Archivio Tag: by.

ITALIANI SI…NASCE !

SALINE

ITALIANI SI…NASCE !

Buona fine…”Presidente  Michele Emiliano”, le auguro una “buona fine” di …anno e …mandato, con l’auspicio che il prossimo sia meraviglioso per i pugliesi che andranno al voto e che potranno liberarsi di un politico incapace e per lei che tornerà a svolgere il compito di magistrato visto che il posto lo ha ben conservato da 15 anni a questa parte…vada…vada… . Già, il prossimo anno in Puglia ci saranno le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e io con tutta l’anima….le auguro una buona fine…di anno… perché lei è uno di quei sinistri politici che pensa solo agli interessi “degli amici degli amici” e non si cura di quello del popolo pugliese che scioccamente l’hanno votata…e perché mai  lo hanno mi chiedo ogni giorno ? La vicenda delle saline di Margherita di Savoia mi fa così irritare che proprio non ci riesco a capire come si continui  svendere il patrimonio nazionale e locale sottobanco e in silenzio e agli stranieri. Doveva opporsi a tale scellerata vendita, un passaggio di mano solo grazie ad una cessione del credito e con una insolita procedura, come mai questa volta lei che è sempre pronto a denunciare ora è rimasto in silenzio ? Ma per favorire chi poi ? Per agevolare dei ….francesi… e qual è stato il suo tornaconto in tutto questo e dov’è la convenienza per il popolo pugliese e i lavoratori delle saline ? Non poteva prodigarsi per convincere e  favorire qualche operatore locale ? E no…..un altro pezzo di Puglia che va e  finisce in mano allo straniero. Se la ricorda la “Disfida di Barletta” dove 13 italiani combatterono 13 francesi ? Ebbene quella sfida aveva un valore altamente simbolico, “a lei molto incomprensibile a quanto pare”, e cioè, affermare che l’Italia è più importante della Francia e gli interessi italiani ed il prestigio italico si difendono a denti stretti, anche con la vita e…  non il contrario, in fondo italiani si nasce non lo si diventa neanche occupando un posto da presidente di una regione italiana… “Grazie Presidente Emiliano”,  grazie per tutto quel che ci ha …tolto nel 2019…. e che l’anno nuovo le porti un bel regalo, il ritorno al vero lavoro…Buon anno …Presidente…e mi raccomando, non balli quest’anno, stia accorto,  altrimenti rischia di spezzarsi l’osso del collo…27192019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

…………….

 

Saline di Margherita di Savoia acquistate dai francesi della Salins du Midi: interrogazione a Emiliano
SALINE

Le Saline di Margherita, “160 lavoratori in ansia” e quella “strada francese” preferita agli imprenditori locali

Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, che ha depositato un’interrogazione diretta al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano

Redazione

16 ottobre 2019 16:37

 

Le Saline di Margherita di Savoia, foto di Matteo Nuzziello

Le Saline di Margherita, un patrimonio della Puglia e dell’Italia passato ai francesi “sotto traccia e nel silenzio delle istituzioni”

Le Saline di Margherita di Savoia passano ai francesi: sono tra le più grandi d’Europa

“Centosessanta dipendenti da tutelare e un patrimonio naturalistico di altissimo pregio ceduto ad una società francese solo per l’acquisizione di un debito, nel silenzio generale: sul passaggio di proprietà delle saline di Margherita di Savoia urge un intervento serio e deciso della Giunta regionale pugliese. Parliamo di un riserva naturale protetta che si estende per 4.500 ettari con una superficie coperta dalle acque di 4.000 ettari. Tradotto, le saline di Margherita sono tra le più grandi d’Europa. Ora, sulla stampa è stata pubblicata la notizia del passaggio delle Saline dalla società Atisale alla società francese Salins du Midi. Un’operazione avvenuta non per acquisizione diretta, ma per acquisizione di un debito (garantito da azioni) che la Atisale ha maturato verso il Monte dei Paschi di Siena. La società francese si è aggiudicata per 5,4 milioni la gara di Mps che, in tal modo, ha ceduto crediti per 16,7 milioni erogati da Salapia-Atisale. Alla gara si sono presentati anche Salapia con imprenditori locali, offrendo 5,6 milioni di euro. Ma Mps ha scelto la “strada francese” nonostante l’offerta fosse addirittura inferiore. Già dallo scorso gennaio, visto il silenzio assordante del Ministero allo Sviluppo Economico, avevamo chiesto al presidente Emiliano di convocare un tavolo con le rappresentanze dei lavoratori e delle società coinvolte per avere un quadro chiaro della situazione. E ciò non è avvenuto. Perciò, torno a suonare la sveglia al presidente della Giunta, perché in ballo ci sono 160 famiglie in ansia per il proprio futuro e la necessità di preservare una Riserva Naturale di pregio, un vero fiore all’occhiello per la nostra Puglia”.

VIA COL VENTO…DI GUERRA..

Erdosultan

VIA COL VENTO…DI GUERRA..

Il sultano di Istanbul ha detto sì…la Turchia vuole ritornare in Libia e lo fa facendosi anticipare dal suo esercito e forse anche dalle forze militari aereo- navali. Dopo 109 anni le truppe militari turche rimettono piede su quel territorio dove le truppe italiane le cacciarono con la forza delle armi e spezzarono un dominio plurisecolare. Lo dico chiaramente e da subito, è un errore infinito permettere ad Erdogan di appoggiare militarmente la Libia del governo Serrai perché questo vuol dire impegnare militarmente i francesi che sostengono l’altro governo libico della Cirenaica e questo deve essere motivo di elevata preoccupazione. E noi italiani che facciamo nel frattempo, spettatori silenti ? Qual è la politica italiana ed europea nella fattispecie ? Chi s’intende appoggiare e come ? Gli Usa hanno già avvisato che di corrono seri rischi di guerra nel caso di arrivo di truppe turche in Libia e addirittura, forse si paventa anche un loro intervento militare ma al momento non è dato sapere. Purtroppo non abbiamo una vera strategia diplomatica ed estera tanto da poter garantire il peso delle decisioni comunitarie ma quel che vedo è l’annientamento dell’Europa e la futura leadership di Erdogan su tutto il nord Africa e questo non lo possiamo permettere perché se lui ci arriva in Libia, di migranti ne arriveranno a milioni in Europa e lui sarà il sultano indiscusso di tutta l’area mediterranea e decidere il futuro economico dell’intera Europa. Abbattere Erdogan ora diventa una priorità e una necessità. Io la vedo così e ovviamente, spero di sbagliarmi…lo spero davvero…ma sento già fischiare il vento della guerra. 26122019

 …by… manliominicucci.myblog.it

…..

Libia: Erdogan, voto su invio truppe

Alla ripresa dei lavori parlamentari il 7 gennaio

Erdosultan

 

Redazione ANSAROMA

 

26 dicembre 2019

(ANSA) – ROMA, 26 DIC – A gennaio il parlamento turco voterà su un eventuale invio di truppe in Libia a sostegno del governo d’unità nazionale contro le forze del generale Khalifa Haftar.
Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan. La mozione sarà presentata alla ripresa dei lavori parlamentari, il 7 gennaio.
 

LA FLOTTA PARTENOPEA ?

Ospedale Vecchio Pellegrini assediato dai rifiuti

LA FLOTTA PARTENOPEA ?

