Archivio mensile: luglio 2020

LA BUFALA CONTINUA … A CONTAGIARE !

20072020 TEXAS 85 BAMBINI

LA BUFALA CONTINUA … A CONTAGIARE !

Continuo a non capire perché si è così superficiali sulla questione pandemia coronavirus, il virus si diffonde con estrema vitalità e per il momento, fortunatamente, non sembra essere particolarmente letale per tutti tuttavia, il contagio può diventarlo per alcuni e non dimentichiamolo, in Italia è stato così. Ora ci sono 85 piccoli, di meno di un anno di età, contagiati e in osservazione presso gli ospedali di una contea texana, mentre nello stato del Texas cresce la paura di essere contagiati, legittimo timore in quanto nelle ultime 24 ore sono cresciuti anche i contagiati e morti. Difficile comprendere perché si è così tanto superficiali contro la malattia, eppure di morti negli Usa se ne contano già quasi 150mila con la prospettiva di veder crescere il numero in modo esponenziale nelle prossime settimane. La cosa più assurda è che gli americani solo ora cominciano a prendere le necessarie precauzioni … un po’ come da noi in Italia, che abbiamo dovuto assistere al disastro della Lombardia e Veneto per capire che non era un banale raffreddore … o meglio, io, che non sono un esperto l’avevo capito ma gli esperti no ! Gli Usa oggi viaggiano su numeri tremendi, oltre tre milioni di infetti, lo stato della Florida ha decretato il coprifuoco e il Texas si è dovuto arrendere alla pandemia. No, il virus non è uno scherzo né un complotto ordito dai ricchi e potenti lobbisti ma qualcosa che va al di là dei semplici complotti dei social, qui la questione è più grave, certo, resto sempre convinto che questo è un virus da laboratorio modificato e che si auto modifica e il sospetto fondato nasce dal fatto che il virus si diffonde anche nei paesi dove ora c’è un clima estivo mentre gli scienziati ed esperti virologi sostenevano che col caldo sarebbe sparito del tutto e invece non è così, la Spagna è ritornata in lockdown nella città di Barcellona, la Romania ha una curva epidemica davvero preoccupante e il Belgio vive un altro momento difficile. L’unica cosa certa di cui sono convinto è che tutti gli esperti epidemiologici sono … inesperti… e ogni giorno vengono smentiti clamorosamente, come per esempio, è notizia di due giorni fa, non ci sono morti per o con il coronavirus, come si è appreso da celeberrime personalità scientifiche, ma uno studio scientifico serio e vero ha decretato che “si muore solo per coronavirus” e … punto, smentendo di fatto tutti i saccenti virologi onnipresenti in TV che affermavano che si moriva “solo con e non per”. Quello che davvero non comprendo è il perché di una battaglia ideologica sulla malattia di alcuni medici, non competenti nella materia, e di soggetti non qualificati sempre pronti ad esprimere concetti ironici e poco affidabili i cui contorni a volte diventano curiosamente patetici. Il virus c’è e colpisce senza pietà e chi cerca di minimizzarlo non è una persona responsabile né seria, se c’è qualcuno che pensa che il virus sia frutto di un’invenzione, non cerchi di convincere gli altri della sua inesistenza con video o audio sui social perché questo non fa bene alle comunità del mondo e contribuisce a far aumentare il rischio contagio a macchia d’olio e di far morire le persone . Speriamo solo che gli 85 bambini convincano i più restii a capire che il virus non è una bufala … e che si può morire per colpa sua .19072020

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STATI UNITI

Coronavirus, in una contea del Texas contagiati 85 bimbi di meno di un anno

20072020 TEXAS 85 BAMBINI

Lo ha affermato la direttrice sanitaria di Corpus Christi, che fino a giungo aveva avuto in tutto 360 contagi: l’arrivo dei turisti ha fatto crescere la curva, ora i casi sono 8 mila

di Andrea Marinelli

 

In una contea del Texas, negli Stati Uniti, sono risultati positivi al coronavirus 85 bambini con meno di un anno. Lo ha reso noto la direttrice sanitaria della città di Corpus Christi, nella contea di Nueces, uno dei principali focolai attivi nello stato americano. «Al momento abbiamo 85 bimbi di meno di un anno risultati positivi al coronavirus, non hanno ancora festeggiato il primo compleanno», ha detto la direttrice sanitaria Annette Rodríguez. «Per favore, aiutateci a fermare il contagio». A Corpus Christi, città di circa 320mila abitanti affacciata sul Golfo del Messico, non distante dal confine, si contano 8.176 positivi e 87 morti per il coronavirus: fra le vittime, scrive oggi il Corpus Christi Caller Times, ci sono una coppia di trent’anni, un neonato di sei settimane e due agenti di polizia.

Il focolaio più rapido del Texas

A Corpus Christi — che ha un tasso di contagi pro capite superiore a quello di Houston — ci sono ora 379 persone ricoverata in ospedale, delle quali 111 sono in terapia intensiva. La curva dei contagi si è improvvisamente impennata a luglio e le autorità locali stanno chiedendo ai cittadini di indossare le mascherine e di praticare il distanziamento sociale. «Guardando la media settimanale dei contagi, Nueces ha il tasso di crescita più rapido di qualunque altra contea metropolitana degli Stati Uniti», ha affermato il funzionario comunale Peter Zanoni. «Fino a luglio la linea era relativamente piatta, poi c’è stata un’impennata ed è diventato un problema enorme per la contea».

I contagi causati dai turisti

A far crescere i contagi, spiega il New York Times, sarebbero stati i turisti. In città infatti non si registravano casi da inizio giugno ed erano state allentate le precauzioni: in totale, fra marzo e giugno, si sono contati in tutto 360 casi. A Corpus Christi, località marittima molto popolare fra i texani, si sono riversati allora visitatori da Houston, Austin e San Antonio, che hanno fatto crescere rapidamente la curva dei contagi: 30 delle 38 vittime del coronavirus sono morte nel mese di luglio. La città ha deciso allora di chiudere la spiaggia fino al primo agosto e ha annunciato che manterrà le scuole chiuse almeno fino al 7 settembre. «Non avrei mai pensato di dover dire ai turisti di non venire nelle nostre spiagge», ha affermato in un’intervista al Times il sindaco Joe McComb.

IRAN … ATTO II … LA MORTE NERA !

19072020 ROHANI

IRAN … ATTO II … LA MORTE NERA !

