fatti di vita e politica nazionale e d internazionale

ANCORA UNA STRAGE..!

ANCORA UNA STRAGE..!

Terroristi in azione senza fare acquisti, così giusto per fare qualcosa di diverso ed eclatante, … così, giusto per avere tanti spettatori in TV a cui dare l’orrido spettacolo per rompere la monotonia del caldo… Ma è davvero incredibile…ma come si fa ad ammazzare della gente inerme che sta facendo acquisti in tutta tranquillità e in compagnia dei propri cari in un centro commerciale. Mi chiedo cosa abbiano nella testa avariata certi elementi che li spinge ad essere così spietati ed assetati di sangue…forse la colpa è anche da ricercare nei videogiochi…no.. non scherzo… In quei giochi ci sono situazioni identiche e ci si abitua ad ammazzare i nemici o a gente inerme per errore durante le fasi dei giochi….e poi alla fine ammazzare la gente diventa un piacevole e macabro reality. La mia è una semplice ipotesi, forse un po’ fantasiosa, che va ad aggiungersi a quella più concreta dei lavaggi di cervello e a quei condizionamenti mentali col fine politico o religioso. Sono veramente rammaricato e affranto per la perdita di tante persone tra cui quattro bimbi ..per niente… già… è proprio questo il punto…e qual è il senso di questa strage ? Ad ora, con l’ultimo aggiornamento i morti sono saliti nel numero di 20 oltre 22 feriti…. ancora una strage senza senso.. Il mio personale cordoglio va ai familiari delle vittime e l’auspicio che i feriti possano riprendersi al più presto. 04082019

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Texas, 21enne spara dentro un supermercato: 20 morti e 26 feriti, anche dei bambini. Fbi apre fascicolo per “terrorismo interno”

La polizia segue la pista del crimine d’odio dopo essere entrati in possesso di un suo manifesto suprematista che porterebbe le indagini in quella direzione

di F. Q. | 4 AGOSTO 2019

Texas

Texas, dopo la strage la solidarietà dei cittadini: in centinaia per donare il sangue ai feriti

È di 20 morti, tra cui alcuni bambini, e 26 feriti il bilancio della strage a El PasoTexas, dove un uomo, il 21enne Patrick Crusius, è stato arrestato con l’accusa di essere l’autore della sparatoria all’interno di un supermercato Walmart nel complesso commerciale di Cielo Vista. Le autorità seguono la pista del crimine d’odio dopo essere entrati in possesso di un suo manifesto suprematista che porterebbe le indagini in quella direzione, come ha spiegato Gren Allen, capo della polizia della città. Pista supportata anche dal fatto che la maggior parte dei clienti del supermercato sono ispanici. L’Fbi ha aperto un fascicolo per “terrorimo interno”.

Tra le 20 vittime c’è anche una donna di 25 anni con il figlio di due mesi in braccio, come ha riferito la sorella, Leta Jamrowski, dopo aver saputo che la sua familiare, Jordan Anchond, era stata uccisa al Walmart mentre stava comprando materiale per la scuola. La donna ha parlato con l’Associated Press mentre aspettava in una sala del centro medico universitario di El Paso dove il nipotino era in cura per delle fratture dovute alla caduta di sua madre. “Dalle ferite sul bimbo – ha spiegato – è probabile che mia sorella gli abbia fatto da scudo. Così quando è stata colpita con il piccolo in braccio, potrebbe esserci caduta sopra. Insomma, ha dato la sua vita per proteggerlo”.

Texas, strage al centro commerciale: i clienti in fuga con le mani alzate

 

Dopo la sparatoria, gli ospedali che hanno ricevuto i feriti hanno lanciato un appello per la raccolta di sangue per le trasfusioni. Alla richiesta hanno risposto subito in moltissimi, come mostrano le immagini delle tv americane.

Le prime ricostruzioni dell’accaduto sono state possibili grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso Crusius, 21enne di Allen, vicino Dallas, entrare dall’ingresso di un parcheggio con occhiali, pantaloni mimetici, t-shirt scura e un paio di cuffie, con un’arma che sembra un fucile automatico Ak-47. Dopo il ritrovamento di un manifesto suprematista, la polizia segue la pista dell’odio razziale, anche se non c’è per ora alcuna conferma ufficiale, con i profili social che sono sotto la lente d’ingrandimento.

Una volta fatta irruzione nel centro commerciale, il ragazzo ha dato inizio a un’ora di panico tra le centinaia di avventori che a quell’ora del weekend affollavano i negozi, bar e ristoranti del complesso. Molte famiglie stavano acquistando articoli di cartoleria per la scuola, che in Texas comincia tra un paio di settimane.

Dopo i primi spari c’è stato un fuggi fuggi generale, come mostrano le prime immagini scattate dai presenti con i telefonini e subito rilanciate dalle tv americane. L’area però è così grande che nessuno sapeva esattamente in che direzione scappare. Alcuni locali hanno attuato immediatamente il lockdown, isolandosi dal resto dello shopping center. Diversi visitatori hanno telefonato alle forze dell’ordine e hanno cominciato a mandare sms ai propri cari.

La polizia è arrivata in forze, insieme all’Fbi e alle ambulanze, ma è passata almeno un’ora prima della cattura dell’assalitore. “Davvero straziante. Stai al sicuro El Paso, per favore seguite tutte le indicazioni del personale di emergenza”, aveva twittato Beto O’ Rourke, tra i candidati più battaglieri contro la diffusione delle armi da fuoco. “Un atto di violenza odioso e assurdo”, ha accusato il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott.

“Terribile sparatoria a El Paso, Texas. Le notizie sono molto brutte, molte vittime. Stiamo lavorando con le autorità statali e locali e con le forze dell’ordine. Ho parlato con il governatore promettendo il totale sostegno del governo federale. Dio sia con tutti voi!“, ha twittato invece il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continuando poi a cinguettare su temi di campagna elettorale.

Quella di sabato è la seconda di tre sparatorie di massa che hanno colpito gli Stati Uniti in pochi giorni, dopo quella del 29 luglio a San Jose, al festival del cibo, dove un 30enne ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone, e poche ore prima di quella di Dayton, in Ohio, dove due uomini armati hanno tolto la vita ad almeno sette persone.

PASTORI FULANI..NO ISLAMISTI !

PASTORI FULANI..NO ISLAMISTI !