Ma perché il “bravo e meraviglioso sindaco De Magistris” invece di preoccuparsi ad armare una flotta per andare a prendere gli immigrati clandestini non si preoccupa di armare i camion per rimuovere i rifiuti…legali… davanti ad un ospedale ? È vergognoso che la città di Napoli debba sopportare un individuo del genere senza scrupoli e moralità… Come diavolo si fa ad occuparsi di falsi migranti ed opportunisti che vogliono venire da noi illegalmente e non si dà animo per risolvere i problemi della città ? Ma cari amici napoletani, ma quand’è che lo buttate fuori dal municipio a calci nel di dietro ? Quello è solo un fannullone della peggior specie che pensa solo ai suoi interessi e della città non se ne frega un tubo… a quanto pare. Non è la prima volta che mi capita di dover commentare episodi negativi in seno alla vivibilità della città e quel fannullone pensa solo ….alla flotta partenopea per risolvere i problemi di chi non l’ha votato….ma roba da non credere….26122019

…by… manliominicucci.myblog.it

…………..

Verdi, ospedale ‘assediato’ dai rifiuti

Consigliere Borrelli, subito intervento per Vecchio Pellegrini

Ospedale Vecchio Pellegrini assediato dai rifiuti

Redazione ANSANAPOLI

25 dicembre 2019

(ANSA) – NAPOLI, 25 DIC – “I degenti, i familiari e il personale ospedaliero dell’ospedale vecchio Pellegrini di Napoli hanno avuto una brutta sorpresa oggi. L’ingresso dell’ospedale è stato infatti ‘addobbato’ con diversi cumuli di spazzatura, creando una piccola discarica che occupa tutta la sede del marciapiede, a dimostrazione che per i cialtroni non esiste giorno di riposo”. Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere campano dei Verdi. “Chiediamo all’Asia di intervenire con la massima urgenza per rimuovere l’immondizia – aggiunge – un intervento straordinario è doveroso per risolvere una situazione inaccettabile. Chi è costretto ad essere in ospedale anche a Natale non può e non deve subire questa ingiustizia”.
“Come sempre gli incivili dilagano dove non c’è controllo. La II Municipalità di Napoli – afferma Roberto Marino, assessore alla Municipalità del Sole che Ride – ha avviato, su mia proposta, un progetto di collaborazione con l’Asia per l’installazione di telecamere di videosorveglianza”.

BUON NATALE !

0_hzyd8rpa

BUON NATALE !

BUON NATALE A TUTTI I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA….BUON NATALE A TUTTI I TERREMOTATI DEL MONDO…!

BUONA NATALE A TUTTE LE MAMMA. AI PAPA’ E A TUTTI I NONNI E A QUELLE PERSONE CHE VIVONO E COMBATTONO I RIGORI DEL FREDDO,  L’AMAREZZA DI NON AVERE PIU’ UNA CASA PERCHE’ DISTRUTTA…. E LO SCONFORTO DI ESSERE STATI ABBANDONATI DA UNO STATO, DAI POLTICI E DAI  GOVERNO AI QUALI PROPRIO MI RIESCE DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE…  AUGURAR LORO UN…”BUON NATALE”…E SANTO STEFANO…

CITO, A MEMORIA DI TUTTO, SOLO QUELLO CHE DISSE IL SINDACO DI CASTELSANTANGELO SUL NERA IN OCCASIONE DEL DRAMMATICO TERREMOTO :

“Quando il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, disse ai suoi cittadini che per la ricostruzione ci sarebbero voluti almeno 15 anni, lo accusarono di fare dell’allarmismo”.

 

MA NON SIAMO TUTTI FRATELLI E ….ITALIANI ?

 

BUON NATALE !

Manlio Minicucci

25.12.2019

……. tra le macerie del Terremoto

A tre anni dal sisma ci sono ancora migliaia di sfollati tra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio

Foto: I segni del terremoto a Montegallo (Ap), 19 agosto 2017. – Credits: Foto Simona Santoni

Laura Della Pasqua

0_hzyd8rpa

Quando il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, disse ai suoi cittadini che per la ricostruzione ci sarebbero voluti almeno 15 anni, lo accusarono di fare dell’allarmismo. Era trascorso appena un anno dalle tragiche scosse di agosto e ottobre 2016 e il governo in carica era generoso di promesse. Sono passati altri due anni, siamo al terzo Natale, e sui Monti Sibillini, in quell’area compresa tra Visso, Castelsantangelo e Ussita, epicentro del terremoto, negli 8 mila chilometri quadrati del «cratere», il tempo sembra essersi fermato. I riflettori si sono spenti e anche le scosse recenti che hanno risvegliato la memoria di quei giorni non fanno più notizia. Quel territorio sembra dato per perso definitivamente.

Ci sono circa 48 mila sfollati, alloggiati in albergo, in affitto e nei container. Le ultime «casette», le Sae, che avrebbero dovuto essere essenzialmente abitazioni di emergenza subito dopo la scossa, sono state consegnate a Castelluccio di Norcia la scorsa estate. Ed erano comunque inutilizzabili perché prive degli allacci per le utenze. A Tolentino – unico Comune del cratere a rifiutare quei prefabbricati – 250 persone, più che altro anziani o famiglie numerose, vivono ancora nei container, cioè in stanze di 2 metri e mezzo per 5, con bagni, docce e mensa in comune.

In tutto il cratere sono alloggiati tra container e Mapre (i prefabbricati rurali) circa 1.200 persone mentre 1.224 risiedono negli alberghi. E lo Stato continua a pagare. Sono 37.159 le persone che ricevono il contributo pubblico per vivere in case in affitto o negli alberghi. Finora sono stati spesi circa 372 milioni. Sembra un pozzo senza fondo.

La politica continua a sfornare decreti che dovrebbero servire ad accelerare la ricostruzione. Ma nelle quattro Regioni colpite dal sisma – Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio – ci sono problemi vecchi che attendono una risposta. Gli interventi sulle abitazioni distrutte o lesionate marciano a rilento, i cantieri non si riescono ad aprire, i progetti non vengono presentati, i soldi stanziati non sono spesi, per il semplice fatto che ci sono cumuli di macerie da smaltire.

Al termine della sequenza sismica, che durò diversi mesi, le Regioni interessate avevano stimato in 2 milioni e 428 mila tonnellate le macerie da eliminare, considerando solo quelle pubbliche, escluse quindi le abitazioni crollate. Ora emerge che si tratta di cifre nettamente inferiori a quelle reali. La sottostima dell’Umbria è del 53 per cento, mentre le Marche si ritrovano da gestire circa 50 mila tonnellate in più rispetto al milione e 300 mila indicate preventivamente.

Una valutazione aggiornata indica che ci sono oltre 700 mila tonnellate di rottami ancora da rimuovere, ma si va a un ritmo di 500 tonnellate al giorno.

Come mai tanta lentezza? La risposta non è univoca, poiché hanno contribuito diversi fattori, dalle procedure burocratiche lunghissime agli scontri tra amministrazioni con il rimpallo delle responsabilità, agli scandali per sospetta o accertata corruzione. Ma soprattutto i tempi della rimozione sono stati condizionati dalla superficialità con cui è stato affrontato il problema all’inizio e dall’altrettanta superficialità di accorgersi, solo dopo tre anni, che il meccanismo così com’era stato strutturato non funziona.

