I NUOVI IDEALI DEL 2022 :  ARROGANZA…EGOISMO E DISINTERESSE !

Dio… Patria… e famiglia “che vita di merda” ! Riparto ancora una volta da questa nota affermazioni di una deputata del parlamento italiano per la mia personale descrizione dell’attuale società cosiddetta moderna e progressista, oltre il dovuto commento sull’incredibile morte dell’ottantacinquenne fotografo svizzero morto assiderato in una delle piazze più famose al mondo, “Place de la Republique” di Parigi, in un brutto giorno del 27 gennaio 2022, causata prima da un malessere e poi dall’indifferenza dei passanti e dalla poca voglia di aiutare un bisognoso . Ovvio che trovandomi nella opposta situazione di convinzioni ideologiche e soprattutto cristiano mi irrita sapere che un uomo è morto in quelle condizioni perché ignorato dai passanti…assurdo ! Dio è per i fedeli un punto di riferimento, in questo contesto la religione è molto importante per rafforzare il rapporto tra gli esseri umani, e chi non crede all’esistenza del creatore  non è che viva male ma perde un valore di riferimento in momenti particolari della vita in cui si ha bisogno di un aiuto spirituale. La patria… c’è poco da dire o la si ama o la si odia e nel secondo caso appare alquanto strano che chi si professa  contraria alla patria e poi la si “serve beccandosi” uno stipendio da 300.000 euro l’anno. Purtroppo questa pervadente ideologia trova consensi in tanta parte della società ed in particolar modo nei giovani che hanno accettato questo “modus pensandi” senza curarsi del loro futuro ed infatti, la cultura della “atea sinistra” ha fatto scuola  e presa  in quanto priva del necessario amore per la patria e famiglia e nei fatti cosa hanno prodotto nell’ultimo quarto di secolo queste “affascinati teorie”  ? La risposta è la seguente: violenza di strada ad opera di bande di giovani e scontri all’arma bianca sono consuetudine, furti e rapine ora appartengono anche a loro e non sono più esclusiva degli abituali delinquenti, stupri a danni di ragazzine sono in continua evoluzione nei numeri, l’uso smisurato di alcool  associato alla quantità industriale di consumo di stupefacenti sono fenomeni allucinanti e reali che coinvolgono una vastissima platea di adolescenti e giovani i quali, si aggiungono alla già nutrita schiera di adulti che spaziano dal mondo della politica sino a quello dello spettacolo passando per la famosa “società civile” e coinvolgendo  tantissima gente comune. Le chiese non attirano più come prima e si stanno paurosamente svuotando perdendo per strada i fedeli. La patria poi, è qualcosa di indefinita e non ben chiara per le nuove leve, e l’assenza del servizio militare ha allontanato i cittadini ancora di più dal concetto di amore per la patria. È chiaro che se mescoliamo tutti questi fattori nel calderone ne viene fuori una ricetta a dir poco sconvolgente, infatti il disinteresse, e a volte l’odio, verso lo sconosciuto è tangibile quanto reale e non mi sorprende l’indifferenza di tanta gente che a Parigi non si è neanche presa il fastidio di toccare e guardare se il poveretto respirava o meno, né di chiamare un’autoambulanza o la polizia vedendo un uomo riverso sul marciapiede di una città moderna e civile. N’è giustificata la scusante “clochard”, perché se davvero lo fosse stato allora che si fa ? Li si lascia morire nell’indifferenza com’è accaduto al notissimo fotografo francese del link postato ? Immagino che ora tanta gente a Parigi si senta in colpa… già è brutto sapere che un uomo che si accascia sul marciapiede di una città muore perché nessuno si è voluto sporcare le manine o un ditino… francamente è proprio vergognoso ed inenarrabile quant’è accaduto. Questi sono i frutti della famosa cultura progressista  e mediatica che ci hanno obbligato ad accettare le regole più bizzarre e che hanno stravolto le menti delle persone e dei minorenni tutti e modificando nei fatti  il loro modo di vivere civile trasformandolo in odio e disinteresse per tutti e facendo prevalere l’unico sentimento, da tutti i giovani condiviso, che è l’egoismo assoluto. Il disinteresse è diventato l’articolo 1 della nuova società del XXI secolo la cui cultura è attinta a pieni mani da quella della sinistra  e trasformata in peggio dove il cinismo tecnologico la fa da padrona e l’interesse personale e la delazione sono i loro concetti basilari. Il gesto sconvolgente di un insegnante di Rende (Cosenza) al culmine di un licenziamento, che ha tentato di suicidarsi versandosi del liquido infiammante. ne è l’esempio più disgustoso…  video ripreso e fotografato in fiamme, da diversi testimoni presenti, è qualcosa che deve farci riflettere attentamente… perché la ricerca del sensazionalismo e il “mi piace sui social” pare sia diventata una missione di fede al “Dio della tecnologia”, e astenersi d’aiutarlo non sono più sentimenti umani.  01022021 …by… https://manliominicucci.myblog.it/