Ancora morti nella chiesa cattolica nigeriana, ieri padre Paul Offu, parroco nigeriano della diocesi di Enugu, ci ha rimesso la vita per non piegarsi alla cieca violenza dei “pastori fulani”. Purtroppo la morte violenta del parroco non è la prima né è casuale,  segue un’ondata di crimini perpetrati  da anni contro la popolazione cristiana motivata da interessi  terrieri. I fulani sono musulmani, mentre gli agricoltori ammazzati sono in maggioranza cristiani, quindi com’è abitudine ragionare in quel paese si considerano i cristiani elementi di poco conto, al pari della feccia e oltretutto anche infedeli, pertanto si sentono autorizzati, dalle loro convinzioni religiose, ad agire senza scrupoli e pietà, infatti sono più di 200 gli agricoltori massacrati lo scorso 23 giugno in alcuni villaggi dello Stato centrale di Plateau, altri 15 uccisi il 23 aprile, compresi due sacerdoti, don Joseph Gor e don Felix Tyolaha, per cui, si assiste nel silenzio mediatico ad un conflitto nato inizialmente per ragioni economiche e climatiche  e successivamente si è poi trasformato in un “eccidio di cristiani”, una vera e propria “piazza pulita”, a dimostrazione che è in atto un vero scontro religioso e tribale il cui epilogo sarà la strage continua di cristiani sino all’ultimo individuo. Oggi in Nigeria e nei paesi limitrofi essere cristiani rappresenta un rischio per la propria incolumità fisica e in tante occasioni si corre anche il rischio di venire ammazzati . Questa è la storia dei “nostri fratelli cristiani” che vengono trucidati in Nigeria perché devono far posto ai “..pastori musulmani fulani” e quando va peggio ci sono anche i miliziani musulmani di Boko Haram che finiscono il lavoro con altri gratuiti massacri di poveri cristiani. Questo è quello che accade in Nigeria tutti i santi giorni e cosa fa il mondo intero, l’Europa, i radical chic e buonisti  e soprattutto la chiesa cattolica ? Niente….niente di niente loro fanno solo le battaglie per i migranti musulmani nigeriani, fa ridere questa osservazione …lo so è un paradosso terrificante.. ma è così, si difendono a spada tratta i migranti musulmani che arrivano proprio dalla Nigeria e si lasciano morire centinaia e centinaia di esseri umani, di religione cristiana,  nell’indifferenza totale per mano dei musulmani nigeriani….Già, evidentemente i cristiani morti in Nigeria non sono per le Tv argomenti interessanti come i migranti su un battello delle ONG fermo al limite delle acque territoriali italiane…no.. assolutamente, l’informazione “farlocca dei beceri giornalisti” richiede ben altro che narrare le disgrazie di poveri contadini spazzati via dalla cieca furia dei pastori musulmani . Perché parlarne, è meglio essere buonisti in casa e strafottenti all’estero…però, mi raccomando, non fate confusione… perché i “pastori fulani” non sono “islamisti” ma solo….”musulmani”,… vero  è che  loro massacrano lo stesso i cristiani…uguale.. uguale agli islamisti però sono diversi, ricordiamolo questo…loro sono diversi. C’è da chiedersi chissà poi perché la chiamano religione di pace ed amore ? E per concludere, in ultimo abbiamo le notizie “sulle temperature mediatiche” dell’informazione italiana sul caso Nigeria : Manlio Minicucci minima 99 massima 100, Roma centro Rai, minima 0 massima *, Roma Santa Sede …non pervenuta. 03082019

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liberal democratici cristiani

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Nigeria. Ucciso prete nella notte: la preghiera per padre Paul Offu

I.Sol. venerdì 2 agosto 2019

Un gruppo di uomini armati nella notte ha assalito e sparato a un sacerdote nigeriano. Ne dà notizia la pagina della diocesi di Enugu. Le proteste degli altri preti cattolici dopo l’omicidio

Padre Paul Offu ucciso nella notte del primo agosto da un gruppo armato. È il tredicesimo prete ucciso nel mondo nel 2019

PADRE

Nella notte del primo agosto un gruppo di uomini armati ha ucciso un sacerdote nigeriano, padre Paul Offu. È il tredicesimo prete ucciso nel mondo nel 2019 e il secondo in Nigeria.

A dare la notizia è la pagina Facebook della diocesi di Enugu, in Nigeria. Il parroco di Saint James the Greater (Ugbawka) è stato colpito da alcuni proiettili sparati da uomini noti che vengono definiti – nella nota diffusa dalla diocesi su Facebook – “mandriani fulani” lungo Ihe-Agbudu Road a Awgu LGA dopo che padre Offu avrebbe rifiutato di fermarsi con la sua macchina.

Va ricordato che “dopo il terrorismo estremista di Boko Haram ora la grande paura in Nigeria è l’avanzata dei pastori fulani, che fuggono dalla desertificazione. Ma per accaparrare le terre degli agricoltori usano la violenza, lasciando morti e feriti e terra bruciata al loro passaggio – come aveva raccontato il Sir in un’intervista al missionario salesiano don Roberto Castiglione -. Più di 200 gli agricoltori massacrati lo scorso 23 giugno in alcuni villaggi dello Stato centrale di Plateau, altri 15 uccisi il 23 aprile, compresi due sacerdoti, don Joseph Gor e don Felix Tyolaha. I fulani sono musulmani e gli agricoltori sono in maggioranza cristiani, per cui c’è chi teme che un conflitto nato per ragioni economiche e climatiche si trasformi in uno scontro religioso e tribale”.

Nella stessa zona di Enugu va ricordata l’uccisione di un altro sacerdote, padre Clemente Ugwu. Il sacerdote era stato trovato morto il 20 marzo scorso, dopo essere stato rapito 3 giorni prima.

E’ … NUOVO AMORE ?

E’ … NUOVO AMORE  ?

Chi è quell’uomo senza frac che si è recato nel carcere romano a trovare un giovane e bellissimo ragazzo americano di 19 anni ? Forse, …dico forse perché in Italia non lo si può dire sino a pena certa, è andato a rendere omaggio al presunto colpevole e additato di una piccolissimo omicidio ?…Tranquilli tutti, roba da niente un incontro tra ..vecchi amici o… nuovi amanti ?  Lui è andato per sincerarsi ….ed accertarsi delle sue condizioni di salute e perché mai ? E’ mica il fidanzato o il suo innamorato visto che non è né parente né amico ? Allora, lui chi è e perché è lì ? E’ forse l’uomo inviato dalla dea provvidenza americana ? Lui chi  è ? No…non lo so…ditemi voi…non vorrei che il deputato si offendesse ..no.. no non ci tengo ad urtare la sua sensibilità, comunque sia il ruolo che lui preferisce attribuirsi non mi riguarda, però al di la delle mie considerazioni vorrei proprio sapere che diavolo c’è andato a fare nel carcere, forse il bravo comunista e lavoratore del popolo a 15.000,00 euro al mese intendeva consolare il povero giovane ? Oppure…. magari convertirlo al comunismo visto che lui è una “creatura meravigliosa ed un convinto compagno e fedele alle sue idee”… ovviamente quelle devono essere applicate agli  altri…e non a lui visto che becca 15 mila euro al mese  più spese. Già, infatti il prode compagno sensibile ed umano, invece di occuparsi dei pensionati, disabili e indigenti italiani si occupa di questioni più altolocate, difatti la sua affannosa vita da compagno premuroso presenta un curriculum di tutto ..”rispetto”.. pensate un po’.. ha lavorato per più di 20 anni per importanti banche italiane ed internazionali come Direttore delle Risorse Umane vivendo per sette anni all’estero, tra Londra e Mosca. Attualmente vive a Milano con il suo compagno Federico e i loro due gatti. Quindi uno che ha lavorato in banca fa il compagno del popolo e va a trovare uno che ha appena ammazzato con 11 coltellate “un servo dello stato” nell’esercizio delle sue funzioni ? E perché mai ?  Si è forse innamorato del giovane americano ? Oppure c’è qualche altra manovra politica dietro tutto questo ? Già, il ridicolo è  che il suo partito, a seguito di questa sciagurata visita, lo ha scaricato, ne ha preso le distanze, ed aggiungo a ragione, anche  perché è inspiegabile e incomprensibile il suo comportamento…ma come, invece di andare a trovare i parenti della vittima e portare il suo cordoglio personale e  magari anche quello del partito va a trovare l’assassino ? Scusate ..il presunto assassino .. volevo dire.. Ho cercato di capire per tutta la giornata il movente della sua visita nel carcere romano e alla fine mi sono insospettito e soffermato su un’unica possibilità…e cioè : lui si..” è innamorato”.. mamma mia, ora che lo viene a sapere Federico, il suo convivente, saranno dolori e scappellotti per Scalfarotto.. lo so ma sono problemi suoi.  01082019

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RINNEGATO

Scalfarotto visita gli americani in carcere e il Pd lo scarica

1 Agosto 2019

sca

“Quella di Ivan Scalfarotto è una sua iniziativa personale. Rientra nelle sue prerogative di parlamentare ma ripeto è una sua iniziativa non fatta a nome del Pd”. Il segretario Pd Nicola Zingaretti, a margine di un’iniziativa in Regione Lazio, commenta così la visita in carcere di ieri da parte del parlamentare Dem Ivan Scalfarotto ai due giovani statunitensi accusati di aver ucciso il vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Una sortita che ha calamitato critiche bipartisan e l’indignazione di molti utenti dei social network.