A settembre 2016, dopo la scossa che ha spianato Amatrice, nell’Ordinanza 391 del capo della Protezione civile, le macerie erano assimilate ai rifiuti urbani e la loro rimozione e trasporto era affidata alle aziende che li gestiscono nelle zone interessate. Nelle Marche, la gestione dei materiali provenienti dai crolli è stata affidata a due aziende: la Cosmari per Macerata e la PicenAmbiente per i territori di Fermo e Ascoli Piceno. Il trattamento, secondo il piano macerie regionale, comprende ben sette complessi passaggi che dipendono a loro volta dall’ordine di demolizione, anch’esso sottoposto a una lunga procedura. Questo il percorso che somiglia a una via crucis: prima cernita manuale, in loco, per bonificare tracce di amianto; recupero di frammenti che possano avere rilevanza storica o artistica (con l’aiuto del ministero per i Beni e le attività culturali e delle Soprintendenze) e di oggetti personali e beni di valore, il tutto rigorosamente tracciato; trasporto ai depositi; ulteriore cernita manuale delle macerie per recuperare oggetti preziosi o di valore affettivo che dovessero essere sfuggiti alla prima selezione, poi la separazione delle diverse tipologie di rifiuti quindi legno, cavi elettrici, metalli; archiviazione e catalogazione di tutti i beni personali rinvenuti; trasporto degli inerti a cura delle ditte specializzate, selezionate con gare d’appalto e, finalmente, frantumazione degli stessi per il recupero.

Questa esasperante lentezza ha rischiato di far  evaporare una parte dei 100 milioni di euro di fondi europei per l’emergenza, salvati in extremis facendo un conguaglio tra le Regioni più virtuose e quelle più arretrate con i lavori.

Solo dopo tre anni ci si è accorti che la procedura è lunghissima e che le aziende incaricate di gestire le macerie sono in affanno. Bisogna aspettare l’ultimo decreto sisma per consentire ad altre società, oltre a quelle che si occupano di rifiuti urbani, di rimuovere edifici crollati e di utilizzare impianti di smaltimento mobili. Ogni camion infatti riesce a trasportare appena 20 tonnellate di materiali al giorno. I problemi non sono solo nella cernita dei detriti. Questi una volta arrivati nei siti di deposito incontrano un altro stop. Su cinque posti di stoccaggio, previsti dal piano di smaltimento del 2017, solo tre sono attivi, ma sulla carta. Quello di Arquata, che dovrebbe gestire 100 mila tonnellate di macerie, è fermo per problemi di adeguamento delle misure di sicurezza e quello di Monteprandone non ha il nastro trasportatore. Solo uno dei due siti di Tolentino marcia a pieno regime.

E gli intoppi non finiscono qui. Tra la Regione Marche e il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Piero Farabollini è scoppiato un contenzioso sui soldi per proseguire con lo smaltimento. Le Marche hanno minacciato di bloccare la raccolta se non avranno i fondi per coprire i costi, circa 7 milioni. Farabollini ha risposto che senza la documentazione sul nuovo piano di gestione dei rifiuti non si possono erogare i finanziamenti. Le Marche reclamano per il 2020-2021 altri 23 milioni…

Tra i paradossi della ricostruzione, c’è l’incapacità di spendere i soldi perché mancano i progetti. È quanto sta accadendo all’edilizia residenziale popolare. Entro dicembre 2018 le Regioni avrebbero dovuto realizzare gli interventi da loro stesse individuati nel 2017 e già finanziati. Ma su 197 milioni di euro disponibili, sono stati presentati progetti solo per 28 milioni tra Umbria, Lazio e Marche, nessuno in Abruzzo. I cantieri non sono stati ancora aperti e il commissario Farabollini è dovuto intervenire presso l’Anac per rimettere in gioco i 170 milioni inutilizzati.

La ricostruzione pubblica prevede 2.291 interventi finanziati con due miliardi e 160 milioni di euro dal Mef (ministero dell’Economia). Secondo le stime servirebbero 22 miliardi. Ebbene a fine settembre scorso erano stati erogati appena 49 milioni a progetti in corso. Per le scuole, il piano prevede 23 interventi di ricostruzione. A oggi ne sono stati completati solo otto mentre sei sono in corso.

Situazione di stallo anche per la ricostruzione privataPer velocizzare le procedure, il decreto Sblocca cantieri ha previsto che le pratiche possono essere sbrigate anche dai Comuni oltre che dagli Uffici speciali delle Regioni. Pochissimi sindaci però finora si sono fatti avanti. L’iter per aprire un cantiere è rimasto invariato rispetto a quanto previsto nel 2017, nonostante sia evidente che non funziona. Lo dicono i numeri. Per la ricostruzione privata ci sono circa 20 miliardi di euro con credito d’imposta. Dal 10 agosto 2017 al 30 settembre 2019 sono stati messi in circolo poco più di 237 milioni. Le richieste di contributo inoltrate finora solo 10.414 su 79.320 edifici danneggiati. Ma di quei 10 mila progetti appena il 35,3 per cento è stato approvato. Di questo passo ci vorrebbero quasi 80 anni per esaminarli tutti.

E POI ..SI LAMENTANO..!

svezia

E POI ..SI LAMENTANO..!

Certo, è ovvio se poi i cittadini svedesi, stanchi dei soprusi che subiscono ogni giorno, vanno a votare numerosi e compatti l’opposizione populista e sovranista nessuno abbia a lamentarsi o a sorprendersi. Il sistema civilissimo degli svedesi dell’accoglienza e dell’integrazione a quanto pare si è rivelato fallimentare e senza nessun senso e mi chiedo perché si ostinano a continuare a farsi male giocando a fare i civilissimi sulla pelle delle donne. Sono veramente cocciuti e autolesionisti sino al punto da non capire che non punire adeguatamente uno stupro da parte di due immigrati…sia un invito ed uno sprono all’emulazione… ma è pazzesco…altro che giudici, quelli sono solo ideologie politiche messe in pratica… Non li capisco, ma credo che se si continuerà col principio del perdono a tutti i costi e in tutti i casi presto o tardi al governo ci andranno… i nipotini di Hitler. Il sistema svedese purtroppo fa acqua da tutte le parti perché non si vuol capire che chi arriva lì non è…”svedese”, ma parliamo di persone abituate ad altri stili di vita e con concetti culturali e religiosi distanti anni luce dalla cultura svedese. Ma perché la classe dirigenziale politica non si fa analizzare da dei buoni psichiatri al fine di far comprendere loro che chi non è in grado di assicurare un briciolo di sicurezza ai suoi cittadini inermi non deve essere in grado di occupare posti di responsabilità governativa. Come si fa ad essere caritatevoli davanti a tanta violenza gratuita ? Non sono ovviamente per pene dure da ergastolo ma ritengo che certi elementi debbano essere rieducati in centri di detenzione adeguati, per fargli intraprendere un percorso di assoluta civiltà e rispetto per il genere femminile e non approfittare di loro solo perché più deboli…No.. non ci sto … dinanzi a stupri e violenze ingiustificate ma motivate solo dalla prepotenza… non ci sto…e aggiungo che, una volta scontata la pena… biglietto di sola andata per casa sua. Troppo comodo rovinare la vita ad una donna e poi cavarsela solo grazie all’alto livello di civiltà del paese in cui si è ospiti o richiedenti asilo…22122019

…by… manliominicucci.myblog.it

…………..

08:32 21.12.2019

Due immigrati eritrei hanno picchiato e stuprato una ragazza e, nonostante la condanna di cinque anni e la multa salata, potranno restare in Svezia.

svezia

Il tribunale di Stoccolma (Svezia) ha avuto “pietà” e si è rifiutato di espellere due rifugiati dall’Eritrea che hanno violentato e picchiato una residente locale. Lo riporta il quotidiano Aftonbladet.

