Archivio mensile: luglio 2020

RADICALIZZATO ? NO BRAVO MUSULMANO !

10072020 ISISI E NICOLA

RADICALIZZATO ?  NO BRAVO MUSULMANO !

L’italiano Nicola Ferrara, di origini pugliese, di Canosa di Puglia per la precisone, simpatico centro della provincia di Bari molto noto per aver dato i natali a Lino Banfi, sembra che invece questa volta si sia trovata un figlio alquanto particolare ma sempre famoso e non certamente per meriti cinematografici. Lui, lasciata la sua terra è partito per Milano a cercar lavoro, consueta tappa di tanti pugliesi, e invece di gustarsi le focacce e i frutti di mare, i taralli e il pane straordinario della sua città “ha pensato male” di lasciar perdere le delizie della natura terrena e dedicarsi alla cura dell’anima spirituale e alla ricerca del Paradiso. Quindi abbandonata la precedente, ammesso che ne avesse una, si è convertito anima e cuore e fegato alla fede islamica, e come un buon fedele anche lui abitualmente frequentava il centro islamico di Milano, quello di via Carissimi, come fanno tanti bravi musulmani arrivati in Italia. Nei centri e nelle moschee, solitamente si prega nel rispetto delle linee guide coraniche, si è attenti ascoltatori dei sermoni degli Imam, e da lui si apprendono i dettami coranici nella sua interezza, cercando di imprimersi nella mente il concetto coranico che prevede la sottomissione all’Islam di tutti gli infedeli e ne invoca la loro morte quando questi si rifiutano, e poi, in particolar modo si mette in risalto il perenne odio verso gli ebrei.  Quanto descritto è routine nella vita di un centro islamico e il ligio comportamento nella quotidianità del buon musulmano è quello di osservare rigorosamente i dettami coranici. Quindi , il “bravo pugliese”, convertito all’islam, non si è radicalizzato come erroneamente additato dalla Polizia o dai media, ma parla , pensa e d agisce secondo le sure e i versetti del corano e non è che ragiona secondo i dettami dello stato islamico dell’ISIS e dei suoi adepti, ma agisce e in funzione di quanto ha imparato con la sua conversione … lui parla, ragiona e si comporta da buon musulmano, quindi … tutto nella norma, è che siamo noi occidentali che pensiamo che l’islam sia diverso, ma non è così e fin quando non vi renderete conto della realtà resterete sempre soggiogati dall’immagine che i tanti media vogliono darci di quell’Islam pacifico e religioso e disposto alla convivenza con altre religioni e volutamente li distinguono dai cosiddetti “Jihadisti radicalizzati” che secondo loro sarebbero i violenti e terroristi. Non è così, loro mettono in pratica i dettami del Corano e nessuno mai parlerà di violenza perché  la menzogna è parte del Corano stesso ed è descritta nel versetto di una sura … punto.  Avete mai sentito di “cristianisti” che uccidono in nome di Cristo ? Assolutamente no, il cristianesimo è una religione di amore e pace e non c’è scritto in nessun Vangelo che dobbiamo sottomettere l’infedele o tagliar la gola a loro e agli ebrei … queste sono le verità assolute, sono i testi sacri che lo dicono e non io, e aggiungo che, il buon musulmano deve eseguire alla lettera quanto scritto nel Corano e se non fai cosi sei un apostata ! Per concludere, il “buon Nicolino” è nei fatti un buon fedele e un meraviglioso musulmano e non un “Jihadista radicalizzato”. Cari italiani tutti, non vi piace quel che ho scritto dell’Islam e del loro libro sacro ? Bene, spiace ma l’Islam è  quel che ho descritto. 08072020

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38enne italiano convertito all’Islam arrestato per finalità terroristiche

Frequentava il centro Al Nur di Milano

10072020 ISISI E NICOLA

MILANO – Frequentava il centro islamico di Milano “Al Nur” di via Carissimi, non lontano da viale Zara, Nicola Ferrara, italiano convertito all’Islam e radicalizzato, arrestato in una operazione antiterrorismo dei Ros coordinata dalla procura di Milano, con l’accusa di “istigazione al terrorismo aggravata dall’apologia dell’associazione con finalita’ terroristiche denominata Stato Islamico e di adesione mediante la diffusione sulla rete internet”. Il centro, di orientamento sunnita milanese e’ stato fondato nel 2009, ed e’ frequentato maggiormente da persone di etnia bengalese, ma – come emerso durante le intercettazioni – fa capo al movimento Jamaat Tablicj che intende riformare spiritualmente l’Islam.

Il cambiamento radicale nei comportamenti di Ferrara, cominciato dopo alcuni viaggi in Qatar ed Emirati, si e’ realizzato compiutamente nel 2015, proprio quando l’Isis era al massimo della sua pericolosita’. Andando avanti col tempo Ferrara si e’ poi convinto di dover applicare la taqyya, cioe’ la dissimulazione, passando dall’ostentazione della veste araba al ritorno ai vestiti occidentali, e raccomandando ad alcuni conoscenti: “Fuori devi mostrare il sorriso mentre dentro li maledici”, con riferimento ai ‘miscredenti occidentali’. Un propagandare “quasi ossessivo” secondo inquirenti e gip quello di Ferrara, 38 anni, di Canosa di Puglia, in provincia di Bari, che si concretizzava soprattuto su Facebook dove era “Issa Ferrara”. Dopo la conversione si era infatti attribuito un nome islamico per poi usare i social diffondendo contenuti di esaltazione del martirio e della guerra santa.

Inoltre  il 38enne italiano che si e’ radicalizzato col nome di ‘Issa’, arrestato stamani su ordinanza del gip Guido Salvini per apologia ed istigazione all’adesione all’Isis, avrebbe frequentato l’associazione culturale Al Nur di Milano, di orientamento sunnita, e 2 minorenni che pregavano nello stesso centro di via Chiarissimi, ai quali avrebbe esternato tesi estremiste. Emerge dall’inchiesta del Ros dei carabinieri e del dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da Alberto Nobili. (

 

PESTE NERA !

09072020 PESTE NERA

PESTE NERA !

È accidenti alle strane abitudini alimentari, ora la peste nera è reale e vera ed è già presente in vaste zone dell’Asia centrale, è allarmante quanto seria l’ipotesi che la peste nera abbia conteggiato qualche altro individuo in più dei due mongoli morti un paio di giorni fa. Proprio in un recente articolo raccontavo dello strano episodio, accaduto in Mongolia, di due cittadini che si sono cibati di una marmotta, da loro cacciata, e poi contratto la malattia contagiosa con la conseguente ed inaspettata morte. Ieri poi ho appreso che anche nella regione mongola della Cina si è verificato un altro caso di contagio di peste nera che allarga la zona di ipotetico contagio infatti anche la Russia, che li ha ai confini, è preoccupata e prende le dovute precauzioni. Ma che diavolo sta succedendo nel mondo, come mai gli uomini si nutrono ancora nel 2020 di animali che vivono in natura allo stato libero e senza controllo sanitario, lo sappiamo tutti che sono potenziali vettori di virus e batteri e perché non la si smette di ucciderli e mangiarli ? È una notizia veramente drammatica, con il Covid 19 in piena evoluzione tutti i paesi sono in ginocchio e in crisi economica spaventosa e l’unica cosa che non ci vuole è la peste nera in un momento del genere. Ebbene che il nostro ministro, “il bello addormentato nel governo”, si dia una mossa e iniziasse a monitorare la questione peste nera interfacciandosi con i ministri della sanità di quei paesi e blocchi i voli in entrata ed in uscita da quelle zone. Non sappiamo come si manifesta e come si contagia la peste, però prendiamo le dovute misure al fine di prevenire perché se arriva da noi è un dramma infinito dalle conseguenze inimmaginabili, non c’è lo possiamo permettere un altro lockdown … sarebbe la fine per noi e l’Europa. Cari signori dell’ISS, siete avvisati e la stampa vi ha informati ed io ve lo scrivo che il pericolo potrebbe essere concreto e non va sottovalutato, con la peste si muore e subito, mi raccomando adesso, andate a farvi anche voi uno spritz e abbracciate mongoli e cinesi. 08072020

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Peste nera, anche la Russia si muove e prende una ferma decisione

7 Luglio 2020 ULTIMO AGGIORNAMENTO 18:30

Peste nera: dopo i casi accertati in Mongolia, la Russia ha deciso di muoversi e di prendere una ferma decisione, al fine di evitare l’espansione dei contagi.