Per il deputato democratico Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo, Scalfarotto “ha invertito l’ordine delle priorità” andando a “verificare le condizioni” dei due americani ignorando la vedova del carabiniere. Per l’ex ministro Carlo Calenda invece “è il caldo. Spero che sia il caldo. Perché tra Gozi ieri e Scalfarotto oggi vi giuro che stiamo raggiungendo vette di stupidità mai prima conquistate nella politica contemporanea”.

 

 

 

CHE PAESE E’…ORA ?

CHE PAESE E’…ORA ?

E che dire di questo incredibile episodio sessista e retrogrado, mi sembra di essere tornato indietro nel tempo di 1000 anni….quando le donne erano solite coprirsi sino ai piedi…pazzesco e ridicolo, e poi,  cosa c’è da commentare leggendo di un diritto derubato ad una giovane ragazza il cui unico desiderio era quello di vestire in linea con le condizioni climatiche del momento ..ma vogliamo scherzare ? Come si permette l’autista  chi gli dà la facoltà di arrogarsi il diritto di decidere se il suo abbigliamento era volgare e provocatorio, sarà mica un musulmano quello alla guida del bus ? Sicuramente sì, un uomo occidentale avrebbe guardato l’abbigliamento della ragazza compiaciuto e magari anche desideroso di flirtare, ma non l’avrebbe mai offesa o addirittura impedito di salire sul bus ed effettuare la corsa regolarmente pagata. .oramai siamo al completo disastro della società svedese così come la conoscevamo, al totale ribaltamento degli usi e costumi del popolo svedese ..a favore di una religione islamica di altri tempi e incompatibile con gli usi e la democrazia occidentale… Già, quando sono arrivati sono stati accolti con salti di gioia e al suono delle trombette, sordi agli allarmi lanciati da tutti e in primis da una certa…” Oriana Fallaci”, sul pericolo islamizzazione ed ora,  l’invasione immigrata islamica ha determinato un radicale cambiamento e trasformato  il modo di vivere e  addirittura incide anche sul modo di vestire. Incredibile ma vero, questo accade proprio nel paese più invidiato nel mondo per la sua esemplare civiltà assoluta ed unica, soprattutto in termini di libertà individuale. Era l’unico paese al mondo dove all’ora di cena in Tv era facile assistere a scene di  nudo di donne integrale nei film, mentre in altri paesi si guardavano i Tg  nazionali… Ricordo che in una trasmissione  della tv svedese, un programma che rappresentava l’elevato livello sociale svedese, i bimbi non si scomponevano né guardavano basiti il nudo delle donne…erano così abituati  che non ci facevano neanche caso mentre all’opposto, purtroppo, i migranti islamici  arrivati in Europa si sono macchiati di stupri a danno delle ..nonne.. Due dure realtà contrapposte costrette a convivere.. Curioso e singolare che il popolo musulmano svedese difenda la giovane donna…bugie e menzogne allo stato puro. Certo che la difendono, a parole…sono proprio maestri ..ma nei fatti razzolano esattamente come ordina il libro coranico e niente di meno. Molto bene, ora la Svezia islamica ha raggiunto il suo obiettivo, da domani nessuno andrà più in abbigliamento osé in giro per le città nè tantomeno a salire sui bus, no…non lo faranno perché avranno paura, quella paura sottile e subdola insinuata nella mente delle donne con l’arma del terrore psicologico…speriamo solo che questa ragazza non sia una di quelle che saltava per l’immigrazione…02082019

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Svezia, ragazza cacciata dal bus perché è poco vestita: la difendono i musulmani

Un episodio davvero singolare

Di Marco Nepi  01 Ago. 2019

Svezia, ragazza poco vestita sul bus viene cacciata dall’autista

Una ragazza poco vestita sul bis è stata cacciata dall’autista. È la singolare vicenda, raccontata oggi dal Corriere della Sera, che ha visto protagonista  una 19enne, Amanda Hansson, a Malmö, la città con la più alta percentuale di immigrati musulmani nel Paese più progressista d’Europa, la Svezia. L’accaduto è stato raccontato dalla stessa ragazza, sul suo profilo.

Foto dalla pagina Facebook di Amanda Hansson

amanda

Qualche giorno fa, con una temperatura di 27 gradi, Amanda è salita sull’autobus numero 3 pieno di passeggeri. “Era una giornata molto calda – ha scritto la ragazza sulla sua bacheca social – e avevo adattato il mio abbigliamento alla temperatura: indossavo un paio di pantaloncini e un top con il fiocco annodato lì davanti. Porgo il biglietto, l’autista mi ferma”.

“Non puoi vestirti così sui nostri autobus. È la regola della compagnia. Ti mostri troppo… Prima ricopriti, poi torna”, sono state le parole del conducente. A quel punto Amanda, “furiosa”, è scesa con la voglia di “urlare e piangere”. “In tutta la mia vita non mi sono mai sentita così umiliata”, ha detto.

Foto dalla pagina Facebook di Amanda Hansson

In Svezia il caso della ragazza poco vestita cacciata dal bus ha fatto il giro dei media. Al punto che la compagnia di autobus è stata costretta a scusarsi con la 19enne. “Non abbiamo alcun regolamento che imponga ai passeggeri come vestirsi”, ha fatto sapere. L’autista, che “non ha agito per motivi culturali e religiosi”, è stato sospeso. Non si conoscono né il suo nome, né l’etnia e l’eventuale orientamento religioso. Il dipendente dovrà ora sottoporsi a un corso di ri-addestramento.

Amanda ha anche raccontato che con lei avrebbero solidarizzato molti immigrati musulmani che hanno assistito alla scena sul bus. Proprio a Malmö, dove non sono mancati episodi di tensione. A Hyllie, una località del distretto, alla piscina municipale sono state riservate alcune ore di nuoto solo alle donne proprio su richiesta della comunità islamica.

COS’È LA GIUSTIZIA ?

COS’È LA GIUSTIZIA ?