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La tragica fine a Parigi del fotografo svizzero René Robert

Lo svizzero aveva 85 anni. © Keystone / Thomas Delley

Noto per i suoi ritratti del mondo del flamenco, l’artista è morto di ipotermia all’età di 85 anni dopo aver passato nove ore su un marciapiede in seguito a una caduta, senza che nessuno lo aiutasse.

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 gennaio 2022 – 20:1727 gennaio 2022 – 20:17

tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS

Il drammatico incidente di cui è stato protagonista il fotografo elvetico René Robert è avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 gennaio a Parigi: l’artista 85enne era fuori per una passeggiata vicino alla centrale Place de la République quando è inciampato cadendo rovinosamente a terra intorno alle ore 21.30. È stato il suo amico e giornalista francese Michel Mompontet a raccontare l’accaduto alla radio France Info.

Un senzatetto ha poi chiamato i soccorsi l’indomani, alle 6 del mattino: Robert è stato portato in ospedale, dove poco dopo è morto a causa di una grave ipotermia.

Le origini e la fotografia

Robert era nato il 4 marzo 1936 a Friburgo ed aveva iniziato la sua carriera nella fotografia nel campo della pubblicità e della moda, ed aveva conquistato la fama con gli scatti dedicati ai ballerini di flamenco. Le sue immagini, sempre in bianco e nero, ispirate e splendide, per più di 50 anni hanno esaltato l’arte del flamenco.

Ha fotografato tutti i più grandi spettacoli di flamenco tra Spagna e Francia e le più straordinarie figure di questo mondo come Paco de Lucia, Fernanda de Utrera, Pastora Galván, Sara Baras, La Susi, Tomatito, El Torombo, El Torta, Vicente Amigo, Eva La Yerbabuena, attraverso ritratti di bellezza sublime, nei quali l’autenticità si coniuga con la grazia.

I ritratti di Robert realizzati dal 1967 al 2009 sono stati al centro di numerose mostre in giro per l’Europa ed un’esposizione di 75 immagini si è tenuta a Roma per iniziativa dell’Istituto Cervantes. Le sue foto sono state raccolte in vari volumi.

 

 

 

ENGLISH

 

THE NEW IDEALS OF 2022: ARROGANCE … EGOISM AND DISINTERESS!