La Russia impone il divieto di caccia delle marmotte (photo Pixabay)

09072020 PESTE NERA

La peste nera inizia a far paura non solo in Mongolia. Anche la Russia, dal canto suo, ha iniziato a prendere misure drastiche. Come riporta Skytg24, infatti, le autorità di Mosca hanno aumentato i controlli al confine con Cina e Mongolia, con l’obiettivo di fermare i cacciatori di marmotte. Già le autorità di Bayannur, città della Mongolia, nei giorni scorsi hanno emesso diversi avvertimenti dopo i casi sospetti della cosiddetta “peste delle marmotte”. Le stesse autorità, come riferisce la fonte, hanno chiesto di segnalare eventuali marmotte malate o morte. I due casi di peste bubbonica, infatti, risalgono alla scorsa settimana.

Peste nera: la Russia blocca la caccia alle marmotte

Come riporta Skytg24, sono in particolar modo le autorità dell’Altai ad imporre i divieti di caccia, vista la pericolosità dell’entrata in contatto con i grandi roditori. Com’è noto, infatti, i due casi della scorsa settimana sono riconducibili a persone che hanno mangiato carne di marmotta. La scelta delle autorità russe è stata presa proprio per questo motivo.Ciò che preoccupa maggiormente è un fattore che lega la malattia della peste nera al nuovo Coronavirus: l’alto tasso di contagiosità. Questa malattia, oltre ad essere contagiosa, si rivela spesso fatale e circola, principalmente, per mezzo dei roditori.Al momento, le autorità russe hanno imposto il divieto di cacciare i grandi roditori, nella speranza che non si vadano a creare focolai della malattia. La Mongolia, intanto, come fanno sapere le autorità, ha messo già in quarantena la regione dove si sono verificati i due casi di “peste delle marmotte”.

 

MODELLO XI 30 !

08072020 professore arrestato

MODELLO XI 30  !

No, non è il modello di un nuovo coupé o suv di qualche casa automobilistica italiana, né il nome di un aereo militare da guerra né il nuovo super telefonino del 2020, niente di tutto questo, Xi è semplicemente il nome del presidente cinese, 30 sono gli anni di galera che rischia di prendere Xu, un professore cinese per aver criticato Xi per il modo in cui ha gestito la pandemia coronavirus tenendo nascosto al mondo intero il contagio che ad oggi conta 539.000 vittime e costa una crisi epocale. Quindi più che giusta e corretta la critica ad un presidente che si è dimostrato ancora una volta un vero comunista inetto, senza pietà e senza cuore, il popolo lo si difende, l’umanità intera va preservata e non si contribuisce a far morire le persone innocenti. Già la colpa non è sola sua ma è anche del modello comunista, un sistema di vita, di pensiero e di azione che non tiene mai conto della vita degli esseri umani, il partito prima di tutto … roba da pazzi, eppure questo sistema, incredibilmente, è tanto desiderato dagli occidentali e italiani in particolare e purtroppo viene anche messo in pratica attivamente contro gli oppositori di governo, la galera per Berlusconi e il processo a Salvini sono esempi eloquenti per dire che il modello comunista è proprio questo e cioè, se dici o fai qualcosa che non piace al potere comunista devi essere incarcerato, poi ci penseranno i fedeli compagni attivi messi nei posti di potere a farli sparire per sempre. Già, si invia un numero spropositato di uomini nella sua abitazione, lo si circonda in modo tale da impedire una sua fuga,  … giustamente, mandano 20 poliziotti ad arrestarlo perché temono che possa scappare il pericolosissimo professor Xu, forse pensano sia il fratello più grande di Al Capone o magari il parente stretto dei boss colombiani della droga. Il professore è stato arrestato con la scusa di induzione alla prostituzione, roba da ridere, venti persone per arrestarlo … per aver criticato il presidente Xi, e ora una volta prelevato sicuramente non lo rivedremo più,  infatti come lui in Cina ci sono migliaia di cittadini che spariscono ogni anno senza lasciar traccia, tutti oppositori al regime comunista che appena si mostrano contrari al tremendo sistema vengono subito compressi, arrestati e fatti sparire chissà dove, esattamente come facevano in Cile negli anni in cui al  governo c’era un certo generale Pinochet, lì li chiamavano i “desaparecidos”, in Cina semplicemente spariti nel nulla ! Ma anche nella vicenda degli uomini scomparsi le differenze ci sono, certo dipende sempre dal colore politico, i compagni del Cile, che appartenevano alla sinistra comunista, di indirizzo Castrista, venivano accolti e osannati in Italia come eroi della resistenza, e in più i loro compagni italiani, “gente volenterosa e brava” … organizzavano manifestazioni di piazza a sostegno degli scomparsi per informare l’opinione pubblica italiana e ovviamente per fare propaganda elettorale, protestavano con canti e balletti di strada contro il regime del dittatore Cileno accompagnati dal suono delle chitarre dei compagni cileni … “che spettacolo  meraviglioso” … un’apoteosi di solidarietà e amore umano, che meraviglia, lo è stato anche per il Vietnam, e per gli ungheresi in rivolta nel 1956 ? … Niente !  E per i ceki in rivolta contro il comunismo nel 1968 ? … Niente !  Silenzio assoluto, e per i tanti scomparsi dell’Urss ? … Niente !  E per i milioni di cinesi morti per mano di un certo Mao Zedong ( Tse Tung ) ? … Niente ! Si gira sempre il capo come gli asini dall’altra parte .  E per gli scomparsi della Cina di oggi  ? … Niente !  E per i cittadini di Hong Kong repressi e messi in una scatola di sardine ? … Niente !  Questo è il modello comunista, il pensiero comunista e il modus operandi del comunismo … punto ! Vi affascina ancora “cari amici italiani della sinistra ? Fate voi … e poi, ditemi e spiegatemi perché noi siamo un paese anti fascista ! 07072020

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Critica Xi sul coronavirus: professore cinese arrestato a Pechino

08072020 professore arrestato

Il docente è stato ufficialmente accusato di incitamento alla prostituzione, ma secondo gli amici il vero motivo dellʼarresto sono i suoi saggi critici verso il governo

 

Le autorità cinesi hanno arrestato un professore di legge colpevole di aver criticato, in diversi saggi, il presidente Xi Jinping sia per la pandemia di coronavirus sia per gli sforzi per consolidare il suo potere. Xu Zhangrun, secondo gli amici, è stato prelevato dalla sua abitazione alla periferia di Pechino da più di 20 persone; quindi la polizia ha telefonato alla moglie spiegando che l’arresto è avvenuto per incitamento alla prostituzione.

A febbraio Xu ha pubblicato un saggio puntando il dito contro la cultura dell’inganno e della censura promossa da Xi nell’ambito della diffusione del coronavirus in Cina. Il “sistema del leader cinese sta distruggendo la struttura della governance”, ha scritto il professore nel saggio, che è apparso all’estero, aggiungendo che il caos nell’epicentro del virus della provincia di Hubei rifletteva i problemi sistemici dello Stato cinese.

FACCIAMOLO SENATORE A VITA !

ambulanza

FACCIAMOLO SENATORE A VITA !