È la colonna portante di una democrazia e viene regolamentata da una serie di leggi e determinati codici col fine di punire i colpevoli di vari reati che si perpetrano ai danni dei cittadini nel loro vivere quotidiano. Le leggi di una società civile si attuano attraverso la magistratura che le applica seguendo dettami di logica, comprensione, col sano principio del diritto alla punizione ed equilibrata nelle sue decisioni, si puniscono i colpevoli per i reati commessi tutelando le vittime, soprattutto i minori, e fatto ciò la vittima ottiene, … così dovrebbe essere, la decantata giustizia. Bene, in teoria è così, ma esaurito il concetto di giustizia, visto che io sono ” coccio a capire” certe situazioni, mi spiegate che cavolo di giustizia è questa ? Una criminale che ha permesso di togliere legalmente dei bambini alle proprie famiglie, ai loro genitori biologici, col semplice fine di lucrare…torna a lavorare ? E dove ? Proprio dove lavorava prima… No, qui siamo fuori dal mondo, quella criminale deve andare in galera per “omicidio plurimo mentale minorile”… già i bimbi non sono morti fisicamente ma lo sono mentalmente e le loro psiche ne pagheranno le conseguenze vita natural durante. Ma come si può pensare e permettere che una donna senza scrupoli torni a fare quel ha fatto precedentemente …senza scrupoli.. ? Siamo alla follia pura, è come rispedire dai bambini, nelle case famiglia, uno che ha abusato sessualmente dei minori per anni… è forse questa la giustizia che s’intende in Italia ? Rispediamo il pedofilo nelle case famiglia perché ha confessato di averlo fatto ? È la stessa ed identica cosa, quello che non riesco a capire è come si possa concepire una cosa del genere… fantastico…. continuiamo così e facciamo finta che non sia successo niente tanto, quei bambini sono figli di…. nessuno.. Cos’è la giustizia….? ..boh…forse una nuova pizza o un gelato…e che ne so… credevo fosse quella roba di prima…ma sbagliavo…. però, non smettiamo di combattere sino a quando non sarà fatta….”Giustizia” ma quella di sopra….01082019

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E adesso la pentita di Bibbiano torna a fare l’assistente socialess

Torna a lavoro l’assistente sociale Cinzia Magnarelli ha confessato di aver falsificato alcune relazioni sotto le pressioni dei propri capi, così da pilotare gli affidi

Pina Francone – Mer, 31/07/2019 – 11:07

L’assistente sociale Cinzia Magnarelli ha confessato di aver falsificato alcune relazioni sotto le pressioni dei propri capi, così da pilotare gli affidi.

Insomma, report bugiardi per togliere i bambini alle famiglie e darli in affido: ecco spiegato, in breve, il crudele “sistema Bibbiano” scoperto dall’inchiesta Angeli e Demoni.

Lo ha spiegato agli inquirenti una delle assistenti sociali indagate, accusata di falso ideologico, frode processuale, violenza privata e tentata estorsione. La Magnarelli, interrogata dal gip Luca Ramponi ha confessato le malefatte, ammettendo le proprie colpe e dichiarando di aver scritto il falso su ordine dei superiori.

Ecco, grazie al suo racconto ha ottenuto la revoca della misura cautelare e potrà tornare a lavorare a Montecchio Emilia, dove era arrivata nel settembre 2018 dopo aver chiesto il trasferimento da Bibbiano, non riuscendo più a tollerare i meccanismi di Federica Anghinolfi e colleghi, dopo aver eseguito gli ordini ed essere stata una pedina fondamentale negli ingranaggi del “sistema Bibbiano”.

Così si è spiegata a LaVerità“Io ho sempre pensato di muovermi nella massima tutela per i minori […] Il motivo per cui ho deciso di fare richiesta di trasferimento dal servizio che stavo svolgendo a un altro servizio, sempre nella pubblica amministrazione, è che mi ero resa conto che il servizio sociale utilizzava come criterio principe il controllo invece dell’aiuto”.

E in tutto questo, invece, il sindaco Pd di Bibbiano continua a rimanere agli arresti domiciliari. Al primo cittadino dem Andrea Carletti, infatti, che non è accusato di reati commessi contro i bambini, ma è indagato – in quanto delegato dei servizi sociali dell’Unione dei Comuni della Val d’ Enza – per abuso d’ufficio e falso ideologico (per cui solitamente non è previsto il carcere preventivo), è stata negata la revoca della misura cautelare.

L’UOMO DELLA …FORESTA… !

L’UOMO DELLA …FORESTA… !

Ecco un uomo lodevole ed ammirevole…da premio Nobel, uno che finalmente non perde il tempo dietro ideologie e utopie campate in aria, lui purtroppo non ha i riflettori puntati dei media come certi personaggi resi famosi dai loro accoliti che s’ingrassano con i proventi pubblicitari e quelli dei libri venduti, testi farlocchi farciti di concetti fasulli che innescano il terrore mediatico del clima.. no.. no ..lui anziché dire spegniamo i frigoriferi o altre balle del genere ha pensato bene di fare e lavorare …già lui…lavora e si prodiga a cominciare a risolvere il problema Africa e la sua perenne siccità, che non è cosa di oggi né di 100 anni fa, ma perché la deforestazione ha colpito quella fascia di Africa in modo irreparabile migliaia di anni fa e lui…. partendo proprio da casa sua e con il semplice aiuto di organizzazioni, quelle vere e responsabili, e del suo popolo ha fatto si che si  piantassero ben 350 milioni di alberi in un  solo giorno, non è cosa semplice né qualcosa che deve passare inosservata nel silenzio mediatico ma è un’operazione eccezionale di incremento forestale senza precedenti in Africa, straordinaria e meravigliosa iniziativa,  con la fantastica prospettiva e obiettivo di vederne piantati  ancora degli altri nell’immediato futuro sino ad arrivare al fatidico numero di  4 miliardi di alberi piantati, un numero colossale che sorpassa notevolmente e surclassa gli appena 66 milioni di alberi piantati in India nel 2017. Questa è davvero un’opera colossale a tutela dell’ambiente e del territorio non solo etiope mondiale, la forestazione va sostenuta e incrementata con risorse anche economiche da tutti i paesi del mondo specie nella fascia sud sahariana dove l’erosione del territorio è sempre più marcata . Certo, creare un “secondo polmone verde” naturale  in Africa  che produca ossigeno puro è un’autentica manna dal cielo.  Sì, perché attraverso il processo della “fotosintesi” si ricava  ossigeno  sprigionato  dai miliardi di alberi viventi che garantiscono  il riciclo naturale e depurazione della aria attraverso le sue foglie, questi sono elementi fondamentali per il benessere del pianeta e va proprio contro l’effetto serra e gli agenti inquinanti. E’  questo è il modo più intelligente per difendere la natura e l’ambiente e non vendendo.. “balle utopiche”… in giro per le TV del mondo…cara mia piaccola Greta, piantare alberi non è solo far ripulire l’aria ma è anche un modo per far rifiorire le economie africane, si possono legare centinaia di migliaia di attività nel mondo dell’agricoltura e del legno non facendo scappare i giovani verso l’Europa ma affidando loro dei lavori e il proprio destino…in casa propria . Quello che sta facendo il presidente dell’Etiopia è qualcosa di grandioso, d’immenso che va al di la delle solite strumentalizzazioni sul clima e sulla politica dei tanti “verdi e ambientalisti” in Europa. Già…nessuno ci aveva mai pensato ad una implementazione del parco forestale in Africa, ridicolo vero ? Eppure questa è la soluzione iniziale, poi col tempo magari riuscire a convertire il tutto con energia pulita eliminando del tutto i combustibili fossili, ma lo si deve fare gradualmente e non dall’oggi al domani perché ciò è impossibile. Questo ed è l’unico modo  ed intelligente per trattare l’argomento clima e cambiare pagina . 31072019

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In Etiopia piantati più di 350 milioni di alberi in un giorno

ALBERI

Il record del Paese Africano, festeggiato dal governo sui social, per l’iniziativa “Green Legacy”. Una campagna per riforestare il territorio e combattere il climate change

di MATTEO MARINI

L’Etiopia ha annunciato di aver piantato più di 350 milioni di alberi in meno di un giorno nell’ambito dell’iniziativa “Green legacy” per ricreare il patrimonio forestale perduto di uno degli stati più aridi del continente africano e contro il climate change. Secondo i numeri diffusi dalle autorità, dopo sei ore erano stati piantati oltre 100 milioni di alberi, triplicati dopo 12 ore, stabilendo, a quanto pare, un record mondiale, strappando il primato da Guinness all’India che, nel 2017, aveva piantato 66 milioni di alberi nello stesso arco di tempo.

