fatti di vita e politica nazionale e d internazionale

BALLE SPAZIALI…?

18042020 ministro tedesco

BALLE SPAZIALI…?

In verità vi dico che sono perplesso e nel contempo dubbioso sulle dichiarazioni relative alle vittime ufficiali dell’epidemia dei singoli stati, cioè, mentre nel mondo si piangono i propri morti ci sono due paesi, dell’intero globo, in cui la pandemia pare gli sia scivolata addosso senza lasciare traumi e scioccare più di tanto la popolazione. I due paesi, gli unici per esser precisi, che sebbene abbiano registrato numeri elevatissimi di contagiati, registrano uno strano e bassissimo numero di deceduti, tanto che suscita leciti sospetti di truffe politiche in quanto non c’è un logico rapporto di percentuale paragonabile ai dati calcolati negli altri paesi. Il primo è la Cina, un’infinità di contagiati e appena 3800 vittime, cifra rivista in leggero aumento proprio in questi giorni, tutte le aziende produttive chiuse per ben tre mesi e attività sociali bloccate per conseguenza. Che i dati non rispondano al vero questo è chiaro a tutti anche perché la Cina è un regime dittatoriale che non fa sapere nulla delle questioni interne e fin qui direi che… “siamo nella normalità” nel paese asiatico comunista. Il secondo paese è la Germania apparentemente stato democratico, anche lì i numeri di contagiati sono altissimi ma si contano un bassissimo numero di vittime che curiosamente in termini di percentuali sollecitano tante domande…solitamente in Germania ogni anno ne muoiono di più per un banale raffreddore e come mai ora in presenza di una pandemia ne muoiono di meno ? E in più, le aziende e industrie hanno continuato le attività senza nessuna interruzione al contrario di tutti i paesi europei che parzialmente le hanno bloccate, la gente va in strada senza particolari precauzioni, quindi nessun isolamento rigido…e nonostante il modus operandi alquanto permissivo le vittime sono sempre in cifra trascurabile e incredibile per una pandemia. Ovviamente non auspico la morte di nessun tedesco però, mi viene spontanea la domanda sul perché le vittime sono sempre limitate e mi piacerebbe capirne le motivazioni. Tuttavia non capisco come mai hanno raddoppiato le sale di terapia intensiva passando dai 28000 posti letto ai 55000 nel giro di poche settimane e allora ? È forse la terapia intensiva la salvezza delle persone ? Oppure hanno dei farmaci tenuti volutamente nascosti che riescono a fronteggiare bene la malattia ? Sicuramente dovrà essere così… perché se così non fosse allora ho il sospetto che la Germania si stia comportando come la Cina e nei fatti nasconda i veri numeri delle vittime del coronavirus per non apparire deboli di fronte all’Europa e al mondo, così facendo, pubblicamente ci propinano solo dati di comodo tenuti al ribasso mentre i restanti ce li fanno passare come decessi abituali, naturali e diversi dalle vittime del contagio, e non li fanno entrare nel novero del conteggio. Purtroppo i tedeschi non ci raccontano la verità, perché solo lei non ha il disastro che c’è in tutto il mondo ? Come anche mi riesce difficile credere al ministro della salute sulla loro capacità di circoscrivere l’epidemia, noi abbiamo iniziato molto prima…eppure… sappiamo come sono andate le cose. O forse sono di una razza… superiore….forse…17042020

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Il ministro Spahn: «L’indice di contagio R0 da 1 a 0,7 in pochi giorni». Così la Germania sta sconfiggendo il virus

18042020 ministro tedesco

Per il responsabile della Salute le misure restrittive della vita economica e sociale sono state un successo. Il tasso di riproduzione del virus è calato in Germania da 1 a 0,7

di Paolo Valentino, corrispondente da Berlino

«L’epidemia in Germania è di nuovo controllabile e più gestibile di prima». Lo dice il ministro della Salute, Jens Spahn, spiegando la vera motivazione dietro la decisione delle autorità federali di mettere in calendario una serie di prudenti riaperture, dai piccoli negozi alle scuole.

«Ora – ha aggiunto il ministro – possiamo dire che le misure restrittive della vita economica e sociale sono state un successo». È un tono un po’ più ottimista di quello usato da Angela Merkel nella conferenza stampa di martedì (qui il video), al termine della riunione in videoconferenza del gabinetto di crisi con i premier dei Lander, quando la cancelliera aveva parlato di «risultati all’inizio per nulla scontati» e di un «successo temporaneo e fragile». Con la sua tranquilla franchezza, Merkel aveva chiesto ai cittadini di «capire che la società dovrà convivere con il Covid-19 finché non ci saranno medicine specifiche e soprattutto un vaccino».

L’ottimismo di Spahn è stato anche confermato dal direttore del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, che ha definito «molto buoni» i risultati parziali della strategia messa in atto dal governo. Secondo Wieler, ed è questa forse la vera notizia del giorno, il tasso di riproduzione del virus, (tecnicamente l’R0, cioè il numero di persone che ogni infettato contagia) è calato in Germania da 1 a 0,7 in pochi giorni.

Questo non significa che il numero dei contagi e soprattutto quello dei decessi non continui ad aumentare: i casi ufficiali di coronavirus in Germania hanno superato quota 138 mila e quello dei morti quota 4 mila. Soltanto giovedì sono stati registrati 351 decessi, finora il più grosso incremento nell’arco di 24 ore.

Coronavirus fase 2, riaperture a tappe in 11 Paesi: chi comincia dalle scuole? Chi prevede le mascherine?

Germania

La buona notizia tuttavia è che il Paese, secondo quanto detto dal ministro, registra oggi un numero di guariti maggiore rispetto a quello dei casi attivi. Spahn ha attribuito questi risultati positivi all’alto numero di test effettuati, che finora sono stati 1,7 milioni e proseguono al ritmo di circa 400 mila la settimana con l’obiettivo di portarli fino a 700 mila. Spahn ha anche annunciato che l’applicazione per tracciare le persone che hanno contratto il Covid-19 e i loro contatti via smartphone, sarà pronta non prima di 3 o 4 settimane. Com’è noto, userà la tecnologia bluetooth ma non quella GPS come nel caso della Corea del Sud, considerata troppo invasiva per la privacy. «Abbiamo bisogno di più tempo, perché l’app sia la migliore possibile», ha detto il ministro.

Le misure concordate dal governo e dai premier degli Stati federali prevedono che a partire da lunedì prossimo potranno riaprire gli esercizi commerciali con una superficie inferiore a 800 metri quadrati e a prescindere dalla loro ampiezza tutti i concessionari d’auto, i negozi di biciclette e le librerie, sotto la condizione che rispettino rigorosamente le misure igieniche e presentino un piano atto a mantenere le distanze tra i clienti. È stata decisa anche la graduale riapertura delle scuole a partire dal 4 maggio, iniziando dalle ultime classi e da quelle che prevedono esami o segnano il passaggio da un ciclo a quello successivo. Rimarranno invece ancora chiuse le prime classi delle elementari, dov’è più difficile per gli insegnanti far rispettare ai bambini le misure di prevenzione e sicurezza. Gli asili nido rimangono aperti ma solo per i figli delle persone che fanno un lavoro «rilevante per il sistema», cioè medici, paramedici, dipendenti di supermercati, eccetera. Dal 4 maggio riapriranno anche i parrucchieri.

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Per quanto riguarda l’industria non c’è stato in Germania alcun divieto. Le aziende sono state lasciate libere di decidere, a condizione di applicare le norme sanitarie, rispettare le distanze, chiudere le mense aziendali e proibire le visite al pubblico. L’industria siderurgica e altri settori strategici non hanno mai smesso di produrre, per esempio. Le uniche chiusure sono dovute a problemi di forniture, distribuzione e vendita: è il caso delle case automobilistiche come Volkswagen, Opel, Daimler, Audi, Porsche e BMW, che hanno posto i dipendenti o in cassa integrazione o in orario ridotto, con il sostegno finanziario pubblico: in questo caso ogni dipendente riceve il 60% dello stipendio netto se non ha figli e il 67% se li ha.

Per contro rimangono proibiti fino al 31 agosto i grandi eventi pubblici come fiere, concerti e manifestazioni sportive. Vietato anche celebrare messe e tenere altri eventi religiosi. Resta in vigore l’obbligo di mantenere una distanza di 1,5 metri tra le persone e il divieto di assembramenti superiori a 2 persone. Ancora chiusi ristoranti, bar, alberghi e bordelli. Per la prima volta e con un parziale cambio di rotta, visto che ancora di recente erano state definite inutili, il governo tedesco ora «consiglia urgentemente» l’uso delle mascherine sui trasporti pubblici e quando si fa la spesa. Spahn ha annunciato che da agosto la Germania comincerà a produrre 50 milioni di mascherine la settimana, di cui 10 milioni del tipo FFP2 e 40 milioni chirurgiche. Cinquanta imprese tedesche sono state contattate per essere coinvolte nel progetto. Il ministro tuttavia ha escluso che in futuro l’uso delle mascherine diventi obbligatorio.

 

 

Le misure concordate dal go

SVEDESE AVVISATO… MEZZO SALVATO..

17042020 PREMIER SVEDESE

SVEDESE AVVISATO… MEZZO SALVATO..

E già, allora tutti abbiamo frainteso e capito male sulle vere intenzioni del premier svedese sulla clamorosa retromarcia nella strategia anti diffusione contagio coronavirus. Benissimo, ora è stato più chiaro ed esaustivo, nessuna marcia indietro e tutto resta com’è… la Svezia così diventa l’unico paese al mondo a rinunciare all’isolamento sociale, quindi tutti in giro a fare passeggiate e lunghe conversazioni al bar con gli amici davanti ad un bel caffè e comodamente seduti. Ristoranti, cinema funzionanti come sempre è nella vita d gli svedesi, c’è solo un ridimensionamento nel numero delle persone negli assembramenti…e punto. In tutto questo, a parte la smentita, il premier lamenta solo l’impreparazione delle strutture sanitarie ad affrontare l’epidemia per i precedenti tagli alla sanità, colpe, ovviamente, che ricadono sui precedenti governi. Benissimo…cari svedesi, fate ciò che vi pare e piace… tuttavia, vi segnalo che forte delle esperienze europee e americane vi avviso che il virus non è democratico né liberale, ma è una bestia cocciuta assassina che colpisce subdolamente sia i bambini che giovani e anziani senza distinzione di sesso ed età. Quindi, perdurando lo stato di assoluta mancanza di una fase preventiva al fine di contagiarvi, preparatevi al peggio e… in bocca al lupo…poi però… quando sarete nell’incubo… perché sono convinto che vi ci troverete… allora, prendetevela col vostro governo e con il re per l’ottimo lavoro democratico e liberale…. Buona fortuna…17042020

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La Svezia contro i giornali italiani

L’ambasciata svedese in Italia li ha accusati di aver creato una «spirale di disinformazione» nel raccontare la controversa strategia usata per contenere l’epidemia

17042020 PREMIER SVEDESE

 (Jonas Ekstromer/TT News Agency via AP)

Mercoledì l’ambasciata della Svezia in Italia ha pubblicato una dura critica al modo con cui alcuni giornali italiani hanno raccontato la risposta della Svezia alla pandemia da coronavirus, che ha compreso alcune delle misure meno dure tra quelle adottate dai paesi europei. In Svezia non ci sono limitazioni alla libertà di movimento delle persone, e ristoranti, bar, fabbriche e le scuole inferiori sono rimaste aperte: una strategia al momento quasi unica in Europa, e divenuta piuttosto controversa nelle ultime settimane.

Il Post ha fatto una newsletter sul coronavirus, per aggiornare e informare sulle cose da sapere e su quelle da capire: ci si iscrive qui.

Secondo l’ambasciata svedese, i media italiani avrebbero generato una «spirale di disinformazione» nel descrivere questa realtà e i suoi effetti. Pur senza additare articoli o specifiche notizie false, l’ambasciata ha citato i quotidiani Repubblica e Corriere della Sera. In questi giorni anche alcuni giornalisti svedesi hanno accusato i giornali italiani di diffondere disinformazione sul paese.

Anche se le accuse rimangono piuttosto vaghe, sembra che uno dei problemi principali riguardi l’interpretazione data in Italia a un’intervista data dal primo ministro svedese, il socialdemocratico Stefan Löfven, a una televisione locale sabato scorso (e che l’ambasciata ha linkato in fondo al suo post di protesta). Secondo una traduzione dell’intervista diffusa da ANSA e ripresa da diversi quotidiani italiani, Löfven avrebbe ammesso che la strategia svedese si è rivelata un fallimento. «Mi sembra ovvio che non abbiamo fatto abbastanza», avrebbe detto Löfven. Pochi giorni prima dell’intervista, diversi giornali italiani avevano già iniziato a scrivere che il governo svedese si preparava ad ammettere il fallimento e imporre misure di “lockdown” simili a quelle del resto dei paesi europei.

In realtà, però, Löfven non ha ammesso la sconfitta della strategia svedese, che ha invece continuato a difendere nei suoi successivi interventi. Löfven si riferiva invece alla mancanza di preparazione del paese per affrontare situazioni simili all’attuale pandemia: una preparazione secondo lui insufficiente a causa della smobilitazione degli apparati di emergenza avvenuta nel corso degli ultimi 30 anni, con la responsabilità di governi di tutti i partiti politici. Il virgolettato tradotto non era quindi corretto.

Per il momento, inoltre, non è esatto nemmeno sostenere che la Svezia si stia preparando a mutare radicalmente la sua strategia e seguire la strada di paesi come l’Italia e la Francia, che hanno introdotto profonde limitazioni alle libertà personali per combattere la pandemia. Per quanto nelle ultime settimane la Svezia abbia leggermente inasprito le misure di contenimento (per esempio abbassando la dimensione massima degli assembramenti consentiti da 500 a 50 persone), rimane ancora oggi il paese europeo con le regole meno severe, anche se paragonato ai suoi vicini scandinavi. Danimarca, Norvegia e Finlandia hanno tutti adottato misure più severe, anche se a loro volta molto meno di quelle intraprese da paesi come l’Italia. Come ha detto l’ex primo ministro svedese Carl Bildt, la Svezia «al momento è chiaramente un’eccezione».

Ci sono diverse ragioni che il governo e i tecnici svedesi hanno indicato per giustificare questa strategia. Ad esempio, sostengono che le misure di quarantena non possono essere imposte per periodi troppo lunghi, e quindi le modalità e i tempi in cui implementarle vanno scelte con cura. Inoltre, in molti ricordano che in Svezia il contagio è arrivato in ritardo rispetto a paesi come l’Italia – i primi casi di trasmissione tra persone contagiate all’interno del paese sono stati individuati soltanto il 9 marzo. La Svezia, inoltre, è uno dei paesi con la densità di abitanti più bassa d’Europa: i suoi dieci milioni di abitanti vivono in un’area che è una volta e mezzo l’Italia.

Altri hanno indicato fattori culturali per spiegare come mai il governo abbia deciso di adottare una strategia fatta più di consigli e raccomandazioni alla popolazione che di misure draconiane e punizioni esemplari per assicurarsi il mantenimento del distanziamento sociale. I sondaggi indicano che la maggioranza della popolazione sostiene e condivide queste misure.

La stessa ambasciata in Italia ha ricordato che comunque la situazione nel paese non è affatto simile a quella che c’era prima dello scoppio della pandemia. Gli spostamenti si sono notevolmente ridotti e circa metà degli svedesi ha iniziato a lavorare da casa, mentre il traffico nelle strade della capitale Stoccolma e delle altre grandi città si è ridotto più di due terzi.

La strategia svedese non è stata oggetto di osservazioni critiche soltanto sui media italiani. Giornali come il Guardian e il Financial Times hanno pubblicato articoli in cui sono raccolte numerose opinioni scettiche sugli effetti di queste misure. Il giornale svedese Dagens Nyheter ha pubblicato una lettera di 22 virologi e medici in cui la strategia del governo viene criticata, mentre un altro quotidiano del paese, il tabloid Aftonbladet, ne ha pubblicata una firmata da 900 insegnanti di scuole elementari e di asili in cui si sostiene che sia impossibile attuare le norme di distanziamento sociale e che quindi bambini sani e insegnanti sono esposti al contagio.

In questi giorni i critici della strategia svedese, dentro e fuori dal paese, hanno spesso ricordato che in Svezia ci sono 12 mila casi accertai e che il virus ha causato la morte di 1.203 persone fino a questo momento, un tasso superiore a quello dei paesi vicini e pari a 118 per ogni milione di abitanti. In Danimarca il tasso è di 55 morti per milione e in Finlandia di 13 per milione.

È BELLISSIMO… DENIGRARE…

17042020 Fontana

È BELLISSIMO… DENIGRARE…

Certo che notare la bassa qualità della predica e da quale pulpito viene è quantomeno  curiosa nonché divertente la critica del rappresentante del governo nazionale. Il vice ministro di un governo incapace evidentemente non si rende conto che ad oggi, 16 aprile, il governo da lui rappresentato non è ancora in grado di darci serie istruzioni sul cosa fare e  sul cosa dovremmo fare nei prossimi giorni in materia di precauzioni sanitarie nel mondo del lavoro e nella vita di ogni giorno considerata la scarsità di dispositivi di sicurezza individuale. Criticare ora qualcuno o qualcosa è alquanto singolare, però intanto non ha in tasca l’alternativa del paragone…”solo chiacchiere e distintivo”. Lui parla di fallimento del modello della sanità lombarda e lo fa pubblicamente, in tono poco professionale e in circostanze non adatte né da tono istituzionale…persona poco seria…e in più, non mi sembra che abbia fatto mai qualcosa per agevolare il compito della sanità lombarda o di qualche altra regione.  In questa emergenza ognuno si sente in diritto di dire tutte le sciocchezze che vuole. 16042020

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Buffagni, modello lombardo fallito

E ora chi dice “riapriamo” con superficialità fa speculazione

17042020 Fontana

Redazione ANSAROMA

16 aprile 202013:58NEWS

(ANSA) – ROMA, 16 APR – “Il mio territorio ha più del 50% dei morti in Italia per coronavirus. E’ evidente che se da un lato qualcuno ha sbagliato è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Salvini dimostra il suo disinteresse per le vite umane.
Aver visto qualcuno che ha cominciato a fare il Renzi della situazione, dicendo ‘riapriamo’, con superficialità, dimostra solo una voglia di speculare. Il modello lombardo evidentemente ha fallito. In Veneto governa la Lega, lo dico a Salvini, e lì la gestione ha agevolato”. Lo dice su Fb il viceministro al Mise Stefano Buffagni.

ORA CHIEDE SCUSA ?

17042020 Van der Leyen

ORA CHIEDE SCUSA ?

Dopo ben 22.000 italiani morti, dopo decine di migliaia ricoverati in tutti gli ospedali italiani, dopo altre decine di migliaia di malati in quarantena nelle proprie abitazioni perché negli ospedali non c’è più posto, dopo la strage di anziani nelle case di riposo di tutt’Italia, dopo aver chiuso in casa 60 milioni di persone e obbligati a non lavorare, dopo averci costretti a chiudere bar, ristoranti, cinema, attività commerciali varie ed averci ridotto ad una povertà inimmaginabile…ora la presidente della commissione europea…testina bionda, ci chiede scusa e denuncia gli altri stati europei di menefreghismo nei confronti dell’Italia. Ma che fa la “signora idiota”…dopo quello che abbiamo e stiamo passando ora si sveglia e recita il mea culpa ? Grazie della sua ipocrita e farlocca retromarcia…ma lei, più che scuse dovrebbe chiedere perdono alle famiglie di oltre 22.000 cittadini europei morti nel disinteresse e nel cinismo economico delle istituzioni europee…altro che scuse, voi fate schifo…un disgustoso schifo così rivoltante che nessun pentimento o miliardi a go-gò… potranno perdonare le istituzioni europee tutte e i paesi membri con particolare riferimento a quelli ricchi. Io le sue scuse non le accetto e non le voglio dopo quasi due mesi d’inferno e senza neanche aver visto il becco di un quattrino o di un segno tangibile di solidarietà. L’ Europa non esiste più … bisogna prenderne atto perché quello che verrà dopo sarà solo un modo per ricucire e tentare di riparare …”il giocattolo che si è rotto”. Rispedisco al mittente le scuse con un “bel vaffanculo” condito con l’auspicio che prima si esca dal “cesso europeo”.. e meglio sarà. Qualcuno mi spieghi a cosa è servita l’unione europea sino ad oggi, praticamente a niente e in più nell’unico momento di vero bisogno tutti…e dico tutti…ci hanno voltato le spalle e il portafogli, il bello è che noi paghiamo fior di miliardi per ” essere pisciati in faccia”…. Perdonate la mia volgarità letteraria ma ho perso l’eleganza e la diplomazia dinanzi a oltre 22.000 deceduti e la sofferenza di un intero popolo…compresa la mia. Prodi che tu sia maledetto …tu sei il padre non dell’unione europea ma il padre della sofferenza e povertà Italiana dal 2002… U.E… restituiteci i nostri soldi , quelli che ci avete succhiati per 18 anni… compresi i 57 miliardi del primo Mes…. Le scuse ..ma roba da ridere…se le tenga..”.presssiddente”… e vada a…

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Coronavirus, Von der Leyen: “La Ue deve scusarsi con l’Italia”. Di Maio: “Atto di verità”

17042020 Van der Leyen

Dopo la lettera a La Repubblica, la presidente della Commissione europea ammette anche in un discorso in Parlamento “che molti Paesi non c’erano nel momento del bisogno”. Tra una settimana video summit sulla richiesta dei Paesi mediterranei, guidati da Parigi e Roma, di emettere dei Recovery Bond

dal nostro corrispondente ALBERTO D’ARGENio

 

16 aprile 2020

 

BRUXELLES – “È vero che molti erano assenti quando all’inizio della pandemia l’Italia ha avuto bisogno di aiuto. Ed è vero, l’Unione ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora la Ue è il cuore pulsante della solidarietà, è in piedi per aiutare chi ha più bisogno”. Nel luogo più solenne, l’aula del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen trova le parole per spingere tutti i governi del continente alla solidarietà, come già nella lettera a La Repubblica.
Tutti i numeri del contagio nel mondo e in Italia

La presidente tedesca della Commissione parla dell’egoismo di quei partner che al principio della crisi sanitaria non hanno aiutato il nostro Paese, il primo ad essere duramente colpito dal Covid 19. Ma guarda avanti e traccia l’identikit del piano che sta mettendo a punto per non fallire di nuovo: si tratta della solidarietà economica. “Un importante atto di verità che fa bene all’Europa e alla nostra comunità”, ha replicato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook. “Adesso la Ue abbia il coraggio di difendere e tutelare tutti i popoli. Serve un’Europa più solidale. In corso c’è una delle trattative più importanti della nostra storia. Difendendo l’Italia, difendiamo anche l’integrità dell’Ue”.

Coronavirus, Von der Leyen: “Chiediamo scusa all’Italia, non eravamo pronti. Ma ora l’Europa c’è

Tra una settimana esatta i capi di Stato e di governo torneranno a parlarsi in un video summit quanto mai decisivo. Sul tavolo la richiesta dei Paesi mediterranei, guidati da Francia e Italia, di emettere dei Recovery Bond capaci di evitare che la devastante recessione da coronavirus penalizzi le nazioni che a causa di un debito pubblico maggiore hanno meno capacità di spesa. I nordici, capitanati da Germania e Olanda, frenano, non vogliono una condivisione dei debiti per non alimentare il sovranismo di destra che nei loro paesi, al contrario dei populisti del sud, accusa la Ue di fare troppo, non troppo poco.

 

 

 

 

 

I PROMESSI SPOSI…FORSE..

16042020 Luca Merdarini

I PROMESSI SPOSI…FORSE..

È così, proprio come il titolo di quest’articolo, una storia di sinistro amore è …”scoppiata”. Uno è il “no global” Luca Casarini, lui divenne famoso nel G8 di Genova quando nell’occasione dimostrò.. “tutto il suo amore e pace”…ci furono scontri molto …”pacifici” ..tra i centri sociali, di cui lui ne era il capo, che solitamente sappiamo essere “portatori di pace e amore” e le forze di polizia, che secondo Luca Casarini sono sempre portatori di odio.. Incidenti in cui videro i centri sociali appoggiati dai terroristi rossi, chiamati black block, che misero a ferro e fuoco la città di Genova e provocando di fatto la morte di un giovane coinvolto nella violenta caccia al carabiniere e ammazzarlo…. magari. Infatti quel giorno perse la vita un ragazzo che con l’estintore tra le mani cercava di toglierla ad un carabiniere…ma gli è andata male. Poi, l’uno, si è inventata l’arte del soccorso in mare, chissà poi perché, violando ripetutamente le leggi sulla immigrazione clandestina e guadagnando bei soldini… sono anche convinto che ci fa grandi affari con gli scafisti, in effetti è diventato armatore…. chissà perché nessun magistrato ha mai indagato su di lui… chissà. È un vero esempio di uomo comunista, rivoluzionario e… contro l’Italia. L’altro invece, è il presunto capo della chiesa cristiana, il primo in assoluto uomo forte del comunismo mondiale in veste bianca…e di vera fede islamica, il primo uomo di sinistra della storia vaticana, in più, lui fa vera politica attiva in Italia e nel mondo, lotta contro i sovranisti, i populisti e soprattutto contro… i cristiani, e si guarda bene di attaccare i regimi comunisti sparsi nel mondo, dittatori che anzi difende con tutte le sue forze…. Ecco chi sono i due soggetti, così il secondo, ha detto e promesso al primo aiuto concreto sull’immigrazione, ma che diavolo significa aiuto concreto, trascurando i tanti cristiani che vengono massacrati dai governi comunisti e islamici.. Benissimo, magari sposatevi pure se vi amate …tanto per me, l’altro, il signor Bergoglio, è un signore come tanti…lui non è il mio papa né un uomo di chiesa, anche se nell’occasione dell’ultima Pasqua ha avuto molto da recitare, nel passato ci sono state tante possibilità ed occasioni a disposizione per dimostrare di essere un vero Papa e non lo ha mai fatto. Eppure lo avevo profetizzato che lui un giorno avrebbe celebrato messa senza fedeli…e lo so che è ridicolo ma …ma intanto… si è avverata. Attendo solo la sua dipartita e un nuovo Papa…uno vero…16042020

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Papa Francesco scrive all’ex leader dei centri sociali Luca Casarini: «Conta sempre su di me»

16042020 Luca Merdarini

VATICANO

Sabato 11 Aprile 2020

 Città del Vaticano – Papa Francesco ringrazia Luca Casarini, l’ex leader dei centri sociali e dei no global, ora a capo della ong Mediterranea Saving Humans. «Grazie per tutto quello che fate. Vorrei dirvi che sono a disposizione per dare una mano sempre. Contate su di me». La lettera Papa Francesco la ha vergata personalmente, in risposta di un messaggio ricevuto dalla piattaforma per il salvataggio di migranti nel Mediterraneo dopo le ultime notizie dalla Libia.

 A SANTA MARTA

Papa Francesco chiama Casarini «caro fratello» e lo incoraggia a lavorare per il salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. «Grazie per la tua testimonianza, che a me fa tanto bene». A consegnare la lettera di Casarini al Papa è stato il cardinale Czerny. All’inizio di dicembre il Papa ha voluto collocare nel palazzo apostolico una croce sulla quale appare un giubbotto salvagente utilizzato da un migranti, un’opera realizzata proprio dalla organizzazione di Casarini.

5G…O NON…5G…QUESTO E’ IL DIELMMA..

epa08130747 Pedestrians pass a mobile phone store in central London, Briatin, 15 January 2020. The UK government is yet to make a decision on whether to allow Huawei to supply key equipment for the country's 5G networks.  EPA/ANDY RAIN

5G…O NON…5G…QUESTO E’ IL DIELMMA..

Il momento tanto temuto sta arrivando in Italia, entro giugno 2020 sono previste le installazioni dei ripetitori della banda 5G e qui si apre un incredibile contenzioso tra i cittadini che non li vogliono in quanto, a loro dire sono nocivi e altamente dannosi alla salute umana a causa delle sue frequenze altamente influenti sugli organi interni delle persone, in particolar modo sul cervello tanto da poter sollecitare la formazione di varie neoplasie. Concetto sicuramente terrificante che tuttavia non trova una conferma scientifica seria e convincente al momento mentre al contrario, si levano tanti scudi contro la rete 5G da più parti di medici specialisti sulla loro effettiva pericolosità. E’ un bel dilemma che si dovrà sicuramente affrontare con serietà e serenità quanto prima, ovvero prima delle sua completa attivazione nel paese. Spiace doverlo dire ma ancora una volta la comunità scientifica, come al solito, non trova un comune parere di valutazione sui probabili pericoli almeno in questa vicenda è necessario esserlo, e invece si assiste al solito rincorrersi di dichiarazioni mendaci, poi smentite, o peggio assistere alle pantomime di dissentire l’un dall’altro sulle diverse e inconcludenti teorie esposte, curiosamente il comitato scientifico di Bruxelles è stato azzerato, eliminato quel comitato nel quale  facevano parte diversi membri che erano, quando si dice la combinazione, che sono consulenti delle aziende di telecomunicazioni. Quanta casualità nella cosa…e quanti soldi girano intorno alla banda 5G, Vodafone incasserà miliardi, Telecom la seguirà a ruota e finalmente entra nel vivo di un riassetto atteso da tempo e ripartirà proprio dalla tecnologia 5G. La questione è molto delicata e nessuno intende far chiarezza, e quando i governi “nicchiano” vuol dire che ci marciano, lo dico per esperienza consolidata nel tempo, e che quindi probabilmente un fondo di verità ci sarà, e mi piacerebbe proprio sapere dall’ISS e da quella “specie di ministro della salute” poco vigile sulle cose… se le antenne e ripetitori 5G sono nocivi alla salute dei cittadini e responsabili di alcuni tumori al cervello, credo che saperlo sia un diritto irrinunciabile di noi cittadini e un atto governativo dovuto. Ricordo al nostro governo che in Inghilterra, da alcuni giorni, i cittadini britannici stanno letteralmente bruciando e abbattendo le antenne dei ripetitori 5G, lo fanno perché convinti che siano dannosi alla salute dei loro figli …e qui non si scherza più…. Inimmaginabile poi ma reale, quel che è successo anche in alcuni comuni della provincia di Salerno, 5 sindaci contrari alla rete 5g, addirittura hanno emesso le ordinanze al fine di vietarne l’installazione nei loro territori. E noi che facciamo ? Non mi piace vivere nell’incertezza di ammalarmi per colpa di un sistema che produce soldi all’infinito sulla pelle della gente…no…non mi piace rischiare la vita dei miei cari…no…no… fate subito chiarezza oppure…oppure. 15042020

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Fake dell’ epidemia scatenata dal 5G ma 5 sindaci fermano gli impianti

epa08130747 Pedestrians pass a mobile phone store in central London, Briatin, 15 January 2020. The UK government is yet to make a decision on whether to allow Huawei to supply key equipment for the country's 5G networks.  EPA/ANDY RAIN

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IL CASO Nico Casale Il potere dei social sovrasta la scienza. Succede nel salernitano, dove numerosi sindaci hanno ceduto di fronte ai timori, ingiustificati, che il 5G possa nuocere gravemente la salute. Si sono così schierati apertamente contro l’ installazione firmando delle ordinanze ad hoc, sottoscritte nonostante le teorie complottiste che circolano in rete siano ampiamente sbugiardate dalla comunità scientifica ufficiale che ha ribadito più volte l’ assenza di prove di dannosità del 5G e in generale delle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne. Teorie complottiste che recentemente sono tornate alla ribalta con l’ emergenza sanitaria da coronavirus, sebbene i primi cittadini hanno escluso dagli atti il Covid-19, ma motivando la lor presa di posizione per avere dalla comunità scientifica le giuste rassicurazioni circa l’ impatto del 5G sulla salute delle persone. PRUDENZA Uno dei primi comuni a bloccare il 5G è stato Montecorvino Pugliano, il cui sindaco ha firmato un’ ordinanza nell’ ottobre scorso. Nel giro di poco tempo si sono aggiunti Baronissi, Castel San Giorgio, Mercato San Severino, Montecorice e Pellezzano. «La situazione non era ben chiara, e quando si parla di sperimentare, sono sempre scettico. Dico sì all’ innovazione, ma quella sana. Aspettiamo, quindi, c’ è tutto il tempo per poter studiare e verificare se faccia male o meno», evidenzia Alessandro Chiola, sindaco di Montecorvino Pugliano. Il primo cittadino di Baronissi, Gianfranco Valiante, chiarisce che «l’ atto arriva dopo un approfondimento fatto. Nessuna coincidenza. Non risulta alcuna consapevolezza scientifica in ordine all’ esclusione dei rischi e, quindi, chiediamo al mondo scientifico e al ministero della Salute se vi sono controindicazioni». Intanto, si dice pronto a «rivedere l’ ordinanza, se avrò garanzia totale che questa tecnologia garantisca la salute dei cittadini». A Pellezzano, Francesco Morra, ricordando che il problema è sorto per via della scadenza di un contratto per un’ antenna posizionata sul territorio comunale, e ribadisce di «non essere contro il 5G. Non voglio fermare la tecnologia, ma attendo le linee guida per avere maggiore sicurezza». A Mercato San Severino, Antonio Somma, vuole attendere «indicazioni chiare sul tasso incrementale dell’ impatto del 5G e, poi, ognuno valuterà. Nessun sindaco vuole bloccare un incremento del processo tecnologico, saremmo dei folli». Montecorice, invece, è stato inserito dall’ AgCom in una lista nazionale di centri pilota insieme ad altri 120 comuni, ma nell’ ordinanza firmata da Pierpaolo Piccirilli ne è vieta la sperimentazione. A Castel San Giorgio, la sindaca Paola Lanzara, nella sua ordinanza, richiama anche la nota della Provincia di Salerno del settembre dello scorso anno che trasmetteva l’ atto di diffida del Codacons inerente proprio «all’ installazione di nuovi impianti di telecomunicazione di quinta generazione (5G)». FAKE NEWS Intanto, mentre si allunga l’ elenco dei comuni che vietano la sperimentazione e l’ installazione del nuovo standard tecnologico per la telefonia mobile, nel regno Unito c’ è gente che ha creduto a una bufala sul coronavirus e ha incendiato le torri che trasmettono il segnale 5G. C’ è chi sostiene che le onde radio del 5G possano ridurre le difese del sistema immunitario; chi, invece, indica, senza specificarne le modalità, il 5G come un agevolatore diretto della diffusione del coronavirus. Teorie frutto della fantasia e bollate anche dall’ Osservatorio sulle fake-news dell’ Ordine dei giornalisti e Corecom. Ma c’ è anche chi smonta le teorie complottiste come l’ astronomo del Planetario di Milano e dell’ Osservatorio di Merate, Luca Perri, che lancia ai complottisti un messaggio: «Nella scienza funziona non funziona che qualcuno sgancia una teoria e sfida lo scienziato di turno a provargli di avere torto. Se voglio fare un’ affermazione posso farla, ma solo se ho le prove per supportarla. Altrimenti taccio».

 

RISORSE… CAPORALATE…

16042020 Polizia al computer

RISORSE… CAPORALATE…

Quindi ora abbiamo che le “risorse boldriniane” nel rispetto del sano principio di solidarietà e nella convivenza fraterna trattano gli immigrati, del loro stesso paese, al vero schiavismo lavorativo nei campi e si comportano da ‘perfetti caporali”. Evidentemente quello di comandare sugli altri, più deboli ovviamente, è un arte diffusa in tutto il mondo…non è esclusiva delle mafie e dei…. politicanti ma anche dei semplici coglioni di turno. Certo che è proprio ridicolo quanto patetico constatare che nell’accogliente Romagna della presuntuosa sinistra politica accadano queste cose. Forse tanti sono convinti che i migranti che arrivano sul nostro territorio son tutte brave persone, niente di più sbagliato…tutto il mondo è paese, recita un vecchio detto, e quindi su cento persone che arrivano da noi sicuramente una trentina non sono brave persone altrimenti non si spiegherebbero i tantissimi spacciatori di sostanze stupefacenti e l’elevato numero di prostitute sul territorio. Il caporalato emerso in Romagna non è nient’altro che la punta di quell’iceberg dell’illegalità presente nel nostro paese dal lontano 2010, e noi non facciamo niente di serio per impedire che questi fatti accadano.50 o 100 euro al mese di retribuzione sono una vergogna per tutti i lavoratori del mondo e quei signori dovrebbero essere condannati ad almeno 15 anni di dura galera da scontare nel proprio paese d’origine. È ovvio, non intendo mantenerli per tanti anni…E in ultimo, e i sindacati della sinistra, lì che fanno ? 15042020

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Lavoro nei campi per 50 euro al mese

Operazione di Polizia a Forlì, ‘sfruttavano richiedenti asilo’

16042020 Polizia al computer

Redazione ANSABOLOGNA

 

15 aprile 202010:16NEWS

(ANSA) – BOLOGNA, 15 APR – Cinquanta euro al mese per raccogliere frutta e verdura o potare gli alberi, lavorando fino a 80 ore alla settimana. Così sono stati trattati, secondo le indagini della squadra mobile di Forlì circa 45 richiedenti asilo, in gran parte pachistani e afghani, sfruttati nei campi da un’organizzazione che li alloggiava in casolari senza acqua calda e con poco cibo e materassi a terra. Su disposizione del Gip di Forlì la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di 4 pachistani, nell’ambito di un’operazione contro il ‘caporalato’, con l’ispettorato del lavoro e l’Inail. Gli indagati avrebbero reclutato direttamente i lavoratori, minacciati e intimiditi, accompagnati controllati quotidianamente, oltre che individuato e gestito i committenti.
Si stima che abbiano guadagnato dagli 80 ai 100mila euro, inviati attraverso i canali western union o money gram in Pachistan su conti di persone fittizie. Denunciati anche titolari di aziende agricole romagnole che hanno impiegato gli stranieri.
 

GIUSTIZIA È FATTA…!

Muore in auto contro albero, 21 anni fa sterminò famiglia

GIUSTIZIA È FATTA…!

Ventun anni fa lui uccise barbaramente tre persone innocenti, la giovane moglie di 24 anni, la figlioletta di appena quattro anni e non contento di aver distrutto la sua famiglia assassinò anche sua sorella…. Un triplice omicidio che all’epoca fece molto scalpore in Italia … correva l’anno 1999, lui fu arrestato, confessò i suoi crimini e in seguito giudicato colpevole. La condanna di appena soli sedici anni divise l’Italia intera, gli onnipresenti buonisti ritenevano congrua la condanna mentre buona parte dell’Italia sosteneva che la pena non era adeguata. Opinioni differenti certamente però nei conti abbiamo 16 anni che divisi per le tre vittime ci danno una pena di 5 anni e quattro mesi per ogni vittima. Non intendo commentare la qualità e quantità della pena inflitta, in quel tempo manifestai il mio dissenso e disgusto in modo forte e chiaro e non intendo ritornarci. Pena troppo mite per quegli omicidi senza ragione, né si può dire che era un pazzo visto che ha avuto anche la capacità di riprendere a vivere uscito di prigione, guidare un’auto e poi… finalmente è stata fatta giustizia. Non cito la giustizia divina…no…non voglio essere blasfemo…me ne guarderei bene dal farlo. Non si può perdonare così…. banalmente l’omicidio efferato delle persone più care al mondo. Il fato ha rimesso le cose al punto giusto e sinceramente non mi addolora saperlo deceduto, tocca ad ognuno pagare per le proprie colpe e lui oggi ha pagato il suo debito. 15042020

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Sterminò famiglia, muore incidente auto

A Prato: uomo deceduto a vigilia anniversario suoi delitti

Muore in auto contro albero, 21 anni fa sterminò famiglia

Redazione ANSAPRATO

14 aprile 202016:28NEWS

(ANSA) – PRATO, 14 APR – La sua auto è finita contro un albero alla periferia di Prato. Così ieri è morto Simone Cantaridi, 46 anni, alla vigilia del 21/o anno dalla strage in famiglia da lui commessa: il 14 aprile 1999 a Piombino (Livorno) uccise la moglie 24enne, la figlia di 4 anni e la sorella 27enne, poi fece esplodere la loro casa. Quanto accaduto ieri, quando ancora non era noto chi fosse e la coincidenza della data, è stato ritenuto un incidente stradale forse dovuto all’alta velocità. Non risulta che l’uomo fosse ubriaco o avesse fatto uso di stupefacenti. Dentro l’auto, si è appreso oggi, non c’era alcun documento: si è risaliti all’identità del 46enne dal targa della macchina.

Cantaridi confessò dopo due giorni dagli omicidi senza mai spiegare perchè lo avesse fatto . Fu condannato con rito abbreviato a 16 anni. Dieci quelli scontati venendo scarcerato grazie alla buona condotta e all’indulto. Lavorava in un supermercato. Durante la reclusione a Prato si era laureato in teologia.

SOLDI…SOLDI…TANTI SOLDI…

15042020 MIGRANTI NEL VIRUS..

SOLDI…SOLDI…TANTI SOLDI…

Il virus attira…e… attrae… altrimenti non si spiegano questi massicci arrivi di migranti sulle nostre chiuse sebbene il mondo intero sa che i nostri porti sono chiusi. Siamo alla follia, al suicidio totale, al tradimento di questo paese…lo stanno affossando palesemente. E mentre io e milioni di imprenditori aspettiamo l’elemosina dei 600 € il governo si prende il lusso di fare l’accoglienza….e chi paga ? O per loro….forse…ci sono i soldi raccolti dalla protezione civile ? Io ho la sensazione che dei 125 milioni donati dagli italiani una buona parte spariranno, come i famosi 33 milioni donati dagli italiani per i terremotati del centro Italia e alienati dall’ora ministro De Micheli, personaggio poi confermato ministro delle infrastrutture nell’attuale governo Conti 2 per la sua opera da prestigiatrice. Ci vorrei proprio scommettere sulla vera finalità dei soldi raccolti, non ultimo, serviranno, e ne sono convinto, a pagare i 600 € degli autonomi e le spese per mantenere tutti i migranti in arrivo. Non è strano che stiano tornando mentre c’è in atto un’epidemia ? Evidentemente le ONG sono state assicurate sui finanziamenti che riceveranno per le traversate. Penso a male ? Forse…ma tante volte ci azzecco. 15042020

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14 APRILE 2020 22:41

15042020 MIGRANTI NEL VIRUS..

Virus, aumento sbarchi migranti, Viminale cerca strutture per la quarantena

 

L’aumento degli sbarchi in piena emergenza coronavirus ha spinto il Viminale a sollecitare le prefetture a emettere i bandi per individuare strutture, anche alberghiere, dove far trascorrere il periodo di quarantena ai migranti in arrivo. I bandi sono stati realizzati sulla base di un decreto del 2018, ma ne esiste uno nuovo di fine 2019 che ha rafforzato i controlli sulle spese dopo un’interlocuzione con l’Autorità anticorruzione.

ATTACCO AL CREMLINO…

epa08360872 A specialist wearing a protective suit escorts a patient to a multi-specialty hospital complex in the Kommunarka settlement in New Moscow, Russia, 13 April 2020. People with symptoms of COVID-19 will be placed treated in the hospital at Kommunarka. Russian authorities have extended the current nationwide lockdown with stay-at-home orders until the end of April in a bid to slow down the spread of the pandemic COVID-19 disease caused by the SARS-CoV-2 coronavirus.  EPA/MAXIM SHIPENKOV

ATTACCO AL CREMLINO…

Sul social russo VK sono solito messaggiare con i tanti amici delle varie città russe, persone che mi onorano e gratificano della loro amicizia da ben due anni, lo si fa comunicando sui diversi argomenti che scandiscono la nostra vita quotidiana dai differenti contorni e facendo i simpatici raffronti tra quella italiana e quella russa, un interessante e continuo scambio di idee e vedute personali, brava gente devo dire, ad ogni buon modo, ovviamente, negli ultimi due mesi  il tema più ricorrente è sempre stato quello dell’epidemia contagiosa dovuta al coronavirus, interessati al numero delle vittime che si registrano quotidianamente e sul numero in ascesa dei contagiati nel nostro paese. Tema purtroppo a noi tristemente noto ogni santo giorno, dove assistiamo impauriti ed inermi alla raffica di decessi e all’aumento dei contagiati. In uno dei tanti messaggi, mi ha colpito la reazione e le parole di un donna russa che al mio dettagliato racconto mi rispose così: “mio Dio ma è più di un incubo”…! In effetti le risposi che lo è, perché oltre che vedere morire i nostri nonni, parenti ed amici dobbiamo anche stare attenti a non uccidere… i nostri cari…che situazione orrenda, incredibile non poter vedere i nostri cari per…amore… che paradosso, chi l’avrebbe mai immaginato una roba del genere. Nessuno nell’era moderna aveva mai avuto a che fare con una malattia epidemica di queste proporzioni e con questa virulenza, i meno giovani del 1900, spettatori giovanili della famosa epidemia Spagnola, oramai sono andati via da un bel po’ e il ricordo della strage di essere umani, 50 milioni per la precisione, non c’è nelle persone delle generazioni successive alla loro ed è davvero dura quanto difficile convincersi di dover cambiare vita dall’oggi al domani…ma intanto, per ora le cose stanno così e dobbiamo assoggettarci al rispetto della vita altrui… Nella successiva comunicazione, aggiunsi che presto o tardi anche lei si sarebbe resa conto della drammaticità epidemica e dei suoi effetti mortali e purtroppo anche lei si sarebbe trovata di fronte al problema epocale coronavirus, infatti  il giorno prima leggevo dei primi decessi e contagi del coronavirus in Russia ed in particolar modo nella città di Mosca e questo avveniva una quindicina di giorni fa. Ora la situazione è letteralmente cambiata in peggio, i contagiati sono circa 23mila e i decessi ben 170, in definitiva sto rivedendo il film andato in onda a fine febbraio scorso in Italia. Il Cremlino sapeva e sino ad oggi l’ha fronteggiato bene ma,…ma…il coronavirus è invisibile e vincente…sempre… ed ora lo attacca e insieme a lui tutta la Russia e i suoi 150 milioni di abitanti…Cari amici russi, è da un bel po’ che ve lo dico, preparatevi al peggio, proteggetevi e niente bevute in gruppo perché con quel virus non c’è età per morire…si muore e punto. State all’erta e distanti dagli sconosciuti il più possibile. Tanti auguri…14042020

 

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Coronavirus: in Russia è boom casi

Oltre 21mila contagi, trend in costante crescita

© ANSA/EPA

epa08360872 A specialist wearing a protective suit escorts a patient to a multi-specialty hospital complex in the Kommunarka settlement in New Moscow, Russia, 13 April 2020. People with symptoms of COVID-19 will be placed treated in the hospital at Kommunarka. Russian authorities have extended the current nationwide lockdown with stay-at-home orders until the end of April in a bid to slow down the spread of the pandemic COVID-19 disease caused by the SARS-CoV-2 coronavirus.  EPA/MAXIM SHIPENKOV

Redazione ANSAMOSCA

14 aprile 202010:10NEWS

(ANSA) – MOSCA, 14 APR – Il numero di casi di coronavirus in Russia è aumentato di 2.774 unità nelle ultime 24 ore, arrivando a toccare quota 21.102. È il dato più consistente da quando sono iniziate le rilevazioni, peraltro in continuo aumento. I morti ufficiali, nello stesso lasso di tempo, sono stati 22 – in totale dunque sono 170. Altri 1.489 casi di coronavirus sono stati poi confermati a Mosca, toccando quota 13.002. Lo fa sapere la task force nazionale contro l’epidemia, citata dalla Tass.