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LEZIONE DEL GIORNO : ODIARE I CARABINIERI !

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LEZIONE DEL GIORNO : ODIARE I CARABINIERI !

Che l’idiozia regni sovrana nella mente di alcuni individui questa è cosa nota e antica nella storia umana, ma che poi spadroneggi nel mondo degli insegnanti è una cosa inaccettabile e vergognosa. Dopo la maestra, con la birra in mano, che si scaglia  contro i poliziotti al grido di “dovete morire” in corteo a Torino anni fa, ora ne abbiamo un’altra che si compiace della morte di un povero carabiniere e lo offende anche permettendosi di ridicolizzarlo, lui un uomo come pochi in giro, un uomo dello stato e suo fedele servitore, un volontario e uomo della solidarietà viene, alla sua morte, deriso e ridicolizzato da una saccente e presuntuosa menefreghista o forse anarchica…chissà che diavolo è…. Un crimine pari alla sua morte specie perché l’ironia malvagia e la cattiveria viene da un’insegnante che nella vita di ogni giorno deve proprio insegnare ai suoi allievi il vivere civile oltre che le nozioni culturali, in fondo al ragionamento c’è da chiedersi cosa potranno apprendere questi allievi da un inetto mostro del genere ? E’ giusto che lei continui ad insegnare ? E non facciamola tanto lunga, con post di sdegno o altro, quelli di sinistra sono così e tutti lo sappiamo che sono contro i carabinieri e la polizia, a volte, mi sorprendono chi si sorprende e non gli autori delle critiche nauseanti e disgustose alle quali sono abituato da decenni. Che poi si cerchi di porre rimedio dopo averlo detto è ancora più vomitevole perché non si ha il coraggio di difendere le proprie rivoltanti idee in funzioni degli interessi personali.. lei va licenziata in tronco e senza discutere, in quanto incompatibile con posto d’insegnamento pubblico e contro la costituzione per il reato di grave vilipendio allo stato che ha perso un suo figlio nell’esercizio delle sue funzioni.  Ora cerca di rimediare e ricomporre un vaso distrutto in mille pezzi con scuse che non servono a niente e lancia inutili balle colorate. Ma come ti permetti “insulsa donnetta” di poco valore e di dubbia moralità ad offendere i genitori e familiari tutti di un valoroso eroe appena ammazzato…come ti permetti a criticarlo mentre sei seduta davanti alla tua comoda scrivania, rilassata e non stanca perché già in vacanza da tempo e pagata con i soldi degli italiani… Rammentate Nassiria, Iraq 12 Novembre 2003, quando i terroristi fecero saltare una nostra postazione di carabinieri, ricordate l’urlo che si levò in Italia dai pulpiti della sinistra italiana alla morte delle giovani vittime : “uno… dieci….cento Nassiria”…io non l’ho dimenticato, e mio malgrado oggi la signora è tornata a ricordamelo, quanto fanno pietà e schifo certi individui… Mi chiedo sempre perché a morire sono sempre i buoni…me lo chiedo da una vita…”l’erba cattiva non muore mai”, è un vecchio detto che purtroppo è sempre d’attualità. 28072019

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Carabiniere ucciso, commento choc di una prof: “Uno in meno”

“Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente: non ne sentiremo la mancanza”. Questo il commento pubblicato da un’insegnante di 51 anni sulla morte dell’agente Cerciello. Poi le scuse: “Mi spiace, ho sbagliato”

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Gianni Carotenuto – Sab, 27/07/2019 – 20:20

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Il carabiniere Mario Cerciello Rega è stato ucciso due volte. La prima, fisicamente, da due ragazzi statunitensi, Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth.

La seconda, moralmente, da un commento apparso sui social subito dopo la sua morte. “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza“, ha scritto su Facebook un’insegnante novarese di 51 anni, Eliana Frontini. Il commento – riporta l’Ansa, è stato prontamente segnalato da alcuni utenti e trasmesso a due deputati della Lega, Paolo Tiravani e Cristina Patelli, che hanno sollevato il caso. “Un commento vergognoso, a maggior ragione se davvero arriva da un’insegnante”, scrivono i due esponenti leghisti annunciando un’interrogazione parlamentare.

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“Vergognati, vigliacca”

Ma non è finita qui. Come sempre accade in questi casi, la polemica corre veloce sul web. E sul profilo Facebook della professoressa sono apparsi centinaia di messaggi di cittadini sdegnati. Critiche, insulti, inviti a chiedere scusa alla famiglia dell’agente ucciso a coltellate nel quartiere Prati di Roma nella notte tra giovedì e venerdì. L’insegnante, a un certo punto, non ha più retto alla vergogna e ha pubblicato un post (poi cancellato) dove ha scritto: “Amici, mi spiace per quanto sta accadendo, non me lo spiego proprio. Chi mi conosce spero sappia che non la penso così”. Ma un impeto di rabbia divora chi proprio non riesce a mandar giù gli insulti dell’insegnante: “Da denuncia”, “Vigliacca”, “Vergognati”, “Mi auguro un licenziamento per giusta causa”.

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“Chiedo scusa all’Italia, alla vedova e all’Arma”

Poco prima, la donna si era giustificata così: “Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto. Ho scritto una cavolata, non c’è nulla da dire – ha detto – Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell’ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltrattata o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi“. La professoressa Frontini racconta di aver provato a correggere il post, “ma ormai… Ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza”. Fino al messaggio di scuse vero e proprio: “Voglio chiedere scusa a tutti. In particolare a chi era vicino al militare e ora è straziato dal dolore e chiedo scusa all’Arma dei carabinieri e all’Italia intera. Sono stata una stupida“, le ultime parole della professoressa.

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Salvini: “Un commento vomitevole”

Durissime critiche al commento della prof anche da parte del sistema politico. Se il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, annuncia che saranno attivate “tutte le verifiche necessarie tramite gli Uffici territoriali del Miur”, Mariastella Gelmini, presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, chiede che l’insegnante venga “cacciata. Sono parole ignobili, le scuse non bastano”. D’accordo anche il senatore della Lega, Roberto Calderoli(“Basta con i cattivi maestri: l’insegnante va radiata”) e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Un commento vergognoso, vomitevole, ancora più grave perché viene da una insegnante. Che in un primo momento ha negato, poi, di fronte all’evidenza, si è scusata”.

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L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha disposto accertamenti e sta avviando il provvedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante che ha pubblicato il post choc offensivo nei confronti del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

Un commento vergognoso, vomitevole, ancora più grave perché viene da una insegnante. Che in un primo momento ha negato, poi, di fronte all’evidenza, si è scusata.https://torino.corriere.it/cronaca/19_luglio_27/carabiniere-ucciso-insegnante-fb-uno-meno-poi-si-scusa-39682498-b056-11e9-b0bb-9549c3899e5c.shtml …

Carabiniere ucciso, una insegnante su Fb: «Uno in meno». Poi si scusa

Il commento di una prof di Novara

torino.corriere.it

OMICIDO CON…L’INGANNO ?

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OMICIDO CON…L’INGANNO ?

