TOP SECRET ……!

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Quello che in questa ennesima allucinante vicenda di tentato stupro e odiosa violenza dei “soliti noti” a danno di una giovane coppia, non musulmana e italiana, è il vergognoso silenzio dei media, un episodio di gravità inaudita che viene volutamente relegato ad un’informazione di second’ordine, così, giusto per accontentare qualcuno della città di Carpi che è al corrente della questione e possa dire ad amici e parenti di averne sentito parlare in TV. Raccontare che una campionessa italiana di arti marziali è stata aggredita da alcuni immigrati non è una notizia che può fare piacere al nostro presidente della Repubblica o a sua santità Francesco e ovviamente fa molto male agli autori e responsabili dell’immigrazione incontrollata nonché accaniti sostenitori. Come per esempio ho ascoltato, sul TG 3 di oggi, che anche alcuni italiani avrebbero fatto parte del branco…. informazione che non risponde al vero, così giusto per sviare l’attenzione dal vero problema che è oramai è sempre il solito e cioè : che i migranti africani di voglia di integrarsi e lavorare proprio non ne hanno. Riscontrare un tipo d’informazione che omette è pari a quella dei regimi socialisti ed è qualcosa che io traduco in una sola parola : “dittatura”. Certo, da troppi anni i media ci raccontano quel che vogliono e ci abituano a vivere secondo i loro schemi, ci fanno parlare come vogliono e ci fanno mangiare come il mercato impone, ci dicono pure come dobbiamo curarci e vivere e fare … l’amore. Omettere una corretta informazione è un crimine che tanti giornalisti dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, rendendosi complici di un sistema ben congeniato e oleato ogni giorno dalla sinistra politica. Dispiace tantissimo vedere stampa e TV asservita ai poteri forti e alle lobby finanziare e ai magnati arabi, un’informazione che essendo pilotata ad arte tra un po’ ci indicherà pure la giusta postura da adottare nella fase di …”evacuazione delle feci”.. Che schifo fanno poi le organizzazioni femminili, nessuno di loro ha manifestato solidarietà alla campionessa che sino a prova contraria è una… donna.. forse… penso …che se si fosse trattato di una lesbica avremmo avuto manifestazioni e concerti musicali per le vie cittadine…e tanta solidarietà in TV nei talk show della D’Urso o della Merlino… già.. loro lo avrebbero sicuramente fatto… Tantissimi auguri Rossella, anche se non ho il piacere di conoscerti sappi che ti ammiro infinitamente… magari tutte le donne avessero le tue …”palle”. Auguri anche al giovane fidanzato. 28042019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Carpi, campionessa arti marziali reagisce alla folle aggressione del branco e salva anche il fidanzato: il loro racconto

 

Otto contro due, pestaggio brutale anche a bottigliate: fratture e trauma cranico. Ma lei ne blocca uno in fuga e la rissa continua all’ospedale