La sceneggiata è finita, ora si torna alla verità, sappiamo tutti che il regime islamico di Theran è sempre ligio alla bugia e alla menzogna e neanche nella questione pandemia riesce ad essere serio e responsabile come dovrebbe per tutelare il suo popolo, infatti bastava dirlo dall’inizio del mese di marzo 2020, ricordo che in quel tempo già denunciavo il silenzio del presidente e del governo iraniano all’indomani del pubblico contagio del suo ministro della sanità e del suo imbarazzo durante una diretta televisiva, che il paese versava in condizioni drammatiche perché inadatto ed impreparato ad affrontare una pandemia del genere, forse la comunità internazionale sarebbe intervenuta con opportuni aiuti sanitari perché quello era interessi di tutti e invece no… si è giocato sulla pericolosa e strumentale idea religiosa affermando e convincendo tutti i musulmani del mondo che la pandemia colpisce solo gli infedeli e che il piccolo virus è una punizione di Allah e … bla … bla …bla … . Proprio nella metà di aprile, mentre da noi in Europa era l’inferno e le persone morivano a decine di miglia in Iran andava tutto bene … ufficialmente, ma nei fatti le cose sono andate diversamente, loro dichiaravano numeri ridicoli per una pandemia e con una popolazione di oltre ottanta milioni di individui, numeri forse … estratti a sorte dal sacchetto dei numeri della tombola … e già, non so come definirli questi gesti insensati di nascondere i morti e malati, infatti non ho mai dato credito ai loro dati farlocchi diffusi dai loro media ed oggi posso dire con fermezza che ho fatto benissimo a denunciare il loro vergognoso silenzio e le loro bugie a danno del mondo intero. Stiamo parlando di ben 25 milioni di contagiati, almeno questa è la cifra da lui dichiarata e credo che forse saranno anche di più, quasi un terzo dell’intera popolazione iraniana e di grazia, quanti sono i morti sino ad oggi tenuti nascosti ? Sarebbe bello che il presidente iraniano ci dicesse e spiegasse come hanno affrontato gli iraniani la devastante pandemia con una sanità inesistente e priva di strutture ospedaliere e adeguatamente attrezzate di sale di terapia intensiva e senza le necessarie precauzioni e dispositivi di sicurezza ? Purtroppo la religione islamica, in questo caso è il ramo sciita, è pari all’ideologia comunista, è cieca e folle, il verbo è nascondere sempre povertà, fame e malattie perché questi sono considerati indici di  debolezza nei confronti dei … nemici e vanno tenuti rigorosamente nascosti … i nemici sono gli anti rivoluzionari per i comunisti e per i musulmani sono gli ebrei e gli infedeli . Cari iraniani, siete contenti di aver tenuto nascosto al mondo le vostre debolezze come i vostri amici cinesi ? Bene, ora piangetevi i morti e leccatevi le ferite perché nessuno verrà ad aiutarvi, con 25 milioni di contagiati, che girano liberi nelle città, stanno a significare che essere contagiati nel vostro paese bisogna darlo quasi per scontato infatti, ad oggi con questi numeri si ha una possibilità su tre di essere infettati.  Non lo so cosa succederà all’Iran nei prossimi mesi ma ho la netta impressione che il paese perderà una buona fetta di popolazione, sicuramente parliamo di milioni di individui, almeno questa è l’idea che mi sono fatto, solo che sapere la verità da un regime islamico è proprio un’impresa ardua.

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In Iran potrebbero esserci 25 milioni di contagiati, secondo Rohani

Per la prima volta viene resa nota una stima del ministero della Salute, di molto superiore ai 269.000 casi che risultano dalle statistiche ufficiali. Nel Paese una seconda ondata ha imposto il ripristino di misure restrittive

CORONAVIRUS IRAN HASSAN ROHANI

19072020 ROHANI

aggiornato alle 14:0818 luglio 2020

 

epa08517615 Iranians wearing face masks walk at a street, in Tehran, Iran, 30 June 2020. According to figures released by the Iranian Health Ministry on 29 June 2020, the country recorded its highest number of deaths from the coronavirus disease (COVID-19), 162 deaths and more than 2,000 new cases diagnosed within a 24-hour period.  EPA/ABEDIN TAHERKENAREH

 

AGI –  Per la prima volta dallo scoppio della pandemia, l’Iran rende pubbliche stime realistiche sulla scala della diffusione del contagio nel Paese: il presidente Hassan Rohani ha citato uno studio del ministero della Salute, che valuta in 25 milioni i possibili casi di Covid-19. Una cifra di molto superiore ai circa 269 mila infetti registrati ufficialmente. Lo riporta il Guardian.
Intervenendo a un summit sul coronavirus, Rohani ha anche avvertito che altre 30-35 milioni di persone potrebbero contrarre il virus nelle prossime settimane e mesi, sempre secondo lo stesso studio.

L’Iran ha introdotto un lockdown a marzo, quando i casi hanno iniziato a salire vertiginosamente, ma lo ha allentato due mesi dopo, costretto a rimettere in moto un’economia già prostrata prima della crisi sanitaria. Ora il Paese sta vivendo una seconda e pesante ondata, che ha imposto la reintroduzione di diverse misure restrittive.

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MAFIA – STATO … 100 – 0. !

19072020 Favignana

MAFIA – STATO … 100 – 0. !

In verità confesso che mi riesce difficile essere ottimista sul futuro dei nostri figli leggendo i contenuti del link postato, se si continua a rubar soldi per le opere pubbliche, per i servizi, per i trasporti ed edifici pubblici credo che tra una ventina d’anni di questo paese resterà ben poco e i nostri figli saranno costretti ad emigrare in cambio di milioni di africani senza arte né parte. Purtroppo non si vuol proprio capire che la mafia sarà sempre più forte sino a quando avremo pubblici amministratori collusi e corrotti con loro, il sistema è così che gira da sempre, sia in Sicilia che in Italia tutta, ed entrare nel sistema è la cosa più facile da fare, è uscirne o rompere il sistema mafioso stesso che è complicato perché nessuno vuol rinunciare al facile guadagno … immediato, già … il pronto e facile guadagno … certo, perché alla lunga chi realmente guadagnano sono i figli dei mafiosi e dei potenti mentre i figli della gente “cosiddetta normale” saranno sempre penalizzati o obbligati ad entrare nel sistema per questione di sopravvivenza. Che fare allora ? Semplice, alle elezioni votate quelli che non fanno parte del sistema e soprattutto non vendetelo il voto per trenta denari, perché voi prendete 20 o 30 euro mentre loro riescono a rubare a man bassa fior di milioni, quindi pagare 20 per prenderne 100.000 volte di più … è ovvio che a loro conviene questo sistema e per spezzare la corda della corruzione mandate gente onesta e non inciuciari di professione ad amministrare un comune e forse, così eviteremo di assistere all’ennesimo scandalo mafioso, ad un sindaco arrestato e ad un comune commissariato.18072020

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Corruzione: Favignana, arrestato sindaco

Indagine Gdf su fornitura acqua potabile tramite navi cisterna

19072020 Favignana

 

Redazione ANSAFAVIGNANA 17 luglio 2020

 

Il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, l’ex vice sindaco Vincenzo Bevilacqua e il comandante della polizia municipale, Filippo Oliveri, e una dipendente di una compagnia di navigazione di Napoli, sono stati posti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sull’aggiudicazione del contratto di fornitura di acqua potabile, mediante navi cisterna, nelle isole minori della Sicilia. La guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza per 11 persone emessa dal Gip di Trapani, su richiesta della locale Procura.  Sono 24 gli indagati. Il danno erariale è stimato in 2 milioni di euro.