Il crimine è avvenuto a settembre a Stoccolma. Una donna ha incontrato degli uomini di notte e gli ha portati a casa. Poche ore dopo, ha chiamato la polizia, sostenendo che l’hanno picchiata e maltrattata. Il tribunale, dopo aver ascoltato la vittima e aver studiato il fascicolo, ha stabilito che i migranti hanno picchiato la donna per diverse ore, anche con un coltello, e l’hanno violentata. Di conseguenza, gli uomini sono stati condannati a cinque anni di prigione e a una multa di 140 mila corone svedesi (circa 1 milione di euro).

Durante la sessione del tribunale, il pubblico ministero ha richiesto la deportazione dei criminali, ma il giudice ha rifiutato di prendere una decisione appropriata, dal momento che gli uomini in patria avrebbero potuto subire una violazione dei loro diritti. Il fatto è che hanno lasciato l’Eritrea illegalmente per sfuggire al servizio militare. La corte ha ritenuto che dopo il ritorno in Africa avrebbero potuto essere puniti, perseguiti o arruolati nell’esercito, il che equivale al lavoro forzato.

 

LA COMICA STORIA DELLE BANCHE…

BPBARI

LA COMICA STORIA DELLE BANCHE…

A fine della scorsa settimana, prima dell’ennesimo scandalo bancario tutto italiano, il presidente del Consiglio attuale,  “eccellentissimo Prof. Avv. Conte”, ebbe ad esternare la sua soddisfazione sullo stato di salute delle banche italiane lanciando ai mercati borsistici, ancora aperti, segnali positivi.  Ovviamente le sue affermazioni in merito al buon andamento bancario metteva in luce la capacità di controllo e vigilanza della Banca d’Italia e l’ottimo lavoro svolto dai ministri delle finanze del suo primo e secondo governo, in particolar modo quello attuale del PD… sì mi riferisco al ministro che ha pagato il conto del “Papete” senza mai dirci come lo ha pagato e con quali soldi. Tutto questo accadeva appena venerdì scorso, poi la bomba, la Banca popolare di Bari viene commissariata dalla Banca d’Italia per gravi inadempienze nei bilanci e perdite sul patrimonio. In definitiva, per i meno esperti del settore finanziario e bancario spiego meglio la questione : i dirigenti bancari della popolare di Bari nel 2014, pressati dall’allora governo PD-Renzi sono intervenuti massicciamente con tanti bei soldoni per salvare un’altra banca, la Tercas di Teramo, ora facente parte del gruppo Banca Popolare di Bari, operazione fatta nel silenzio mediatico… ovviamente e per favorire, presumo, gli amici della giunta regionale di sinistra e dell’allora sindaco di Bari …Michele Emiliano. Seconda sciagura, causata dal concedere facili prestiti a soggetti a rischio insolvenza e che già in fase di erogazione si sapeva che alcuni di loro non sarebbero stati  in grado di assolvere alla restituzione del prestito ricevuto. È chiaro che se tu presti denaro che non ti viene restituito la logico è che prima o poi affonderai. Ora il punto è che io e gli italiani pretendiamo di sapere con trasparenza e chiarezza a chi sono andati i finanziamenti,  perché io credo,  a voi è già noto e lo sapete bene che penso sempre a male e faccio peccato, ma tante volte ci azzecco,  che molti di questi soldi siano andati a finanziare, attraverso giri viziosi,  le campagne elettorali degli uomini di punta del PD pugliese.  Il sospetto è  decisamente forte in quanto la banca barese era già nell’occhio del ciclone dal lontano 2010, anno in cui c’era in regione la giunta Vendola, e nonostante tutti gli allarmi lanciati dalla Banca d’Italia è quanto mai singolare che nel 2014 si sia chiesto proprio alla popolare di Bari d’intervenire per salvare un’altra banca . Ma che roba è questa, un’anomalia che va avanti da ben nove anni sostenuta dai governi PD ed ora dal sig. Conte, il nuovo suddito fedele di casa PD, non dimentichiamo che solo pochi giorni fa predicava il falso per nascondere le bugie finanziarie di tanti anni. Ora ci vogliono 900 milioni per sanare la situazione, soldi nostri che si aggiungono ai 5 miliardi di MPS  e al miliardo per Banca Veneta, fatemi capire, perché io devo pagare un azionista o uno dei tanti clienti della banca in questione che ha acquistato un’obbligazione al rendimento del 6,5%  quando nella media non superano il 3% ?  In definitiva acquisti di azioni e obbligazioni senza nessun rischio alcuno…. visto che ora dovrei pagare io per la banca . Ma insomma, fateci capire, se un imprenditore chiude  e fallisce lo stato fa qualcosa per lui ? Assolutamente niente, e allora è forse fondato il sospetto che con i soldi delle banche  si finanziano le campagne elettorali in modo truffaldino e si concedono ai dirigenti stipendi e contratti da favola e dulcis in fundo… io …”devo sempre pagare ” ? Avete capito male, prima di uscire anche un centesimo voglio sapere e conoscere i bilanci e i nomi dei beneficiari dei finanziamenti tutti e nessuno escluso e non vi aggrappate alla legge sulla privacy perché se si mettono soldi pubblici abbiamo il diritto di sapere. Troppo comodo seppellire le ruberie a danno dei cittadini in questo modo. Per prima cosa pretendo le dimissioni del “bugiardo del popolo” in arte Conte, poi quelle di Visco, il presidente della “Buca d’Italia” visto che fa acqua da tutte le parti tanto da sembrare la “banca della mafia” più che una Banca nazionale, e in più chiedo una commissione parlamentare che indaghi sull’ennesimo “fotti-fotti” italiano. Voglio i nomi dei beneficiari, perché nelle ultime amministrative baresi noi di Ldc ci volevamo essere ma non avendo soldi a sufficienza per partecipare alla costosissima campagna elettorale degli avversari politici scesi in campo, abbiamo desistito, ed ora  dopo il compra –compra di voti …vedo la banca Popolare di Bari in ‘default”… credo sia legittimo avere dei dubbi e sospetti. Come hanno fatto a spendere tanti soldi gli altri candidati e dove li hanno presi ? Siamo alle solite,  l’equazione di sempre : “si finanzia la  politica per poi essere finanziati dalla politica”…e l’Italia gira così da anni…da sempre. E io devo dare 900 milioni di euro ad una banca di truffaldini quando un residente pugliese deve attendere un anno per una visita specialistica o per un esame strumentale ? Ma andate affanculo tutti…ne ho le scatole piene di voi…di ladri e delinquenti. Io non do neanche un centesimo, andate a prenderli da chi li ha rubati e poi, non venitemi a raccontare che i vertici politici baresi e regionali non ne erano a conoscenza… 16122019

…by… manliominicucci.myblog.it

……………………..

Banca Popolare di Bari, cdm per il salvataggio. il premier Conte aveva detto: “Al momento non c’è necessità di intervenire”

Il cda convocato da Bankitalia

BPBARI

Un consiglio dei ministri con all’ordine del giorno la questione della Banca Popolare di Bari è atteso nella serata di venerdì, secondo quanto si apprende da fonti a conoscenza del dossier.

La convocazione della riunione fa presumere l’adozione di provvedimenti straordinari sull’istituto di credito pugliese, in gravi difficoltà da mesi e con un’esigenza di maxi ricapitalizzazione. La banca nei giorni scorsi ha confermato una richiesta d’aiuto al fondo interbancario e l’avvio di un dialogo con il mediocredito centrale per una partnership.

