GIUSTIZIA… È DAVVERO FATTA ?

21062021 condanne x desiree
GIUSTIZIA… È DAVVERO FATTA ?
Eh già… nutro qualche dubbio, penso che anche questa volta sia stata fatta ingiustizia in tutti i sensi, in fondo… oltre la scontata e meritata condanna all’ergastolo, ma solo per un paio di loro, per gli altri due invece, sorprendentemente, non c’è stato lo stesso metro di valutazione e responsabilità degli altri del gruppo e come mai ? Le sentenze non si discutono e va bene, però si possono commentare e questa mi dà la sensazione che trattasi della solita sentenza che non ha tutto il sapore della completa giustizia considerata l’irritazione della madre della povera Desiree Mariottini. il punto che più mi indigna, e mi irrita notevolmente, è che questi criminali arrivano su dei barconi vestiti con l’abito del profugo e del bisognoso, vengono accolti a spese degli italiani e poi come ringraziamento eccone i risultati. La domanda è sempre la stessa, ma se loro se ne fossero rimasti al loro paese anziché venire da noi in veste di agnelli smarriti e bisognosi di cure, credete che tutto questo dramma indescrivibile sarebbe accaduto ? E perché una mamma che chiede giustizia per la figlia ammazzata, e oggi la piange morta, deve anche ingoiare il rospo di una mancata condanna all’ergastolo per gli altri due e addirittura l’ipotetica scarcerazione di uno dei quattro per scadenza termini di detenzione ? Il tragico epilogo di quel giorno ci dà la perdita di una ragazza, morta ammazzata dopo essere stata violentata, per chissà quante volte, in balia della droga, stuprata e poi lasciata morire come uno scarafaggio calpestato nell’angolo buio di una stanza. Criminali, che per paradosso delle nostre leggi, dobbiamo anche mantenerli a vita e preoccuparci del loro stato di salute e che stiano bene. Neanche gli omicidi e stupri subiti e le ingenti spese processuali ci convincono a rivedere le modalità d’accoglienza, eh no, non si può cambiare il business… Già, perché elementi negativi e pericolosi come gli assassini di Pamela Mastropietro e Desireè Mariottini non sarebbero dovuti neanche entrare nel nostro paese… ma ci sono entrati lo stesso e la colpa a chi attribuirla ? Non ignoriamo la domanda che ho posto perché se quelli che arrivano da noi, e lo dico da anni, non vengono controllati ma liberi di girare sul territorio nazionale è ovvio che se sono d’animo delinquenziale do per scontato che diventeranno criminali perché quella è la loro cultura. Credo che la colpa del disastro immigratorio sia da addebitare in buona parte alla politica di accoglienza irresponsabile e ideologicamente utopistica. Infatti quel tipo di cultura ci veniva propinata, anni fa, da alcuni esponenti politici come elemento decorativo di alto pregio da accostare alla nostra… e ricordo molto bene quel che diceva l’ex presidente della camera, Laura Boldrini, e che prima o poi quella cultura sarebbe diventata nostra… In Italia ogni anno ci sono purtroppo tanti femminicidi, ma detti omicidi, per buona parte, sono il frutto malato della gelosia o per paura di perdere per sempre la compagna di vita, e non li ritengo paragonabili a quelli efferati di alcuni migranti che ammazzano le donne con una malvagità da film horror… Da notare che tutti i femminicidi estremamente raccapriccianti registrati in Italia, nell’ultimo decennio, appartengono proprio al ceppo immigratorio e questo deve obbligarci ad una seria riflessione sulle modalità di accoglienza. Oltretutto, bisogna anche guardare la parte economica di questa immigrazione forzata e il futuro del paese, in quanto consto che i “criminali da galera” che arrivano da noi in veste di povere vittime… difficilmente ci pagheranno le pensioni. È la solita Italia che non va ed è sempre equivoca su tutto e in particolar modo in ambito giustizia e migratorio ! 2006202  …by… … https://manliominicucci.myblog.it/     https://vk.com/id529229155

20 GIUGNO 2021 13:57

Desiree Mariottini, condannati i pusher stupratori: due all’ergastolo | Resta in carcere anche Brian Minthe, uno dei quattro del branco

