IERI COME OGGI !

23022022 UCRAINA

IERI COME OGGI !

“Scacco al re Ucraina”… lui ora è arroccato nello scudo europeo ma ha fanti cavalli ed alfieri a suoi confini che gli impediscono di muoversi, già perché se lo fa si scatenerà l’inferno…esattamente come nel film “ Il gladiatore”…  eh sì, come suol dirsi il dado è tratto !  Era facile prevedere che l’avanzata russa iniziasse proprio dalla regione contesa del Donbass… e come tutti s’aspettavano la mossa tattica e strategica c’è stata con il riconoscimento delle due Repubbliche… Putin ha avuto via libera alle manovre militari. Non intendo entrare nel merito nella questione sui torti o ragioni che dividono i due Paesi e li hanno portati alla soglie di una guerra perché il problema è molto complesso e delicato e per affrontarlo bisogna necessariamente conoscere la storia e capire le ragioni militari, infatti i russi vantano un diritto storico sull’Ucraina in quanto quel territorio era parte integrante del grande impero russo e che si è staccata ed autoproclamata indipendente solo nel 1991, dopo la dissoluzione dell’URSS ed in un momento di assoluto caos e con l’appoggio morale ed economico dell’Europa che vedeva giustamente allontanarsi dai propri confini il nemico socialista sovietico. Tra l’altro l’Ucraina essendo confinante con la Russia per oltre 1500 km si comprende bene quanto sia complicato per i russi stessi dover difendere i propri confini da uno Stato che se, in ipotesi, dovesse a far  parte della NATO è ovvio che si sentirebbero in pericolo vista la vicinanza  e il fiato sulle spalle dell’espansione militare della NATO a guida del nemico storico USA… Logico quanto scontato che per i russi  un’Ucraina nella NATO rappresenti per loro un serio pericolo alla propria sicurezza e intendono far di tutto per impedirlo. E le tensioni del momento non devono essere considerate un’eccezionalità nel rapporto tra gli americani e i russi perché rammento a tutti un precedente che ci dà un’idea di quanta ipocrisia ci sia nel mondo…già, laddove sono i media che decidono chi è il bravo e chi il cattivo… Cito e parlo della famosa crisi di Cuba di Fidel Castro dell’ottobre del 1962, ebbene in quell’anno i sovietici volevano installare dei missili nell’isola dei comunisti che dista poco meno di 200 km dalla Florida statunitense… il presidente  americano dell’epoca, il democratico John Kennedy, preoccupato allo stesso modo del Putin di oggi, di avere il nemico alle porte e le sue città a tiro di missili ordinò il blocco navale intorno all’isola per impedire alle navi sovietiche di attraccare nei porti isolani e scaricare i pericolosi missili. Ci furono 13 giorni di terrore e paura nel mondo per un eventuale conflitto bellico nucleare tra gli USA  e l’URSS… poi fortunatamente un accordo segreto diplomatico sancì la fine della crisi e il dietro front delle navi sovietiche. Mi piace evidenziare che all’epoca dei fatti tutta la stampa occidentale ed americana “ritenne giustissimo il blocco navale” intorno all’isola perché avere dei missili puntati in casa non fa piacere a nessuno… ed ora giro questa osservazione e la trasformo in domanda : e perché Putin dovrebbe accettare nel 2022 quel che gli americani non hanno voluto nel 1962 ?  Già, perché il punto di tutta la questione ucraina sta proprio qui… attenzione, non è certamente una questione di ricchezze minerarie o altre sciocchezze del genere ma è semplicemente perché la Russia non vuole alle porte di casa i missili NATO installati in Ucraina… e chiedo, che c’è di diverso dalla stessa situazione del 1962 ? Niente solo che allora l’URSS cedette perché una guerra in quel momento a loro non serviva a nulla.. ma questa volta lo scenario è diverso e non veder in piazza migliaia di russi a protestare ciò vuol dire che il popolo è d’accordo e appoggia Putin. La soluzione del problema è semplice… basta non far entrare l’Ucraina nella NATO e magari in cambio  farla entrare nell’Unione europea per un miglior sviluppo della loro economia… così noi avremo la pace e tutti saranno felici e contenti. Intanto c’è da dire che considero completamente sbagliate e poco diplomatiche le ulteriori sanzioni ai russi perché questo inasprisce gli animi ed aumenta i sensi di rivalsa nei confronti degli occidentali e crea enormi problemi, non solo ai russi, ma siamo proprio noi europei stessi che ci stiamo creando i presupposti per una crisi economica epocale senza ritorno… e in più, stiamo dando corpo ad un probabile guerra per un paese che non fa parte né della NATO né dell’Unione europea. E in ultimo, bisogna tener conto anche degli alleati di Putin partendo proprio dalla Cina, non credo che le sanzioni  alla Russia potranno e riusciranno ad intaccare il rapporto commerciale e la collaborazione militare in essere già da una decina d’anni e se mai ci sarà una guerra non credo proprio che i cinesi non aiuteranno la Russia anche perché i loro interessi coincidono con quelli russi e specie contro gli USA… che ricordiamolo, si sono già esposti in difesa militare favore di Taiwan in caso di invasione cinese. il mondo sta andando a rotoli e noi continuiamo a giocare con le parole e a scrivere “buoni e cattivi sulla lavagna mediatica”… e che Dio ce la mandi buona ! 22022022…by…   https://manliominicucci.myblog.it/

