AVE O … GENTE DE FOGNA !

15072020 BEPPE GRILLO

AVE  O … GENTE DE FOGNA  !

Nell’antica Roma era in uso un saluto molto particolare ed era “l’ave” come unica forma di rispettoso saluto tra i cittadini della Roma imperiale, tra politici, amici e militari. Pensate che sotto l’imperatore Augusto la città aveva una popolazione di un milione di abitanti che arrivò sino a quasi due milioni all’inizio del VI secolo. La città di Roma e il popolo romano hanno una lunga tradizione e storia di ben due millenni e mai nessuno in passato si sarebbe sognato e permesso di oltraggiarla e offendere il popolo romano senza pagarne le dovute conseguenze. Però i tempi cambiano, è vero, e cambiano anche le persone, prima erano uomini di principio e moralità, amanti della patria e rispettosi dei valori che vedevano il popolo e la patria tutt’uno e mai si sarebbero permessi di oltraggiarla, oggi invece non è più così, la dialettica e gli slogan si sono sostituiti ai concetti fondamentali della vita e del rispetto a tal punto che un clown, che oltre che far ridere, si è arrogato dei diritti a lui non concessi. Già, le vicissitudini della politica italiana hanno fatto sì che un individuo, condannato per omicidio plurimo, si sia preso gioco di milioni di romani, e lo ha fatto con un solo fine e cioè, per ricoprire una cisterna gigantesca, piena e ricolma di merda, riempita per anni con le mani di una incapace e incompetente a ricoprire un ruolo così importante come sindaco della città di Roma, lei è Virginia Raggi, componente di rilievo del M5S, e anche una sua cara amica che è andata ad occupare il posto di sindaco della metropoli più importante d’Italia. Durante il suo mandato ho avuto più volte modo di vedere la città in quale stato di degrado versa, ratti e cinghiali per le vie pubbliche, in alcuni casi ho riscontrato cose inimmaginabili come la chiusura di una strada pubblica, con barriere private di cemento, messe lì da qualche cittadino esaurito dal traffico, “buche con acqua” come nel famoso film “Il Federale del 1961 con Ugo Tognazzi”, per non parlare dei bus, ed è meglio non citare via del Foro Italico … che è proprio come il nome “un foro continuo, vorrei parlarvi delle borgate ma posso solo far un breve cenno per ragioni di spazio, alcune sono state trasformate in autentici  ritrovi di criminali e spacciatori … campi rom la cui descrizione cozza con i criteri della censura, meglio non parlarne, i trasporti fanno acqua da tutte le parti … anzi … chiedo scusa, fanno fuoco e fiamme da tutti i bus, la metro è diventata “il centimetro” … per via della sua perenne e precaria condizione di salute, non è mai interamente operativa e in attesa di morte certa, a vedere quelle delle grandi capitali europee c’è veramente da ridere nel confronto per come funzionano e vengono gestite, e comunque restiamo in tema, perché la questione risata è all’attenzione della mia disamina dell’amministrazione capitolina, quindi fa ridere il capo clown del M5S, fa ridere la sindaco, fa ridere la sua amministrazione, fa ridere il governo dei suoi dipendenti pentastellati e lui ha il coraggio di offendere il popolo romano chiamandoli … “gente de fogna” ? Come ti permetti ad offendere un popolo che nella storia dell’umanità è stata maestra nelle arti, nella medicina, nella cultura e nelle costruzioni e non dimentichiamoci che la “gente de fogna” governava il mondo intero . La cosa che più mi avvilisce è la solita “stampa di merda” che abbiamo in Italia, asservita e venduta al potere M5S-PD, nessuna polemica, nessun attacco al “guru clown 5stelle”, la TV non ne parla ovviamente e tutto viene dimenticato … . Eh no, io non dimentico che quattro milioni di romani sono stati offesi e chiamati “gente de fogna”, lo avesse fatto a me  lo avrei denunciato senza tergiversare, è un reato di offesa  che si configura nell’art.595 del c.p. ed è punito con la reclusione sino ad un anno o multa sino ad € 1.032,00 . Romani allora chiedetegli anche i danni morali al “guru clown 5stelle”, lui i soldi li ha e anche tanti … forza datevi da fare e denunciatelo a carretta e poi vediamo chi è  “gente de fogna”. Stampatevi l’articolo del link come prova indiscutibile e procedete. Ai romani dico : Ave o gente meravigliosa de Roma ! .13072020

…by… manliominicucci.myblog.it

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I romani non vogliono più la Raggi. Beppe Grillo li insulta: gente di fogna

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12 luglio 2020

15072020 BEPPE GRILLO

 

Virgì, Roma nun te merita“. Beppe Grillo è arrabbiato con i romani che non vogliono più Virginia Raggi sindaco della Capitale e risponde per le rime ai cittadini. Con un testo in romanesco – a firma di Franco Ferrari – e pubblicato sul blog delle Stelle il garante del Movimento rimarca l’ingratitudine della gente nei confronti del primo cittadino, eletto nel 2016 e in scadenza nella primavera del 2021. ”

A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna” recita il sonetto. “Lassa perde. Nun te spormonà, sta a fa un bucio de culo, puro senza rubbà, e , chi te critica quà, chi te critica là, chi c’ha er pupo sur fòco, e, jielo devi da tojie, e n’artra che se lamenta che nun je risponni, che nun la vai a sentì, che c’ha puro lei quarche cosa da lamentasse. E che cavolo! Se chiama Virginia, mica è la Madonna der Divino Amore! Quella, dice , che fà li miracoli”.