21062021 condanne x desiree

Mano pesante per i quattro che hanno prima drogato, poi stuprato e infine lasciato morire la 16enne nel 2018. La mamma di Desiree: “Non ho avuto giustizia”. Per gli altri due pene da 27 e 24 anni e mezzo

Due condanne all’ergastolo e due condanne a 27 anni e 24 anni e sei mesi: è quanto deciso dalla III Corte d’Assise di Roma in relazione all’omicidio di Desiree Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina uccisa il 19 ottobre 2018 in uno stabile abbandonato a Roma. Coltre 9 ore di camera di consiglio per i giudici: carcere a vita per Mamadou Gara e Yussef Salia, 27 anni ad Alinno China e 24 anni e sei mesi a Brian Minthe, che resta in carcere.

Libero per un cavillo, poi resta in carcere – Resta in cella Brian Minthe, per il quale la Corte d’Assise aveva disposto la scarcerazione per l’accusa di droga. All’uomo è stata, infatti, notificata una nuova ordinanza cautelare per l’accusa di omicidio della minorenne di Cisterna di Latina.

Per i giudici c’era “concreto pericolo di fuga”

I giudici parlano di “concreto ed attuale pericolo di fuga” per Brian Minthe. Nel provvedimento affermano che l’imputato, una volta scarcerato, poteva darsi alla fuga “anche al fine di sottrarsi all’esecuzione della pena come da lui fatto nell’immediato al momento del decesso di Mariottini”. L’uomo “non ha mostrato segni di resipiscenza”.

La mamma di Desiree: “Non ho avuto giustizia” – “Mi attendevo quattro ergastoli, non sono soddisfatta di questa sentenza soprattutto perché uno degli imputati torna libero e questo non doveva succedere. Non ho avuto giustizia “. Lo afferma Barbara Mariottini, madre di Desiree dopo la sentenza della III Corte D’Assise.

Desiree Mariottini, le lacrime in aula | La madre: “Mi aspettavo 4 ergastoli, non ho avuto giustizia”metadone. Ma la miscela, “rivelatasi mortale” era composta da psicotropi che hanno determinato la perdita “della sua capacità di reazione” consentendo agli indagati di poter mettere in atto lo stupro in quell’inferno nel cuore dello storico quartiere romano.

Lo stupro dopo il mix di droghe – Andava e veniva da quel posto, dove la notte del 19 ottobre 2018 è deceduta. Quando si e’ sentita male, dopo aver assunto varie sostanze, nessuno ha chiamato il 118 e la giovane, ridotta all’incoscienza, è stata violentata. Desiree non si e’ opposta in alcun modo: non poteva farlo perché non era in sè, non si reggeva in piedi mentre gli aggressori, senza nessuna pietà le erano addosso. Chi ha abusato di lei, subito dopo l’ha abbandonata sola, a terra, tremante, si è allontanato e l’ha lasciata morire.

“Meglio che muore lei che noi in galera” – Nel corso delle indagini erano emerse frasi agghiaccianti riferite dette dagli assassini. “Meglio che muore lei che noi in galera” avrebbero pronunciato tre dei quattro. Gli stessi che impedirono di chiamare i soccorsi per aiutare Desiree. Gli esami disposti dalla Procura hanno confermato che sotto le unghie e sugli abiti di Desiree è stato trovato il Dna del branco.

 

 

ENGLISH

 

JUSTICE … IS IT REALLY DONE?