….

Crisi Ucraina, scattano le sanzioni Ue: mercati chiusi al debito russo. Berlino ferma «Nord Stream 2». Londra colpisce 5 banche

Sarà una risposta graduale quella che i Ventisette daranno alla decisione russa di riconoscere l’indipendenza di due repubbliche separatiste ucraine e di inviare soldati nella regione

19032021 PUTIN E BIDEN

23022022 UCRAINA

di Beda Romano

22 febbraio 2022

Ucraina, Zelensky: “Riconoscendo i ribelli, Mosca viola la nostra sovranita’”
BRUXELLES – È una prima risposta incisiva quella che i Ventisette hanno deciso di dare alla clamorosa decisione russa di riconoscere l’indipendenza di due repubbliche separatiste ucraine e di inviare nuovi soldati nella regione. Delle misure sanzionatorie illustrate oggi, martedì 22 febbraio, la più interessante riguarda il settore economico: l’Unione europea bloccherà l’accesso dello Stato e del governo russi ai mercati finanziari europei. Berlino intanto ha sospeso la certificazione del gasdotto Nord Stream II.Le misure – coordinate con i partner internazionali – prevedono la messa al bando di persone ed entità coinvolte nella scelta russa: gli esponenti della Duma, che hanno votato a favore del riconoscimento dell’indipendenza, così come 27 persone e società coinvolte nella decisione russa in Ucraina. Il presidente Vladimir Putin non farà parte della lista degli individui sanzionati. In compenso, saranno colpite anche le banche che operano nelle regioni separatiste, così come l’import-export con quelle zone.

Mercati europei chiusi al debito russo

L’elemento più interessante riguarda «il divieto per lo Stato e il governo russi di accedere ai mercati finanziari europei, limitando in questo modo il finanziamento delle politiche economiche del paese», ha detto da Parigi l’Alto Rappresentante per la Politica e di Sicurezza J Dettagli più precisi emergeranno al momento della pubblicazione delle sanzioni nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, entro la settimana. Il confronto tra i paesi membri è tra chi è preoccupato dall’ambizione di Mosca in Europa orientale e insiste per scelte drastiche, come la Polonia o i paesi baltici, e chi invece vuole privilegiare la diplomazia e tenere aperto il dialogo con il Cremlino, come la Germania, la Francia e l’Italia. «Questo confronto esiste, ma va temperato con alcune considerazioni – precisa un alto funzionario europeo –. Anche i paesi dell’Est sanno che bisogna tenere a disposizione margini di manovra».

