Archivio mensile: luglio 2020

LA VERITÀ … FA MOLTO MALE !

02072020 REGENI GENITOPRI

LA VERITÀ … FA MOLTO MALE !

Cari signori Regeni, io vi capisco e vi comprendo e avete tutta la mia solidarietà, io e tutto il popolo italiano siamo con voi in questa assurda vicenda, qualunque sia la verità sulla morte del ragazzo, scomoda politica di sinistra o religiosa, è un obbligo istituzionale egiziano scoprirne le cause della morte ed accertarsi che non sia stato commesso un omicidio premeditato e punire i colpevoli. Spiace constatare che ad oggi il governo egiziano è venuto meno ai suoi doveri, è incredibile che ciò si verifichi nella terra di uno stato sovrano importante e riconosciuto dalla comunità internazionale, il governo deve impegnarsi e far di tutto per far emergere le cause della morte di un cittadino sul suo territorio, tra l’altro straniero ed europeo. Purtroppo… l’amara realtà è che l’Egitto non è uno stato democratico ma è uno di quei paesi dove la trasparenza e democrazia latitano perché inesistenti, lì gli equilibri interni sono precari e sempre a rischio di guerra civile con i ‘fratelli musulmani”, al potere anni fa e cacciati proprio dall’attuale presidente con un vero colpo di mano, infatti nella regione del Sinai sono frequenti gli scontri armati, con morti e feriti, proprio con i fondamentalisti islamici. Nutro seri dubbi che si riuscirà a scoprire la verità, specie se il ragazzo è stato ucciso per motivi religiosi o politici … non lo si saprà mai, e a niente serviranno le proteste e urla dei poveri genitori. Il governo italiano non farà mai niente per mettere a rischio i rapporti con l’Egitto, l’intesa e scambi commerciali sono troppo importanti per l’area mediterranea e poi, non dimentichiamo che loro sono i padroni del canale di Suez. La recente vendita delle due fregate militari è eloquente sul tipo di rapporto privilegiato che c’è con l’Egitto e certamente non comprometteranno gli interessi nazionali per la morte di uno … “stupido ragazzino” … anche se il ministro degli esteri italiano, Di Maio, promette mari e montagne, ma nei fatti sono solo sputi e aria fritta. Non ho la benché minima idea della morte del ragazzo, ma conoscendo il paese dei faraoni resto convinto che tutto verrà messo nel dimenticatoio, infatti i giornalisti non ne parlano più e i media oscurano le notizie relative alla sua morte. Cari mamma e papà, la vostra questione va risolta in ambito europeo perché il governo di sinistra Conte ha l’abitudine di abbandonare i suoi cittadini quando non conviene, anche se si tratta di un uomo della sinistra stessa. Provate a chiedere aiuto non al governo, che è inamovibile, ma all’opposizione, sperando che loro possano averla quella verità tanto ricercata. 01072020

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Regeni: genitori,richiamare ambasciatore

Fallimentare l’incontro virtuale tra pm romani e egiziani

 

02072020 REGENI GENITOPRI

Redazione ANSAROMA

01 luglio 202021:39NEWS

(ANSA) – ROMA, 01 LUG – “Chi sosteneva che la migliore strategia nei confronti degli egiziani per ottenere verità fosse quella della condiscendenza, chi pensava che fare affari, vendere armi e navi di guerra, stringere mani e guardare negli occhi gli interlocutori egiziani fosse funzionale ad ottenere collaborazione giudiziaria, oggi sa di aver fallito. Richiamare l’ambasciatore oggi è l’unica strada percorribile”. Lo affermano i genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudia e l’avvocato Alessandra Ballerini in una nota, giudicando “fallimentare” l'”incontro virtuale” tra pm romani e egiziani.

 

TUTTO NELLA NORMA !

epa08445524 Afghan Taliban prisoners sit inside a vehicle during their release from Bagram prison in Parwan province, Afghanistan, 26 May 2020. The Afghan government released hundreds of Taliban prisoners after the Afghani president announced that his government would free some 900 more Taliban prisoners, report state. A total of 5,000 Taliban prisoners will be released by the Afghan government in exchange for 1,000 Afghan security force members freed by the Taliban as part of a US-Taliban agreement, signed in Doha in February 2020, before intra-Afghan talks between Kabul and the Taliban are set to take place. So far the Afghan government has released 1,000 of the 5,000 Taliban inmates, and the Taliban released a few hundred of the 1,000 Afghan security forces personnel in the prisoner swap process.  EPA/STR

TUTTO NELLA NORMA !