Oh yeah … I have some doubts, I think that this time too injustice has been done in every sense, after all … beyond the obvious and deserved life sentence, but only for a couple of them, for the other two instead, surprisingly, there was not the same yardstick and responsibility as the others in the group and why? The sentences are not discussed and that’s okay, but they can be commented on and this gives me the feeling that it is the usual sentence that does not have all the flavor of complete justice considering the irritation of the mother of poor Desiree Mariottini. the point that most angers me, and greatly irritates me, is that these criminals arrive on boats dressed in the clothes of the refugee and the needy, they are welcomed at the expense of the Italians and then as thanks, here are the results. The question is always the same, but if they had stayed in their country instead of coming to us as lost and needy lambs, do you think all this indescribable drama would have happened? And because a mother who asks for justice for her murdered daughter, and today is mourning her dead, she must also bite the bullet of a failed life sentence for the other two and even the hypothetical release of one of the four due to deadlines. of detention? The tragic ending of that day gives us the loss of a girl who died after being raped, who knows how many times, at the mercy of drugs, raped and then left to die like a trampled cockroach in the dark corner of a room. Criminals, who by paradox of our laws, we must also keep them for life and worry about their health and that they are well. Not even the murders and rapes suffered and the huge court costs convince us to review the reception modalities, oh no, you cannot change the business … Yes, because negative and dangerous elements like the killers of Pamela Mastropietro and Desireè Mariottini do not they should not even have entered our country … but they entered it anyway and who is to blame? We do not ignore the question I asked because if those who come to us, and I have been saying this for years, are not controlled but free to tour the national territory, it is obvious that if they are delinquent in mind I take it for granted that they will become criminals because that is the their culture. I believe that the fault of the immigration disaster is largely due to the irresponsible and ideologically utopian reception policy. In fact, that type of culture was served to us, years ago, by some politicians as a decorative element of high value to be combined with ours … and I remember very well what the former president of the chamber, Laura Boldrini, said, and that before then that culture would become ours … In Italy every year unfortunately there are many femicides, but said murders, for the most part, are the sick fruit of jealousy or for fear of losing a life partner forever, and I do not consider them comparable to the brutal ones of some migrants who kill women with a horror movie evil … It should be noted that all the extremely gruesome femicides recorded in Italy, in the last decade, belong to the immigrant strain and this must force us to seriously reflect on reception modalities. Moreover, we must also look at the economic part of this forced immigration and the future of the country, as I know that the “jail criminals” who come to us as poor victims … will hardly pay us our pensions. It is the usual Italy that is wrong and it is always equivocal about everything and especially in the justice and migration field! 2006202 … by … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

20 JUNE 2021 13:57

Desiree Mariottini, rapists sentenced: two to life imprisonment | Brian Minthe, one of the four of the pack, also remains in prison

21062021 condanne x desiree

Heavy hand for the four who first drugged, then raped and finally left the 16-year-old to die in 2018. Desiree’s mom: “I didn’t get justice.” For the other two sentences of 27 and 24 and a half years

Two life sentences and two sentences of 27 years and 24 years and six months: this is what was decided by the III Court of Assizes of Rome in relation to the murder of Desiree Mariottini, the 16-year-old from Cisterna di Latina killed on 19 October 2018 in an abandoned building in Rome. Over 9 hours of council chamber for the judges: life imprisonment for Mamadou Gara and Yussef Salia, 27 years in Alinno China and 24 years and six months for Brian Minthe, who remains in prison.

Free for a technicality, then remains in prison – Brian Minthe remains in his cell, for whom the Court of Assizes had ordered his release for drug charges. The man was, in fact, notified of a new precautionary order for the accusation of murder of the minor from Cisterna di Latina.

For the judges there was “real danger escape ”

The judges speak of “real and current danger of escape” for Brian Minthe. In the provision they state that the accused, once released from prison, could flee “also in order to escape the execution of the sentence as he did immediately at the time of Mariottini’s death”. The man “showed no signs of resipiscence”.

Desiree’s mother: “I did not have justice” – “I was expecting four life sentences, I am not satisfied with this sentence especially because one of the defendants comes back free and this should not have happened. I did not have justice”. This was stated by Barbara Mariottini, Desiree’s mother after the sentence of the III Court of Assizes.

Desiree Mariottini, tears in the classroom | Her mother: “I was expecting 4 life sentences, I didn’t get justice”

methadone. But the mixture, “which turned out to be deadly” was made up of psychotropics who led to the loss “of her ability to react” allowing the suspects to be able to carry out rape in that hell in the heart of the historic Roman neighborhood.