La mobilitazione sui social

L’invito a partecipare all’iniziativa era stato divulgato dallo stesso capo del governo Abiy Ahmed, 43 anni, primo ministro dal 2018, e rilanciato dai suoi ministri della Salute Amir Aman e dell’Innovazione e tecnologia Getahun Mekuria. Vi hanno partecipato anche enti come l’ambasciata britannica ad Addis Abeba, condividendo le foto del proprio personale al lavoro con vanghe e palette, lo stesso ha fatto la compagnia aerea Ethiopian airlines e la missione dell’Unione europea nel Paese ma, soprattutto, hanno dato il loro contributo milioni di cittadini ai quali sono state distribuite le piante. Sono circa 107 milioni gli etiopi, significa che sarebbero stati piantati, solo ieri 29 luglio, più di tre alberi pro capite (bambini e neonati compresi).

In serata è arrivato il tweet trionfante di Abiy Ahmed: “353,633,660 piantine piantate in 12 ore. Questi sono gli Etiopi”. L’obiettivo era 200 milioni, il risultato ha superato di gran lunga le attese. Anche se i numeri non hanno mancato di sollevare perplessità, perché difficili da verificare.

Quattro miliardi di alberi

L’obiettivo per il 2019 è quello di piantare quattro miliardi di alberi (40 pro capite). Secondo il ministro dell’Agricoltura, al 24 giugno il conto era arrivato già a 2,6 miliardi in uno Stato che, a quanto risulta dai dati forniti da Farm Africa, organizzazione che si occupa delle gestione del verde in Etiopia, dalla fine del diciannovesimo secolo è passato dal 30 per cento del territorio coperto da foreste ad appena il 4 per cento. Una deforestazione mossa principalmente dalla ricerca di territori da coltivare. L’80% della popolazione vive infatti in territori rurali e una percentuale ancora maggiore si mantiene proprio grazie all’agricoltura.

Il verde contro il climate change

I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale e la desertificazione che minaccia molti territori dell’Africa rischiano quindi di colpire anche e soprattutto i contadini etiopi. Se il trend non sarà invertito, infatti, nei prossimi decenni milioni di migranti climatici saranno costretti emigrare per cercare un futuro migliore dove le condizioni climatiche lo permetteranno. L’iniziativa “Green legacy” si inserisce dunque anche in questo sforzo di contenere i gas serra nell’atmosfera.

Un recente studio pubblicato su Science da ricercatori svizzeri ha infatti individuato in questa tecnica la soluzione più efficace per combattere il riscaldamento globale. Ma ce ne vorrebbero un bel po’, mille miliardi, su una superficie grande quanto gli Stati Uniti (da ricavare soprattutto in Russia e negli stessi Usa). Una foresta capace di immagazzinare due terzi delle emissioni dall’epoca della Rivoluzione industriale.
 

Approfondimento

Il Brasile prepara un altro sacco dell’Amazzonia

di DANIELE MASTROGIACOMO

E sono proprio mille miliardi di alberi l’obiettivo dichiarato della ”Trillion tree campaign”, iniziativa nata sotto l’egida dell’Onu e poi presa in carico dalla fondazione Plant for the planet, che mira a sensibilizzare i Paesi affinché portino avanti campagne a questo scopo. Finora il conteggio è arrivato a 13,6 miliardi, il traguardo è ancora lontano e chissà quanto efficace, visto che il più grande polmone della Terra, l’Amazzonia, ha ricominciato a perdere pezzi sotto l’accetta del presidente Bolsonaro.

UNA BENDA ? SI’….MA PER L’ETERNITA’ !

La foto di uno dei due americani fermati per l'omicidio del carabiniere a Roma, Gabriel Natale-Hjorth, con gli occhi bendati, apre il sito della Cnn, che parla di "un'immagine scioccante" e riferisce dell'avvio delle indagini sullo scatto. La foto rimbalza anche sugli altri media americani, dal Washington Post al Los Angeles Times che, citando le autorità italiane, parlano di "atto illegale".
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UNA BENDA ? SI’….MA  PER L’ETERNITA’ !

Già… sicuramente i familiari di Mario avrebbero preferito che il bendato e il suo complice assassino non si fossero trovati a Roma in vacanza, ad uno è stata spenta  la luce da una benda  per alcuni minuti mentre per il povero Mario la luce è stata spenta per l’eternità, ma per il primo sono insorti con sdegno tutti i radical chic e benpensanti del mondo, mentre per il secondo…niente ..la morte di un giovane di 35 anni conta poco specie se..poi trattasi di un …”Carabiniere”… Quanta inutile e curiosa polemica per una benda posta sugli occhi del complice dell’omicida, un soggetto molto pericoloso a quanto pare e che tra l’altro è anche un “abituè” della violenza come dimostra il suo precedente arresto negli USA per lesioni ad un giovane americano. E’ pazzesco dover narrare l’epilogo di un omicidio in questi termini ma le cose stanno così, una benda  è capace di sollevare un polverone ed un  uragano…in una tazzina di caffè…il bicchiere è troppo grande.. Leggo titoloni di sdegno e irritazione per la benda posta sugli occhi del complice dell’omicida e ascolto  indignazioni sul gesto del bendaggio da parte dei carabinieri italiani…una procedura  paragonata a chissà quali torture e sfinimenti fisici, si è parlato persino di  autentica violazione dei diritti internazionali dell’uomo… ma fatemi il piacere e andate a farvi…benedire tutti.. al pari sono anche ridicoli e patetici i nostri radical chic… e mentre i soliti ..”testicolai nostrani”.. si perdono dietro le parole e frasi di circostanza e sdegno mi piace evidenziare  e sottolineare che negli altri paesi del mondo intero, Stati Uniti in primis, è normalissimo bendare l’arrestato ed è logico anche ammanettarli, senza poi parlare dei loro metodi di una durezza impressionante distanti anni luce dal nostro modo di operare, e venire a farci la solita morale dei testicolai è proprio un’offesa, non ai carabinieri ma a tutta l’Italia. Quindi perché in Italia viene considerato un bendaggio vergognoso, anti costituzionale, deprimente e avvilente mentre altrove è “routine”…? Siamo sempre di fronte al solito problema dei “testicolai elevati alla centesima potenza”.. è perché nel nostro paese, purtroppo, bisogna sempre “sparare cazzate a iosa” per cercare di impressionare. Prima di scrivere e criticare e condannare, avete chiesto ai carabinieri il perché del bendaggio e delle manette ?  Avete chiesto se era per motivi di sicurezza o per l’incolumità del criminale stesso oppure se lui era capace di uccidere un uomo per la seconda volta se messo nelle condizioni ? Sicuramente no, e allora smettetela di criticare sempre e comunque i nostri carabinieri…”avete rotto”.. In ultimo i miei ..” profondi e sinceri complimenti”… all’uomo fotografo specialista in foto di “alto tradimento”, ci spieghi qual è il suo fine e intento perché con una semplice fotografia alle spalle di tutti  ha “sputtanato l’arma dei carabinieri”, il nostro paese e permesso ad un delinquente di avere chance per non avere  l’ergastolo e di sollevare inutili polveroni…evidentemente al bravo fotografo la morte di un ragazzo di 35 anni proprio non lo commuove…evidentemente…  . Certo che sei proprio un gran pezzo di….fotografo… 30072019