La politica internazionale e quella militare sono una bruttissima bestia, quando vi sono in gioco gli interessi nazionali finalizzati alla salvaguardia di particolari posizioni geografiche territoriali, di interesse militare, tutto è lecito e nulla mi sorprende, anche pagare per uccidere il nemico che nell’occasione può essere un amico di convenienza in altre circostanze . È sempre stato così sin dai tempi della guerra fredda tra gli USA e l’URSS, e dalla avvolgente storia di spionaggio tra le due Germania, è chiaro quanto logico che i russi, che i cinesi, non vogliano gli americani presenti in Afghanistan e vicini di … casa, un vicino tra l’atro che sarebbe in grado di spiare i movimenti di truppe lungo il confine afgano, per i due paesi alleati, la loro presenza militare in quella zona rappresenta un pericolo molto serio per la sicurezza nazionale ed è ovvio che tentino tutte le opzioni in loro possesso pur di farli andare via. L’intercettazione di fondi destinati ai talebani non è una novità in campo militare né tantomeno farà cambiare il corso della guerra che invece è volutamente stagnante, tanto prima o poi gli americani dovranno andar via anche perché in quella zona non c’è posto per gli infedeli occidentali … loro sono fatti così, non riescono proprio a capire che gli americani potevano riportare il paese ai fasti degli anni ’70, all’epoca sebbene islamico era un paese che si avviava verso il modernismo e in parallelo all’occidente. Niente da fare, per loro la religione è cosa primaria in tutto, la legge coranica bisogna applicarla rigorosamente e i talebani sono 40 anni che ci combattono per veder trionfare la loro religione, legge coranica che in passato trovò già nefasta applicazione nel paese afgano, violenza sulle donne e limitazioni insopportabili, niente film e niente donne allo stadio… nei fatti fece ritornare indietro il paese di mille anni. Loro vogliono questo, e allora Trump fa bene a volersi disimpegnare da quel pantano in cui si trovano le forze Usa dal lontano 2001, ritengo sia una perdita di tempo cercare di far capire loro che quel modo di vita è inaccettabile e non porta a niente … però, contenti loro  … contenti tutti. Anche perché poi riflettendoci su, restarci non porterà a niente e costerà vite umane e ingenti risorse economiche, soldi buttati nel vuoto senza che mai daranno frutti democratici, liberali e mai vedrà la donna ad un livello di parità sociale. Sono più che convinto che così si potrà andare avanti per altri venti anni e penso che continuare una guerra a cui non interessa nulla nel mondo sia deleteria per tutti. L’islam ha vinto anche lì, perché il bravo Putin dice di combattere il terrorismo islamico però, guarda caso sostiene i talebani islamici che nell’occasione fanno il suo gioco … che paradosso, l’obiettivo è evidente, più americani si uccideranno e prima andranno via … però adesso non lo so come gli americani la prenderanno, magari penseranno di rinforzare il contingente militare e decidere di occupare stabilmente quell’area approfittando del sostegno del Pakistan. Purtroppo è così che vanno avanti le cose nel mondo e non meravigliamoci di notizie apparentemente esplosive … è tutto nella norma . 01072020

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Afghanistan, 007 Usa intercettarono fondi russi

Lo scrive il Nyt, denaro da Mosca sui conti dei talebani

epa08445524 Afghan Taliban prisoners sit inside a vehicle during their release from Bagram prison in Parwan province, Afghanistan, 26 May 2020. The Afghan government released hundreds of Taliban prisoners after the Afghani president announced that his government would free some 900 more Taliban prisoners, report state. A total of 5,000 Taliban prisoners will be released by the Afghan government in exchange for 1,000 Afghan security force members freed by the Taliban as part of a US-Taliban agreement, signed in Doha in February 2020, before intra-Afghan talks between Kabul and the Taliban are set to take place. So far the Afghan government has released 1,000 of the 5,000 Taliban inmates, and the Taliban released a few hundred of the 1,000 Afghan security forces personnel in the prisoner swap process.  EPA/STR