La giornata: il premier aveva escluso interventi

“Il governo sta pensando di ricorrere a un decreto legge per mettere a punto la cornice normativa del salvataggio. Al momento non c’è nessuna necessità di intervenire con nessuna banca”. Lo aveva detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa al termine dell’Eurosummit, rispondendo a una domanda su un possibile salvataggio della Banca Popolare di Bari.

Era stata diffusa giovedì 12 la notizia secondo la quale il governo sta pensando di ricorrere a un decreto legge per mettere a punto la cornice normativa del salvataggio. Per realizzare il quale è necessario, tra l’altro, ricapitalizzare in quanto la controllata di Invitalia non dispone dei mezzi necessari per intervenire. Tra i nodi da sciogliere c’è quello degli incentivi fiscali alle aggregazioni delle banche del Sud: potrebbero valere oltre 300 milioni di patrimonio ma c’è il rischio concreto che la Ue li consideri aiuti di Stato.

La Popolare di Bari, nel frattempo, ha chiesto i danni a quei dirigenti che, a suo dire, hanno contribuito al dissesto della banca, attorno alla quale il sistema bancario e il governo stanno mettendo a punto un cordone sanitario che scongiuri la liquidazione.

Intanto, nel pomeriggio di venerdì 13 dicembre, il cda della Popolare è stato convocato in Banca d’Italia per comunicazioni di vigilanza. La Banca sta cercando di definire un piano industriale e patrimoniale con l’assistenza di un primario advisor. Piano che, tuttavia, secondo quanto trapelato da fonti finanziarie, non sarebbe ancora completato. Secondo indiscrezioni la banca ha un fabbisogno di capitale di un miliardo.

L’istituto pugliese ha confermato nei giorni scorsi di avere avviato interlocuzioni con il Mediocredito Centrale e ha richiesto l’aiuto del Fondo interbancario di tutela dei depositi che potrà tuttavia deliberare solo dopo aver ricevuto un piano industriale dettagliato, come è avvenuto nel caso di Carige. La banca che giovedì 12 in cda ha avviato un’azione di responsabilità verso l’ex amministratore delegato Giorgio Papa e verso due ex dirigenti, tra i quali Gianluca Jacobini, uno dei figli dell’ex presidente Marco Jacobini, ha comunicato le dimissioni di un consigliere, Francesco Ago, per motivi personali.

CIAO…CIAO AL…. BELLO ..PRETE PARTIGIANO..

lapide-dedicata-alle-vittime-dei-partigiani-comunisti

CIAO…CIAO AL…. BELLO ..PRETE PARTIGIANO..

Verso la fine dell’ultima guerra nel nostro paese, le forze partigiane comuniste scatenarono un’offensiva violenta e inconcepibile contro degli altri italiani, a torto o a ragione furono presi di mira tutti i fascisti in camicia nera e tutti coloro erano legati al fascismo, in quella che doveva essere una pulizia etnica politica non vennero risparmiati neanche gli appartenenti alla chiesa cristiana cattolica. L’odio per i cristiani era palese quanto ingiustificato e oltre che andare a “caccia di fascisti” i partigiani solevano dedicarsi anche alla proficua caccia dei sacerdoti cristiani in veste nera e dei suoi collaboratori. Forse ai tanti, l’abito talare di colore nero indossato dai sacerdoti, rappresentava il fascismo perché l’odio dei comunisti verso la cristianità era identico a quello verso il fascismo, un odio cosi intenso da non far distinzioni tra loro e quindi, a scanso di equivoci andava bene difendere la ideologia atea anche infliggendo la morte a dei sacerdoti unitamente a quella dei fascisti.  La storia la scrive chi vince, ed è così, e la cosa inaudita è che per mano dei “partigiani comunisti” si registrano massacri e assassinii ingiustificati, una vera e propria resa dei conti anche con la Santa sede. Nella rossa Emilia Romagna c’è stato uno stermino incomprensibile di vite umane, assommano a 93 i sacerdoti eliminati dai partigiani, durante e dopo la guerra, e non mi risulta che a queste vittime, colpevoli soltanto di essere fedeli servitori del Crocefisso, siano state scolpite lastre di marmo in ricordo mentre, a don Elio Monari, fucilato nel 1944 dalla polizia speciale fascista, è stata conferita persino la medaglia d’oro oltre che intestate vie e scuole. Eppure in quella regione si verificò una vera e propria strage di sacerdoti, volutamente dimenticata e celata nell’oblio delle falsità dell’Anpi e dei suoi partigiani, li voglio brevemente ricordare e rendere onore alla loro memoria: Don Giuseppe Guicciardi, parroco di Mocogno, ucciso il 10 giugno 1945, Don Luigi Lenzini, parroco di Crocette di Pavullo, ucciso la notte del 21 luglio 1945, Don Giuseppe Preci, parroco di Montalto di Zocca, ucciso il 24 maggio 1945; Don Francesco Venturelli, parroco di Fossoli, ucciso il 15 gennaio 1946, Don Ernesto Talè, parroco di Castelluccio Formiche, ucciso insieme alla sorella l’11 dicembre 1944, Don Giuseppe Preci, il 24 maggio 1945, a Montalto di Zocca una scarica di mitra alle spalle… lo fulminò…, Don Giuseppe Tarozzi, parroco di Riolo, prelevato la notte del 26 maggio 1945 e fatto sparire, non si trovò più neanche il corpo in quanto bruciato in un forno da pane in una casa colonica, non so se il forno era… a gas o a legna, Don Umberto Pessina, parroco di San Martino di Correggio, ucciso l’8 giugno 1946 e del povero ragazzo Rolando Rivi, seminarista, di Piane di Monchio, di quattordici anni, prelevato la mattina del 10 aprile 1945 da una squadra di partigiani comunisti e assassinato due giorni dopo perché indossava… l’abito talare. I suoi uccisori, identificati, vennero condannati a ventitré anni di carcere come dei veri e propri criminali e delinquenti. Ora caro… “parroco buonista e partigiano”, adesso che ti ho raccontato un po’ la storia dei partigiani, quella vera e non quella taroccata e trasformata dai libri di testo, adesso che sai delle loro malefatte verso noi cristiani, ti chiedo se ti va di cantare ancora “O bella ciao”, a fine celebrazione di una santa messa in una chiesa le cui pareti grondano di sangue cristiano ? Come fai ad avere ammirazione verso una canzone che ha rappresentato il peggior anti cristianesimo del XX° secolo in tutta la sfera comunista ? Fai dormire e pregare gli islamici nella nostra chiesa cristiana che definisci di …”tua proprietà” mentre ti rammento, che lì sei solo un ospite temporaneo. Dimmi caro falso prete, che gli diciamo a tutte i sacerdoti da me elencati e vittime dei padri di quella canzone ?  Sei orgoglioso di averla cantata o sei solidale con i partigiani e quindi orgoglioso della morte dei tuoi fratelli cristiani ? Te lo chiedo perché vorrei capirlo. L’unica cosa che resta da dire…è che sei pietoso e disgustoso, aver trasformato la chiesa cristiana in un centro sociale fa di te certamente un vero fedele di Satana. 25112019

lapide-dedicata-alle-vittime-dei-partigiani-comunisti

…by…manliominicucci.myblog.it

…….