The rape after the drug mix-she went her and she came from that place, where on the night of October 19, 2018 she passed away. When she felt ill, after taking various substances, no one called 118 and the young woman, reduced to unconsciousness, was raped. Desiree did not oppose in any way: she could not do it because she was not in herself, she could not stand up while her attackers, without any mercy, were on her. Whoever abused her, immediately after her abandoned her alone, on the ground, trembling, moved away from her and left her to die.

“Better that you die than us in jail” – In the course of the investigation there were chilling phrases reported by the killers. “Better that she dies than us in jail” would have pronounced three of the four. The same people who prevented them from calling for help to help Desiree. The tests ordered by the Prosecutor’s Office confirmed that the DNA of the herd was found under the nails and on Desiree’s clothes.

 

FRANCAISE

 

LA JUSTICE… EST-CE VRAIMENT FAIT ?

Ah ouais… j’ai quelques doutes, je pense que cette fois aussi l’injustice a été faite dans tous les sens, après tout… , étonnamment, il n’y avait pas le même critère et la même responsabilité que les autres dans le groupe et pourquoi ? Les phrases ne se discutent pas et c’est bien, mais elles peuvent être commentées et cela me donne l’impression que c’est la phrase habituelle qui n’a pas toute la saveur d’une justice complète compte tenu de l’agacement de la mère de la pauvre Désirée Mariottini. le point qui me met le plus en colère, et m’irrite beaucoup, c’est que ces criminels arrivent sur des bateaux habillés en vêtements de réfugié et de nécessiteux, ils sont accueillis aux dépens des Italiens et puis en remerciement, voici les résultats. La question est toujours la même, mais s’ils étaient restés dans leur pays au lieu de venir chez nous comme des agneaux perdus et nécessiteux, pensez-vous que tout ce drame indescriptible serait arrivé ? Et pourquoi une mère qui demande justice pour sa fille assassinée, et aujourd’hui pleure sa mort, doit-elle aussi mordre la balle d’une condamnation à perpétuité ratée pour les deux autres et même l’hypothétique libération de l’un des quatre en raison de l’expiration des peines d’emprisonnement? La fin tragique de cette journée nous donne la perte d’une fille morte après avoir été violée, qui sait combien de fois, à la merci de la drogue, violée puis laissée à mourir comme un cafard piétiné dans le coin sombre d’une pièce. Des criminels, qui par paradoxe de nos lois, nous devons aussi les garder à vie et se soucier de leur santé et de leur bien-être. Même pas les meurtres et viols subis et les frais de justice énormes ne nous convainquent de revoir les modalités d’accueil, oh non, vous ne pouvez pas changer le métier… Oui, car des éléments négatifs et dangereux comme les tueurs de Pamela Mastropietro et Desireè Mariottini ne le font-ils pas n’auraient même pas dû entrer dans notre pays … mais ils y sont entrés quand même et qui est à blâmer pour cela? Nous n’ignorons pas la question que j’ai posée car si ceux qui viennent chez nous, et je le dis depuis des années, ne sont pas contrôlés mais libres de parcourir le territoire national, il est évident que s’ils sont délinquants en tête je le prends pour étant donné qu’ils deviendront des criminels parce que c’est leur culture. Je pense que la responsabilité du désastre de l’immigration est en grande partie due à la politique d’accueil irresponsable et idéologiquement utopique. En fait, ce type de culture nous a été servi, il y a des années, par certains représentants politiques comme un élément décoratif de grande valeur à combiner avec la nôtre … et je me souviens très bien de ce que l’ancienne présidente de la chambre, Laura Boldrini, dit, et qu’avant cela cette culture deviendrait la nôtre … En Italie, chaque année, malheureusement, il y a beaucoup de féminicides, mais lesdits meurtres, pour la plupart, sont le fruit malade de la jalousie ou de la peur de perdre un partenaire pour toujours, et Je ne les considère pas comparables à ceux brutaux de certains migrants qui tuent des femmes avec un film d’horreur maléfique… Il convient de noter que tous les féminicides extrêmement horribles enregistrés en Italie, au cours de la dernière décennie, appartiennent à la souche immigrée et ce doit nous obliger à réfléchir sérieusement aux modalités d’accueil. Par ailleurs, il faut aussi se pencher sur le volet économique de cette immigration forcée et sur l’avenir du pays, car je sais que les “criminels de prison” qui viennent à nous comme de pauvres victimes… ne nous paieront guère nos retraites. C’est l’Italie habituelle qui a tort et elle est toujours équivoque sur tout et surtout dans le domaine de la justice et des migrations ! 2006202 … par … … https://manliominicucci.myblog.it/ https://vk.com/id529229155