Nelle ultime settimane la sindaca è finita sotto attacco per il degrado ormai inarrestabile della Capitale. “La Capitale non può essere ricordata per i rom, per i topi, per gli autobus bruciati, e le buche per strada”, aveva dichiarato qualche giorno fa il leader della Lega Matteo Salvini provocando la reazione della sindaca grillina che ha parlato di “faccia tosta” ricordandogli che “la chiamava ‘ladrona’ e che ora  invece vorrebbe tornare a spolparla”.

Ecco il componimento integrale, firmato da Franco Ferrari e condiviso da Grillo per difendere la prima cittadina:

A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna. Lassa perde. Nun te spormonà, sta a fa un bucio de culo, puro senza rubbà, e , chi te critica quà, chi te critica là, chi c’ha er pupo sur fòco, e, jielo devi da tojie, e n’artra che se lamenta che nun je risponni, che nun la vai a sentì, che c’ha puro lei quarche cosa da lamentasse. E che cavolo! Se chiama Virginia, mica è la Madonna der Divino Amore! Quella, dice , che fà li miracoli.

Sò de Roma, e sò settant’anni che ce vivo, e, ogni quarvorta che vinceva un sindaco, me mettevo de buzzo bòno a vedè quello che faceva. A Roma se dice che: li cavalli se vedeno all’arivo! E io li ho sempre giudicati alla fine de la corsa. Voi no, cari romani, voi dovete da rompe er ca’… sempre. Nun è da oggi. Sò circa tremila anni che rompete li cojoni, ma nun fate mai gnente pé dà na mano, anzi, giù botte!

Oggi, per esempio, sta pòra donna, era contenta d’avè messo la luce che nun c’era da quarant’anni, a na via a Torre Angela. Me direte, ma era na via de borgata, quarant’anni fa era tutto abusivo! E certo, era abusivo, come si fasse na casa abusiva fosse un diritto, e, che , dar momento che sò state sanate dar condono del 1987, aricordatevelo, voi che rompete er ca’…, 1987. Nisuno, e dico nisuno, c’aveva messo mano, pé mette la luce, li lampioni. Dice. Ma che te vanti? Sò solo quattro lampioni. Intanto sò de ppiù, ma, si pure fussero due, ereno quarant’anni, quasi, che aveveno condonato. Quindi annate a rompe er ca’… da n’artra parte.

Me fa piacere che nun sbomballate le gonadi cô le buche, puro si nun s’è finito de rifà tutte le vie de Roma. Ma come se dice, ogni vorta che dovete da fà un lavoro? Roma mica s’è fatta in un giorno. E voi, pretennete che sta pòra crista, che deve da combatte a mafia romana, e famijie Casamonica, casapound, forza nòva, li cazzari, sò due, e carciofare, Cartagirone co li giornali, Angelucci cò le cliniche, er Pd, a Lega, li fascisti, li zingari, li ladri, li corrotti che staveno dentr’ar comune, li corrotti dell’Atac, le perdite dell’acqua, li abusivi ne le case comunali, li politici che l’occupaveno, embè.

Si io me sò stancato a scrive tutto, e nun ho finito, quello che ha fatto sta pòra crista in quattro anni, senza sprecà na lira, ma come se deve da sentì lei che ste cose l’ha fatte? E jianno rotto, dandoje fòco, ai Tmb der Salario, a quello de Rocca Cencia, jianno dato fòco a 1200 cassonetti de la monnezza, hanno tolto e marmitte a tutte le auto der servizio giardini, stanno a mette li chiodi nelle spiagge che ha fatto sequestrare a li delinquenti de Ostia, stanno a rompe li cessi pé li disabili. E voi che ca… fate? A criticate? Ma annate a fancina!

Invece de curavve la città vostra, fate er tifo pe li ladri, li delinquenti, proprio quelli che v’hanno fatto vive dentro a la monnezza, oppuro ve credete che er nome der monnezza de Thomas Milian, è un nome de fantasia? C’era la monnezza, eravamo noi che la producevamo, e nun c’è gnente da fà, si potemo buttà per tera na cosa, noi ce la buttamo, si potemo mette un divano, verso e tre de notte, vicino ar cassonetto, noi, ce lo mettemo. Vòi mette er culo che c’è da fa, a chiamà l’Ama che te lo viè a prenne, a gratis, a casa?

Ve meritate Carraro, Signorello, Darida, Veltroni, Rutelli, Alemanno ! Marino. Da che sò vivo e capiente, solo Petroselli era ben visto da tutti, ma, er Signore se lo prese de corsa, forse voleva mette a posto er paradiso. Tutto er resto, monnezza su monnezza, de persone, o de opere, e li buffi c’hanno invaso la città.

L’anima de li mejo morta… vostra, si nun ve spicciate a sostenè sta pòra ragazza, armeno, senza metteje li bastoni fra le ròte, cari romani, ve devo da di che sète proprio infami. E si, perché nun ve basta che ve compra l’autobusse co l’aria fredda e calla, nun ve basta che ve rifà tutte e strade, nun ve sta bene che ve regala er mare libero, aricordateve quanno pe annà su la spiaggia dovevate da pagà l’ingresso, sveja! Era tutta mafia, ve stava bene? No. Perché sentivo tutti che se lamentaveno, e, nun c’era un buco dove potè annà ar mare.

Pé questo ve dico che l’onesti dovrebbero pijà e valige, e, annassene, abbandonà sta città bella e zoccola. Si vincheno li vecchi partiti, sète fottuti. Nun se farà più gnente, e, si se farà quarcosa sarà pé volere de la magistratura. Ma voi, godete a sputà in faccia a na sindaca pulita, e testarda, una che le cose le fa. Pensatece , c’avete undici mesi de tempo, pé pensacce bene.

O volete Roma, o sète morti, che Roma, quell’artri, se la magneno“.

 

AVE O … GENTE DE FOGNA !ultima modifica: 2020-07-14T13:50:56+02:00da manlio22ldc
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