Redazione ANSAWASHINGTON

30 giugno 202023:09NEWS

(ANSA) – WASHINGTON, 30 GIU – Gli 007 Usa hanno intercettato dati elettronici su trasferimenti finanziari da un conto bancario controllato dallo spionaggio militare russo ad un conto legato ai talebani. Lo scrive il New York Times, sostenendo che si tratta di una delle prove a sostegno della loro conclusione che Mosca ha offerto segretamente ricompense per l’uccisione di soldati Usa in Afghanistan. Gli analisti hanno valutato, anche da altre informazioni di intelligence, che i trasferimenti erano molto probabilmente parte del programma di ricompense descritto da alcuni detenuti nei loro interrogatori.
Gli investigatori hanno identificato anche numerosi afghani in un network legato alla sospetta operazione russa, compreso un uomo che si ritiene abbia servito come intermediario per distribuire alcuni dei fondi e che ora si ritiene sia in Russia.
(ANSA).

GATTO ALLA …LIVORNESE

01072020 Gatto cotto

GATTO ALLA …LIVORNESE

E allora, cosa c’è da stupirsi ? A casa loro è normale mangiare gli animali che noi definiamo culturalmente “domestici” quando si ha fame, li si prende, li si  ammazza e poi senza tanto essere schizzinosi, come noi occidentali, si cucinano col vecchio sistema … alla brace, quindi, cari radical chic e buonisti del cavolo di che diavolo vi lamentate e inorridite ? Perché pensavate forse che i migranti che arrivano in Italia sono allievi che frequentano le alte scuole francesi del bon ton e del galateo più raffinato ? No amici dei gatti e amanti degli animali in genere, purtroppo loro hanno un modo di pensare un tantino diverso dal nostro … evidentemente la povera italiana Pamela Mastriopietro, fatta a pezzi da uno di loro anni fa, non ha insegnato nulla sulla loro cultura, sul loro modo di pensare e fare e sulla loro crudeltà e cattiveria alimentare, episodio non nuovo nel campo dell’alimentazione selvaggia e perdonatemi se lo trovo proprio incomprensibile nel nostro paese. Identica scena orrenda si è ripetuta tempo addietro in un campo migranti del foggiano, situato al limite della città, un immigrato che viveva nel suo interno, fu sorpreso nel mentre arrostiva un grosso cane, quindi, di che cavolo vi meravigliate se ammazzano gli animali che vivono nelle strade e poi se li mangiano, loro son fatti così ? Non è che possono cambiare dall’oggi al domani per far piacere a noi, anche perché in tanti anni hanno sempre dimostrato di non voler correre sugli stessi binari della civiltà occidentale, questa si chiama semplicemente cultura alimentare, cultura africana, quella stessa cultura che noi avremmo dovuto imparare ed apprezzare al fine di farla nostra, esattamente come diceva l’ex presidente della camera Laura Boldrini, sempre assente quando si verificano problemi legati all’immigrazione ma poi sempre in bella mostra quando c’è da attaccare chi non la pensa come lei . Quindi ora noi italiani bianchi che dobbiamo fare per non essere chiamati razzisti ? Dobbiamo mangiare anche noi i gatti e cani  dopo averli ammazzati come gli africani ? Beh, preferisco essere chiamato razzista ma io non uccido gatti e cani, figuriamoci se devo farlo per cibarmene … e chissenefrega di loro, per me potrebbero tornarsene a casa loro a mangiare quel vogliono. Se questo è razzismo …allora mi vanto di esserlo !

30062020.

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Livorno, immigrato uccide e cucina gatto per strada. L’orrore in un video

01072020 Gatto cotto

30 giugno 2020

Gli è stato negato lo status di rifugiato: così ha ucciso il suo gatto e lo ha cucinato in strada. A compiere l’orrore a Campiglia Marittima (Livorno), che è diventato virale sui social, è stato immigrato di 21 anni, originario della Costa d’avorio.

La scena è stata ripresa in video dalla candidata del centrodestra alla Regione Toscana, Susanna Ceccardi. «Un immigrato – dice la Ceccardi postando un video con la scena raccontata – ha arrostito un gatto su un falò improvvisato nella piazza della stazione davanti alle persone in attesa di prendere il treno. Un episodio agghiacciante nella sua brutalità, ma purtroppo del tutto vero».