di MARCELLO RADIGHIERI

23 aprile 2019

Carpi

BOLOGNA – In (almeno) otto contro due, senza alcun motivo evidente. Il branco contro una coppietta che stava solo rientrando a casa: sono saltati loro addosso all’improvviso, li hanno pestati a sangue e, non paghi, hanno pure infierito. E chissà come sarebbe finita, se una di quei “due” non fosse stata Rossella Setti, educatrice cinofila e, soprattutto, ex campionessa di Muay Thai.
È anche grazie agli anni vissuti da atleta di arti marziali – il Muay Thai è una disciplina di combattimento, e nel 2011 la 29enne si è anche aggiudicata la cintura come campionessa italiana – che Rossella è riuscita a tenere a bada il branco, a difendere sé stessa e il proprio ragazzo e, alla fine, a bloccare uno degli aggressori in fuga. “Se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe andata – racconta a Repubblica – probabilmente non si sarebbero fermati e avrebbero pestato a morte entrambi”.Ma andiamo con ordine. Riavvolgiamo il nastro e torniamo alla notte di follia vissuta a Carpi tra venerdì e sabato. Rossella e il fidanzato – Mattia Polisena, fotografo specializzato nella post-produzione – stavano rincasando intorno alle 3 di mattina dopo una serata passata al Mattatoio, locale nel centro della cittadina emiliana. “Casa nostra è lì vicino, facciamo spesso quel percorso e non abbiamo mai avuto problemi. Lungo la strada c’è sempre qualcuno, quindi non ci siamo insospettiti quando abbiamo visto quel gruppo di ragazzi”.
Già, il branco. Almeno otto giovani, probabilmente di origine nordafricana, tra i 20 e i 23 anni. “Per rincasare dovevamo passare in mezzo a questo gruppetto. E loro, senza dire nulla, ci hanno subito messo le mani addosso”. Il movente non è chiaro, e l’aggressione non sembra avere una spiegazione, soprattutto per la sua brutalità. “Una gara a chi era più violento – hanno raccontato Mattia e Rossella alla Gazzetta di Modena – il classico atteggiamento di chi vuole fare vedere che è più brutale al resto del braco”. “Non è chiaro se hanno visto un’iPhone o se volevano attaccare briga senza una ragione – conferma Rossella a Repubblica – Fatto sta che ce li siamo ritrovati addosso”.
In breve la situazione è precipitata. Mattia è stato subito colpito violentemente ed è caduto a terra privo di sensi, ma gli aggressori hanno continuato ad accanirsi sul suo corpo. “Lo colpivano in faccia con dei calci. Lui non ha escoriazioni sulle braccia, segno che non ha tentato di proteggersi”. Rossella, nel frattempo, si è difesa con calci e pugni: “Ne ho colpiti un bel po’, cercando anche di toglierli da Mattia. Poi si sono coalizzati tutti su di me, mi hanno immobilizzato colpendomi ripetutamente sul capo con pugni. Infine mi hanno spaccato la bottiglia di vetro in testa. Sono dei vigliacchi”.
Il trambusto ha attirato l’attenzione di un amico della coppia, che si è provato ad avvicinare al luogo del pestaggio. “Uno degli aggressori però lo ha minacciato con una bottiglia di vetro, così il nostro amico è tornato dentro il locale per spargere la voce e chiamare le forze dell’ordine”.
Quando ha sentito le sirene delle volanti, Rossella era a terra. “A quel punto sono fuggiti, ma io sono riuscita a rialzarmi e a saltare addosso a uno di loro”. L’aggressore, un tunisino di 20 anni pregiudicato e che aveva violato l’obbligo di dimora, è stato così immobilizzato e poi preso in custodia dagli agenti, che lo hanno arrestato e portato in carcere.
Rossella e Mattia, invece, si sono ritrovati in una pozza di sangue. “Ero poco cosciente in quel momento, so che ci hanno portato dell’acqua. Dopo un po’ è arrivata un’ambulanza e siamo stati portati al Pronto Soccorso di Carpi”. Entrambi sono stati già dimessi, ma porteranno i segni di quella notte ancora a lungo. Rossella, infatti, ne è uscita con “solo” un trauma cranico e facciale, mentre a Mattia è andata peggio: frattura multipla alla mascella e al naso, per poco non ha rischiato di perdere l’occhio, per un mese non potrà mangiare cibi solidi o soffiarsi il naso e per almeno due non potrà lavorare (danno non da poco, essendo libero professionista). Il tutto, poi, condito da vari ematomi, abrasioni e contusioni al fianco e al volto.
Proprio all’ospedale, poi, si è consumato il finale più amaro dell’intera vicenda. Al Pronto Soccorso, infatti, si sarebbero recati anche due presunti aggressori: “I nostri amici e parenti hanno incontrato questi individui palesemente coinvolti nell’episodio. Loro ovviamente hanno dichiarato il falso, dicendo di essersi picchiati tra di loro e accusando i nostri familiari di essere razzisti. Li hanno anche minacciati con frasi del tipo: «Vi tagliamo la gola», «Vi veniamo a prendere»”.
Nei prossimi giorni la coppia dovrebbe incontrare il sindaco di Carpi, Alberto Belelli. Ma già da ora lancia un appello per rintracciare tutti i responsabili: “Chiediamo che sia messa in campo qualsiasi azione per trovare gli altri aggressori. E che ci siano risarciti i danni”. Anche perché, conclude Rossella, “se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe finita. Anche un palestrato, ad esempio, non so come se la sarebbe cavata: perché quello che ti danno in più le arti marziali è l’allenamento mentale per stare in mezzo a tutti quei colpi”.

 

 

TOP SECRET ……!ultima modifica: 2019-04-28T13:50:26+02:00da manlio22ldc
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