Dopo il barbaro assassinio del carabiniere napoletano  a Roma, i media hanno subito diffuso la notizia che i responsabili erano due immigrati nord africani, bene, tuttavia come si faceva sapere e cosa ha convinto il collega carabiniere sopravvissuto a dichiarare che sono nord africani ? Due bianchi americani, quelli presi ed accusati, non si possono confondere con due migranti i cui tratti somatici e colorazione di colore bianco abbronzato della carnagione e caratteristica dei popoli di quell’area. Oltre i media, la provenienza dei due è stata riferita dal padre del carabiniere superstite, intervistato ieri pomeriggio su radio1, nel programma della Emanuela Falcetti. Nello stesso programma, si apprende anche  la descrizione accurata e dettagliata, di un graduato dei carabinieri, in merito alla trappola tesa ai due ipotetici migranti ladroni dello zainetto su segnalazione della vittima del furto . E’ incredibile e difficile capire che tipologia di appostamenti siano stati preparati visto che l’omicida ha avuto tutto il tempo di sferrare otto fendenti di cui uno alla schiena e riuscire a scappare indisturbato, una pianificazione del tutto inconcepibile. Come mai la “rete non si è chiusa tempestivamente “ e non c’è stato l’immediato intervento di altri colleghi a supporto dello sfortunato ? Perché nonostante sia stato organizzato tutto con scrupolosità la trappola per prendere i due ladri non è scattata e non sono riusciti ad evitare la morte del giovane collega e impedire la fuga del criminale, forse si è sottovalutato l’incontro con i due ladroni oppure qualcosa si è inceppato nel funzionamento ?  Nella giornata di ieri, i Tg televisivi ci raccontano che non trattasi di due migranti gli ipotetici criminali ma sarebbero degli studenti di una scuola americana presente a Roma. Al nuovo aggiornamento ecco compiersi il miracolo della comunicazione … diffusa la novella ecco “spuntar fuori dalle fogne tutti i parlamentari e radical chic”, dove prima si erano rintanati nel silenzio, loro ora, pronti ad urlare che gli assassini non sono migranti ma due studenti americani in vacanza…forse in vacanza, sicuramente lussuosa, lo sono… come se essere due americani riportasse in vita il carabiniere morto.. non si smette mai di strumentalizzare neanche dinanzi alla morte. Un paio di ore dopo vi è la secca e pronta smentita da parte dei responsabili della scuola americana stessa sulla loro appartenenza. Poi ci hanno raccontato, con viva soddisfazione, che alcuni migranti del posto… avrebbero segnalato alle forze di polizia dove si fossero rifugiati i criminali, infatti li hanno trovati in lussuoso hotel da 150 euro a notte…non c’è che dire, i due rampolli diciannovenni sono proprio ricconi e pieni di soldi. Beccati nella loro camera, e dopo una veloce perquisizione  hanno rinvenuto l’arma del delitto mentre lo zainetto rubato è stato recuperato vicino all’hotel. A tarda ora poi c’è stata la confessione dell’omicida. Tutto chiaro e secondo logica tutto chiuso, un banale atto di cronaca nera ..e dovrebbe finire qui.  Mica tanto però… la questione presenta aspetti molto poco trasparenti e illogici, anzi direi proprio che è simile ad un puzzle di migliaia di tesserine. Infatti mi son chiesto perché un pusher che rifila aspirina a due …”allocchi” resta ancora in zona sapendo di essere facilmente rintracciabile? Ed allora, perché i due giovani che gli hanno rubato lo zainetto e non lo hanno costretto con la forza o “a suon di coltellate”.. alla restituzione del denaro ? Già, curioso e singolare che un pusher chiami i carabinieri in suo soccorso per recuperare lo zainetto…derubato…con la certezza di ricevere una condanna per spaccio,  è ridicolo….in certe situazioni ci si rivolge ai…”fornitori” per risolvere quelle questioni e non certamente alla polizia. Che conteneva lo zainetto, e perché l’oggetto della contesa è stato cestinato nella zona e facilmente ritrovabile ?  E poi, perché un assassino nasconde l’arma del proprio delitto nella sua camera sapendo che in una eventuale e banale perquisizione l’avrebbero ritrovata ?  Perché il ragazzo ha colpito con otto coltellate di cui uno alla schiena secondo un “modus operandi vicino ai terroristi islamici” ? In ultimo, perché mai dei migranti, sicuramente spacciatori, visto che sostavano in quella zona e a quell’ora, invece di andare a dormire perché il giorno appresso è lavorativo,  hanno indicato con certezza i due giovani criminali e il luogo dove alloggiavano ? Erano forse  a conoscenza delle loro responsabilità nell’omicidio del carabiniere ? E se sì, come facevano a saperlo ? Qui ci sono due vie di riflessione, o ci troviamo di fronte a qualcosa di losco legato a mafie o cartelli di droga oppure siamo di fronte a qualche cellula terroristica. Troppi soldi per due appena maggiorenni e troppa crudeltà e abitudine alla violenza si intravedono in questa sciagura. No…il ragionamento non quadra e non ha una logica, non credo alle banalità delle cose, qui ci sono tante aspetti che sono state occultati e volutamente nascosti, e la verità forse non la sapremo mai…. ma farmelo passare per qualcosa di banale no…è un’offesa all’intelligenza….27072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Carabiniere ucciso a Roma, c’è la confessione. Trovata l’arma

Chiarita la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte del carabiniere Mario Cerciello Rega

Confessa uno dei fermati per l’omicidio del carabiniere

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L’uomo che nella giornata di ieri ha ferito mortalmente con otto coltellate il carabiniere Mario Cerciello Rega è stat

Come riporta “Ansa”, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, l’autore materiale del ferimento sarebbe il 19enne Lee Elder Finnegan. Interrogati a lungo in caserma dai Carabinieri, sotto la direzione dei magistrati della Procura di Roma, i due giovani americani fermati nella giornata di ieri, lo stesso Lee Elder Finnegan di 19 anni e Gabriel Christian Natale Hjorth di 18 anni, entrambi californiani e in vacanza nella Capitale, avrebbero ammesso le proprie responsabilità davanti “a prove schiaccianti“.

Nella stanza dell’albergo dove erano stati rintracciati i due ragazzi americani, è stato ritrovato un coltello di notevoli dimensioni sporco di sangue, nascosto dietro a un pannello del soffitto. Trovati anche i vestiti indossati durante l’aggressione. Nella notte i carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito nei confronti dei due giovani americani un decreto di fermo emesso dalla locale Procura di Roma per omicidio aggravato in concorso e tentata estorsione.

Carabiniere ucciso a Roma: la dinamica dei fatti

Chiarita anche la dinamica dell’intera vicenda che ha portato alla morte del carabiniere Rega a Roma. Stando alla ricostruzione riportata da “Ansa”, i due giovani americani, in cerca di droga a Trastevere, avrebbero acquistato una sostanza, poi rivelatasi semplice aspirina. A quel punto, i due avrebbero rubato la borsa del pusher, contenente il suo cellulare. L’uomo avrebbe quindi contattato i due, chiamando il suo numero di telefono, per avere indietro la borsa. Il pusher, poi, avrebbe telefonato al 112 per comunicare di essere stato scippato e per avvertire le forze dell’ordine dell’accordo raggiunto con i due americani.

A questo punto, all’orario stabilito, i due carabinieri (in borghese) si sono recati in via Pietro Cossa. Lì hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione, durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate risultate poi fatali.

Carabiniere ucciso a Roma, fissati i funerali

I funerali di Mario Cerciello Rega saranno celebrati lunedì 29 luglio, alle ore 12, a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114. Si tratta della stessa chiesa dove, circa un mese e mezzo fa, il carabiniere si era sposato. Lo sfogo della moglie di Rega: “Lui era la mia gioia, era il mio tutto. Non è giusto. Senza di lui, io non ce la faccio”.

Carabiniere ucciso a Roma, le reazioni di colleghi e politici

La morte del vice brigadiere ha provocato diverse reazioni. Sia colleghi che esponenti del mondo della politica, ma anche semplici cittadini, hanno voluto rendere omaggio al carabiniere Rega. Alcuni biglietti e cartelli sono stati depositati davanti alla stazione dei Carabinieri di piazza Farnese a Roma, dove lui prestava servizio. Tra le scritte: “Eroe della patria, giustizia per Mario”, “I cittadini hanno fiducia nei carabinieri”, “Un uomo di Stato non può morire cosí. Meno politica, meno chiacchiere e più Carabinieri”.

Non sono mancate, però, le polemiche: la vicenda del carabiniere ucciso a Roma, infatti, ha dato il “la” anche a uno scontro tra Rita Dalla Chiesa e Roberto Saviano.

ONORE AL CADUTO !

ONORE AL CADUTO !

