10 Maggio 2019 … Bücherverbrennungen.!

10 Maggio 2019 … Bücherverbrennungen.!
10 Maggio 1933, si dette inizio alle cosiddette Bücherverbrennungen  tradotto in lingua italiana, “roghi di libri”, nella piazza centrale della città di Berlino, gli studenti bruciarono 25.000 volumi di libri non tedeschi, dando di fatto il via alla censura nazista. Un falò grande…grande.. così grande che lasciarono alla storia il monito che stampa , libri e idee devono asservire sempre e comunque il regime. No, si prega di non confonderlo con quello più famoso che si fa in onore di San Giuseppe il 19 di Marzo, ..no, quello  è un’altra roba, ha valore opposto e cioè la propagazione attraverso il calore e la luce dei legni che bruciano l’amore e la pace tra gli uomini, rimarcando quanto sia importante la cristianità il rispetto per gli uomini e la libertà. Nel 1933 invece il rogo aveva un altro obiettivo,  ed era quello di distruggere tutti i libri che potevano rappresentare un pericolo per l’ideologia nazista e  il regime. Cioè, spiego meglio, se uno scrittore “X” avesse scritto un libro che rappresentava un’idea contraria al regime, questi veniva denunciato e arrestato e i suoi scritti, tutti censurati e le stampe originali dei libri distrutti . In alcuni paesi ancora oggi, per chi non lo sapesse, vige ancora la censura di stampa…non vi sorprendete, in Cina, Vietnam, Cambogia, Cuba etc. etc. . In quel drammatico giorno del 1933 vennero bruciati tutti i libri, ovviamente scomodi ad Hitler e alle sue idee, ordendo di fatto il più grande crimine nella storia della letteratura tedesca. Oggi…2019.. assistiamo nuovamente al “rogo virtuale” del 1933, abbiamo nei fatti una censura verso una casa editrice la cui colpa non la si conosce, bruciati ideologicamente  i suoi libri e cosa più aberrante, è che non ho ben capito, chi è …l’Hitler del momento, è forse il presidente del salone di Torino oppure la sindaco Appendino o Chiamparino, o come penso io si è voluto creare una tempesta in un bicchier d’acqua per i soliti motivi elettorali ? E poi, cosa c’entra e qual è l’ipotetico reato commesso dall’editore ? Perché viene incriminato di apologia al fascismo ?  Cosa c’entrano i libri, autori ed editori con l’eventuale reato di apologia al fascismo ? Tra l’altro, non mi sembra che i loro libri siano inni alla morte di esseri umani, o un incitamento all’odio razziale o peggio alla violenza fisica o addirittura alla sottomissione dei popoli o esseri umani perché ideologicamente diversi, quindi, entrando nel merito delle cose.. io posso e devo leggere solo libri che esaltano l’ideologia comunista e antifascista, l’immigrazione e l’integrazione ? Al di fuori di questi indirizzi allora uno è da ….censurare.. se non si sottomette ad essere plasmato secondo il dettame dittatoriale mediatico ? E allora, benissimo, visto che si è così attenti e precisi su determinati argomenti spinosi e delicati, vogliate spiegare a tanti italiani, me compreso, perché il libro degli islamici, il Corano, non viene bandito e messo fuori legge ?  Già, quello ha tutti i presupposti appena citati e che a dir il vero sono considerati reati da diversi articoli della nostra costituzione, difatti è un libro che incita all’odio tra gli esseri umani (Sura 9:5-9:123 e 6:152), un’esaltazione alla poligamia (Sura 65:4-5) e impone la sottomissione alla propria religione agli attuali infedeli…(Sura 5:34), le Sure e i versetti del Corano sono eloquenti, chiari e indiscutibili, quindi perché il Corano non viene censurato e la religione islamica bandita dallo stato italiano mentre per un banale sospetto si censura ? Perché due pesi e due misure ? La casa editrice non ha colpe accertate ma viene indagata per apologia mentre l’islam no…e che diavolo è questa storia ? Già, questo discorso non fa comodo a nessuno, perché la maggior parte dei giornalisti e politici italiani sono asserviti alle lobby internazionali… io invece no, e dico che il popolo italiano non dimentica, questo crimine verso la casa editrice e questo inutile razzismo e censura senza senso.. costerà alla sinistra altri milioni di voti. Il 1933 è tornato con la sinistra italiana stalinista ..è la nuova realtà.. ma tanti non ci stanno..11052019

…by…manliominicucci.myblog.it.

(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

8 MAGGIO 2019

Salone del Libro di Torino, estromessa Altaforte su richiesta di Comune e Regione

Gli organizzatori: “Ci adeguiamo a scelta politica”. Lʼeditore: “Assurdo. Faremo causa e la vinceremo”

La Città di Torino e la Regione Piemonte, soci fondatori del Salone del Libro, hanno chiesto alla associazione “Torino, la città del libro”, al Circolo dei lettori e al Comitato di indirizzo del Salone del libro di rescindere il contratto con la casa editrice Altaforte, vicina a Casapound. Gli organizzatori del Salone hanno fatto sapere di non poter far altro che “adeguarsi alla scelta politica”. L’editore di Altaforte ha annunciato di voler far causa.

La richiesta di Comune e Regione di rescindere il contratto con la casa editrici è arrivata “alla luce della situazione che si è venuta a creare” scrivono in un comunicato congiunto Sergio Chiamparino e Chiara Appendino. Secondo il presidente della Regione Piemonte e la sindaca di Torino Chiara Appendino, la situazione “rende impossibile lo svolgimento della prevista lezione agli studenti di Halina Birenbaum, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti”, inoltre le “forti criticità e preoccupazioni espresse dagli espositori in relazione alla presenza e al posizionamento dello stand di Altaforte. E’ necessario tutelare il Salone del libro, la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento di una manifestazione seguita da molte decine di migliaia di persone”.

La risposta di Francesco Polacchi, editore di Altaforte, non si è fatta attendere. “E’ una richiesta assurda, abbiamo pagato lo stand e siamo giustamente al Salone del Libro. Se dovessero rescindere il contratto, faremo causa. E, ovviamente, la vinceremo”. “Non so perché è stata fatta questa richiesta – afferma – Non siamo né razzisti né antisemiti e vogliamo confrontarci con gli altri”.

Lagioia: “Assenza della Birenbaum sarebbe stato uno sfregio” – “Domani Halina Birenbaum farà una lectio inaugurale proprio per segnare da che parte stiamo. La sua assenza sarebbe stata uno sfregio per l’evento e per Torino”. Così il direttore artistico del Salone del Libro, Nicola Lagioia ha commentato la decisione di Comune di Torino e Regione Piemonte di estromettere dalla kermesse Altaforte, la casa editrice vicina a Casapound.

Chiara Appendino: “La nostra è una scelta di campo” – “Ci è stato chiesto di fare una scelta di campo, perché non era possibile far convivere due mondi tanto distanti tra loro. E noi abbiamo deciso di tutelare la nostra storia. E’ una scelta di campo – dice la sindaca di Torino, Chiara Appendino – Era inimmaginabile – sottolinea la prima cittadina – avere una testimone della storia come Halina Birenbaum fuori dal Salone e Alforte dentro…”.

10 Maggio 2019 … Bücherverbrennungen.!ultima modifica: 2019-05-11T14:02:26+02:00da manlio22ldc
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