Don Biancalani mantiene la promessa, in chiesa si canta “Bella Ciao”

Come annunciato nei giorni scorsi, alla fine della messa di oggi il parroco di Vicofaro ha intonato “Bella Ciao” insieme ad un gruppetto di fedeli, nonostante il biasimo della diocesi pistoiese. Salvini: “Roba da matti”

bella ciao

Federico Garau – Dom, 24/11/2019 – 16:17

commenta

Don Massimo Biancalani, discusso parroco di Vicofaro (Pistoia), mantiene la promessa fatta alcuni giorni fa e, al termine della messa di questa domenica mattina, canta “Bella Ciao” in chiesa insieme ad uno sparuto gruppo di fedeli.

Un forte messaggio che, ancora una volta, chiarisce la posizione del religioso. Del resto Don Biancalani non ha mai fatto mistero del proprio pensiero. Malgrado le rimostranze di un nutrito numero di parrocchiani, non ha esitato a trasformare i locali della chiesa in un centro d’accoglienza per stranieri. Poco importa che i residenti di Ramini, stanchi della situazione che si è venuta a creare, abbiano addirittura richiesto la sua rimozione dal ruolo di parroco.

Giovedì scorso, dopo avere mostrato entusiasmo per il neo-nato movimento delle “Sardine”, Biancalani ha subito voluto seguire la corrente.“Anche Vicofaro non si lega. Nessun dialogo con chi fomenta odio”, ha infatti affermato con orgoglio sulla propria pagina Facebook, per poi promettere: “Al termine della Messa la domenica canteremo ‘Bella Ciao'”.

Una dichiarazione che, questa volta, non è piaciuta neppure alla diocesi pistoiese dato che, a breve distanza del post di Biancalani, era arrivata la risposta della Curia.

 “Bella Ciao” cantata in chiesa dopo la messa: don Biancalani mantiene la promessa

Pubblica sul tuo sito

“In chiesa nelle celebrazioni liturgiche non si possono eseguire canti inadeguati alla liturgia, come del resto il buon senso dovrebbe già far capire”, si legge nella nota rilasciata dalla diocesi e riportata da “La Nazione”. “Alla manifestazione pubblica di una posizione non corretta in campo ecclesiale purtroppo non si può che rispondere con un’altra pubblica e netta presa di posizione di biasimo nei confronti di un comportamento provocatorio assolutamente inopportuno e oltretutto controproducente, che arriva dopo ripetuti richiami a una maggiore attenzione all’uso dei social. Le manifestazioni o le prese di posizione personali richiedono altri contesti e altri luoghi”.

Un chiaro messaggio, bellamente ignorato. Questa mattina, al termine della funzione, Don Biancalani ha lasciato l’altare per avvicinarsi ad un gruppetto di fedeli. Sorrisi e cellulari alla mano, i cori di “Bella Ciao” hanno riempito la chiesa, come promesso.

“Buona domenica a tutti”, ha poi augurato il parroco, rivolgendosi al giornalista de “Il Tirreno“. “Noi facciamo questo per loro. Sono tanti ed è una situazione drammatica”, ha precisato, riferendosi agli extracomunitari ospitati dalla sua parrocchia.

“I cristiani sono partigiani della Giutsizia, dell’amore e della solidarietà”, ha infine dichiarato, come riportato da “La Nazione”.

Ricordate il prete toscano che vorrebbe portare tutta l’Africa in Italia? Oggi concertino “sardinante” di “Bella Ciao”… a Messa! Tra un po’ lo vedremo a Sanremo! (Roba da matti!)”, ha commentato Salvini sulle proprie pagine social.

 

“NAZINORSTAND”…!

epa02392958 Journalists examine a flag showing a swastika, which is displayed during the preview to the exhibition 'Hitler and the Germans. Nation and Crime' at the German Historical Museum in Berlin, Germany, 14 October 2010. The exhibition opens 15 October 2010 and  runs until 06 February 2011.  EPA/STEPHANIE PILICK

“NAZINORSTAND”…!

Dresda, citta della Germania orientale, sino a 30 anni fa era nota come la Germania dell’est in acronimo DDR, tradotto in italiano significa repubblica democratica tedesca, quanto ci fosse di democratico in una dittatura comunista sarebbe proprio bello saperlo, tuttavia vedo che hanno imparato poco dalla dittatura se oggi, dopo giusti 30 anni, stanno affrontando il problema nazismo e affondando nel ridicolo, un fenomeno estinto nel 1945 e che sembra essere tornato in ”auge” sul suolo tedesco grazie proprio alla loro stupidità. Non intendo soffermarmi sul nazismo e sulle sue ideologie, la storia ha già detto tutto ed io non ho nulla da aggiungere in merito, intendo solo occuparmi e cercare di comprendere del perché il fenomeno nazismo sta dilagando in Germania in modo impressionante, un ritorno inaspettato e preoccupante per le democrazie nel modo in cui sta emergendo, mi viene il dubbio che il nazismo forse era sopito per questioni di opportunità ma evidentemente sempre vivo nei cuori germanici oppure la gente vede nel nazismo l’unica via di fuga al massacro della società moderna tedesca del 2019.  Già, perché Dresda non è un’isola sfortunata, un caso isolato, ma ora rientra nella consuetudine, infatti tutte le città tedesche ora vivono lo stesso problema del nazismo crescente e dilagante, è da qui che bisogna partire per ricercarne le cause senza adottare slogan di circostanza o di coniarne di nuovi o di inondarci con lavaggi di cervello mediatici. L’ultima  vittoria di un movimento di  destra alle ultime elezioni regionali tenutesi il 20 di ottobre u.s. ha di fatto sancito lo spostamento dell’elettorato tedesco verso destra in modo chiaro ed inequivocabile ed emarginando sempre più quello di sinistra. L’analisi va fatta in questa direzione ed allora, sommando le componenti viene fuori che il popolo tedesco è insoddisfatto e “incavolato nero”… molto incavolato e si è avvicinato in termini di numeri molto a quello italiano, ricordo che la destra rappresenta oltre il 50% dell’elettorato, quindi non è un caso che i due elettorati, molto distanti in km, si siano allineati sulla stessa frequenza politica  e questo sta ad indicare che il fenomeno dell’immigrazione clandestina che ha determinato violenza, stupri e delinquenza comune non piace e non va bene e la gente è stufa, quindi non vuole accogliere più migranti, che per loro rappresentano una minaccia nazionale, il popolo tedesco non vuole più gli islamici sul proprio suolo nazionale perché li ritiene una minaccia alle fondamenta cristiane e pretende un’Europa più vicina alle esigenze dei cittadini e non delle lobby. E’ notizia di oggi il “rimpatrio via aerea” di tanti migranti partiti dal suolo tedesco alla volta di …quello Italiano…e questo la dice lunga sulle reale situazione migratoria di quel paese e cioè, la Merkel non è più in grado di reggere l’urto del malcontento popolare.  Ora proclamare uno stato d’emergenza  contro il nazismo che diavolo significa ? Che da domani la polizia di Dresda sparerà a vista a chi porta la camicia bruna o ha indosso i segni delle croci uncinate ? Oppure a tutti verranno fatti degli elettroshock per cancellare l’ideologia nazista ? Queste sono le cazzate che fa la sinistra, crede che terrorizzare il popolo con slogan e comunicati mediatici serva a risolvere il problema e magari sollevare le masse contro i neo nazisti per cercare di …”eliminarli fisicamente”. In definitiva, siccome c’è lo stato d’emergenza tutti devono diventare comunisti, come 30 anni fa e ritornare alla DDR….dove una dittatura può imporre il silenzio con la forza della legge ai neo nazisti …Secondo il mio modesto parere siamo di fronte a dei veri idioti che porteranno il paese veramente al nazismo e alla guerra civile se continuano ad urlare al lupo…al lupo…senza comprenderne le cause…quelle vere e non ideologiche. Era morto e lo hanno fatto rinascere…la comunicazione nel 2019 è un tantino diversa dal 1930…oggi il mondo sa e si viene a conoscenza di tutto e la gente, non ci crederete, ragiona con il proprio cervello. I problemi si affrontano con la logica delle cose e non con gli slogan dei deficienti e il nazismo lo si combatte solo risolvendo i problemi del paese assicurandogli democrazia e libertà, lavoro e sicurezza…. esattamente come 20 anni fa .  04112019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