“Il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega di anni 35 è stato accoltellato mentre era in servizio, il carabiniere è stato colpito più volte in varie parti del corpo e avrebbe ricevuto 8 coltellate, una di queste all’altezza del cuore e cosa ancora più grave e meschina ne ha ricevuta una alla schiena”. Cosi è stato barbaramente assassinato un ragazzo di 35 anni, sposo di appena un mese fa e che vede ora una giovane donna …vedova ..e una famiglia distrutta dal dolore della perdita del loro caro Mario. E’ morto ammazzato da una mano assassina con tanti complici, una mano criminale, disumana e satanica, il modo con cui ha colpito violentemente il giovane carabiniere non ha precedenti, non si può infierire contro un essere umano con quella ferocia e cattiveria, è come se l’uomo in divisa in quel momento rappresentasse “l’acerrimo ed odiato nemico da abbattere a tutti i costi”….un dubbio mi pervade, forse lo era già nella mente del bastardo ? Già, è necessario riflettere su questo omicidio, perché di “eroi deceduti” nello svolgimento del proprio dovere ce ne sono stati tanti in passato ma quello di ieri ha superato ogni limite che la ragione umana può comprendere, fuori da ogni logica di un mondo civile,  una bestia immonda che medita crimini quotidiani tra la  tanta gente normale. No, non è normale questo atteggiamento di apparente superiorità nel territorio in cui si è stati ospitati, come a voler dire che loro sono i padroni e dispongono e fanno ciò che vogliono e nessuno si deve permettere di interferire… pena… la morte. E’ il classico film che si vede nelle periferie delle città di Göteborg, Londra e Molenbeek, giusto per citarne qualcuna,  lì è ricorrente vedere stabilire la superiorità del clan mafioso africano o dai fedeli islamici per il rispetto della legge coranica  nelle zone in cui si sono insediati. Sono anni che predico in tal senso e nessuno vuol considerare seriamente la questione, questa gente accolta con salti di gioia che arriva dal mare purtroppo non viene da noi per cercarsi un lavoro e metter su famiglia e vivere con noi in pace e armonia, il loro obiettivo è impadronirsi del territorio e delle sue ricchezze e mettere in atto ciò che i loro dettami impongono. Il popolo italiano tutto, senza il distinguo politico,   deve porsi il drammatico quesito e pretendere di sapere chi diavolo  hanno fatto sbarcare ed accogliere  in Italia negli anni precedenti e nell’attuale, sono davvero uomini che scappano dalla guerre e dalla fame o criminali dagli intenti criminosi e dagli efferati delitti che massacrano senza pietà gli uomini in divisa o addirittura smembrano  a pezzi degli esseri umani ?  Attenzione, perché l’efferatezza dell’omicidio di Mario non è un qualcosa di occasionale, un episodio isolato, ma è il frutto di un odio verso noi italiani e soprattutto verso coloro i quali svolgono il complicato lavoro di difenderci e di controllare loro stessi. Nella mia narrazione ho evidenziato che il povero Mario è stato assassinato da “mano con tanti complici…” e già…. è questo il punto, la morte di quel ragazzo è la punta dell’iceberg di un sistema voluto ed imposto, ed ora chi ci ripaga della morte di Mario e di  tante altre persone ? Chi ci restituisce la sicurezza di poter girare liberamente per le vie pubbliche ? Chi ci ridà la serenità di prima sostituita dal terrore quotidiano che è propria di questi criminali fatti approdare senza nessuna regola ? Adesso sicuramente tutti i radical chic e buonisti spariranno dalla circolazione…già, commentare la morte di un carabinieri ammazzato in quel modo non conviene, meglio parlare di altre sciocchezze…E intanto il problema c’è e risolverlo non è facile perché l’Europa tutta ci rema contro, buona parte della politica appoggiano questi criminali che arrivano dal mare e noi ne vedremo di belle in futuro, specie perché ai carabinieri e poliziotti viene impedito di usare le armi…già, chissà se il povero Mario avesse estratto la pistola d’ordinanza e avesse fatto fuoco uccidendo il suo criminale aggressore, ora vedremmo tutti i politici e radical schierarsi contro l’Arma e pretenderne il suo licenziamento, poi si sarebbe intestata un’aula del parlamento al “povero migrante” e magari avrebbero candidato la madre o il padre alle prossime elezioni con la benedizione del Presidente della Repubblica. Non piace la mia ipotetica e polemica descrizione fantasiosa ? Già…lo so…purtroppo è così che funzionano le cose in Italia.

Il mio personale cordoglio alla famiglia per la perdita del caro Maro e tutta la mia vicinanza e solidarietà all’arma dei Carabinieri.

Riposa In Pace Mario…arrivederci.. !

26072019 …by…manliominicucci.myblog.it

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Carabiniere ucciso a coltellate nella notte in centro a Roma. Quattro sentiti in caserma

Quattro persone sentite in caserma. Secondo le ricostruzioni Mario Rega Cerciello aveva fermato due persone, probabilmente nordafricane, per estorsione e durante l’operazione è stato accoltellato

COMBO - Carabiniere Ucciso a Roma

Redazione ANSAROMA26 luglio 2019

Almeno quattro persone si trovano in caserma per essere ascoltate nell’ambito delle indagini sulla morte del carabiniere ucciso a Roma nella notte con alcune coltellate mentre era in servizio.

L’aggressione è avvenuta in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Da una prima ricostruzione, il vice brigadiere 35enne durante un servizio con alcuni colleghi stava fermando due uomini considerati responsabili di furto e estorsione quando uno di loro avrebbe estratto il coltello ferendolo più volte, il vice brigadiere, Mario Cerciello Rega, è morto poco dopo in ospadale. L’uomo sarebbe stato ucciso per cento euro: è questa la cifra che sarebbe stata chiesta in cambio della restituzione di un borsello rubato dai due. Quello che in gergo si chiama “cavallo di ritorno”. I due sono al momento ricercati.

Il carabiniere è stato colpito più volte in varie parti del corpo e avrebbe ricevuto 8 coltellate. Una di queste all’altezza del cuore e anche una alla schiena. Il carabiniere è arrivato in ospedale in condizioni disperate ed è deceduto poco dopo. Dalle prime informazioni, sembra fosse in borghese. La procura di Roma indaga per omicidio.

Arma dei Carabinieri     09:32 – 26 lug 2019

 

 

 

Me lo hanno ammazzato“. Straziata dalle lacrime la moglie del carabiniere ucciso sfoga la sua disperazione fuori dalla camera mortuaria del Santo Spirito a Roma. “Lei viveva per lui, è una tragedia”, racconta un amico in lacrime. “Ancora non ci posso credere”, ripete un fratello della vittima. Presenti fuori la camera mortuaria dell’ospedale romano almeno 100 tra amici e parenti arrivati dalla Campania, regione d’origine di Mario Rega Cerciello.

Si era sposato da poco più di un mese il 35enne originario di Somma Vesuviana accoltellato più volte nella notte nel quartiere Prati, al centro della Capitale. Sul suo profilo Facebook le foto delle nozze, celebrate il 19 giugno, in cui è ritratto sorridente con la moglie.

Comandante CC si commuove: era ragazzo d’oro,faceva volontariato

“Bastardi maledetti…vi ammazzo”, scrive su un suo profilo social un cugino del vice brigadiere ucciso. Molti i messaggi di condoglianze alla famiglia pubblicati in queste ore sui social. “Onore a questo uomo che semplicemente faceva il suo lavoro” scrive qualcuno. “Non ci sono parole..” aggiunge un altro.

“Ho appreso con profonda tristezza – scrive in una nota il capo dello Stato Sergio Mattarella – la notizia del decesso del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega , ferito mortalmente mentre era impegnato in un controllo di polizia. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei criminali responsabili, desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale, e all’Arma dei Carabinieri, la mia solidale vicinanza”.

“Stanotte il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega è stato accoltellato mentre era in servizio. Stringo in un forte abbraccio sua moglie, la sua famiglia e i suoi cari. Sono vicina all’Arma dei Carabinieri e a tutti agli uomini e le donne che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per garantire la nostra sicurezza. Chiedo tolleranza zero per i delinquenti che hanno commesso questo vile atto!”. Così il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

“Caccia all’uomo a Roma per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Nella notte, a Roma, un giovane vice brigadiere dei Carabinieri è stato ucciso a coltellate da un rapinatore. Aveva solo 34 anni. Il mio abbraccio alla famiglia del militare e a tutta l’Arma. È un momento di grande dolore per lo Stato”. Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio sul suo profilo twitter.

IL MORALISTA

IL MORALISTA

Predicare è sempre stato il verbo preferito di chi intende trasmettere il proprio pensiero, che sia religioso o politico, oppure semplicemente per indicare cosa sia meglio fare alle comunità. Poi ci sono quelli che della predica ne fanno un’arma sottile e subdola, in particolare alcuni recitano : “Fate come vi dico e non fate quel che faccio io….. è la massima filosofica di chi in sintesi vuol fregare il prossimo ed in particolare gli amici. Ora da anni consto che i francesi fanno i moralisti predicandoci contro la nostra poca volontà di accogliere i migranti che arrivano dal mare, il tutto alla luce del sole, poi, quando cala il sole e spunta la luna… cambia anche la morale e le prediche vanno a farsi benedire e con la complicità della fioca luce lunare ..”i bravi francesi”… ti riportano i migranti in Italia come se fossero dei pacchi…. comportandosi come dei veri e propri trafficanti di contrabbando, ed è così purtroppo…loro si comportano da veri delinquenti. Predicatori solo per comodo… altro che fratelli europei e cugini di confine…Sono solo dei “Giuda paraculi ed egoisti” ed assetati di cultura e prodotti italiani di livello, visto che loro ci copiano da secoli. Brutto popolo quello francese, tantissimo lontano da noi e dalla gente civile..Macron non è un uomo onesto e leale ma pensa solo agli interessi delle potenti lobby europee che l’hanno aiutato a salire …”sul trono”…e aggiungo che se il popolo francese accetta le pugnalate alle spalle che arrivano dal loro governo al nostro paese senza nulla dire…allora significa che ne è pienamente complice…la morale fatela a casa vostra signori francesi… 26072019 …by… manliominicucci.myblog.it..

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Ecco tutti i trucchi francesi per rifilarci i migranti minori

La Francia dovrebbe farsene carico. Ma li rimanda in Italia. Ecco gli stratagemmi di chi accusa le politiche italiane

Trucchi francesi

Giuseppe De Lorenzo Costanza Tosi – Gio, 25/07/2019 – 08:10

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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Sicuramente anche Macron conoscerà uno dei detti più famosi della terra, non ne dubitiamo. Tuttavia a Ventimiglia deve essersi dimenticato di metterlo in pratica. Sono anni, infatti, che Parigi è accusata di respingere in Italia anche migranti minorenni, nonostante la legge impedisca di farlo.