 

LA DEMOCRAZIA SECONDO LA SINISTRA !

01072020 Berlusconi

LA DEMOCRAZIA SECONDO LA SINISTRA !

Scandalo in toga nera anzi … rossa, dopo le allucinanti dichiarazioni rese pubbliche di Luca Palamara, nella trasmissione televisiva di Giletti, ex presidente dell’associazione dei magistrati e le precedenti dichiarazioni scioccanti esternate dal sindaco De Magistris, sempre nella trasmissione televisiva del Giletti su La7, ci siamo resi conto che è la magistratura non fa il suo onesto lavoro ma si comporta come un’organizzazione mafiosa, è lei a determinare il corso della politica e il succedersi dei governi e non come si crede il voto innocente, democratico ed elettorale dei cittadini. E’ brutto ascoltare da un ex magistrato, attualmente sindaco di Napoli, che gli venivano tributati onori e complimenti dai politici e magistrati  tutti e per il suo “alacre lavoro” contro Berlusconi nel tentativo di riuscire ad incastrarlo per poi farlo condannare, da non dimenticare che era il capo del primo partito d’Italia in quel tempo, poi ovviamente alla fine ci sono riusciti, grazie anche alle tante condanne inflitte e ai 70 processi … una vera e propria persecuzione da regime dittatoriale che è riuscita nel suo intento principale ovvero, abbattere e distruggere il primo partito dell’epoca e cioè … “La Casa delle Libertà”, e curiosamente senza nessuna valida ragione.  Attenzione, non è cosa di poco conto anzi, è una cosa di assoluta gravità, la pubblica ammissione di De Magistris è un importante tassello che va ad incastrarsi in quello squallido mosaico costruito ad arte, ed intenzionalmente, dalla politica e magistratura di sinistra nella storia giudiziaria e vita politica e personale del presidente Silvio Berlusconi. Poi accade quelk che non ti aspetti, la verità emerge, dulcis in fundo, è notizia dell’ultima ora che il  processo civile promosso da Mediaset contro la società americana, implicata nelle questioni delle fatture gonfiate, per la restituzione di soldi pagati in più secondo la Cassazione, ha visto respinta la sua domanda, ciò vuol dire che il prezzo pagato per i film, oggetto della trattativa, era giusto e addirittura conveniente e nei fatti, la sentenza smentisce clamorosamente la Cassazione che invece aveva condannato Berlusconi a 4 anni per evasione fiscale, condannato solo perché nessuno aveva mai guardato attentamente le carte che lo avrebbero scagionato, poi sappiamo tutti com’è andata. Oltre la sorprendente recente sentenza del tribunale di Milano, che di fatto riabilita il prestigio e l’onore di Berlusconi, sempre in altra trasmissione televisiva assistiamo a qualcosa di incredibile, un vero e proprio cataclisma, uno scoop epocale, la messa in onda, nel programma di Porro su Rete4, di una registrazione dal quale emerge una verità assoluta, a parlare è il dr. Amedeo Franco che racconta che la sentenza di condanna a Berlusconi da parte della cassazione fu decisa a priori e probabilmente teleguidata. Un audio che fa storia e che dà  pienamente ragione al perseguitato Berlusconi quando si proclamava innocente, dimostrando nei fatti che l’Italia non è un paese democratico come viene descritto ma è un paese al pari del Venezuela, di Cuba e della Cina. Qui la giustizia si amministra secondo il criterio del colore della casacca e secondo i dettami politici e Berlusconi ne è la vittima preferita di questi ultimi 26 anni, dal lontano 1994 quando l’ex presidente Scalfaro decretò la fine del primo governo Berlusconi con un colpo di mano sovvertendo il voto popolare. Abitudine poi diventata consuetudine e infine poi sistema, infatti  è dal 2008 che il nostro paese non ha più un governo legittimo e approvato dal consenso popolare ed è sempre dal 2008 che i comunisti, vestiti da radical chic intellettuali e centri sociali, impongono le loro leggi e direttive manovrando la magistratura nei processi, nelle nomine dei magistrati e procuratori, nelle cariche politiche e nelle violenze di strada e nell’immigrazioni clandestina. E ora chi pagherà i danni morali ed economici a Silvio Berlusconi ? Sia come uomo, politico, imprenditore ed editore chi lo risarcirà di oltre un quarto di secolo di umiliazioni ed ingiustizie ? La politica sicuramente sarebbe stata diversa se non si fosse messo di mezzo la magistratura comunista a condizionare l’agenda politica italiana ed europea. Cari elettori della sinistra e del M5S, siete contenti ora nel sapere che per anni avete votato dei signori che hanno tolto la libertà alla politica italiana ? Siete contenti di aver tolto la democrazia ed instaurato una dittatura comunista ? E io, che ho vissuto quasi metà della mia vita a lottare contro la dittatura di sinistra e a denunciare le loro malefatte … ora, chi mi ripaga ? E già … perché il danneggiato non è solo il Berlusconi ma tutto il popolo italiano e ora chi lo ripaga di tanto veleno ingoiato per un quarto di secolo ? Adesso bisognerebbe istituire un processo in stile Norimberga, spedire sotto accusa tutti i responsabili e presunti complici, partendo proprio dal presidente del CSM dal 1994 ad oggi . l’Italia è a un bivio, ora le frasi di circostanza o gli slogan non bastano più, è tempo di far pagare il conto ai criminali della politica, della magistratura e a tutti coloro i quali hanno attentato alla nostra libertà. E non mi dispiacerebbe se la questione venisse trattata come evidenti colpi di stato ripetitivi progettati da un’organizzazione di stampo mafioso a danno dello stato italiano. 30062020