La Guardia di Finanza di Trapani, nell’ambito di indagini coordinate dai sostituti procuratori Rossana Penna e Matteo Delpini, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 11 indagati: 4 arresti domiciliari, tre divieti di dimora (disposto anche per un assessore comunale, Giovanni Sammartano), un obbligo di firma e tre interdizioni dell’esercizio di un pubblico ufficio. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Dalle indagine dell’operazione ‘Aegades’ è emerso, tra l’altro, un “presunto accordo corruttivo tra il sindaco (Giuseppe Pagoto, ndr), il vicesindaco pro tempore e un assessore del Comune di Favignana con i referenti ed alcuni dipendenti di una compagnia di navigazione partenopea e di altra società di capitali con sede a Roma, entrambe facenti parte di un unico Raggruppamento Temporaneo di Imprese (Rti) che ha ottenuto dal Ministero della Difesa l’aggiudicazione del contratto di fornitura di acqua potabile, mediante navi cisterna, nelle isole minori della Sicilia”. L’accordo, secondo l’accusa, consisteva “nell’omettere i controlli nello scarico dell’acqua” e nella “falsa attestazione di fornitura di quantitativi superiori a quelle effettivamente erogati” che erano pagati dalla Regione Sicilia, che avrebbe avuto un danno erariale stimato dalla guardia di finanza in circa 2 milioni di euro. I funzionari pubblici, in cambio, ricostruiscono le Fiamme gialle, avrebbero avuto “varie utilità” da parte degli imprenditori “favoriti dal sistema illecito”. Tra questi: l’assunzione di parenti e conoscenti come dipendenti dalla compagnia di navigazione partenopea e l’elargizione di contributi annuali di svariate migliaia di euro a favore del Comune di Favignana, che dal sindaco venivano poi ridistribuiti alle varie associazioni coinvolte nell’organizzazione della festa patronale
 

COSE DI MAGISTRATURA NOSTRA !

18072020 Palamara e davigo

COSE DI MAGISTRATURA NOSTRA !

Il piccolo re della “magistratura nostra organizzata”  intende “ricusare uno dei giudici del suo processo” e addirittura farlo diventare testimone a suo favore, il giudice in questione è  Pier Camillo Davigo, personaggio molto noto al pubblico televisivo in quanto presente, e in più occasioni, al programma televisivo di Piazza Pulita dell’emittente La7.  Se così fosse, il giudice Davigo non potrebbe più giudicarlo e addirittura, e curiosamente, da giudicante diventerebbe testimone a suo favore nella spinosa e delicata questione delle nomine assegnate con criteri di parte e di appartenenza politica. E’ ovvio che la notizia è quantomeno esplosiva ma attenzione … è molto contorta e pericolosa, perché chiamare a testimoniare un giudice vuol dire che la linea difensiva del Palamara verte su dichiarazioni clamorose e sensazionali che coinvolgeranno personaggi politici, magistrati e forse anche certi illustri personaggi delle istituzioni repubblicane del recente passato. Palamara non è uno stupido, anzi lo ritengo uno davvero furbo e sta giocando le sue carte in una partita senza vincitori perché tutti ne usciranno perdenti  e sarà qualcosa di veramente esplosivo che squarcerà la magistratura, la politica e tutte le procure italiane interessate e coinvolte nel caso Palamara.  Il quadro già fosco ora si tinge di nero con le dichiarazioni scandalose del presidente della commissione antimafia Morra, il quale avrebbe detto che ci sono troppi media su Luca Palamara, ed è giusto che paghi, “meglio sacrificarne uno per salvarne cento”. Sono queste le parole attribuite a Nicola Morra e udite da più persone in un bar al centro di Roma, dove il presidente Morra avrebbe discusso del caso Palamara con una collega non meglio identificata, “meglio sacrificarlo” è il suo concetto di fondo e in definitiva quanto detto nel bar, una soluzione di stampo mafioso per punire i traditori e quelli che “se la sono cantata”… . Nasce spontanea la logica deduzione che Luca Palamara, deve diventare il capro espiatorio della magistratura al fine di preservare il meccanismo delle nomine e degli scambi di favore . La cosa più sorprendente, e nello stesso tempo incredibile, è che l’indiscrezione è stata lanciata dalla testata on-line “Eco dai Palazzi” e per ora non è stata smentita, alimentando i dubbi e i sospetti di diversi parlamentari delle forze di opposizione. Che sia un sistema ben collaudato non devo certamente dirlo io e per il momento ne è emersa solo la punta dell’iceberg di colore marrone, la magistratura è stata la “latente politica italiana” per 30 anni, lei è che decide le sorti della politica tradizionale e programma i futuri scenari politici manipolandoli, lei decide chi deve stare ai posti di comandi e chi, come Berlusconi, deve andare in galera. Come cittadino auspico che si tolga il coperchio di quel pentolone pieno di vergogna, inciuci e … di mafiosi in cravatta e camicia travestiti da magistrati, ma siccome non sono nato ieri, credo che assisteremo alle pantomime di rito in stile napoletano e tutto finirà a tarallucci e vino con il Palamara cazziato e punito, e la magistratura, quella apparentemente buona, ne uscirà a testa alta e più forte di prima salvo che … salvo che la politica d’opposizione non vada giù in piazza con milioni d’italiani a dire basta alla mafia della magistratura e al loro strapotere .  1709072020

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Bufera procure, Palamara pronto a ricusare Davigo: sarà teste a discarico

ITALIA

Venerdì 17 Luglio 2020

 18072020 Palamara e davigo

 

Il pm romano Luca Palamara si appresta a ricusare uno dei suoi giudici al processo davanti alla Sezione disciplinare del Csm la cui prima udienza è fissata per il 21 luglio. Si tratta di Piercamillo Davigo, che Palamara ha citato nello stesso processo come testimone a suo discarico. Una circostanza che renderebbe incompatibile Davigo con il suo ruolo di giudice disciplinare, come spiega il legale del pm, il magistrato della Cassazione Stefano Guizzi.

 

Scandalo Csm, Palamara dal giudice a Perugia per l’accusa di corruzione. «Violata la Costituzione»
Corruzione e scandalo Csm, a Perugia il primo faccia a faccia Cantone-Palamara

 

Per questo, a prescindere dalla decisione della disciplinare sull’accoglimento della richiesta, dovrebbe astenersi o sarà ricusato. Lo annuncia il legale del pm, il magistrato della Cassazione, Stefano Giaime Guizzi, in una memoria inviata alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. La richiesta di «autorizzazione alla citazione» di Davigo «quale teste a discarico dell’incolpato» è una circostanza che «pone il consigliere Davigo »qualunque sarà la determinazione che assumerà« la sezione disciplinare »in ordine alla richiesta di escussione dello stesso quale teste, in una condizione davvero ‘sui generis’, tale da consigliarne l’astensione« oppure »in difetto, da indurre sin d’ora questa difesa a formulare istanza di ricusazione«, si legge nella memoria inviata a Palazzo dei Marescialli. Per Davigo infatti, sostiene la difesa di Palamara, »si verrebbe a determinare la singolare situazione di un soggetto che riveste, nello stesso processo, la posizione di teste su (taluni dei) fatti oggetto di incolpazione, nonché di giudice degli stessi«.