 

Dresda si proclama in ‘stato d’emergenza nazismo’

Delibera shock del consiglio comunale, la Cdu non la vota

 

epa02392958 Journalists examine a flag showing a swastika, which is displayed during the preview to the exhibition 'Hitler and the Germans. Nation and Crime' at the German Historical Museum in Berlin, Germany, 14 October 2010. The exhibition opens 15 October 2010 and runs until 06 February 2011. EPA/STEPHANIE PILICK

Redazione ANSA

02 novembre 2019

Uno “stato d’emergenza nazismo” è stato proclamato a maggioranza dal Consiglio comunale di Dresda con una delibera criticata come meramente simbolica e lessicalmente sbagliata dal partito cristiano-democratico (Cdu), che non l’ha votata. Lo riferisce l’agenzia Dpa. La risoluzione della città capoluogo della Sassonia motiva il ‘Nazinotstand’ con il fatto che “atteggiamenti e azioni antidemocratici, anti-pluralisti, contrari all’umanità e di estrema destra che arrivano fino alla violenza vengono apertamente alla luce a Dresda in maniera sempre più forte”.

La città della ex Ddr si impegna perciò a rafforzare la quotidiana cultura democratica e a proteggere meglio minoranze e vittime di violenza di destra. L’atto è stato votato da Verdi, post-comunisti (Linke), Liberali (Fdp) e socialdemocratici (Spd) mentre a parlare di “mera politica dei simboli” ed “errore linguistico” è stato il partito cristiano-democratico (Cdu) di Angela Merkel.

 

QUATTRO AMICI AL …BILLIONAIRE..

grillo figlio

QUATTRO AMICI AL …BILLIONAIRE..

Evidentemente gli insegnamenti della storia e del passato non servono a niente, quel che si legge in questo nuovo episodio di “presunto stupro” è  qualcosa di sconcertante,  non lo so se è una violenza di gruppo con stupro annesso oppure trattasi di un  rapporto sessuale multiplo, lo stabiliranno i giudici, tuttavia è comunque una vicenda di disumana appartenenza alla immoralità che mette in luce e in risalto la pessima educazione ricevuta dai quattro rampolli della società radical chic, sembra di rivedere uno spezzone del film Arancia Meccanica degli anni ’70, in quel film, “dei bravi ragazzi” ne combinavano di tutti i colori dalle violenze gratuite agli stupri, cerco di immedesimarmi nel padre di quella ragazza e posso capire quanto lui possa essere turbato perché, veder violentata una figlia, magari anche consenziente nel rapporto sessuale con i quattro ragazzi, è  qualcosa di orribile che tocca il profondo dell’animo suscitando rabbia e immenso dolore per un qualcosa di inaccettabile.  La logica del ragionamento mi porta a due possibili situazioni, la prima che vede la poverina come l’allegra facile donnina di turno che si lascia incantare dalla sirene del lusso e  quindi decide di intrattenere rapporti sessuali con quattro ragazzi contemporaneamente per ottenere qualcosa, e qui nasce la prima domanda, e perché mai con quattro nello stesso momento ? E’ forse una squillo, oppure voleva gratificare il ricco figlio di papà di turno ? Ipotesi n.2, la più credibile , e secondo me è così, che lei sia lasciata andare perché l’avranno fatta bere e oltre al bere sicuramente le avranno messo dentro un drink qualcosina che chiaramente le ha offuscato la capacità di intendere e di opporsi, e sì…perché rapportarsi sessualmente con quattro uomini non credo sia facile per una ragazza di poche esperienze sessuali. Dalla squallida vicenda emerge  qualcosa di molto allarmante e preoccupante che deve  inquietare tutti e dieci i genitori di quei ragazzi, soprattutto dei maschietti. Quello che è accaduto, anche se consenzienti tutti e cinque, è la dimostrazione del fallimento educativo e morale dei nostri ragazzi, qualunque sia l’esito delle indagini la nostra società ha fallito e dalle passate tragiche esperienze di Pamela Matropietro e di Desiree Mariottini a Roma sembra non aver lasciato tracce negli insegnamenti della diffidenza . Forse la colpa è dei loro genitori che consentono ai loro figli di avere quello che loro non riescono a focalizzare e cioè che la ricchezza non deve essere un sistema per avere tutto e subito e  qui credo che il signor Beppe Grillo abbia sbagliato ad educare il proprio ragazzo, troppo lusso e troppi soldi tutti in una volta confondono la debole psicologia dei giovani, troppo immaturi per comprenderne il vero significato e l’uso della ricchezza. Sì, la nostra società “costruisce” mostri senza cuori il cui fine è solo quello di ottenere vizi e privilegi in quantità industriale perché sono proprio gli adulti che mettono in mostra sempre il lato peggiore di sé. Io non intendo colpevolizzare dei ragazzini ma mi scaglio contro i loro genitori, tutti e nessuno escluso perché non hanno fatto il loro “buon lavoro” genitoriale lasciando ai giovani inesperti la possibilità di…sbagliare…Non si mandano i propri figli nei lussuosi locali e nelle rinomate spiagge, non si fanno vivere nelle ville hollywoodiane senza far capir loro l’importanza di quello che si è creato e come gestire le ricchezze nell’umiltà…quotidiana… già ma di che cavolo sto parlando…. che se neanche i genitori interessati alla vicenda forse comprendono il termine …”umiltà”. Va bene, anzi no… va male, un’altra ragazza ora vive un dramma e noi dobbiamo stare attenti a non parlare del figlio di Grillo…i media sono sensibili con gli uomini di potere…specie in questo momento…sarà così…ma li vedo ridicoli e patetici. 10092019

…by…manliominicucci.myblog.it

…………………………………

 

L’accusa al figlio di Grillo: “Stuprata mentre la mia amica dormiva”

La denuncia di una studentessa universitaria: “Erano in tre a violentarmi”

Ultimo aggiornamento il 8 settembre 2019 alle 12:01

Articolo “Il figlio di Beppe Grillo indagato per violenza sessuale”

grillo figlio

Ciro Grillo, figlio di Beppe (Ansa)

Milano, 8 settembre 2019 – Un video fatto con un cellulare quella notte, ed ora sequestrato, alcune immagini riprese da una telecamera nella villa di Porto Cervo, in Costa Smeralda e, soprattutto, le testimonianze. Dei quattro accusati, tutti giovani rampolli della Genova bene e della ragazza che li accusa, una studentessa milanese di buona famiglia che a luglio ha superato la maturità. Si concentra su questi elementi l’inchiesta che la procura di Tempio Pausania sta portando avanti dal giorno che la studentessa, insieme alla sua famiglia, ha varcato a fine luglio la soglia della caserma dei carabinieri di Milano per denunciare di essere stata stuprata.