…by…manliominicucci.myblog.it

 La foto di uno dei due americani fermati per l'omicidio del carabiniere a Roma, Gabriel Natale-Hjorth, con gli occhi bendati, apre il sito della Cnn, che parla di "un'immagine scioccante" e riferisce dell'avvio delle indagini sullo scatto. La foto rimbalza anche sugli altri media americani, dal Washington Post al Los Angeles Times che, citando le autorità italiane, parlano di "atto illegale".
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Foto americano bendato apre sito Cnn

L’immagine rimbalza anche su molti altri media Usa

 

(ANSA) – NEW YORK, 28 LUG – La foto di uno dei due americani fermati per l’omicidio del carabiniere a Roma, Gabriel Natale-Hjorth, con gli occhi bendati, apre il sito della Cnn, che parla di “un’immagine scioccante” e riferisce dell’avvio delle indagini sullo scatto. La foto rimbalza anche sugli altri media americani, dal Washington Post al Los Angeles Times che, citando le autorità italiane, parlano di “atto illegale”.La Cnn precisa che l’autenticità della foto, inizialmente trapelata via stampa, è stata confermata dalla polizia che ha aperto due indagini, una sul perché il ragazzo era bendato e l’altra per accertare chi ne ha favorito la pubblicazione. Il Washington Post parla di “nuovi dettagli” nel caso dell’uccisione del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, facendo riferimento alla foto di Natale-Hjorth bendato. Uno scatto definito “intollerabile” citando i commenti delle autorità italiane.

La foto shock del ragazzo bendato in caserma. L’Arma: metodi inaccettabili

I carabinieri avviano un’indagine interna. Francesco Gargaro, Comandante provinciale di Roma: “Quello che è accaduto è inaccettabile”

di CARLO BONINI

28 luglio 2019

Questa foto è stata scattata venerdì 26 luglio in un ufficio del Reparto investigativo dei carabinieri di via In Selci, a Roma. Il ragazzo a capo chino, ammanettato dietro alla schiena, con un foulard stretto intorno agli occhi che gli impedisce la vista è il cittadino americano Gabriel Christian Natale Hjorth, 18 anni, accusato di concorso nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
Repubblica si è data la regola di non pubblicare immagini di persone private della loro libertà. E questa foto non è un’eccezione. Perché qui, il corpo del “reo” racconta altro.
I misteri sulla notte del carabiniere ucciso

DI FEDERICA ANGELI

Racconta il contesto emotivamente stravolto in cui un indiziato di reato è stato fermato e l’effetto a catena che ha prodotto. Mentre il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini qualificava come «bastardi» i due fermati dai carabinieri, pronunciando contestualmente la sentenza definitiva di «condanna a vita ai lavori forzati» , in una caserma dei carabinieri accadeva quello che questa foto documenta. Gabriel Christian Natale Hjorth perdeva ogni diritto di habeas corpus. Privato della libertà e prima ancora di essere sentito da un magistrato, diventava un trofeo (magari da condividere via social) cui far pagare il conto per la morte di un collega. Nell’effetto per giunta straniante che vede il capo chino di quel ragazzo visivamente incorniciato dalle foto che sul muro dell’ufficio ricordano il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

 

Raggiunto da Repubblica, il generale Roberto Riccardi, portavoce del Comando generale, ha definito l’immagine «due volte intollerabile» . «Intollerabile in sé e intollerabile che sia stata scattata e divulgata». A Francesco Gargaro, Comandante provinciale di Roma, il Comando generale ha delegato un’immediata indagine interna. «Quello che è accaduto è inaccettabile — dice — L’indagine interna per accertare responsabilità disciplinari e penali ha già individuato i responsabili. I militari in questione sostengono che il fermato fosse stato bendato per non riconoscere sui monitor dei pc le immagini di altri sospettati. In ogni caso, abbiamo già denunciato alla magistratura quanto accaduto e gli esiti dei nostri accertamenti». Ne va preso atto. Con una sola chiosa: i monitor dei pc sono spenti.

E ORA APRITI CIELO …!

E ORA APRITI CIELO …!

Ci mancava anche questa…che danno grave ed immane per la nostra sanità e il nostro paese, purtroppo c’è da dire che viene anche leso  il prestigio del personale medico che non può operare e prestare assistenza secondo criterio e giusti protocolli. La morte di una turista americana  nella progredita e prosperosa regione Toscana in quel modo proprio non ci voleva, dopo le polemiche strumentalizzate per la banale benda all’altro turista americano, complice di un omicidio, ora si aggiunge quest’altro dramma che dipingerà il nostro paese come uno incivile ed impreparato… Già quando questi episodi di mala sanità si verificano negli ospedali del sud Italia tutti a ricamarci su come se il personale sanitario ospedaliero del sud non sia responsabile e bravo come i loro colleghi della sanità del centro e nord e le differenze si notano nel riscontro mediatico…tutti in rigoroso silenzio…, ma ora i sanitari pistoiesi spiegassero e raccontassero la verità agli americani, al mondo intero e all’Europa in particolare, in quale contesto “melmoso e disastroso” si trova la sanità italiana nel 2019 a gestire pazienti e urgenze nelle strutture ospedaliere…magari spiegatelo anche a noi italiani come me.. non buonisti, razzisti e populisti, perché nel pronto soccorso di un ospedale si entra malconci e ci si deve sostare per ore o addirittura giorni interi su una barella o nelle corsie e parlo anche per esperienza diretta, anni fa ho trascorso un’intera notte su una barella nell’ospedale Lotti di Pontedera… città della meravigliosa ed accogliente Toscana. Oggi si è liberato il villaggio olimpico a Torino, costo 4 milioni di euro e siamo orgogliosi di…far morire una donna straniera in vacanza in barella in un corridoio ?  E abbiamo anche il coraggio di promuovere campagne per l’immigrazione, roba da ridere.. invece di buttare i miliardi in mezzo al mare per “fini buonistici ed umanitari”, salvate le vite di chi si presenta al pronto soccorso e chiede ..aiuto… oppure spendeteli per dare più celerità agli esami strumentali, visite specialistiche e ricoveri nei vari reparti ospedalieri e non fate demagogia coi soldi degli italiani. E’ drammatico e incredibile che nel 2019 nella civile Italia dei “radical chic e buonisti” si muoia in una corsia di ospedale dopo 7 ore, inaccettabile, è un vero e proprio omicidio volontario se la donna aveva necessità di essere monitorata con strumenti adeguati… spero solo che in Europa si cambi strada e che si facciano i conti sulle vite umane da salvare nei pronti soccorsi, evitando di tagliare risorse alla sanità…,…. “tagliare è come morire”…. E ora che diranno la stampa e i media americani ? 30072019 …by…manliominicucci.myblog.it

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Turista americana muore dopo sette ore d’attesa su una barella del pronto soccorso

ITALIA

Martedì 30 Luglio 2019

osp

Sette ore in attesa al pronto soccorso, poi la morte. La Procura di Pistoia ha aperto un’inchiesta sulla morte della cittadina americana Joann Zinkand, 74 anni, avvenuto lo scorso 27 luglio, nel pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove si era presentata alle ore 22.13 del giorno precedente e dove sarebbe rimasta in attesa per sette ore. I carabinieri della compagnia di Pistoia hanno avviato una serie di accertamenti, delegati dalla Procura, che, sulla scorta delle notizie pubblicate sui vari mass media sulla morte della Zinkand, ha aperto di iniziativa un fascicolo.