Josep Borrell. «Queste sanzioni faranno del male alla Russia, molto male».

Dettagli più precisi emergeranno al momento della pubblicazione delle sanzioni nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, entro la settimana. Il confronto tra i paesi membri è tra chi è preoccupato dall’ambizione di Mosca in Europa orientale e insiste per scelte drastiche, come la Polonia o i paesi baltici, e chi invece vuole privilegiare la diplomazia e tenere aperto il dialogo con il Cremlino, come la Germania, la Francia e l’Italia. «Questo confronto esiste, ma va temperato con alcune considerazioni – precisa un alto funzionario europeo –. Anche i paesi dell’Est sanno che bisogna tenere a disposizione margini di manovra».

 

 

 

ENGLISH

 

YESTERDAY AS TODAY!

“Check against the king of Ukraine” … he is now perched in the European shield but has foot soldiers and standard bearers at his borders that prevent him from moving, because if he does, all hell will break loose … exactly like in the film “The gladiator “… yes, as they say, the die is cast! It was easy to predict that the Russian advance would start precisely from the disputed region of Donbass … and as everyone expected, the tactical and strategic move took place with the recognition of the two Republics … Putin had the green light to military maneuvers . I do not intend to enter into the merits of the question of the wrongs or reasons that divide the two countries and have led them to the threshold of a war because the problem is very complex and delicate and to face it one must necessarily know the history and understand the military reasons, in fact the Russians boast a historical right on Ukraine as that territory was an integral part of the great Russian empire and which detached and self-proclaimed independent only in 1991, after the dissolution of the USSR and in a moment of absolute chaos and with the moral and economy of Europe which rightly saw the Soviet socialist enemy moving away from its borders. Among other things, Ukraine, being bordering Russia for over 1500 km, it is easy to understand how complicated it is for the Russians themselves to have to defend their borders from a state that if, in hypothesis, it were to become part of NATO it is obvious that they would feel in danger given the proximity and the breath on the shoulders of the military expansion of NATO led by the historical enemy of the USA … everything to prevent it. And the tensions of the moment should not be considered an exceptionality in the relationship between Americans and Russians because I remind everyone of a precedent that gives us an idea of how much hypocrisy there is in the world … yes, where it is the media that decide who he is the good guy and the bad guy … I quote and talk about Fidel Castro’s famous Cuba crisis in October 1962, well in that year the Soviets wanted to install missiles on the Communist island which is just under 200 km away from Florida in the United States … the American president of the time, the Democrat John Kennedy, worried in the same way as Putin of today, of having the enemy at the gates and his cities within missile range, ordered the naval blockade around the island to prevent Soviet ships from docking in island ports and unloading dangerous missiles. There were 13 days of terror and fear in the world for a possible nuclear war conflict between the US and the USSR … then fortunately a secret diplomatic agreement sanctioned the end of the crisis and the turnaround of Soviet ships. I like to point out that at the time the whole Western and American press “considered the naval blockade quite right” around the island because nobody likes having missiles aimed at home … and now I turn this observation and turn it into question: and why should Putin accept in 2022 what the Americans did not want in 1962? Yes, because the point of the whole Ukrainian question is right here … attention, it is certainly not a question of mineral wealth or other such nonsense but it is simply because Russia does not want the NATO missiles installed in Ukraine on the doorstep. .. and I ask, what is different from the same situation in 1962? Nothing just that the USSR then gave up because a war at that moment was of no use to them .. but this time the scenario is different and not seeing thousands of Russians in the square protesting this means that the people agree and supports Putin. The solution to the problem is simple … just don’t let Ukraine join NATO and maybe in exchange let it join the European Union for a better development of their economy … so we will have peace and everyone will be happy and content. Meanwhile, it must be said that I consider the further sanctions against the Russians completely wrong and not very diplomatic because this exacerbates the spirits and increases the sense of revenge against Westerners and creates enormous problems, not only for the Russians, but it is we Europeans ourselves who we are creating the conditions for an epochal economic crisis with no return … and moreover, we are embodying a probable war for a country that is neither part of NATO nor of the European Union. And finally, we must also take into account Putin’s allies starting from China, I do not believe that sanctions against Russia will be able and will be able to undermine the commercial relationship and military collaboration that has already been in place for ten years and if ever there will be. a war I really don’t think that the Chinese will not help Russia also because their interests coincide with those of Russia and especially against the USA … let us remember, they have already exposed themselves in defense military favor of Taiwan in case of Chinese invasion. the world is falling apart and we continue to play with words and write “good and bad on the media board” … and may God send us good! 22022022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/