I MIGRANTI … DAI DUE VOLTI !

18072020 Migranti che scappano

 

Anche la volta scorsa da un centro di accoglienza in Sicilia ci fu una fuga di massa di migranti con il grave ferimento di un poliziotto, lui cercava di fermarli e in compenso si è guadagnato … la sala operatoria, regalo esclusivo dei “poveri migranti” che scappano dalla guerra, già … che scappano dalle bufale ! Purtroppo anche oggi a Messina si è ripetuta la stessa sceneggiata, i “poveri migranti” , affamati e scheletrici sulle navi ONG, appena sbarcati e toccato terra sono stati miracolati dal loro profeta e magicamente hanno riacquistato peso, forza e vigoria e giunti nel centro di accoglienza … si son dati a gambe levate facendo perdere le loro tracce… trenta di loro spariti nel nulla, forse trenta malati che potrebbero essere contagiati dal virus e ora girano liberi per diffondere il virus in modo preoccupante. Certo che i politici della sinistra e i radical chic fanno proprio fatica a capire che tutto questo è business, loro non scappano da nessuna guerra e da nessuna fame, i loro obiettivi sono due, lo ripeto da anni e mi sono anche annoiato, togliere le ricchezze agli europei e sottometterci all’Islam, e i fatti mi danno ragione perché uno che scappa dalla guerra poi non scappa da chi lo vuol aiutare … è evidente che tutto è manovrato per riempire di milioni di africani ed asiatici l’Europa. Tutti fanno discorsi buonisti ma intanto ancora una volta i migranti e le ONG si prendono gioco dell’Italia e del suo popolo, ci sbeffeggiano a loro piacimento e in più ci mandano i nostri ragazzi in ospedale, perché i “poveri e bravi migranti” sono bravi solo quando devono essere salvati nel mare ma poi una volta al sicuro si dimostrano quel che sono e cioè, solo dei criminali dal colore marrone intenso. Basta clandestini !

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17/7/2020

Trenta migranti in fuga dal centro di accoglienza di Messina, ferito un finanziere |

18072020 Migranti che scappano

Trenta migranti in fuga dal centro di accoglienza di Messina, ferito un finanziere Qualcuno dei fuggitivi è stato rintracciato e riportato all’interno della struttura, ma in parecchi sono riusciti a scappare Trenta migranti sono fuggiti ieri sera, ma la notizia è stata diffusa solo oggi, dal centro di accoglienza di Bisconte a Messina.

Nel Cpa c’è stata una rivolta e un finanziere è rimasto ferito ad una gamba dopo un lancio di oggetti. Le sue condizioni non destano però preoccupazione. Qualcuno dei fuggitivi è stato rintracciato e riportato all’interno della struttura, ma in parecchi sono riusciti a scappare da un varco in un punto della rete di recinzione e si sono nascosti nella campagne facendo perdere le loto tracce. “Il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, mi ha assicurato che la situazione è sotto controllo e che i migranti fuggiti erano risultati tutti negativi al test sierologico covid-19”.

Lo ha dichiarato la senatrice messinese, Grazia D’Angelo. “Attraverso il lavoro del nostro consigliere del terzo quartiere, Alessandro Geraci e dei consiglieri comunali – ha proseguito l’esponente del M5S – ci attiveremo per monitorare attentamente la situazione della struttura. E’ quindi arrivato il momento di convocare un tavolo tecnico con il Prefetto Librizzi, allo scopo di tenere alta l’attenzione, tutelando i cittadini, gli ospiti del centro e le forze dell’ordine impegnate nel servizio di assistenza  e vigilanza ai migranti.

FACCIA DA STRANIERO !

17072020 DONNA STUPRATA A MILANO

FACCIA DA STRANIERO !

Tranquillo e stai sereno “caro straniero stupratore” e criminale, vai sereno per la tua strada perchè in questo paese, dal colore marrone intenso, i criminali stranieri, come te non si puniscono, non si mettono in galera né si processano e una volta arrestato il criminale di turno, come te, viene rimesso in libertà dopo alcuni giorni grazie al lavoro di un avvocato d’ufficio, con gratuito patrocinio ovviamente significa pagato da noi, e il processo lo si fa solo alle … intenzioni in quanto il criminale migrante è già irreperibile perchè nell’attesa del giudizio è andato via in un altra città, figuriamoci se resta in Italia per dieci anni in attesa della sua condanna. Commentare l’ennesimo stupro di una donna è una cosa irritante, mortificante ed umiliante, specie quando il crimine è perpetrato da un “presunto salvato in mare” e che scappava dalla finta guerra e dalla vera povertà. Cioè in sintesi, la “versione vera e non fake” di quel che accade nel Mediterraneo, noi salviamo della gente in mare dalla morte, così dicono le ONG e i radical chic, ma la verità è ben altra, li prendiamo con cura dai gommoni, li portiamo in Italia con le nostre navi, li sistemiamo nelle nostre strutture, li sfamiamo, li manteniamo, li curiamo, gli concediamo asilo politico anche quando non spetta loro e per premiarci cosa fanno i “poveri migranti” ? Stuprano una donna di 45 anni nel pomeriggio di un giorno qualunque e in un pubblico parco di una città qualunque, sarò cattivo però quel signore io non l’avrei salvato dal gommone sul quale si trovava anzi lo avrei rispedito al mittente … “a nuoto”. Chi restituirà la tranquillità e la serenità a quella donna e a tutte quelle stuprate dai “bravi e poveri migranti” ? Domani mi attendo da tutte le donne della sinistra una presa di posizione dura contro l’ennesima violenza ad una donna oppure, come penso, lo stupro di una donna italiana per mano … anzi per pene… straniero è ben tollerato ed accettato dalle donne della sinistra ? Vediamo che succede domani, secondo me nessuno ne parlerà, non conviene parlare male dei migranti in Italia, oramai tutti sono succubi dell’immigrato. Attenzione perché qui la questione è diventata insostenibile e non lo so sino a quando gli italiani potranno accettare questa ridicola situazione, io lo ripeto da anni ma vedo che l’immigrazione è sempre più continua e persistente e più forte di noi e con la loro arroganza e prepotenza ora fanno quello che vogliono .. non preoccupatevi, in futuro vedremo anche di peggio ! 16072020

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16 LUGLIO 2020 19:28

Milano, 45enne violentata al parco Monte Stella mentre portava a spasso il cane

17072020 Parco della violenza

La vittima ha raccontato di essere stata strattonata e presa con la forza da uno straniero

Milano una donna di 45 anni è stata violentata mentre portava a spasso il cane al parco Monte Stella, alla Montagnetta di San Siro, nella zona nord-ovest della città. Lo stupro è avvenuto mercoledì sera poco dopo le 18. La vittima, che ha detto che il suo aggressore è uno straniero, è stata trasportata, in codice giallo, alla Clinica Mangiagalli dove è stata accertata la violenza subita.

