cronaca di vita quotidiana in Italia e nel mondo

LADRO DI …QUADRO !

LADRO DI …QUADRO  !

E ci fa anche rima, effettivamente è curiosa la cosa, ma voglio raccontarvela lo stesso, pregandovi di non irritarvi né di imprecare contro …”il ladro” e di pensare a vendette o altro…stiamo tutti sereni e leggete per sorridere un po’…sì, prendiamola col sorriso…che è meglio. Tutto ha inizio nel lontano 1944, un ladro di nome Adolfo e i suoi commilitoni, non notte tempo ma di giorno e quando splendeva il sole, entra nella casa di una brava signora, in un momento poco felice per lei e suoi familiari, e la deruba senza dignità e rispetto e lo fa senza neanche preoccuparsi di farsi vedere in faccia, tanto sa già che la passerà liscia, lei, la signora Italia di nome e Povera di cognome, per gli amici semplicemente “Povera Italia”, assiste mestamente e passivamente al furto del prezioso quadro nella sua casa e non può farci niente, né può dir nulla al tedesco ladro perché lei verrebbe picchiata o addirittura rischierebbe di perdere anche la vita. Il ladro, rubato il quadro, prende la via del Brennero ed arriva in Germania, la sua casa è lì, di lui e del quadro se ne perdono le tracce per decenni. Il ladro si gode il frutto del furto e la povera Italia si dispera per l’inatteso furto con conseguente perdita inestimabile di valore, un quadro del 1765 ha un valore enorme. Accade però che nel lontano 1991 qualcuno riesce a scoprire che il quadro rubato si trova sempre in Germania ed è, incredibile ma vero, lo stato tedesco che lo detiene, inaccettabile che uno stato si faccia complice di un furto di 47 anni prima…ovviamente, quando la signora Italia viene a conoscenza della notizia la prima cosa che fa è chiedere al governo tedesco una bonaria restituzione, considerato che il quadro non appartiene allo stato tedesco ma a quello italiano. La risposta degli amici europei con i quali condividiamo tutto, spese, migranti e sofferenze ci risponde…”picche”, nada…non se ne fa niente, anzi, pretendono una somma per la sua restituzione intesa come…e non lo so come, forse un riscatto o un pizzo…è da sapere come diavolo lo intendono… forse non lo sanno neanche loro. Riflessione personale, ma perché io dovrei pagare il ladro che mi ha rubato un quadro ? Cose di altri tempi anzi, cose d’attualità, infatti quando capita che ti rubano l’auto oggi i ladri pretendono il riscatto per la sua restituzione esattamente come i figli dei ladri germanici….. Ma arriviamo al 2018, anno in cui sembra, perché poi non si sa sino in fondo se abbiamo pagato qualcosa, che “gli amici tedeschi”, sempre i nipotini di quello che ce l’hanno rubato, pare che intendano restituircelo. Bene voi direte finalmente il ladro si è pentito…no.. no…niente da fare perché i nipotini del ladro hanno preteso che la restituzione avvenisse in “pompa magna”, quindi un evento organizzato, con soldi degli italiani, per ringraziare i nipotini del ladro tedesco per avercelo rubato e poi dopo 75 anni riportato a casa. Ora ditemi voi se i nostri governanti di ieri erano sobri oppure il vino lo “bevevano a cammello” ? E sì, perché io vorrei sapere per quale motivo abbiamo abbuonato i debiti di guerra alla repubblica di Germania quando questi possedevano dipinti e sculture di proprietà italiana ? E chissà quanti altri tesori nascosti che hanno i nipotini di Adolfo in giro per il mondo… Qui si conclude una vicenda dai contorni….ridicoli e da “arroganti e furbi paraculi”… perdonate “il mio francesismo” ma quando ci vuole ci vuole…fine della storia. 19072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Germania restituisce all’Italia il dipinto rubato dai nazisti: è “Vaso di Fiori”, capolavoro di Huysum

Il quadro, datato 1731, dopo 75 anni ritorna a Palazzo Pitti a Firenze. Era stato trafugato nel 1944 dai soldati tedeschi mentre risalivano verso il Nord Italia. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di individuare la famiglia del soldato che esportò illegalmente l’opera .

| 19 LUGLIO 2019

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Era stato trafugato nel luglio del 1944 dai nazisti mentre erano in fuga verso il nord Italia. E ora, dopo un importante lavoro diplomatico e di investigazione, il dipinto “Vaso di Fiori”, capolavoro del pittore olandese Jan Van Huysum (Amsterdam 1682-1749), è stato riconsegnato solennemente dalla Germania al patrimonio artistico italiano. Così il quadro, datato 1731, dopo 75 anni ritorna a Palazzo Pitti. Il rientro è stato al centro della cerimonia avvenuta nella Sala Bianca del Museo alla presenza del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli e del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Ed è stato il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, a consegnare a Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, il dipinto rubato, che da oggi è di nuovo esposto al pubblico.

Oltre al sindaco Dario Nardella, ha presenziato alla cerimonia il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri: le indagini sono state svolte, infatti, dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Firenze, coordinati dalla Procura del capoluogo toscano, che hanno individuato la famigliaerede del soldato che per gli investigatori esportò illegalmente l’opera e i vari passaggi del possesso del dipinto. “A causa di questa vicenda che intacca il patrimonio delle Gallerie degli Uffizi, le ferite della seconda Guerra Mondiale e del terrore nazista non sono ancora rimarginate.

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“La Germania dovrebbe abolire la prescrizione per le opere rubate durante il conflitto e fare in modo che esse possano tornare ai loro legittimi proprietari”, aveva detto lo scorso 1 gennaio Eike Schmidt lanciando l’appello che appena dopo sei mesi ha dato i suoi frutti. Nella stessa occasione dell’appello, Schmidt aggiunse: “Per la Germania esiste comunque un dovere morale di restituire quest’opera al nostro museo: e mi auguro che lo Stato tedesco possa farlo quanto prima, insieme, ovviamente, ad ogni opera d’arte depredata dall’esercito nazista”.

Una riproduzione in bianco e nero del “Vaso di Fiori” di van Huysum (realizzata da Alinari) è dal 1 gennaio scorso simbolicamente esposta nella Sala dei Putti a Palazzo Pitti, corredata da cartelli con la scritta “rubato” in tre lingue, italiano, inglese e tedesco, ed una didascalia esplicativa che ricorda come a sottrarla alla sua naturale postazione furono soldati della Wehrmacht. “Saremo ben lieti di rimuovere questa memoria fotografica – disse Schmidt – quando agli Uffizi sarà restituito l’originale”.

Questa mattina la riproduzione del quadro è stata tolta da Eike Schmidt e sostituita dall’originale. Per il direttore degli Uffizi, il ritorno del “Vaso di Fiori” è “un lieto fine di una lunga battaglia”, ma al tempo stesso rappresenta anche un “precedente” perché “c’è ancora tanta arte che manca dalla seconda guerra mondiale”. Per Schmidt “la vera sfida ora è fare una moral suasion anche attraverso i governi esteri. Occorre un’interazione con le forze dell’ordine internazionali per far sì che vengano restituite volontariamente tutte le opere d’arte che mancano”.
Ripercorrendo poi le tappe che hanno portato alla restituzione del dipinto da parte della Germania, Schmidt ha sottolineato che è stata “decisiva l’inchiesta pluriennale condotta in maniera esemplare dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. Determinante anche la decisione del ministro Bonisolidi coinvolgere in maniera permanente rappresentanti del ministero della Giustizia nel Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali”.

La scomparsa del quadro – L’olio su tela “Vaso di Fiori”, di piccole dimensioni (cm 47 x 35), apparteneva alle collezioni di Palazzo Pitti fin dal 1824, quando fu acquistato dal granduca lorenese Leopoldo II per la Galleria Palatina appena fondata. Per oltre un secolo restò esposto nella sala dei Putti, insieme ad altre nature morte olandesi realizzate dai massimi artisti del ‘600 e ‘700, tra i quali Rachel Ruysch e Willem van Aelst.

Nel 1940, quando all’inizio della guerra la reggia fu evacuata, il quadro venne portato nella villa medicea di Poggio a Caiano (Prato). Nel 1943 fu spostato nella villa Bossi Pucci, sempre a Firenze, fino a quando militari dell’esercito tedesco in ritirata lo prelevarono insieme ad altre opere per trasferirlo a Castel Giovio, in provincia di Bolzano. La cassa in cui si trovava il “Vaso di Fiori” di Palazzo Pittivenne aperta: l’opera trafugata finì in Germania, dove se ne persero le tracce. Ricomparve solo decenni dopo, nel 1991, poco dopo la riunificazione tedesca: da allora, vari intermediari hanno tentato più volte di mettersi in contatto con le autorità in Italia chiedendone un riscatto. Una richiesta di tale assurdità che nel 2018, dopo l’ultima oltraggiosa offerta, la Procura di Firenze ha aperto un’indagine: il quadro infatti è già di proprietà dello Stato italiano, e pertanto non è alienabile né acquistabile.

 

LA MAESTRINA E’ ARRIVATA….!

epa07720999 German Defense Minister Ursula von der Leyen and nominated President of the European Commission speaks after a vote at the European Parliament in Strasbourg, France, 16 July 2019. European Parliament voted in favor of Ursula von der Leyen as the new President of the European Commission.  EPA/PATRICK SEEGER

LA MAESTRINA E’ ARRIVATA….!

No, non ci riesco proprio a capire la strategia politica del M5S in Europa, questa volta proprio è incomprensibile, quella del PD non sorprende, mi è nota da anni e non rappresenta una novità quando deliberatamente vota contro il nostro paese per interesse di partito, oserei dire che rientra nella normalità delle cose sebbene in passato, quando governavano e litigavano con la commissione europea, ma solo nei talk show italiani, ne hanno fatto di  caos per niente, in quei  cinque anni di governo ne hanno dette a “tonnellate di balle” e minacce ingiuriose contro le potenti lobby della commissione poi, quando andavano a Bruxelles pronti…a sbattere i pugnetti sui tavolini accadeva che  i “piddini” puntualmente piegavano la schiena alle potenti lobby della commissione europea e i buoni propositi andavano a farsi friggere. Ode al popolo europeo.. ora abbiamo quindi una nuova presidente di commissione, lei è la “feldmarescialla” della Merkel, ex ministro della difesa, alias signora Ursula von der Leyen. Una madre di famiglia che appena eletta …fa già sentire la sua “voce stonata”, non capisco perché pretenda che le poltrone del comando europeo siano equamente divise tra donne e uomini, perché se sono più donne o più uomini cosa cambia nel complesso ?  Non cambia niente, solo che purtroppo nella sua mente e quella di tanti “soggetti civili radical“ persistono ragionamenti e convincimenti sessisti di altri tempi, perché io non me lo sono mai posto il problema, potrebbero essere tutte donne o tutti uomini e per me non cambierebbe nulla sarebbe uguale, non siamo ad una gara sessista, bisogna prendere il meglio dei cervelli che stanno in giro indipendentemente da “come si fa pipì” se seduti o in piedi…sono concetti che appartengono al passato e questo mi da pensare che la nuova presidente è ancora fedele a certi rigori di quel passato da “verace femminista del ‘68”.. Altro punto in negativo di questa signora, che per me rappresenta il peggio delle lobby europee, è la sua arroganza e “alterità”… recita la parte della politica onnipresente e comprensiva ma poi con poco riguardo verso l’Italia si permette di intimorirci affermando che lei vigilerà e starà attenta ai nostri conti e quindi se le cose non vanno come dice lei che fa : ci bacchetta sulle manine ? Egregia Ursula von der Leyen, lei ha già commesso un errore a non voler dialogare con i cosiddetti populisti e se intende percorrere gli stessi binari della precedente commissione allora le dico subito che l’Italia smetterà di correre sui binari europei e prenderà una strada ben diversa e molto lontana da quella europea, non assegnare posti di comando a chi ha vinto le elezioni nel proprio paese è proprio una mossa politica idiota perché non si fa altro che coltivare odio, un odio che crescerà a dismisura specie dopo le dichiarazioni incoscienti e irresponsabili del nuovo presidente del parlamento  europeo, Davide Sassoli del PD, in merito all’immigrazione via mare, che secondo lui dovrebbe proseguire al ritmo degli anni 2016 e 2017…quindi cari italiani prepariamoci al peggio e ad accogliere 10mila migranti al giorno….Altro che cambiamento tra rose e fiori , si il cambiamento forse l’avremo davvero ma “all’incontrario va”, sarà ancora peggio di prima…vedere per credere e noi vedremo e vigileremo su quello che faranno, questa volta non assisteremo inermi alla nostra distruzione totale. 18072019

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‘Sui conti monitoreremo Roma da vicino’

Von der Leyen: ‘L’Italia proponga il suo commissario’

 

epa07720999 German Defense Minister Ursula von der Leyen and nominated President of the European Commission speaks after a vote at the European Parliament in Strasbourg, France, 16 July 2019. European Parliament voted in favor of Ursula von der Leyen as the new President of the European Commission.  EPA/PATRICK SEEGER

Redazione ANSAROMA

18 luglio 2019

(ANSA) – ROMA, 18 LUG – “La Commissione che presiederò monitorerà molto da vicino la situazione in Italia” con l’obiettivo di “riuscire a investire per stimolare la crescita senza contravvenire alle regole esistenti”. E’ quanto afferma Ursula von der Leyen, intervistata da La Repubblica e da altri quotidiani europei, rispondendo a una domanda sulla procedura di infrazione contro l’Italia. Ricordando la flessibilità concessa dal 2015 al Paese, von der Leyen assicura: “Cercherò sempre un approccio aperto e costruttivo con l’Italia”.
Sulla possibilità che l’Italia proponga un commissario della Lega, la neo presidente della Commissione ricorda “il diritto di ciascuno Stato membro a proporre i propri commissari”, così come “il diritto del presidente a chiedere altri nomi qualora se ne ravvisino delle buone ragioni”. “Per iniziare bene – spiega von der Leyen secondo l’anticipazione di lastampa.it – è importante che io non dia delle condizioni. L’unica cosa essenziale è che nel collegio ci siano tante donne quanti sono gli uomini”.

 

I COINTAINER DELLA…SPERANZA..

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Stranded migrants wait at the Franco-Italian border near Menton, southern France, 14 June 2015. More than 150 migrants who wished to cross the border were blocked by the French and Italian police.  EPA/SEBASTIEN NOGIER

I  COINTAINER DELLA…SPERANZA..

E’ da un po’ di tempo che sento urlare e sbraitare la stampa internazionale e i suoi giornalisti, in particolare con più veemenza quella francese, quella nauseante nenia ripetuta sino alla noia, da un anno a questa parte,  sul mancato accoglimento di opportunisti migranti, africani e asiatici, che arrivano dal mare su dei gommoni, sì… parliamo dei famosi “viaggi organizzati”  in stretta collaborazione con alcune ONG animate dal “cuore d’oro” volontario e senza lucrare… che al momento sono sotto indagini dalla nostra magistratura. Fa molta impressione e rabbia ascoltare commenti e dichiarazioni “farlocche” dai giornalisti stranieri che intervistati in TV, da colleghi consenzienti alla polemiche e pro immigrati, tracciano un ….“profilo criminale”.. del nostro ministro degli interni, scandaloso ed inaccettabile, infatti accusarlo di lasciar morire gente in mare è proprio una di quelle storture della verità da indignare e far incavolare anche il più calmo e tranquillo uomo di questo paese, una bufala senza confini. Come si permettono ad offendere il nostro paese che ha già ricevuto un milione di migranti mentre i paesi europei se ne fregavano a mo’ di sfregio ?.. chi da loro il diritto attaccare volgarmente un ministro della repubblica italiana pur sapendo che l’immigrazione attuale è una vera e proprio inganno ai danni del nostro paese ? Oramai il giochetto è stato scoperto anche dalle nostre procure, che pare abbiano finalmente le prove del “business immigrati”. Ricordo a tutti, visto che in Italia abbiamo la memoria corta, che il “mondo di mezzo” di Roma, del compagno Buzzi e c….. era il business delle cooperative rosse che lucrava sulla pelle dei migranti…giusto per ricordarlo. Dopo tante accuse all’Italia, dai francesi soprattutto, ora si scopre che il “carnefice dei migranti” non è il nostro ministro degli interni ma è… il presidente francese Macron, incredibile ma vero, lo scandalo si allarga a macchia d’olio, dopo aver trasferito illegalmente per mesi i “desiderati migranti” in Italia attraverso il confine terrestre nelle ore notturne per non essere visti dai poliziotti di confine italiano, adesso si sono escogitati un nuovo sistema per …“smaltire i migranti in eccesso”, la soluzione consiste nel riporre gli  indesiderati migranti in dei container e chiuderli dentro, solo che non   capisco perché nei container…forse li vogliono spedire per via mare in Italia ? Oppure piazzarli sui TIR e scaricarli lungo le strade italiane ? Francamente non capisco perché chiuderli in dei container, che senso ha, se l’avessimo fatto noi in Italia tutti pronti ad urlare che noi si è fascisti, razzisti e populisti, ma siccome lo ha fatto un governante di sinistra francese allora tutti tacciono e nessuno si lagna o s’indigna.. una cosa del genere farebbe ridere a tutti se non si trattassero di esseri umani . Ovviamente l’informazione europea tace com’è suo solito, tace in quella vigliaccheria che contraddistingue chi fa informazione prezzolata e al servizio dei potenti, ma soprattutto chi fa informazione per un proprio interesse sia politico che economico, e noi sappiamo bene che la maggior parte dei giornalisti e conduttori TV sono palesemente di sinistra e infatti oggi nessuno ne ha parlato ma in compenso tutti si sono ricordati di segnalare l’occupazione di una Basilica cristiana, a Bari, per rivendicare i diritti dei lavoratori agricoli extracomunitari. Europa o Italia la cosa non cambia, l’informazione è sempre pilotata ed io starò sempre a denunciare le loro malefatte, si perché non raccontare le notizie nel verso giusto e ometterne delle altre è un crimine, l’omertà non è solo nel coprire i malaffari della mafia ma anche coprire chi per interesse non vuol far sapere la verità. Chiudo qui oggi il mio ennesimo disgusto quotidiano, a proposito, magari qualche container datelo agli italiani che dormono in auto…grazie…17072019

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Ong, ‘migranti in container a Mentone’

Medecins du Monde si appella a Onu contro pratiche della Francia

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Stranded migrants wait at the Franco-Italian border near Menton, southern France, 14 June 2015. More than 150 migrants who wished to cross the border were blocked by the French and Italian police.  EPA/SEBASTIEN NOGIER

Redazione ANSAPARIGI

“Ogni notte, al posto di frontiera di Mentone, delle persone vengono rinchiuse in container. Affinché cessino le violazioni dei diritti degli esiliati al confine franco-italiano invitiamo il relatore speciale dell’Onu a venire sul terreno”: è quanto scrive su Twitter l’Ong francese, Medecins du Monde, precisando di essersi rivolta alla procura di Nizza, per denunciare questi oltraggi “inaccettabili” ai diritti fondamentali dell’uomo. “A fine giugno 2019 – scrive Medecins du Monde sul suo sito web – 13 segnalazioni sono state depositate presso il procuratore di Nizza (dalle associazioni, ndr.) Anafé, Oxfam, WeWorld e Iris. Queste riguardano la privazione illegale di libertà di cui sono oggetto delle persone nella fase precedente al loro respingimento in Italia”. “In effetti, ogni sera – prosegue Medecins du Monde nel testo sottoscritto da altre Ong come Amnesty International e Caritas France – degli individui vengono rinchiusi per tutta la notte, in moduli ‘Algeco’ adiacenti al posto di polizia situato al confine di Mentone. Questi moduli ‘Algeco’ – si precisa nella nota – sono container di 15 m2, sprovvisti di mobilio per distendersi, in cui possono essere trattenute decine di persone simultaneamente, private di cibo, per una durata di tempo che supera ampiamente le quattro ‘ragionevoli’ ore di privazione di libertà consentite dal Consiglio di Stato”. Le Ong aggiungono che anche dei “minori” vengono “regolarmente rinchiusi insieme agli adulti e le donne non vengono sempre separate dagli uomini”. Seguono diverse testimonianze, portate a conoscenza del procuratore della Repubblica di Nizza che a fine 2018 già annunciò l’apertura di un’inchiesta in seguito a una segnalazione depositata a novembre dello stesso anno. Anche se al momento non si sono osservati “cambiamenti nelle procedure amministrative e di polizia”, deplorano le Ong, chiedendo di includere i 13 nuovi casi nell’inchiesta giudiziaria. Quindi l’invito al relatore speciale Onu, Felipe Gonzalez Morales, ad andare sul posto “per constatare i gravi oltraggi ai diritti delle persone esiliate perpetrati dalle autorità francesi” e “formulare le opportune raccomandazioni che, speriamo, facciano finalmente rispettare i diritti al confine franco-italiano”16 luglio 2019

 

 

RADIO ANCH’IO..RADIO 1…

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RADIO ANCH’IO..RADIO 1…
Anche oggi, com’è mio solito fare da tanti anni, quando viaggio in auto mi garba tanto ascoltare programmi interessanti alla radio, è un’ottima compagnia, ovviamente ascolto con favore quelli che trattano argomenti d’attualità come fa “Radio anch’io di Rai Radio 1”, solo che oggi a differenza delle tantissime volte il conduttore della trasmissione radiofonica, Giorgio Zanchini, ha preso posizione nell’esposizione degli argomenti in modo anomalo e di parte, palesando l’appartenenza al suo pensiero politico e ciò è estremamente deleterio e grave sia per la comunicazione sia per l’equità di pareri in una pubblica trasmissione. Il conduttore non deve assolutamente prendere chiare ed evidenti posizioni politiche, comunque la pensi e oggi, mio malgrado, ho riscontrato quello che accade sempre più spesso ogni giorno nella comunicazione pubblica in Italia…e cioè, che i conduttori si richiamano senza pudore all’ideologia di sinistra. L’informazione pilotata è sindrome di un sistema farlocco che si pone come primario obiettivo quello di condizionare mentalmente gli ascoltatori e convincerli che le loro idee sono le migliori, ora al governo non c’è la sinistra tuttavia lei è presente in tutte le reti Rai e lo fa sentire continuamente e vergognosamente il suo peso. Andiamo al TG3 di ieri, la notizia bomba è il ritrovamento a Torino di armi da guerra e addirittura di un missile, il giornalista legge l’articolo scritto in redazione che ha il pregio di mettere in risalto che le armi trovate nelle abitazioni appartengono a gruppi di estrema destra riconducibili a Forza Nuova ed in particolare ad un loro iscritto e candidato alle politiche come senatore. Ho ascoltato la notizia e niente più, ma arriviamo a stamane e a Radio anch’io, il conduttore solleva il vero problema, quello dei tanti combattenti italiani che stanno combattendo in Ucraina e in Siria con l’Isis, ponendo l’accento sul fatto che i combattenti italiani nella ”guerra del Donbass” sono tutti nazi-fascisti e simpatizzanti della Russia di Putin, ovviamente lo dice con un certo disprezzo . Vengono poi intervistati due personaggi noti, i nomi non li ricordo, ma mentre il primo intelligentemente si domandava sul come sono arrivate le armi il secondo metteva in risalto la vera situazione che sbugiardava appieno il conduttore della Rai, l’ospite confessa genuinamente che dalla parte ucraina ci sono combattenti che amano sventolare la bandiera di Stalin, a codesta affermazione mi attendevo una reazione ed un commento e invece silenzio assoluto, come a voler dire che sventolare la bandiera del più grande criminale della storia umana, Joseph Stalin, va bene e lo si può tollerare. Infatti il suo persistente silenzio mi ha infastidito notevolmente, ma che razza di conduttore è uno che sparla per minuti interi contro il fascismo e i suoi seguaci e poi tace dinanzi ad un criminale comunista ? Due pesi e due misure e questo non va bene perché quando si parla di criminali non bisogna assolutamente difenderli e l’informazione va sempre diffusa con correttezza ed onestà intellettuale, cosa che non ravvisato nel conduttore. Oggi alle 14,30, ho ascoltato nuovamente il TG3, e a conferma dei miei sospetti non ha detto niente sulla bufala del candidato del movimento di estrema destra, anzi non ha detto proprio nulla… forse ..è sempre meglio strumentalizzare l’informazione che dirla giusta…vero cara Rai ? Così non si fa informazione, siete solo manipolatori di notizie.. E in ultimo, cara Rai, non ti dimenticare che ti prendi anche i miei soldi ogni due mesi per farmi sentire solo “ bugie e cazzate varie “..17072019
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Falsa notizia esponenti Forza Nuova coinvolti in traffico armi. FN furiosi: “Giornalisti terroristi”

Pubblicato

2 giorni fa

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15 luglio 2019

 

Sono furiosi gli esponenti di Forza Nuova anche in Alto Adige per la diffusione da parte di alcuni organi di stampa della falsa notizia di esponenti del movimento coinvolti nelle operazioni della Digos di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, per il sequestrato di un arsenale di armi da guerra tra cui fucili d’assalto e mitragliatrici.

Stessa posizione per le perquisizioni in atto in tutta la Lombardia, in particolare a Milano, Varese e Pavia, di nuovo in Piemonte con Novara e in Emilia Romagna con Forlì.

E’ stata diffusa la falsa notizia di persone appartenenti a Forza Nuova coinvolte nelle perquisizioni in Lombardia e Piemonte, col conseguente sequestro di varie armi – si legge in una nota – . Se uno degli arrestati è stato candidato nelle liste di Forza Nuova nel lontano 2001 (18 anni fa!), affermiamo che al contrario nessuna delle persone coinvolte è ormai da anni militante di Forza Nuova, che dunque non c’entra assolutamente nulla con le perquisizioni di questa mattina.

“IL BAMBINO…E LE 72 VERGINI”

“IL BAMBINO…E LE 72 VERGINI”

Quando si cerca di dialogare di argomenti religiosi tanti preferiscono evitare di farlo, un po’ perché per alcuni è un discorso che non suscita interesse forse perché non credono nell’esistenza di una divinità superiore all’uomo, loro si chiamano atei e fin qui il ragionamento ha una sua logica, non ha senso discutere su questioni nelle quali non si ripone nessuna credenza. Poi ci sono le persone di fede, loro credono nell’esistenza di un “essere superiore” che tutti chiamiamo Dio o in altro modo, si cerca in tutti i modi di diffondere le sue parole e indicazioni dettate a personaggi particolari il cui fine “sarebbe” quello di promuovere una vita comune pacifica e serena, di pace e di amore tra gli uomini, questi si chiamano fedeli  è qui il discorso religioso si fa un po’ complesso, indecifrabile per certi versi, discutibile in alcune letture di testi sacri, singolare per il suo modo d’interpretazione delle sacre scritture legate alle diverse teologie . Il distinguo è d’obbligo e importante perché se un ateo commette un gesto folle o un efferato crimine, non lo fa certamente in nome di una fede religiosa, forse per una vendetta personale o forse per fede politica ma certamente in violazione alle leggi dell’uomo e se ..beccato dalla polizia poi sarà giudicato da un apposito tribunale secondo le leggi dell’uomo. Altra storia però se è un fedele, di una religione qualsiasi, a commettere un efferato crimine, come ad esempio le stragi di esseri umani con esplosivi o armi da fuoco, allora lui ne è doppiamente colpevole, in primis verso il Dio della religione in cui crede e poi verso lo stato in cui vive e infranto le sue leggi. E’ questo è il drammatico punto di partenza di un ragionamento senza logica che inizia da una convinzione e finisce sempre nella morte di qualcuno che non c’entra nulla, e cosa più raccapricciante è che questi massacri si accettano e si tollerano nel silenzio assoluto di tanti  paesi occidentali. Un esempio concreto ci arriva dai musulmani, estremisti o meno, che si fanno esplodere in nome di Allah, tutti condannano.. ma poi tutti accettano di tollerare che l’islam stesso proliferi in occidente perché ci piace convincerci che non sono tutti uguali…è davvero strana come teoria visto che loro li considerano dei martiri…. E’ certamente un paradosso incomprensibile, un po’ come dire che l’Olocausto degli ebrei, negli anni della II guerra mondiale, non sia stato un crimine perché trattasi di ebrei e il mondo deve tollerarlo perché non tutti i tedeschi sono nazisti…è esattamente la stessa cosa ma a tanti ….non piace. Oggi oltre questa strage del link postato in concomitanza in un altro attentato, per motivi religiosi, si son registrati almeno 26 persone uccise, all’attentato è seguito anche una sparatoria nell’hotel  della città di Kismayo  nel sud della Somalia. Non è una novità, di attentati siamo pieni sino ai capelli e quindi necessita fermarsi un attimo e ragionare sul fatto che non è un caso isolato farsi saltare in aria con dell’esplosivo in mezzo a della gente innocente. Andiamo al dunque, la religione nel mirino della mia constatazione e analisi ha un nome ben preciso:  “religione islamica”. Ovvio che il primo pensiero va sulla prima vittima dell’attentato stesso, come si può pensare di riempire di esplosivo un bambino di appena 13 anni, farlo andare in mezzo a della gente festosa per poi farli saltare in aria e il tutto.. per amore di Allah..! Come fanno i loro genitori ad accettare che un bambino possa farsi saltare in aria per una strana idea di amore verso quel Dio e nella speranza di conquistarsi il paradiso e meritarsi le 72 vergini  quando a 13 anni ancora non si è maturi sessualmente e non si sa bene ancora come avere un buon rapporto sessuale ? E’ chiaro che la condizione del cervello di questi fedeli trovino livelli altissimi di manipolazione e questo è ancor più terrificante perché allora…. tutti sono probabili candidati …“al martirio”, dai bimbi sino agli adulti, però…però.. stranamente non vedo mai “martiri anziani”.. e non credo che dipenda solo da un’ipotetica disfunzione erettile la loro assenza, anzi, a quale pensionato non piacerebbe avere 72 belle e giovani donne vergini da manipolare ? Forse, ma credo che sia così , gli anziani…forse hanno capito che una volta saltati in aria sono semplicemente morti, morti e punto.. e che le 72 vergini forse …non ci stanno…ad aspettarlo…. 15072019 …

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Afghanistan: kamikaze bambino a una festa

AFI

Nella provincia orientale di Nangarhar, 6 morti e 40 feriti

Redazione ANSAROMA

12 luglio 2019

Almeno sei persone sono state uccise e 40 ferite in un attentato suicida in una festa di matrimonio compiuto oggi in Afghanistan da un “bambino”. Lo hanno detto al sito della Bbc in persiano fonti della provincia orientale di Nangarhar, dove è avvenuto l’attacco. Secondo fonti di polizia, l’attentatore aveva 13 anni.
Le forze speciali afgane hanno fatto irruzione in una clinica nella provincia afgana di Wardak nella notte fra l’otto e il nove luglio ed hanno giustiziato quattro civili: lo denuncia oggi Human Rights Watch (Hrw), esortando le autorità del Paese ad avviare un’indagine approfondita per individuare e punire i responsabili. Testimoni oculari hanno raccontato a Hrw che le forze di sicurezza sono entrate nella clinica nel distretto di Day Mirdad hanno ucciso un assistente ed anno legato il personale e familiari dei pazienti. Il commando ha poi interrogato quattro persone – il direttore della clinica, una guardia, un assistente e un altro dipendente. Tutti tranne il direttore sono stati poi uccisi a colpi di arma da fuoco.

RUSSI ? NO… PARLIAMO DI BAMBINI

RUSSI ? NO… PARLIAMO DI BAMBINI

Quindi è proprio come pensavo e scritto nel mio precedente articolo denuncia del 09.07 u.s. ( Silenzi…Non di Renato Zero ), Bibbiano non è un caso isolato e a quanto pare i miei dubbi e sospetti sulla “compra vendita legale di bambini” tolti con l’inganno ai genitori trovano un fondo di amara e tragica verità e una conferma nella nuova inchiesta che si sta sviluppando e si allarga a macchia d’olio, ora ad essere colpito è anche il comune di Castelnovo ne’ Monti . Ora sono più che mai convinto che quello delle “Casa famiglia” e dei psicologi a loro collegati sono parte di un business di portata epocale finalizzato a favorire le adozioni ad amici e parenti dei potenti, qui siamo ritornati negli anni ’40 quando si toglievano i bimbi ai genitori ebrei per gli esperimenti scientifici dei nazisti che li deturpavano o li sminuzzavano, all’inizio a Bibbiano si parlava anche di torture verso i poveri bambini. E i media e politici che hanno fatto in tutto questo tempo ? Niente, come al solito, volutamente si è ridotto il caso a semplici… “chiacchierate” non comprese, poi si è parlato di equivoci poi si è tentato di mettere il bavaglio su tutta la questione, ora preferiscono spostare l’attenzione su una storia che al momento non si regge in piedi, quella delle probabili tangenti russe, che non interessa nessuno ma solo i politici di sinistra che strumentalizzando il caso chiedono una commissione parlamentare sperando di far cadere il governo in corso. D’accordo, ci può anche stare una richiesta di chiarimenti, non vedo nulla di male ma perché mai questi signori, poco onorevoli, omettono e trascurano il caso di Bibbiano e non chiedono una commissione parlamentare anche per questo gravissimo episodio di fatti già accertati e per tutti i gravi danni arrecati ai genitori ma soprattutto a dei piccoli cittadini italiani ? Già….il punto è sempre quello, quando di mezzo ci sono esponenti della sinistra o del PD tutto si mette a tacere e guarda caso, quando si dice il caso, anche questo comune è vicino all’aria di sinistra, infatti buona parte della giunta attuale è parte dello zoccolo duro della vecchia amministrazione. E’ chiaro che le responsabilità vanno accertate ma sospettare o pensare che nella rossa Emilia Romagna dal lontano 1946 forse esiste un sistema o più sistemi del genere è …terrificante…necessita con urgenza capire se è un sistema vecchio di anni e collaudato oppure sono episodi casuali creati e gestiti con arte criminosa da alcuni esponenti senza scrupoli. Rammento a tutti che ancora ad oggi non ci sono state date le risposte ai “prelievi forzosi dei bimbi dalle loro famiglie”, ebbene che il governo intervenga….. il popolo lo chiede e lo esige ! 15072019

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Emilia Romagna: affidi illeciti, nuovo caso a Castelnuovo Monti

BIMBI

14 Luglio 2019

Emilia Romagna: affidi illeciti, nuovo caso a Castelnuovo Monti. Nell’inchiesta Angeli e Demoni potrebbe essere coinvolto, dopo quello di Bibbiano, un nuovo caso a Castelnuovo Monti.

Continuano ad emergere nuove storie coinvolte nella vicenda degli affidi illeciti in Emilia Romagna. Un’inchiesta nella quale sarebbero rimaste coinvolte nei giorni scorsi 18 persone tra le quali medici, assistenti sociali, politici, psicologi, psicoterapeuti che alteravano documenti e manipolavano i ricordi dei minori al fine di condizionare le procedure di affido. Un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro, volto a sottrarre i minori alle famiglie per darli in affido retribuito a conoscenti. Nei giorni scorsi, tra i nomi degli indagati, è emerso anche quello di Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano.

Affidi illeciti: un nuovo caso potrebbe essere quello avvenuto a Castelnuovo Monti

Un nuovo caso che potrebbe essere coinvolto nell’inchiesta è avvenuto a Castelnuovo Monti. Ad un padre, di nome Stefano, sono stati infatti sottratti i suoi tre figli, in quanto l’uomo è stato in primo momento definito dagli psicologi dei servizi sociali della sua città un pazzo. Una diagnosi che si dimostrerà però nel corso del tempo priva di fondamento. Il calvario di Stefano ha inizio quando avviene la separazione dalla moglie, che minaccia di sottrargli i propri figli. E’ a questo punto che l’uomo viene sottoposto ad una serie di esami dai quali risulta inadeguato a crescere i bambini. Viene così inviato a curarsi in un centro di salute mentale per quelli che vengono definiti i suoi gravi problemi mentali. L’uomo però non si arrende e decide di parlare con i servizi sociali portando con sé il referto medico che certificava la sua ottima salute mentale, registrando la conversazione avvenuta con loro. Dalle registrazioni si percepisce la difficoltà per gli psicologi di sostenere la pazzia dell’uomo al fine di sottrargli i bambini. E’ a quel punto quindi che una nuova sentenza cambia tutto, poiché il giudice stabilisce che Stefano è assolutamente in grado di intendere e di volere, come invece non era sembrato fino a poco prima. Subito dopo l’uomo riceve una querela per diffamazione dagli operatori e dal sindaco di Castelnuovo Monti. Da Bibbiano a Castelnuovo la vicenda degli affidi illeciti continua ad essere sotto la lente di ingrandimento della magistratura che dovrà far chiarezza sul caso nelle prossime ore.

 

I SOLDI MIEI…SONO DIVERSI..

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I SOLDI MIEI…SONO DIVERSI..

Non ho idea e non so se la Lega partito sia coinvolta nella questione dei finanziamenti illeciti russi né se davvero ci sono stati fondi misteriosi o nascosti dei quali loro ne hanno beneficiato. I miei dubbi e perplessità sull’affidabilità della registrazione audio della ipotetica  corruzione con flussi di denaro verso la Lega mi sembrano alquanto fantasiosi, un accordo di quelle dimensione non lo si stabilisce certamente in un incontro singolo ma è frutto di contatti ripetuti tra chi acquistava il petrolio e chi lo vendeva e ricondurre una semplice registrazione audio ad un affare di miliardi e tangenti annesse è una considerazione che appare molto temeraria e che rimarca più dei contorni politici col chiaro intento di strumentalizzare la registrazione al fine di screditare il partito politico. Nei fatti, almeno per il momento, c’è solo un indagato che non fa parte del governo né a partiti al lui collegati. Archivio, solo per ora, la questione tangenti  per fare il punto sulla situazione politica attuale che vede ancora una volta coinvolto il PD che nella sua  completa demenza intende dar lezioni di moralità agli altri senza aver acquisto prima delle prove concrete, un po’ come quando fu triato un uovo sull’occhio della ragazza di colore, tanto fumo …per niente anzi, per scoprire che poi l’autore era il figlio di un dirigente del PD…manco a dirlo. Tutti in Italia conoscono le ricchezze del PD sebben loro urlino alla “fame” un partito che fonda la propria ricchezza sul mistero, infatti il loro patrimonio è di appena “500 milioni di eurucci”, disperso in una ragnatela di fondazioni e società immobiliari i cui amministratori a vita, di nomina dalemiana, hanno, udite …udite, come “finalità” lo “studio, la ricerca, la formazione, all’innovazione della politica e in particolare quello di “intraprendere iniziative” per promuovere il pensiero, la cultura e l’azione politica della sinistra italiana ed europea. E per fare questo possono progettare e organizzare attività formative, corsi, convegni e seminari, oltre che promuovere pubblicazioni e iniziative editoriali. Di fatto però queste fondazioni, al di là di qualche iniziativa politico-culturale, come primo impegno reale hanno la gestione di quasi 2.400 immobili. Che sulla carta non hanno scopo di lucro, ma che le fondazioni cercano di far fruttare al meglio. E per farlo in tranquillità e senza conflitti con il loro scopo ufficiale, si sono dotate di società di gestione immobiliare. Società di diritto privato del tutto simili alle altre immobiliari che hanno lo scopo di lucro e possono fare assunzioni e operazioni senza dover rendere conto al livello politico. Tutta questa ragnatela solo per un fine, nascondere i flussi di denaro illegale che arrivavano nelle casse del partito, “la modica cifra di 500 milioni di euro” salta subito all’occhio del lettore la cui domanda che subito si pone, secondo logica, è la seguente :  ma da dove arrivano tutti questi fiumi di denaro ? Cosa producevano i “padri” del PD quali  il P.C.I. e successivamente, DS, Margherita  per avere un patrimonio milionario del genere ? Rispondo con assoluta certezza : niente di niente… producevano solo….chiacchiere tinte di color politico… nella pratica trattasi di “donazioni ricevute dal P.C.U.S. per 50 anni “, veri e propri finanziamenti illeciti cui la nostra magistratura rossa dell’epoca ha pensato bene di archiviare nel rispetto dell’ideologia comunista. Ora date un’occhiata ai contenuti del link posto e fatevi un’idea di cosa siano i moralizzatori d’Italia, quelli che hanno stretto relazioni col nemico militare n.1 nel mondo ed hanno per decenni difeso l’operato sovietico in Europa, difendendo l’invasione a Budapest e a Praga e recitando la parte dell’amareggiato dinanzi ai tanti omicidi eseguiti dai loro “compagni rossi brigatisti che sbagliavano” . Ora improvvisamente quelli del PD sono diventati moralisti….ma non fate ridere i polli…siete patetici e anche curiosi e in ultimo, una considerazione banalissima : ma  se voi li avete presi per 50 anni perché un altro partito non può prenderli per altri 50 ? Due pesi e due misure come al solito  ? 14072019

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Quando i rubli di Mosca finivano ai comunisti italiani

POLITICA

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(Fotogramma)

Pubblicato il: 11/07/2019 10:46

Nelle ore calde delle notizie e degli audio sui presunti finanziamenti di Putin alla Lega, riemergono altri finanziamenti da Mosca per l’Italia. E riguardano quelli al partito Comunista che per mezzo secolo ha beneficiato di un fiume di rubli infinito. Ne ha fatto cenno anche Veltroni in una intervista a Tortorella. Ma soprattutto ne fanno cenno numerosi atti in commissione Stragi e in Commissione Mitrokhin.

Di cosa parliamo? Dal secondo dopoguerra, da Mosca, sono partiti finanziamenti per i principali partiti comunisti d’occidente. Soldi che dovevano servire a sostenere la lotta per il comunismo fatta nei paesi Nato, con lo scopo di creare una spina nel fianco del blocco occidentale. Un flusso di denaro, che per quanto riguarda l’Italia, trova numeri e dati nelle rivelazioni del dossier Mitrokhin, dossier considerato affidabile da tutte le agenzie di intelligence occidentali, a cominciare da quella britannica che gestì la defezione dell’ufficiale sovietico Vasilij Mitrokhin, un ex archivista del Kgb nel palazzo della Lubjanka.

Nei report custoditi negli archivi degli 007 di Mosca e poi girati per competenza dagli agenti inglesi al Sismi per le attività illegali dei servizi segreti sovietici in Italia, queste si evidenziavano in 261 schede, fino al 1984. In particolare a fare i conti dei soldi finiti nelle casse del Pci è la scheda ‘122’ del dossier che svela le cifre del finanziamento russo al partito comunista italiano.

Secondo quanto trascritto dall’archivista sovietico, negli anni tra 1970 e il 1977, fu ininterrotto il flusso di denaro da Mosca a Botteghe oscure. Nel ’71 furono versati 1.600.000 dollari; nel ’72 5,2 milioni; nel ’74 9 milioni di dollari; per il ’76 6,5 milioni, infine, nel 1977, 1 milione. Un flusso che sembra almeno rallentare, in concomitanza con le posizioni ‘eretiche’ di Enrico Berlinguer, in linea di rottura con il Pcus.

Soldi, secondo il dossier Mitrokhin, finirono pure al Psiup tra gli anni 1969 e 1972, per poi esaurirsi. Fino al 1988 sono documentati inoltre fondi al Partito comunista francese di Georges Marchais. In quell’anno arrivarono a Parigi tre milioni di dollari, messi sul tavolo da Gorbaciov, per le elezioni del 1988. Ma i finanziamenti cominciarono ai tempi del Fronte Popolare, nel 1936, un flusso ininterrotto per oltre 50 anni.

IL FRANCESE… PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO !

Sea-Watch 3 captain Carola Rackete on board the vessel at sea in the Mediterranean, 27 June 2019. Sea-Watch3 captain Carola Rackete told journalists Thursday that she had been promised "a rapid solution" for the 42 desperate migrants on board the Dutch-flagged German GO run rescue ship standing one mile off Lampedusa.
ANSA/MATTEO GUIDELLI

IL FRANCESE… PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO !

1789/1799, la rivoluzione francese fece il suo corso, la causa è sempre la stessa, il popolo affamato e preso in giro dai governanti, poi arrivò un certo Napoleone che sull’onda della rivoluzione volle comandare il mondo e combinò solo casini in Europa con tanti morti e sofferenze.. Nel 1915 la Francia entrò in guerra contro le monarchie dell’Europa centrale, vinse la guerra con l’aiuto degli americani e vessò il popolo germanico sino all’arrivo di un certo Hitler che li spazzò via nel giro di una settimana. Nel 1945 finì la II guerra mondiale e i francesi si considerarono vincitori, ma è solo grazie agli americani e ai britannici se loro presero un bella fetta di torta come ..”vincitori”. Poi dal 1960 in avanti registriamo il fallimento delle sue politiche in Indocina, famosa è la guerra del Vietnam dove conobbero ancora un’altra sonora mazzata come qualche anno prima dai tedeschi. Nel 1962 si concluse la guerra di Algeria con la cocente sconfitta francese e l’indipendenza algerina. Arriviamo a tempi più recenti e registriamo l’ennesimo schiaffo all’Italia, dando ospitalità al terrorista comunista Cesare Battisti, lui è responsabile di orrendi omicidi nel nostro paese, accolto e fatto sparire sotto il naso degli 007 italiani e lo spedisce in Brasile a vivere bello e placido nel pieno rispetto dell’ipocrita collaborazione…è un classico francese…. Nel 2011 abbattono il governo libico di Gheddafi senza un motivo, una vera e propria aggressione ad un altro stato, non c’era nessun motivo eppure i francesi, appoggiati dai britannici, con il consenso del “premio Nobel per la pace Obama”, dette il via alla distruzione della Libia…uno dei più grandi crimini della storia, nel 1939 quando Hitler li invase scoppiò la II guerra mondiale mentre a loro è stato permesso e perché mai tutto questo ? Quali sono i suoi reali interessi, petroliferi o come penso io togliere di mezzo e una volta per sempre l’odiato cugino italiano non solo dallo scenario petrolifero ma anche cercando di distruggere ed impadronirsi delle sue aziende e mettere in difficoltà la sua economia. Già, ancora oggi nessuno ha saputo spiegare perché i francesi abbiano aggredito militarmente un paese sovrano e riconosciuto da tutto il mondo, e lo ha fatto sapendo a priori che la morte di Gheddafi avrebbe portato attori diversi nel business petrolifero e milioni di migranti verso l’Europa, infatti così è stato nonostante gli avvisi e allarmi lanciati proprio da Gheddafi stesso anni prima. Oggi ne arrivano a camionate di migranti, i francesi non li vogliono e li spediscono nottetempo in Italia dai confini terrestri, via mare non ne fanno arrivare neanche a parlarne… però, loro sono i paladini dell’immigrazione, la sostengono, la coccolano ma solo se i migranti vanno in Italia e perché mai ? Ed ora arriviamo all’ennesima pagliacciata francese, come in passato anche oggi recita la parte della vincente grazie all’Italia e cosa fa per meritarsi “lodi e leccate di c…” ? Pensa di premiare una delinquente che viola le leggi di uno stato sovrano ed è indagata in Italia per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, ci sono prove che i viaggi erano organizzati e la magistratura le farà sue e poi deciderà. Arriviamo all’eroina amata dal sindaco di Parigi, analizziamo il suo intento, è uno schiaffo al governo e al popolo italiano che lo ha votato ed è un incentivo a perseguire la strada dell’immigrazione clandestina riempendoci ancor di più di immigrati che in Europa tutti, a parole, dicono di volerli ma nei fatti non li vuole nessuno e quindi ? A che gioco stanno giocando i francesi ? Qual è il loro obiettivo ? Nei fatti la Francia si comporta esattamente come nel 1920, vessando e massacrando questa volta i migranti perché non bisogna dimenticare quel che accade a Ventimiglia o a Calais o sul confine piemontese. E’ sempre la stessa Francia despota che fa guerra sempre a qualcuno come la storia ci insegna, ora la fa a noi.. piaccia o non piaccia io la vedo così.. e diffido in toto delle loro politiche espansionistiche e li guardo con sospetto. 13072019

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Parigi premia Carola Rackete. Salvini: “Non ha di meglio da fare”

Dal comune della capitale una medaglia alla comandante e 100mila euro a Sos Mediterranee per nuova missione migranti

Comune Parigi premia Rackete,

Sea-Watch 3 captain Carola Rackete on board the vessel at sea in the Mediterranean, 27 June 2019. Sea-Watch3 captain Carola Rackete told journalists Thursday that she had been promised "a rapid solution" for the 42 desperate migrants on board the Dutch-flagged German GO run rescue ship standing one mile off Lampedusa.
ANSA/MATTEO GUIDELLI

12 luglio 2019

“Le due capitane della Sea Watch 3, Carola Rackete e Pia Klemp, riceveranno la medaglia Grand Vermeil, la massima onorificenza del Comune di Parigi, per aver salvato migranti in mare”: lo annuncia un comunicato del municipio della capitale francese. La medaglia vuole simboleggiare “la solidarietà e l’impegno di Parigi per il rispetto dei diritti umani” e va alle due operatrici umanitarie tedesche “ancora perseguite dalla giustizia italiana”, si legge nel documento.

“Il Consiglio di Parigi ha votato” l’attribuzione di “100.000 euro a SOS Mediterranée per una nuova missione di salvataggio in mare dei migranti”. Lo precisa la stessa municipalità francese nella nota in cui annuncia un onorificenza per la comandate Carola Rackete. Il Comune ricorda di aver già sostenuto SOS Mediterranée nel 2016 e nel 2018 con 25.000 e 30.000 euro, e che adesso 100.000 euro verranno attribuiti immediatamente alla Ong “per una nuova campagna di salvataggio in mare dei migranti. Nonostante i numerosi ostacoli giuridici, SOS Mediterranée ha deciso di noleggiare una nuova nave con un nuovo equipaggio e un’unità sanitaria d’emergenza. Associazioni come SOS Mediterranée e Sea Watch ci onorano e ci spingono all’impegno di fronte all’inerzia dei governi europei”.”Il Comune di Parigi premia con una medaglia Carola Rackete (comandante della Sea Watch – ndr), ‘perseguita in Italia’. Non è scherzi a parte. Questa è quella che ha schiacciato una motovedetta della Gdf e adesso i colpevoli sono i finanzieri? Vuoi vedere che adesso qualche magistrato indaga i finanzieri? Speronare motovedette comporta premi” Il Comune di Parigi evidentemente non ha altro di meglio da fare che non premiare questi soggetti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in diretta Facebook.

 

IL BASTONE E IL …CORANO

IL BASTONE E IL …CORANO

Sino a qualche decennio fa, in alcune zone d’Italia e dei paesi del Mediterraneo si soleva trasportare le merci sul dorso degli asini, i vecchi “TIR” di una volta, forti e resistenti ma con un difetto genetico che lo distingue dagli altri animali e simile a quello di alcuni uomini, “la cocciutaggine”, questo è l’unico difetto che ci accomuna in certe nostre scelte di vita.  Quando al “somaro gli girava” il difetto, così senza senso, si bloccava come un auto con la benzina finita, per farlo marciare lo si prendeva a bastonate sul groppone, a volte il sistema funzionava e a volte no e quando non funzionava si aveva l’effetto contrario e l’asino si immobilizzava, senza tempo, nel vero senso della parola sino a quando lui non decideva di riprendere la marcia, ovviamente questo sistema rappresentava un fastidioso ritardo per il trasporto merci caricate sulla sua groppa. Poi un giorno qualcuno che ebbe l’ardire di usare l’intelligenza, pensò di attaccare ad un bastoncino una carota, legò il bastoncino sul capo dell’asino in maniera da fargli arrivare la carota quasi vicino alla bocca e al suo naso per sentirne l’odore, così facendo l’asino poi era ovviamente invogliato e sollecitato dalla carota che vedeva davanti ai suoi occhi e a portata di bocca, e nell’intento di mangiarla si muoveva in avanti nella convinzione di riuscire prima o poi a mangiarla. La storiella dell’asino vede tante similitudini in quella dell’imam islamico di Treviso, un vero idiota che pensa che i bimbi siano degli asini da picchiare se non si fa quel che dice lui. Si comporta esattamente come tutti gli stolti che sperano di risolvere i problemi con le bastonate, singolare poi è che vengono picchiati per imparare ed apprendere i contenuti molto particolari di una religione il cui fine è… pace ed amore. Evidentemente il verbo di questi signori imam, lui non è il primo e non sarà l’ultimo di questi casi, è “pace amore e bastonate”, incomprensibile che un testo cosiddetto religioso insegni tanta violenza ai bambini che a loro volta trasferiranno la propria cultura e violenza ad altri bimbi, e così via all’infinito, evidentemente l’insegnamento coranico verte sulle bastonate, non è la prima volta che ascolto o assisto a episodi del genere, le botte ai bimbi o bimbe nelle scuole coraniche sono nell’ordine delle cose. Cosa diremmo noi cristiani cattolici se al catechismo i nostri sacerdoti picchiassero con il bastone i nostri figli ? Sicuramente, se così fosse, “li speleremmo vivi” ma fortunatamente i nostri preti sono di altra pasta ed insegnano altre cose come il rispetto per tutti, l’amore e la pace tra gli uomini.. è solo quello che i nostri bimbi apprendono da loro. Forse l’Islam deve ragionare sulle cose e lasciar perdere il bastone ed affidarsi a qualcosa di diverso, magari la dolcezza delle parole, perché non si può insegnare la pace e l’amore a chi professa violenza col bastone perché poi, i bimbi s’irrigidiscono esattamente come fanno gli asini e diventano preda della “cocciutaggine”. Asini e uomini…è curioso, lo immaginavate ci fossero tante similitudini tra noi e loro ? In ultimo, sfatiamo un mito, l’asino è intelligentissimo altro che stupido.. “stupido è chi stupido lo fa”…. 12072019

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Bastonate ai bimbi che non imparavano il Corano: imam violento allontanato da Treviso

Zaia: «Certe persone vanno perseguite»

ZA

PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) – «Sono cose che a sentirle raccontare potrebbero perfino non sembrarci vere, da quanto sembrano riportarci in anni oscuri in cui i bambini erano alla mercé del maestro. Invece sono vere ma per fortuna, grazie ai Carabinieri di Vittorio Veneto, per questi piccoli malcapitati l’incubo è finito. Ai militari e alla magistratura inquirente va tutto il nostro ringraziamento per non tenere bassa la guardia contro chiunque non capisca che a casa nostra nessuno può sentirsi al di sopra delle regole». Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime soddisfazione per l’indagine dell’Arma in una scuola coranica a Pieve di Soligo, dove sembra che l’imam intervenisse con pene corporali e maltrattamenti pesanti sui ragazzini che non apprendevano nel modo da lui sperato.

«Non ci stancheremo mai di ripeterlo – prosegue Zaia -. Nessuno può scambiare il Veneto per una terra dove si può fare di tutto e delinquere impuniti. Mentre a Roma c’è chi fa le pulci alla scuola che prevediamo con l’autonomia, personaggi come questo imam applicano metodi di insegnamento che nulla hanno a che fare con l’educazione e sanno solo di sopraffazione verso i più deboli. Qualcuno ci parlerà, con il solito finto buon senso di facciata, delle difficoltà create dall’integrazione multietnica». Il governatore non ha dubbi: «noi, invece, pensiamo che persone del genere vadano perseguite e non debbano restare nella nostra terra – conclude – .Per questo rinnovo il mio plauso ai Carabinieri che ancora una volta hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere per il bene della comunità».

 

11 Luglio 2019

ANCORA MORTE …A TARANTO !

ANCORA MORTE …A TARANTO !

“TARANTO – Un fulmine e una tromba d’aria si sono abbattuti sull’Ilva di Taranto. Un operaio risulta disperso: la gru sulla quale si trovava è finita in mare e un paio di ore più tardi è stata ritrovata dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Bari a venti metri di profondità incagliata nella sabbia. Dell’uomo alla guida del mezzo nessuna traccia “. Tutti sicuramente nel leggerlo diranno : niente di nuovo, la notizia è stata ampiamente diffusa, a tutti è nota la tragedia.. già… ma….ma c’è un piccolo particolare che forse qualcuno non avrà notato e  sfugge dal ragionamento che seguirà, ovvero che l’azienda siderurgica ha cambiato nome, ora non è più Ilva ma Arcelor Mittal, allora voi direte che ho sbagliato ? Niente affatto, ed ora preparatevi alla nausea per il menefreghismo di sindacati, proprietari e strutture pubbliche e sanitarie di prevenzione agli incidenti sul lavoro…  “la notizia risale ad Agosto del 2012”..ed è orribilmente e perfettamente identica a quella di ieri, come a voler dire che la morte di  Francesco Zaccaria, il ragazzo ammazzato dal crollo della gru in quel fatidico giorno, nell’esercizio del suo lavoro, conta meno di un ….cesso pubblico…, dispiace dover essere così duro e volgare ma dinanzi alla morte di ragazzi mentre lavorano per portare il  misero ”pane a casa” per quattro soldi  non si può rimanere inermi e gentili, al contrario bisogna essere molto duri, in primis proprio con chi ha il dovere di difendere i lavoratori dai rischi di infortuni e morte sul lavoro e cioè i sindacati, poi è colpevole quanto loro la proprietà dell’acciaieria che non ha provveduto adeguamene ad aumentare i sistemi di sicurezza e garanzia delle gru al fine di  evitare di mettere nuovamente in pericolo di vita i suoi dipendenti. Una nota di biasimo va anche all’amministrazione comunale che non ha mai chiesto pubblicamente di aumentare il livello di sicurezza per gli operatori delle gru portuali. E c’è da dire che è anche andata bene visto che gli altri due colleghi sono riusciti a mettersi in salvo. Sono disgustato ed “incazzato nero”, prego e spero che il ragazzo si sia salvato ma ho dubbi perché dalle informazioni ricevute via TV pare che il poveretto sia rimasto all’interno della cabina di manovra. E’ inaccettabile che accadano certe cose, per la volta precedente c’è amarezza ma non tanta rabbia come ora perché nessuno s’immaginava una tromba d’aria di quelle proporzioni e dimensioni, ma ieri non è stato come nel 2012, si sapeva e si ipotizzava il ripetersi del drammatico evento e che si è fatto ? Niente, il sig. Zaccaria, padre del defunto Francesco, oggi chiedeva proprio questo : com’è possibile che si faccia morire un altro figlio nostro ? Concordo e condivido la domanda e la giro con disprezzo ai sindacati, politici, istituzioni regionali e governative. Inutili le vostre passarelle ed esternazioni di dolore.. mentre si cerca ancora il corpo del ragazzo, abbiate la compiacenza di zittire sino al suo ritrovamento. Taranto piange ancora, chissà quando la smetterà di perdere i suoi figli e bambini. Sono vicino alla famiglia in questo difficile momento e prego per loro. 11072019 …

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ArcelorMittal: operaio disperso, tre le gru cadute per la tempesta di vento a Taranto

Gru al lavoro nell'ex ILVA di Taranto, 28 novembre 2012.       ANSA/RENATO INGENITO    

ANSA/RENATO INGENITO

Un incidente analogo nel 2012. I sindacati: ‘Una tragedia che si poteva evitare’

GRU

Redazione ANSA 11 luglio 2019

“Sono tutt’ora in corso le ricerche dell’operaio disperso, le cui operazioni sono rese difficoltose a causa della torbidità delle acque e del pericolo conseguente alla presenza dei rottami e delle gru pericolanti e rese instabili dal fortunale occorso”. Lo precisa la Guardia costiera, che ha diffuso una nota sull’incidente di ieri sera in cui tre gru sono crollate in mare per il forte vento nella zona, con un gruista di ArcelorMittal disperso.

“La forte tempesta abbattutasi ha provocato un cedimento a catena di tre gru posizionate sulla banchina su una delle quali si trovava il gruista disperso, caduta nello specchio acqueo antistante la banchina stessa”. Lo sottolinea la Capitaneria di Porto-Guardia costiera di Taranto, precisando in una nota la dinamica dell’incidente di ieri sera, per il quale risulta ancora disperso un operaio gruista di ArcelorMittal, Mimmo Massaro di Fragagnano (Taranto), 31 anni.

La Procura di Taranto ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’incidente avvenuto ieri sera al porto di Taranto dove una gru nel molo di ArcelorMittal si è spezzata trascinando in mare l’operaio che era al lavoro e che risulta disperso. Questa mattina le ricerche in mare sono riprese. Sul posto è giunto anche il procuratore Carlo Maria Capristo.

Dopo l’incidente in cui risulta disperso un operaio di ArcelorMittal nel crollo di tre gru per il forte vento di ieri, Fim, Fiom, Uilm e Ugl con Rsu e Rsl hanno dichiarato “uno sciopero immediato per tutto lo stabilimento di Taranto”. E “la forma di protesta messa in atto quest’oggi – aggiungono i sindacati – non terminerà sino a quando azienda, istituzioni locali, regionali e nazionali e organi di controllo, ognuno per il proprio ruolo, forniranno le dovute indicazioni a garanzia dei lavoratori e cittadini di questo territorio”.