Ho atteso per ben due giorni prima di commentare l’ennesimo episodio di poliziotti  aggrediti dai migranti e spediti in ospedale in condizioni preoccupanti e addirittura bisognosi di intervento chirurgico. Non è la prima volta che i “bravi migranti “ che scappano dalla guerra subiscono la trasformazione divina del proprio carattere e del proprio fisico e atteggiamento verso chi tende la mano in mezzo al mare, infatti tutti questi poveri impauriti migranti, che scappano a gambe levate dalla Libia, arrivano da noi, secondo le ridicole narrazione dei media e delle navi ONG, in condizioni pietose e dopo chissà quanto tempo di prigionia nei campi di concentramento in Libia, ci fanno piangere il cuore per le tante sofferenze patite, quasi al pari di quelle subite dagli ebrei nei campi di sterminio nazista o dei prigionieri dei Gulag sovietici in piena Siberia, dove le temperature invernali s’aggirano intorno a i 30/40 gradi sotto lo zero e s’affrontano a stomaco mezzo vuoto. Questa è l’orrenda e volgare narrazione dei giornalisti occidentali, operatori ONG e politici di sinistra che come dei perfetti idioti corrono dietro l’ideologia del mondo tutto colorato e multirazziale, una stupidità che consente anche ai criminali di arrivare da noi e di far quel che desiderano. Guardateli sulle navi in quali “condizioni fisiche disastrose” si trovano … avete mai visto persone simili a quelli dei Gulag sovietici o ai denutriti ossa e pelle dei campi di concentramento tedeschi ? No, a me sembrano tutte persone in apparente buono stato di salute e che mangiano ogni santo giorno, cosa molto difficile farlo in Italia in questo momento, e non vedo la sofferenza descritta dai media né tantomeno ho mai visto uno di quei bambini scheletrici della pubblicità televisive quando sfacciatamente e senza vergogna ci chiedono il solito contributo di dieci euro al mese per sfamarlo, e in più, c’invitano anche a fare prestissimo perché la sua morte è imminente … morte alle porte di casa ? Sarà, ma io so solo che quel bimbo lo vedo da anni nei loro spot pubblicitari e mi chiedo se quel bimbo è già morto da un pezzo oppure è il solito inganno pubblicitario per fregarci soldi ?  Ma torniamo ai migranti, appena sbarcati e condotti in un centro di accoglienza avviene il miracolo divino, ecco che i loro salvatori diventano … improvvisamente merda secca … quindi,  come per magia si trasformano in veri delinquenti e cioè, smettono di fingere e recitare e tornano ad essere … semplicemente loro, gente incivile, ignorante e che andrebbe rimessa su un gommone con destinazione casa loro e possibilmente a calci nel didietro . E già perché nessun telegiornale ne parla, non conviene far sapere al popolo italiano che i migranti che salviamo nel mezzo del mare poi spediscono i nostri poliziotti nel mezzo delle sale operatorie degli ospedali, sicuramente farà piacere ai centri sociali o ai Black Bloch e forse anche ad alcuni politici della sinistra estrema che “gli sbirri” siano stati feriti gravemente dagli stessi migranti per i quali fanno battaglie epocali.  Non è la prima volta che le forze dell’ordine le beccano e di brutto, violenza gratuita, perché semplicemente  questo è il loro modo di ringraziare chi li ha tratti in salvo, ospitati e anche mantenuti … i cani, quando vengono prelevati dai canili e dati in adozione, sono grati al loro nuovo amico-padrone e si comportano decisamente meglio, loro non sono paragonabili neanche a quei cani. Quindi meglio parlare del tunisino picchiato di Jesolo dai tre “cattivoni italiani” a loro volta aggrediti e magari, facciamolo anche senatore a vita per premiarlo delle sofferenze subite … dalla birra … e opportunamente lasciamo nel silenzio il pestaggio dei poliziotti di Agrigento e l’imminente inte4vento chirurgico. E’ avvilente il silenzio totale delle istituzioni e mi rammarico per questo, non ho visto nessun politico, né gente dello sport e spettacolo, né giornalisti e benpensanti inginocchiarsi per i tanti poliziotti e carabinieri uccisi nello svolgimento del proprio lavoro cominciando da Mario Rega Cerciello. Mi inginocchio, lo faccio virtualmente, rendo onore a tutti i caduti per mano criminale, a tutti feriti gravi e meno gravi e mi inginocchio dinanzi al loro coraggio ed al loro lavoro. ! 07072029

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Migranti: fuga da centro accoglienza, poliziotto ferito

Non è in pericolo di vita ma ha riportato gravi fratture

ambulanza

 

Redazione ANSAAGRIGENTO04 luglio 2020

(ANSA) – AGRIGENTO, 04 LUG – Un poliziotto è finito al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo essere stato aggredito, nella tarda serata di ieri, da uno dei tunisini che hanno cercato di allontanarsi dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Agrigento). Il poliziotto è rimasto ferito. Non è in pericolo di vita, ma ha riportato delle gravi fratture. Nelle prossime ore dovrebbe essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Più immigrati, nella tarda serata di ieri, sono riusciti ad uscire da Villa Sikania provando a scappare. Il poliziotto – così come hanno fatto per altri migranti in fuga tanti dei suoi colleghi – ha provato a bloccare un tunisino che però ha reagito male e lo ha aggredito. (ANSA).

I migranti nel centro di accoglienza di Siculiana

Il poliziotto è rimasto ferito seriamente a causa dell’inseguimento e di una probabile colluttazione con dei migranti di origine tunisina. L’agente non è in pericolo di vita, ma deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per ridimensionare la frattura alla rotula della spalla.

In questi giorni gli animi dei migranti ospiti nella struttura di Siculiana sono stati molto accesi. Proteste e manifestazioni di rabbia erano già stati evidenziati ieri pomeriggio. La struttura da tempo è presidiata da polizia e carabinieri. Nella tarda serata di ieri sera un gruppo di migranti, approfittando del buio, è riuscito a trovare un varco dai cancelli laterali della struttura iniziando la loro fuga. A quel punto le forze dell’ordine hanno provato a evitare gli allontanamenti ma senza un esito positivo. Ad avere la peggio, un poliziotto di 50 anni che, a quanto pare, a seguito della resistenza e alla reazione violenta dei migranti, ha riportato numerose fratture nel corpo. Il suo quadro clinico ad oggi è ancora non è definito.

NUOVO LOCKDOWN ?

07072020 mACELLO E SALUI VIRUS

NUOVO LOCKDOWN ?

Se ci sarà, sappiamo con chi prendercela anche questa volta, come a febbraio anche a luglio 2020 la sinistra e governo tutto ci stanno regalando un nuovo lockdown grazie al loro incontenibile desiderio di vedere l’Italia piena di clandestini. E insomma … basta, capisco tutte le esigenze di questo mondo e della gente, guerre e fame e sogni di ricchezza, d’accordo ma col virus in giro non è più possibile essere permissivi e tolleranti … tra migranti che arrivano ogni giorno a centinaia e braccianti agricoli di nazionalità europea, africana e asiatica accertati di essere contagiati ora si stanno dimostrando un vero pericolo per noi italiani. Infatti come a Roma loro sono i veri e propri importatori del virus senza dimenticare l’idiota imprenditore scellerato che se lo becca in Serbia e lo diffonde in Veneto come un perfetto irresponsabile. Sì ricomincia a star nuovamente sul piede di guerra, già, perché il paese da nord a sud è in emergenza, minima ma lo è e ciò vuol dire che il contagio si sta diffondendo e deve indurci preoccupazioni prima che il livello del contagio si alzi notevolmente. Ho l’impressione che tutti i virologi ed epidemiologi, che si succedono in TV a far soldi, non c’è ne raccontano una giusta e mi pare di rivedere quel disgustoso film di gennaio scorso. Adesso vi è il fondato sospetto che il virus si stia diffondendo velocemente e contagi la gente in modo subdolo visto che buona parte del paese è infetta senza saperlo, sebbene trattasi di numeri irrisori. C’è da dire, che la gente ha davvero abbassato le difese stupidamente e senza precauzioni ulteriori, questo lo si deve perché creduloni ai tanti stregoni della rete che predicano le fantasie dell’esistenza del virus con video e sonori farlocchi . Usiamola questa benedetta mascherina, il virus non è un gioco … di Billy Gates … come accusano i suoi detrattori ! 06072020