Il Monte Stella si trova in un quartiere residenziale, il QT8, nella zona nord-ovest della città: runner, appassionati della bici e famiglie percorrono di continuo le strade della Montagnetta vicino al centro sportivo XXV Aprile i cui frequentatori spesso si allenano salendo e scendendo su e giù. La zona è quindi considerata un’area sicura soprattutto di giorno.

17072020 DONNA STUPRATA A MILANO

 

La vittima della violenza sessuale è stata aggredita alle spalle dallo sconosciuto che l’ha buttata a terra in un viottolo sterrato a lato di una delle strade pedonali che attraversano la Montagnetta alta una cinquantina di metri. Dopo aver abusato della donna, l’uomo è scappato. La donna, sotto choc, una volta riuscita a riprendersi ha
incontrato un runner che ha dato subito l’allarme al 118 che ha sua volta ha chiamato la polizia.

Si tratta dell’ultima di una serie di violenze avvenute negli ultimi giorni a Milano. Tra le denunce ricevute dal pool fasce deboli della Procura di Milano, c’è anche quella di una giovane che sarebbe stata violentata dal gestore di un locale sui Navigli.

 

LA VITTORIA DI PIRRO ?

17072020 Autostrade

LA VITTORIA DI PIRRO  ?

Diciamo subito e chiariamo che urlare vittoria con lo scalpo tra le mani dei Benetton è più che una balla, anzi è proprio una ” bufala moderna a 5 stelle”. Ad oggi non è stato scritto nulla, tutto è in alto mare …  i contenuti di questa “stravagante iniziativa finanziaria” finalizzata a coinvolgere Cdp è … semplicemente merce per i dilettanti, troppe incognite da qui a 5 anni quando Cdp deve uscirne perché obbligata e che succederà dopo ? Chi subentrerà a Cdp ?  E chi paga i Benetton per il “loro scalpo e loro cacciata” ? E quanto ci dobbiamo rimettere in termini di miliardi di euro in questo affare noi italiani ? Ho l’impressione che sia un’Alitalia 2, tanti soldi degli italiani in tanti  per ritrovarci una compagnia sempre lacunosa e alla disperazione finanziaria. Ma non sarebbe stato meglio revocare le concessioni per gravi colpe e rifare una nuova gara per le concessioni ?  Concluderei con una battuta : solite cose di ignoranti ! 16072020 …by…manliominicucci.myblog.it

[Il caso] Alla fine lo Stato ricompra Autostrade. Tutti i non-detti del presunto affaire. I ministri Pd: “Non ne possiamo più”

17072020 Autostrade

Bellanova (Iv): “Potevamo fare assai meglio e prima”. Nuove tensioni in maggioranza: le accuse a Casalino e al Fatto quotidiano; salta l’accordo sulle Commissioni.  E anche sulla legge elettorale. Torna la parola “rimpasto”. A settembre

 

di Claudia Fusani

Il giorno della presunta “vittoria” è quello dove si continua a fare dispetti e a mettere dita negli occhi dell’alleato. Tanto che a sera Di Maio e Zingaretti decidono di lanciare l’appello. “Chi lavora per la crisi di governo non vuole bene al Paese” si raccomanda il leader pentastellato alla fine di giornate epiche che lo hanno visto protagonista nel doppio ruolo di picconatore e sostenitore del Conte 2.” Ora serve stabilità anche alla luce della vulnerabilità dei mercati in estate. Adesso pensiamo a famiglie, imprese, disoccupati” si è raccomandato. Pochi minuti e il segretario dem Zingaretti lancia il suo messaggio: “Cari 5 Stelle, su tanti dossier abbiano idee diverse ma si sta al governo da alleati e non da avversari”.

Una vittoria per nessuno

Per essere il giorno dei festeggiamenti e della leggerezza per il “problema risolto”, lo stato di salute della maggioranza è sempre più acciaccato. La “soluzione” per Autostrade non è una vittoria. Lo sa bene il Pd, lo dice Italia Viva (il ministro Bellanova: “E’ evidente a tutti che si poteva fare assai meglio e molto prima”). Lo sanno anche i 5 Stelle nonostante gli evviva e le iperbole con lo scalpo dei Benetton in mano sventolato su tutte le tv e i canali social. Chissà come si devono sentire gli imprenditori in questo momento: alla guida di Aspi c’erano i manager (di cui nessuno parla), la famiglia può essere accusata di omesso controllo e scarsa etica d’impresa, ma da qui ad essere appesa a testa in giù nella pubblica piazza dopo un “quasi” esproprio, ce ne corre. Senza contare gli scossoni in borsa negli ultimi due anni. L’accanimento contro gli interessi privati e la libera impresa è un precedente pericoloso di queste ore che dà dell’Italia una pesima immagine all’estero. Un altro prodotto del populismo.

United dem… la provocazione

In una situazione oggettivamente complicata ci si mette pure il capo della comunicazione di palazzo Chigi Rocco Casalino che distribuisce slogan, fa fare interviste a mercati aperti contro i Benetton esponendo Conte ad inchieste per aggiotaggio e sussurra prime pagine con quattro dem di razza come Delrio, Orlando, De Micheli e Guerini tipo moschettieri “united dem of Benetton”. Nella notte più lunga a palazzo Chigi, tra martedì e mercoledì, persino un diplomatico come il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha detto a Conte: “Ora basta”. Il livello di sopportazione nelle fila Pd è ai minimi termini. Dispetti e veleni anche per decidere le presidenze delle Commissioni parlamentari giunte al giro di boa dei due anni e mezzo e dove devono essere sostituiti quattordici presidenze leghiste. Partita che doveva essere chiusa ieri e invece è stata rinviata. Entro luglio. Forse la prossima settimana. Magari dopo il voto sullo scostamento di bilancio (il terzo, previsto il 22 luglio) per cui servono 161 voti ed è sempre meglio un’arma di persuasione di massa.

Celodurismo sulla legge elettorale

Come se non bastasse, ieri sera è stato appiccato un altro falò. L’ordine è arrivato direttamente dal Nazareno e recapitato in Commissione Affari costituzionali alla Camera alle prese con la legge elettorale: “Andare avanti con la votazione”. Ma andare avanti vuol dire certificare la spaccatura nella maggioranza. E la compattezza nelle opposizioni. Pd e M5s vogliono il proporzionale con sbarramento a 5%. Italia Viva non ci sta: a Renzi piace più il maggioritario in nome della chiarezza. Leu neppure: lo sbarramento al 5 è improponibile. Forza Italia è indecisa e mettere fretta significa perderla e consegnarla alle opposizioni tutte a favore di un maggioritario corretto.  Un bel rinvio del voto in Commissione avrebbe dato tempo, magai per portare Fi dalla parte del Pd. Ma l’ordine è stato chiaro: votare subito e dimostrare che Pd e M5s possono essere autosufficienti.

