MA LA SOLIDARIETA’ COS’E’ …?

OSTIA

MA LA SOLIDARIETA’ COS’E’ …?

In altri tempi, mi fu spiegato che la solidarietà la si prestava alla gente in difficoltà economica oppure a coloro i quali, impossibilitati dalle malattie o dalle evidenti difficoltà motorie dovute all’avanzata età, le si aiutava come si poteva, ognuno secondo le proprie possibilità, come aiutarli a portare la spesa in casa o ad attraversare la strada o suonare il citofono di casa perché poco vedenti… Io l’ho fatto tante volte quando ero ragazzino, non hai mai preteso nulla in cambio perché… appartengo al “mondo dei trogloditi” che amano i propri anziani e la gente italiana in difficoltà. La solidarietà che mi hanno insegnato appartiene a quel mondo cristiano di una volta, tempi che vedevano i parroci in prima linea per aiutare i bisognosi e la Caritas era un’istituzione nel campo degli aiuti alimentari. Oggi invece evidentemente il termine solidarietà ha un altro significato, forse a me del tutto ignoto … forse vorrà dire che bisogna prestare aiuto e prodigarsi solo in presenza di compenso economico ? Oppure la solidarietà va messa in pratica solo quando si verificano gli eventi elettorali ed utilizzata per mero interesse personale pubblicitario o per fine politico.? Il buonismo e la solidarietà tanto osannate, che riscontro da anni, attraverso i media e le testimonianze dirette della cosiddetta” società civile” sono rivolti solo e sempre all’accoglienza dei migranti e mai alla povera gente italiana…mai, non lo riscontro mai.. e le pantomime dell’interesse appena esposto cozzano in malo modo con il mio modello di solidarietà e interesse che ho verso gli anziani e portatori di handicap…di nazionalità …italiana.  La solidarietà che conosco e intendo è molto diversa da quella dei buonisti e radical chic, già…proprio tanto diversa. Siamo quindi di fronte alla trasformazione genetica del termine ” solidarietà ? Penso proprio di sì, nei fatti la mutazione c’è stata…eccome, stamane leggevo, in un post di Facebook, la drammatica vicenda della morte di un bresciano, un anziano di 78 anni, trovato sul pavimento della sua casa, un’abitazione priva di energia elettrica e dell’ovvio riscaldamento, non è difficile immaginare quali siano le temperature rigide invernali notturne, specie poi nel bresciano. A prescindere da ogni convinzione ideologica, mi chiedo come si possa accettare la morte di un povero anziano, è forse questa la curiosa applicazione del nuovo modo di concepire la…” solidarietà moderna riservata ai cittadini italiani” ? Penso di sì visto il risultato di assoluto disinteresse, certamente un “modus operandi” alquanto singolare, attribuibile ai componenti della “cosiddetta società civile” che ogni tanto dovrebbero dimenticarsi di ergersi a paladini e strenui difensori dell’accoglienza dei migranti e magari, pensare un po’ ai nostri anziani che hanno bisogno più dei migranti stessi dell’aiuto economico…e lo accetterebbero anche …senza salti di gioia ed applausi. Come anche la sciagurata situazione di 320 famiglie di Ostia che da 46 giorni sono senza riscaldamento per un guasto all’impianto e il sindaco grillino invece di star dalla parte del popolo recita la parte dell’assenteista ingiustificata . Il nostro paese sta andando sempre più alla deriva, oramai siamo sotto un vero e proprio regime, abbiamo un signore che ha un partito che non ha ricevuto neanche un voto e fa il bello e cattivo tempo nel governo, un movimento che ha centinaia di deputati e senatori ma che non ha più…gli elettori, i media e giornalisti, tutti a sinistra, a sostenere le politiche della fame e ditemi voi, quale futuro stiamo assicurando alle prossime generazioni ? Non vi meravigliate se nei prossimi mesi vedremo altra gente morire, quel che conta è che il potere resti nelle mani… di chi lo ha.. da sempre tenuto…capito “l’antifona Emilia-Romagna” ? 04022020

..by… manliominicucci.myblog.it

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Tgcom24 Cronaca Lazio

04 FEBBRAIO 2020 11:31

Ostia, viaggio nella casa popolare senza riscaldamento da 46 giorni

Le famiglie coinvolte a “Mattino Cinque”: “Ci stanno prendendo in giro”

OSTIA

Odissea per 320 famiglie di Ostia: da 46 giorni sono senza riscaldamento per un guasto all’impianto. Gli abitanti, inferociti, hanno aperto le porte delle loro case a “Mattino Cinque” che ha documentato lo stato delle abitazioni.

“Siamo ammalati, ci scaldiamo col forno acceso” racconta una signora 80enne in merito alla delicata situazione delle case. E le bollette della luce schizzano alle stelle: in tanti usano condizionatori per pompare aria calda e resistere al freddo e all’umidità.

“Ci vuole un po’ di rispetto per le persone, viviamo col cappotto” il grido disperato degli inquilini. “Ci stanno prendendo in giro, aspettiamo il Comune, nessuno si è fatto vedere”. E in diretta una portavoce delle famiglie tenta di contattare alcuni funzionari per chiedere conto della situazione, purtroppo senza successo.

 

 

 

MA LA SOLIDARIETA’ COS’E’ …?ultima modifica: 2020-02-05T15:22:04+01:00da manlio22ldc
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