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https://www.iltempo.it/politica/2020/06/29/news/berlusconi-processo-mediaset-23530062/

 

“La condanna a Berlusconi? Un plotone d’esecuzione”

 

01072020 Berlusconi

Clamorose rivelazioni sul processo Mediaset

29 giugno 2020

Colpo di scena sul processo Mediaset. La condanna inflitta nel 2013 a Silvio Berlusconi per frode fiscale (che fu all’origine della decadenza da senatore per il Cav) fu “una grave ingiustizia”, perpetrata da un autentico “plotone di esecuzione” e comminata perché “Berlusconi deve essere condannato a priori”. Parole pronunciate da Amedeo Franco, magistrato che di quel processo fu relatore in Cassazione.

Le dichiarazioni risalgono ad un incontro tra lo stesso Berlusconi e Franco, che avvenne dopo la sentenza. I due non erano soli, e qualcuno dei presenti registrò la conversazione: “Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! Questa è la realtà… a mio parere è stato trattato ingiustamente e ha subito una grave ingiustizia… l’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto… In effetti hanno fatto una porcheria perché che senso ha mandarla alla sezione feriale? … Voglio per sgravarmi la coscienza, perché mi porto questo peso del… ci continuo a pensare. Non mi libero… Io gli stavo dicendo che la sentenza faceva schifo…”. Non solo: “I pregiudizi per forza che ci stavano… si potesse fare…si potesse scegliere… si potesse… si poteva cercare di evitare che andasse a finire in mano a questo plotone di esecuzione, come è capitato, perché di peggio non poteva capitare…Questo mi ha deluso profondamente, questo… perché ho trascorso tutta la mia vita in questo ambiente e mi ha fatto… schifo, le dico la verità, perché non… non… non è questo, perché io … allora facevo il concorso universitario, vincevo il concorso e continuavo a fare il professore. Non mi mettevo a fare il magistrato se questo è il modo di fare, per… colpire le persone, gli avversari politici. Non è così. Io ho opinioni diverse della… della giustizia giuridica. Quindi… va a quel paese…”.

Le registrazioni, in possesso degli avvocati del Cavaliere, sono rimaste fino ad oggi nel cassetto per rispetto del magistrato, ancora in attività. Franco, però, è venuto a mancare lo scorso anno. E allora i legali dell’ex premier hanno deciso di utilizzare quei nastri, allegandoli come prove al ricorso presentato alla Cedu contro la condanna. Da qui lo scoop del Riformista di Piero Sansonetti, che le ha ottenute e messe in pagina nel numero in edicola. Ma la storia, c’è da starne sicuri, non finisce qui.