Beccati una volta, ci si sarebbe aspettati un cambio di passo. E invece la Francia continua nel suo “diabolico perseverare”. Ignorando regole e rispetto per il Belpaese (guarda il video).

Di racconti e rapporti indignati sui respingimenti dei “minori non accompagnati” ce ne sono a bizzeffe. Un anno fa, un minorenne a InsideOver.com aveva raccontato come, per quattro volte di fila, insieme al “fratellino di 15 anni” avesse tentato di “attraversare il confine”. I gendarmi però li avevano sempre fermati e rispediti al mittente.

Un anno dopo, nulla è cambiato (o quasi). “Quando sono andato a Mentone – ci dice un ragazzo – ho dichiarato di avere 17 anni, avevo il mio certificato. Ma mi hanno rimandato indietro“. Abdel non è l’unico. Ancora oggi i migranti non vengono creduti quando dichiarano di avere 15 o 16 anni e le associazioni denunciano casi in cui, nonostante “l’esistenza di documenti attestanti la minore età“, i fogli vengono “lacerati dalle forze dell’ordine francesi”. E gettati al vento. “Non dovrebbero respingerli“, lamenta Karim, seduto sulle rotaie alla stazione. “Chi non ha 18 anni ha il diritto di andare in Francia. Eppure li fanno tornare. È successo a molti miei amici  Così la Francia respinge (illegalmente) i migranti minori

E pensare che in questi mesi Parigi ha messo nel mirino le politiche migratorie italiane, i porti chiusi di Salvini, il blocco delle imbarcazioni Ong in mare e via dicendo. “In quelle navi ci sono persone, donne incinte, bambini. Io penso che la linea del governo italiano sia vomitevole”, ebbe a dire Gabriel Attal, portavoce di EnMarche!. E più o meno lo stesso ha ripetuto l’attuale portavoce del governo, Sibeth Ndiaye, durante la crisi con Sea Watch, definendo “inaccettabile” il comportamento di Conte&co.

Parigi, allora, dovrebbe forse segnarsi un altro aformisma: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Già, perché le pratiche messe in opera al confine per cacciare i minorenni non sono certo da santi del Paradiso. Tutt’altro. Di sicuro non tengono conto, come richiede la Convenzione internazionale sul Diritti del bambino, del superiore interesse del minore. Anzi. Per le associazioni dimostrano una totale “mancanza di rispetto per i diritti” degli Msna. E sopratutto sono pensate appositamente per ingannare l’Italia, costringendola a riprendere immigrati che dovrebbero rimanere in Francia.

 Migranti, gli abusi della Francia: “Chiusi in container senza cibo”

A mettere in fila le “tecniche” ideate dalla polizia francese per rimbarzare gli under 18 verso Ventimiglia è l’associazione Anafé in un lungo rapporto redatto a gennaio del 2019. All’interno vi si trova ogni sorta di stratagemma: dal respingimento immediato in treno, fino alla falsificazione dei documenti.

“Ogni giorno minori non accompagnati venivano respinti direttamente in treno“, spiega Emilie Passelier, di Anafé. Il trucco funziona così: i migranti arrivano in Francia dall’Italia e i gendarmi li fanno scendere alla stazione di Mentone. Secondo le norme Ue (Dublino III), dovrebbero identificarli e, se minorenni, farsene carico. E invece la polizia d’Oltralpe che fa? Invece di portarli negli uffici, li carica subito su un treno contrario diretto a Ventimiglia. Con tanti saluti alle procedure. “Questa tecnica – spiega Pesselier – ha lo scopo di evitare i controlli della polizia italiana, che altrimenti rifiuterebbe il rimpatrio del minore“.

È capitato anche che i gendarmi mettereso in atto un altro “artificio” al limite della legalità. Quando ferma un guppo di immigrati con alcuni minorenni, la polizia francese cerca di “mascherare la natura di minore non accompagnato formalizzando” uno degli immigrati maggiorenni come responsabile legale per i più piccoli. Tu viaggi col minorenne? Ne sei responsabile. Anche se non sei un parente e magari l’hai conosciuto 10 minuti prima sul vagone.

Dopo le condanne del Tribunale amministrativo di Nizza, queste “pratiche” si sono via via ridotte. Ma il cambiamento “è stato accompagnato da nuovi modi di fare le cose“. Come quello di taroccare i documenti pur di “imbrogliare la polizia italiana“.

 Così la Francia falsifica i documenti per mandare i migranti in Italia

confermarlo è un agente in prima linea al fronte di Ventimiglia (ascolta qui): “Si inventano i nomi e le età. Alcuni sono palesemente minori, ma i gendarmi ci dicono: ‘No no, ha dichiarato di essere maggiorenne’“. Poi il rilievo dattiloscopico svela il bluff francese e loro “fanno gli stupidi”. “Iniziano a dire: ‘Scusami, non me ne ero accorto’“. Ma è una presa in giro. “In passato, quando ne rimpatriavano tanti, noi gli rimandavamo gli under 18 e loro li rimettevano con documenti falsi in un successivo gruppo di migranti che respingevano“. Insomma, ci provavano di nuovo. Come se fosse un gioco e non il rapporto tra due Stati sovrani.

Non è un caso se ieri Salvini si è nuovamente scagliato contro Macron e quella Francia che sembra considerare l’Italia “una sua colonia“. “Non siamo dame di compagnia di nessuno – ha detto – Lezioni di generosità e di democrazia da Macron non ne prendo dopo quello che è successo a Ventimiglia“.

Forse, allora, a questa Francia che “persevera nell’errore” è necessario ricordare un altro, fondamentale, insegnamento: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?“.

 Il muro anti-migranti di Macron

 

IN PUGLIA C’E’ LAVORO ?

IN PUGLIA C’E’ LAVORO ?

No, sarebbe opportuno saperlo perché tanti giovani, compreso alcuni miei familiari, sono emigrati all’estero o nel nord Italia per cercare un’occupazione visto che a casa loro nei fatti è considerata “Mission Impossible” trovare un lavoro, forse nella giunta della regione Puglia non hanno idea di cosa significhi il termine occupazione, già cosa ne sanno loro di lavoro. Ebbene, visto che siete di un’ottusità spaventosa ci penso io a spiegarvi il significato del termine : è dare lavoro alla gente che ha necessita di guadagnare e portarsi uno stipendio a casa per vivere nella e con dignità . E se non avete idea di come stanno le cose nella cara Puglia ci penso io ad informarvi e a farvi comprendere quanto siete asini, incompetenti e soprattutto anti italiani. Aprite il coccio duro che vi illumino : in valori assoluti, la dinamica delle persone in cerca attivamente di occupazione nella regione  Puglia è di 239mila unità, 13mila disoccupati in più in termini congiunturali. Poi, ancora più ragguardevole è la distanza rispetto al periodo precedente alla grande crisi iniziata nel 2008: ben 80mila disoccupati in più in cerca attivamente di lavoro. La piaga sociale della disoccupazione dei giovani che continua a viaggiare su numeri spaventosi: il 43.6% è senza lavoro in Puglia. Altro fenomeno preoccupante è quello dei così detti Neet: sono 303mila i cittadini, fascia 15-34 anni, della regione che non studiano, non lavorano e non hanno intrapreso alcun percorso formativo. Dai dati ufficiali a livello europeo emerge che la Puglia è tra le regioni in Europa con il tasso più alto di disoccupazione, tra le 280 regioni europee censite da Eurostat, 71 hanno un tasso di disoccupazione inferiore al 3,5%, questo nel 2018, metà della media Ue (6,9%). Ora arriviamo al fatidico punto delle mie solite e antipatiche considerazioni, credo lo siano solo per i tanti politici e magna.. magna, ma come, abbiamo dati drammaticamente spaventosi come appena elencati e cosa s’inventano nella regione Puglia ? Un…”meraviglioso e fantastico” progetto d’inserimento al mondo del lavoro ai migranti denominato …“Skills”… il cui fine ed obbiettivo è. .proprio.. “dare lavoro ai migranti”…. e permettere il loro inserimento nella società italiana per una migliore integrazione. Evidentemente finanziare tutte queste iniziative con un preposto  “team multidisciplinare” porta a degli interessi e quali sono ? sento puzza di soldi che spariscono nel nulla e non ditemi, per piacere, che l’obiettivo è dare un lavoro agli immigrati perché non intendo essere preso per il fondello dei miei calzoni… né.. mi garba veder offesa la mia intelligenza. La domanda che rivolgo ai signori della giunta pugliese è la seguente : ma come potete immaginare di dare un lavoro nella regione con il più alto tasso di disoccupazione nella zona euro ?  C’è dell’altro nelle apparenti buone intenzioni o intendete prendere in giro i pugliesi considerandoli degli idioti ? Sarà mica un “remake” del film accogliamo i migranti tanto paga l’Europa con i soldi dei cittadini pugliesi ? Il prossimo anno ci saranno le elezioni e spero proprio di vedervi allontanati… a calci nel di dietro…. perché se non lo sapete, le prenotazioni sanitarie per visite specialistiche e strumentali vanno da un anno all’altro, segno tangibile di una sanità allo sfascio, di trasporti neanche a parlarne e di progetti di case popolari una chimera, se ne era parlato il 04.01.2018, un progetto che non ha visto neanche la luce….. promesse non mantenute e si continua a pensare ancora agli immigrati e sperperare i soldi dei contribuenti in questo modo e qual è il vostro tornaconto? Siete proprio fuori di cervello… . 25072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Disoccupazione, la Puglia tra le 30 peggiori regioni in Europa: il 16% dei residenti non ha un lavoro