Il risiko delle Commissioni

Il celodurismo sulla legge elettorale è figlio di questi giorni difficili per le forze di coalizioni. Anche le presidenze di Commissione sono tornate in alto mare a un passo dalla chiusura sofferta e complicata. “Veramente rinviate le commissioni?” chiedeva tra l’allarmato e il rassegnato ieri mattina Renata Polverini, Forza Italia, tra le più attente a misurare lo stato di salute della maggioranza.  Non ci sono dubbi che tenere aperta questa partita è come tenere il Conte 2 su un ottovolante arrugginito e cigolante. L’accordo di massima era stato raggiunto: sono 14 commissioni al Senato e 14 alla Camera, i 5 stelle ne presiedono già sette in entrambi i rami del Parlamento; al Pd sono state assegnate 5 presidenze alla Camera e 4 al Senato, a Italia Viva due in entrambi i rami, uno a Leu al Senato (Piero Grasso, commissione Giustizia).

Troppi mal di pancia, meglio rinviare

Una colazione ieri mattina in piazza di Pietra tra il capogruppo Marcucci (Pd) e Perilli (M5s) finita quasi in rissa ha fatto tornare tutto in alto mare. Scambio di accuse (“il Pd chiede troppo”), strascico di veleni (“i 5 Stelle ancora non hanno capito”), la famosa e auspicata alleanza strutturale alle regionali che ha prodotto, su sei regioni, l’accordo su Emiliano in Puglia e su Sansa in Liguria (Pd molto diviso): i motivi dello stop sono tanti. A cominciare dal fatto che dento gli stessi partiti a volte manca l’accordo. E che pure per Italia Viva le ose non sono così semplici. C’è il duello interno al Pd tra Fassino e Quartapelle  per la presidenza della Commissione Esteri alla Camera. Al Senato dovrebbe andare Roberta Pinotti (Pd): il patto è non fare ombra al ministro degli Esteri Di Maio. Luigi Marattin (Iv)  avrebbe conquistato la Finanza (sarebbe stato meglio la Bilancio) alla Camera ma i 5 Stelle non lo vogliono e così potrebbe passare con i voti di Forza Italia (sempre più frequente il fraseggio Marattin-Brunetta). La competente Raffaella Paita (Iv) sarebbe assegnata ai Trasporti alla Camera ma il Pd fa resistenza per mettere uno dei suoi. Il socialista Riccardo Nencini, che a Italia viva ha dato il simbolo per fare il gruppo al Senato, è fermo sulla Commissione Cultura.  Così come il Pd ha chiuso la porta in faccia ad Italia viva che voleva guidare almeno una della commissioni Giustizia. In alternativa Italia viva ha chiesto la Lavoro. “Neanche per idea”  ha fatto sapere la ministra Catalfo (M5s).  “Per poter difendere il decreto Dignità e non aprire un varco sul jobs act” sibilava ieri una senatrice 5 Stelle. Un’altra incognita riguarda la presidenza della Bilancio alla Camera. Il Pd ha indicato Melilli. Che però non avrebbe tuto questo seguito. Ed ecco che ieri si era diffusa voce che qualche mal di pancia tra i 5 Stelle avrebbe potuto tirare lo scherzo di confermare il leghista Borghi.

E torna l’ipotesi rimpasto

Sarebbe clamoroso. Troppe incertezze, troppi rischi, meglio rinviare. Ma può essere questa una coalizione? E così torna insistente il tema del rimpasto. Sono sempre tre la caselle a rischio, Catalfo (Lavoro), Istruzione (Azzolina) e Mit.  Paola De Micheli è stata accusata da Conte di aver fatto uscire la lettera di marzo con cui bocciava la revoca della concessione e rivelava il prezzo del risarcimento, oltre venti miliardi. Al di là di chi è stato, quella lettera è stato un colpo forte ai sostenitori della revoca. Accadrà a settembre, una volta che saranno a terra i risultati elettorali. Le sei regioni al voto sono quattro a guida Pd e due (Liguria e Veneto) al centrodestra. Se finisce 3 pari, cioè il Pd ne perde solo una (la coalizione è salva). Altrimenti salta il banco. A questo va aggiunto che il dossier Autostrade ha veramente sfibrato la maggioranza. “Non ne possiamo più” è stata la frase più ripetuta dai ministri Pd nella notte del Consiglio dei ministri. La grancassa di ieri dei 5 Stelle –  “abbiamo vinto”, “cacciati i poteri forti”, “promessa mantenuta”, “fuori i Benetton dallo stato”, “presi a schiaffi i Benetton”  – sommata a quella prima pagina velenosa del Fatto quotidiano ha trasformato la giornata della vittoria in quella più nera peri Conte 2. Non è un caso che ieri pomeriggio il Presidente del Consiglio abbia voluto “passeggiare” da Chigi al Senato fianco a fianco di due ministri dem, il titolare del Mef Gualtieri, figura chiave nella trattativa con Aspi, e degli Affari Europei Amendola. Conte ha provato Conte a smussare i toni enfatici del Movimento: “Non mi interessano gli slogan”. E ha cercato soprattutto di spengere il fuoco. “La tensioni sono state solo con Aspi, non alteriamo il quadro della realtà”. La realtà è che lo Stato ha comparato Autostrade dai Benetton.

Luci e ombre di un accordo che ancora non c’è

La verità è che sul “bye bye Benetton” e “le  Autostrade tornano allo Stato” c’è ancora molta poca chiarezza. Cerchiamo di mettere in fila i fatti. Non c’è ancora un accordo scritto, solo comunicati stampa. Ma i dettagli in queste circostanze sono importanti.  Non a caso la ministra De Micheli auspica un “accordo chiaro e trasparente nei prossimi giorni”. E non a caso il viceministro Cancelleri ieri sera è tonato a palare di “revoca ancora sul tavolo”. Non c’è stata la revoca, parola chiave di questi giorni e mesi. Ci sarà invece un’operazione di mercato dove lo Stato dovrà comunque sborsare molti soldi, sull’ordine di una decina di miliardi ma forse non bastano. Atlantia, il colosso mondiale nel gestione delle infrastrutture, autostrade ma anche aeroporti,  non sarà ovviamente toccata da questa trattativa: il fondo Sintonia, proprietà dei Benetton, continuerà ad avere il 30,25 %, la maggioranza relativa. Atlantia  gestisce anche aeroporti di Roma e lo Stato, dopo aver trattato con loro per Alitalia, ha appena rinnovato ed esteso le concessioni fino al 2030. Dunque i Benetton  continuano a fare business legittimo con asset importanti dello Stato.