 

 

Ukraine crisis, EU sanctions are triggered: markets closed to Russian debt. Berlin stops «Nord Stream 2». London hits 5 banks

The Twenty-Seven will give a gradual response to the Russian decision to recognize the independence of two Ukrainian separatist republics and to send soldiers to the region

19032021 PUTIN E BIDEN

23022022 UCRAINA

by Beda Romano

February 22, 2022

Ukraine, Zelensky: “By recognizing the rebels, Moscow violates our sovereignty”

 

BRUSSELS – The Twenty-Seven have decided to give the sensational Russian decision to recognize the independence of two Ukrainian separatist republics and to send new soldiers to the region is a first incisive response. Of the sanctions illustrated today, Tuesday 22 February, the most interesting concerns the economic sector: the European Union will block the access of the Russian state and government to European financial markets. Meanwhile, Berlin has suspended the certification of the Nord Stream II gas pipeline. The measures – coordinated with international partners – provide for the banning of persons and entities involved in the Russian choice: the representatives of the Duma, who voted in favor of the recognition of independence , as well as 27 individuals and companies involved in the Russian decision in Ukraine. President Vladimir Putin will not be on the list of sanctioned individuals. On the other hand, the banks operating in the breakaway regions will also be affected, as well as the import-export with those areas.

European markets closed to Russian debt

The most interesting element concerns “the prohibition for the Russian state and government to access European financial markets, thus limiting the financing of the country’s economic policies”, said the High Representative for Politics and Security from Paris. J More precise details will emerge when sanctions are published in the Official Journal of the European Union later this week. The confrontation between member countries is between those who are worried about Moscow’s ambition in Eastern Europe and insist on drastic choices, such as Poland or the Baltic countries, and those who instead want to privilege diplomacy and keep dialogue with the Kremlin open, such as the Germany, France and Italy. “This confrontation exists, but it must be tempered with some considerations – specifies a senior European official -. Even the countries of the East know that it is necessary to have room for maneuver ”.

Josep Borrell. “These sanctions will hurt Russia, very badly.”

More precise details will emerge when the sanctions are published in the Official Journal of the European Union later this week. The confrontation between member countries is between those who are worried about Moscow’s ambition in Eastern Europe and insist on drastic choices, such as Poland or the Baltic countries, and those who instead want to privilege diplomacy and keep dialogue with the Kremlin open, such as the Germany, France and Italy. “This confrontation exists, but it must be tempered with some considerations – specifies a senior European official -. Even the countries of the East know that it is necessary to have room for maneuver ”.

 

 

 

FRENCH

 

HIER COMME AUJOURD’HUI !