 

Il pm Leonardo De Gaudio ha disposto il sequestro della salma. Nei prossimi giorni sarà fissata l’autopsia. Dopo il decesso di una cittadina americana, residente a Pistoia, ieri la direzione generale della Asl Toscana centro ha attivato «il rischio clinico aziendale» che ha iniziato le procedure di acquisizione degli atti clinici secondo quanto previsto a livello regionale e nazionale, per verificare la correttezza del percorso assistenziale ed organizzativo nel Dea di Pistoia.

Il riscontro diagnostico richiesto dall’Azienda Sanitaria è stato rinviato in quanto è giunta ieri la notifica da parte dell’autorità giudiziaria del sequestro della salma. «L’Azienda dà la sua piena disponibilità alla magistratura per giungere il più rapidamente possibile alla chiarezza», precisa una nota. Oggi sarà effettuata una pre-analisi nella quale sarà stabilito quando effettuare l’Audit con i professionisti del Dea.

L’esito nonché gli atti che ne deriveranno saranno poi trasmessi al rischio clinico regionale. In questa fase il rischio clinico aziendale – spiega la Asl – sta analizzando la documentazione clinica, per accertare la correttezza delle procedure diagnostiche e terapeutiche e verificare l’attività organizzativa svolta nel pronto soccorso.

La paziente era giunta in pronto soccorso alle ore 22,13 dello scorso venerdì notte e secondo quanto riportato dalla cartella clinica presa in carico dell’équipe sanitaria in quel momento in turno. Alla donna era stato attribuito un codice 3 (urgenza differibile) perché presentava una sintomatologia acuta che la paziente riferiva di avere da due giorni. Al momento dell’accettazione era in buone condizioni generali e deambulava autonomamente e solo alla successiva rivalutazione dei parametri vitali e alla somministrazione delle terapie veniva invitata a sdraiarsi in barella e monitorata dal personale.

Gli esami svolti confermavano il quadro clinico acuto iniziale e le condizioni cliniche generali non apparivano critiche. Nelle ore successive la situazione clinica si evolve in uno stato di coma. Il medico rianimatore è intervenuto tempestivamente in pronto soccorso, ha confermato la gravità del quadro clinico, accompagnando la paziente ad eseguire un’indagine diagnostica radiologica ma intorno alle ore 4,35 la paziente subisce un arresto cardio respiratorio che, nonostante i 45 minuti di manovre respiratorie, la portavano al decesso.

 

NIENTE DI NUOVO …

PAK

NIENTE DI NUOVO …

Nulla di allarmante….una normale e ordinaria persecuzione ad una cristiani, niente di eclatante come una benda sugli occhi….no.. no…questo ennesimo caso riguarda una semplice ragazza pakistana ….”ex cristiana” ora “emigrata nell’islam” per amore di Maometto e del suo corano.  Ovviamente nel paese pakistano  “tutto è stato fatto nel rispetto della religione islamica”.. ovviamente.. quindi nella norma, lei ha firmato e quindi la conversione è completa…certo, una firma di assoluta volontà come quando si acquista un’auto o un mobile, quindi discorso chiuso lei è ora una musulmana e deve adempiere ai doveri imposto dalla legge coranica. E il  mondo occidentale che fa ? La solita storia..silenzio assoluto sul caso e …. poi un bel “chissenefrega”…per i politici occidentali e per i prelati vaticani è solo un fastidio…. evidentemente… è così che gira il mondo della politica mondiale e della chiesa romana cattolica, tante parole mielose e pietose per i musulmani migranti che arrivano dal mare, ad islamizzarci, e nessuna parola in difesa dei cristiani e della cristianità tutta… vittime quotidiane di persecuzioni e morti nel mondo per mano degli islamici . Sono veramente….”orgoglioso di Papa Iman”… un uomo …”straordinario” e meritevole di…. ogni….di ogni….. Bene così…continuiamo ad auto distruggerci affossando la cristianità e favorendo la diffusione dell’islam in nome di un… buonismo e di una civiltà che i musulmani tra l’altro rinnegano e rifiutano con forza ed animo, curioso vero ?  Lo fanno perché…semplicemente in contrasto col Corano e i suoi dettami e nonostante ciò si continua a farli prosperare ed insediarsi nei nostri paesi, ma dico, che altro ci vuole per farvi capire che l’islam è in contrapposizione alle democrazie occidentali ? Stiamo solo creando i presupposti per la spaccatura della società italiana con solchi molto profondi. Che facciamo, auguriamo ….all’ex cristiana.. convertita all’Islam con “le buone”….maniere….. tanti auguri per il suo matrimonio e il nuovo marito ? Fatelo voi…che a me viene da piangere. 29072019

…by… manliominicucci.myblog.it

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26/07/2019, 12.31

PAKISTAN

PAK

Lahore, continuano i rapimenti di ragazze cristiane: 14enne convertita sotto minaccia

Benish Imran è stata sequestrata dall’uomo che poi l’ha costretta ad abbracciare la religione islamica. Davanti al giudice, l’adolescente ha dichiarato di avere 19 anni e di essersi sposata per sua libera scelta. L’associazione che segue il caso denuncia decine di episodi simili.

Lahore (AsiaNews/Agenzie) – Una ragazza cristiana di 14 anni è stata rapita, convertita con la forza all’islam e costretta a sposare un uomo musulmano; poi è comparsa davanti a un giudice e ha firmato una dichiarazione in cui sostiene di aver agito in piena libertà. Invece secondo suo padre e Claas (Centre for Legal Aid, Assistance and Settlement), organizzazione interconfessionale che offre sostegno legale gratuito alle vittime d’intolleranza religiosa nel Paese, e che ieri ha denunciato la vicenda, la giovane “subisce minacce di morte”.

La ragazza si chiama Benish Imran ed è scomparsa di casa il 2 luglio, rapita da Waheed Ahmed, che poi l’ha costretta a rinnegare la fede cristiana e a unirsi in matrimonio con lui. Il giorno seguente Imran Masih, padre della 14enne, si è presentato alla stazione di polizia e ha sporto denuncia contro ignoti, ignaro di quanto accaduto alla figlia.

Qualche giorno dopo la polizia lo ha informato di aver ricevuto il certificato di conversione e nozze di Benish, e che quest’ultima sarebbe comparsa davanti al magistrato distrettuale di Lahore per registrare la sua dichiarazione il 12 luglio successivo.

Oltre a Benish e al marito Waheed Ahmend, a quell’appuntamento si è presentato anche l’avvocato di Claas, Nasir Anjum, a nome del padre che ha deciso di appellarsi contro le nozze. Davanti ai suoi occhi, protesta l’associazione, Benish ha dichiarato di avere 19 anni, di aver abbracciato la religione islamica e sposato il coniuge di sua spontanea volontà.