God … Country … and family “what a shit life”! I allot once again from this well-known statements by a deputy of the Italian parliament for my personal description of the current so-called modern and progressive society, as well as the due comment on the incredible death of the 85-year-old Swiss photographer who died frozen in one of the most famous squares in Italy. world, “Place de la Republique” in Paris, on a bad day of January 27, 2022, caused first by a malaise and then by the indifference of passers-by and the unwillingness to help someone in need. Obviously, finding myself in the opposite situation of ideological and above all Christian convictions, it irritates me to know that a man died in those conditions because he was ignored by passers-by … absurd! God is a point of reference for the faithful, in this context religion is very important to strengthen the relationship between human beings, and whoever does not believe in the existence of the creator is not living badly but loses a reference value in particular moments. of life when you need spiritual help. The homeland … there is little to say either you love it or you hate it and in the second case it seems rather strange that those who profess to be against the homeland and then “serve it by getting” a salary of 300,000 euros a year. Unfortunately, this pervading ideology finds consensus in a large part of society and especially in young people who have accepted this “modus pensandi” without caring about their future and in fact, the culture of the “atheist left” has made school and taken as it lacks the necessary love for the homeland and family and in fact what have these “fascinating theories” produced in the last quarter of a century? The answer is the following: street violence by gangs of young people and sword fighting are customary, thefts and robberies now also belong to them and are no longer exclusive to the usual criminals, rape against girls is constantly evolving in numbers, the immense use of alcohol associated with the industrial quantity of drug consumption are hallucinating and real phenomena that involve a huge audience of adolescents and young people who, are added to the already large group of adults ranging from the world of politics up to that of the show passing through the famous “civil society” and involving a lot of ordinary people. The churches are no longer attracting as before and are frighteningly emptying, losing the faithful along the way. The homeland, then, is something indefinite and not very clear for the new generation, and the absence of military service has distanced citizens even further from the concept of love for the homeland. It is clear that if we mix all these factors in the cauldron the result is a recipe that is nothing short of shocking, in fact the disinterest, and sometimes the hatred, towards the unknown is as tangible as it is real and I am not surprised by the indifference of so many people who in Paris she didn’t even bother to touch and see if the poor man was breathing or not, nor to call an ambulance or the police when she saw a man lying on the sidewalk of a modern and civilized city. The excuse “clochard” is justified, because if it really was, then what do you do? Do you let them die in indifference as happened to the well-known French photographer of the posted link? I guess now many people in Paris feel guilty … it’s already bad to know that a man who collapses on the sidewalk of a city dies because no one wanted to dirty his little hands or a little finger … frankly it’s just shameful and unspeakable what happened. These are the fruits of the famous progressive and media culture that forced us to accept the most bizarre rules and that have upset the minds of all people and minors and actually changing their civilized way of life, transforming it into hatred and disinterest for everyone and making prevail the only feeling, shared by all young people, which is absolute selfishness. Disinterest has become article 1 of the new society of the 21st century whose culture is drawn from that of the left and transformed for the worse where technological cynicism reigns supreme and self-interest and informing are their concepts. basic. The shocking gesture of a teacher from Rende (Cosenza) at the height of a dismissal, who attempted to commit suicide by pouring some inflammatory liquid. is the most disgusting example … video shot and photographed in flames, by various witnesses present, it is something that must make us think carefully … because the search for sensationalism and the “I like it on social networks” seems to have become a mission of faith in the “God of technology”, and refraining from helping him are no longer human feelings. 01022021

… by … https://manliominicucci.myblog.it/

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The tragic end in Paris of the Swiss photographer René Robert

The Swiss was 85 ni. © Keystone / Thomas Delley

Known for his portraits of the flamenco world, the artist died of hypothermia at the age of 85 after spending nine hours on a sidewalk following a fall, without anyone helping him.

This content was published on January 27, 2022 – 20:17 January 27, 2022 – 20:17

tvsvizzera.it/MaMi with Keystone-ATS

The dramatic incident of the Swiss photographer René Robert took place on the night between 18 and 19 January in Paris: the 85-year-old artist was out for a walk near the central Place de la République when he tripped and fell tumbling to the ground around 9.30 pm. It was his friend and French journalist Michel Mompontet who reported the incident on France Info radio.

A homeless man then called for help the next day, at 6 am: Robert was taken to hospital, where shortly after he died of severe hypothermia.

The origins and photography

Robert was born on March 4, 1936 in Freiburg and began his career in photography in the field of advertising and fashion, and had gained fame with his shots dedicated to flamenco dancers. The images of him, always in black and white, inspired and beautiful, for more than 50 years have exalted the art of flamenco.