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Coronavirus, focolai in macelli e salumifici a Mantova: 68 positivi

07072020 mACELLO E SALUI VIRUS

Domenica 5 Luglio 2020

Decine di lavoratori di macelli e salumifici di un’area del Mantovano positivi al Coronavirus, anche se per fortuna in gran parte senza sintomi o con forme lievi. Sono questi gli esiti di uno screening a tappeto che va avanti da giorni, dopo che alcuni focolai si sono diffusi, già a partire da fine giugno, in una zona vicino al Po, tra Viadana e Dosolo. Tanto che oggi, secondo i dati forniti dalla Regione Lombardia, la provincia di Mantova ha superato quella di Milano per numero di nuovi contagi: 17 (ieri erano 13) contro i 16 del capoluogo lombardo. L’ultimo cluster in ordine di tempo, segnalato dall’Ats (Agenzia tutela salute) Valpadana, ha riguardato il salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove ieri le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) sono intervenute per sottoporre a tampone 26 dipendenti, dopo che uno di loro era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. Cinque sono risultati positivi, tra cui 3 lavoratori di una cooperativa.

 

LEGGI ANCHE Coronavirus a Roma, contagiata una famiglia di 4 persone ai Castelli: via ai tamponi a tappeto

L’Ats ha predisposto ieri la chiusura dell’attività e oggi è stata effettuata la sanificazione. Sono così saliti mano a mano a 68 i lavoratori (non tutti residenti nel Mantovano), in gran parte asintomatici o con pochi sintomi, risultati contagiati in cinque macelli e salumifici tra Viadana e Dosolo, di cui due ricoverati in ospedale in condizioni che non sarebbero gravi. Le attività produttive interessate dai nuovi focolai sono il salumificio Gardani (11 contagi), il macello Ghinzelli (41 casi), il salumificio Rosa (6) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana, e il macello Martelli di Dosolo (5 casi).

Tutte le strutture, tranne il Montagnini, sono tornate a funzionare regolarmente (nei giorni scorsi l’interruzione aveva riguardato, ma solo per tre giorni, il macello Ghinzelli). Un migliaio i tamponi eseguiti in totale in questi giorni sul personale e sui loro contatti stretti e molte le persone poste in isolamento. I tecnici della Ats hanno controllato il rispetto dei protocolli di sicurezza nelle aziende e al momento non risulterebbero violazioni. Il prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, dopo una riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, ha chiesto alle forze dell’ordine di intensificare l’attività di vigilanza e di controllo sulle misure di isolamento, invitando i sindaci ad attivare i presidi necessari per assistere le persone in quarantena.

 

HONG KONG LIBERA … DEVE MORIRE !

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HONG KONG LIBERA … DEVE MORIRE !

Il presidente cinese Xi Jinping  ebbe a dichiarare nell’aprile scorso, con evidente soddisfazione e compiacimento, a fine lockdowun nella enorme e distesa provincia di Hubei, nella Cina meridionale, che il contagio era stato debellato perché in Cina … non c’è la democrazia … e che il comunismo è stato l’arma vincente per battere il virus. La sua convinzione è devastante sotto il profilo mentale per non dire altro visto che è un presidente, come può un uomo pensare che una malattia la si combatte potendo disporre a piacimento e con la forza della vita e  sentimenti altrui ? Come si può mettere in galera chi non osserva e rispetta le regole anti democratiche e illiberali oppure, farli sparire nel limbo delle morti misteriose senza neanche tante preoccupazioni e porsi il problema della dignità e valore della vita umana ? La bellezza dei media occidentali, venduti all’ideologia comunista e al business cinese, è che non si rendono conto di quanto lavoro propagandistico mettono in campo ogni giorno a loro favore, una sorta di guerra mediatica contro chi loro si oppone, né tanto mai si sono preoccupati di segnalare al mondo intero che quello è uno stato che reprime i diritti della libertà individuale sanciti dalle tante costituzioni dei paesi occidentali. Anche l’Italia è diventata succube del colosso cinese, i nostri governanti come la commissione europea, sono oramai i loro zerbini, incapaci di prendere una posizione chiara e netta su tutte le questioni che riguardano la Cina ed in particolare su Hong Kong, un vergognoso silenzio da parte delle istituzioni europee e italiane raccapricciante, solo l’opposizione politica italiana, la Lega e FdI, hanno fatto sentire la loro voce di dissenso contro l’ennesimo assassinio della libertà e democrazia nella città stato, mentre il nostro governo, ed in particolar modo il ministro degli esteri, il PD e il M5S tutti, si sono distinti per il coraggioso silenzio e servilismo al grande compagno cinese, difatti il suo assordante … silenzio … si è sentito sino a Pechino. La città stato di Hong Kong si è vista derubata dei suoi diritti che le garantivano autonomia e libertà sino al 2047 ma, il “grande compagno cinese” ha fatto di più, ora si è assicurato che chi non è comunista al 100% dovrà andare … in galera a vita, certo in Italia questa idea piace a tanti, specie ai figli dei radical chic che già alla tenera età di 15 anni contestano l’opposizione anti comunista con il placido benestare della loro mammina, e  Selvaggia Lucarelli ne sa qualcosa. E’ davvero comica la cosa, anziché contestare e duramente chi ha tolto la libertà a 8 milioni di persone si contesta chi li difende … evidentemente è venuto poco bene nel cervello il ragazzino ! Non ho visto cortei di solidarietà nei confronti degli amici di Hong Kong, né in Italia né in Europa, tutti se ne sbattono dei problemi di chi subisce l’opera drammatica del comunismo, esattamente come in Venezuela e Cuba dove i diritti umani vengono lesi ogni santo giorno e nessuno dice niente, per anni  in Italia si fanno sit-in e manifestazioni violente di protesta solo contro il centro destra, prima contro Berlusconi ed ora contro Salvini e La Meloni e perché le si fanno ? Già, perché ? La democrazia in Italia non corre pericoli con loro visto che hanno già governato e governano in tante regioni,  ma non vanno bene perché loro sono l’antisistema della sinistra comunista onnipresente in tutti i posti chiave del potere e che oggi vive il suo momento critico nel mondo, ma se andrà via Trump allora vi do brutte notizie, ci troveremo tutti schiavi di Pechino, statene certi e non venite a raccontarmi, come qualche compagno mi annunciava, che quando la democrazia sarà in pericolo in Italia allora si dialogherà anche con le opposizioni, ma quale dialogo è mai possibile con uno che crede la dittatura comunista sia un bene prezioso e vede la realtà come arte mediatica modificata dai sovversivi e anti rivoluzionari, teorie inculcate nella testolina sin da quando si è piccini,  plasmati nel cervello e costruiti a mo’ di blocco di cemento armato indistruttibile e incapace e impermeabile al ragionamento liberale. Andiamo nei fatti, quante manifestazioni ci sono state negli ultimi mesi contro la destra italiana ed europea motivate solo dall’odio ideologico ? Tante che non si possono contare, e quante ce ne sono state per difendere i diritti degli oltre otto milioni di cittadini hongkonghesi e dei venezuelani e dei cubani ? I cari compagni comunisti europei ed italiani … ne hanno fatte “Zero” … da ciò emerge che nel mondo c’è ora un pericolo tangibile comunista e noi europei dobbiamo preoccuparci seriamente, sono anni che lancio allarmi sull’avanzata cinese, loro non sono il futuro come vogliono farci credere ma il ritorno al passato della schiavitù, e il Covid 19 per certi versi è stato una fortuna perché questo ha messo in rilievo come noi europei ci siamo sottomessi a loro e bisognosi dei loro manufatti, sudditi di una repubblica comunista con tutto il corpo e la mente proni all’ideologia e alla potenza economica e militare del grande compagno comunista. La libertà e democrazia sono beni preziosi acquistati con la vita di centinaia di milioni di persone e il comunismo è il suo nemico … ricordiamolo sempre . E tu, da che parte stai ? 50072020

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Hong Kong si ribella al nuovo «Grande fratello cinese»

2 luglio 202° Esteri

La legge sulla sicurezza nazionale è più dura del previsto: introduce reati di opinione, ergastolo, processi in Cina e una polizia segreta onnipotente. Ma la popolazione scende in piazza

 

Finalmente anche i cittadini di Hong Kong possono conoscere la nuova legge sulla sicurezza nazionale, scritta e inserita ieri direttamente nella mini-Costituzione della città da Pechino, senza neanche comunicarla ai residenti e al governo di Hong Kong. La nuova legge viola il trattato internazionale firmato con il Regno Unito, che garantiva al Porto profumato uno status di città autonoma per 50 anni fino al 2047, demolisce per sempre il modello “Un paese, due sistemi” e contrasta con diversi articoli della Basic Law. Ormai però è legge e i dettagli, diffusi per la prima volta l’altra sera intorno alla mezzanotte, pochi minuti prima che entrasse in vigore, confermano i timori suscitati dalle indiscrezioni delle ultime settimane.