“Check contre le roi d’Ukraine”… il est maintenant perché dans le bouclier européen mais a des fantassins et des porte-étendards à ses frontières qui l’empêchent de bouger, car s’il le fait, l’enfer va se déchaîner… exactement comme dans le film “Le gladiateur”… oui, comme on dit, les dés sont jetés ! Il était facile de prévoir que l’avancée russe partirait précisément de la région contestée du Donbass… et comme tout le monde s’y attendait, le mouvement tactique et stratégique a eu lieu avec la reconnaissance des deux Républiques… Poutine a eu le feu vert aux militaires manœuvres. Je n’entends pas entrer dans le fond de la question des torts ou des raisons qui divisent les deux pays et les ont conduits au seuil d’une guerre car le problème est très complexe et délicat et pour y faire face il faut nécessairement connaître l’histoire et comprendre les raisons militaires, en fait les Russes se vantent d’un droit historique sur l’Ukraine car ce territoire faisait partie intégrante du grand empire russe et qui ne s’est détaché et autoproclamé indépendant qu’en 1991, après la dissolution de l’URSS et en un instant du chaos absolu et avec la morale et l’économie de l’Europe qui a justement vu l’ennemi socialiste soviétique s’éloigner de ses frontières. Entre autres choses, l’Ukraine étant frontalière de la Russie sur plus de 1500 km, il est facile de comprendre à quel point il est compliqué pour les Russes eux-mêmes de devoir défendre leurs frontières d’un État qui, si, par hypothèse, il devait faire partie de l’OTAN, il il est évident qu’ils se sentiraient en danger vu la proximité et le souffle sur les épaules de l’expansion militaire de l’OTAN menée par l’ennemi historique des USA… tout pour l’empêcher. Et les tensions du moment ne doivent pas être considérées comme une exception dans les relations entre Américains et Russes car je rappelle à tous un précédent qui nous donne une idée de combien d’hypocrisie il y a dans le monde … oui, où elle est les médias qui décident qui il est le gentil et le méchant… Je cite et parle de la fameuse crise cubaine de Fidel Castro en octobre 1962, eh bien cette année-là les soviétiques voulaient installer des missiles sur l’île communiste qui compte un peu moins de 200 km de la Floride aux États-Unis… le président américain de l’époque, le démocrate John Kennedy, soucieux au même titre que Poutine d’aujourd’hui, d’avoir l’ennemi aux portes et ses villes à portée de missiles, ordonna la marine blocus autour de l’île pour empêcher les navires soviétiques d’accoster dans les ports insulaires et de décharger des missiles dangereux. Il y a eu 13 jours de terreur et de peur dans le monde pour un éventuel conflit de guerre nucléaire entre les USA et l’URSS… puis heureusement un accord diplomatique secret a sanctionné la sortie de crise et le retournement des navires soviétiques. J’aime à souligner qu’à l’époque toute la presse occidentale et américaine “considérait le blocus naval comme tout à fait juste” autour de l’île car avoir des missiles pointés sur soi ne plaît à personne … et maintenant je retourne ce constat et le remets en question : et pourquoi Poutine devrait-il accepter en 2022 ce que les Américains ne voulaient pas en 1962 ? Oui, parce que le point de toute la question ukrainienne est bien là… attention, ce n’est certainement pas une question de richesse minérale ou autres bêtises du genre mais c’est tout simplement parce que la Russie ne veut pas que les missiles de l’Otan soient installés en Ukraine sur le pas de sa porte. .. et je demande, qu’est-ce qui est différent de la même situation en 1962 ? Rien juste que l’URSS ait alors abandonné parce qu’une guerre à ce moment-là ne leur était d’aucune utilité .. mais cette fois le scénario est différent et ne pas voir des milliers de Russes sur la place protester cela signifie que le peuple est d’accord et soutient Poutine. La solution au problème est simple … il suffit de ne pas laisser l’Ukraine rejoindre l’OTAN et peut-être en échange de la laisser rejoindre l’Union européenne pour un meilleur développement de son économie … ainsi nous aurons la paix et tout le monde sera heureux et content . En attendant, il faut dire que je considère que les nouvelles sanctions contre les Russes sont complètement erronées et pas très diplomatiques car cela exacerbe les esprits et augmente le sentiment de vengeance contre les Occidentaux et crée d’énormes problèmes, non seulement pour les Russes, mais c’est nous Européens nous-mêmes qui nous créons les conditions d’une crise économique historique sans retour… et de plus, nous incarnons une guerre probable pour un pays qui ne fait ni partie de l’OTAN ni de l’Union européenne. Et enfin, il faut aussi prendre en compte les alliés de Poutine à commencer par la Chine, je ne crois pas que des sanctions contre la Russie pourront et pourront saper la relation commerciale et la collaboration militaire déjà en place depuis dix ans et si jamais il y aura une guerre je ne pense vraiment pas que les chinois n’aideront pas la Russie aussi car leurs intérêts coïncident avec ceux de la Russie et surtout contre les USA… souvenons nous, ils se sont déjà exposés en defense faveur militaire de Taïwan en cas d’invasion chinoise. le monde s’effondre et nous continuons à jouer avec les mots et à écrire “le bien et le mal sur le tableau des médias”… et que Dieu nous envoie du bien ! 22022022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/

 

….