He has photographed all the greatest flamenco shows between Spain and France and the most extraordinary figures of this world such as Paco de Lucia, Fernanda de Utrera, Pastora Galván, Sara Baras, La Susi, Tomatito, El Torombo, El Torta, Vicente Amigo, Eva La Yerbabuena, through portraits of sublime beauty, in which authenticity is combined with grace.

Robert’s portraits made from 1967 to 2009 have been the focus of numerous exhibitions around Europe and an exhibition of 75 images was held in Rome on the initiative of the Cervantes Institute. The photos of him have been collected in various volumes.

 

 

FRENCH

 

 LES NOUVEAUX IDEAUX DE 2022 : L’ARROGANCE… L’EGOISME ET LE DESINTERESSEMENT !

Dieu… Pays… et famille “quelle vie de merde” ! J’attribue une fois de plus à ces déclarations bien connues d’un député du parlement italien ma description personnelle de la société actuelle dite moderne et progressiste, ainsi que le commentaire dû sur la mort incroyable du Suisse de 85 ans photographe décédé figé sur l’une des places les plus célèbres d’Italie au monde, la “place de la République” à Paris, par une mauvaise journée du 27 janvier 2022, causée d’abord par un malaise puis par l’indifférence des passants et la réticence à aider quelqu’un dans le besoin. Évidemment, me trouvant dans la situation inverse des convictions idéologiques et surtout chrétiennes, cela m’irrite de savoir qu’un homme est mort dans ces conditions parce qu’il a été ignoré des passants… absurde ! Dieu est un point de référence pour les fidèles, dans ce contexte la religion est très importante pour renforcer la relation entre les êtres humains, et celui qui ne croit pas à l’existence du créateur ne vit pas mal mais perd une valeur de référence dans des moments particuliers. vie lorsque vous avez besoin d’aide spirituelle. La patrie… il y a peu à dire soit on l’aime soit on la déteste et dans le second cas il semble assez étrange que ceux qui professent être contre la patrie et la “servent ensuite en touchant” un salaire de 300 000 euros par an an. Malheureusement, cette idéologie omniprésente trouve consensus dans une grande partie de la société et surtout chez les jeunes qui ont accepté ce « modus pensandi » sans se soucier de leur avenir et de fait, la culture de la « gauche athée » a fait école et pris comme elle manque de l’amour nécessaire pour la patrie et la famille et au fait qu’ont produit ces « théories fascinantes » dans le dernier quart de siècle ? La réponse est la suivante : les violences de rue par des bandes de jeunes et les combats à l’épée sont coutumiers, les vols et cambriolages leur appartiennent désormais aussi et ne sont plus l’apanage des criminels habituels, les viols de filles évoluent constamment en nombre, l’immense recours aux l’alcool associé à la quantité industrielle de consommation de drogue sont des phénomènes hallucinants et réels qui impliquent un vaste public d’adolescents et de jeunes qui, s’ajoutent au groupe déjà nombreux d’adultes allant du monde de la politique jusqu’à celui du spectacle en passant par le célèbre “société civile” et impliquant beaucoup de gens ordinaires. Les églises n’attirent plus comme avant et se vident de façon effrayante, perdant des fidèles en cours de route. La patrie est donc quelque chose d’indéfini et de peu clair pour la nouvelle génération, et l’absence de service militaire a éloigné encore plus les citoyens du concept d’amour pour la patrie. Il est clair que si l’on mélange tous ces facteurs dans le chaudron le résultat est une recette qui n’est rien de moins que choquante, en effet le désintérêt, et parfois la haine, envers l’inconnu est aussi tangible que réel et je ne suis pas surpris par l’indifférence de tant de gens qu’à Paris elle n’a même pas pris la peine de toucher pour voir si le pauvre homme respirait ou non, ni d’appeler une ambulance ou la police lorsqu’elle a vu un homme allongé sur le trottoir d’un immeuble moderne et ville civilisée. L’excuse « clochard » est justifiée, car si c’était vraiment le cas, alors que faites-vous ? Les laissez-vous mourir dans l’indifférence comme c’est arrivé au célèbre photographe français du lien posté ? J’imagine que maintenant beaucoup de gens à Paris se sentent coupables… c’est déjà mal de savoir qu’un homme qui s’effondre sur le trottoir d’une ville meurt parce que personne n’a voulu salir ses petites mains ou un petit doigt… franchement c’est juste honteux et indescriptible ce qui s’est passé. Ce sont les fruits de la fameuse culture progressiste et médiatique qui nous a forcés à accepter les règles les plus bizarres et qui ont bouleversé l’esprit de tous et des mineurs et qui ont en fait changé leur mode de vie civilisé, le transformant en haine et désintérêt pour tout le monde et faisant règne le seul sentiment, partagé par tous les jeunes, qui est l’égoïsme absolu. Le désintérêt est devenu l’article 1 de la nouvelle société du 21e siècle dont la culture est puisée dans celle de la gauche et transformée pour le pire où le cynisme technologique règne en maître et où l’intérêt personnel et l’information sont leurs concepts de base. Le geste choquant d’un enseignant de Rende (Cosenza) en pleine destitution, qui a tenté de se suicider en versant du liquide incendiaire. en est l’exemple le plus dégoûtant… vidéo tournée et photographiée en flammes, par divers témoins présents, c’est quelque chose qui doit nous faire réfléchir attentivement… car la recherche du sensationnalisme et du “j’aime ça sur les réseaux sociaux” semble avoir devenir une mission de foi dans le “Dieu de la technologie”, et s’abstenir de l’aider ne sont plus des sentiments humains. 01022021

… par … https://manliominicucci.myblog.it/

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La fin tragique à Paris du photographe suisse René Robert

Le Suisse avait 85 ans ni. © Clé de voûte / Thomas Delley

Connu pour ses portraits du monde flamenco, l’artiste est mort d’hypothermie à l’âge de 85 ans après avoir passé neuf heures sur un trottoir suite à une chute, sans que personne ne l’aide.

Ce contenu a été publié le 27 janvier 2022 – 20:17 27 janvier 2022 – 20:17

tvsvizzera.it/MaMi avec Keystone-ATS

L’incident dramatique du photographe suisse René Robert s’est produit dans la nuit du 18 au 19 janvier à Paris : l’artiste de 85 ans se promenait près de la place centrale de la République lorsqu’il a trébuché et est tombé au sol. vers 21h30. C’est son ami et journaliste français Michel Mompontet qui a rapporté l’incident sur la radio France Info.

Un sans-abri a alors appelé à l’aide le lendemain, à 6 heures du matin : Robert a été transporté à l’hôpital, où il est décédé peu après des suites d’une grave hypothermie.

Les origines et la photographie

Robert est né le 4 mars 1936 à Fribourg et a commencé sa carrière dans la photographie dans le domaine de la publicité et de la mode, et s’était fait connaître avec ses clichés dédiés aux danseurs de flamenco. Ses images, toujours en noir et blanc, inspirées et belles, depuis plus de 50 ans exaltent l’art du flamenco.

Il a photographié tous les plus grands spectacles de flamenco entre l’Espagne et la France et les figures les plus extraordinaires de ce monde telles que Paco de Lucia, Fernanda de Utrera, Pastora Galván, Sara Baras, La Susi, Tomatito, El Torombo, El Torta, Vicente Amigo, Eva La Yerbabuena, à travers des portraits d’une beauté sublime, où l’authenticité se conjugue avec grâce.

Les portraits de Robert réalisés de 1967 à 2009 ont fait l’objet de nombreuses expositions à travers l’Europe et une exposition de 75 images s’est tenue à Rome à l’initiative de l’Institut Cervantès. Ses photos ont été rassemblées dans divers volumes.