ERGASTOLO E PROCESSI IN CINA

La legge, che si compone di 66 articoli, prevede pene da due anni fino all’ergastolo per i reati di terrorismo, secessione, sovversione e collusione con forze straniere. I giudici non potranno rilasciare su cauzione gli imputati, o concedere la pena sospesa, a meno che «siano certi che il reato non verrà commesso nuovamente». I colpevoli non potranno candidarsi alle elezioni né ricoprire incarichi pubblici. Chi già li ricopre può essere dimesso/licenziato «immediatamente».

Coloro che sono sospettati di aver compiuto le violazioni più gravi della legge saranno estradati da Hong Kong nella Cina continentale, dove saranno giudicati da magistrati scelti dalla Corte suprema del popolo. Come ricordato dal massimo esperto al mondo di giustizia in Cina, Jerome Cohen, il Dragone ha un tasso di condanna nei processi di oltre il 99 per cento. Per quanto riguarda i casi più lievi, invece, saranno giudicati a Hong Kong da una giuria o da giudici scelti dal governo e potranno svolgersi «in segreto». In base all’articolo 38, potranno essere processati anche i non residenti a Hong Kong che hanno compiuto crimini all’estero.

UN’ONNIPOTENTE POLIZIA SEGRETA

Per quanto riguarda le indagini sulle violazioni della legge, esse saranno svolte (oltre che dalla polizia di Hong Kong) da un ufficio per la sicurezza nazionale che la Cina aprirà a Hong Kong. L’ufficio, che non dovrà sottostare alla legge di Hong Kong né al controllo delle sue autorità, anzi queste saranno obbligate a collaborare, avrà una «forza di polizia locale» che terrà le sue operazioni «segrete». Tra i poteri di questa nuova polizia ci sono: effettuare perquisizioni, arresti, impedire viaggi all’estero dei sospettati, confiscare le loro proprietà, sorvegliarli in segreto, intercettare le loro comunicazioni, obbligare persone terze a collaborare nelle indagini. Alcuni di questi poteri sono illegali a Hong Kong, ma la legge sulla sicurezza nazionale supera quelle locali.

Sarà inoltre istituita una nuova Commissione sulla sicurezza nazionale, guidata dal governatore di Hong Kong, le cui operazioni e i cui fondi resteranno segreti. Anche il Dipartimento di giustizia avrà una sezione dedicata ai nuovi reati che potrà agire in segreto. Il governo di Hong Kong sarà anche incaricato di promuovere e far conoscere la nuova legge nelle scuole, nella società, sui media e su internet.

VIETATO INVOCARE LA DEMOCRAZIA

Infine, per quanto riguarda i nuovi reati introdotti, essi vengono interpretati in modo molto ampio. La “secessione” ad esempio consiste nell’invocare illegalmente «la modifica dello status di Hong Kong» o di qualunque altra regione della Cina e verrà punita a prescindere «dall’utilizzo o dalla minaccia dell’utilizzo della forza». In poche parole, gridare slogan a favore dell’indipendenza o dell’autodeterminazione di Hong Kong è ormai un crimine, un puro reato di opinione.

La sovversione riguarda invece chi tenta di danneggiare o rovesciare il “sistema fondamentale” della Repubblica popolare cinese «con la forza o altri mezzi illegali». Costituisce sovversione anche attaccare fisicamente il Parlamento, le istituzioni della Cina o di Hong Kong.

LA POPOLAZIONE NON SI PIEGA

Terrorista è invece chi cerca o intende «provocare un danno sociale grave minacciando i governi della Cina o di Hong Kong o il pubblico». Tra gli atti di terrorismo, oltre alla violenza fisica, c’è anche la distruzione o la seria interferenza di infrastrutture, trasporti e linee di comunicazione. Collusione con potenze straniere, infine, è mantenere un qualsiasi legame con un paese straniero per danneggiare la Cina.

È chiaro che una legge così ampia e «più dura del previsto», secondo i media di Hong Kong, azzera la libertà di espressione e di stampa nella fu città autonoma, così come qualunque azione a favore della democrazia e contro il regime cinese. La legge, entrata in vigore oggi, non ha impedito a migliaia di cittadini di scendere in piazza per protestare sia per la consueta marcia dell’1 luglio (anniversario del ritorno dell’ex colonia alla Cina), per la prima volta quest’anno vietata dalla polizia, sia per criticare la nuova legge. Oltre 370 persone sono state arrestate, molte saranno accusate in base ai 66 articoli della nuova legge. Hong Kong si ribella al nuovo Grande fratello cinese.

 

L’IDIOZIA DEGLI … ANTIRAZZISTI !

05072020 AUTO CONTRO FOLLA

L’IDIOZIA DEGLI … ANTIRAZZISTI !

Quando si decide di protestare o manifestare, giusto o sbagliato che sia, bisogna sempre ricordarsi di farlo senza sottovalutare il contenuto stesso della protesta. Il razzismo non è certamente argomento di piazza per tutti, né lo è per certa gente che si esalta ad ogni iniziativa di piazza, né lo è per alcune persone dalle idee un po’ strane che al di là ogni ragionevole motivazione ne fanno una battaglia ideologica senza senso, proteste che sfociano puntualmente sempre negli eccessi dell’idiozia. Com’è ovvio che il tema delicatissimo del razzismo non può e non deve essere gestito e trattato da quegli individui come un banale argomento di piazza, qui non è in ballo un contratto di lavoro o la difesa dei diritti delle donne o dei minori, purtroppo non si possono trattare tutti gli argomenti allo stesso modo, il razzismo in teoria non esiste negli Usa, né nessuna costituzione del mondo occidentale lo contempla ma è evidente che c’è in alcune realtà locali degli Usa. Quindi il problema va affrontato nelle opportune sedi parlamentari locali e nazionali e non esportato, come merce avariata, stupidamente in Europa e strumentalizzato a livello politico come articolo di propaganda elettorale. Tutto quello che stanno producendo le manifestazioni di queste settimane è solo odio, distruzione e rancore per delle statue che testimoniano il passato, il voler stravolgere la storia, che comunque non potrà mai essere modificata con l’abbattimento di qualche statua del passato, è un’idiozia che ci ricadrà sul capo come un macigno. Quindi che si fa ora ? Abbattiamo la civiltà del 2020 per rendere giustizia agli schiavi del 20 Avanti Cristo ? E già, perché tutti fanno chiacchiere da salotto ma poi nei fatti quando c’è da mettere le manine nel portafogli e ripagare i pro nipoti degli schiavi tutti si defilano … elegantemente e con signorilità, quando poi c’è da privarsi dei beni ottenuti nel corso della storia schiavista, ricordo che sino al 1980 in Africa si sfruttavano i neri per l’estrazione di diamanti e altro materiale prezioso, nessuno intende rinunciarvi e oltre la provocazione del niente l’unico risultato che si ha è la rabbia dei bianchi e di chi viene accusato ingiustamente di razzismo solo perché si ha il colore chiaro della pelle. È una forma molto chic di razzismo al contrario, in definitiva i bianchi di oggi devono rimediare agli errori dei loro antenati ! Sono proprio fuori di testa questa gente e credo che ne vedremo ancora di scene di violenza su questo controverso problema. Io non devo niente a nessun nero o giallo o verde, quel che ho avuto l’ho ottenuto solo con le mie forze e capacità e non devo niente a nessun schiavo della storia ! 04072029