E POI LEGGI DI QUESTA INIZATIVA REGIONALE……

 

Migranti: al via in Puglia progetto ‘Skills to work’

23 luglio

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BARI – L’assessore al Lavoro e Formazione professionale, Sebastiano Leo, ha presentato oggi in conferenza stampa il progetto “Skills to work”, a cura di Arci Lecce, cooperativa Rinascita, Cefas (centro formazione e alta specializzazione) e Afg (associazione formazione global). La Regione è capofila nel progetto che vuole supportare i migranti con 720 percorsi individualizzati in tutte le province pugliesi, per arginare il fenomeno della loro espulsione dal mercato del lavoro, nonostante siano esposti a maggiore mobilità, salari più contenuti. Fattori questi che paradossalmente dovrebbero dare maggiori chance di inserimento lavorativo.

Ma in alcune comunità straniere però sono presenti elevate quote di NEET (giovani che non studiano e non cercano un’occupazione) e altissimi livelli di inattività femminile oppure occupati che svolgono mansioni di livello più basso, rispetto alle competenze acquisite nei percorsi scolastici frequentati nei paesi di origine, perché non valorizzano pienamente il loro curriculum.  Si registra, inoltre, una scarsa partecipazione ai programmi di politica attiva del lavoro rivolte ai disoccupati.

La Regione, in un periodo che vede lo smantellamento delle politiche di integrazione dei migranti a livello nazionale, ha deciso di investire in questo progetto, che vedrà l’impegno dei centri per l’impiego con un team multidisciplinare per l’assistenza ai migranti, grazie anche a software dedicati per la determinazione delle competenze. I fondi sono europei, regionali e ministeriali (fondo asilo, migrazione e integrazione – Fami . 2014-2020) “. L’azione – ha spiegato Leo – è  mirata a favorire l’integrazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei migranti regolari, con particolare riguardo ai soggetti potenzialmente più vulnerabili: donne, giovani, richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale e umanitaria. Il progetto lo abbiamo condiviso con le parti sociali e le associazioni del terzo settore, per integrare e dare una prospettiva ai migranti. E’ un progetto nuovo per la costruzione del matching tra domanda e offerta del lavoro tramite la piattaforma costruita insieme alle cooperative e alle associazioni partner”.

Alla conferenza stampa anche il dirigente della sezione Sicurezza del cittadino e politiche della migrazioni Nicola Lopane, e i rappresentanti della società cooperativa Rinascita con la sua coordinatrice Anna Cordella e il suo presidente Antonio Palma, la presidente Arci Lecce Anna Caputo, il presidente Afg Sergio Tolomeo.

 

CROLLA IL MITO …ECOLOGICO..

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CROLLA IL MITO …ECOLOGICO..

Tho…! Finalmente qualcuno comincia a capire che questa poveretta viene manovrata ad arte…come un burattino….infatti lei  di clima proprio “non se ne intende” e le sue proposte lasciano il tempo che trovano e oltretutto sono il frutto di becere strumentalizzazioni da parte di soggetti furbi e anche dai suoi genitori che ci hanno fatto una barca di soldoni. In Francia pare l’abbiano capito e il fenomeno Greta è stato ridimensionato a dovere, anzi, non è neanche più ben vista e tollerata, ma lo si sapeva che la sua stella e ascesa sarebbe stata di effimera durata. Certo che  il clima è importante, ma deve essere affrontato con criteri ben diversi da questo modo barbino di fare e in maniera molto più seria , spegnere i frigoriferi, come dice lei e lo ha detto diverse volte, è una idiozia colossale senza senso, perché  semplicemente non lo si può fare sino a quando non troveremo soluzioni alternative. Spiace solo che sia stata ricevuta in pompa magna anche dal nostro parlamento, una cosa che francamente non ho condiviso all’epoca perché sapevo che lei è il frutto di un piano organizzato solo per far soldi…solo soldi e nient’altro. Come si può pensare di bloccare tutta la tecnologia dall’oggi al domani senza valide alternative, solo gli idioti possono credere alle favolette ecologiche del genere ma la realtà è totalmente diversa…molto diversa…ed ora la gente inizia a prenderne le distanze, i venerdì non ci sono più cortei e sit-in, il sabato è festa e la domenica si va a mare ad…inquinare l’acqua e le spiagge con creme abbronzanti e altri residui che cadano o nell’acqua o sulla spiaggia. Già quando c’è il divertimento tutte le belle intenzioni vanno a farsi friggere con Greta in capo. Noi occidentali siamo fatti così…siamo abituati a questo tipo di “farlocche proteste” senza senso, siamo sempre chic in tutto… la recente storia ne è piena di questi episodi simili e ora si sta smontando il “caso Greta” com’era presumibile. Vedrete tra qualche mese quanti prenderanno le distanze e si parlerà sempre meno di lei ma il problema clima e ambiente da preservare restano. Va bene così, niente Francia gioiosa e festante per la povera Greta…forse è meglio che se ne torni nella sua …“civilissima Svezia”.. 25072019

 …by…manliominicucci.myblog.it

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Greta Thunberg va in Francia, ma viene demolita da Le Figaro: “L’ emergenza climatica merita di meglio”

24 Luglio 2019

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Greta Thunberg, la Pippi calzelunghe dell’ ambientalismo, è sbarcata a Parigi per il tradizionale giro di bastonate sulla schiena dei politici accusati di non fare abbastanza per il benessere degli ortaggi. A Stoccolma, Berlino e Roma l’ attivista del catastrofismo verde è di casa e viene accolta come una figura messianica. Bisogna dare atto ai francesi – almeno ad alcuni dei loro deputati – di non essersi genuflessi come il resto del continente alla Cassandra nordica. Contro lo spazio concesso a Greta dall’ Assemblea nazionale, il parlamento transalpino, si sono espressi esponenti del centrodestra sarkozista (Guillaume Larrivé), della destra lepenista (Sébastien Chenu) e anche della galassia macronista (Sylvain Maillaird).

Nemmeno la stampa è stata tenera, soprattutto Le Figaro ha dato spazio aOlivier Babeau – economista liberale con cattedra all’ Università di Bordeaux e noto saggista – per demolire il fenomeno Thunberg. «Il fascino esercitato dal giovane attivista è sintomatico di una società basata sull’ emozione», ha affondato il colpo Babeau. «L’ emergenza climatica merita di meglio di questi discorsi apocalittici». «Il successo di Greta Thunberg esprime anche la debolezza dell’ Occidente che coltiva l’ auto-deprezzamento con passione»… «I fiumi di plastica non nascono in Francia, ma in luoghi sulla terra in cui i sistemi di raccolta e trattamento dei rifiuti non hanno l’ efficienza dei nostri. Per quanto riguarda le emissioni di gas serra, la Francia rappresenta solo l’ 1%, ma è più facile per Greta riservare le sue imprecazioni a un popolo masochista come il nostro rispetto a una Cina meno incline a bere avidamente gli insulti». La chiave per leggere il fenomeno è anche politica: «L’ ecologia ha subito una doppia confisca. Un’ estrema sinistra priva di credibilità ci ha visto il mezzo per giustificare la sua lotta contro la libertà e il mercato. Invece gli industriali che desideravano vendere le loro soluzioni “verdi” si sono uniti al movimento. Insieme, insistono sulla manipolazione per spaventare le persone, per garantire che la fine del mondo sia imminente, per sfruttare i bambini, per fanatizzare i giovani».

BECCATO…L’UOMO BUONISTA !

BECCATO…L’UOMO BUONISTA !

L’imprenditore fiorentino Stefano Mugnaini, “uomo buono, sincero, generoso, altruista, accogliente e ….ovviamente molto radical chic dal dna  molto umano…alla Fantozzi” , titolare di un consorzio di gestione di centri di accoglienza per migranti nella provincia di Firenze, è stato… arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri  ed ora è ai domiciliari. Niente d’importante sia ben chiaro, è che nel fatturato di 17 milioni di euro ricevuti per l’accoglienza indesiderata e imposta …tre si son persi strada facendo. Cose che succedono solo ai bravi accoglitori di risorse umane e a quelli che difendono a spada tratta le ONG…Non è che mi sorprende più di tanto ma l’ennesimo arresto ” del mondo di mezzo” non apre gli occhi agli addormentati dei partiti di sinistra e di tanta gente legata a loro. La domanda a questo punto è una sola : ma voi che appoggiate l’immigrazione, ci fate affari o li fate fare ai vostri amici in cambio di posti di lavoro o poltrone ?  No perché gradirei sapere che cosa producono con un fatturato di 17 milioni le “aziende ” di questo signore buono….roba da non credere…diciassette milioni…e i nostri anziani vivono con 500 euro al mese e i disabili con 286…non capisco perché i buoni e radical chic ..si trovino solo quando ci sono i….soldoni…mi raccomando…sostenete l’accoglienza che è un dono di Dio…sì per davvero…tre milioni sono tre milioni di doni dalla provvidenza …o no ? 223072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Evasione fiscale milionaria: arrestato Stefano Mugnaini, gestiva centri per migranti

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Case e denaro sotto sequestro, per l’accusa l’imprenditore  ha evaso 3 milioni di euro

Ultimo aggiornamento il 23 luglio 2019 alle 13:32

Un momento dell’ l’operazione

Firenze, 23 luglio 2019 – Un imprenditore fiorentino, Stefano Mugnaini, titolare di un consorzio di gestione di centri di accoglienza per migranti nella provincia di Firenze, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri della sezione di p.g. della Procura della Repubblica di Firenze. L’uomo è ai domiciliari. Allo stesso tempo è scattato anche il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro, beni mobili e immobili per 3 milioni di euro.

Stefano Mugnaini, presidente di Multicons

L’accusa che ha portato al provvedimento firmato dal gip fiorentino Angelo Antonio Pezzuti riguarda l’evasione fiscale per 3 milioni di euro nel periodo 2012-2017, attraverso l’emissione di fatture false per circa 17 milioni di euro.Complessivamente la Guardia di Finanza e i Carabinieri hanno posto sotto sequestro tre case, tra cui una residenza estiva, nonché diversi conti correnti, le cui disponibilità finanziarie sono in corso di accertamento. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio Giuseppe Creazzo, trae origine da un controllo sull’utilizzo di alcuni fondi pubblici, erogati per l’accoglienza dei migranti, da parte del consorzio, che negli ultimi anni ha gestito diversi centri attraverso le cooperative consociate. Le società, attive nella provincia di Firenze e, in particolare, nell’Empolese, in molti casi hanno omesso il versamento delle imposte e, in alcuni, anche dei contribuiti previdenziali, nonché emesso diverse fatture con importi notevolmente aumentati rispetto al reale a favore della società consortile, diminuendone così in modo consistente il reddito. Come emerge dal provvedimento cautelare, alcune di esse, attive per brevi periodi, venivano rappresentate da prestanome dell’indagato italiani e stranieri, in alcuni casi anziani o con precedenti penali, che, alla chiusura, ne svuotavano i conti correnti per restituire i soldi. Dalle indagini è emerso che l’operato dei prestanome era gestito dall’imprenditore arrestato.

QUANTO AMORE …!

QUANTO AMORE …!

Amore….il suo significato : dedizione appassionata fra persone volta ad assicurare “felicità”.. . Quante volte lo si evoca  per cercare di ottenere il consenso di qualcosa a cui ci si tiene, lo hanno fatto le coppie gay per ottenere il matrimonio riconosciuto oppure per le famiglie con doppi genitori, lo si urla ogni volta che si vuol coprire un’ideologia che tante volte è scorretta. Ma che venisse citato in un atto terroristico francamente è proprio una quelle cose che ti bloccano lo stomaco dal ridere, tuttavia,  a quanto pare, è diventata una pessima abitudine. Guardiamo con particolare ironia ciò che è accaduto a Firenze e alla sua  cabina elettrica della Ferrovie dello Stato, in sintesi, stante le nuova epoca.. è un altro  episodio di…amore… Che dolcezza,  che sensibilità, che rigida ossequiosità  verso il nobile sentimento esternato  dagli anarchici e di suoi alcuni “bravi adepti” che sono alla sbarra per essere giudicati da un tribunale per dei precedenti “atti …di amore”.., si tocca quasi con …mano la purezza dello spirito nelle loro frasi,  si percepisce con l’olfatto  il profumo delle belle parole scartocciate e selezionate dai più remoti vocabolari per coniare una frase che non contagi il loro gesto, che sia “d’amore o di rabbia., non ha importanza, che si dia inizio e si porga l’orecchio  all’ode melodica dei canti degli angeli che veleggiano su Firenze e sulla cabina ..”leggermente accarezzata dal fuoco”, quel fuoco purificatore dei peccati umani… E che leggiadria nel leggere “dell’attentato di stizza o forse…amoroso du dù”.. degli  eroi anarchici d’ogni tempo.…E’ da capire sino in fondo il nobile gesto anarchico che sollecita le curiosità umane e idrata gli animi degli aridi cuori, è forse il gesto d’amore per i bimbi di Bibbiano strappati ai loro cari genitori ? O forse è il gesto di rabbia per tutti i crimini che il popolo italiano ha ricevuto dalla sinistra politica negli ultimi anni dal 2011 al 2018 ? Oppure il gesto è da considerarsi una ribellione sul fatto che i gay non possono adottare bimbi ? No, niente di tutto ciò, è una vera e propria lotta contro lo stato sovrano e questi per giustificare di aver messo mezzo paese in ginocchio ed averlo diviso nel trasporto ci vengono a raccontare e a dipingere il quadro dell’amore e della rabbia. Certo che ci vuole proprio “una faccia di sterco” per accampare scuse del genere, io vi chiamo terroristi e punto, E gli incazzati neri sono tutti gli italiani ai quali avete rovinato la giornata e il loro lavoro. Banali delinquenti che si celano dietro le solite manfrine letterarie…ma quale amore e rabbia ci sta dietro ad un attentato ? E se la matrice dell’attentato fosse stata invece attribuibile alla destra politica ? Non avremmo certamente letto di …”amore e rabbia” ma so già cosa avrebbero detto e scritto  giornali e social…ma lasciamo perdere e interpretiamo la nuova veste, ora gli atti terroristici sono considerati …”gesti d’amore”. Speriamo solo che la magistratura continui a condannare con l’ergastolo gli omicidi delle donne causati da uomini gelosi o follemente innamorati e per amore rifiutato…altrimenti….vabbè…questo paese è sempre più curioso e strano, però in compenso …noto che ci amiamo sempre di più…sino mangiare anche i nostri corpi…a volte accadono anche queste cose… 23072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Caos treni: anarchici, gesto amore rabbia

Per gli inquirenti potrebbe essere la rivendicazione

Redazione ANSAFIRENZE

Treni bloccati alla stazione ferroviari di Campo di Marte per un incendio doloso ai cavi di una cabina elettrica dell'alta velocità tra Rovezzano e Campo di Marte ha bloccato i convogli da Milano e Napoli a  Firenze, 22 Luglio 2019.
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

22 luglio 2019

(ANSA) – FIRENZE, 22 LUG – “Cosa è successo? All’alba, nella prima periferia del capoluogo toscano, una cabina elettrica dell’Alta Velocità si è surriscaldata al punto da andare in fiamme. Sarà stato un caso? Una coincidenza? Una ‘vile provocazione’? Oppure, più semplicemente ed umanamente, un gesto d’amore e di rabbia?”. E’ quanto si legge su un sito vicino all’area anarchica. Frase che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere una sorta di rivendicazione di quanto successo vicino a Rovezzano, a Firenze.