Da parte sua, il legale ha protestato dicendo che l’età dichiarata dalla ragazza era falsa e mostrato il vero certificato di nascita, che porta la data dell’8 ottobre 2005. Data la minore età, l’avvocato ha sottolineato che Benish non avrebbe dovuto sposarsi, neppure per sua libera volontà, secondo quanto stabilito dalla legge pakistana. Quindi ha richiesto che la sua dichiarazione non venisse messa a verbale; invece il giudice non ha trascritto l’ordine acconsentendo alla registrazione dell’adolescente convertita.

Secondo l’associazione, il fatto che Benish abbia dichiarato il falso “è una pratica normale, perché le ragazze come lei già vivono con i rapitori, di norma la loro famiglia riceve minacce di morte e quindi non rimane loro altra scelta se non dire davanti ai giudici ciò che il rapitore vuole. Al tempo stesso, appena ne hanno l’occasione, tentano di scappare”.

Nasir Saeed, direttore del gruppo, denuncia che “negli ultimi mesi decine di donne e adolescenti sono state rapite e convertite con la forza all’islam e il numero è in continua crescita”. Poi evidenzia che attivisti cristiani e indù organizzano manifestazioni per protestare contro il fenomeno dei rapimenti e persino durante la visita del premier Imran Khan negli Stati Uniti di questa settimana la diaspora pakistana ha tenuto un sit-in simile. In tutti i casi, aggiunge, “il governo non presta loro attenzione”. Infine conclude: “Il governo del Pakistan deve prendere sul serio la questione e adottare tutte le misure necessarie per fermare le conversioni estorte con la forza di ragazze cristiane e indù”.

“PIU’ FARLOCCO” CHE MAI..OLTRE CHE BUGIARDO.

“PIU’ FARLOCCO” CHE MAI..OLTRE CHE BUGIARDO.

Evidentemente il “bravo senatore” non legge i giornali e non s’informa adeguatamente perché se prima di emettere suoni si fosse ben informato, avrebbe scoperto che il suo partito ha fatto una patetica e decisa marcia indietro sulla questione bambini e in contemporanea, un’assistente sociale di Modena ha “sbuggerato” lui, il Partito democratico e tutta la Giunta regionale attuale e ovviamente le precedenti, in definitiva, lei ha denunciato che si è costruito un sistema politico e finanziario di bambini rubati alle legittime famiglie col solo fine di “lucrare”. Un facile guadagno a danno di bambini e genitori inconsci del crimine perpetrato ai loro danni. quello che accade altrove in altre Case Famiglia  al momento è irrilevante si vedrà dopo con calma, è ora che il popolo italiano vuol conoscere la verità sui bambini di Bibbiano, vuol vedere condannare i colpevoli e cosa più importante restituire i li bambini ai loro legittimi genitori..

BOLOGNA  – 28.07.2019 . Affidi illeciti, assistente sociale rivela: “Feci report falsi”.  Si arricchisce di nuovi capitoli  che ondeggiano tra presente e passato – la vicenda di Bibbiano e dei presunti affidi illeciti in Val d’Enza. All’indomani del via libera del Consiglio Regionale ad una Commissione di inchiesta sul sistema di tutela dei minori in Emilia-Romagna e della scoperta dell’avvertimento, risultato inascoltato, della Procura di Reggio Emilia al Tribunale dei Minori di Bologna su relazioni non corrette, dall’indagine ‘Angeli e Demoni’ spuntano le parole di una assistente sociale che ha rivelato di avere falsificato rapporti su alcune situazioni familiari così da indirizzare lo stesso Tribunale dei Minori ad affidare i bambini, considerati vittime di abusi, a figure terze. La donna ha ammesso di aver alterato alcune relazioni sotto pressione. Aveva ottenuto il trasferimento ad altre mansioni per questo motivo (art. del quot. La Repubblica).

BOLOGNA  – 26.07.2019 Minori. Val d’Enza, istituita la Commissione regionale d’inchiesta : Via libera in Assemblea legislativa. Bonaccini : “Siamo i primi a volere chiarezza. Per questo avevo chiesto nascesse con l’accordo di tutti i Gruppi”. E’ la Regione Emilia-Romagna la prima che vuole verità e chiarezza sulla vicenda della Val d’Enza. L’istituzione della Commissione d’inchiesta rappresenta un’assunzione di responsabilità da parte della politica, segnale che io stesso avevo chiesto invitandola a non dividersi sui bambini. Ringrazio quindi l’Assemblea legislativa che ha accolto l’invito a dare un contributo di ulteriore chiarezza, in primo luogo nell’interesse esclusivo delle famiglie e dei bambini alle prese con una vicenda drammatica, e poi di tutto il sistema di servizi a tutela dell’infanzia” (nota della regione Emilia Romagna ). 29072019 …by…manliominicucci.myblog.it

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Inchiesta Bibbiano, Renzi: “Polemiche schifose per un voto in più.

Basta alle loro fake news”

L’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi torna sulle polemiche sollevate dall’inchiesta sugli affidi di minori a Bibbiano e nella Val d’Enza: “Se qualcuno ha fatto male ai bambini deve essere punito senza incertezze. Su questi temi non si scherza. Ma fa male ai bambini anche chi strumentalizza per un voto in più”.

POLITICA ITALIANA 28 LUGLIO 2019  10:51

 

L’inchiesta sugli affidi di minori in Val d’Enza è da tempo al centro del dibattito pubblico, anche a causa delle polemiche politiche sollevate in particolare da Lega e Movimento 5 Stelle sul presunto ruolo del Sindaco di Bibbiano (indagato per falso e abuso d’ufficio), iscritto al Partito Democratico. Dopo i durissimi botta e risposta fra Luigi Di Maio (che ha definito il PD “il partito di Bibbiano che strappava i bambini alle famiglie”) e Nicola Zingaretti, dopo la visita di Matteo Salvini a Bibbiano e le accuse di Giorgia Meloni, ora è il turno di Matteo Renzi. L’ex Presidente del Consiglio ed ex segretario del Partito Democratico rilascia una lunga intervista ad Avvenire durante la quale affronta anche il caso Bibbiano, pronunciando parole durissime nei confronti di chi avrebbe strumentalizzato la vicenda a scopo politico.

“Che schifo le polemiche su Bibbiano. Se qualcuno ha fatto male ai bambini deve essere punito senza incertezze. Su questi temi non si scherza”, spiega Renzi, attaccando poi chi ha agitato la questione dal punto di vista politico: “Ma fa male ai bambini anche chi strumentalizza per un voto in più. Nelle case famiglie, nell’istituto dell’affido o dell’adozione, nel Terzo settore c’è tanto amore, tanto. Chi è passato da certe esperienze sa che cosa significhi entrare in punta di piedi nella vita degli altri e mai può accettare la meschina battaglia politica”. Poi l’affondo, che chiama in causa i suoi colleghi in Parlamento: “Lo sciacallaggio su questi temi è indecente. Difendiamo i bambini, facciamolo tutti insieme, senza polemiche di partito”.

Considerazioni che si legano a quello che per l’ex Presidente del Consiglio è il modo principale per battere l’area di maggioranza: “Bisogna dire no senza sosta alle loro fake news. Poi arriverà il momento di raccontare che cosa vogliamo fare noi, non solo di criticare gli altri”.