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Auto contro folla di manifestanti Seattle, 2 feriti

Fermato il conducente, si indaga su possibilità attacco mirato

05072020 AUTO CONTRO FOLLA

 

Redazione ANSANEW YORK

04 luglio 202019:10NEWS

(ANSA) – NEW YORK, 4 LUG – Un’auto sulla folla dei manifestanti a Seattle. Il bilancio è di due donne seriamente ferite. L’uomo al volante è al momento sotto la custodia della polizia: si tratta di un 27enne dell’area. Lo riporta la Cnn citando la polizia locale, secondo la quale non è chiaro se si sia trattato di un attacco mirato. “Non lo sappiamo, questo è al centro dell’indagine”, afferma la polizia. Seattle è teatro di proteste contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia e il razzismo da settimane. (ANSA).

 

E SE LA BOTTIGLIA FINIVA NELL’OCCHIO ?

04072020 tUNNISINO

E SE LA BOTTIGLIA FINIVA NELL’OCCHIO ?

Sono anni che scrivo a noia e ripeto come una nenia che la convivenza con gli extracomunitari è molto difficile e complessa, vuoi per una loro fondata ragione religiosa, che si contrappone a noi con odio profondo e reale, vuoi perché è diventata teatro della strumentalizzazione politica della sinistra buonista e radical chic e di quei sognatori agguerriti dell’arcobaleno che della demagogia ne fanno un’arte per scuotere continuamente la società che non li vuole i migranti, idealisti del niente che tornati alle loro case, dopo le consuete proteste di rito, trovano sempre il piatto caldo delle loro mammine nel quale affogare la loro rabbia schiumosa. E’ così, lo so che non piace che si racconti la dura realtà, fa male e non è “politically correct”, però è proprio nella verità che s’infrangono i sogni inculcati da quei maestri delle manipolazioni mentali … . Già, è improbabile che loro si integrino con noi ma non perché noi li osteggiamo ma è il contrario, sono loro che cercano sempre di tenere le distanze con mezzi e sistemi che appartengono ad un passato lontano di mille anni fa. Lo affermo anche sulla base di un’esperienza trentennale di convivenza forzata con tanti immigrati presenti sul territorio, da nord a sud gli immigrati sono uguali, sempre arroganti, prepotenti, presuntuosi e autoritari e molto ma molto maleducati come la pessima abitudine di mingere e defecare in luoghi pubblici ed è veramente raro trovarne di educati e volenterosi pronti ad integrarsi con noi . Nei fatti i migranti vivono in un paese civile e moderno con i sistemi e modi di un villaggio arcaico e questo non li turba per niente anzi, si sentono gratificati. Ieri a Jesolo c’è stato l’ennesimo episodio di violenza che ha visto ancora una volta coinvolto un immigrato, lui in stato di ebbrezza, a torso nudo, aveva poco prima infastidito alcuni avventori di un bar vicino a piazza Milano nel centro della città, arrivando anche a scagliare verso di loro una bottiglia di vetro col rischio di colpirli e ferirli e magari fargli anche “saltare un occhio” se la bottiglia si fosse infranta sul volto di uno dei tre . La reazione delle vittime del lancio è stata violenta e legittima, a mio parere, hanno reagito ed essendo in numero superiore lo hanno malmenato di brutto. Il Santo padre nel lontano 2015 in occasione della strage di Charlie Hebdo disse : se uno offende tua madre è giusto che lui ti colpisca ! Beh, quindi se uno ti lancia una bottiglia di vetro e ti colpisce violentemente e ti offende, avrà pure il diritto di colpirlo come dice il Papa o è permesso solo agli islamici terroristici e ai neri rispondere alle offese ?  Ricordate che putiferio accadde quando una ragazza di colore ricevette in un occhio un uovo lanciato dal figlio di un iscritto del PD che poi ne era anche il segretario cittadino ? Un macello … sino a quando non si scoprì che i razzisti non c’entravano niente e che il colpevole era il figlio di un buonista … e anche qui la vicenda, seppur spiacevole, venne strumentalizzata ad arte. Oggi TG3 ha mandato in onda un servizio, sull’incidente di Jesolo, lungo quanto la ben nota carta igienica chilometrica, citando bene la nazionalità della vittima e quella dei presunti aggressori, tre italiani che non sono aggressori ma legittimamente si difendevano da un aggressore,  autori dello scontro manesco, escludendo a priori che i tre, forse … probabilmente, erano in cura in una clinica psichiatrica per malattie mentali e assumevano quotidianamente dei farmaci oppure erano sotto l’effetto di droghe … già, quando succedono incidenti del genere, dove sono coinvolti i migranti, i malati di mente son sempre loro e mai gli italiani, e allora mi chiedo e ripeto : e perché mai li facciamo entrare nel nostro paese se sono malati di mente ? E’ stato “bellissimo” vedere oggi la tv di stato infierire contro i tre italiani, vergognosamente di parte tunisina, senza neanche conoscere la dinamica dell’incidente e quante colpe hanno i tre e quante ne ha il tunisino, no … no, oramai in Italia l’immigrato riveste un ruolo privilegiato ed è intoccabile nel nostro paese e comunque sia … lui è sempre la vittima anche quando violenta una donna, rapina una vecchietta nell’ascensore del suo palazzo riempendola di pugni, o ammazza degli occidentali per puro terrorismo. In quelle situazioni dobbiamo sempre capire il loro disagio mentale ma non capiamo il disagio di chi riceve una bottiglia di vetro dopo una serie di gratuite offese e anni di repressione dei clandestini, sarei curioso di sapere perché il tunisino ce l’aveva con gli avventori e per quale motivo si è scagliato contro di loro, ma sono convinto che useranno le parole e i sistemi peggiori per incriminare delle persone che hanno reagito a gravi insulti e ad una aggressione armata di bottiglia. O una bottiglia di vetro nell’occhio di un bianco fa meno male di un uovo lanciato sull’occhio di una ragazza di colore ? E secondo voi, perché nei social sono comparsi tanti commenti di soddisfazione e rabbia che si riconoscono nel mio abituale slogan  “fatto bene” ? E’ chiaro, che la rabbia della gente che vive da anni nelle strade con i migranti e la mancata integrazione è figlia dell’insofferenza quotidiana e di quella prepotenza e soprusi che il popolo italiano subisce ad opera degli indesiderati e che non può essere percepita nei salotti dei radical chic, e neanche biasimo assolutamente chi dice che finalmente si sia reagito. Dopo Mondragone ora Jesolo … ebbene che il governo rifletta sull’immigrazione ! 03072020

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Tunisino pestato da tre giovani a Jesolo, è in fin di vita. Sui social: “Hanno fatto bene”

Il 38enne è ricoverato in terapia intensiva, denunciati gli aggressori. Sui social messaggio di odio nei suoi confronti

04072020 tUNNISINO

HuffPost

I carabinieri hanno identificato e denunciato per lesioni personali gravissime in concorso tre giovani trentenni di Jesolo, incensurati, accusati di una violenta aggressione subita l’altra notte nelle cittadina balneare da un 38enne tunisino, che a causa delle lesioni riportate è ricoverato in terapia intensiva, all’ospedale di Mestre. L’accusa loro contestata potrebbe variare in base alle condizioni cliniche del ferito, che i sanitari ritengono in pericolo di vita. Sui social sono stati moltissimi i commenti di chi ha difeso gli aggressori: “Se l’è cercata. Hanno fatto bene”; “vogliono farlo passare per un pestaggio razzista, ma il tunisino aveva aggredito”.