20 JUIN 2021 13:57

Desiree Mariottini, la pousseuse de violeurs condamnée : deux à la réclusion à perpétuité | Brian Minthe, l’un des quatre de la meute, reste également en prison

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Main lourde pour les quatre qui ont d’abord drogué, puis violé et finalement laissé mourir la jeune fille de 16 ans en 2018. La maman de Desiree : “Je n’ai pas eu justice.” Pour les deux autres peines de 27 et 24 ans et demi

Deux condamnations à perpétuité et deux condamnations à 27 ans et 24 ans et six mois : c’est ce qu’a décidé la IIIe Cour d’assises de Rome concernant le meurtre de Desiree Mariottini, la jeune de 16 ans de Cisterna di Latina tuée le 19 octobre 2018 dans un bâtiment abandonné à Rome. Plus de 9 heures de chambre du conseil pour les juges : réclusion à perpétuité pour Mamadou Gara et Yussef Salia, 27 ans à Alinno China et 24 ans et six mois pour Brian Minthe, qui reste en prison.

Libre pour un détail technique, puis reste en prison – Brian Minthe reste dans sa cellule, pour qui la cour d’assises avait ordonné sa libération pour trafic de drogue. L’homme a en effet été notifié d’une nouvelle ordonnance de précaution pour l’accusation de meurtre du mineur de Cisterna di Latina.

Pour les juges, il y avait “un vrai danger    s’échapper ”

Les juges parlent de « danger réel et actuel d’évasion » pour Brian Minthe. Dans la disposition, ils déclarent que l’accusé, une fois libéré de prison, pourrait s’enfuir “également pour échapper à l’exécution de la peine comme il l’a fait immédiatement au moment de la mort de Mariottini”. L’homme “ne montrait aucun signe de résistance”.

La mère de Désirée : “Je n’ai pas eu justice” – “Je m’attendais à quatre condamnations à perpétuité, je ne suis pas satisfaite de cette peine surtout parce qu’un des prévenus revient libre et cela n’aurait pas dû arriver. C’est ce qu’a déclaré Barbara Mariottini, la mère de Désirée après la sentence de la IIIe cour d’assises.

Desiree Mariottini, des larmes dans la classe | La mère : “Je m’attendais à 4 condamnations à perpétuité, je n’ai pas eu justice”

méthadone. Mais le mélange, “qui s’est avéré mortel” était composé de psychotropes qui ont causé la perte “de sa capacité de réaction”, permettant aux suspects de pouvoir commettre des viols dans cet enfer au cœur du quartier historique romain. .

Viol après mélange de drogue – Elle allait et venait de cet endroit, où elle est décédée dans la nuit du 19 octobre 2018. Lorsqu’elle s’est sentie malade, après avoir pris diverses substances, personne n’a appelé le 118 et la jeune femme, réduite à l’inconscience, a été violée. Désirée ne s’y opposa en aucune façon : elle ne pouvait pas le faire car elle n’était pas en elle-même, elle ne pouvait pas se tenir debout alors que les assaillants, sans pitié, étaient sur elle. Qui l’a maltraitée, l’a aussitôt abandonnée seule, à terre, tremblante, s’en est allée et l’a laissée mourir.

“Mieux vaut qu’elle meure que nous en prison” – Au cours de l’enquête, des phrases effrayantes ont été rapportées par les tueurs. « Mieux vaut qu’elle meure que nous en prison » auraient prononcé trois des quatre. Les mêmes qui les empêchaient d’appeler à l’aide pour aider Désirée. Les tests ordonnés par le parquet ont confirmé que l’ADN du troupeau a été retrouvé sous les ongles et sur les vêtements de Désirée.

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