I costi dell’operazione Cdp

Cambia invece, e parecchio,  la situazione in Aspi (Autostrade per l’Italia, gestore di tremila km di rete) controllata all’88 per cento da Atlantia. Entro il 27 luglio viene avviata una procedura di cessione di quel pacchetto per cui, dice il ministro Patuanelli, “a settembre i Benetton saranno già in minoranza e del tutto fuori nell’arco di un anno”. E’ questo lo scalpo dei 5 Stelle. Attenzione però:  non è del tutto chiaro se la cessione dell’88% di Aspi avverrà tutta con un aumento di capitale o con la vendita diretta a Cdp. Si parla genericamente di “due percorsi societari alternativi”. La cosa certa è che Aspi sarà quotata in borsa e avrà un socio di maggioranza  (al 51% ) che è Cdp. Restano in piedi molte domande. Quanto dovrà pagare Cdp per il 51 % di Aspi? Non dovrebbe pagarli ai Benetton perché lo strumento è quello dell’aumento di capitale. Però Cdp, che gestisce i depositi postali degli italiani, dovrà sborsare parecchi miliardi. Almeno una decina. Soldi, sia chiaro, dei correntisti italiani. Benetton dunque uscirà ma certamente non gratis. E’ previsto anche che conservi una quota di Aspi tra il 10 e il 12 per cento. E’ il mercato bellezza, e senza una sentenza che li inibisca, la famiglia Benetton resta sul mercato. Neppure i 5 Stelle possono farci nulla.

Tra i punti dell’accordo Aspi ha confermato i 3,4 miliardi di risarcimenti (opere accessorie, diminuzione pedaggi, manutenzione). Da quel che si capisce saranno in collo alla nuova Aspi. Dunque a Cdp? E che succede quando Cdp, secondo statuto, entro cinque anni dovrà liberarsi della maggioranza di Aspi? Troppe domande per cantare vittoria. Se n’è accorto persino Conte.

16 luglio 2020

STILLICIDIO ? NO OMICIDIO !

17072020 Palermo sotto acqua

STILLICIDIO ? NO OMICIDIO !

E’ incredibile che nel 2020 la gente muoia annegata nella propria auto e nel pieno della propria città, è vergognoso pensare che di fronte ad un nubifragio una città resti paralizzata e veda due dei suoi figli fare la fine peggiore che ci possa essere. Non ci sono scuse e ragioni perché un naufragio è ben diverso dall’esondazione di un fiume e dalla sua piena travolgente o da uno tsunami che spazza via tutto quello che incontra, certo, l’acqua viene giù abbondante ma se non trova di sfogo è normale che si accumuli nei punti più bassi creando delle vere e propri piscine e questo si verifica perché l’amministrazione comunale palermitana invece di occuparsi dei problemi reali della città e dei suoi cittadini è intenta a  preoccuparsi  di assicurare ospitalità ai migranti e della loro sistemazione tralasciando le vere necessità  della  popolazione palermitana. Due morti in quel modo fa davvero una rabbia incredibile ed è la tangibile dimostrazione di quanto sia incapace l’attuale sindaco e giunta ad amministrare una città importante come Palermo, dopo questo ennesimo sfregio alla città credo che farebbero bene a dare le dimissioni in toto perché queste due morti sono state causate dalla loro negligenza, infatti, bastava creare dei canali idrici, di piccole o grandi dimensioni,  lungo i margini delle vie più pericolose a rischio allagamenti, canali che sono già presenti in tante città del centro e del nord che in passato hanno avuto gli stessi problemi ed ora li hanno risolti, creare delle vie di fuga alle acque piovane in modo tale da farle convogliare il liquido verso la via del  mare, evitando di farla accumulare e  ingrossare a dismisura sotto i ponti o sottopassi e dove ci può essere un dislivello è la cosa più logica da fare, non bisogna essere scienziati per capirlo. Questi sono lavori la cui competenza è dell’ufficio tecnico di ogni comune italiano e loro, avevano l’obbligo e  dovere di segnalare l’eventualità pericolosa in caso di nubifragio e invece … non l’hanno fatto, quindi se il sindaco e l’assessore non vigliano sul loro operato se ne deduce che loro ne sono i primi responsabili e pertanto devono pagare per la morte di due innocenti. Troppo comodo scaricare sul nubifragio le colpe della propria incapacità e indifferenza a taluni problemi che potrebbero mettere a rischio la vita dei cittadini com’è accaduto oggi. Che si apra un fascicolo e la procura indaghi, per omicidio plurimo, tutta la giunta perché questo è omicidio … e pretendo giustizia e veder puniti i colpevoli ! Basta, non voglio più veder gente morire così  per colpa della cattiva gestione amministrativa dei comuni …  i politici poi, con arte e pantomime varie strumentalizzando la sciagura ne diventano le vittime, eh no “ egregi signori mangiasoldi “… i canali si potevano costruire prima e non piangere i morti dopo . Le mie più sentite condoglianze ai parenti delle vittime. 1509072020

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Violento nubifragio si abbatte su Palermo: due morti, la gente nuota in strada

17072020 Palermo sotto acqua

Le due vittime si trovavano in un sottopasso di viale della Regione siciliana a Palermo, sono morte annegate. Erano in unʼauto, sommersa dalla pioggia, che è rimasta blocca in strada. Due bambini, il più piccolo di 9 mesi, sono stati ricoverati in ospedale per ipotermia

 

Giornata di forti temporali in Sicilia. La situazione più drammatica si è registrata a Palermo dove un’alluvione ha colpito la città il giorno della Festa di Santa Rosalia, patrona locale. In alcuni sottopassi di viale della Regione siciliana, gli automobilisti sono rimasti intrappolati e hanno lasciato le auto salvandosi a nuoto. Due persone sono morte annegate. Erano in un’auto, sommersa dalla pioggia, che è rimasta bloccata in strada.

Le due vittime si trovavano in un sottopasso di viale della Regione siciliana a Palermo. Sul posto i sommozzatori dei vigili del fuoco che stanno intervenendo per recuperare i corpi.

 

La pioggia è caduta con intensità per circa tre ore. Secondo i dati della stazione meteo dell’Osservatorio
Astronomico, sono circa 80 i millimetri di pioggia caduti sino ad ora. Si tratta del dato più elevato per luglio dal 1797 ad oggi. Innumerevoli gli interventi dei vigili del fuoco.

 

Molte strade di Palermo si sono trasformate in torrenti. Alberi sono finiti in strada, auto sommerse dall’acqua e dal fango. Decine le auto rimaste bloccate. In via Imera alcuni automobilisti sono stati salvati dai sommozzatori dei vigili del fuoco. In alcune zone del capoluogo siciliano manca l’energia elettrica. Da alcuni video amatoriali, si vedono chiaramente automobilisti che lasciano le loro auto per mettersi in salvo a nuoto.

 

Due bimbi ricoverati per ipotermia – Due bambini, il più piccolo di 9 mesi, sono stati ricoverati in ospedale per ipotermia. I piccoli sono rimasti intrappolati in auto, insieme ai loro genitori, nel sottopasso di viale della Regione, all’altezza di via Sardegna, sommerso dall’acqua a causa del forte temporale. Le forze dell’ordine hanno prelevato coperte e teli termici dagli ospedali per le persone soccorse in strada.

 

Musumeci: “Dolore e rabbia per le vittime” – “Dolore e rabbia” sono espressi dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, assieme ai “sentimenti di cordoglio alle famiglie delle vittime innocenti di Palermo”. “Tragedie come queste – afferma il governatore – debbono farci riflettere sulla necessità di adottare nuove e urgenti strategie di prevenzione e di pianificazione del territorio, specie in quelli devastati da speculazioni selvagge. Ce lo impone il mutamento climatico e la responsabilità del ruolo di chi amministra”.