La vittima, in stato di ebbrezza, a torso nodo, aveva poco prima infastidito alcuni avventori di un bar vicino a piazza Milano, arrivando anche a gettare verso di loro una bottiglia di vetro. Anche gli indagati presentavano i postumi del parapiglia: uno di loro ha riportato un trauma contusivo al ginocchio destro e alla mano sinistra, un altro alcune escoriazioni al viso ed il terzo una frattura ad un dito della mano destra. Nel video si vedono i tre giovani accanirsi brutalmente sul tunisino disteso a terra, che non riusciva a reagire ai calci e ai pugni ricevuti.

L’indagine è stata portata a termine dai militari del Comando Stazione di Jesolo, in collaborazione con u colleghi del Nucleo operativo della Compagnia di San Donà di Piave (Venezia). Gli elementi a carico degli aggressori si basano sull’analisi dei sistemi di video sorveglianza e sulle dichiarazioni rese dai testimoni, che hanno consentito la rapida identificazione dei presunti autori del pestaggio.

″È un fatto gravissimo,  potrebbe non essere un episodio legato alla cattiva movida ma una questione razziale con i ragazzi che potrebbero essersi accaniti sull’uomo a causa della sua nazionalità”, ha dichiarato il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia, che vuole una posizione comune su quello che è accaduto: “Il momento delicato richiede attenzione anche nelle considerazioni che si possono fare. Dichiarazioni mi riserverò di farle solo dopo aver incontrato i capigruppo del Consiglio comunale con i quali mi confronterò per individuare una presa di posizione congiunta”. Zoggia sta valutando se “costituirci come parte civile per i danni d’immagine recati alla città”.

 

IL SULTANO DALLE LUNGHE MANI !

Turkey President Recep Tayyip Erdogan and French President Emmanuel Macron attends a news conference following their summit on Syria, in Istanbul, Saturday, October 27, 2018. The leaders of Turkey, Russia, France and Germany were gathered for a summit Saturday in Istanbul about Syria.

IL SULTANO DALLE LUNGHE MANI !

Che Erdogan si fosse esaltato a nuovo Saladino della Turchia si era capito subito dopo il tentativo fallimentare del colpo di stato militare di anni fa. Il nuovo dittatore ha colto l’occasione e fatto piazza pulita dell’opposizione politica e della stampa libera, imposto un regime di stampo religioso islamico, ha poi distrutto i curdi e messo le mani sul nord della Siria con la forza, purtroppo nel silenzio totale dell’ONU e delle forze Nato. Ora il suo braccio si è allungato sulla Libia col chiaro intento di assumere una posizione dominante nell’area e cacciando di fatto italiani e francesi dalle questioni militari e non credo che ora l’occidente resterà sempre a guardare come spettatore silenzioso, questa volta Erdogan è nell’occhio del ciclone, Macron e i francesi non digeriscono la loro presenza nel Mediterraneo né ciò che fa il sultano di Ankara in Libia, anche perché gli interessi economici che sono in gioco sono rilevanti oltre che quelli militari. La Turchia deve essere ridimensionata e subito altrimenti si rischia una guerra, prima ha litigato con noi per i pozzi petroliferi nell’Egeo e ci ha mandato delle navi da guerra per impedirci di proseguire, poi ha litigato con i greci ed ora con i francesi. Forse è arrivato il momento di fargli capire che nel Mediterraneo non comanda lui e se intende ricostruire l’impero ottomano … penso che abbia fatto male i suoi conti. 03072020

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Francia e Turchia sono ai ferri corti

Per la guerra in Libia, dove sono su fronti opposti, ma anche nel Mediterraneo orientale e nel nord della Siria: ed è un problema soprattutto per la NATO

Turkey President Recep Tayyip Erdogan and French President Emmanuel Macron attends a news conference following their summit on Syria, in Istanbul, Saturday, October 27, 2018. The leaders of Turkey, Russia, France and Germany were gathered for a summit Saturday in Istanbul about Syria.

 Recep Tayyip Erdogan ed Emmanuel Macron a Istanbul, il 27 ottobre 2018 (Ansa)

Da un po’ di tempo i rapporti tra Francia e Turchia sono molto tesi, soprattutto a causa della guerra in Libia, nella quale i due paesi sono schierati su fronti diversi: il governo francese appoggia il maresciallo Khalifa Haftar, mentre quello turco ha mandato soldati e armi in aiuto del primo ministro Fayez al Serraj, a capo dell’unico governo riconosciuto dall’ONU. La tensione tra Francia e Turchia, però, non riguarda solo i due governi coinvolti: entrambi i paesi sono infatti membri della NATO, alleanza militare di cui fa parte anche l’Italia, e che sta attraversando un momento piuttosto complicato per diverse ragioni, tra cui gli atteggiamenti ambivalenti del presidente statunitense Donald Trump.

L’episodio che ha fatto precipitare i rapporti tra Francia e Turchia si è verificato il 10 giugno al largo delle coste libiche, quando la fregata francese Courbet ha cercato di ispezionare la nave turca Cirkin, battente bandiera della Tanzania, per verificare se stesse trasportando armi. A quel tempo la Courbet stava prendendo parte a una particolare operazione della NATO, Operation Sea Guardian, che tra le altre cose ha l’obiettivo di garantire la libertà di navigazione e di compiere operazioni legate all’antiterrorismo marittimo. Quello che è successo dopo è oggetto di disputa tra Francia e Turchia.

Secondo la versione della Francia, le navi che stavano scortando la Cirkin avrebbero agito in maniera aggressiva nei confronti della Courbet: tra le altre cose, l’avrebbero minacciata tre volte puntando contro la nave francese i loro sistemi d’arma. Secondo la versione della Turchia, che ha sostenuto che la Cirkin stesse trasportando solo materiale medico, l’interazione con la Corbet sarebbe stata amichevole. Dopo l’incidente, la Francia ha chiesto alla NATO di indagare su quanto successo e si è temporaneamente ritirata dall’operazione Sea Guardian.

 

– Leggi anche: L’embargo sulle armi in Libia è una farsa

L’incidente che si è verificato al largo delle coste libiche ha assunto un’importanza rilevante per i trascorsi e le tensioni che avevano già sviluppato in precedenza Turchia e Francia.

Il motivo principale dei recenti litigi tra i due governi, anche se non l’unico, è legato alla guerra in Libia. Da diverso tempo la Francia ha un atteggiamento ambiguo in Libia: nonostante l’Unione Europea e l’ONU abbiano riconosciuto fin da subito il governo di Serraj come unico legittimo nel paese, la Francia ha apertamente appoggiato il maresciallo Haftar, accusato tra l’altro di avere iniziato ad aprile dello scorso anno l’offensiva militare contro Tripoli a pochi giorni da un’importante conferenza internazionale di pace organizzata proprio dall’ONU. La situazione si è complicata a gennaio 2020, con l’intervento della Turchia. Il governo turco ha mandato in Libia soldati turchi, miliziani arabi siriani che combattono a fianco della Turchia nel nord della Siria, e molte armi in aiuto a Serraj, cambiando radicalmente le sorti della guerra e costringendo Haftar a una rapida ritirata.

– Leggi anche: La Turchia ha cambiato la guerra in Libia

Gli ultimi eventi in Libia hanno spinto Francia e Turchia a scambiarsi parole molto dure. Lunedì il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato la Turchia di «responsabilità storiche e criminali» nel conflitto libico, aggiungendo che l’accusa è ancora più grave «per un paese che rivendica di essere un membro della NATO». Il giorno successivo il ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, ha detto che la Francia era stata «distruttiva» in Libia, e l’ha accusata «di aumentare la presenza russa» nel paese (la Russia è alleata di Haftar).

La tensione tra Francia e Turchia, comunque, non è nuova e non riguarda solo la Libia. Da tempo la Francia appoggia la Grecia e Cipro nella disputa con la Turchia per lo sfruttamento del gas naturale nel Mediterraneo orientale. Il governo francese, inoltre, si era duramente opposto all’ultima offensiva militare turca nel nord della Siria, iniziata nell’ottobre 2019 con l’obiettivo di colpire i curdi siriani, che la Turchia accusava di essere terroristi e di essere legati al PKK turco. In quel momento la Francia era presente nel nordest della Siria con circa 200 soldati, che collaboravano proprio con i curdi siriani nella guerra contro l’ISIS.

I problemi tra Francia e Turchia potrebbero diventare anche problemi per la NATO. Jonathan Marcus, giornalista di BBC che si occupa di difesa e sicurezza, ha scritto che «la Turchia sta diventano rapidamente un sassolino nella scarpa della NATO», e non solo per le operazioni militari in Libia e in Siria.

Alla fine del 2017 la Turchia aveva acquistato il sofisticato sistema missilistico russo S-400, il più avanzato tra quelli di cui dispone la Russia, che aveva provocato le feroci proteste degli Stati Uniti. Il governo americano aveva detto che il sistema missilistico S-400 era incompatibile con i sistemi NATO, e aveva aggiunto che il fatto che la Turchia operasse con entrambi i sistemi avrebbe potuto far sì che i russi avessero accesso ad alcune tecnologie segrete relative al funzionamento degli aerei statunitensi. Nel luglio 2019 gli Stati Uniti avevano confermato di avere escluso la Turchia dal loro programma sugli aerei da guerra F-35.

Nonostante la tensione, inusuale a questi livelli per due membri della NATO, la situazione potrebbe comunque rimanere sotto controllo, per diverse ragioni. Anzitutto per l’atteggiamento ambiguo adottato dalla stessa Francia in Libia, molto poco apprezzato da diversi paesi dell’alleanza. In secondo luogo per il momento particolare che sta attraversando il mondo, con la pandemia da coronavirus ad attirare la stragrande maggioranza delle attenzioni. E in ultimo, per l’attitudine ambivalente di Trump, che durante il suo mandato presidenziale si è scagliato diverse volte contro la NATO, accusando i paesi europei di non contribuire abbastanza all’alleanza, per poi cambiare idea improvvisamente e senza ragione apparente.

170 MILIONI … PER I POVERI PROFUGHI !

Un post tratto dal profilo Twitter di SOS Mediterranee: "i sopravvissuti hanno passato 4 o 5 giorni in mare. Tutti erano disidratati "  TWITTER SOS MEDITERRANEE+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

170 MILIONI … PER I POVERI PROFUGHI !

170 milioni son proprio tanti e per cosa ? Per niente, assolutamente per niente, soldi italiani buttati proprio nel … mare, una vergogna inenarrabile e uno schifo di immani dimensioni, poi,  sicuramente sarà un bel dividere per tutti gli affaristi del business migranti, soldi per quelli arrivati e soldi per quelli che sicuramente arriveranno nei prossimi mesi. Proprio una bella spartizione da fare … soldi che non si riesce a capire bene perché arrivino a loro e con tanta facilità in un momento di profonda crisi. Soldi che vanno verso i migranti ma soldi che non vanno verso gli italiani, è l’amara realtà, è notizia di oggi che il ministro degli interni Lamorgese, ha prorogato sino alla fine dell’anno i progetti di accoglienza del Siproimi e ha provveduto ad elargire ai comuni italiani i fondi per i primi sei mesi del 2020, praticamente ha versato la “modica somma di 340 milioni” per i … “migranti profughi” mentre l’Inps, quello che ha riempito … di soldi gli italiani, non ha pagato ben 17.000 cassaintegrati e sono senza soldi da Marzo. In sintesi e per non portarla alla lunga ai migranti vanno immediatamente € 170 milioni e ai cassaintegrati ancora una bella “cippa di niente” e per loro fortuna io sono una partita iva ma se fossi un dipendente in attesa di essere pagato non credo che l’Inps di Taranto avrebbe vita facile. Questa ce la devono spiegare, vogliamo sapere perché i soldi per gli immigrati si trovano e per gli italiani no ! Ci sono cittadini italiani che non hanno preso un centesimo dallo stato perché vogliono l’Isee di due anni fa e allora, perché prima di erogare dei fondi per i migranti non vi fate dare da loro l’Isee 2018 ? Cos’è noi siamo talmente “stronzi e merda” che possiamo essere schiacciati come blatte mentre per i migranti si usano i guanti bianchi  ?  170 milioni in sei mesi, neanche fossimo il paese più ricco del mondo, che siate maledetti voi buonisti e radical chic, togliete il pane agli italiani per darlo poi a chi ? A gente che ne combina di cotte e di crude in Europa, violenti e maniaci sessuali e anche terroristi, ecco cosa importiamo e ci spendiamo anche 340 milioni per i … “profughi”.  Ora nel Mediterraneo ci sono altri 189 profughi di una lunga serie infinita, alcuni buonisti e radical chic, erroneamente secondo me, li chiamano profughi che scappano da guerre … immaginarie, altri li chiamano “povera gente che scappano dalla fame”, sempre senza bimbi e donne al seguito ovviamente, quelli possono morire di fame … mentre gli italiani veri, e ce ne sono tanti come me, li chiamano meri opportunisti di circostanza, gente senza cuore e senza anima e purtroppo anche senza scrupoli. Certo, io non sono più per niente tollerante con questi individui, perché uno che scappa dal Senegal o dalla Costa D’Avorio, dove guerre non se ne vedono da decine d’anni, viene in Europa e in un paese come l’Italia, dove ci sono 7 milioni di poveri, milioni di disoccupati, un popolo alla fame e con un debito colossale secondo voi che razza di individuo è ? E’ un volgare opportunista che vuol essere mantenuto togliendo i soldi al povero italiano passando per vittima, poi ci sono le ONG che traggono immensi benefici economici per questa attività nella quale sguazzano lucrando, speculano dipingendo ogni volta uno scenario da libro “Cuore” per impietosirci e ammorbidirci . Sarà, ma vedere oggi, in un video francese, un immigrato di colore che si “smanetta il pene in un bus pubblico” e davanti alla gente, francamente non mi impietosisce per niente anzi,  lo vorrei vedere in carcere a vita … porco bastardo ma dove credi di stare, in un porcile ? Guardate che questa gente, curiosamente, nei loro paesi non si comporta così, lo fanno qui perché hanno capito che in Europa si può il fare cavolo che si vuole e restare impuniti e si viene anche mantenuti. Perdonate, ma questi 189 profughi per me li potete riportare in Africa, chissà quanti ce ne sono a bordo di profughi come lo “smanettatore del bus”, spiace dirlo ma è la realtà, la civiltà non appartiene a loro … punto !  E non ci girate intorno con slogan e frasi di circostanza per giustificare … loro non sanno neanche dov’è di casa la civiltà. Ecco perché non gradisco la loro presenza sul nostro territorio e non sopporto più i presenti . 03072020

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Migranti: tensioni tra 180 Ocean Viking

Sos Mediterranee, ‘lasciati in un limbo, niente solidarietà Ue’

Redazione ANSAROMA

02 luglio 202009:41

Un post tratto dal profilo Twitter di SOS Mediterranee: "i sopravvissuti hanno passato 4 o 5 giorni in mare. Tutti erano disidratati "  TWITTER SOS MEDITERRANEE+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

(ANSA) – ROMA, 2 LUG – Monta la tensione tra i 180 migranti soccorsi che si trovano a bordo della Ocean Viking: alcuni minacciano di gettarsi in mare. Lo afferma Sos Mediterranee che denuncia la “mancanza di solidarietà” dei Paesi Ue: “ancora una volta siamo lasciati in un limbo senza alcuna indicazione di un porto di sbarco”. Le persone sono state recuperate in 4 diverse operazioni in 5 giorni nelle aree Sar italiana e maltese.
“Alcuni dei sopravvissuti sono in condizioni precarie in mare da 8 giorni. La situazione è insopportabile”, spiega la ong francese.