Crise ukrainienne, déclenchement des sanctions de l’UE : marchés fermés à la dette russe. Berlin s’arrête «Nord Stream 2». Londres frappe 5 banques

Les Vingt-Sept donneront une réponse progressive à la décision russe de reconnaître l’indépendance de deux républiques séparatistes ukrainiennes et d’envoyer des soldats dans la région

19032021 PUTIN E BIDEN

23022022 UCRAINA

par Beda Romano

22 février 2022

Ukraine, Zelensky : “En reconnaissant les rebelles, Moscou viole notre souveraineté”

BRUXELLES – Les Vingt-Sept ont décidé de donner à la sensationnelle décision russe de reconnaître l’indépendance de deux républiques séparatistes ukrainiennes et d’envoyer de nouveaux soldats dans la région est une première réponse incisive. Parmi les sanctions illustrées aujourd’hui, mardi 22 février, la plus intéressante concerne le secteur économique : l’Union européenne bloquera l’accès de l’État et du gouvernement russes aux marchés financiers européens. Pendant ce temps, Berlin a suspendu la certification du gazoduc Nord Stream II. Les mesures – coordonnées avec des partenaires internationaux – prévoient l’interdiction des personnes et entités impliquées dans le choix russe : les représentants de la Douma, qui ont voté en faveur de la reconnaissance de l’indépendance, ainsi que 27 personnes et entreprises impliquées dans la décision russe en Ukraine. Le président Vladimir Poutine ne figurera pas sur la liste des personnes sanctionnées. En revanche, les banques opérant dans les régions sécessionnistes seront également affectées, ainsi que l’import-export avec ces zones.

Les marchés européens fermés à la dette russe

L’élément le plus intéressant concerne “l’interdiction pour l’Etat et le gouvernement russes d’accéder aux marchés financiers européens, limitant ainsi le financement des politiques économiques du pays”, a déclaré le Haut représentant pour la politique et la sécurité de Paris. sont publiés au Journal officiel de l’Union européenne plus tard cette semaine. L’affrontement entre pays membres oppose ceux qui s’inquiètent de l’ambition de Moscou en Europe de l’Est et insistent sur des choix drastiques, comme la Pologne ou les pays baltes, et ceux qui veulent au contraire privilégier la diplomatie et maintenir ouvert le dialogue avec le Kremlin, comme le Allemagne, France et Italie. “Cette confrontation existe, mais elle doit être tempérée par quelques considérations – précise un haut responsable européen -. Même les pays de l’Est savent qu’il faut avoir des marges de manœuvre ».

Josep Borrel. “Ces sanctions vont faire très mal à la Russie.”

Des détails plus précis apparaîtront lorsque les sanctions seront publiées au Journal officiel de l’Union européenne plus tard cette semaine. L’affrontement entre pays membres oppose ceux qui s’inquiètent de l’ambition de Moscou en Europe de l’Est et insistent sur des choix drastiques, comme la Pologne ou les pays baltes, et ceux qui veulent au contraire privilégier la diplomatie et maintenir ouvert le dialogue avec le Kremlin, comme le Allemagne, France et Italie. “Cette confrontation existe, mais elle doit être tempérée par quelques considérations – précise un haut responsable européen -. Même les pays de l’Est savent qu’il faut avoir des marges de manœuvre ».

IERI COME OGGI !ultima modifica: 2022-02-22T23:34:58+01:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo