E ORA APRITI CIELO …!

E ORA APRITI CIELO …!

Ci mancava anche questa…che danno grave ed immane per la nostra sanità e il nostro paese, purtroppo c’è da dire che viene anche leso  il prestigio del personale medico che non può operare e prestare assistenza secondo criterio e giusti protocolli. La morte di una turista americana  nella progredita e prosperosa regione Toscana in quel modo proprio non ci voleva, dopo le polemiche strumentalizzate per la banale benda all’altro turista americano, complice di un omicidio, ora si aggiunge quest’altro dramma che dipingerà il nostro paese come uno incivile ed impreparato… Già quando questi episodi di mala sanità si verificano negli ospedali del sud Italia tutti a ricamarci su come se il personale sanitario ospedaliero del sud non sia responsabile e bravo come i loro colleghi della sanità del centro e nord e le differenze si notano nel riscontro mediatico…tutti in rigoroso silenzio…, ma ora i sanitari pistoiesi spiegassero e raccontassero la verità agli americani, al mondo intero e all’Europa in particolare, in quale contesto “melmoso e disastroso” si trova la sanità italiana nel 2019 a gestire pazienti e urgenze nelle strutture ospedaliere…magari spiegatelo anche a noi italiani come me.. non buonisti, razzisti e populisti, perché nel pronto soccorso di un ospedale si entra malconci e ci si deve sostare per ore o addirittura giorni interi su una barella o nelle corsie e parlo anche per esperienza diretta, anni fa ho trascorso un’intera notte su una barella nell’ospedale Lotti di Pontedera… città della meravigliosa ed accogliente Toscana. Oggi si è liberato il villaggio olimpico a Torino, costo 4 milioni di euro e siamo orgogliosi di…far morire una donna straniera in vacanza in barella in un corridoio ?  E abbiamo anche il coraggio di promuovere campagne per l’immigrazione, roba da ridere.. invece di buttare i miliardi in mezzo al mare per “fini buonistici ed umanitari”, salvate le vite di chi si presenta al pronto soccorso e chiede ..aiuto… oppure spendeteli per dare più celerità agli esami strumentali, visite specialistiche e ricoveri nei vari reparti ospedalieri e non fate demagogia coi soldi degli italiani. E’ drammatico e incredibile che nel 2019 nella civile Italia dei “radical chic e buonisti” si muoia in una corsia di ospedale dopo 7 ore, inaccettabile, è un vero e proprio omicidio volontario se la donna aveva necessità di essere monitorata con strumenti adeguati… spero solo che in Europa si cambi strada e che si facciano i conti sulle vite umane da salvare nei pronti soccorsi, evitando di tagliare risorse alla sanità…,…. “tagliare è come morire”…. E ora che diranno la stampa e i media americani ? 30072019 …by…manliominicucci.myblog.it

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Turista americana muore dopo sette ore d’attesa su una barella del pronto soccorso

ITALIA

Martedì 30 Luglio 2019

osp

Sette ore in attesa al pronto soccorso, poi la morte. La Procura di Pistoia ha aperto un’inchiesta sulla morte della cittadina americana Joann Zinkand, 74 anni, avvenuto lo scorso 27 luglio, nel pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove si era presentata alle ore 22.13 del giorno precedente e dove sarebbe rimasta in attesa per sette ore. I carabinieri della compagnia di Pistoia hanno avviato una serie di accertamenti, delegati dalla Procura, che, sulla scorta delle notizie pubblicate sui vari mass media sulla morte della Zinkand, ha aperto di iniziativa un fascicolo.

 

Il pm Leonardo De Gaudio ha disposto il sequestro della salma. Nei prossimi giorni sarà fissata l’autopsia. Dopo il decesso di una cittadina americana, residente a Pistoia, ieri la direzione generale della Asl Toscana centro ha attivato «il rischio clinico aziendale» che ha iniziato le procedure di acquisizione degli atti clinici secondo quanto previsto a livello regionale e nazionale, per verificare la correttezza del percorso assistenziale ed organizzativo nel Dea di Pistoia.

Il riscontro diagnostico richiesto dall’Azienda Sanitaria è stato rinviato in quanto è giunta ieri la notifica da parte dell’autorità giudiziaria del sequestro della salma. «L’Azienda dà la sua piena disponibilità alla magistratura per giungere il più rapidamente possibile alla chiarezza», precisa una nota. Oggi sarà effettuata una pre-analisi nella quale sarà stabilito quando effettuare l’Audit con i professionisti del Dea.

L’esito nonché gli atti che ne deriveranno saranno poi trasmessi al rischio clinico regionale. In questa fase il rischio clinico aziendale – spiega la Asl – sta analizzando la documentazione clinica, per accertare la correttezza delle procedure diagnostiche e terapeutiche e verificare l’attività organizzativa svolta nel pronto soccorso.

La paziente era giunta in pronto soccorso alle ore 22,13 dello scorso venerdì notte e secondo quanto riportato dalla cartella clinica presa in carico dell’équipe sanitaria in quel momento in turno. Alla donna era stato attribuito un codice 3 (urgenza differibile) perché presentava una sintomatologia acuta che la paziente riferiva di avere da due giorni. Al momento dell’accettazione era in buone condizioni generali e deambulava autonomamente e solo alla successiva rivalutazione dei parametri vitali e alla somministrazione delle terapie veniva invitata a sdraiarsi in barella e monitorata dal personale.

Gli esami svolti confermavano il quadro clinico acuto iniziale e le condizioni cliniche generali non apparivano critiche. Nelle ore successive la situazione clinica si evolve in uno stato di coma. Il medico rianimatore è intervenuto tempestivamente in pronto soccorso, ha confermato la gravità del quadro clinico, accompagnando la paziente ad eseguire un’indagine diagnostica radiologica ma intorno alle ore 4,35 la paziente subisce un arresto cardio respiratorio che, nonostante i 45 minuti di manovre respiratorie, la portavano al decesso.

 

E ORA APRITI CIELO …!ultima modifica: 2019-07-30T15:52:09+02:00da manlio22ldc
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