 

AFRICA : MINORI ..E .. MINORATI

AFRICA : MINORI ..E .. MINORATI

Già, il problema africano viene sempre più relegato alla gestione “risorse umane e contabili” dell’immigrazione nel continente europeo, come se immigrare da noi fosse la panacea ai secolari problemi africani, e qui, nostro malgrado, giocano un ruolo fondamentale i presunti “civilisti, buonisti e radical chic” che sostenendo questa fallimentare e disgraziata causa persa non fanno altro che svuotare il continente nero dalla preziosa forza lavoro giovanile, disgregando le nuove famiglie dalle loro radici e dai tantissimi genitori e nonni, che chissà quando rivedranno, per coronare un sogno ricco di utopie, illusioni e false promesse, infatti quando arrivano da noi cosa fanno in concreto ? Niente di utile alle società europee, …le giovani donne vengono instradate nel mondo della prostituzione, i giovani anziché studiare  e progredire sotto il profilo culturale si dedicano all’arte del delinquere a mani basse con il compiacimento delle mafie che s’ingrossano a dismisura. Il risultato di queste operazioni è drammatico e ne vediamo un “caso meraviglioso” nel link postato del “bravo tunisino minore” che dà “lodevole esempio” di arricchimento del mondo del lavoro, infatti ciò  porterà, ..dico porterà perché sono convinto che sarà così in futuro, all’impoverimento del continente europee, in quanto la forza lavoro dipendente avrà un costo bassissimo della manodopera mentre quello autonomo vedrà una concorrenza sleale e inaccettabile tra poveri disgraziati. E “dulcis in fundo”, paradossalmente, avremo un Africa ancora più disastrata e misera perché nonostante tutto, loro continueranno a sfornare figli come biscotti e non sapendo dove collocarli ovviamente li spediranno come pacchi in Europa via mare ad arricchire le file dei disoccupati seduti davanti alle stazioni europee oppure ad ingrossare le file della malavita organizzata, non vedo altre prospettive per loro in un continente in crisi perenne dal 2008 e con milioni di affamati. Non è che facendo i furbi o aggirando i divieti nazionali che si garantisce un futuro a questa gente, in primis i veri criminali e colpevoli sono le famose ONG, loro rispondono a dettami di puro e vero interesse personale e non si pongono il problema del dopo lasciandone al singolo paese che accoglie oneri e fardello, che poi, c’è da aggiungere, com’è stato dimostrato, che loro sono solo dei veri opportunisti che celandosi dietro l’età minore dei 18 anni o dietro fantomatiche guerre inesistenti credono di farla franca e vivere alle spalle degli europei. Questo ha funzionato per anni ed è anche andata bene prima perché la gente, erroneamente, ci credeva “alla balla che scappavano dalla guerra” e ci cascava nella rete tesa dalle organizzazioni cosiddette umanitarie, e ci riuscivano grazie al supporto dei partiti di sinistra europei e delle lobby a loro collegati . Non è così che si aiuta il continente africano né dobbiamo essere noi europei a risolvere i loro problemi ma deve farlo l’ONU nella sua pienezza decisionale, ed è un dovere per tutta la comunità internazionale, noi non dobbiamo assolutamente sobbarcarci il peso dell’immigrazione. Spiegatemi perché io povero italiano ho dovuto spendere € 70,00 al giorno per un minore straniero e poi vedere dei nostri minori sottratti e derubati dai servizi sociali perché i loro genitori non erano in grado di …mantenerli, e perché non sono stati dati ai nostri bimbi i 70 euro al giorno come ai minori stranieri ? Quindi i minori africani vanno bene mentre i minori italiani no ?  E’ vergognoso e ridicolo sapere che una casa famiglia riceva…e spende € 3.500,00 al mese per un minore ospitato e magari non si danno 1.000,00 euro al mese alle famiglie dei bambini che vivono nei nuclei familiari indigenti…roba da minorati mentali.  E’ singolare come si ragioni nel nostro paese, siamo civilissimi con i minori stranieri e …”minorati” con i nostri figli… . 22072019 …

by…manliominicucci.myblog.it

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Ravenna, si dichiara minorenne e scatena caos in ospedale: espulsione

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Convinto di ingannare le autorità, il soggetto ha fornito false attestazioni al personale ospedaliero ed agli agenti della questura. I rilievi fotodattiloscopici, però, lo hanno smascherato: si tratta infatti di un 23enne tunisino irregolare sul territorio nazionale

Federico Garau – Dom, 21/07/2019 –

Panico nella mattinata di venerdì all’interno del pronto soccorso del Santa Maria delle Croci di Ravenna, dove un cittadino straniero ha dato in escandescenze, creando non pochi disagi al personale sanitario.

Il soggetto, un giovane nordafricano che si era dichiarato minorenne, aveva raggiunto la struttura ospedaliera per effettuare degli accertamenti, ma il suo comportamento aggressivo stava decisamente complicando il lavoro dei medici. Il forte stato di agitazione, che stava cominciando a preoccupare anche gli altri pazienti, ha infine costretto i sanitari a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Sul posto gli agenti della questura di Ravenna, che hanno cercato di tranquillizzare il ragazzo così da permettere al personale ospedaliero di effettuare gli accertamenti previsti.

Conclusi gli esami, lo straniero è stato accompagnato in centrale, dove si sono svolte le pratiche di identificazione. Interrogato dai poliziotti, ha nuovamente riferito di essere un minorenne, fornendo però un’identità diversa rispetto a quella rilasciata all’accettazione del pronto soccorso. Entrambe le generalità, tuttavia, sono risultate false.

 Ravenna, si dichiara minorenne e scatena caos in ospedale: espulsione

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Sono stati i rilievi fotodattiloscopici a fare chiarezza sulla vicenda. Il giovane straniero, infatti, è risultato essere un tunisino di 23 anni clandestino nel nostro Paese.

Accusato di falsa attestazione a pubblico ufficiale ed ingresso e soggiorno illegale sul territorio italiano, il nordafricano R.J. è finito dietro le sbarre.

Venerdì l’udienza di convalida, al termine della quale il gip del tribunale di Ravenna ha convalidato il fermo ed emesso un decreto di espulsione nei confronti del clandestino. Il 23enne è stato immediatamente condotto al Cpr di Brindisi, dove si trova in attesa di fare ritorno in patria.

SALVE SIGNOR…GELATINA !

PD

 SALVE SIGNOR…GELATINA !

A volte mi chiedo se i giornalisti nostrani si rendano conto di quel che scrivono, evidentemente tanti, specie il signore dell’articolo del link postato, non ci riescono proprio a percepire la grandezza delle idiozie che scrivono, ci sono episodi poco rilevanti che vengono messi in risalto da loro come se fossero eventi epocali, in particolar modo quando trattasi di episodi riconducibili alla politica o a soggetti della destra,  allora vi è “ il frastuono e rimbombo” della cassa di risonanza mediatica mentre, quando le cose, e anche gravi, riguardano la parte opposta politica i giornalisti si zittiscono, come nel caso del giornalista di Repubblica autore dell’articolo del link postato. Non solo tacciano, ma addirittura attaccano sino a  demonizzare chi invece pretende giustizia e chiarezza per determinati fatti drammatici e di gravità unica e chiede che i “fari delle luci  dell’informazione” vengano puntati imperiosamente su quanto è accaduti col fine di sapere …solo la verità, le critiche espresse dal “bravo giornalista”  sono qualcosa che lascia interdetto chiunque abbia un minimo di capacità intellettiva e razionalità.  Singolare che lui  si scandalizzi perché la gente normale, il popolo sovrano per meglio capirci, parla dei bambini di Bibbiano e giustamente rimbrotta, critica e accusa tutti si presunti difensore del buonismo nazionale  per la loro permanente assenza nella questione. Già, perché loro parlano di bambini solo quando fa comodo, perché magari piace dialogare sulle adozioni alle coppie gay  o piace  convertirli al terzo sesso con programmi specifici e instradarli in quelle che sono le loro idee che per il sottoscritto sono propositi vergognosi  e riconducibili alla pedofilia. E’ normale che i “populisti e sovranisti” debbano insorgere contro tutti questi signori che per anni hanno solo difeso gli immigrati dimenticandosi del popolo stesso, ed ora, che sono coinvolti dei bambini in un losco affare dai contorni politici legati alla sinistra il signor giornalista si sente in dovere di ironizzare e accusare i social e suoi frequentatori di “offensiva alla gelatina”… Patetico e penoso e da censurare e non aggiungo altro, allora, visto che ha tanta voglia di urlare al vento e lanciare balle di sapone gli chiedo :  com’è che non l’ho udito urlare nell’occasione dell’affare del secolo del “mondo di mezzo a Roma” dov’erano coinvolti i suoi amici della sinistra ?  Non l’ho neanche  sentito “parlare di gelatina che contornavano i pezzi del cadavere di Pamela Mastropietro”, no.. no.. non ho sentito né lui né altri come lui.. nessuno oltre i…lui…  c’erano solo i social a parlare, me compreso, ma ..”lui e gli altri lui”.. evidentemente non hanno avuto “il coraggio e le palle” di urlare contro il governo del PD dell’epoca perché i responsabili sono arrivati dal mare e non dimentichiamolo mai..… quindi  la gelatina tanto cara al “bravo giornalista”  magari…forse.. se l’è mangiata con la carne in scatola …forse.. già, deve essere così. Ma non finisce con la gelatina, ha avuto anche l’ardire di essere così sfacciatamente maleducato che parla di “cavalcare l’onda del crimine dei bambini venduti”….egregio signore, questo  non è cavalcare l’onda ma è un vero e proprio  tsunami contro il partito democratico e la sinistra tutta, perché i fatti della sanità in Umbria, i vertici della magistratura che cadono a pezzi, mettendo in evidenza collusioni e affari in vero e proprio stile mafioso rappresentano il peggio della politica della sinistra in Italia degli ultimi 50 anni. Curioso davvero che si pretenda di non inquietarsi e protestare  dopo tanti scandali che ci vedono vittime coinvolte in prima persona ed ora, lei sfacciatamente s’indigna contro i social perché i populisti, i sovranisti pretendono e vogliono sapere la verità sui nostri bambini rubati… si pretende solo la verità e veder restituiti ai legittimi genitori i piccoli.

