensuite les chercher. La question est de savoir comment arriveront-ils ensuite à la frontière polonaise et les attraperont-ils ? Non, ce n’est pas le moyen d’arrêter la guerre au contraire, cela permettrait une augmentation significative du conflit car les Ukrainiens seraient en mesure de causer des dommages considérables aux Russes. Non, j’ai l’impression que nos gouvernants n’ont pas bien compris la délicatesse de la question, ils doivent s’asseoir devant une longue table avec les belligérants et parvenir à un accord de négociation car je pense que l’arme financière ne sera pas excessivement tranchante et En effet, il est immédiat pour la Russie, certainement pour nous Européens qui ressentirons à long terme les effets de cet isolement russe. Je parle certainement d’un long délai parce que je suis convaincu qu’à partir de ces négociations, nous ne ferons pas de trou au moins pour les prochains jours et que Poutine n’a plus le temps et décidera de fermer la “pratique ukrainienne” avec toutes les forces aériennes et conséquences. Utilisons la diplomatie réelle et rationnelle, celle européenne et prenons exemple sur celle discrète du moment américain, qui se tait intelligemment, et notre influence sur l’Ukraine et dans les relations de plusieurs décennies avec la Russie, que nous détruisons maintenant sans raison , pour un accord qui peut-être même si vous perdez un peu, fermez le jeu… sinon préparons-nous à un scénario de guerre. 28022022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

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Guerre Ukraine-Russie, MDP : le décret d’aide italien ok à Kiev

28 février 2022 | 17.07

01032022 COLLOQUI DI PACE

Est véhicules, matériels et équipements militaires aux autorités gouvernementales du pays. Les mesures, le projet de la dl

Adcronos

Guerre Ukraine-Russie, le Conseil des ministres a donné à l’unanimité son feu vert au décret-loi visant à garantir le soutien et l’assistance au peuple ukrainien par le transfert de moyens, matériels et équipements militaires aux autorités gouvernementales à Kiev. Le CDm sur les nouvelles mesures de soutien en faveur du pays a duré une heure. Sur le front de la défense, “la mesure prévoit une intervention pour garantir un soutien et une assistance au peuple ukrainien par le transfert de moyens, matériels et équipements militaires aux autorités gouvernementales ukrainiennes”, confirme Palazzo Chigi.

LES MESURES

Il est possible de recourir au rationnement du gaz, pour le moment un besoin qui n’existe pas. En cas d’arrivée, il ouvre immédiatement – c’est donc supposé sans autres passages réglementaires – à la possibilité de recourir à d’autres sources d’approvisionnement. D’où l’ouverture, approuvée aujourd’hui en Conseil des ministres, au recours à la production des centrales électriques au charbon en cas de besoin. Un ralentissement par rapport au processus de décarbonation en cours, rendu nécessaire par le conflit en Ukraine.

Sur le front de l’énergie, explique Palazzo Chigi de près du feu vert à la fourniture, “le décret traite du niveau de risque imprévu en ce qui concerne le fonctionnement normal du système national de gaz naturel. l’adoption de mesures pour augmenter l’offre et / ou réduire la demande de gaz prévue en cas d’urgence, une éventualité qui pour le moment ne correspond pas à celle de notre pays ».

“La loi permet immédiatement, si nécessaire, de réduire la consommation de gaz des centrales électriques actuellement en activité, en maximisant la production à partir d’autres sources et sans préjudice – il convient de le rappeler – de la contribution des sources d’énergie renouvelables. de la consommation de gaz dans le secteur thermoélectrique qui représente l’une des principales composantes de la demande moyenne quotidienne de gaz. Pour rendre les mesures concrètement opérationnelles, une série de tâches est confiée à Terna SpA, en tant que gestionnaire du réseau de transport national “.

Et encore : “Le Conseil des ministres a décidé d’augmenter les mesures de secours et d’assistance aux personnes qui, de manière massive, cherchent et chercheront refuge dans l’Union européenne” suite au conflit en Ukraine. “Pour cette raison” le CDM “a approuvé la déclaration d’un état d’urgence, jusqu’au 31 décembre 2022, visant à assurer secours et assistance à la population ukrainienne sur le territoire national suite à la grave crise internationale en cours”, apprend-on. du Palazzo Chigi , qui prolonge donc l’état d’urgence des trois premiers mois à toute l’année 2022.

Allocation supplémentaire de “10 millions d’euros, à verser par le Fonds national d’urgence pour permettre l’organisation et la mise en œuvre des interventions les plus urgentes”, la décision prise par le Conseil des ministres aujourd’hui, compte tenu également du fait qu’une partie du flux de réfugiés ukrainiens “s’adressent à notre pays car en partie cela commence déjà à se produire”, s’explique une note du Palazzo Chigi qui rappelle qu’en Italie il y a déjà “une présence remarquée de citoyens ukrainiens, environ 250 000 personnes”.

NOI COME IL PREZZEMOLO ?ultima modifica: 2022-02-28T22:40:13+01:00da manlio22ldc
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