 

ISLAMICA … O … OCCIDENTALE ?

17072020 SILVIA LA CONVERTITA

ISLAMICA … O … OCCIDENTALE ?

Sarebbe interessante capirlo, perché a parole lo è ma nei fatti non lo è una convertita, e allora, faccio umilmente notare alla egregia signorina, convertita alla …birra, che non intendo discutere o meno se quella tra le sue mani è una birra alcolica o non lo è, ma il punto è un altro e cioè, che una buona musulmana deve perseguire un comportamento di assoluta moralità in ambito pubblico e stare seduta al tavolino di un bar, in compagnia di un uomo, salvo che sia il marito o uno stretto familiare, è immorale ed è una violazione alle rigide norme coraniche. Giusto per dirle, che se lei avesse fatto una roba del genere in Iran o in Arabia Saudita lei ora … “egregia convertita” all’Islam, si ritrovava spedita alla più vicina galera per il grave reato di apostasia. Lei si può comportare così perché sebbene abbia rinnegato l’occidente e la religione cristiana e le sue leggi comunque le utilizza per far i suoi … comodi. E così non va bene, anche perché per quanto vedo, se la sua conversione è reale allora si attenga alle disposizioni coraniche e non vada in compagnia di uomini a farsi una birra, perché se lo fa i conti non tornano con la sua conversione e ho il sospetto che lei ci abbia … ” ricamato sul suo rapimento”,. Tanto lo so che tra un annetto sentirà il “richiamo dell’Africa nera” e dopo qualche balla di circostanza … ritornerà dal suo uomo che l’aspetta pazientemente con … quattro milioni di soldi italiani. Sarà che mi sbaglio ma la sua conversione non mi convince e la ritengo una vera sceneggiata teatrale. 16072020 …

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Silvia Romano, le foto esclusive: al tavolino del bar con una birra. E l’Islam?

17072020 SILVIA LA CONVERTITA

Roberto Alessi 12 luglio 2020

“Per me il mio velo è un simbolo di libertà, perché sento dentro che Dio mi chiede di indossare il velo per elevare la mia dignità e il mio onore, perché coprendo il mio corpo so che una persona potrà vedere la mia anima», dice in un’intervista a un sito islamico Silvia Romano, oggi Aisha, la volontaria tenuta rapita per un anno e mezzo e tornata (dopo il pagamento di un riscatto, pare, di 4 milioni e passa, ai suoi carcerieri dell’Isis) convertita all’Islam. Ovviamente non sono d’accordo. D’altra parte, mi spiega un amico musulmano, ci sono alcune scuole di pensiero che non lo reputano obbligatorio. Il Corano è un libro importante, scritto in un’epoca dove le donne venivano fatte morire nelle stalle quando non servivano più ai loro mariti-padroni. Però, «contrariamente a quanto si pensa», leggo su Lettera 43, «nel Corano non viene sancito esplicitamente l’obbligo di velare il capo». Infatti ci sono musulmane famose come Rania, la regina di Giordania, Lalla Salma, moglie del re del Marocco, e Suzanne Mubarak, moglie dell’ex presidente egiziano, che non lo indossano. Silvia Romano è famosa. È diventata famosa dopo il suo rapimento e la sua liberazione e soprattutto per essere tornata con l’abito che gli integralisti impongono alle donne, che però, secondo lei, lo indossano per pura libera scelta. C’è da dire che Silvia, ora Aisha, fa anche una vita libera, frequenta una moschea di Milano, esce con gli amici. Una birra in compagnia. La vedo nelle foto al bar, uno di quei locali cantati da Battisti “Un panino, una birra e poi…”. Anche lei con la sua birra (probabilmente analcolica, ma in piccole quantità pare che l’alcol sia ammesso), seduta accanto a un amico, un bel ragazzo capellone, che sembra una rockstar, vestito ben più fresco di lei, T-shirt, calzoncini, capelli al vento. Pure quelli sono, anche se solo riservati ai maschi, “simbolo di libertà”

PROCESSO DI EMMA CHARGUI IN TUNISIA : SEI MESI DI PRIGIONE PER APOSTASIA !

16072020 TUNSINA CONDANNATA

PROCESSO DI EMMA CHARGUI IN TUNISIA : SEI MESI DI PRIGIONE PER APOSTASIA !

Questa è l’incredibile sentenza di condanna inflitta ad una blogger tunisina che aveva ironizzato su un versetto di una sura del Corano. È pazzesco che una sentenza del genere trovi applicazione in un paese che si dichiara … laico, da ciò se ne deduce che il paese tunisino non è una repubblica democratica e liberale come quelle occidentali e come loro vogliono farci credere, né tantomeno, di riflesso, possiamo dire che tutti quei signori opportunisti che arrivano dalla Tunisia, a bordo di gommoni, non vengono in Italia per lavorare come dicono ma vengono per sottometterci alla loro religione islamica o per venire a delinquere in Europa spacciando le droghe per punire gli infedeli che non vogliono sottomettersi all’Islam. Sono trent’anni che professo e dimostro l’incompatibilità con la fede islamica, da anni che urlo che l’islam non è una religione né di pace né di amore e basta andare nei paesi islamici per vedere cosa accade a chi non è musulmano. I cristiani vengono arsi vivi per il solo fatto di essere … cristiani. Se qualcuno in Italia, come spesso accade, ironizzasse sul papà o su Gesù Cristo, come ha fatto la blogger tunisina, non accadrebbe niente oltre l’amarezza dei fedeli che si vedono derisi… punto ! Queste sono le differenze, poi se a qualcuno piace l’islam bene, accomodatevi pure e copritevi bene perché d’estate i colpi di vento potrebbero rovinare i capelli … delle donne ! E mi raccomando, mi rivolgo ai nuovi convertiti all’Islam, niente birra e alcol, e non fatelo di nascosto come fanno tanti musulmani, niente frasi ironiche sul corano perché offensive e dal sapore amaro dell’apostasia che potrebbero aprirvi le porte della galera. E se non vi bastano i sei mesi di galera della povera Emma Chargui per capire di che pasta è l’islam, allora siete proprio confusi nel cervello, posso capire il nativo di un paese islamico ma non un occidentale nato nella libertà e nella civiltà e democrazia e queste non sono teorie campate in aria ma verità e realtà ! 15072020

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Procès d’Emma Chargui en Tunisie : six mois de prison pour une parodie de sourate du Coran

Publié le : 14/07/2020 – 17:06Modifié le : 14/07/2020 – 17:39

Vidéo par :Lilia BLAISE

16072020 TUNSINA CONDANNATA

Une internaute tunisienne a été condamnée à six mois de prison ferme pour avoir partagé sur Facebook une publication imitant le style du coran qui parlait du coronavirus, a indiqué le tribunal de Tunis mardi. Emna Chargui, 27 ans, a été reconnue coupable d’atteinte à la religion et d’incitation à la haine après avoir partagé le 4 mai sur le réseau social une publication intitulée “sourate corona”.