E di esserlo stata, più volte, a turno, da tre dei quattro senza riuscire a reagire, a difendersi e a fuggire. Tra loro anche Ciro Grillo, il figlio 19enne di Beppe. Una indagine delicata che carabinieri e procura stanno effettuando per capire quale delle due verità, quella dell’accusa di stupro di gruppo, o quella del rapporto consenziente, sia la verità processuale. E proprio per colmare qualsiasi dubbio o lacuna nelle dichiarazione dei cinque giovani già in possesso degli inquirenti, sarà necessario ascoltare anche l’amica della studentessa che quella notte era con lei.

Sia in discoteca sia dopo nella villa di Porto Cervo, dove dopo altri fiumi di alcol, si sarebbe consumato lo stupro di gruppo.Secondo il racconto della studentessa milanese, raccolto dai carabinieri in modalità protetta, la sua amica in quelle ore drammatiche si era addormentata.

A dimostrazione di quanto la tutela dei giovani coinvolti nella vicenda sia alta, nessuno ha scelto di parlare. La giovane e i suoi genitori non hanno “commenti da fare” sulla vicenda in quanto “i fatti sono ancora al vaglio della Procura a cui si affidano affinché compia gli accertamenti con la massima serenità”, spiega oggi il loro legale Laura Panciroli.

La ragazza lo scorso 26 luglio ha denunciato ai carabinieri di Milano, città dove abita e dove era rientrata sotto choc dalla Sardegna, l’aggressione e lo stupro di gruppo di cui, come ha messo a verbale, è stata vittima 10 giorni prima.

Secondo il racconto dalla giovane, la violenza di gruppo risale allo scorso 16 luglio dopo una serata trascorsa con i quattro al Billionaire e proseguita nel residence in Costa Smeralda dove era stata invitata con l’amica per una spaghettata.

Gli indagati, oltre a Ciro Grillo, sono Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta, tutti tra i 18 e i 20 anni, i quali, tramite i loro legali, si difendono sostenendo che i rapporti sono stati consenzienti. Non così per la studentessa milanese che, sempre a luglio, si è recata anche al centro Soccorso violenza sessuale della clinica Mangiagalli dove è stata visitata dalle psicologhe.

 

 

 

 

MANGIATORI DI MERDA …?

dibattista

MANGIATORI DI MERDA …? 

Ciao ” carissimo Alessandro “, certo… nella tua breve vita politica di fesserie e “merdate”.. ne hai dette tante, come quando volevi trattare con lo stato islamico terrorista in Siria, l’Isis, i responsabili di migliaia di decapitazione di gente innocente, ricordi le continue ingiurie ed offese a Berlusconi e al PD ? Com’è che lo chiamavi ? Il cavaliere del bunga bunga…se non ricordo male …lo chiamavi così.. già, erano tempi diversi dove nel movimento si rispettava e regnava lo slogan : onestà… onestà.. Tempi andati e lontani anni luce.. Ma ricordo molto bene, a supporto c’è il link postato, che hai anche detto che se il M5S, un ipotetico giorno avrebbe mai partecipato alla formazione e guida di un governo col PD tu avresti lasciato il movimento. Non lo so perché lo hai detto forse la cialtroneria è un argomento ben distinto nel vostro statuto che cambiate ogni sei mesi, già, esattamente come il tuo padrone, mastro-cialtrone Grillo, che ridicolosamente ha costruito il movimento proprio in funzione anti PD…e ora ..smerdandosi …ci fa inciuci. Non sono grillino, né lo ero prima né lo sono ora ma comunque vi rispettavo, sì il rispetto c’era, in quanto sino alla elezione a sindaco di Roma della Raggi eravate correnti, ma da quella elezione ad oggi siete diventati solo dei volgari ciarlatani opportunisti alla continua ricerca di posti e poltrone e dell’agognato potere. Quindi caro Alessandro mi aspetto che ora tu mantenga la parola data e detta e vada via dal movimento. ..o anche tu ti smerdi da solo e ti rimangi la merda che hai gettato per anni sul PD come lo ha già fatto nei giorni scorsi, provocandosi un’ indigestione di merda, il tuo amico Gigino Di Maio ? E comunque, tengo ad informarti che se non vai via non sei il solo a fare una “figura di merda”…non preoccuparti, perché ebbene che tu sappia che il movimento tutto è nella merda e alle prime elezioni non vi voteranno neanche i vostri parenti. In ultimo passa dall’edicola più vicina e acquista l’album delle figurine di merda della edizioni Merdini e attaccaci su tutte le belle figurine che state collezionando. Attendo tue ! 08092019 … by… manliominicucci.myblog.it

……….

ALESSANDRO DI BATTISTAGOVERNO M5S – PDM5SPD
ALESSANDRO DI BATTISTAGOVERNO M5S – PDM5SPD

Quando Di Battista disse: «Se M5S farà alleanze con chi ha distrutto l’Italialascerò movimento» – Video. 4 Settembre 2019 –  Quando Di Battista disse: «Se M5S farà alleanze con chi ha distrutto l’Italia, lascerò movimento» – Di Battista nel 2017: “Se M5s fa alleanze con chi ha distrutto il Paese, io lascio Movimento”

Era il novembre del 2017 quando Alessandro Di Battista assicurava che “se M5S farà alleanze con i partiti che hanno distrutto l’Italia, lascerò il Movimento″. Una frase che oggi stona alla luce dell’accordo raggiunto tra il M5s proprio con il Pd spesso attaccato da Di Battista – Video di di Francesco Gilioli

 

Di Battista disse: «Se M5S farà alleanze con chi ha distrutto l’Italia, lascerò movimento» – 

dibattista

4 SETTEMBRE 2019 – 10:41

di Redazione

Il potrebbe restare fuori dalla squadra di governo per le sue posizioni critiche. E che ne sarà del libro su Bibbiano?

Nelle ultime ore per Alessandro Di Battista si era parlato anche di un ministero all’interno del governo giallorosso. dopo l’era Di Maio, ruolo che invece oggi sembra, visto il consenso popolare nei sondaggi e il ruolo istituzionale, alla portata del premier incaricato Giuseppe Conte, è stato quantomeno dubbioso sull’alleanza con il Partito Democratico.

Poche ore prima della votazione sulla piattaforma Rousseau, infatti, Di Battista era andato all’attacco: «È davvero paradossale il fatto che quelli del PD considerino “ultimatum” idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo. Oltretutto nei 20 punti presentati ieri ci sono quelle riforme che il PD e i suoi derivati hanno promesso per 20 anni senza mai realizzarle preferendo cedere agli ultimatum (quelli veri) di Berlusconi»

Insomma, una riedizione del Pd come

come la naturale guida della forza politica dopo l’era Di Maio, ruolo che invece oggi sembra, visto il consenso popolare nei sondaggi e il ruolo istituzionale, alla portata del premier incaricato Giuseppe Conte, è stato quantomeno dubbioso sull’alleanza con il Partito Democratico.

Poche ore prima della votazione sulla piattaforma Rousseau, infatti, Di Battista era andato all’attacco: «È davvero paradossale il fatto che quelli del PD considerino “ultimatum” idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo. Oltretutto nei 20 punti presentati ieri ci sono quelle riforme che il PD e i suoi derivati hanno promesso per 20 anni senza mai realizzarle preferendo cedere agli ultimatum (quelli veri) di Berlusconi»

per «un doveroso approfondimento» sullo scandalo. Non è dato sapere se il progetto editoriale andrà, oggi, in porto. Sembra in ogni caso da escludere che Di Battista sia intenzionato ad abbandonare il Movimento.