Piccolo giornalista, le do un consiglio, vada a lavorare nei campi o a fare l’operaio e viva in mezzo alla gente e forse…dico forse…capirà come funziona il vero mondo e non quello ovattato dei radical chic al quale lei …forse è abituato.   21072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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“E allora Bibbiano?”: Pd, media, movimento lgbt nel mirino dei complottisti da social

La macchina dell’odio che specula sull’inchiesta “Angeli e demoni” di Reggio Emilia si è riattivata alcuni giorni fa, dopo le parole del vicepremier Di Maio. E cerca di saldarsi all’indagine statunitense sul miliardario Jeffrey Epstein. Segnalato un utente che ha minacciato di morte il deputato dem Andrea Romano

di SIMONE COSIMI

 

19 luglio 2019

PD

L’operazione è stata certificata dal vicepremier Luigi Di Maio. Intervistato sugli scenari politici, in merito a un possibile accordo di governo col Pd ha spiegato che il M5S non avrebbe mai fatto un’alleanza “con il partito di Bibbiano”. In risposta, i dem hanno annunciato una querela al ministro dello Sviluppo economico.

Non era una dichiarazione campata in aria. Da qualche giorno l’implacabile macchina della calunnia si è messa in moto sui social network, dove l’inchiesta “Angeli e demoni” sul sistema illecito di gestione dei minori in affido in Val d’Enza, secondo l’accusa strappati alle famiglie con manipolazioni e pressioni e assegnati ad altri nuclei, viene da giorni sfruttata come stigma con cui screditare e attaccare il Partito democratico. E non solo. Il gancio è con l’ormai ex sindaco sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, indagato per abuso d’ufficio e falso ideologico. Secondo i pm avrebbe saputo del sistema e avrebbe deciso, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, “lo stabile insediamento di tre terapeuti privati della Onlus Hansel e Gretel all’interno dei locali della struttura pubblica ‘La Cura’”.
Sui social il topic “Bibbiano” è montato in questi giorni come una gelatina in cui avvolgere una nuova campagna d’odio dalle mille facce. Davvero una delle più scivolose degli ultimi tempi. Passando anche dalle parole del vicepremier, che il 18 luglio in diretta Facebook ha detto: “Col Pd non ci voglio avere nulla a che fare, con il partito di Bibbiano che toglieva i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli non voglio averci nulla a che fare e sono stato in questo anno quello che più ha attaccato il Pd”.

Centinaia di post, articoli e meme (alcuni raffiguranti personaggi come Roberto Saviano, Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Fabio Volo o Laura Boldrini con la mano sulla bocca, rei di aver censurato il tema) hanno nel corso dei giorni mescolato il fatto a mille altri cavalli di battaglia del sovranismo e populismo digitale, transitando da siti come VoxNews.it, dalle galassie social sovraniste – come l’intervento del consigliere di Ostia di CasaPound, Luca Marsella – fino a eventi reali. Come quello di ieri organizzato da Fratelli d’Italia con ospite Alessandro Meluzzi che in un video rilanciato da Giorgia Meloni (fra gli account più attivi per l’hashtag #Bibbiano insieme a quello di Francesca Totolo, collaboratrice del Primato nazionale, il sito di CasaPound, e di @adrywebber) spiega che “il caso di #Bibbiano è solo la punta dell’iceberg”. Dalla teoria gender alla “campagna Lgbt per distruggere la famiglia naturale”, come si legge in altri post, tutto – secondo l’intossicazione in corso – è coperto dal Pd che avrebbe lanciato il diversivo del Russiagate “divulgato provvidenzialmente dopo #Bibbiano, lo scandalo del #Csm e quello della sanità in Umbria” come scrive Totolo in una battaglia che nella mattinata di venerdì l’ha contrapposta all’eurodeputato Pd Carlo Calenda, che è ripetutamente intervenuto per tentare di contrastare la campagna d’odio e disinformazione.

Perché Bibbiano è diventato ormai il ritornello con cui un ristretto ma agguerrito gruppo di account risponde a qualsiasi post o contenuto, specialmente se pubblicato da esponenti Pd o giornalisti. La “world cloud” delle parole più usate in quei contenuti e in quelle risposte è composta da “bambini”, “scandalo”, “caso”, “fatti”, “famiglie”, “attenzione” e poi “minori”, “inchiesta”.

C’è chi si è spinto oltre: Andrea Romano, deputato del Partito democratico, ha segnalato alla polizia di aver subito minacce di morte su Twitter dall’utente @VincenzoMoret17 per la vicenda del presunto screzio con la deputata dei 5 Stelle Francesca Businarolo. La vicenda è slegata da quella di Bibbiano, ma l’utente ha twittato le sue minacce usando l’hashtag #Bibbiano.

Gli hashtag che raccolgono le diverse articolazioni della campagna sono #Bibbiano e #BibbianoPD. Anche se a scavare bene, il primo a muovere le truppe dell’odio è stato uno ben più pesante: #PDofili, decollato dal 27/28 giugno, per esempio col tweet di  @alberto_rodolfi in risposta a Matteo Orfini o di @ValeMameli. Il più condiviso è stato quello di @PiovonoRoseNoir, il cui si dice che “da oggi non sono più #PDioti ma #Pdofili. Hanno fatto il salto di qualità le merde”. A firmare i contenuti, a conferma di squadriglie piccole ma agguerrite, sono stati 2.600 utenti per 6.200 post fra tweet e retweet. Ma solo poco più di 400 utenti hanno postato un contenuto originale.

Nonostante si sia ormai spento da giorni, anche per i timori di querela traslocando #BibbianoPD, è ancora ricco di orrori di ogni genere. Ne escono collage fotografici con i personaggi citati sopra, e altri come Lucia Annunziata, la senatrice Monica Cirinnà o la nostra giornalista Federica Angeli, e la frase “Tutti muti su Bibbiano”. Contenuti fuori da ogni senso e contesto come vecchi spezzoni di video in cui Matteo Renzi elogiava il sistema degli asili nido di Reggio Emilia o di un bambino disperato perché separato dal padre ma, come ha svelato Open, attribuibile a un’altra situazione in Sardegna di due anni fa. E ancora, orribili vignette con protagonisti bambini sottoposti a sevizie elettricge, ritornelli contro il “silenzio dei media”, che in realtà stanno coprendo approfonditamente il caso, e sul “sistema che ruba i bambini”.

Non basta. Negli ultimi giorni sembra essersi saldato anche un ponte digitale con le vicende che negli Stati Uniti hanno portato in carcere il miliardario Jeffrey Epstein, ex amico di Bill Clinton, del principe Andrea, duca di York, ma anche di Donald Trump, accusato di sfruttamento sessuale dei minori fra 2002 e 2005 e che ora rischia fino a 45 anni di carcere. Alcuni tweet (basta scorrere quelli dell’utente @DPQ87968970) tentano di trapiantare quella vicenda, innestandola sul tessuto dell’inchiesta italiana di Bibbiano e simili, con un obiettivo: avvalorare la folle tesi di un sistema internazionale, una specie di Spectre per cui la pedofilia è uno strumento per tenere sotto controllo politici e le mosse dei governi. L’hashtag è, non a caso, #PedoGate e raccoglie fra l’altro riferimenti ai più diversi casi di cronaca del passato, anche italiano, che ovviamente non hanno alcun collegamento l’uno con l’altro.

Ricapitolando, gli hashtag più utilizzati su Twitter – che è il canale principale su cui si sta squadernando l’operazione – sono #bibbiano, #bibbianopoli (che sta decollando proprio in queste ore, quasi in contrapposizione a Moscopoli), #bibbianopd (su cui tuttavia poco meno 300 profili nell’ultima settimana hanno pubblicato post originali, il più popolare è l’elogio degli asili nido di Renzi, nel 2012, il secondo più diffuso è del deputato 5 Stelle Massimo Baroni che rilancia il meme con Saviano e gli altri accomunati dalla scritta “Bibbiano”), #bibbianonews, in ordine decrescente di utilizzo. In una decina di giorni, tutti i contenuti sul tema, sempre rimanendo al social dell’uccellino, sono circa 78mila. Non c’è nulla di casuale: il numero relativamente basso delle utenze più attive coinvolte e il loro schema d’azione – quasi sempre risposte a post del Pd e di altri – racconta dell’ennesima operazione coordinata. Sono infine dati e tendenze che dimostrano la reale capacità di influenzare e raggiungere altri utenti perché non includono gli utenti o i contenuti” nascosti” da Twitter in quanto offensivi o dannosi secondo gli ultimi aggiornamenti delle regole della piattaforma.